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I metalmeccanici della Uil, per la terza volta consecutiva, si confermano prima Organizzazione sindacale alla Fca di Melfi. Le liste della Uilm, infatti, hanno ottenuto il 37% dei consensi espressi dai lavoratori dello stabilimento che si sono recati alle urne, facendo registrare rispetto alla precedente tornata elettorale un'ulteriore crescita del 3%.

Considerata l'altissima affluenza al voto (il 95% degli aventi diritto), si tratta di un risultato strepitoso, merito del grande lavoro svolto dai nostri delegati: a loro e alle strutture territoriali di categoria e confederali vanno le nostre sincere congratulazioni e il nostro ringraziamento. Si conferma, peraltro, il complessivo trend di crescita della Uil.

Evidentemente, i lavoratori hanno voluto premiare l'impegno e le scelte di tutta l'Organizzazione e noi proseguiremo nella nostra azione sindacale, a livello di fabbrica, di categoria e di Confederazione. Questo risultato ci sostiene e ci rafforza anche in vista delle prossime elezioni delle Rsu in tutti i luoghi di lavoro e delle prossime battaglie, a partire da quella per la riduzione delle tasse per i lavoratori e i pensionati che rivendicheremo nei confronti del futuro Governo.

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La scorsa settimana al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza della vice ministra Teresa Bellanova, si è tenuto il previsto incontro fra le Organizzazioni sindacali ed i vertici di ArcelorMittal sulla vertenza ILVA.

Il management di AM ha illustrato, nel corso della riunione, lo scenario di mercato mondiale della siderurgia e la necessità di reggere la competizione con i produttori cinesi, in primis, con la continua ricerca dell'efficienza e dell'incremento della produttività.

La Uilm pur apprezzando l'esposizione dettagliata da parte di AM sullo stato del mercato mondiale dell'acciaio ha ricordato le ristrutturazioni già avvenute in passato, in Italia e nel gruppo Ilva, in accordo con EU per rispondere alla necessità di una maggiore competitività in ambito europeo.

Abbiamo comunque dichiarato di non volerci sottrarre ad un confronto per accrescere la produttività di Ilva, fermo restando la nostra perplessità nel poter produrre 8 milioni di tonnellate di acciaio liquido e 10 milioni di tonnellate di spedito, come dichiarato dai vertici di AM, con un organico inferiore ai 14200 addetti.

Soprattutto in un contesto di trattativa come quello odierno, divenuto "complesso" per dinamiche che nulla hanno a che fare con l'operazione industriale, abbiamo la necessità verificare, quanto prima, se esistono le condizioni per addivenire ad un accordo sindacale e stabilire un elemento di certezza nella vertenza. E' necessario poter verificare le reali intenzioni della multinazionale siderurgica nel voler credere nel rilancio produttivo ed ambientale dell'Ilva e non solo per interessi di mercato. Ma il tempo non gioca a nostro favore perché il protrarsi della gestione commissariale sta conducendo il più grande gruppo siderurgico ad una lenta agonia.

Abbiamo quindi confermato l'agenda dei prossimi incontri (17/1 Accordo di Programma Genova,23-24/1 sito di Ilva Taranto,30-31/1 siti Ilva Genova, Novi Ligure, Racconigi, Marghera, Salerno, Legnaro, Paderno Dugnano).

Non bisogna perdere altro tempo: c'è in gioco destino di oltre 20.000 posti di lavoro.

 

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Dichiarazione congiunta del segretario confederale della Uil Tiziana Bocchi e del segretario generale della Uilm Rocco Palombella

"Riteniamo che la proposta di protocollo sui temi ambientali relativi al gruppo Ilva, insieme alla lettera di accompagnamento firmata congi-untamente dai ministri Carlo Calenda e Claudio De Vincenti, inviata ieri al Presidente della Regione Puglia e al Sindaco di Taranto e agli altri soggetti interessati costituisca un atto giuridicamente rilev-ante, utile a far ritirare alle istituzioni locali suddette il ricorso al Tar di Lecce contro il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri approvato il 29 settembre scorso".

Lo dichiarano all'unisono Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil, e Rocco Palombella, segretario generale della Uilm nazionale. "Il protocollo aggiuntivo al Dpcm sul piano ambientale impugnato al Tar di Lecce da Regione Puglia e Comune di Taranto - sostengono i due dirigenti sindacali- rappresenta il giusto punto di mediazione per poter assicurare un piano di ambientalizzazione per il sito di Taranto idoneo, celere, efficace e, soprattutto, anticipatore rispetto ai tempi finora prefissati. Esistono,quindi, le condizioni per garantire il buon fine dei nuovi investimenti ambientali programmati dall' Ilva, del monitoraggio sull'avanzamento dell'Autorizzazione integrata ambientale, della certezza dei tempi, delle garanzie economiche e fideiussorie a garanzia di quanto previsto dal piano ambientale.

Occorre ritrovare la via della ponderazione e dare alla vicenda Ilva un epilogo positivo. Non si può piu' perdere tempo. Il sindaco di Taranto ed il governatore della Puglia si decidano a ritirareil ricorso contro il Decreto della Presidenza del Consiglio sull'ambientalizzazione dell'Ilva. Solo in questo modo si possono salvaguardare occupazione e produzione del gruppo in questione mediante una decisione responsabi-le che non faccia perdere gli investimenti in itinere e che possa assicurare futuro alla più grande azienda italiana della siderurgia".

 

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Dal 1° ottobre le lavoratrici ed i lavoratori aderenti a mètaSalute dovranno registrarsi sul sito www.fondometasalute.it e generare le credenziali che consentiranno l'accesso all'Area Riservata, all'interno della quale potranno gestire la propria adesione e quella di eventuali familiari, aggiornare le anagrafiche e prenotare le prestazioni sanitarie.

Anche chi ha aderito in precedenza dovrà farlo, perché le vecchie credenziali non saranno più valide.

Per accedere alla nuova Area Riservata è necessario cliccare sul tasto "Area riservata" sul sito www.fondometasalute.it.

Occorrerà eseguire la registrazione cliccando sul tasto verde "Registrati" e, successivamente, selezionare come tipologia di utenza "dipendente".

Il primo dato richiesto nella fase di registrazione è il codice fiscale. Il sistema permetterà la registrazione dei soli lavoratori dipendenti il cui Codice Fiscale è stato inserito dall'azienda.

ATTENZIONE: Se il Codice Fiscale non risulta presente è probabile che non sia stata ancora ultimata la registrazione da parte dell'azienda. In caso di inserimento tardivo da parte dell'azienda, è bene ricordare che l'iscrizione e la copertura del lavoratore saranno comunque valide retroattivamente con data 1° ottobre.

Durante la registrazione il dipendente può scegliere le proprie credenziali d'accesso e l'indirizzo e-mail dove ricevere il link di conferma a fine registrazione.

ATTENZIONE: solo dopo aver cliccato sul link inviato via e-mail le credenziali saranno attive. Se l'e-mail non perviene controllare anche la Casella Spam del vostro account. Non utilizzare indirizzi PEC come e-mail di registrazione.

Cliccando sul link presente nella e-mail compare il messaggio:

Una volta inserite le credenziali nella pagina di accesso la piattaforma porta l'utente sulla pagina dei dati anagrafici. Se necessario, li potrà aggiornare e poi cliccare su Salva.

GESTIONE DEI FAMILIARI

Nell'Area Riservata ai lavoratori, cliccando su "Familiari" del menù in altro a sinistra, l'aderente può inserire i familiari da mettere in copertura assicurativa. Si apre la maschera:

L'aderente può inserire i familiari cliccando sul pulsante "Aggiungi familiare"

Si apre la Maschera d'inserimento del familiare.

Note sul funzionamento di alcuni campi. Consente di calcolare il codice fiscale del familiare avendo compilato i campi Nome, Cognome, Sesso, Data, Stato, Provincia e Comune di nascita,

Il campo parentela può assumere due valori di Figlio o Coniuge/Unione civile o Convivente.

Va spuntato obbligatoriamente. Non vanno i familiari Fiscalmente non a carico.

Il campo non è editabile. Viene visualizzata la spunta per quei familiari inseriti "a pagamento" nella precedente gestione volontaria.

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L' Astra refrigeranti, azienda di Spinetta Marengo che produce scambiatori di calore, radiatori per navi aerotermi è stata assorbita dal gruppo Baglioni di Novara dalla fine del 2016. Dopo aver annunciato un interessante piano industriale che prevedeva buone prospettive per il sito di spinetta Marengo, la realtà dei fatti si è rivelata un po' diversa. Ad inizio estate è stata richiesta la cassa integrazione ordinaria per far fronte ad un calo di lavoro. A questo si aggiunge nei, mesi successivi, un fatturano non sufficiente a supportare le attività  e la necessità di razionalizzare i costi di gestione e di riorganizzare ufficio tecnico e reparti produttivi per evitare le problematicità indotte dalla presenza di due stabilimenti distanti tra loro.

L' esigenza di razionalizzare porta la decisione di Astra di chiudere il sito di Spinetta Marengo con il conseguente trasferimento della produzione e degli uffici a Galliate. Nelle intenzioni dell'azienda tutti i 57 dipendenti oggi in forza verrebbero trasferiti.

Alcune considerazioni in merito. La nostra provincia ha già perso molte aziende durante questi anni di crisi e l' Astra andrebbe ad allungare la lista. Il trasferimento, per chi lo subisce non è di così facile gestione. Intanto un problema relativo ai costi di trasporto da sostenere e in seconda battuta la non possibilità per certi lavoratori ad accettare il trasferimento.

Dopo una prima assemblea con i lavoratori, le OO.SS. provinciali hanno espresso al' azienda tutta la contrarietà dei lavoratori rispetto al trasferimento così come in riferimento alle prospettive di stabilità occupazionale successive allo stesso.

L' Astra di fatto è disponibile a " aiutare " chi si trasferisce con una somma forfettaria esigua, mentre chi è impossibilitato a trasferirsi non riceverebbe di fatto nulla di più di quanto dovuto per aiutarlo durante il periodo di naspi che si troverebbe ad affrontare.

Oggi in una seconda assemblea con i lavoratori sono state riportate da parte delle OO.SS territoriali le condizioni dettate dall' azienda e ritenute irricevibili. Per questo motivo, al fine di sostenere la necessità di raggiungere una copertura economica soddisfacente sia per chi accetta il trasferimento sia per chi non lo può accettare, la rsu aziendale e Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil di Alessandria proclamano 8 ore di sciopero per la giornata di mercoledì 6 dicembre 2017 con presidio davanti allo stabilimento , confermando lo stato di agitazione e la possibilità di proseguire con le iniziative più opportune a sostegno della vertenza in atto.

FILM CISL –  FIOM CGIL – UILM UIL

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In data odierna si è riunito, presso la sede nazionale di Corso Trieste a Roma, il coordinamento nazionale Uilm del gruppo Ilva con la partecipazione della segreteria nazionale, delle strutture territoriali e le RSU per una valutazione sull'avvio del negoziato con AM InvestCo e per un'analisi del Piano Industriale ed Ambientale di Ilva presentati nei giorni 9 e 14 novembre. Il coordinamento ritiene che lo stato del negoziato sia giunto in una fase cruciale.

Per quanto riguarda il Piano Ambientale, che ricordiamo essere stato approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal ministero dell'Ambiente e da quello dello Sviluppo Economico, il coordinamento continuerà a chiedere una riduzione dei tempi di realizzazione degli interventi, sia per l'anticipazione dell'ambientalizzazione del sito di Taranto sia per anticipare la prevista risalita produttiva di acciaio liquido da 6 a 8 milioni di tonnellate prevista per l'anno 2024.

Per quanto riguarda il Piano Industriale, permangono, al momento, perplessità sul raggiungimento degli obiettivi produttivi "dichiarati" rispetto alla tempistica degli interventi, in particolare per gli impianti nell'area a caldo, rispetto alla loro durata e sulla scelta di fermare alcuni impianti senza una soluzione alternativa per assicurare l'alimentazione del ciclo produttivo in caso di inconvenienti tecnici sugli impianti che resteranno in marcia. La presentazione del Piano industriale risulta essere ancora lacunosa per quanto riguarda gli investimenti tecnologici su Genova e su Novi Ligure che, fra l'altro, risentono, come Taranto, di una inadeguata manutenzione attuata in questi anni di Amministrazione Straordinaria.

E' necessario, dunque, un'ulteriore confronto più dettagliato con AM InvestCo anche su alcuni capitoli di investimenti troppo "generici" nella loro descrizione. Il coordinamento Uilm ritiene che la recente dichiarazione dell'AD Matthieu Jehl sulla volontà di riconoscere l'anzianità di servizio e sulla retribuzione dei lavoratori che passeranno in AM InvestCo è il risultato delle iniziative di sciopero messe in campo in tutti i siti del gruppo Ilva. Per quanto concerne l'occupazione, la Uilm continuerà a dichiarare che gli attuali organici sono adeguati agli obiettivi produttivi prefissati e che quindi non ci saranno esuberi; siamo disponibili a confrontarci con la nuova organizzazione del lavoro che AM InvestCo intenderà introdurre in Ilva sul " modello" 0 ArcelorMittal. Sarà necessario effetuare una verifica dei volumi produttivi, dell'impiantistica e della relativa turnistica, sito per sito per avere un quadro complessivo sui livelli occupazionali.

Per la Uilm ogni sito del gruppo Ilva, al di là delle dimensioni, dovrà ricevere l'adeguata attenzione e soluzione in prospettiva dell'eventuale accordo complessivo nazionale. Nell'incontro di oggi pomeriggio al Ministero dello Sviluppo Economico, i Commissari straordinari ci anticiperanno gli interventi di messa in sicurezza, bonifiche e di risanamento ambientale nelle aree che resteranno nella titolarità di ILVA SpA in AS, come previsto dal decreto della PCdM del 29 settembre scorso. Domani, 28 settembre, si terrà, presso lo stesso dicastero, un ulteriore confronto con il management di AM InvestCo sul Piano Industriale (al mattino) ed Ambientale (nel pomeriggio). UILM NAZIONALE Roma, 27 novembre 2017

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Nelle giornate del 9 e del 14 novembre sono stati effettuati, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, i primi due incontri di verifica del Piano industriale ed Ambientale di AM InvestCo per il gruppo ILVA.

Il management della multinazionale ha dettagliato gli investimenti che intenderebbe realizzare sia per gli interventi tecnologici sugli impianti (1,25 miliardi di euro) che per la riduzione dell'impatto ambientale ( 1,15 miliardi di euro), per complessivi 2,4 miliardi di euro, con l'adozione delle migliori tecnologie attualmente disponibili.

Nel corso degli incontri sono stati richiesti, da parte nostra, ulteriori chiarimenti su specifiche fasi del ciclo produttivo su cui l'azienda intende intervenire e sulla tempistica nella realizzazione dei Piani industriali ed ambientali 2018-2024.

A fronte delle prime parziali risposte da parte dell'azienda abbiamo chiesto di proseguire il confronto per effettuare ulteriori approfondimenti.

Abbiamo quindi convenuto di prevedere per il giorno 27 novembre p.v. uno specifico incontro, con i Commissari, relativamente agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e risanamento ambientale da realizzare nelle aree che resteranno in capo ad Ilva SpA in amministrazione straordinaria.

Successivamente, il giorno 28 novembre, si terrà una ulteriore sessione di verifica dei piani industriale/ambientale presentati per acquisire ulteriori elementi che ci consentano di esprimere una prima valutazione sui temi proposto da AM InvestCo.

UILM NAZIONALE

Roma, 14 novembre 2017

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"Niente sciopero, la trattativa riparte". Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, al termine dell'incontro al Mise, sottolinea: "Abbiamo fissato due incontri: il 9 novembre sul piano industriale e il 14 sul piano ambientale. A valle di questi due approfondimenti, decideremo il metodo con cui proseguire questo delicato confronto". Il sindacalista conferma che l'azienda subentrante Mittal "si è dimostrata disponibile ad abbandonare i contenuti dell'articolo 47 per cui ora si può ripartire".

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Mercoledì, 25 Ottobre 2017 18:14

Ilva: comunicato stampa congiunto Fim Fiom Uilm

Ilva, la trattativa abbia inizio senza vincoli e senza condizioni precostituite Dopo il rinvio dell'incontro del 9 ottobre deciso dal Ministro Carlo Calenda, abbiamo ricevuto nella tarda serata di ieri la comunicazione, da parte dei Commissari straordinari di Ilva e dei rappresentanti di AM InvestCo Italy, con cui si invitano le Organizzazioni sindacali a partecipare ad un nuovo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Anche questa volta le Organizzazioni sindacali, dopo la mobilitazione dei giorni scorsi con una grandissima adesione dei lavoratori di Ilva e delle istituzioni delle province interessate, si presenteranno al tavolo superando integralmente i contenuti indicate nella comunicazione ex art. 47 del 6 ottobre u.s. e riconfermando l'inaccettabilità degli esuberi dichiarati e delle penalizzazioni delle condizioni economiche e normative, livelli retributivi, inquadramento e di anzianità.

Occorre ristabilire le condizioni iniziali del confronto senza condizioni prestabilite e vincolanti. Per noi il negoziato si può avviare solo a partire da un serio confronto sul Piano Industriale ed ambientale e con approfondimenti su investimenti, volumi produttivi ed organizzazione del lavoro anche in rapporto all'indotto.

Il Governo, che ha deciso di rinviare l'incontro del 9 ottobre per una mancanza del rispetto sostanziale degli impegni da parte dell'azienda, favorisca un negoziato urgente ma vero facendo chiarezza anche sul ruolo dei Commissari straordinari (sua espressione) che hanno condiviso con AM InvestCO Italy i contenuti della comunicazione dell'art. 47 che noi ribadiamo, ancora una volta, risultano essere "inaccettabili ed ingiustificabili". Ci attendiamo, dopo le audizioni alla Camera ad al Senato in cui sono state condivise le posizioni delle organizzazioni sindacali, anche il pieno sostegno di tutte le forze politiche. Continueremo, per tutta la durata del negoziato, con lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti del gruppo Ilva e proseguendo gli incontri con le istituzioni locali. Uffici Stampa Fim, Fiom e Uilm nazionali Roma, 25 ottobre 2017

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Dichiarazione di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm

"Oggi portiamo a compimento un altro risultato importante del percorso contrattuale dei metalmeccanici. Si tratta di un epilogo unitario di cui siamo orgogliosi per il ruolo svolto nel corso della trattativa tra le parti". Lo ha dichiarato Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, nel corso della firma del contratto nazionale di lavoro che riguarda circa trecentomila lavoratori addetti alla piccola e media industria metalmeccanica, orafa ed alla installazione di impianti del settore. Il contratto in questione, firmato da Fiom, Fim, Uilm, Unionmeccanica – Confapi prevede, fra l'altro, una tantum di 80 euro da corrispondere con la retribuzione del mese di ottobre 2017, l'introduzione di strumenti di welfare a decorrere dall'1 marzo 2018 per un valore di 150 euro e con decorrenza gennaio 2019 e gennaio 2020 sempre per un valore di 150 euro annui e l'avvio dell'assistenza sanitaria con decorrenza gennaio 2018 attraverso un contributo aziendale pari a 60 euro per ciascun lavoratore. Per la previdenza complementare (Fondapi) è previsto l'incremento della quota a carico delle imprese dello 0,20% dall'1 giugno 2018 e di un ulteriore 0,20% a decorrere dall'1 gennaio 2020, compresi i lavoratori apprendisti. "Si tratta – ha chiosato Palombella – di un'intesa che guarda al futuro caratterizzandosi per una vigenza contrattuale di quattro anni".

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 2 ottobre 2017

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