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PRIMO TRIMESTRE 2017: IN PIEMONTE LA CIG DIMINUISCE DEL 57,8% RISPETTO AL 1° TRIMESTRE DEL 2016, A LIVELLO NAZIONALE SCENDE DEL 38%. TORINO E' SEMPRE LA PROVINCIA PIU' CASSAINTEGRATA, IL PIEMONTE AL 1° POSTO TRA LE REGIONI

In allegato l'analisi completa.

In Italia, nel primo trimestre del 2017, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state richieste 105.156.379 ore di cassa integrazione, con una riduzione, rispetto allo stesso periodo del 2016, del 38%.

In Piemonte la richiesta è stata di 14.665.583 ore, in discesa del 57,8% (-8% ordinaria, -65,6% straordinaria, -40,8% deroga).

Nel periodo gennaio-marzo, i lavoratori piemontesi mensilmente tutelati sono stati 28.756, in calo di 39.428 unità rispetto al 1° trimestre del 2016.

Il Piemonte è la regione con la maggiore richiesta di cassa integrazione, seguita dalla Lombardia e dal Veneto.

DATI PROVINCIALI

Nel confronto tra il 1° trimestre del 2017 e del 2016, l'andamento delle ore nelle province piemontesi è stato il seguente: Asti +107,8%, Biella +40,7%, Vercelli +2,6%, Verbania -2,3%, Cuneo -14,5%, Novara -15,8%, Alessandria -31,2%, Torino -69,6%.

Torino, con 8.824.221 ore, si conferma provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Milano e Roma.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE: "I dati del primo trimestre dell'anno, relativi alle richieste di cassa integrazione, evidenziano un calo generalizzato rispetto all'analogo periodo del 2016. L'andamento, però, non deve far pensare che il Piemonte sia investito dal forte vento della ripresa, stante i livelli dei consumi, degli investimenti, della ricchezza prodotta, della disoccupazione, in special modo giovanile, purtroppo ancora distanti dai livelli pre crisi. I dati, inoltre, sono parziali perché carenti delle ore richieste al Fondo di Integrazione Salariale che ha sostituito la cassa integrazione in deroga per le aziende con più di 5 dipendenti. Con il venire meno degli incentivi alle assunzioni, i dati riflettono le reali condizioni del mercato del lavoro. Il ruolo della politica dovrebbe essere quello di favorire gli insediamenti produttivi e la crescita della domanda interna con adeguate politiche fiscali e redistributive".

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Lunedì, 06 Febbraio 2017 10:50

12° Rapporto UIL sulla cassa integrazione

Inviamo Il  12° Rapporto UIL sulla cassa integrazione realizzata dal Servizio Politiche del lavoro della Uil. In allegato troverete la sintesi e lo studio completo che analizza la cassa integrazione per macro aree, regioni e province a (Dicembre 2016 e  tutto l'anno).

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Lunedì, 21 Novembre 2016 10:24

10°Rapporto sulla cassa integrazione UIL

10° rapporto 2016 sulla cassa integrazione in Piemonte

OTTOBRE 2016: IN PIEMONTE LA CIG AUMENTA DEL 60,4% RISPETTO AL MESE PRECEDENTE, A LIVELLO NAZIONALE DEL 7%. IL PIEMONTE AL 1° POSTO FRA LE REGIONI, TORINO E' LA PROVINCIA PIU' CASSAINTEGRATA.

In allegto il rapporto completo.

In Italia, ad ottobre, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state richieste 43.548.238 ore di cassa integrazione con un aumento, rispetto al mese di settembre, del 7%.

In Piemonte la richiesta è stata di 7.823.516, in aumento del 60,4% (-16,9% ordinaria, +114% straordinaria, -57,1% deroga). Ad ottobre, i lavoratori piemontesi tutelati sono stati 46.021, con un aumento di 17.332 unità rispetto al mese precedente.

Il Piemonte è la regione con la maggiore richiesta di cassa integrazione, seguita dalla Lombardia e dalla Campania.

DATI PROVINCIALI

L'andamento delle ore nelle province piemontesi, nel confronto tra ottobre e settembre, è stato il seguente: Asti +269%, Torino +132,2%, Alessandria -11,1%, Cuneo -28,5%, Novara -29,7%, Verbania -30,8%, Biella -37,4%, Vercelli -83,4%.

Torino, con 6.816.630 ore, si conferma provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Napoli e Milano.

SETTORI PRODUTTIVI

Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi, nel confronto con il mese di settembre, è stata la seguente: Industria +67,4%, Edilizia +44,1%, Artigianato -32%, Commercio -74,7%, Settori vari 0%, per un totale di +60,4%.

PRIMI DIECI MESI DEL 2016

In Piemonte, nei primi dieci mesi dell'anno, la richiesta è stata di 71.194.423 ore, in crescita dello 0,3% rispetto all'analogo periodo del 2015 (-44,2% ordinaria, +44% straordinaria, -70,8% deroga).

A livello nazionale sono state autorizzate 506.194.238 ore, con una riduzione del 13,9%.

La nostra regione registra la maggior richiesta di ammortizzatori sociali nel periodo gennaio-ottobre, dopo la Lombardia.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"I dati mensili e il raffronto dei primi 10 mesi del 2016 con il 2015 confermano che l'economia piemontese non sta attraversando una significativa fase di sviluppo. Spesso i dati dell'Inps concentrano su una mensilità, invece che su un periodo più ampio, le richieste della cassa integrazione straordinaria, come peraltro già verificato nel corso dell'anno. Ciò non modifica il numero di ore complessivamente richieste. E' evidente, inoltre, che le ore autorizzate andrebbero confrontate con quelle effettivamente utilizzate, vale a dire con la percentuale del cosiddetto tiraggio. Si ribadisce il concetto che, a livello piemontese così come a livello nazionale, si potrà parlare di vera ripresa solo quando si muoveranno significativamente gli indicatori che rappresentano il livello di investimenti (pubblici e privati) e quello dei consumi".

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Mercoledì, 19 Ottobre 2016 10:16

9° Rapporto UIL sulla cassa integrazione

In allegato vi trasmettiamo il 9° rapporto UIL sulla CASSA INTEGRAZIONE con i dati di settembre ed una analisi sui primi 9 mesi dell'anno, completato dalle considerazioni che come UIL abbiamo espresso. La fonte dello studio UIL è stato realizzato dal Servizio politiche attive e passive del lavoro.

 

 

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Mercoledì, 28 Settembre 2016 08:43

8° Rapporto sulla CIG

Si invia in allegato l'8° Rapporto sulla cassa integrazione con elaborazione dei dati riferiti ad agosto e suddividi per macro aree, regioni, province e settori produttivi.

All'interno l'analisi con confronto congiunturale e tendenziale dei dati ed un bilancio dei primi 8 mesi dell'anno. Alleghiamo anche il comunicato stampa con le dichiarazioni del Segretario Generale G. Cortese.

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Venerdì, 26 Agosto 2016 09:58

7° Rapporto UIL sulla cassa integrazione

In allegato il 7° Rapporto UIL sulla cassa integrazione.

Nell'elaborato sono presenti sia i dati sulle ore autorizzate nel mese di luglio con ripartizione per macro area, regioni, province e settori produttivi, sia le ore complessivamente richieste nel periodo gennaio-luglio di quest'anno.

Dati elaborati dalla UIL-Servizio Politiche attive e passive del lavoro

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Lunedì, 23 Maggio 2016 10:43

Loy: preoccupano i dati sulla Cig ad aprile

A cura del Servizio Politiche del lavoro della Uil

SINTESI 4° RAPPORTO SU CASSA INTEGRAZIONE (APRILE 2016)

Nel mese di aprile, con un aumento del 9,1% sul mese precedente, sono state richieste 57,1 milioni di ore di cassa integrazione, che ha permesso di salvaguardare 338 mila posti di lavoro.

Il 68,3% del totale delle ore del mese è stato assorbito dalle ore di cassa straordinaria (circa 39 milioni, in aumento del 27,5% rispetto a marzo), a seguire l'ordinaria con 15 milioni di ore (in diminuzione del 14,1%) e la deroga con circa 3,2 milioni di ore (in calo del 26,9%).

Non possono, quindi, non preoccupare, commenta Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL, i dati sulle richieste di cassa integrazione ad aprile: la crescita su marzo e, all'interno di essa, della cassa straordinaria, segnalano che è ancora perdurante un forte disagio del nostro sistema produttivo certificato, anche, dalla troppa leggera flessione rispetto allo stesso quadrimestre del 2015 (- 2,4%). Questo dato, tra l'altro, è condizionato al ribasso dal perdurante rallentamento delle autorizzazioni per la cassa ordinaria dovuto, principalmente, all'inammissibile ritardo (oltre 3 mesi) nell'emanazione del decreto che dovrà stabilire i criteri di concessione per la stessa cassa ordinaria.

Se a questo aggiungiamo che il ridotto utilizzo della cassa in deroga è derivante principalmente dalla riduzione della durata (massimo 3 mesi), dichiara Loy, non può non sottolinearsi come la febbre della crisi sia ancora alta e, soprattutto, come la graduale ma costante discesa della copertura temporale di questo ammortizzatore, derivante dalle novità introdotte dal Jobs Act, potrebbe produrre un forte disagio occupazionale.

Il maggior numero di ore richieste, ad aprile, si registra al Nord, con 26,9 milioni (rispetto al mese di marzo vi è una flessione del 19,4%); al Centro 19,9 milioni (in aumento del 129%) e nel Mezzogiorno 10,3 milioni (in crescita dello 0,3%).

In 9 Regioni e nella Provincia Autonoma di Trento crescono le ore di cassa integrazione (il maggior incremento nel Lazio con +403,3%), mentre la più forte contrazione si verifica in Molise (-84,6%). Si registrano aumenti in 51 Province (nelle prime 5 posizioni troviamo: Ragusa +94.961,2%; Imperia +1.398,5%, Brindisi +1.021,2%, Roma +715,2% e Rimini +481,4%). La provincia, viceversa, con il maggior calo di ore richieste è Lodi (-99,1%).

Nell'industria si concentra l'81,3% di ore di cassa integrazione del mese con 46,4 milioni di ore (questo è l'unico settore che registra un aumento rispetto a marzo: +14,9%), segue il commercio con 4,8 milioni di ore, l'edilizia con oltre 4,7 milioni e l'artigianato con 1,1 milioni di ore.

Nel I quadrimestre di quest'anno si registrano 226,5 milioni di ore richieste di Cig, in flessione del 2,4% sullo stesso periodo del 2015.

Il 70,8% delle ore è assorbito dalla cassa integrazionestraordinaria, seguono le richieste di CIGO (45,2 milioni, in diminuzione del 38,8%) e di CIG in Deroga (21 milioni, in aumento del 19,5%).

Nel Mezzogiorno e nel Nord si riducono le richieste (rispettivamente del12,5% e del 10,3%), a fronte dell'incremento registrato al Centro (+33,6%).

Le richieste sono cresciute in 8 Regioni (anche in questo caso il Lazio in testa con +75%). La maggiore diminuzione è in Sardegna (-51,6%).

Infine, sempre nel I quadrimestre 2016, si registrano incrementi di ore in 36 Province, di cui il maggiore a Frosinone (+354,2%), seguito daAvellino (+320,0%), Ragusa (+289,8%), Livorno (+203,8%) e Modena (+129,5%). Viceversa, la maggiore contrazione di ore di cassa integrazione è a Siena (-76,3%).

Roma, 21 maggio 2016

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Venerdì, 18 Marzo 2016 10:56

2° Rapporto UIL sulla cassa integrazione

In allegato il 2° Rapporto UIL sulla cassa integrazione contenente i dati di febbraio 2016 con la consueta suddivisione per macro area, regioni, province e settori produttivi.

Nell'elaborato anche l'analisi delle ore complessivamente richieste nel 1° bimestre 2016.

A febbraio la richiesta delle imprese di questo importante ammortizzatore sociale ha raggiunto circa 60,2 milioni di ore con un aumento su gennaio del 5,7%. Sono stati salvaguardati nel mese 354 mila unità di lavoro. L'analisi per singola gestione, mostra una forte crescita della cassa integrazione ordinaria (+ 243,7%) e della cassa in deroga (+10,2%), a fronte della diminuzione della pur alta cassa straordinaria (-9,3%). Nonostante che anche in  questo mese, come ammette la stessa INPS, il dato sulla cassa ordinaria risente di un significativo blocco amministrativo che ha rallentato le autorizzazioni in molte province o, addirittura, bloccato in alcune (14). Quindi il dato generale è fortemente condizionato da questo "fermo".

Nonostante ciò a  livello di macro area, si registra un aumento  nel Mezzogiorno (+215,3%), a fronte di una diminuzione del Centro (-31,1%) e del Nord (-5,3%).

Al netto del Molise, Lazio e Piemonte dove tra gennaio e febbraio si registra una flessione rispettivamente dell'87,8%, 75,2%  e  73,5%, nei restanti territori le richieste di cassa integrazione salgono: nelle prime tre posizioni troviamo la Campania con +501,2%, seguita dalla Liguria (+443%) e dalla Puglia (+356,1%).

La Cassa integrazione in generale aumenta  in 74 Province, dove ai primi 3 posti per il maggior incremento di ore autorizzate troviamo: Potenza che passa dalle "zero ore autorizzate" di Gennaio alle oltre 59 mila di febbraio, seguita da Vibo Valentia (passa dalle 52 ore di gennaio alle 138 mila di febbraio), ed Isernia (passa dalle "zero ore " di gennaio alle 415 di febbraio). Viceversa a Frosinone il maggior calo di ore (-98,1%). In valori assoluti, sono Torino, Bergamo e Milano le prime 3 Province per maggior richiesta di ore di cassa integrazione (rispettivamente 3,5 milioni di ore, 3,2 milioni e 3,1 milioni).

In valori assoluti, è l'industria il settore con la più alta richiesta di cassa integrazione (47,2 milioni di ore), seguita dal commercio (5,2 milioni di ore), dall'edilizia (4,6 milioni di ore) e dall'artigianato (3,2 milioni di ore). In termini di variazione percentuale, tra gennaio e febbraio di quest'anno, ad eccezione dell'industria che registra a febbraio una flessione dello 0,2% di ore autorizzate di cassa integrazione, in tutti gli altri settori le richieste aumentano: in edilizia del 153,5%, nel commercio del 7,6% enell'artigianato del 4,5%.

Un primo "bilancino" del 2016 si può azzardare analizzando il 1° Bimestre:  rispetto allo stesso periodo del 2015, si segnala un aumento del 6,9%. Incrementi si registrano nella gestione straordinaria (+35,7%) e nella deroga (+25,7%) a fronte del calo della ordinaria (-60%). Le ore complessivamente autorizzate nei primi due mesi dell'anno è di 117,1 milioni di ore (di cui: Cigs 90,8 milioni di ore, Deroga 13,5 milioni di ore, Cigo 12, 7 milioni di ore). Si segnalano aumenti (di cui il più alto nel Lazio con +116,4%), in 10 Regioni e nella Provincia Autonoma di Bolzano, mentre la più forte flessione di ore in Valle d'Aosta (-90,6%).

Incrementi in 37 Province con il picco maggiore a Siracusa (+2.932,7%), a fronte della provincia di Isernia in cui vi è il maggior calo di ore autorizzate (-99%).

Se sovrapponiamo i dati della Cassa Integrazione con quelli, parziali, delle assunzioni (dati Inps sugli avviamenti), si comprende come stiano convergendo  questi dati ( non esaltanti) con la bassa crescita del Pil che, proprio in questi mesi, segnala un rallentamento (pur flebile) della nostra economia. Quindi, la risposta ai problemi del lavoro e dell'occupazione, non può che essere politica, anzi, di una nuova e buona politica economica fatta di riduzione del peso fiscale sul lavoro, di investimenti in opere pubbliche, di rinnovo dei contratti a partire da quelli pubblici .

Dossier completo in allegato.

Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL

 

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COMUNICATO STAMPA 1° rapporto 2016 sulla cassa integrazione in Piemonte (confronto tra gennaio 2016 e 2015)

PRIMO MESE DELL'ANNO: IN PIEMONTE LA CIG AUMENTA DEL 309,1% RISPETTO AL 2015.

A LIVELLO NAZIONALE LA CRESCITA E' DEL 12,8%.

TORINO E' LA PROVINCIA PIU' CASSAINTEGRATA (20.681.284 ORE), IL PIEMONTE AL 1° POSTO FRA LE REGIONI

 

In Italia, a gennaio 2016, sono state autorizzate 56.933.097 ore di cassa integrazione, con un incremento del 12,8% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Nella nostra regione, nello stesso arco di tempo, la richiesta è stata di 21.346.834 ore, in aumento del 309,1% rispetto all'anno precedente (-89% ordinaria, +635,9% straordinaria, -53,9% deroga).

Le ore richieste per i settori produttivi evidenziano queste variazioni: +365,8% industria, -89,2% edilizia,

-20,3% artigianato, +11,1% commercio, -97,1% settori vari, per un totale di +309,1%.

Nel raffronto tra gennaio 2016 e dicembre 2015 emerge un incremento del 560,5% rispetto al mese precedente (-81,3% ordinaria, +1008,1% straordinaria, +21,7% deroga).

I lavoratori interessati sono stati 125.570, in aumento di 106.559 unità rispetto a dicembre 2015.

DATI PROVINCIALI

L'andamento delle ore nelle province piemontesi, a gennaio del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015, è stato il seguente: Torino +841,1%, Verbania -26,8%, Vercelli -49,6%, Biella -55,6%, Asti -85,8%, Cuneo -89,8%, Alessandria -90,2%, Novara -95,1%.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"Il nuovo anno si apre con dati che risentono della schizofrenia dei processi di autorizzazione amministrativa della cassa ordinaria e di quella straordinaria, che durano ormai da mesi. A ciò bisogna aggiungere la penuria di risorse per la cassa in deroga.

Incrociando, comunque, i dati relativi alla congiuntura economica nel nostro Paese, si evidenzia una situazione di stallo o, peggio, di arretramento rispetto ai mesi precedenti.

I toni trionfalistici usati da alcuni esponenti politici sono un'offesa a tutti quegli italiani che versano in condizioni di estrema difficoltà e povertà"

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2015: SCENDE LA CASSA MA TORINO SI CONFEMA PROVINCIA PIU' CASSAINTEGRATA D'ITALIA

In Italia, nel corso del 2015, sono state richieste 677.321.935 ore di cassa integrazione, con un calo del 35,6% rispetto al 2014.

Nella nostra regione, nello stesso arco di tempo, la richiesta è stata di 80.517.900 ore, in diminuzione del 31,8% rispetto all'anno precedente (-20,6% ordinaria, -34,9% straordinaria, -47,4% deroga). Il Piemonte si conferma seconda regione per ore richieste, dopo la Lombardia.

Mediamente, nel corso dei mesi del 2015, i lavoratori salvaguardati  sono stati 39.470 con un calo di 18.364 unità rispetto all'anno precedente.

Con 47.040.723 ore complessivamente richieste, Torino si conferma provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Roma (40.096.538), Milano (37.443.103) e Brescia (34.920.290).

Nell'anno 2015, rispetto al 2014, l'andamento delle ore nelle province piemontesi è stato il seguente: Asti +7,8%, Alessandria -15,0%, Verbania -22,4%, Vercelli -26,5%, Novara -26,9%, Torino -35,6%, Cuneo -36,3%, Biella -42,6%.

Per quanto concerne i settori produttivi, si sono registrate le seguenti variazioni: -31,7% industria, -32,3% edilizia, -9,1% artigianato, -38,4% commercio, +17,8% settori vari, per un totale di -31,8%.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"L'anno 2015 ha registrato in Piemonte un calo significativo di ore di cassa integrazione rispetto al 2014, anche se inferiore al dato nazionale. I dati positivi dell'INPS sono, in parte, condizionati dal fermo amministrativo per la cassa ordinaria e da quello normativo e finanziario per la cassa in deroga. Le ore richieste lo scorso anno sono, comunque, il 222% in più di quelle del 2008, anno di inizio crisi. E' evidente che siamo ancora in presenza di una forte selettività degli effetti sulle imprese e sulle persone, che richiederebbero scelte economiche diverse dalle attuali, sia in termini di investimenti sugli asset industriali strategici per il Paese sia di sostegno ai consumi, con il rinnovo dei contratti di lavoro e con adeguate politiche fiscali rivolte ai lavoratori dipendenti e ai pensionati".

 

Undicesimo rapporto sulla cassintegrazione in allegato.

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