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Questa mattina a Torino è iniziata la due giorni congressuale della UIL Piemonte. Il congresso si svolge all'IIo, nella cittadella delle nazioni Unite in riva al Po. Tra i temi di cui si discuterà ci sono il nuovo statuto, il commento del numero dei dati degli iscritti al sindacato UIL, aumentato in Regione di 1100 tessere rispetto allo scorso anno, oltre al
lvoro di incremento della presenza femminile del trenta per cento nel Consiglio generale e all'interno degli organi decisionali della UIL. Anche la UIL di Alessandria è presente al Congresso torinese, con la sua segreteria e i segretari di tutte le categorie. La giornata di domani, invece, inizierà con una tavola rotonda sul tema della crisi al termine della quale si terranno le elezioni del Segretario che guiderà in sindacato in Piemonte.

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Mercoledì, 18 Giugno 2014 11:42

Elezioni RSU alla Baometal

Ottimo risultato ottenuto ieri, martedì 17 giugno, dalla UILM di Alessandria in occasione delle elezioni RSU alla Baometal di Pozzolo Formigaro (ex Eurometal).

La UILM, su un totale di 45 votanti (di cui 33 operai e 12 impiegati/quadri), ha ottenuto 14 voti nel Collegio operai e 11 nel Collegio impiegati/quadri.

La FIM ha ottenuto 11 voti nel Collegio operai, mentre la FIOM 7 voti nel Collegio operai.

La composizione della nuova RSU è la seguente:

Sara Azzarito, UILM (Collegio impiegati), Daniele Furgeri UILM (Collegio operai) e Aldo Amato, FIM (Collegio operai)

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Il punto decisivo da affrontare nella riforma delle Camere di commercio non riguarda solo la riduzione dei costi.
Come per l'insieme della riforma delle Pa, è soprattutto un problema di visione. Bisogna capire che tipo di presenza e di azione serve per sostenere il
tessuto produttivo territoriale, e di conseguenza riorganizzare la rete dei servizi e investire nel capitale umano per offrire servizi sempre più veloci e qualificati.

Quello che ci preoccupa è che il processo di riordino del sistema camerale, avviato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, non dà segno di aver recepito questo cambio di ottica dalla gestione dell'emergenza contabile ad un vero progetto strategico. Gli effetti restano incerti sia  in termini di efficacia operativa che di prospettive per il personale. Per questo non possiamo abbassare la guardia, anzi dobbiamo rilanciare l'iniziativa sindacale a tutti i livelli.

E' vero che le nostre sollecitazioni riguardo all'ipotesi di rendere facoltativa l'iscrizione al registro imprese sono state tenute in conto; ma ridurre il diritto annuale del 50% senza impostare un'azione sistematica contro sprechi, inefficienze organizzative e spese improduttive - ad esempio reinternalizzando funzioni date in appalto, snellendo i livelli, promuovendo sinergie funzionali tra Camere regionali e provinciali - rischia di indebolire servizi che oggi sono garantiti. Così le
imprese, alleggerite dal lato dei bilanci, si ritroverebbero gravate da quello del mancato supporto.

A ciò si aggiunge la volontà di riformare la governance sostituendo le attuali Camere territoriali con un sistema di Camere regionali.

Noi riteniamo invece che i presidi territoriali debbano continuare ad essere l'interfaccia con le imprese, e soprattutto che sia indispensabile evitare ricadute negative sull'occupazione. Per questo ci attiveremo unitariamente, attraverso le RSU e le strutture sindacali sui territori, per partecipare alla ridefinizione del sistema e delle sue funzioni e fare in modo che diritti e professionalità dei lavoratori siano salvaguardati.

Si può fare del sistema camerale un modello di sostegno efficace alle attività produttive: migliore accesso al credito, registri informatizzati, sburocratizzazione delle pratiche di avvio d'impresa, supporto ad analisi di mercato, promozione del made in Italy. Ma serve un ridisegno complessivo, inquadrato nel riassetto istituzionale e amministrativo del territorio, e un investimento forte nelle competenze dei lavoratori. Questo solo può mettere energia nuova nei servizi e generare il vantaggio competitivo che serve alle imprese per ripartire.

Le iniziative che lanceremo, a partire da assemblee unitarie nei posti di lavoro, serviranno a condividere con i lavoratori le nostre proposte concrete per dare corpo a una vera riorganizzazione. Nel contempo avremo cura di monitorare l'iter parlamentare dei provvedimenti  e premere sul Governo perché queste proposte siano ascoltate e recepite.

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A seguire la dichiarazione di Maria Pia Mannino, Responsabile Nazionale Pari Opportunità e Politiche di Genere UIL:

Anche quest'anno le neomamme che volessero rientrare anticipatamente al lavoro (non fruendo, perciò, del congedo facoltativo retribuito al 30% dall'INPS) possono richiedere un contributo di 300 euro per sei mesi, come previsto dalla legge 92 del 2013, più comunemente nota come legge Fornero.

La somma é destinata a sostenere le spese della baby-sitter o dell'asilo nido, quale contributo alla conciliazione vita-lavoro e sostegno alla maternità e al bilancio familiare.

Lo scorso anno l'erogazione dei fondi è pressoché passata sotto silenzio perché non adeguatamente pubblicizzata e diffusa in maniera poco chiara e sovraccarica di pastoie burocratiche, a cominciare dalle modalità di presentazione delle domande all'INPS, l'Ente erogatore. Risultato? su 11.000 neomamme, solo 4.000 sono riuscite a godere dei voucher a disposizione, vale a dire che è stato utilizzato solo il 37% dei fondi disponibili.

Burocrazia e confusione che non vorremmo frenassero anche quest'anno l'utilizzo dei finanziamenti che ammontano a 20 milioni di euro, con altri 20 previsti per il 2015.

La UIL ritiene positivo che anche per il prossimo anno siano programmati stanziamenti a sostegno dell'attività lavorativa delle neomamme: è sicuramente un argine al fenomeno dell'abbandono del lavoro da parte di moltissime donne, soprattutto al Sud,  dopo la nascita del primo figlio.  È necessario, però, che dal Governo pervengano disposizioni per un'informazione adeguata sulla fruizione del diritto da parte delle neomamme (ricordiamo che il contributo spetta solamente a loro), corredata da strumenti più agili per accedere ai fondi. Da parte del sindacato occorrerà vigilare affinché la confusione generatasi lo scorso anno non si ripeta e sempre più mamme siano messe in condizioni di poter conciliare, al meglio, la propria attività lavorativa con la cura della propria famiglia.

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A seguire un'analisi della UIL sulle aliquote, detrazioni e costi della TASI nelle 45 Città capoluogo che hanno pubblicato le delibere sul sito del Ministero dell'Economia.

A Cura della UIL Servizio Politiche Territoriali

TASI SI AVVICINA LA SCADENZA PER L'ACCONTO: PER IL 50% DELLE FAMIGLIE IL CONTO POTREBBE ESSERE PIU' SALATO DELL'IMU DEL 2012

PER UNA CASA IN A/3 IL COSTO MEDIO DELLA TASI E' DI 136 EURO A FRONTE DEI 111 EURO DELL'IMU NEL 2012; MENTRE PER UNA CASA IN A/2 SI PAGHERANNO 305 EURO A FRONTE DEI 334 EURO PAGATI CON L'IMU NEL 2012.

SONO 2.269 I COMUNI CHE HANNO PUBBLICATO LE ALIQUOTE TASI SUL SITO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DI CUI 45 CITTA' CAPOLUOGO

Tra ingorghi, difficoltà di calcolo, rinvii, si avvicina il 16 Giugno, data questa per il versamento dell'acconto della TASI in 2.269 Comuni (45 Città capoluogo di provincia), che hanno pubblicato le delibere sul sito del Ministero dell'Economia.

Sarà anche una prima verifica per sapere se la TASI alla fine sarà più o meno leggera dell'IMU pagata nel 2012.

Certo è difficile valutare il peso delle 2 imposte, perché la TASI a differenza dell'IMU non presenta detrazioni nazionali uguali per tutti, ma queste sono demandate ai singoli Comuni (la UIL calcola almeno 75 mila combinazioni diverse), tanto da poter parafrasare il detto "paese che vai detrazioni che trovi".

In ogni caso, da una simulazione del Servizio Politiche Territoriali della UIL emerge che su 180 famiglie residenti nelle 45 Città capoluogo che hanno
pubblicato le aliquote, per oltre il 50% di esse (52,8%), la TASI sarà più pesante di quanto pagato con l'IMU nel 2012.

Infatti, spiega Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL, attuando il "metodo del pagamento soggettivo", dalle nostre proiezioni emerge, che per una casa
accatastata in A/3 su 45 famiglie senza figli, per 23 di esse (il 51,1% del totale del campione), la TASI è più pesante dell'IMU. Per lo stesso immobile, ma con 1 figlio, la TASI è più pesante per 32 famiglie (il 71,1% del totale del campione).

Per un appartamento in A/2, su 45 famiglie senza figli, per 18 (il 40% del totale del campione), la TASI risulta essere più pesante dell'IMU 2012; mentre con 1 figlio la TASI è più pesante per 22 famiglie (il 48,9% del totale del campione).

I calcoli  sono riferiti a una casa di 5 vani accatastata in A/3 (rendita 450 euro), abitata da una famiglia con reddito ISEE di 10 mila euro e a un appartamento (sempre 5 vani),   accatastato in A/2 (rendita 750 euro), abitato da una famiglia con reddito ISEE di 16 mila euro.

I calcoli tengono conto delle aliquote e delle detrazioni (TASI e IMU 2012), deliberate dalle singole città.

Secondo i risultati della simulazione,  a Mantova l'effetto dell'aliquota TASI al 2,4 per mille senza detrazioni e un IMU del 2012 con aliquota al 3 per mille, fa sì che per un immobile accatastato in A/3 una famiglia senza figli pagherà 154,64 euro in più dell'IMU; con 1 figlio pagherà 181,44 euro in più. A Novara la TASI
è più pesante dell'Imu di 101,72 euro per una famiglia senza figli e di 151,72 euro per una famiglia con 1 figlio; a Frosinone, Pistoia, Udine e Vibo Valentia si pagheranno 86,60 euro in più senza figli e 136,60 euro in più con 1 figlio.

A Treviso, per un immobile A/3, la TASI si azzera e costerà 102,40 euro in meno dell'IMU per una famiglia senza figli e 52,40 euro in meno, per una famiglia con 1
figlio; a Torino la TASI è più leggera dell'Imu di 95,20 euro per una famiglia senza figli e di 75,20 euro con
1 figlio; a Napoli si risparmieranno 78,50 euro senza figli e 38,50 euro con 1 figlio; a Trento si pagheranno 76,80 euro in meno senza figli e 26,80 euro in
meno con 1 figlio; a Parma il risparmio sarà di 69,12 euro senza figli e di 19,12 euro con 1 figlio.

Per le famiglie con una casa accatastata in A/2 a Mantova si pagheranno di TASI 124,40 euro in più dell'IMU per una famiglia senza figli e 174,40 euro in più per una famiglia con 1 figlio; a Lucca 86,60 euro in più senza figli e 136,60 euro in più con 1 figlio; a Venezia 80 euro in più con o senza
figli; ad Arezzo 61,80 euro in più con o senza figli; a Siracusa 48,80 euro in più senza figli e 98,80 euro in più con 1 figlio.

Sicuramente un bel risparmio a Treviso, dove per questo appartamento (A/2) si arriva a risparmiare
rispetto all'IMU tra i 252 e i 302 euro; a Caserta una famiglia senza figli risparmierà 241 euro e con 1 figlio 191 euro; a Trento il risparmio sarà di  228 euro senza figli e di 178 euro con 1 figlio,  a Livorno di 190,60 euro senza figli e di 140,60 euro con 1 figlio; a Forlì e Aosta si pagheranno 178 euro in meno senza figli e 128 euro in meno con 1 figlio.

ALIQUOTE DELLA TASI

Olbia è la città a "ZERO TASI", Aosta e Trento hanno scelto l'aliquota base dell'1 per mille, tutte le altre città hanno aumentato le aliquote.

Pordenone ha scelto l'1,25 per mille (con detrazioni); Treviso l'1,6 per mille (detrazione di 200 euro per tutti gli immobili); Pesaro l'1,9 per mille con detrazioni legate al reddito ISEE fino a 12 mila euro.

Gi altri capoluoghi hanno scelto tutti aliquote comprese tra il 2 e il 3,3 per mille: 15 Città hanno scelto l'aliquota del 3,3 per mille (Ancona,
Arezzo, Biella, Bologna, Cremona, Ferrara, Genova, La Spezia, Napoli, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Torino e Venezia).

I COSTI DELLA TASI

Per la tipologia di casa in A/3, per le 90 famiglie oggetto del campione, la TASI costerà mediamente 136 euro a fronte
dei 111 euro pagati con l'IMU nel 2012, con punte di 249 euro ad Ancona; 199 euro a Rimini; 189 euro a Caserta, Forlì e Frosinone.

Tra le grandi città a Bologna il costo medio della TASI per questa tipologia di casa sarà mediamente di 105 euro; a Cagliari di 119 euro
senza figli e 79 euro con 1 figlio; a Genova 135 euro senza figli e 110 euro con 1 figlio; a Napoli 99,50 euro; a Torino 139 euro senza figli e 109 euro con 1 figlio; a Venezia 129 euro senza figli e 79 euro con 1 figlio.

Per la tipologia di casa in A/2 mediamente il costo della TASI sarà di 305 euro a fronte dei 334 euro pagati con l'IMU nel
2012, con punte di 415 euro ad Ancona, Cremona, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Torino e Verbania.

CONCLUSIONI

Se questi sono gli effetti, conclude Loy, cib  chiediamo se è valsa la pena dibattere un anno sul "tormentone IMU" per arrivare alla TASI.

Si cambiano i nomi, ma non si cambia l'effetto che le imposte hanno sulle tasche dei cittadini e in particolare di coloro che vivono con redditi fissi.

Il tutto in un sistema istituzionale dove non diminuiscono, anzi aumentano, i centri di costo e riscossione delle imposte, con il risultato che le imposte sia nazionali, sia locali aumentano anziché diminuire.

Roma, 14 Giugno 2014

 

 

 

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Lunedì, 16 Giugno 2014 10:45

Domani al via il Congresso regionale UILP

Domani, martedì 17, e mercoledì, 18 giugno, all'Hotel Holiday Inn di Torino si svolgerà il congresso regionale UILP.

A partecipare saranno anche 18 delegati alessandrni, che prenderanno parto all'appuntamento e al dibattito che verterà su temi come il servizio sanitario efficiente, la riduzione della pressione fiscale sulle pensioni e una maggiore equità economica.

I temi, già da mesi affrontati in occasione di manifestazioni, sono sempre la tutela degli anziani, un atto di civiltà per una solidarietà tra le generazioni e l'emarginazione sociale.

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Venerdì, 13 Giugno 2014 10:09

RLSnews

Documento in allegato, clicca sull'allegato per leggerlo e scaricarlo

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Si è concluso poco fa, all'Hotel Diamante di Spinetta Marengo, il Congresso Confederale Territoriale della UIL di Alessandria intitolato "Il ruolo del sindacato in una società che cambia".

Aldo Gregori è stato riconfermato Segretario Generale Confederale Territoriale della UIL Alessandria.

La Segreteria Confederale Territoriale della UIL di Alessandria, oltre al Segretario Aldo Gregori, è così composta da:

Tiziana Del Bello

Paola Bisio

Alessandro Porta

Alberto Pastorello

Tesoriere: Luigi Ferrando

Aldo Gregori, Segretario uscente, è stato riconfermato alla guida della UIL territoriale di Alessandria per i prossimi quattro anni e accolto da un caloroso abbraccio da parte della platea. Visibilente commosso ha ringraziato per la fiducia accordata e delineato alcune linee guida che hanno contraddistinto il suo lavoro nei quattro anni di mandato appena conlusi. Per lui resta rìprioritaria la solidarietà, la dignità che solo il lavoro sa regalare agli uomini e alle donne, l'intercategorialità, il lavoro di squadra e l'impegno a portare avanti "il sindacato che serve e non quello che vogliamo", come lui stesso ha più volte ricordato durante la relazione scritta e da lui letta pubblicamente al Congresso.

I lavori della giornata congressuali sono stati condotti da Mauro Casucci, ex Segretario generale della UIL di Alessandria, predecessore di Gregori e attuallmente membro della Segreteria regionale della UIL. Le conclusioni sono invece state tenute da Guglielmo Loy, Segretario nazionale UIL, presente per tutta la giornata come ospite al Congresso Confederale Territoriale di Alessandria.

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E' disponibile il numero 19 del Focus Immigrazione.

Per leggerlo, scarica l'allegato.

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Il libro "UIL, servizio e solidarietà - Storia del sindacato alessandrino"nasce dalla volontà espressa da alcuni membri storici di Uil Alessandria di raccogliere la storia del sindacato alessandrino, affinché non andasse disperso il patrimonio racchiuso nei suoi sessant'anni di mobilitazione e attivismo. La presenza della Uil sul territorio provinciale è stata segnata da profondi cambiamenti economici, politici e culturali, affrontati con coraggio dal sindacato, sempre schierato dalla parte dei lavoratori e dei cittadini.

Il lavoro svolto dai giornalisti alessandrini Enrico Sozzetti ed Elena Rossi, descrive anni di battaglie, conquiste, trasformazioni, anni in cui il sindacato è cresciuto nei numeri e nella consapevolezza di sé, ma anche nella capacità di coinvolgere il resto della società civile.

Il testo si snoda attraverso un percorso temporale che comincia negli anni '60, con i primi tentativi della Uil di essere riconosciuta come organizzazione seria e autorevole, passando per i primi successi degli anni '70 per poi giungere all'affermazione degli anni '80 e '90.

Il nuovo millennio registra rapidi mutamenti nella vita economica e lavorativa del Paese e anche della provincia alessandrina, a cui il sindacato riesce a far fronte con una buona tenuta degli iscritti e dei servizi offerti.  L'ultimo decennio passa, invece, per quella crisi da cui l'Italia non è ancora uscita. Dinamiche tutt'ora in evoluzione, i cui esiti restano incerti.

I fatti narrati sono frutto di una ricerca compiuta dagli autori negli archivi del sindacato e soprattutto di lunghe chiacchierate con i protagonisti dei sessant'anni di vita della Uil. A questi testimoni è dedicato un apposito capitolo, che tributa loro la giusta riconoscenza per la dedizione dimostrata nei confronti dell'organizzazione.

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