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Sabato 30 marzo alle 9 presidio davanti al supermercato Mercatò di Alessandria contro la rottura delle trattative da parte di Federdistribuzione per il rinnovo del CCNL scaduto a fine 2019

Domani, sabato 30 marzo, sarà sciopero nazionale dei dipendenti che lavorano nelle aziende che applicano il CCNL della distribuzione moderna organizzata – Federdistribuzione.

Trascorsi ormai quasi 51 mesi dalla scadenza del primo e ultimo CCNL sottoscritto dalla citata Associazione datoriale con FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS-UIL, Federdistribuzione persiste nell’atteggiamento di ritrosia nel dare il giusto riconoscimento in termini economici ai dipendenti delle aziende sue associate

Dopo una lunga trattativa, che avrebbe dovuto portare alla sottoscrizione del tanto agognato rinnovo contrattuale, che ricordiamo interessa 54.000 punti vendita sul territorio nazionale, con aumenti necessari a far fronte al carovita che ha messo a dura prova tutte le lavoratrici e i lavoratori, Federdistribuzione ha irresponsabilmente fatto retromarcia sulla firma del rinnovo del CONTRATTO!

Di fatto chiedono di annullare i diritti da anni acquisiti e definendo le sigle sindacali provocatorie e aggressive.

I diritti del personale che vengono minati sono: ulteriore flessibilità incontrollata, l’attribuzione per gli addetti di mansioni inferiori come la pulizia di aree di vendita, l’arretramento su livelli d’inquadramento più bassi del personale, calpestando ogni dignità e riconoscimento professionale.

Lo logica utilizzata nella trattativa da Federdistribuzione è quello di mortificare il rinnovo del CCNL con una presunta disponibilità ad erogare il dovuto aumento salariale, tra l’altro non ancora dichiarato e quantificato fino al goffo tentativo di questi ultimi giorni, in cambio di un peggioramento della parte normativa, che porterebbe all’ umiliazione della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso un abbassamento dei livelli di inquadramento.

Non è tollerabile, per FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS UIL, la discriminazione che l’atteggiamento di Federdistribuzione creerebbe tra i lavoratori del settore commercio, come se alcuni fossero di serie A e altri di serie B a parità di mansioni. E’ notizia di oggi che dopo il rinnovo del Contratto di Confcommercio e Confesercenti, si è concluso positivamente anche il CCNL della Cooperazione.

Manca solo la GRADE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA... CHE DI “GRANDE” a questo punto ha solo il nome...

Pertanto domani, sabato 30 marzo, abbiamo proclamato uno sciopero unitariamente per salvaguardare la dignità del lavoro per quei lavoratori che fino a ieri sono stati chiamati EROI e oggi sono gli unici rimasti senza un rinnovo del contratto nazionale di lavoro giusto e dovuto.

Ad Alessandria lo sciopero dei dipendenti sarà accompagnato e rafforzato da un presidio che si terrà in mattinata a partire dalle 9,00 davanti al supermercato Mercatò di Via Vecchia Torino 20, nell’area commerciale subito dopo il ponte Tiziano.

L’appello alla cittadinanza, in vista dell’imminente Pasqua, è di boicottare la spesa pressi le grandi catene di distribuzione come Bennet, Esselunga, Iper, Unes, Panorama, Gulliver, Lidl e Penny Market.

Invitiamo tutti a partecipare in solidarietà dei dipendenti che erogano servizi così importanti per tutti noi.

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Vigilanza privata e servizi di sicurezza: stabiliti gli aumenti contrattuali per gli oltre 100mila addetti.

Organizzazioni sindacali e parti datoriali trovano l’accordo nel rispetto degli impegni presi alla firma del contratto nazionale del maggio 2023. Nella giornata odierna, infatti, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato una ipotesi di accordo con le parti datoriali del settore, Anivip, Assiv, Univ, Ani sicurezza, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi, che prevede l’adeguamento salariale per gli oltre 100mila addetti della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza.

Le lavoratrici e i lavoratori del settore percepiranno complessivamente un aumento a regime di 250 euro per il IV livello GPG e 350 euro per il livello D dei Servizi Fiduciari.

È stata inoltre introdotta la 14 mensilità per i servizi di sicurezza che sarà erogata a partire dal 2024. Un altro consistente passo avanti che conferma gli impegni assunti lo scorso anno al momento del rinnovo del contratto nazionale: continuare il percorso di confronto sia sulla parte normativa che economica, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di chi lavora nel settore, che ogni giorno mette a rischio la propria vita per la sicurezza pubblica e privata.

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Tenuto conto delle condizioni di lavoro all’interno di locali sempre più fatiscenti, in assenza di riscaldamento per tutto l’inverno e con continue infiltrazioni d’acqua dal tetto, con una progressiva diminuzione dei prodotti in vendita a scaffale e perennemente in attesa dello sblocco di situazioni aziendali che ad oggi persiste, è necessario intervenire con incisività per salvaguardare i lavoratori del punto vendita Caffefour/Effegi di Pozzolo Formigaro.

La Uiltucs, unitamente a Filcams CGIL e Fisascat CISL, sono intervenute più volte con segnalazioni puntuali e richiedendo anche l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, questi attivati nell’arco dell’ultimo anno e mezzo, confidando in un rebranding e nel rilancio di un negozio sito all’interno di un centro commerciale di grande importanza non solo per i dipendenti, ma anche per la comunità di Pozzolo Formigaro.

La scelta di attivare tutti i percorsi di lotta sindacale si è resa infine necessaria a causa dell’atteggiamento aziendale, relativo ai pignoramenti e/o cessioni del quinto dei dipendenti, che da diversi mesi non venivano più inoltrati agli enti creditori, senza che le lavoratrici e lavoratori fossero stati avvisati.

Atto di estrema gravità questo che, sommato alle condizioni di lavoro in essere (con Cassa Integrazione Straordinaria aperta), allo stipendio pagato ai lavoratori in tranche dall’azienda e alla cassa integrazione con pagamento diretto dall’INPS, hanno di fatto rarefatto lo stato salariale delle lavoratrici e lavoratori già pesantemente colpiti dalla situazione globale.

A questo punto si sciopera per dare un segnale all’azienda, perché le logiche aziendali si riallineino con la realtà delle lavoratrici e lavoratori!

Martedì 18 Luglio 2023 ore 10

Presidio presso il parcheggio del punto vendita Carrefour di Pozzolo Formigaro (centro commerciale dei Giovi.

DIFENDERE IL LAVORO PER GARANTIRE PRESENTE E FUTURO DELLE LAVORATRICI, LAVORATORI, FAMIGLIE E LA COMUNITA’ DI POZZOLO FORMIGARO (AL)

 

Per rendere note le motivazioni della mobilitazione sindacale, che da domani sarà permanente, è convocata durante il presidio una conferenza stampa con tutti gli organi di informazione.

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Il contratto ci spetta! Venerdì 21 a Bologna per il rinnovo del contratto terziario, turismo e servizi ci sarà anche una delegazione da Alessandria.
Sono più di 7 milioni le lavoratrici e i lavoratori di terziario, turismo e servizi senza nessun aumento di stipendio da anni! È l’ora dei rinnovi!
Segui in streaming il 21 luglio il grande attivo unitario di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs in piazza Dalla a Bologna. Supportaci! #IlContrattoCiSpetta
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Le Segreterie Provinciali di FILCAMS CGIL , UILTUCS UIL  a fronte del peggioramento delle condizioni di lavoro nell’appalto di Ristorazione Scolastica del Comune di Alessandria, delle difficili condizioni in cui si trovano ad operare costantemente le addette del settore con criticità dovute alla carenza e inefficienza degli ambienti, delle attrezzature di lavoro necessarie per garantire corretto svolgimento delle proprie attività, del rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza sono a dichiarare in data odierna l’apertura dello stato di agitazione per tutto il personale. 

Da tempo vengono segnalate i mancati adeguamenti dei  parametri orari di lavoro contrattuali rispetto agli effettivi carichi di lavoro che diventano sempre più pesanti ed intollerabili.

Ricordiamo inoltre che i pasti per i bambini della nostra città vengono preparati presso il centro cottura di Vivenda ad Asti e, nonostante i proclami e promesse delle aziende (congiuntamente alla scorsa Amministrazione Comunale) di un miglioramento delle condizioni di lavoro, dobbiamo denunciare che la  realtà è ben altra: le preparazioni sono difficoltose a causa della mancanza della strumentazione adatta ( pochi forni per tanti pasti, mancanza di cuoci-pasta ecc…) vi è un forte rischio contaminazione dei pasti e tempi lunghissimi di attesa tra le preparazioni stesse e l’arrivo dei cibi sulle tavole degli alunni non è sicuramente sinonimo di qualità del servizio.

Nonostante i numerosi tentativi in sede sindacale di trovare un accordo sulle questioni sollevate, ad oggi  ci siamo trovati davanti ad un muro di silenzio che ci vede oggi costretti alla proclamazione dello stato di agitazione con il blocco di tutte le ore supplementari e/o straordinarie. Chiaramente in ottemperanza alle norme previste dalla legge sugli scioperi abbiamo chiesto la convocazione delle parti per esperire le procedure di raffreddamento previste per legge augurandoci di trovare le giuste soluzioni ad una vertenza che non può più essere tollerata. 



FILCAMS CGIL                                                                                                          UILTUCS UIL

Stefano Isgrò                                                                                                              Maura Settimo

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FINALMENTE SI RIAPRE!

Apprendiamo con immenso piacere la decisione di Terme di Acqui di aprire il prossimo 15 maggio. Crediamo che tutto il lavoro messo in atto in questi ultimi mesi, partito già dallo scorso anno, e l'azione congiunta con il Comune di Acqui Terme e la Regione Piemonte abbia portando a questi ottimi risultati.

Maura Settimo, Segretaria generale UILTUCS Alessandria: “Le risorse destinate al Termalismo e la valorizzazione del settore sono la strada che porterà il giusto riconoscimento al nostro territorio. Sicuramente si sta andando verso la giusta strada. Investire nel settore è una scelta lungimirante che avrà ripercussioni positive non solo per la città. Ora come UILTuCS non possiamo che essere felici per il risultato che salvaguarda in primis i dipendenti, tutti gli stagionali delle Terme come anche tutte le lavoratrici e i lavoratori dell'indotto. Crediamo si debba portare avanti l'ottimo lavoro iniziato con l'Amministrazione Comunale che ha dimostrato particolare sensibilità rispetto alle nostre istanze.

Personalmente sarà un piacere, in occasione del 1° Maggio che in provincia quest’anno verrà ospitato da Acqui, portare a nome di tutti la soddisfazione per questo grande risultato che è importante per tutta la Provincia. Il 1° Maggio sarà un momento di vera festa del lavoro e di rinascita della città. Per il futuro il percorso fin qui seguito dovrà essere un esempio da perseguire”.

Oggi in sciopero le lavoratrici e i lavoratori dell’ISTITUTO DI VIGILANZA BTV – Gruppo Battistolli di Valenza.

Grande adesione dei dipendenti che hanno manifestato, sotto la bandiera della UILTuCS, in Piazza della Libertà, sede della Prefettura di Alessandria per portare l’attenzione degli organi competenti le numerose problematiche aziendali.

Come UILTuCS crediamo che i problemi di sicurezza non possono più essere oggetto di trattativa: la salvaguardia dei lavoratori e del territorio sono di primaria importanza.

Fondamentale l’attenzione da parte della Prefettura che ha ricevuto una delegazione dei lavoratori e la Segreteria UILTuCS Provinciale: il Vicario, Dottor Paolo Giuseppe Alfredo PONTA ha dichiarato che la Prefettura avrà un particolare impegno sulla vicenda e, per quanto di competenza, farà i dovuti passi per attivare ciò che è necessario per ripristinare eventuali situazioni difformi, lo stesso varrà per la Questura che ha una specifica competenza nel settore della Vigilanza Privata.

Ci sono giunte notizie che l’Azienda potrebbe inviare dalla sede centrale di Vicenza lavoratori per sostituire i dipendenti in sciopero per procedere con la normale attività del trasporto notturno:  qualora la notizia fosse confermata come  UILTuCS attiveremo tutte le procedure previste dallo Statuto dei Lavoratori per garantire la libertà e il diritto di sciopero.

Rimaniamo ancora fiduciosi in un possibile passo indietro dell’Azienda:  ricordiamo che nel territorio alessandrino gestisce servizi di linea importanti e strategici per la propria attività. Il riconoscimento della professionalità, delle competenze e della dedizione al lavoro sono fondamentali e la filiale di Valenza merita la giusta attenzione anche per quel che riguarda la corretta applicazione dei contratti di lavoro.

I prossimi passi saranno fondamentali, sicuramente se sarà necessario i lavoratori sono pronti ad incrociare nuovamente le braccia, questa volta per due giornate consecutive e bloccare i servizi del territorio.

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Vittoria della UILTuCS con reintegro di una lavoratrice di H&M nel punto vendita del Retail Park di Serravalle Scrivia.

Il Tribunale di La Spezia ha accolto totalmente l’impugnativa del trasferimento che era stato intimato alla lavoratrice lo scorso mese di maggio, in quanto non sono state evidenziate le ragioni organizzative e produttive che hanno portato H&M a prendere tale decisone.

La dipendente, assistita dall’Avvocato Erika Peruzzo di Ovada e dell’Ufficio Vertenze UILTuCS potrà finalmente rientrare nel punto vendita alessandrino in quanto lo stesso Tribunale ha confermato che percorrere oltre 150km giornalieri, per svolgere la propria attività lavorativa, è sicuramente eccessivo e non giustificato e ha avuto un impatto negativo sulla salute psico-fisica della dipendente.

Maura Settimo Segretaria Generale UILTuCS AlessandriaPer noi è un segnale importante per molti lavoratori ma soprattutto lavoratrici che si trovano a dover fare i conti con trasferimenti che vedono come unica soluzione le dimissioni. L’utilizzo di forme di trasferimento è purtroppo troppo spesso utilizzato per mascherare forme di allontanamento che vedono molte donne decidere di lasciare il proprio posto di lavoro

Ricordiamo che l’ufficio vertenze della UILTuCS (commercio Turismo e Servizi) è a disposizione degli iscritti ogni martedì su appuntamento.

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Si è conclusa di fatto oggi la prima fase della consultazione in sede sindacale riguardante il licenziamento collettivo dei 25 lavoratrici e lavoratori di Terme di Acqui spa.

Come FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS abbiamo lavorato nei giorni scorsi per addivenire ad una proposta di contenuti, concreta e dettagliata che, se messa in atto, vedrebbe un abbattimento dei costi che va ben oltre quelli derivanti dalla trasformazione dei contratti dei dipendenti.

Nel dettaglio: a fronte di un periodo di lavoro di complessivi 7 mesi su 12 si sono portati dati relativi ad un abbattimento e ridistribuzione delle ore di lavoro ben oltre il 40%. Questo è possibile mediante l’utilizzo della banca ore, l’orario multiperiodale e strumenti di flessibilità utili per coprire i picchi di lavoro e i momenti di chiusura.  I dati a nostra disposizione hanno consentito di fare una valutazione del numero delle ore lavorabili e delle attuali esigenze aziendali. Inoltre è per noi fondamentale mettere in atto un percorso di formazione per i dipendenti che potrebbero essere interscambiabili in talune mansioni garantendo così il lavoro per tutti.  Le forme contrattuali proposte, affiancate dall’utilizzo di un ammortizzatore sociale (il Fondo di Integrazione Salariale) per traghettare il periodo di emergenza, sono risultati efficaci in diversi contesti superando i periodi di crisi, sia a livello locale che nazionale.

La proposta non è stata accolta positivamente dell’Azienda che ha nei fatti sminuito il piano sindacale e, in oltre 2 ore di trattativa, non è mai entrata nel merito dei punti da noi individuati, rimanendo di fatto fermi sulla sola e unica posizione:  la chiusura. Si sono resi vani tutti i tentativi di trovare una soluzione condivisa.

 E’ lo stesso Alessandro Pater, infatti, che ha dichiarato più volte che risulta più conveniente “chiudere che aprire.” A questo punto indipendentemente da ogni proposta alternativa. Mai, nell’arco della trattativa, l’Azienda ha accennato a piani di prospettiva, investimenti per il rilancio a medio termine.

A fronte di un numero di dipendenti che varia da 25 a 40/45 nei periodo di maggior lavoro, l’utilizzo della flessibilità è evidentemente la SOLUZIONE e se questo non è stato compreso dalla proprietà, dagli avvocati e dalla stessa Confindustria riteniamo che ci sia o una mancanza di volontà di proseguire nella attività (e quindi una chiusura definitiva) o una mancanza di strumenti tecnici che consentono di valorizzare quanto abbiamo esposto.

La stessa Confindustria ha infine dichiarato che la discussione riprenderà al tavolo della Regione Piemonte, di fatto chiudendo ogni altra possibilità di incontro a livello locale. 

Noi auspichiamo ancora un cambio di rotta che possa portare ad una soluzione nei prossimi incontri. 

 

Stefano Isgrò, Tonio Anselmo, Maura Settimo

Segreterie Generali

FILCAMS - FISASCAT - UILTUCS

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Si è svolto oggi alle 15 nella sede di Confindustria Alessandria il primo incontro sindacale nell'ambito della procedura di licenziamento collettivo di TERME DI ACQUI SPA. Presenti all’incontro il Dott. Alessandro Pater, proprietà, il Dott. Crudeli di Federterme, l’avvocato Salvaneschi, il Dott, Quirico di Confindustria Alessandria, la Dott.ssa Catani responsabile del personale delle terme e le parti sociali.

Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto unitariamente il ritiro della procedura e la riapertura delle attività che, secondo il primo piano aziendale presentato a fine anno 2021, sarebbe dovuta avvenire il 25 aprile 2022. L'azienda al momento resta ferma sulla sua posizione ma ha comunque accettato di ascoltare la proposta sindacale che verrà illustrata in maniera articolata nel prossimo incontro che si terrà presumibilmente tra 7/10 giorni. 

Dichiarazione di Filcams, Fiscat e UILTUCS Alessandria: “L’obiettivo delle OO.SS è di rendere l'apertura una realtà. Riavviare le attività è per noi fondamentale perchè una chiusura sarebbe inaccettabile per un’intera città ed in primis per le 25 famiglie che rimarrebbero senza un lavoro”

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