Guida alla pensione anticipata e di vecchiaia: requisiti contributivi e anagrafici da gennaio 2015, decorrenza, presentazione della domanda e strumenti di calcolo di contributi e pensioni.
Di seguito una breve guida ai requisiti 2015 per l'accesso alla pensione anticipata e di vecchiaia di lavoratori uomini e donne del settore pubblico e privato, in base alla Riforma Pensioni contenuta nel Decreto Salva Italia (DL 201/11 convertito nella legge n. 214/2011): nuove regole per ottenere il trattamento pensionistico, modalità di invio delle domande INPS e strumenti a disposizione per il calcolo dei contributi.
Pensione di vecchiaia
La pensione di vecchiaiadecorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il lavoratore/lavoratrice raggiunge l'età pensionabile (o dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si raggiungono i requisiti ). Per i dipendenti la decorrenza scatta dal primo giorno del mese seguente alla presentazione della domanda (con cessazione del rapporto di lavoro). Requisito contributivo: anzianità minima di 20 anni al 31 dicembre 1995 (contributi versati o accreditati a qualsiasi titolo).
Requisito anagrafico donne:
dipendenti settore privato: dal 1.01.2014 al 31.12.2015 63 anni e 9 mesi;
dipendenti settore pubblico: dal 1 .01.2013 al 31. 12.2015 66 anni e 3 mesi;
autonome e gestione separata: dal 1.01.2014 al 31.12.2015 64 anni e 9 mesi;
Requisito anagrafico uomini:
dipendenti nel pubblico e privato: dal 01.01.2013 al 31.12.2015 66 anni e 3mesi;
autonomi e gestione separata: dal 1.01.2013 al 31.12.2015 66 anni e 3 mesi.
Pensione anticipata
Possono richiederla lavoratori/lavoratrici dipendenti e autonomi iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e alle forme sostitutive, esonerative e integrative previa risoluzione del rapporto di lavoro. La decorrenza scatta dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda previa cessazione del rapporto di lavoro dipendente, non richiesta quando il soggetto svolge attività di lavoro autonomo. Le modalità di erogazione della pensione anticipata variano per:
soggetti con anzianità contributiva al 31.12. 1995 (per gli uomini 42 anni e 6 mesi dal 1.01.2014 al 31.12.2015, per le donne 41 anni e 6 mesi dal 1.01.2014 al 31.12.2015)
soggetti con primo accredito contributivo a decorrere dal 1.01.1996: anzianità contributiva per gli uomini di 42 anni e 6 mesi (dal 1.01.2014 al 31.12.2015) e per le donne di 41 anni e 6 mesi (dal 1.01.2014 al 31.12.2015). L'accesso alla pensione è vincolato al compimento di 63 anni di età (versati e accreditati almeno 20 anni di contribuzione effettiva e non figurativa).
Pensione prima dei 62 anni
Per coloro che accedono alla pensione anticipata al di sotto dei 62 anni di età, si applica sull'assegno pensionistico mensile una riduzione calcolata secondo il sistema retributivo pari a:
1% per ogni anno di pensione anticipata rispetto ai 62 anni; 2% per ogni anno ulteriore di anticipo. La riduzione non opera per lavoratori:
con primo accredito contributivo a decorrere dal 1 gennaio 1996;che maturano l'anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017 derivante solo da prestazione effettiva di lavoro, includendo i contributi obbligatori e quelli derivanti dalla ricongiunzione, i periodi di congedo per maternità, assolvimento obblighi di leva, malattia, infortunio e CIG ordinaria.
Al vaglio del Governo c'è un emendamento alla Legge di Stabilità 2015 volto ad eliminare fino al 2017 le penalizzazioni previste dalla Riforma Fornero (e già escluse da una deroga applicata ai lavoratori precoci):
Invio domanda di pensione INPS
Online dal sito INPS (www.inps.it) dotati di PIN;tramite Contact Center al numero 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento;tramite CAF, Patronato e intermediari autorizzati dall'INPS.
Estratto Conto Contributivo
L'INPS mette a disposizione l'Estratto Conto Contributivo per aiutare a capire quanto manca per andare in pensione visualizzando l'elenco dei contributi versati: lo strumento è raggiungibile dal sito dell'istituto, dotati di PIN, seguendo il percorso Servizi online > Servizi per il cittadino > Inserimento codice identificativo PIN > Fascicolo Previdenziale del Cittadino (dal menu a sinistra) > Posizione Assicurativa > Estratto Conto.
Per approfondimenti: Legge n. 214/2011.
Un chiaro richiamo al Governo. Ora un intervento legislativo per rispondere al richiamo europeo.
I precari con tre anni di contratti reiterati si possono rivolgere al giudice: presso le strutture Uil Scuola tutti i chiarimenti.
La Uil Scuola è l'organizzazione che per prima ha promosso iniziative legali (in molti casi già con esito positivo, con pagamento di indennizzo). Tali iniziative hanno rappresentato anche una forma di denuncia-pressione nei confronti dei Governi che finora si sono mostrati inadempienti e insensibili tanto da determinare tale condanna da parte della Corte europea.
Ora il Governo Renzi deve procedere con provvedimento d'urgenza per coprire tutti i posti con contratti a tempo indeterminato e stabilire limite e motivazione alla eccezione di contratti a termine reiterati e l'importo dell'indennizzo da dare al lavoratore (docente e Ata) per violazione di tali norme.
La Uil Scuola seguirà da ora l'azione del Governo, denunciando, ogni mese il ritardo e l'inadempienza, fino al ripristino della legalità.
Presso le strutture territoriali Uil Scuola è possibile, per i precari interessati, verificare le singole posizioni al fine di produrre ricorso al giudice del lavoro per veder riconosciuto il diritto: immissione in ruolo o comunque indennizzo.
La sentenza riguarda sia i docenti che il personale Ata.
Link alla scheda: http://www.uil.it/uilscuola/sites/default/files/nota_sentenza_corte_di_giustizia_europea_-.pdf
Conferenza IE sui servi educativi per la prima infanzia (0-5 anni)
Si è svolta a Vienna nei giorni 24 e 25 novembre la conferenza mondiale dell'Internazionale dell'Educazione sulla prima infanzia e il diritto dei bambini di età compresa tra 0 e 5 anni ad avere dei servizi educativi e di istruzione pubblici e di qualità. Per la UIL Scuola hanno partecipato Noemi Ranieri e Rossella Benedetti.
L'Internazionale dell'Educazione svolge un lavoro di ricerca costante su questo argomento attraverso una taskforce composta da educatori ed esperti provenienti da tutte le parti del mondo. La necessità di garantire servizi educativi e di istruzione pubblici di qualità a tutti già dalla prima infanzia è supportata dai dati raccolti da istituzioni di diversa origine, non solo di parte sindacale. Una precoce offerta educativa, che non si traduce in una primarizzazione della scuola dell'infanzia, permette ai bambini di ogni estrazione sociale di sviluppare al meglio il proprio potenziale cognitivo, relazionale e motorio. Ma le politiche di austerità e la mancanza di attenzione per le esigenze di questa fascia di età cercano di delegare sempre più al privato la copertura di tali servizi. Conseguenza immediata la riduzione del livello di qualità. Benché in apparenza il privato in molte realtà sembra poter offrire di più all'utenza, ad un più attento controllo emergono quelle criticità tipiche di chi offre servizi per profitto, cioè l'utilizzo di personale non qualificato, spesso contrattualizzato non come educatori o insegnanti ma come figure di più basso profilo; attività miranti a fornire abilità o conoscenze disciplinari, piuttosto che a sviluppare da un punto olistico la persona. I risultati scolastici a lungo termine di chi ha frequentato strutture private dimostrano che non hanno tratto alcun vantaggio significativo nella frequenza di tali scuole.
Il confronto tra le esperienze di diversi Paesi ha fatto emergere la necessità di aumentare la pressione sui governi perché frenino la deriva privatistica e aumentino gli investimenti a sostegno dei servizi per l'infanzia. Nel caso italiano l'azione del governo dovrebbe mirare a rafforzare la funzione della scuola dell' infanzia all'interno del sistema nazionale dell'istruzione, sia nel rispetto della tradizione pedagogica solidamente riconosciuta a livello internazionale e del contributo che l'esperienza della scuola dell'infanzia fornisce per rimuovere i gap derivanti da fattori socioeconomici, che per innalzare la qualità dei servizi educativi per l'infanzia dedicati al segmento 0-3 anni, con azioni di indirizzo valide nazionalmente.
A tale scopo, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, chiamata a rendere pubblica la sua posizione, ha fornito delle linee guida riguardanti le condizioni di lavoro e i salari degli educatori e degli insegnanti che operano in questa fascia di età. Il testo, in Inglese, Francese e Spagnolo, può essere scaricato a questo indirizzo: http://www.ilo.org/sector/Resources/codes-of-practice-and-guidelines/WCMS_236528/lang--en/index.htm
DIRIGENTI SCOLASTICI | RETRIBUZIONE DI RISULTATO
Giovedì 4 dicembre manifestazione davanti al ministero
In allegato il programma del Convegno "istruzione tecnica superiore. Monitorare e sostenere" che si svolge alla Uil di Roma, organizzato da Uil, Uil Scuola e Rase.
Conferenza stampa e consegna delle firme
Di Menna: Inaccettabile il blocco del contratto e degli scatti fino al 2019
Scivolone del ministro tecnico Giannini.
Il Presidente del Consiglio ascolti la voce della scuola e convochi i sindacati
Conferenza stampa a Piazza Montecitorio, questa mattina a Roma, per i segretari generali dei sindacati scuola per illustrare gli esiti della campagna nazionale #sbloccacontratto promossa per dare voce al personale della scuola ingiustamente penalizzato due volte con il blocco del contratto e degli scatti di anzianità.
Un appuntamento importante programmato per fare il punto sulla raccolta delle firme in atto nelle scuole. Raccolta – ha chiarito il segretario generale della Uil scuola – che sta continuando, realizzata da chi ogni giorno a scuola lavora e la fa funzionare con esiti di qualità.
A fare da scenario a Montecitorio le grandi scatole con le firme che il presidente del Consiglio Renzi, in risposta la lettera inviata nei giorni scorsi, ha autorizzato a consegnare a Palazzo Chigi.
I segretari generali – Massimo Di Menna, Uil Scuola, Domenico Pantaleo, Flc Cgil, Francesco Scrima, Cisl Scuola, Achille Massenti, segretario vicario Snals, Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda – hanno portato, insieme ad insegnanti e personale della scuola le scatole con le firme da Montecitorio a Palazzo Chigi.
Un corteo serio e composto (come illustrano le immagini) per far capire al Governo che il blocco del contratto e degli aumenti fino al 2019 è veramente inaccettabile.
Abbiamo consegnato quasi 300 mila firme di persone che chiedono risposte concrete – ha detto Di Menna - ora il Governo non potendo rispondere celermente a tutti firmatari deve convocare i sindacati.
Non è mancato lo scivolone del ministro tecnico Giannini – ha aggiunto Di Menna – che invece di accogliere positivamente il gesto di migliaia di insegnanti e personale Ata, ha parlato di 'vecchio rituale'.
Auspichiamo che il presidente del consiglio che è anche segretario del partito Democratico sappia cogliere la portata della protesta.
La nostra azione nelle scuole continua, la raccolta delle firme proseguirà anche dopo la manifestazione dell'8 di tutto il pubblico impiego. Se non basteranno le firme - ha continuato Di Menna - le persone si faranno vedere personalmente in piazza.
Sarebbe davvero sbagliato, in un momento difficile del paese, aprire uno scontro con il personale della scuola. Questo tema va affrontato con serietà. Ed è bene che lo affronti il presidente del Consiglio in prima persona.
In allegato la lettera inviata al premier Renzi e firmata dai sindacati della scuola.
Una grande manifestazione nazionale in difesa dei servizi pubblici, l'unico argine a una crisi che impoverisce le persone, aumenta le diseguaglianze e frena lo sviluppo. Le categorie di Cgil, Cisl e Uil (Scuola, Sanità, Funzioni centrali, Servizi pubblici locali, Sicurezza e Soccorso, Università, Ricerca, Afam, Privato Sociale) per la prima volta insieme, chiamano a raccolta le lavoratrici e i lavoratori, ma anche i cittadini e le comunità, per cambiare insieme il sistema di welfare.
Il prossimo 8 novembre i sindacati saranno in Piazza del Popolo a Roma (concentramento a Piazza della Repubblica, ore 12.30) per sfidare il Governo degli illusionismi e delle divisioni. I sindacati chiederanno una vera riforma delle amministrazioni pubbliche e un sacrosanto rinnovo dei contratti di lavoro tanto per i lavoratori pubblici, quanto per quelli del privato che offre servizi pubblici.
Anche la Uil di Alessandria parteciperà alla manifestazione unitaria a Roma con le categorie interessate.
Scarica i documenti presenti in allegato e guarda il video nel box video in home page.
Sono scaricabili in allegato i posti disponibili nei sette comuni centri zona della provincia di Alessandria.
Da oggi fino a mercoledì, sarà la città di Torino ad ospitare il XIII Congresso nazionale Uil Scuola ad Teatro Alfieri.
Scopri di più sul sito: http://www.uil.it/uilscuola/
A fronte di un impegno programmatico positivo da parte del Governo non si rilevano scelte concrete coerenti. Rispetto all'emergenza retributiva la soluzione prospettata è blocco ulteriore delle retribuzioni fino al tutto il 2018.
Su questo l'esecutivo nazionale Uil Scuola rileva grande importanza alla diffusa campagna #sbloccacontratto per dare protagonismo a tutti i lavoratori e indurre il Governo a cambiare passo.
Anche le prime notizie sulla legge di Stabilità prefigurano ulteriori tagli , in particolare sulle commissioni degli esami di maturità e sugli organici del personale Ata. Che assolutamente contrastano col bisogno di veri investimenti in istruzione, qualificandola spesa pubblica ed eliminando gli sprechi.
Il rapporto di lavoro non può essere deciso dal Governo (il datore di lavoro) davanti a uno specchio.
Decidere e comunicare a insegnanti, ata, dirigenti, quanto devono lavorare, come, con quale progressione economica equivale a trattare professionisti importanti per la delicata funzione che svolgono da sudditi , non da cittadini titolari di diritto.
Il documento del Governo presenta un progetto ambizioso, ne verificheremo la effettiva attuabilità.
La Uil Scuola:
- sostiene la decisione di immissione in ruolo per tutte le persone presenti nella graduatorie permanenti, da settembre 2015, con la relativa costituzione di un organico funzionale connesso all'autonomia scolastica (da sempre proposto dalla Uil Scuola);
- condivide il nuovo sistema di formazione iniziale e reclutamento prefigurato, che assume molte delle proposte della Uil Scuola.
Ricordiamo al Governo che però in tal modo rimane una parte del precariato, reiterato, che riguarda il personale abilitato , in via di abilitazione, non presente nelle graduatorie permanenti e che dovrà coprire posti acanti per esaurimento delle graduatorie.
La questione precariato è complessa e va affrontata con particolare attenzione.
Progressione economica e merito: la Uil scuola esprime netta contrarietà nella proposta contenuta nel documento. Queste le forti criticità da rivedere:
- la totale eliminazione dell'anzianitàcome aspetto della progressione economica (non c'è in alcun paese europeo)
l'individuazione di una quota del 66% degli insegnanti cui attribuire, provvisoriamente, aumenti per merito.
Si determina così una doppia negatività, una presunta distinzione su quote sulla carta predefinite ed una ipotetica rincorsa, anche cambiando scuola, a far parte di tale quota.
Questa procedura che di fatto determinerebbe una nuova graduatorie nazionale, da aggiornare per la raccolta punti, dopo aver abolito quella dei precari rischia di allontanare dall'effettivo impegno d'aula, determinando disorientamento e disaffezione anziché riconoscimento del merito e dell'impegno.
La Uil Scuola vuole affrontare con un contratto innovativo i veri nodi irrisolti: opportunità, carriere per gli insegnanti, riconoscimento anche economico dell'impegno e delle crescita professionale, con attività ed esiti nel lavoro d'aula, aggiornamento della regolamentazione normativa del rapporto di lavoro. Purtroppo è la mancanza di risorse che determina soluzioni pasticciate o negative.
La Uil scuola rileva negativamente la totale mancanza di aspetti che attengono al riconoscimento professionale del personale Ata, per il quale andrebbero rafforzate le innovative modalità contrattuali, che vengono, invece, bloccate e la esigenza di una qualificazione degli organici, più legati alle effettive nuove esigenze.
Sul versante delle innovazioni sia ordinamentali che didattiche occorre verificare che si sia in presenza di un piano concreto di fattibilità su cui occorrono risorse, capacità concreta di intervento.
Per tutti gli aspetti, in particolare quelli connessi al lavoro, c'è piena disponibilità della Uil a confrontarsi, a suggerire interventi .
La Uil Scuola sollecita a prevedere una integrazione del documento acquisendo le tematiche connesse alla scuola dell'infanzia, settore assolutamente vitale per un percorso formativo ed educativo solido.
L'esecutivo nazionale sui tanti aspetti che il documento prefigura impegna la segreteria nazionale ad approfondimenti tematici tenendo conto delle tante esperienze positive, innovative sul piano didattico , sperimentali sul piano organizzativo che già si realizzando grazie alla competenza, all'impegno, alla disponibilità di quei tanti che garantiscono esiti di qualità alla nostra scuola.
A tal fine è previsto un primo seminario, in collaborazione con l'Irase, istituto di ricerca e formazione.
In merito alla consultazione che è partita con l'ambizione di voler ascoltare la voce di tutti coloro che reputeranno di voler intervenire si rileva l'incertezza del come e soprattutto, aspetto determinante, il ruolo che rimane in capo al Governo della decisione, sulla base della sintesi che opererà lo stesso Governo.
Serve, oltre alla consultazione, un efficace momento di confronto in quanto non pensiamo possibile che si decida, ad esempio, il blocco delle retribuzioni fino al 2019, sostenendo che è frutto degli orientamenti della consultazione.
In merito alle iniziative di protesta intraprese con gli altri sindacati per far sentire la voce del personale, la Uil Scuola è impegnata nella migliore riuscita della manifestazione unitaria che si terrà a Roma il prossimo 8 novembre, indetta con gli altri sindacati di tutti i dipendenti pubblici.
TFA - Chiarimenti
Il Miur, con la nota prot. n. 11424 del 6 ottobre 2014, chiarisce che per il secondo ciclo di TFA in tema di ambiti disciplinari valgono le stesse prescrizioni già utilizzate per i titoli di abilitazione conseguiti attraverso SSIS, I ciclo TFA e PAS.
Link: http://www.istruzione.it/allegati/2014/prot11424_14.pdf
Richiesta incontro problematiche retributive
Roma, 7 ottobre 2014
Al Direttore Generale
Direzione del Personale
Dott. Maddalena Novelli
Roma
Oggetto: Richiesta incontro problematiche retributive
In più occasioni durante l'anno in corso, tra Amministrazione e OO.SS. si sono svolti incontri durante i quali sono state esaminate diverse problematiche inerenti aspetti retributivi connessi a prestazioni lavorative del personale della scuola ovvero inerenti a posizioni di stato giuridico maturate dal personale stesso.
Con la ripresa dell'anno scolastico, tali problematiche si stanno puntualmente ripresentando e , in mancanza di indicazioni chiare e corrette, rischiano di generare diffuso contenzioso.
E' il caso, ad esempio della retribuzione da corrispondere al docente a tempo indeterminato destinatario di contratto per la copertura di spezzoni fino a 6 ore in aggiunta al suo orario cattedra.
Le Ragionerie territoriali dello Stato assumono differenti comportamenti nei confronti dei contratti inviati dai Dirigenti scolastici generando una disomogeneità di trattamento a parità di prestazioni che merita una soluzione su tutto il territorio.
Differente trattamento viene operato , sempre ad opera delle RTS, in merito alle ricostruzioni di carriera del personale neo assunto o per il quale si deve procedere a nuovo inquadramento per variazioni di stato giuridico.
Anche in questo caso, a fronte di diffuso contenzioso e consolidata giurisprudenza che vede soccombente l'Amministrazione, riteniamo sia non più procrastinabile un intervento di codesta Direzione per risolvere la questione.
A questo proposito ricordiamo che le diverse questioni erano già state oggetto di analisi e approfondimento tra le scriventi OO.SS. e codesta Direzione, in occasione del lavoro fatto sul tavolo tecnico delle retribuzioni. Un utile lavoro di confronto che adesso è necessario mettere a valore con l'emanazione di note operative indirizzate alle scuole per assicurare l'omogeneità di trattamento e la corretta applicazione delle norme e del Ccnl.
A tal fine si chiede un incontro urgente che raccolga gli elementi di discussione finora emersi per trovare soluzioni efficaci nell'interesse delle scuole e del personale.
In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.
Le segreterie Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA Unams
In data 2 ottobre 2014 è stata sottoscritta da UIL Scuola Cisl Scuola FLC Cgil e Snals l'intesa per la ripartizione di € 9.418.486 derivanti da economie MOF e attività complementari educazione fisica per gli anni scolastici 2013/2014 e precedenti. Per la UIL Scuola ha partecipato Antonello Lacchei
L'accordo prevede la destinazione di:
€ 904,81 lordo stato ad ogni istituzione scolastica ad incremento del MOF da utilizzare prioritariamente - nell'ambito della contrattazione di scuola - per retribuire incarichi al personale ATA titolare di posizioni economiche che, in applicazione dell'articolo 9 comma 21 del DL 78/2010, non percepisca relativo beneficio economico.
€ 1.600.000 ad incremento delle risorse delle istituzioni scolastiche il cui FIS sia gravato dalle indennità di bilinguismo/trilinguismo nonché dal compenso spettante per indennità di direzione al personale che sostituisce il DSGA. I fabbisogni delle scuole saranno oggetto di apposita rilevazione.
L'assegnazione delle somme verrà comunicata alle scuole nei prossimi giorni
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