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La UIL di Alessandria con orgoglio ha dato vita alla costituzione del Coordinamento Pari Opportunità e Diritti.

Proprio nel cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall a New York, che hanno segnato la nascita del movimento gay statunitense, e a coronamento di una serie di iniziative che hanno visto la UIL di Alessandria organizzatrice e promotrice di incontri ed eventi sul tema dei diritti e delle pari opportunità la confederazione ha visto nascere il Coordinamento territoriale al quale hanno preso parte delegati o delegati per ogni categoria.

Sono tanti i segnali di allarme, raccontati ogni giorno dalla cronaca, che generano comportamenti discriminanti e spesso violenti contro tutte le diversità, non solo in fatto di orientamento sessuale, ma anche razziale, religioso per non parlare della piaga della violenza sulle donne.

Compongono il Coordinamento per le Pari Opportunità e le Politiche di Genere Adele Di Meo con il ruolo di coordinatrice UIL P.O. Alessandria e componente Pari Opportunità UIL Torino e Piemonte (Uil Fpl), Serena Piscitello Coordinatrice Uil Diritti Alessandria, Maura Settimo (Uiltucs), Paolo Bisio e Gotta Ornella (Uilp), Silvia Bellio (Uilm), Barbara Carrara (Uiltec), Franca Ferraro (Uilca), Simona Tomaselli (Feneal Uil), Antonella Rogo (Uilpa), Rossella Soriente (Uil Scuola), Gabriella Mannoni (Uil Poste), Lorenza Gilardi (Uilcom), Daniela Corvarola (Uila).

Aldo Gregori, Segretario UIL Alessandria: "Sono molto contento e orgoglioso di poter assistere all'ufficializzazione di un movimento prevalentemente femminile che in questi ultimi anni, in maniera autonoma e di concerto con la Segreteria ha sentitamente promosso una serie di iniziative di sensibilizzazione sul fronte del contrasto alle discriminazioni di ogni genere, specie sui luoghi di lavoro. Bisogna cambiare la mentalità di molti che erronemanete pensano che solo le donne debbano occuparsi dei problemi e dei diritti femminili. Anche attraverso la creazione del Coordinamento territoriale UIL Pari Opportunità e Diritti un'organizzazione laica e al passo con i tempi può crescere e migliorarsi".


Adele Di Meo e Serena Piscitello, come Coordinatrici, hanno spiegato alle colleghe che è necessario affinare competenze e sensibilità per interecettare sui luoghi di lavori, tramite delegati, RLS e RSU, anomalie e discriminazioni che hanno un aspetto psicologico devastante per le vittime. La priorità è non farle sentire sole, fornendo sostegno e strumenti per un aiuto concreto. In anni difficili nel mondo del lavoro abbiamo assistito a crescenti problemi come ricatti, molestie, mobbing e vogliamo dire basta.
Motivanti anche i commenti dei segretari di categoria che si sono attivati per scegliere le figure più adatte e interessate ad intraprendere un percorso certamente nuovo per tutti.

Secondo Claudio Bonzani, Segretario UIL FPL avere un coordinamento territoriale Pari Opportunità e Diritti ci rende punto di riferimento anche su questi temi per i lavoratori, uomini e donne, che si trovano a vivere con malessere situazioni difficili e ingiuste sul posto di lavoro.

Alberto Pastorello, Segretario UILM Alessandria sottolinea come in tempi difficili contraddistinti da crisi, esuberi e chiusure di fabbriche non bisogna abbassare l'attenzione su queste tematiche con il rischio che i lavoratori, pur di mantenere il proprio posto, subiscano ricatti o situazioni discriminatorie, specie nel nostro settore dove la presenza femminile è minoritaria.

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Domani venerdì 8 novembre in occasione del lutto cittadino indetto dal Comune di Alessandria nella giornata dei funerale dei tre Vigili del Fuoco Matteo Gastaldo, Marco Triches e Nino Candido morti a Quargnento, gli uffici UIL nella sede di Alessandria compresi CAF e ITAL UIL chiuderanno alle 11 per riaprire alle 14.30 .

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Mercoledì, 25 Settembre 2019 09:44

Assicurazione casalinghe: integrazione del premio annuale

Entro il prossimo 15 ottobre gli assicurati INAIL contro gli infortuni domestici devono effettuare il pagamento dell'integrazione di 11,09 euro, che allinea ai 24 euro l'importo annuale della polizza fissati dalla legge di bilancio 2019 (L. n. 145/2018).

Lo comunica l'INAIL, con la nota dello scorso 9 settembre, illustrando le novità introdotte e gli adempimenti cui sono tenuti gli assicurati per il pagamento della polizza.

La Legge di bilancio ha apportato, infatti, a decorrere dal 1° gennaio 2019, notevoli modifiche a questa assicurazione che è obbligatoria per tutte le persone che svolgono gratuitamente un'attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e dell'abitazione, in modo abituale ed esclusivo e senza vincoli di subordinazione, con esclusione di coloro che sono occupati in attività che comporti l'iscrizione a forme obbligatorie di previdenza sociale.

Premio e beneficiari
Dal primo gennaio il premio è raddoppiato da euro 12,91 a 24 euro annui, con un'estensione dei beneficiari che ora si applica alle persone tra i 18 e i 67 anni, anziché tra i 18 e i 65 anni.

Prestazioni
Le novità, sempre dall'inizio di quest'anno, riguardano: l'abbassamento del grado di invalidità per la costituzione della rendita INAIL dal 27% al 16%; l'introduzione di una prestazione una tantum pari a 300 euro, quando l'inabilità permanente sia compresa tra il 6% e il 15%; il riconoscimento dell'assegno integrativo per l'assistenza personale continuativa ai titolari di rendita che versano in particolari condizioni menomative e che hanno necessità di assistenza quotidiana.
Si ricorda che l'assegno una tantum per infortunio mortale è corrisposto per gli eventi verificatisi a decorrere dal 17 maggio 2006, il cui importo da luglio 2018 è pari a 2.160,00 euro. Ora l'assegno è stato elevato a 10.000,00 euro dalla legge di Bilancio 2019.

Bollettino precompilato e il sistema pagoPA
L'INAIL precisa che alla lettera inviata agli assicurati, che nei mesi scorsi hanno versato 12,91 euro per il rinnovo dell'iscrizione, è stato allegato il bollettino PA precompilato di 11,09 euro, il cui versamento può essere effettuato in via telematica, accedendo al sistema pagoPA tramite il sito dell'Istituto, o presso gli uffici postali, gli sportelli bancari, gli istituti di pagamento e i tabaccai che aderiscono a pagoPA, presentando l'avviso di pagamento e il bollettino PA precompilato.
Chi non ha effettuato il versamento di 12,91 euro, pur avendo i requisiti previsti, è tenuto a pagare il premio annuale di 24 euro, in un'unica soluzione, nel più breve tempo possibile. In questo caso, infatti, la copertura assicurativa si attiva solo a partire dal giorno successivo al pagamento. Per ottenere le prestazioni dall'INAIL è necessario essere assicurati!

Ricordiamo che l'Istituto, con la circolare n. 2 del 22 gennaio 2019 (tenuto conto che il nuovo regime assicurativo decorre dal 1° gennaio 2019, e che il 31 gennaio 2019 scadeva il termine per l'iscrizione per l'anno in corso) chiariva che ancora per quest'anno l'importo annuale da pagare restava di 12,91 euro, sia per il rinnovo, sia in caso di prima iscrizione qualora fossero raggiunti i requisiti richiesti, sino alla prevista integrazione del premio per il 2019 all'ammontare di euro 24,00, fissata dalla nuova normativa, comunicata ora dall'INAIL.

Restiamo in attesa dell'emanazione del previsto decreto interministeriale che disciplinerà le modalità e i termini per assolvere all'obbligo assicurativo, compreso il pagamento del premio, per fornire ulteriori indicazioni.

Tutti coloro che sono soggetti a questa assicurazione possono rivolgersi agli uffici del Patronato ITAL UIL che offrono consulenza e assistenza.

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I dati e le riflessioni dell'Ocse sul tema 'lavoro, anziani, pensioni' ci inducono a rilanciare le nostre proposte. È necessario costruire un percorso per l'invecchiamento attivo della popolazione: bisogna consentire ai pensionati di svolgere lavori socialmente utili. In questo modo, si integrerebbero assegni pensionistici sempre più esigui e si manterrebbero in attività persone che possono offrire alla società il contributo della loro esperienza.

Non bisogna invece allungare l'età pensionabile, semmai bisogna renderla più flessibile. Soprattutto, occorre attivare subito le due commissioni per la separazione della previdenza dall'assistenza e per l'individuazione di lavori gravosi. I risultati della prima, infatti, dimostrerebbero, una volta per tutte, che il nostro sistema previdenziale è in equilibrio, mentre la seconda stabilirebbe, dal punto di vista tecnico-scientifico chi avrebbe diritto ad anticipare l'uscita dal lavoro. Questi sono temi che porremo prioritariamente all'attenzione del prossimo Governo.

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Secondo le previsioni di assunzione programmate dagli imprenditori italiani, tra giugno e luglio dovremmo registrare quasi 934 mila nuovi ingressi nel mercato del lavoro 1. Tra questi, 2 su 3 (il 66 per cento) troveranno lavoro in una piccola impresa con meno di 50 dipendenti.

E a grande sorpresa, tra le 4 ripartizioni geografiche presenti nel nostro Paese, il Sud farà segnare il maggior numero di neo assunti: 258.200, pari al 27,6 per cento del totale (vedi Tab.1).

Il 72,5 per cento del totale dei lavoratori in entrata, inoltre, sarà occupato nel settore dei servizi (677.550 addetti), il 20 per cento nell'industria (186.580 unità) e, infine, il rimanente 7,5 per cento nelle costruzioni (69.890 lavoratori) (vedi Tab. 2).

A dirlo è l'Ufficio studi della CGIA  che ha elaborato i risultati emersi dalla periodica indagine condotta sugli imprenditori italiani nelle settimane scorse dall'Unioncamere-ANPAL, Sistema Informativo Excelsior.

Si tratta di nuove assunzioni. Pertanto, non si può parlare di nuova occupazione, perché nell'indagine non sono riportate le cessazioni di lavoro previste nello stesso periodo di tempo.
Ufficio Studi    News dell'8 giugno 2019

Dichiara il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo:

"Ancora una volta sono le piccole aziende a dare una risposta importante a chi aspira a trovare un posto di lavoro. E nei prossimi mesi lo faranno soprattutto quelle presenti nel Mezzogiorno. In Calabria, ad esempio, l'85,1 per cento dei nuovi ingressi sarà garantito da queste realtà produttive, in Puglia dal 77,6 per cento e in Sicilia e in Campania dal 75,4 per cento. Risultati straordinari che dimostrano che anche nelle regioni maggiormente in difficoltà economica, la stragrande maggioranza dei piccoli imprenditori sono in grado di offrire una chance soprattutto ai giovani".

A livello regionale sarà la Lombardia a assicurare le maggiori opportunità di impiego (165.400). A seguire scorgiamo il Lazio (88.190) e il Veneto (87.950). Tra le province, invece, svetta Milano (70.240) e subito dopo individuiamo Roma (69.590) e Napoli (32.340).

"Come dicevamo più sopra – dichiara il Segretario Renato Mason -  il 72,5 per cento dei nuovi assunti troverà lavoro nei servizi e poco più della metà di questi addetti, pari a 345.600 persone, sarà occupata in attività commerciali, ricettive e della ristorazione.  Settori, questi ultimi, molto diffusiti nelle realtà ad elevata vocazione turistica.  Sebbene nell'indagine non sia riportata la tipologia contrattuale che verrà applicata a questi nuovi assunti, appare evidente, visto che l'arco temporale monitorato riguarda i mesi estivi di giugno e luglio, che una buona parte di questi lavoratori sarà assunta con un contratto a termine. E la possibile introduzione del salario minimo  per legge, rischia, nel prossimo futuro, di aumentare enormemente il costo del lavoro soprattutto per le piccolissime imprese con effetti negativi sul fronte occupazionale".

Tornando ai dati dell'indagine, nell'industria, invece, troveranno una nuova occupazione 186.580 addetti (pari al 20 per cento del totale dei nuovi assunti).  Le regioni dove l'offerta sarà più elevata sono le Marche (33,2 per cento del totale assunzioni previste), il Friuli Venezia Giulia (29,7 per cento) e il Veneto (28,9 per cento).

A livello provinciale, il 90,9 per cento dei nuovi assunti a Vibo Valentia troverà un'occupazione in una piccola impresa con meno di 50 dipendenti. In nessun altra provincia italiana l'incidenza percentuale sarà così elevata. A Nuoro, che si colloca al secondo posto a livello nazionale, la soglia si attesta all'87,2 per cento e a Cosenza all'86,8 per cento (vedi Tab. 3).

Sempre a livello provinciale, la prima realtà territoriale per nuovi ingressi nel settore dei servizi sarà Sassari (90,1 per cento sul totale assunzioni), seguono Aosta (88,5 per cento), Rimini e Roma (entrambe con l'88,3 per cento). Per quanto concerne le assunzioni nell'industria, le più interessate saranno Pordenone (54, 9 per cento delle assunzioni totali) Prato (54,4 per cento) e Vicenza (47,9 per cento). Per quanto concerne il comparto delle costruzioni, svettano le province del Sud. Al primo posto scorgiamo Caltanisetta (21,1 per cento del totale), di seguito Potenza (17,5 per cento), Enna e L'Aquila (entrambe al 16,8 per cento) (vedi Tab. 4).

La CGIA, infine, segnala che in riferimento agli ultimi dati disponibili 2, in Italia le imprese con meno di 50 addetti sono il 99,4 per cento del totale (quasi 4,3 milioni), ci lavora il 66,3 per cento degli addetti (10,6 milioni di persone), sono occupati il 52,3 per cento dei dipendenti (5,9 milioni), producono il 47,8 per cento del fatturato totale nazionale ed il 50,4 per cento del valore aggiunto del Paese.

In altre parole, le piccole imprese sono la quasi totalità delle attività imprenditoriali, danno lavoro alla maggioranza degli italiani, producono 1.411,8 miliardi di euro di fatturato e 378,5 miliardi di valore aggiunto all'anno. Numeri che, di fatto, parlano da soli e ci Istat, Risultati economici delle imprese (anno 2016), Roma 9 novembre 2018.

delineano un Paese  che dal punto di vista economico ed occupazionale è sostenuto dalle realtà produttive di piccola dimensione (vedi Tab. 5).

VEDI TUTTE LE TABELLE SCARICANDO IL FILE IN ALLEGATO

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Lavoro: Cgil Cisl Uil, servizi pubblici a rischio implosione, 8 giugno in piazza a Roma

Manifestazione nazionale, servono risposte su contratti, assunzioni e risorse

"Risorse per il rinnovo dei contratti, pubblici e privati. Un piano straordinario di assunzioni. Maggiori investimenti. Serve intervenire con urgenza per evitare l'implosione dei Servizi Pubblici". Questi i tre principali temi alla base della manifestazione nazionale in programma sabato 8 giugno a Roma dal titolo 'Il futuro è servizi pubblici' promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa. Una manifestazione con corteo lungo le vie della capitale: concentramento alle ore 9 in piazza della Repubblica, da lì direzione piazza del Popolo dove dalle ore 11 si terranno i comizi finali.

I segretari nazionali delle quattro categorie di Cgil, Cisl e Uil, Fabrizio Rossetti, Franco Berardi, Daniele Ilari e Sandro Colombi, hanno elencato le ragioni della manifestazione. "Un appuntamento per cittadini e lavoratori perché quella dei servizi pubblici è una battaglia generale che riguarda l'idea di solidarietà e la garanzia dei diritti sociali per tutti". Così le ragioni: "Scendiamo in Piazza chiedendo con forza lo sblocco immediato del turn-over, un Piano straordinario di assunzioni e la stabilizzazione di precari, perché le pubbliche amministrazioni sono al collasso ed avere meno personale significa non solo carichi di lavoro insostenibili ma anche una penalizzazione per la qualità e la quantità dei servizi che si è in grado di offrire ai cittadini". Così come, sul fronte contratti, hanno aggiunto: "Scendiamo in Piazza per chiedere il rinnovo di tutti i contratti pubblici, per i quali ad oggi non ci sono risorse adeguate, e privati, alcuni dei quali non vengono rinnovati da più di 12 anni eppure parliamo di persone che si occupano della nostra Salute, della nostra assistenza e di quelli dei nostri cari e delle persone più fragili".

Tra i temi, inoltre, "cancellare le iniquità e le disparità nel sistema previdenziale sia nel settore pubblico riguardo al trattamento di fine rapporto, sia su quota 100 e sui lavori gravosi nei nostri settori pubblici e privati; garantire una contrattazione piena sui processi di riorganizzazione e sulle questioni del personale per dare più valore alla contrattazione decentrata, per tutelare la dignità dei lavoratori e contro ogni forma di delegittimazione della funzione e del lavoro dei pubblici e contro ogni forma di controllo invasivo, dalle impronte alle telecamere; rivendicare più investimenti nei servizi pubblici e per il loro rafforzamento e per contrastare i processi di esternalizzazione che determinano dumping contrattuale e mancata universalità dei diritti per i cittadini".

Tra le questioni, inoltre, "un taglio netto a consulenze e una revisione del codice degli appalti pubblici, soprattutto per rafforzare la clausola sociale e la parità di trattamento tra lavoratori del settore pubblico e del settore privato, insieme all'avvio di un vero processo di razionalizzazione della spesa pubblica e di lotta agli sprechi e alla corruzione, di investimenti seri per il potenziamento dei servizi ispettivi e maggiore tutela e garanzie per la sicurezza sul lavoro e per la lotta alla illegalità". Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa rivendicano inoltre "finanziamenti adeguati per il Servizio Sanitario Nazionale, per le Politiche Sociali, per un vero investimento a sostegno dell'infanzia e della non autosufficienza".

Infine, hanno aggiunto Rossetti, Berardi, Ilari e Colombi, "l'avvio di confronti con le istituzioni, sul tema contratti e welfare, e con le associazioni datoriali per il rinnovo dei contratti privati a partire a quello della Sanità Privata. In piazza perché cittadine e imprese hanno bisogno di una pubblica amministrazione efficace, di politiche che guardino alla dignità ed al benessere di tutti, perché i servizi pubblici garantiscono realmente equità nel nostro Paese se potenziati e garantiti". Queste le ragioni della manifestazione di sabato a Roma 'Il futuro è servizi pubblici', "perché non c'è futuro senza lavoro, non c'è uguaglianza senza servizi pubblici".

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PRIMO QUADRIMESTRE DEL 2019: LA CASSA INTEGRAZIONE IN PIEMONTE CRESCE DELL'1,3% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2018

In Piemonte, nel primo quadrimestre dell'anno, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state richieste 10.877.389 ore di cassa integrazione, in crescita dell'1,3% rispetto all'analogo periodo del 2018 (-3,2% ordinaria, +5,5% straordinaria, -99% deroga).

A livello nazionale sono state autorizzate 91.295.843 ore, con un incremento dell'11,9%.

Nei primi quattro mesi dell'anno, la media mensile dei lavoratori piemontesi tutelati è stata di 15.996, in aumento di 206 unità rispetto al periodo gennaio-aprile 2018.

DATI PROVINCIALI

Le province piemontesi hanno fatto registrare il seguente andamento: Biella +43,3%, Torino +42,8%, Novara +0,1%, Alessandria -8,5%, Cuneo -60,4%, Asti -81,3%, Verbania -82,6%, Vercelli -86,6%.

Torino, con 8.249.772 ore, è la terza provincia più cassaintegrata d'Italia, dopo Roma e Napoli che la precedono per poche ore di differenza.

SETTORI PRODUTTIVI

Nella nostra regione, la variazione percentuale delle ore di cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto tra il primo quadrimestre del 2019 e del 2018, è stata la seguente: Industria +12,3%, Edilizia -40,6%, Commercio -67%, per un totale di +1,3%.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"Il rapporto sul 1° quadrimestre di cassa integrazione in Piemonte evidenzia un andamento sostanzialmente sovrapponibile al periodo gennaio-aprile 2018. Grazie all'utilizzo dello strumento di integrazione salariale è stato possibile conservare, nella nostra Regione, mediamente 16.000 posti di lavoro al mese. È evidente che in diversi settori del sistema produttivo continuano le difficoltà e, consumati i periodi di cassa integrazione, si percorre la strada dei licenziamenti, come si può desumere anche dall'aumento delle domande di Naspi a livello nazionale, passate da 388.242 dei primi tre mesi dello scorso anno a 413.634 di gennaio-marzo 2019 (+6,5%).

Per favorire la ripresa occupazionale e l'incontro domanda-offerta sarebbe necessario, tra l'altro, investire in efficaci politiche attive, mirate alla formazione delle figure carenti nel mercato del lavoro, per favorire i giovani inoccupati alla ricerca del primo impiego e gli espulsi dal ciclo produttivo alle prese con una ricollocazione. In questo senso, sarà importante il confronto con la nuova Giunta Regionale, che andrà sollecitata anche per un utilizzo intensivo dei fondi europei a disposizione".

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L'INPS ha deciso che dal 3 aprile scorso tutte le domande per gli assegni familiari si potranno inviare solo per via telematica, tramite PIN o Patronati.
Ad oggi è attiva la sola procedura telematica per modificare o inserire le domande per l'annualità in corso, che scadrà il 30 giugno 2019.

Sembra che la procedura telematica INPS per inviare le domande per la nuova annualità (1 luglio 2019 - 30 giugno 2020) non sarebbe disponibile prima della fine del mese di giugno. Questo significherebbe che gli assegni relativi ai mesi di luglio e agosto sarebbero erogati dalle aziende agli interessati non prima di fine settembre, tenendo conto dei tempi di valutazione e autorizzazione delle domande.

In questo caso, è evidente che la responsabilità non potrebbe essere scaricata sui Patronati che, in assenza della procedura dell'INPS, non possono inoltrare le domande.
Per le lavoratrici e i lavoratori gli assegni familiari sono un diritto e un sostegno economico importante, peraltro totalmente pagato dal fondo alimentato dai loro contributi previdenziali.
Il fondo per gli assegni familiari eroga ogni anno meno di quanto incassa. Questo avanzo andrebbe utilizzato per aumentare l'importo degli assegni alle famiglie e non trasferito su altre voci di spesa! In questa situazione, che danneggia chi ha più necessità di sostegno, denunciamo le responsabilità dell'INPS e del Governo, che dovrebbe vigilare e intervenire sull'Istituto.
Ricordiamo che le lavoratrici e i lavoratori dell'INPS lavorano sotto organico, nello svolgimento di attività fondamentali per la vita e il futuro di tutti. Per noi, l'Istituto è un bene comune e una
preziosa risorsa per i lavoratori e i pensionati.


CHIEDIAMO RISPETTO PER LAVORATRICI E LAVORATORI CHE HANNO DIRITTO A RICEVERE SENZA INTERRUZIONI GLI ASSEGNI FAMILIARI E PER GLI OPERATORI IMPEGNATI NELL' ISTITUTO DI PREVIDENZA.
CGIL CISL UIL METTERANNO IN CAMPO TUTTE LE INIZIATIVE NECESSARIE PER FARE IN MODO CHE GLI ASSEGNI SIANO EROGATI NEI TEMPI CORRETTI!

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STORIE PER TUTTI: ESSERE SPECIALI E UNICI
Letture animate per bambini nel Salone conferenze della UIL di Alessandria

Martedì 21 maggio, dalle 14.30 alle 16.30, nel Salone conferenze della UIL si terrà un appuntamento fortemente voluto e organizzato dalla UIL di Alessandria per parlare, ricorrendo agli adeguati strumenti e linguaggi, anche ai bambini di diversità.

Questo evento vuole essere un appuntamento destinato ai bambini che avranno modo di trascorrere un paio d'ore tra letture animate tratte da libri per l'infanzia proposti e scelti con l'aiuto di Giada Incardona, libraria de La bottega del Sanconiglio di Novi Ligure.

L'attrice Debora Zuin leggerà a due classi della Scuola Primaria Villaggio Europa accompagnate dalle loro insegnanti brevi racconti, importanti ciascuno a modo suo per il messaggio contenuto e la delicatezza nel racconto. La psicologa Daniela Leo accompagnerà i ragazzi nella comprensione, utilizzando il gioco come strumento e proponendo piccoli lavoretti manuali sul tema.

In vista del primo PRIDE organizzato dall'Associazione Tessere Le Identità che si terrà ad Alessandria il prossimo 1°giugno, abbiamo pensato di coinvolgere anche i cittadini più giovani sul tema della diversità e il valore dell'accettazione e dell'inclusione. Siamo tutti unici per questo speciali: questo il valore delle letture animate.

Le storie scelte parlano di famiglie non tradizionali, disabilità e accoglienza.

L'incontro è aperto a tutti gli interessati e ad ingresso libero.

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Venerdì 10 maggio a partire dalle 16.30 nel Salone dell'Istituto Superiore Saluzzo di Via Faà di Bruno ad Alessandria si terrà un incontro, organizzato da CGIL e UIL Alessandria in collaborazione con Tessere Le Identità sul tema della terza età.

In vista del primo PRIDE che avrà luogo ad Alessandria il 1° giugno, CGIL, UIL, SPI CGIL e UILP hanno deciso di portare il loro contributo nel fitto calendario di iniziative presentate e affrontare un argomento troppo spesso considerato taboo, ossia l'invecchiamento delle persone.

Essendo Alessandria una delle province più anziane d'Italia per l'età anagrafica dei suoi abitanti, abbiamo voluto raccontare di come invecchiare possa essere considerata una risorsa, se questa età viene vissuta all'insegna della condivisione di esperienze e del mutuo soccorso.

Con l'intermezzo di brevi video come spezzoni di film che vedono per protagonisti uomini e donne non più giovani e letture sul tema dell'anzianità presentate da alcuni studenti dell'Istituto Saluzzo seguiti dal Professore Michele Maranzana, l'obiettivo dell'incontro è trasmettere il messaggio che questa fase della vita non debba per forza essere considerata la fine, ma spesso possa invece coincidere con nuovi inizi, incontri, interessi. I relatori porteranno anche interessanti testimonianze che vedono proprio le persone anziane, uomini, donne, single o coppie, protagoniste di percorsi molto utili per combattere la solitudine e sentirsi ai margini della società.

Ad intervenire saranno Stefania Fucci, Docente DIGSPES di Alessandria (Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali), Alessandra Bassano -  Psicoterapeuta, Francesca Brancato - Associazioni culturale Human Art per la promozione del benessere individuale e di gruppo attraverso attività di counseling, laboratoriali e di interesse sociale ed Enzo Cucco -  Associazione culturale Lambda Torino, nata per promuovere iniziative culturali e attività specifiche per persone gay over 40.

A presiedere l'incontro sarà Maria Iennaco per la CGIL di Alessandria, mentre le conclusioni saranno a cura di Gabriele Guglielmo, UIL Diritti Piemonte.

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