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Mercoledì 14 febbraio u.s. è proseguito il confronto tra la direzione del personale di Conforama Italia e le OO.SS. Filcams – Cgil, Fisascat- Cisl e Uiltucs sulla proposta, avanzata dall'azienda nell'incontro del 31 gennaio u.s., di ricorrere ai contratti di solidarietà sia per alcuni punti vendita Conforama, ritenuti in situazione critica, in particolare, Sassari, Cagliari, Riposto (Ct), Melilli (Sr) e Fasano (Br), sia per tutti i punti vendita di Emmezeta Moda, società considerata fuori dal perimetro merceologico del gruppo e che, comunque, sta accusando attualmente consistenti perdite.

La riunione è iniziata affrontando le problematiche relative ad Emmezeta Moda, per la quale l'azienda aveva previsto tagli molto forti all'orario di lavoro, che andavano dal 21% fino ad una punta del 40% (Latina).

Nel corso della discussione le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di non operare tagli all'orario di lavoro così forti da impedire il normale funzionamento dei negozi.

Questo anche in vista di un interesse all'acquisto di Emmezeta Moda da parte di qualche operatore del settore (la scorsa riunione si era accennato ad Oviesse). Un'altra osservazione fatta ha riguardato le esclusioni dalla riduzione dell'orario della cosiddetta "regia", cosa che pesa notevolmente in rapporto al numero, generalmente più piccolo, di addetti per punto vendita.

Il confronto su Emmezeta Moda si è, quindi, concluso in questo modo:

a) l'azienda ha accettato di abbassare al 21% la riduzione di orario derivante dall'applicazione del contratto di solidarietà, mentre sull'esenzione della "regia" si è dichiarata disponibile solo a minimi ritocchi, oltretutto in forme non sindacalmente accettabili;

b) si è riconosciuta la necessità di approfondire ulteriormente la tematica relativa alla gestione degli orari (turni lavorativi per quanto possibile continuati, non eccessivo stacco tra la mattina e il pomeriggio, rotazioni ecc.), tutte questioni che vanno definite in un eventuale accordo.

Si è poi passato ad affrontare il tema dei negozi Conforama coinvolti nella richiesta aziendale di applicazione dei contratti di solidarietà.

Su questo punto è intervenuta subito la Uiltucs, che – dopo aver preso atto della dichiarazione aziendale motivata dalle forti perdite di fatturato dei punti vendita del perimetro indicato (dati

reali in rapporto all'anno precedente)- ha sottolineato la necessità di una valutazione delle specificità dei diversi territori.

In questo senso la Uiltucs ha preso atto della decisione dell'azienda di escludere dai contratti di solidarietà Fasano (Br), come richiesto da tutte e tre le organizzazioni sindacali, in quanto il punto di vendita non è –attualmente – in difficoltà perchè la concorrenza aprirà i suoi punti vendita solo nei prossimi mesi.

E' aperta, però, una importante questione riguardante Riposto (Ct), che è l'unica struttura – tra quelle coinvolte nei cds- che ha visto aperto, a non molti chilometri di distanza, un nuovo investimento: Etnapolis.

E' naturale che i lavoratori e le strutture sindacali del territorio abbiano visto questa come una possibilità per alleggerire gli esuberi indicati su Riposto dall'azienda, facendone trasferire una parte alla nuova struttura. Ragionamenti fatti sul territorio tra organizzazioni sindacali e la

Direzione del personale di Conforama avevano fatto intravvedere la possibilità concreta di un accordo in questo senso, ma –come anche dichiarato dalla Direzione del personale nella riunione

del 31 gennaio u.s.- questo orientamento non è stato approvato dai massimi dirigenti di Conforama Italia.

Questo ha, ovviamente, provocato la delusione e una forte contrarietà tra i lavoratori e, conseguentemente, anche tra le organizzazioni sindacali. Lo sciopero proclamato unitariamente e sostenuto fino all'ultimo dalla sola Uiltucs ha avuto una fortissima adesione tra i lavoratori.

La Uiltucs è però presente alla riunione per cercare di trovare una soluzione che rassicuri i lavoratori, esplorando ancora le possibilità di trovare un accordo, naturalmente non solo per

Riposto ma anche per le altre realtà coinvolte nella proposta di contratto di solidarietà.

Per Catania, nello specifico, la soluzione dovrà basarsi su due punti fondamentali:

a) visto che viene richiesto un contratto di solidarietà della durata di un anno, si richiede la garanzia scritta che, se al termine del periodo della solidarietà, ci fossero –nella valutazione aziendale- ancora esuberi, questi saranno assorbiti dal punto vendita di Etnapolis;

b) verificare la possibilità di trasferire adesso alcuni lavoratori ad Etnapolis al fine di ridurre la percentuale del 21%.

Il successivo dibattito ha permesso di mettere a fuoco soprattutto da parte sindacale- le problematiche relative agli altri territori "impattati".

Inoltre è stata evidenziata la necessità che la gestione dell'eventuale accordo di solidarietà debba passare attraverso verifiche delle concrete modalità di gestione degli orari e dei turni.

A questo proposito le OO.SS. hanno preso atto della dichiarazione aziendale di voler effettuare la riduzione degli orari in maniera omogenea e senza differenze tra lavoratori.

In più hanno richiesto:

a) una verifica mensile tra direzione dei punti vendita ed organizzazioni sindacali territoriali

degli orari e delle turnazioni;

b) di prevedere la sospensione della solidarietà in alcuni periodi dell'anno di più intensa

attività (Natale ecc.);

c) di evitare pause pranzo troppo lunghe, ridurre il più possibile gli orari spezzati;

d) di coinvolgere anche qui, il più possibile, la "regia".

Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare da parte dell'azienda un testo scritto, con il quale potremo

misurare le distanze eventualmente ancora presenti.

Tra le parti è stato convenuto di mantenere la richiesta al Ministero del Lavoro di convocazione nel

caso in cui si raggiunga un accordo: questo al fine di facilitare ed accelerare tutto l'iter relativo

all'approvazione del contratto di solidarietà.

La trattativa è stata aggiornata al prossimo 28 Febbraio presso il Centro Congressi Cavour di via

Cavour, 50 in Roma, con inizio alle ore 11,00.

Fraterni saluti

Operatore cv Segretario Nazionale

(Antonio Vargiu)

Il Segretario Generale

(Brunetto Boco)

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Lo scorso venerdì, 16 febbraio 2018, è iniziata la stagione congressuale della UIL di Alessandria che si concluderà  il 6 aprile 2018 con il congresso della UIL confederale Alessandria.

Il primo congresso di categoria è stato quello della UILTUCS.

All'unanimità  Maura Settimo è stata riconfermata Segretario generale territoriale UILTUCS Alessandria .

Maura Settimo, Segretario Uiltucs Alessandria: "L'impegno è quello di portare avanti, per i prossimi quattro anni, un contatto diretto con i lavoratori dei settori commercio (aziende della distribuzione commerciale e pubblici esercizi), vigilanza privata, mense, alberghi, colf e badanti, farmacie private e municipalizzate, comparto sociosanitario e assistenziale, acconciatura, estetica e termale.

La UILTUCS vuole continuare ad essere un sindacato di categoria attento, responsabile e competente, rappresentativo per i lavoratori e dall'indiscusso ruolo politico ed istituzionale riconosciuto su tutto il territorio provinciale".

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Venerdì, 09 Febbraio 2018 18:55

Rinnovato il CCNL Turismo

Oggetto: TURISMO – Esito incontro trattativa di rinnovo CCNL.

Dopo oltre 4 anni e mezzo dalla scadenza e fasi di negoziato intercorse con controparti in formazione diversa, si è giunti alla definizione del CCNL per i lavoratori dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione (collettiva e commerciale) e di altri settori del Turismo sottoscritto da Fipe-Confcommercio, Angem, Associazioni Cooperative.

Un risultato importante perché ricostituisce un quadro unitario nel contratto nazionale che riguarda centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici di questi settori, attraverso un significativo risultato di incremento salariale (100 € mensili al IV livello a regime più 2 € mensili in favore dell'assistenza sanitaria integrativa) e un complesso normativo migliorativo su diversi istituti tra cui le clausole sociali nel cambio di gestione delle attività di ristorazione.

Nel dettaglio, gli aspetti salienti:

• L'aumento salariale (non assorbibile) è distribuito con le seguenti decorrenze:

- € 25,00: 1° gennaio 2018;

- € 20,00: 1° gennaio 2019;

- € 20,00: 1° febbraio 2020;

- € 15,00: 1° marzo 2021;

- € 20,00: 1° dicembre 2021.

• Dal 1.02.2018 il contributo a favore dell'assistenza sanitaria integrativa è incrementato di 1 € e dal 1.01.2019 di un ulteriore 1 €, a carico del datore di lavoro.

• Viene confermato il secondo livello di contrattazione, le cui piattaforme potranno essere presentate da settembre 2019; in caso di mancato accordo entro il 31.10.2020, sarà erogato l'elemento di garanzia per l'importo di 140 € a novembre 2021. Previo accordo aziendale o territoriale, tale importo potrà essere commutato in welfare come da nuova normativa.

 

• I permessi individuali retribuiti sono confermati nella quantità prevista dal CCNL 2010. E' stata infatti respinta la pretesa di abrogarne una parte consistente, come richiesto dalle imprese anche nel confronto di due anni or sono con la sola Ristorazione Collettiva.

Per i nuovi assunti, si è introdotta la maturazione graduale già prevista per il CCNL Terziario: le prime 32 ore annue (ex festività) saranno riconosciute dalla data di assunzione; ulteriori 36 ore annue saranno riconosciute dal 24° mese dall'assunzione; le ultime 36 ore annue decorreranno dal 48° mese dall'assunzione.

Tale gradualità non si applica ai lavoratori assunti nelle aziende di stagione né per coloro assunti per incremento temporaneo dell'attività (ex artt. 82 e 83 CCNL 2010); per coloro coinvolti nei cambi di gestione, sarà considerata utile l'anzianità maturata nelle precedenti gestioni.

• La programmazione da parte dell'azienda non potrà eccedere 72 ore annue, salvaguardo la piena disponibilità in favore del lavoratore per le rimanenti 32 ore. L'utilizzo potrà avvenire entro il 30 settembre (anziché 30 giugno) dell'anno successivo e l'eventuale residuo dovrà essere retribuito a tale data.

• La flessibilità nella distribuzione dell'orario di lavoro (cd. "orario multi periodale") viene ridisegnata, stabilendo che l'azienda potrà avvalersi - per il personale full time - di forme programmate di orario settimanale fino ad un massimo di 48 ore per 20 settimane all'anno, cui corrisponderanno altrettante settimane ad orario ridotto per garantire l'orario contrattuale medio di 40 ore. Qualora nel corso dell'anno non sia stato realizzato il recupero delle ore aggiuntive, sarà liquidato il trattamento per lavoro straordinario.

L'avvio del programma di flessibilità dovrà essere preceduto da un esame congiunto tra la Direzione aziendale e la Rappresentanza Sindacale.

Il coinvolgimento in tali modelli organizzativi del personale part time potrà avvenire previo accordo aziendale o territoriale.

• La normativa relativa al rapporto di lavoro a tempo parziale viene confermata secondo le previsioni del CCNL 2010, con esclusione del peggioramento introdotto dal Decreto Legislativo n. 81/2015 in tema di collocazione dell'orario di lavoro per "fasce orarie": ciò salvaguarda il diritto fondamentale a veder indicata nella lettera di assunzione la "puntuale indicazione" dell'orario di lavoro. E' inoltre recepita la facoltà prevista dalla Legge per rinuncia da parte del lavoratore alla clausola elastica in presenza di motivazioni riconducibili allo stato di salute e all'assistenza al figlio.

• In tema di mercato del lavoro, si è contenuto il ricorso al contratto a tempo determinato nella misura prevista dal Decreto Legislativo n. 81/2015 (20%) e al contratto di somministrazione (10% riferito all'unità produttiva).

• Le clausole sociali relative al cambio di gestione sono maggiormente garantite attraverso una nuova procedura in capo alle imprese interessate; quanto ai subentri nelle attività di concessione autostradale, è stato definitivamente inserito nel CCNL il Protocollo realizzato nel 2015 che riconosce la fattispecie come cessione di ramo di azienda e, pertanto, con le tutele dell'art. 2112 c.c.

Per quanto attiene i subentri in altri rapporti di concessione o di locazione nei centri commerciali, si garantisce la salvaguardia occupazionale attraverso l'applicazione dell'art. 2112 c.c. o delle norme contrattuali per il cambio di gestione.

• L'istituto dello scatto di anzianità è confermato: è stata respinta la pretesa di abrogazione che aveva condizionato la trattativa in questi anni. Si è accolta una mediazione che prevede l'allungamento della maturazione da triennale a quadriennale, l'esclusione dell'incidenza sul trattamento di fine rapporto per il periodo 1 gennaio 2018/31 ottobre 2021, l'esclusione del

computo ai fini della 14a mensilità.

 

• Il prezzo del vitto in atto nelle varie provincie viene aumentato di 0,20 € dal 1 gennaio degli anni 2018-2019-2020-2021; si è precisato che nessuna trattenuta dovrà essere effettuata nei confronti del lavoratore che comunichi per iscritto entro dicembre dell'anno precedente l'intenzione di non usufruirne.

• Tutte le norme in materia di malattia, infortunio, maternità e congedi sono confermate secondo le previsioni del CCNL 2010.

E' innegabile che la valutazione circa questo accordo non possa prescindere dalla situazione complessiva determinatasi nei 4 anni trascorsi dalla scadenza del CCNL

2010. Un lungo periodo in cui abbiamo assistito alla disgregazione della controparte datoriale, con il tentativo delle imprese della Ristorazione di dotarsi di un proprio contratto nazionale (fallito dopo oltre tre anni di trattativa a fronte di pretese inaccettabili); all'aspro confronto con Fipe-Confcommercio, che aveva subordinato il rinnovo del contratto nazionale ad una serie di richieste di "restituzione" da parte dei lavoratori di permessi

retribuiti e scatti di anzianità, a fronte di un'ipotesi di aumento salariale irrisoria; ad una lunga serie di iniziative di mobilitazione, con manifestazioni e scioperi nazionali.

Oggi tutto ciò ha avuto termine, con un nuovo Contratto Nazionale che consegna una mediazione sicuramente più equilibrata e conveniente per i lavoratori e le lavoratrici.

Al termine di un'intensa sessione di trattativa condotta unitariamente, la UILTuCS ha deciso di sottoscrivere l'accordo. Nelle prossime ore Filcams Cgil comunicherà

la propria decisione, sciogliendo la riserva manifestata alla conclusione del negoziato.

Il testo completo dell'accordo – trattandosi della stesura integrale del nuovo

CCNL – sarà reso disponibile nei prossimi giorni.

Cordialmente.

Il Segretario Nazionale

(Stefano Franzoni)

Il Segretario Generale

(Brunetto Boco)

All./1-

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Alleghiamo locandina relativa al presidio dei lavoratori delle Terme di Acqui che si terrà martedì 13 febbraio 2018 a partire dalle 10 davanti al Grand Hotel Terme di Acqui, in Piazza Italia 1.

Le motivazioni che hanno spinto i lavoratori alla mobilitazione sono:
la richiesta di salvaguardia dei posti di lavoro,

il riconoscimento della professionalità degli addetti termali, 

relazioni sindacali concrete e le tutele, sia contrattuali che legate alla sicurezza sul luogo di lavoro.

Maura Settimo, Segretario UILTUCS Alessandria: "La battaglia non è solo dei lavoratori, ma riguarda l'intera città e per questo vogliamo portare il malessere dei lavoratori del comparto in piazza per sensibilizzare l'intero territorio."

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La UILTUCS di Alessandria sarà presente per dare voce ai lavoratori e alle lavoratrici.

E' convocato il prossimo giovedì 8 febbraio, presso la sede della UILTuCS Nazionale in Via Nizza 128 a Roma, a partire dalle ore 11:00, il coordinamento delle strutture per EUROSPIN.

Il coordinamento è finalizzato a valutare la situazione aziendale e ad assumere le relative iniziative di carattere sindacale.

 

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Il 26 gennaio, a Bologna, abbiamo incontrato Esselunga per affrontare i temi della formazione finanziata e per concordare, anche per il 2018, la possibilità di sostituire il premio di risultato con prestazioni di welfare.

In apertura l'azienda ha comunicato alcune variazioni degli orari di apertura al pubblico di alcuni negozi della rete:

− Feltre, Vigliani e Lainate estenderanno l'orario di apertura al pubblico in domenica dalle ore 9.00 alle 20.00.

− Stezzano, che attualmente osserva l'orario 8.00. - 22.00, anticiperà l'apertura alle 7.30.

− Galliano, De Amicis, Masaccio, Pistoia, Montecatini, Pisana, Viareggio, Campi Bisanzio, Massa, Pescia, Canova, Carrara, Sesto Fiorentino, Gignoro, Carrara Turigliano, Arezzo, Prato, Prato Galilei, da Febbraio, nella sola giornata di sabato, chiuderanno alle 21.00 anziché alle 20.30.

− Sempre nella sola giornata di sabato i negozi di Lucca, Lucca San Concordio, Porcari, Arancio, Aprilia, Marlia, Capannori, anticiperanno l'apertura dalle 8.00 alle 7.30.

L'estensione degli orari (7.30 - 22.00) derivanti dalla sperimentazione unilaterale, iniziata nella primavera del 2016 è al momento confermata per le realtà in cui si applica.

Abbiamo sollecitato l'azienda a fornirci un quadro d'insieme di tutti i cambiamenti degli orari di apertura che attualmente interessano la rete, con l'intento di avere maggiori informazioni per poter attivare un livello adeguato di confronto su tutte le implicazioni organizzative connesse.

Su nostra richiesta, l'azienda ha fornito un report della formazione finanziata da Fondo Forte erogata nel 2017, che ha registrato 135.000 ore effettivamente svolte da una platea di lavoratori composta per il 95,6% da impiegati e per il 4,4% da quadri.

Per quest'anno sono previste 287.800 ore che coinvolgeranno 32.000 partecipanti per il 55% uomini e per il restante 45% donne. La formazione dedicata alla salute e sicurezza sarà pari al 33% dell'intero pacchetto. Tutti i corsi avverranno in modalità aula.

Abbiamo avanzato la richiesta di avere più dettagli riguardo a tutte le iniziative formative messe in campo da Esselunga e quindi di dare concreta operatività al comitato di monitoraggio previsto dalle intese sottoscritte, incontrando in tal senso la disponibilità della controparte.

In merito al capitolo "welfare", l'azienda ha proposto di estendere le casistiche di rimborso attualmente previste e di includere una piattaforma esterna per garantire servizi voucher riguardanti sport, cultura, salute rivolti prioritariamente ai lavoratori più giovani.

Non essendo ancora stato individuato il fornitore e pertanto non essendo in condizione di conoscere ed eventualmente discutere la sua offerta, abbiamo chiesto di ragionare solamente della parte rimborsuale, a gestione diretta da parte di Esselunga, rinviando ad una seconda fase il confronto su altri aspetti che per noi dovranno rimanere comunque complementari rispetto a servizi che rispondano ad esigenze di carattere e valenza sociale.

Abbiamo poi proposto di aumentare la cifra del premio eventualmente destinata dal lavoratore al welfare, in modo da devolvere quota parte del risparmio contributivo dell'impresa ai lavoratori.

Al termine del confronto si è perfezionata un'intesa che, a partire dal premio erogato ad aprile di quest'anno, prevederà:

1) la possibilità da parte del lavoratore di scegliere volontariamente entro l'11 marzo se devolvere il 50% o il 100% del premio al "welfare"; quanto non optato verrà comunque liquidato nelle tempistiche previste dal CIA; eventuali residui non fruiti verranno monetizzati con il foglio paga di dicembre;

2) per chi destinerà tutto l'importo del salario variabile al welfare verrà riconosciuto un ulteriore 10% del premio oggetto dell'opzione che dovrà essere utilizzato tassativamente entro il 10 dicembre;

3) per chi opterà in tutto o in parte per l'"opzione welfare" potrà accedere al rimborso, fino a capienza dell'importo totale ad essa destinato, per: servizio mensa, istruzione figli (rette scolastiche, tasse universitarie, libri di testo scolastici, trasporto scolastico, mensa scolastica), abbonamento trasporto pubblico locale, assistenza a famigliari anziani o non autosufficienti.

4) Sarà infine possibile per i lavoratori iscritti alla previdenza integrativa destinare al fondo Fonte l'eventuale quota residua non fruita in servizi welfare, entro il 10 dicembre.

I prossimi incontri si terranno il 14 febbraio e il 9 marzo 2018 a Bologna e avranno come oggetto la verifica della sperimentazione sulla gestione del lavoro domenicale in scadenza al 30 aprile.

Cordiali saluti.

Il Segretario Nazionale

(Stefano Franzoni)

Il Segretario Generale

(Brunetto Boco)

 

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Vi informiamo che in data 23 gennaio u.s. è stata sottoscritta l'ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL Agespi ( L'Associazione Gestori Servizi sociosanitari e cure Post Intensive).

Riteniamo questo un traguardo importante, vista la vasta platea di strutture ed enti aderenti a questa Associazione, che si trovano oggi nella condizione di poter applicare un contratto che interviene in maniera positiva sulle condizioni di lavoro e sulle retribuzioni di molti lavoratori e lavoratrici del comparto sociosanitario e socioassistenziale.

In sintesi, questi i punti qualificanti dell'intesa sottoscritta: - incremento di 75 Euro mensili a regime, sul livello 4S, da corrispondere in quattro tranches così articolate:

o 30 euro al 01.01.18;

o 18 euro al 01.01.19;

o 12 euro al 01.07.19;

o 15 euro al 01.01.20.

- Con le competenze del mese di aprile verrà inoltre corrisposta una Una Tantum di 225 euro, calcolata anch'essa sul livello 4S, ai lavoratori in forza al 15.04.18.

Dette cifre saranno riparametrate per tutti gli altri livelli.

Inoltre:

- è stato incrementato il valore degli scatti di anzianità, e della indennità di reperibilità;

- sono stati introdotti i tempi di vestizione, quantificandoli in 14 minuti giornalieri;

- è stata aumentata la percentuale del personale che può partecipare a corsi di qualificazione, riqualificazione e aggiornamento, portandola al 15%;

- è stato inserito un articolo per la tutela della popolazione lavorativa anziana;

- sono state previste ulteriori fattispecie per la richiesta di anticipo del TFR;

- sono state normate le unioni civili per quanto riguarda il congedo matrimoniale e la concessione di permessi;

- sul sistema di classificazione, sono stati eliminati i livelli 5S e 6S, e inserita la figura del medico;

- per quanto riguarda la malattia, sono state escluse dal computo del periodo di comporto le malattie gravi e le terapie salvavita.

In merito alle relazioni sindacali, sono state implementate le materie demandate al secondo livello di contrattazione, in particolare per quanto attiene l'organizzazione del lavoro.

E' stato aggiornato il capitolo Mercato del Lavoro, per rendere gli istituti del tempo determinato, del part time e dell'apprendistato coerenti con i servizi prestati, in particolare:

- sono state escluse dall'apprendistato le professioni sanitarie;

- è stata prevista la possibilità di lavoro somministrato solo a tempo determinato;

- sul ricorso al lavoro a tempo determinato (somministrato e in apprendistato) è stata inserita una percentuale complessiva del 30%, all'interno della quale la somministrazione non può superare l'8%;

- in caso di mansioni superiori, l'assegnazione diventa definitiva dopo 3 mesi.

Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria integrativa, per la quale si procederà con uno specifico accordo entro il 28 febbraio prossimo, è stato concordato un costo di 110 euro l'anno a carico del datore di lavoro.

Entro il 12 febbraio prossimo andranno svolte, in tutti i luoghi di lavoro coinvolti, le consultazioni sulla pre-intesa, ed i relativi verbali, che vi inviamo in fac-simile in allegato, andranno fatti pervenire alle Federazioni Nazionali entro il 13 febbraio p.v..

In allegato il testo dell'ipotesi di accordo sottoscritta.

 

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Giovedì, 28 Dicembre 2017 10:51

Federfarma: esito dell'incontro 18 dicembre 2017

Il 18.12.2017 si è tenuto a Roma il secondo incontro tra Federfarma e le OO.SS. nazionali di categoria per la trattativa di rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle farmacie

private.

Proseguendo con lo stesso metodo condiviso e avviato nell'ambito dello scorso incontro, Federfarma ha esposto le proprie visioni in relazione ai temi afferenti al Mercato del lavoro, con specifica attenzione a:

- Orario di lavoro

- Flessibilità

In particolar modo, la controparte ha voluto palesare difficoltà di utilizzo del c.d. "multiperiodale", definito nell'ambito dello scorso dettato contrattuale, evidenziando l'insufficienza dello strumento per affrontare le esigenze della struttura organizzativa della farmacia.

Le OO.SS. nazionali hanno richiesto a Federfarma di motivare la carenza di applicazione di tale strumento e rinviato l'approfondimento di altri elementi normativi che la controparte ha sollevato, quali ad esempio il ricorso al lavoro intermittente o a chiamata.

Il prossimo appuntamento è calendarizzato per il 22 gennaio p.v. alle ore 11:00 in Via Emanuele Filiberto 190 a Roma, per la chiusura della fase esplorativa dei temi del CCNL.

 

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Il Coordinamento unitario dei quadri e delegati di Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs riunitosi a Roma nella giornata del 15 dicembre 2017 ha fatto il punto della situazione rispetto al negativo andamento della trattativa per il rinnovo del CCNL .

È opinione unanime dei rappresentanti sindacali dei lavoratori del comparto dei servizi di sicurezza forniti da privati che sia necessario imprimere, già dalle prossime settimane, una svolta al negoziato, in quanto un CCNL scaduto dal 31 dicembre 2015 non può oggettivamente esercitare quel ruolo di riferimento solido ed efficace che la normativa italiana affida al contratto collettivo nel settore della vigilanza, anche nella selezione, in seno alle libere dinamiche di mercato, degli operatori più seri.

Dai numerosi interventi, che hanno offerto un dibattito franco ed aperto, è emersa in maniera univoca la necessità di contrastare e respingere ai mittenti lo spregiudicato tentativo posto in essere da parte delle associazioni datoriali firmatarie il CCNL di far passare l'idea che, tutto sommato, il lungo tempo decorso dalla scadenza del contratto non sia un aspetto deleterio e, quindi, la prova inequivocabile della incapacità patologica del sistema delle relazioni sindacali di concentrarsi sugli aspetti strategici ed essenziali per il settore e la categoria, ma la "normalità" a cui tutti, e per primi le lavoratrici ed i lavoratori, debbono rassegnarsi.

E' nostra convinzione, invece, rivendicare il diritto inalienabile ad avere un contratto collettivo nazionale di lavoro che affronti i temi, che sono già stati variamente discussi ed approfonditi nel corso dei lunghi mesi di trattativa, e rispetto ai quali le OO.SS. hanno elaborato delle proposte scritte sottoposte alle proprie controparti, come la rivisitazione della sfera applicativa, il sistema di classificazione del personale, il cambio di appalto e/o affidamento di servizio, i contenuti della contrattazione di secondo livello.

Le Segreterie nazionali hanno ricevuto - da parte del Coordinamento unitario dei delegati e quadri - un chiaro mandato ad operare le debite scelte in termini di mobilitazione qualora si riscontrasse da parte associativa una sostanziale continuità di comportamenti finalizzati unicamente a ritardare le fasi della stretta conclusiva del negoziato sulla questione degli incrementi retributivi da riconoscere alla categoria.

Il Coordinamento ha inoltre puntualizzato che, contestualmente all'auspicata firma del rinnovo del CCNL, occorrerà richiamare il Ministero dell'Interno ed i suoi subordinati livelli territorialmente competenti ad una scrupolosa applicazione di quanto previsto dal DM 269/2010 sulla Disciplina delle caratteristiche minime del progetto organizzativo e dei requisiti minimi di qualità degli istituti e dei servizi di cui agli articoli 256-bis e 257-bis del Regolamento di esecuzione del TULPS, nonché dei requisiti professionali e di capacità tecnica richiesti per la direzione e per lo svolgimento di incarichi organizzativi nell'ambito degli stessi istituti, in quanto si fanno sempre più diffusi i casi nei quali operatori disinvolti ed incuranti delle regole riescono ad aggiudicarsi appalti pubblici e servizi privati a discapito della parte sana del settore.

Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs

Roma, 20-12-2017

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22 DICEMBRE 2017

E' SCIOPERO!

PER L'INTERO TURNO DI LAVORO

FEDERDISTRIBUZIONE

DISTRIBUZIONE COOPERATIVA

I dipendenti delle aziende della distribuzione commerciale aderenti a FEDERDISTRIBUZIONE e i dipendenti della DISTRIBUZIONE COOPERATIVVA (COOP) scioperano perché sono in attesa di un contratto nazionale di lavoro dal 2013, anno in cui è scaduto il precedente contratto.

Il Contratto Nazionale di Lavoro è un diritto costituzionale delle lavoratrici e dei lavoratori, in quanto attraverso esso vengono stabilite le retribuzioni sufficienti a garantire la loro libertà e dignità, come recita la nostra carata fondamentale.

Federdistribuzione ha dato disposizione alle proprie aziende di erogare ai dipendenti 16 euro lordi da gennaio 2018, guarda caso in concomitanza con la proclamazione di questo sciopero, con lo scopo di far fallire la lotta sindacale e continuare così a negare loro un Contratto DOVUTO.

Le COOP chiedono un contratto che peggiori diritti e retribuzioni dei lavoratori, con un aumento salariale più basso di quanto riconosciuto nel commercio e un abbattimento dei trattamenti di malattia.

Ci vuole rispetto per le lavoratrici e i lavoratori che con il loro operato rendono ricche aziende e cooperative.

NO ALL'ELEMOSINA, CONTRATTO SUBITO!

Presidio PIAZZETTA DELLA LEGA – ALESSANDRIA ore 10:00

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