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La Nota ministeriale n. 279 dell'8/3/2020 prevede per docenti, amministrativi e tecnici che "i dirigenti scolastici organizzano le attività necessarie concernenti l'amministrazione, la contabilità, i servizi tecnici e la didattica, avvalendosi prevalentemente (per quanto possibile) della modalità a distanza, secondo le modalità semplificate previste dalla Nota 6 marzo 2020, n. 278".

Per il personale collaboratore scolastico "considerata la sospensione delle lezioni prevista dal DPCM, l'emergenza in atto e la necessità di contenere il più possibile gli spostamenti fisici delle persone per ragioni lavorative e viste le mansioni previste per questo profilo dal CCNL," prevede invece che " il Dirigente scolastico, constatata l'avvenuta pulizia degli ambienti scolastici, limiterà il servizio alle sole ulteriori prestazioni necessarie non correlate alla presenza di allievi, attivando i contingenti minimi stabiliti nei contratti integrativi di istituto ai sensi della legge 146/90.

Le predette prestazioni saranno rese, informata la RSU e/o le OO.SS. territoriali, attraverso turnazioni del personale tenendo presente condizioni di salute, cura dei figli a seguito della contrazione dei servizi di asili nido e scuola dell'infanzia, condizioni di pendolarismo per i residenti fuori del comune sede di servizio, dipendenti che raggiungono la sede di lavoro con utilizzo dei mezzi pubblici."

I dirigenti garantiscono pertanto i servizi minimi come da contratto integrativo di istituto, mediante una turnazione disposta dal DSGA secondo i criteri espressi nella circolare medesima. Tale principio, come afferma la stessa Nota, si applica anche ad altri profili Ata la cui prestazione non può essere resa a distanza. Si tratta, dunque, di un provvedimento datoriale e non di una richiesta del dipendente.

Né il DPCM 8/3/2020 né la Nota richiamata prevedono che il dipendente sia posto in ferie d'ufficio. Del resto lo stesso Decreto-legge 6/2020 all'art. 2, rubricato "Ulteriori misure di gestione dell'emergenza", prevede che "Le autorità competenti possono adottare ulteriori misure di contenimento e gestione dell'emergenza, al fine di prevenire la diffusione dell'epidemia da COVID-19 anche fuori dai casi di cui all'articolo 1, comma 1".

È esattamente quanto sta facendo il Ministero con la Nota 279.

Siamo del parere che non debbano essere previsti recuperi per effetto della turnazione, trattandosi di provvedimenti di natura emergenziale. Abbiam in ogni caso sollecitato il Ministero a fornire una precisazione in tal senso. L'emergenza in corso si sta configurando come stato talmente eccezionale da porre la salute delle persone al di sopra di ogni altra cosa. Tale prioritario obiettivo è perseguibile anche e soprattutto tramite la limitazione al minimo degli spostamenti, talché il non recarsi al lavoro, in questa circostanza, è agito nell'interesse dell'intera collettività e non a vantaggio del singolo che non presta il servizio.

(dal sito nazione UIL SCUOLA)

Pubblicato in Notizie: UIL Scuola
Martedì, 17 Dicembre 2019 11:10

Scuola: adempimenti pensionandi 2020

Cosa fare:

1.     controllare di aver raggiunto i requisiti pensionistici (basta un giorno in meno ... e si perde il treno "pensione 2020")

2.     controllare il proprio estratto conto INPS Gestione Pubblica (con colore arancione). In caso di errore inviare all'INPS la RVPA (Richiesta Variazione Posizione Assicurativa)

3.     E' possibile anche chiedere alla scuola di titolarità la sistemazione della posizione contributiva mediante l'utilizzo della funzione "Nuova Passweb" (canale informatico diretto scuola – INPS) con la quale le scuole possono inserire i periodi mancanti e "certificarli"

4.     inviare con Istanze online la cessazione dal servizio (solo per le cessazioni a domanda NON  d'ufficio)

5.     inviare online all'INPS Cassa Stato sede competente la domanda per il pagamento della pensione dal 1° settembre 2020

ATTENZIONE: Nella domanda di cessazione gli interessati dovranno dichiarare espressamente la volontà di cessare comunque o di rimanere in servizio una volta che sia stata accertata l'eventuale mancanza di requisiti.

La segreteria scolastica o l'Ufficio Scolastico dovranno, dal canto loro, annullare la cessazione già inserita al SIDI.

6. Le cessazioni dovranno essere convalidate al SIDI, con l'apposita funzione, successivamente all'accertamento del diritto a pensione da parte dell'INPS.

Errori da evitare

Si ricorda che l'invio telematico è la condizione necessaria e sufficiente per la cessazione e il pagamento della pensione.

1.     chi si vanta di aver tutto per la pensione già a settembre 2019, perchè ha presentato in cartaceo la domanda di dimissioni e la richiesta di pensione con i moduli solo cartacei deve rifare tutto seguendo le indicazioni Miur... altrimenti resta in servizio

2.     chi presenterà solo domanda online all'inps cassa stato ma non effettuerà la cessazione dal servizio con la procedura POLIS entro le 23.59 del 30 dicembre 2019 rimarrà ancora in servizio

3.     chi effettua la cessazione dal servizio tramite POLIS entro il 30 dicembre ma non presenta la domanda on line INPS cassa stato cesserà dal servizio il 1° settembre 2020, ma .... non avrà il pagamento della pensione fino a quando non utilizzerà la forma telematica per l'invio della domanda di pensione.

Le domande di cessazione dal servizio e le revoche delle stesse devono essere presentate con le seguenti modalità:

§  Domanda di cessazione con riconoscimento dei requisiti maturati entro 31 dicembre 2020 (Art. 24, commi 6, 7 e 10 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 convertito in Legge n.214/2011 – Art. 15 Decreto-Legge 28 gennaio 2019 n. 4 convertito con modificazioni dalla Legge 28 marzo 2019, n. 26 – Art.. 1 comma 147 e seguenti della Legge 27 dicembre 2017 n.205

§  Domanda di cessazione con riconoscimento dei requisiti maturati entro il 31 dicembre 2018 (opzione per il trattamento contributivo ex art. 1, comma 9 della legge 243/2004 e Art.16 Decreto-Legge 28 gennaio 2019 n. 4 convertito con modificazioni dalla L. 28 marzo 2019, n. 26 – opzione donna)

§  Domanda di cessazione dal servizio in assenza delle condizioni per la maturazione del diritto a pensione

§  Domanda di cessazione dal servizio del personale già trattenuto in servizio negli anni precedenti

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Docenti, educatori, personale scolastico e genitori. Siete tutti invitati a partecipare al nuovo corso organizzato da A.D.A. Alessandria.

"Scuola 1 – Bullismo 0: strumenti pedagogici e non solo per contrastare il bullismo e il cyberbullismo a scuola e in famiglia"

ORARIO INCONTRI dalle 17 alle 19 (per tutte le date)

CALENDARIO INCONTRI:


1° incontro: 25 marzo 2019
Dott.ssa Alessia Bobbio, Pedagogista specializzata in apprendimento e Media Education
Titolo: Bulli non si nasce, si diventa. Incontro teorico pratico di contestualizzazione del fenomeno del bullismo, dinamiche e ruoli.

2° incontro: 28 marzo 2019
Roberto Cuccu, Sostituto Commissario Polizia di Alessandria
Titolo: Cyberbullismo: la nuova legge e l'ammonimento da parte del Questore

3° incontro: 4 aprile 2019
Roberto Cuccu, Sostituto commissario Polizia di Alessandria
Titolo: Contrastare azioni di cyberbullismo attraverso un corretto uso della privacy, della reputazione online e delle misure di sicurezza

4° incontro: 11 aprile 2019
Dott.ssa Alessia Bobbio, Pedagogista specializzata in apprendimento e media education
Titolo: "In classe ho un alunno che...": incontro di intervisione sulle strategie possibili per gestire la classe e prevenire fenomeni di bullismo.

5° incontro: 9 maggio 2019
Dott.ssa Luisa Piarulli, Pedagogista e docente di Pedagogia all'Università Cattolica di Milano e nelle scuole superiori di secondo grado
Titolo: Il bullismo, da demonizzazione a risorsa

6° incontro: 16 maggio 2019
Michele Maranzana, docente ed esperto di cinema
Titolo: Strumenti per contrastare il bullismo – spunti utili da portare in classe

Il corso si svolgerà nella sede UIL di Alessandria, Via Fiume 10 AL.

Istruzioni per le persone interessate a partecipare:
- I docenti in ruolo devono iscriversi sulla piattaforma SOFIA
- I docenti non in ruolo, supplenti, personale non docente devono iscriversi mandando una mail all'indirizzo seguente: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

La quota di partecipazione al corso è pari a 20 euro a persona e consiste nel tesseramento all'associazione promotrice del progetto, A.D.A. di Alessandria.

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Le misure contenute nella Legge di Bilancio intervengono sul reclutamento del personale docente della scuola, introducendo non pochi elementi di novità che tuttavia non sono in grado di garantire un regolare avvio dell'anno scolastico.
Al fine di rimuovere alla radice una serie di criticità altrimenti destinate fatalmente a riproporsi, è indispensabile:

- prevedere una fase transitoria finalizzata all'immissione in ruolo dei docenti già abilitati o con tre anni di servizio
- consentire l'accesso alle procedure concorsuali per più classi di concorso
- garantire l'istituzione di corsi di specializzazione su sostegno per tutti gli ordini di scuola in numero adeguato al fabbisogno


Già quest'anno, ultimate le operazioni di immissione in ruolo, sono rimaste scoperte ben 32.217 cattedre, pari a più della metà del contingente delle immissioni in ruolo 2018/19. A queste vanno poi sommati i 56.564 posti, tra organico di fatto e deroghe di sostegno da attribuire con incarichi al 30 giugno, la cui ritardata attivazione ha avuto ripercussioni molto negative sull'avvio dell'anno scolastico, tanto che ancora a novembre molte classi e molti studenti erano privi dei docenti in cattedra.
Per effetto delle ulteriori cessazioni dal servizio conseguenti all'entrata in vigore del meccanismo di "quota 100" e dei problemi irrisolti in materia di reclutamento, l'anno prossimo la situazione tenderà ad aggravarsi: la scuola vivrà una vera e propria condizione di emergenza, con oltre 150.000 cattedre e oltre 24.000 posti ATA scoperti. Ciò renderà assai difficile garantire il diritto allo studio degli studenti.
Per questi motivi domani, 12 marzo, saremo in piazza insieme a migliaia di lavoratrici e lavoratori precari della scuola.

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CHIESTO INCONTRO AI GRUPPI PARLAMENTARI
L'amministrazione si occupa della gestione ordinaria e dell'applicazione della sentenza del Consiglio di Stato ma i problemi del personale meritano ben altro impegno,  dichiara Pino Turi, Segretario generale della UIL scuola Rua.
La UIL scuola, prende atto dell'operato del Miur ma ritiene che vada tenuto separato l'aspetto tecnico da quello politico.


Per Turi il problema va risolto con immediatezza. Vanno trovate le soluzioni politiche in tempi brevi.
I tempi della politica non coincidono con quelli della scuola che da settembre deve poter funzionare.
C'è un Parlamento rinnovato, ci sono le Commissioni, c'è la Commissione speciale, affrontino e risolvano il problema, serve una risposta veloce che trovi soluzioni per il personale interessato e consenta un corretto avvio dell'anno scolastico.


Non serve un provvedimento uguale per tutti, il problema, sempre secondo Turi, dovrà essere affrontato in modo articolato perché le situazioni sono diverse sul territorio: dove non ci sono contro interessati si può infatti intervenire subito, mantenendo in servizio i docenti interessati senza adottare nessun provvedimento di licenziamento.
La UIL scuola, conclude Turi, al fine di salvaguardare i diritti di questo personale e di poter individuare possibili soluzioni, ha insieme con gli altri sindacati firmatari del contratto, chiesto un incontro urgente ai gruppi parlamentari di Camera e Senato.
La politica è chiamata al senso di responsabilità a cui è deputatata.

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Lunedì, 23 Aprile 2018 10:15

Rinnovato il contratto nazionale della scuola

Flc Cgil -Cisl Scuola Fsur - Uil Scuola Rua  --- Finalmente, dopo 8 anni, il contratto nazionale ritorna ad essere centrale nella regolamentazione delle relazioni sindacali e dei rapporti di lavoro. Vengono superati gli aspetti più invasivi e deleteri della "legge Brunetta" e della legge 107. Attraverso la contrattazione nei luoghi di lavoro sarà stabilito l'utilizzo di tutte le risorse del salario accessorio, ivi comprese le risorse destinate alla valorizzazione professionale come ad esempio il bonus, riconoscendo così pienamente la disciplina per via negoziale del rapporto di lavoro nei suoi aspetti retributivi.Questo contratto riporta alla normalità modi e tempi delle relazioni sindacali; ora si dovrà dar seguito, in tempi brevi, alle sequenze contrattuali sui problemi rimasti aperti riguardanti l'ordinamento professionale, i sistemi di classificazione professionale, le carriere, i profili Ata, le sanzioni disciplinari dei docenti.

Ma soprattutto andrà avviata a breve la trattativa del nuovo Contratto 2019-21 per il quale la FLC CGIL, Cisl FSUR e Uil Scuola Rua chiederanno da subito al futuro governo di stanziare le risorse necessarie a partire dalla prossima legge di bilancio.

Questo contratto rappresenta un passo importante, fondamentale, per ridare certezze e dignità a più di un milione di lavoratrici e lavoratori che operano nelle scuole, nelle università, negli enti di ricerca e nell'AFAM che, al pari degli altri lavoratori pubblici, sono stati ingiustamente penalizzati in questi anni.

Si consegna alle Rappresentanze Sindacali Unitarie, le cui elezioni si stanno svolgendo proprio in queste ore, l'opportunità di un forte protagonismo nella contrattazione.

Adesso le amministrazioni procedano subito alla liquidazione degli arretrati e all'adeguamento degli stipendi attesi da oltre 1,2 milione di lavoratori.

Noi proseguiremo la nostra azione puntando sul protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori e sulle RSU che coinvolgeremo in ogni passaggio dell'attuazione delle sequenze contrattuali e sulla piattaforma del CCNL 2019-2021.

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Anche secondo il leader della Uil Scuola, Pino Turi, "i fatti di cronaca sono effetto della politica sbagliata. Serve un'inversione di tendenza. Quando si trasforma la scuola della Costituzione in un servizio a domanda individualizzata, basato su un modello aziendalista, e i clienti del servizio ritengono di avere un diritto, se non sono soddisfatti, reagiscono anche in questo modo".
"Gli episodi gravi di insegnanti aggrediti da studenti e genitori, sono segno di un modello di scuola che non risponde più alla sua funzione essenziale. I genitori non sono clienti da accontentare", continua Turi.

"La deriva è iniziata quando sono stati ignorati i valori fondanti dei decreti delegati degli anni '70. A partire dagli anni '90 in poi si è cercata una connotazione diversa per la scuola. Ora bisogna ridarle dignità. E non si tratta solo di dare dei soldi ai nostri insegnanti.  I soldi sono importanti – aggiunge – ma pensare che siano l'unico obiettivo è un errore. Ridurre la funzione insegnante a prodotto da erogare sul mercato è cosa alla quale non intendiamo né pensare, né rassegnarci. Siamo fortemente contrari al modello proposto dalle logiche neo liberiste".

Secondo il sindacalista, "nell'età evolutiva il bambino vede nella maestra la figura di cui fidarsi. Se la figura viene screditata dalla scuola e dalla società quel bambino avrà poi delle difficoltà da adulto.
Serve un rapporto più forte tra scuola e famiglia, ci vuole consenso e fiducia nei confronti della scuola.
E invece in questa fase la scuola è stata trasformata in un'agenzia con una finalizzazione: trovare il lavoro agli studenti".

"La scuola statale ha una funzione molto più ampia – quella richiamata dalla Costituzione che le affida il ruolo di garanzia dei diritti universali, non quello di soddisfare esigenze immediate o lobby interessate. Ha la funzione di garantire un insegnamento libero, portare ad un pensiero critico", conclude il sindacalista.

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Giovedì, 22 Marzo 2018 09:27

Mobilità scuola: firmato il contratto

Alla firma del Ministro l'ordinanza: nessun blocco triennale
Il termine  per la presentazione delle domande:

Personale docente: dal 3 al  26 aprile Personale educativo: dal 3  al 28 maggio Personale ATA: dal 23 aprile al 14 maggio

Dopo la sigla dell'ipotesi di contratto integrativo di fine dicembre, questa mattina i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e, per il Miur, il Direttore generale M. Novelli, hanno stipulato, rendendolo definitivo, il contratto sulla mobilità per l'anno scolastico 2018/19.

Si tratta di una proroga del contratto dello scorso anno per cui le regole sono le stesse ed avranno validità per l'anno scolastico 2018/19.

L'Ordinanza Ministeriale è, alla firma del Ministro e dovrebbe essere emanata nei prossimi giorni.

Il contratto stipulato oggi, essendo identico a quello precedente non prevede alcun blocco.

Questa mattina su alcuni siti specializzati è apparsa la notizia (chiaramente falsa) che con questa domanda di mobilità, nel caso si ottenga la titolarità di scuola sulla base di domanda volontaria, il personale docente correrebbe il rischio di restare bloccato per tre anni. Nulla di più sbagliato.

Le eventuali nuove regole saranno oggetto di apposito contratto decentrato per regolamentare la mobilità per il prossimo triennio 2019-2022 e la validità dei singoli movimenti annuali a partire dall'anno scolastico 1019/2020.

Infatti,  il Contratto Collettivo Nazionale  di Lavoro sottoscritto il 9 febbraio 2018, dispiegherà le sue potenzialità dal momento della stipula e comunque per la mobilità ci vorrà un apposito nuovo Contratto Integrativo nazionale che definirà regole in funzione e in coerenza  con il CCNL che garantisce continuità didattica per gli alunni, nel caso il docente a domanda è assegnato su una scuola da lui scelta  e la possibilità di movimenti annuali per  docenti ed ATA che vorranno fare scelte di natura territoriale e non di singola scuola. Comunque,  se ne parlerà il prossimo anno .

Pertanto, il personale docente che nella mobilità verrà soddisfatto in una delle 5 preferenze di scuola esprimibili potrà presentare domanda e muoversi liberamente anche nella procedura di mobilità del prossimo anno scolastico.

Rimane quindi confermata la scelta delle scuole il cui ottenimento non pregiudica il trasferimento per l'anno scolastico 2019/20.

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Articolo di Paolo Pizzo

Quale differenza c'è tra sospensione attività e chiusura? E se non si raggiungono i 200 giorni di lezione? Gli insegnanti devono recuperare i giorni di chiusura?

I poteri di sospensione delle attività o di chiusura delle scuole e, conseguentemente, di sospensione del servizio pubblico scolastico, sono unicamente dei prefetti che sono i rappresentanti territoriali del governo e dei sindaci, i quali possono emettere provvedimenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica e di pericolo per l'ordine, la sicurezza o l'incolumità pubblica.

1. LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ

T ale provvedimento è causato da eventi di straordinarietà ed è paragonabile alla sospensione delle attività che avviene nel periodo delle vacanze di Natale o Pasqua, per cui la scuola rimane aperta e vengono svolti tutti servizi tranne le lezioni. In questo caso solo il personale ATA deve recarsi a scuola (non lo devono fare allievi e docenti).

I docenti non devono recarsi a scuola perché è sospeso l'obbligo della lezione, a meno che in quei giorni non ci siano delle attività previste dal piano annuale (collegi docenti, consigli di classe ecc.). Ovviamente anche tali attività, se il Dirigente lo ritiene opportuno, potranno essere rimandate e recuperate in altri giorni, previo preavviso per tutti i docenti coinvolti.

Se il personale ATA è impossibilitato a raggiungere la sede dovrà "giustificare" l'assenza ricorrendo ai permessi previsti dal Contratto (permessi retribuiti o ferie).

2. LA CHIUSURA DELLA SCUOLA

Può essere disposta per gravi eventi o eventi particolari ( nevicate, alluvioni, disinfestazioni, elezioni politiche ecc .) o anche solo per interventi di manutenzione straordinaria che precludono al personale e agli allievi l'accesso ai locali, in questo caso il provvedimento di chiusura interessa tutta la comunità scolastica .

Le assenze così determinate, comprese quelle del personale ATA, sono pienamente legittimate e non devono essere "giustificate" e nemmeno essere oggetto di decurtazione economica o di recupero .

Essendo il rapporto di lavoro del personale della scuola di natura civilistica e obbligazionaria tra le parti che lo sottoscrivono, il principio giuridico di riferimento è l'art. 1256 del Codice civile, che recita:

"L'obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al debitore (nel nostro caso dipendente della scuola), la prestazione diventa impossibile. Se l'impossibilità è solo temporanea, il debitore, finché essa perdura, non è responsabile del ritardo dell'adempimento".

I giorni di chiusura per causa di forza maggiore devono quindi essere assimilati a servizio effettivamente e regolarmente prestato , in quanto il dipendente non può prestare la propria attività per cause esterne, predisposte da Sindaci o Prefetti, e tale chiusura a nostro avviso dev'essere "utile" a qualunque titolo: 180 giorni per l'anno di prova, proroga/conferma di una supplenza ecc.

Al riguardo si vuole anche ricordare una posizione del MIUR relativa alla decorrenza giuridica ed economica dei contratti a tempo determinato per l'anno scolastico 2002/03.

La Circolare Ministeriale n. 95/2002, a proposito della coincidenza con la domenica del 1°settembre recita: "...la circostanza poi che tale data coincida con la domenica, e quindi con la chiusura delle scuole e con la materiale impossibilità per il personale di assumere servizio, configura una causa di forza maggiore che non si ritiene possa incidere sulle posizioni giuridiche soggettive, previdenziali ed assistenziali, né sul diritto all' intera retribuzione mensile".

3. SOLO SE LE ATTIVITÀ NON SONO SOSPESE E QUINDI SI SVOLGE REGOLARMENTE LEZIONE QUANTO DETTO SOPRA DECADE

Es. Ci sono state delle forti nevicate ma nonostante questo non sono intervenuti dei provvedimenti  di sospensione delle attività o di chiusura della scuola.

In questo caso il docente impossibilitato a raggiungere la sede di servizio dovrà fruire dei congedi previsti dal Contratto: se è assunto a tempo indeterminato può fruire di 3 giorni di permesso retribuito per motivi personali e di 6 giorni di ferie alle stesse condizioni; se assunto a tempo determinato può fruire di 6 giorni di ferie e 6 di permesso non retribuito per motivi personali.

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Il concorso, riservato ai docenti abilitati all'insegnamento e/o specializzati sul sostegno, è stato ormai avviato con i candidati alle prese con la presentazione della domanda di partecipazione, possibile sino al 22 marzo 2018.

Vediamo le modalità di presentazione della domanda in caso di candidati abilitati in più classi di concorso afferenti ad un unico ambito disciplinare.

CANDITATI ABILITATI IN CLASSI DI CONCORSO RIENTRANTI IN UN AMBITO DISCIPLINARE

I candidati abilitati per più classi di concorso, afferenti ad un unico ambito disciplinare, possono partecipare al concorso per tutte le classi dell'ambito o per una sola classe del medesimo.

COMPILAZIONE DELLA DOMANDA

In fase di compilazione della domanda si indicano soltanto le classi di concorso e non gli ambiti.

Pertanto, chi è abilitato, ad esempio, nelle classi di concorso dell'ambito disciplinare AD04, comprendente le classi A-12 "Discipline linguistico-letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado"e A22 "Italiano, Storia/Cittadinanza e Geografia nella scuola secondaria di I grado", può presentare domanda soltanto per la A-12, soltanto per la A22 oppure per tutte e due le classi di concorso.

AMBITI DISCIPLINARI VERTICALI

Gli ambiti disciplinari sono stati definiti con il DM n. 93/2016, successivo al DPR n. 19/2016, recante il nuovo regolamento sulle classi di concorso (successivamente integrato dal DM n. 259/2017).

Questi gli ambiti disciplinari verticali:

faq:   Concorso docenti abilitati: come si pagano i 5 euro per classe di concorso, uno o più bonifici?

COSA DICE IL BANDO

Art. 4 comma 7. Per la partecipazione alla procedura concorsuale e' dovuto, ai sensi dell'art. 1 comma 111 della legge n. 107/2015, il pagamento di un diritto di segreteria pari ad euro 5,00 per ciascuna classe di concorso/posto di sostegno per cui si concorre.

Il pagamento deve essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario  non con bonifico on line sul conto intestato a: sezione di tesoreria 348 Roma succursale, IBAN: IT 79B 01000 03245 348 0 13 2407 01 Causale: «regione – classe di concorso/ posto di sostegno – nome e cognome – codice fiscale del candidato» e dichiarato al momento della presentazione della domanda tramite il sistema POLIS. " Il bando

DIFFERENZE RISPETTO AL 2016

Non è sfuggito ai docenti partecipanti che la dicitura è diversa rispetto a quella del concorso 2016. In quell'occasione infatti la tassa era di 10 euro, e nelle FAQ il Ministero aveva specificato

"R: Il pagamento deve essere effettuato, distintamente per ogni procedura a cui si partecipa. Quindi, se si partecipa per più classi di concorso, il pagamento (ed il versamento) deve essere effettuato per ciascuna classe di concorso per la quale si concorre. Fa eccezione, per la scuola secondaria, la partecipazione ad  una classe di concorso ricompresa in un ambito verticale. In questo caso, è previsto il pagamento di un solo diritto di segreteria per l'intero ambito disciplinare. Gli ambiti disciplinari verticali sono: AD01; AD02; AD03; AD04 e AD05. "

BONIFICO BANCARIO O POSTALE

Il bando afferma " deve essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario" non con bonifico on line

UNO O PIU' BONIFICI?

Secondo il bando, la causale deve essee distinta per classe di concorso

ulteriori   INDICAZIONI

"Per ogni classe di concorso, ordine di scuola per il sostegno è necessario effettuare un versamento distinto."

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