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Giovedì, 31 Dicembre 2015 10:54

Decismo rapporto UIl sulla cassintegrazione

10° RAPPORTO 2015 UIL (NOVEMBRE 2015)

LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE

ORE AUTORIZZATE NOVEMBRE 2015 – dati per macro area, regioni e province - (confronto con Ottobre 2015) STIMA UIL LAVORATORI NOVEMBRE 2015 – dati per macro area e regioni - (confronto con Ottobre 2015 )

ORE AUTORIZZATE PER SETTORE PRODUTTIVO NOVEMBRE 2015 – dati per macro area e regioni - (confronto con Ottobre 2015)

ORE AUTORIZZATE GENNAIO-NOVEMBRE 2015 – dati per macro area e regioni - (confronto con stesso periodo 2014)

Elaborazione UIL su fonte INPS

PRESENTAZIONE

Con oltre 52 milioni di ore autorizzate a novembre (-18,8% rispetto al mese precedente), il monte ore raggiunto complessivamente negli 11 mesi del 2015 è di circa 635 milioni di ore di cassa integrazione (-34,1% rispetto allo stesso periodo del 2014).

Il dato, però, è fortemente condizionato- fa notare il Segretario confederale UIL, Guglielmo Loy - dal consistente fermo  amministrativo per le autorizzazioni della Cassa Integrazione Ordinaria (come fa notare la stessa Inps) evidenziato dalla assenza di ore concesse  in oltre 20 Provincie,  e dal rallentamento, ormai strutturale, dell'uso della Cassa in deroga. In questo caso i motivi sono sia la scarsezza delle risorse a disposizione delle Regioni sia i vincoli, fortemente riduttivi, che hanno fissato il tetto massimo di utilizzo a 5 mesi.

E' per questo che il nostro osservatorio ha monitorato con attenzione la Cassa Straordinaria, unico dato   veritiero dal punto di vista socio-economico : ebbene – osserva  Guglielmo Loy-  la sostanziale tenuta del numero delle ore autorizzate (oltre 37 milioni e 4° mese dell'anno nella classifica)  come quantità di  non può non preoccupare in quanto, per le caratteristiche di questo strumento di protezione sociale, sembra mantenersi alto il numero di imprese che sono costrette a dolorosi processi di ristrutturazione. In sostanza il sistema produttivo sembra un puzzle in cui convivono settori in (leggera) ripresa con altri in cui la crisi è ancora profonda.

I dati di novembre ci consegnano una flessione di ore autorizzate sia nelle 3 macro aree (con la maggiore flessione nel Mezzogiorno -35,8%; seguito dal Centro -25,6%; Nord -8,5%) che nelle 3 gestioni (-51% Cig Ordinaria; -38,7% Cig Deroga; -0,2% Cig Straordinaria). In valori assoluti, con le sue 37,7 milioni di ore richieste, il 72% delle ore di cassa integrazione,  è la Cig Straordinaria ad assorbite circa i ¾ delle ore di cassa integrazione di novembre.

Aumenti si registrano, viceversa, in 5 Regioni (Puglia, Sardegna, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto), nelle 2 Province Autonome di Bolzano e Trento ed in 41 Province (a Vercelli il maggior incremento).

Variazioni congiunturali al ribasso in tutti i principali settori produttivi (la diminuzione più forte di ore autorizzate nel commercio con una contrazione del 40,7% di ore autorizzate). In valori assoluti permane l'industria il settore con il maggior numero di ore autorizzate (39,4 milioni di ore).

Dal cumulo di ore richieste tra gennaio e novembre di quest'anno, su un totale di circa 635 milioni di ore di cassa integrazione richieste dalle aziende, il 58,5% di ore è stato assorbito dalla cassa integrazione straordinaria. A questa segue la cassa integrazione ordinaria con oltre 172 milioni di ore, e la deroga con circa 91 milioni di ore. I tre tipi di intervento hanno subito una flessione rispetto allo stesso periodo del 2014: in misura maggiore la Cig in deroga con -55,4%, seguita dalla Cig Straordinaria (-29,4%) e dalla Cig Ordinaria (-26,1%). Omogeneo nelle 3 macro area il decremento di ore: 34%. In tutte le Regioni sono scese le ore di cassa integrazione richieste con l'unica eccezione della Provincia Autonoma di Trento in cui si è registrato il lievissimo aumento dello 0,1%.

Sono dati questi che confermano che comunque la Cassa Integrazione rimane uno scudo importante per evitare il passaggio alla disoccupazione ( sono comunque 339.000 le unità di lavoro salvaguardate dalla Cassa Integrazione) e – conclude Guglielmo Loy -  non può non preoccupare che gli ultimi interventi legislativi (jobs act) l'hanno significativamente indebolita.

Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL

Tabelle in allegato.

30 dicembre 2015

(rapporto curato da Antonella P.)

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Mercoledì, 04 Novembre 2015 10:31

Ottavo rapporto UIL sulla cassintegrazione

Si invia in allegato, l'8° Rapporto UIL sulla cassa integrazione.

L'elaborato contiene i dati riferiti al mese di  settembre 2015 (con un confronto sullo stesso mese del 2014) ed il cumulo delle ore autorizzate nei primi 9 mesi dell'anno.

Le ore autorizzate di cassa integrazione sono, come di consueto, sviluppate per macro area, Regioni, Province e settori produttivi.

 

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Martedì, 13 Ottobre 2015 10:45

4° rapporto UIL sugli Ammortizzatori sociali

In allegato il 4° rapporto UIL sugli Ammortizzatori sociali ed una sintesi dello stesso rapporto, presentato alla stampa, che analizza i dati del 2014 su beneficiari, costo del sistema di protezione sociale con un  confronto con il 2013.

 

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Giovedì, 24 Settembre 2015 10:09

7° Rapporto UIL sulla cassa integrazione

7° RAPPORTO 2015 UIL (AGOSTO 2015)

LA CASSA INTEGRAZIONE PER MACRO AREE, REGIONI E PROVINCE

 

ORE AUTORIZZATE AGOSTO 2015 – dati per macro area, regioni e province -

(confronto con Luglio 2015)

 

STIMA UIL LAVORATORI AGOSTO 2015 – dati per macro area e regioni -

(confronto con Luglio 2015 )

 

ORE AUTORIZZATE AGOSTO 2015 – dati per macro area, regioni e province -

(confronto con Agosto 2014)

 

ORE AUTORIZZATE GENNAIO-AGOSTO 2015 – dati per macro area, regioni e province -

(confronto con stesso periodo 2014)

 

Elaborazione UIL su fonte INPS

File completo in allegato

PRESENTAZIONE

Saremmo i più felici se il dato del crollo delle domande di cassa integrazione fosse testimonianza di una reale ripresa produttiva. Più persone lavorano meglio è, per se stesse e per il Paese.

Prima, però, di assecondare questa tesi vorremmo dal Governo la certezza che questi dati siano certificati con attenzione: è singolare che intere province, anche del triangolo industriale, non abbiano nemmeno un'azienda che, ad agosto, abbia visto autorizzate richieste di cassa integrazione ordinaria.

Dai dati INPS, infatti, risulta che in 49 province della Repubblica non è stata autorizzata neanche un'ora di cassa integrazione ordinaria. Province considerate, a ragione, cuore pulsante del nostro  sistema produttivo come, tra le altre,  Alessandria, Novara, Genova, Cremona, Brescia, Varese, Ferrara, Modena, Piacenza, Parma, Prato, Ancona Latina, L'Aquila, Avellino, Salerno, Taranto, Cosenza, Catania,  Sassari.

Sarebbe opportuno assicurarsi con certezza che questi dati siano  frutto di una ripresa economica, che tutti auspichiamo, e non  di un fermo amministrativo o di rallentamenti burocratici.

Sulle domande di disoccupazione, infine, è auspicabile  che non si diano interpretazioni, in positivo o in negativo, quando la stessa Inps invita a "tenere presente  che i dati sulle domande di Naspi sono da considerarsi ancora parziali."

In sintesi: esprimere valutazioni serene ed oggettive, a livello nazionale,  su dati "precari" ed incompleti come nel Cassa Integrazione ad Agosto risulta difficile.

Guglielmo Loy – Segretario Confederale UIL

Roma, settembre 2015

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COMUNICATO STAMPA: 6° rapporto 2015 sulla cassa integrazione in Piemonte

(confronto tra primi sette mesi 2015 e primi sette mesi 2014)

 

PRIMI SETTE MESI DELL'ANNO:  IN PIEMONTE, RISPETTO AL 2014,  LA CIG SCENDE DEL 14,7%. A LIVELLO NAZIONALE IL CALO E' DEL 29,9%.

In Italia, nei primi sette mesi del 2015, sono state autorizzate  417.882.381 ore di cassa integrazione con un calo del 29,9%  rispetto allo stesso periodo del 2014.

Nella nostra regione, nello stesso arco di tempo, la richiesta è stata di 55.083.453 ore, in diminuzione del 14,7% rispetto all'analogo periodo del 2014 (-6,7 ordinaria, -17,7 straordinaria, -29,8 deroga).

Ancora una volta il Piemonte si conferma seconda regione in Italia per numero complessivo di ore richieste.

DATI PROVINCIALI  (PRIMI SETTE MESI)

L'andamento delle ore nelle province piemontesi, nel confronto dei primi sette mesi  con il 2014, è stato il seguente: Asti +17,5%, Torino -8,4%, Alessandria -16,0%, Novara -22,9, Verbania -24,1%, Cuneo -26,5%, Vercelli -29,8%, Biella -40,7%.

Con 32.932.792 ore richieste nei primi sette mesi, Torino è ancora la provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Roma (26.063.502), Milano (25.194.937), Brescia (18.420.151), Varese (16.126.193) e Taranto (13.826.782).

DATI MENSILI REGIONALI

A luglio, in Piemonte, sono state richieste  4.516.782 ore di cassa integrazione  in calo del 34,4% rispetto a giugno (-33,9 ordinaria, -4,6 straordinaria, -80,5 deroga).

Rispetto ai settori produttivi si evidenziano queste variazioni: -26,5% industria, -39,9% edilizia, -69,6% artigianato, -57% commercio, -94,7% settori vari (tot -34,4%).

A luglio, i lavoratori interessati all'ammortizzatore sociale sono stati 26.569 in calo di 13.914 unità rispetto al mese precedente.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"I dati relativi alle richieste di cassa integrazione nei primi sette mesi del 2015 evidenziano un calo significativo a livello nazionale (-29,9%), molto più contenuto in Piemonte (-14,7%). I ritmi modesti di crescita del Pil nazionale, la stagnazione degli investimenti e dei consumi, le turbolenze internazionali collegate alla situazione economica in Cina, non inducono, purtroppo, ad ottimismo per quanto concerne l'avvio di un percorso robusto di ripresa, necessario per combattere efficacemente la disoccupazione. La crisi internazionale, esplosa nel 2008, sta per varcare l'ottavo anno e lascia presagire che non ha nessuna intenzione di abbandonarci".

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Lunedì, 27 Luglio 2015 10:12

Quinto rapporto UIL sulla cassintegrazione

Si invia in allegato il 5° rapporto UIL sulla cassa integrazione contenente i dati del mese di giugno 2015, con la consueta suddivisione per macro aree, regioni, province e settori produttivi.

 

UIL-Servizio politiche attive e passive del lavoro

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In allegato e sotto il comunicato stampa con le dichiarazioni del Segretario Generale G. Cortese sul rapporto UIL sulla cassa integrazione.

COMUNICATO STAMPA

4° rapporto 2015 sulla cassa integrazione in Piemonte

TORNA A CRESCERE LA CASSA INTEGRAZIONE. IN PIEMONTE A MAGGIO +16%

Cortese: "persistente fragilità del sistema produttivo"

 

In Italia, a maggio, sono state richieste 65.406.585 ore di cassa integrazione con un aumento, rispetto al mese di aprile, del 7,4%.

In Piemonte la richiesta è stata di 9.601.491, in aumento del 16% (+48,5% ordinaria, +16,5% straordinaria,

-93,7% deroga). A maggio, i lavoratori piemontesi tutelati sono stati 56.479, con un aumento di 7.774 unità rispetto ad aprile.

DATI PROVINCIALI

L'andamento delle ore nelle province piemontesi, nel confronto tra maggio e aprile, è stato il seguente:

Cuneo +125%, Vercelli +66%, Asti +60,2%, Verbania +14,1%, Torino +11%, Novara +4,4%, Alessandria -34%, Biella -76,1%.

PRIMI CINQUE MESI

Nella nostra regione, nei primi cinque mesi dell'anno, la richiesta è stata di 43.684.486 ore, in diminuzione del 13,4% rispetto all'analogo periodo del 2014 (-12,5 ordinaria, -5,6% straordinaria, -51% deroga).

A livello nazionale sono state autorizzate 297.576.620 ore con un calo del 34,4%.

Il Piemonte è la regione con la maggiore richiesta di ammortizzatori sociali, dopo la Lombardia.

DATI PROVINCIALI

L'andamento delle ore nelle province piemontesi, confrontando i primi cinque mesi del 2015 con l'analogo periodo del 2014, è stato il seguente: Asti +20,1%, Torino -4,3%, Novara -20,0%, Alessandria -21,6%, Vercelli

-24,4%, Verbania -25,2%, Cuneo -30,7%, Biella -51,5%.

Con 26.400.902 ore richieste nei primi cinque mesi dell'anno, Torino si conferma provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Milano (18.342.320), Roma (15.313.380), Brescia (13.700.081).

SETTORI PRODUTTIVI

Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi,confrontando i primi cinque mesi del 2015 con l'analogo periodo del 2014, è stata la seguente: Industria -7,5%, Edilizia -31,2%, Artigianato -40,4%, Commercio -39,7%, Settori vari -21,4%, per un totale di -13,4%.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:"L'andamento delle richieste di cassa integrazione in Piemonte mostra la persistente fragilità del sistema produttivo, alle prese con un percorso ancora accidentato e per nulla lineare. Stupisce l'enorme differenza del calo di ore nei primi cinque mesi dell'anno, perché il Piemonte si discosta di 21 punti percentuali dal dato nazionale (-13,4% rispetto a -34.4%). Sarebbe, infine, quantomai opportuno preoccuparsi della condizione di quasi 30.000 piemontesi che, nei prossimi mesi, rischieranno di ingrossare le fila degli esodati e di trovarsi senza alcun reddito per la perdita del posto di lavoro, l'esaurimento degli ammortizzatori sociali, l'impossibilità di agganciare il traguardo della pensione".

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Venerdì, 22 Maggio 2015 17:16

3° Rapporto UIL sulla cassintegrazione

In allegato il 3° Rapporto UIL sulla cassa integrazione riferita ad aprile.

L'elaborato contiene anche il dato delle ore autorizzate nel I quadrimestre con la consueta suddivisione per macro aree, regioni, province e settori produttivi.

 

Dati elaborati dallla UIL - Servizio Politiche del Lavoro

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COMUNICATO STAMPA

2° rapporto 2015 sulla cassa integrazione in Piemonte (confronto tra primo trimestre 2015 e primo trimestre 2014)

PRIMO TRIMESTRE: CASSA INTEGRAZIONE IN CALO DEL  17% IN PIEMONTE E DEL 42,2% IN ITALIA

In Italia, nel primo trimestre del 2015, sono state autorizzate 170.307.681 ore di cassa integrazione con un calo del 42,2% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Nella nostra regione, nel primo trimestre, la richiesta è stata di 28.850.566 ore, in diminuzione del 17,0%, rispetto all'analogo periodo del 2014 (-15,5 ordinaria, -12,6 straordinaria, -46,3 deroga).

DATI PROVINCIALI

L'andamento delle ore nelle province piemontesi, nel confronto trimestrale con il 2014, è stato il seguente: Asti +20,0%, Alessandria -8,9%, Torino -15,7%, Novara -17,4%, Verbania -23,3%, Vercelli -27,7%, Biella -29,0%, Cuneo -30,4%

Con 15.331.281 ore richieste nel primo trimestre, Torino si conferma, provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Milano (9.976.859), Brescia (9.323.211), Varese (7.958.871) e Roma (7.937.777).

SETTORI PRODUTTIVI

Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi è stata la seguente: Industria -9,4%, Edilizia -31,4%, Artigianato -17,7%, Commercio -57,0%, Settori vari +41,8%, per un totale di -17,0%.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"I dati relativi alle ore di cassa integrazione del primo trimestre dell'anno mostrano segnali positivi, che risentono, però, del crollo delle richieste di cassa in deroga dovute alle restrizioni per la concessione e alle traversie legate al finanziamento di questo importante ammortizzatore, che ha tutelato nel corso della crisi decine di migliaia di posti di lavoro. A testimoniare le difficoltà esistenti sul percorso della crescita ci sono i numeri della disoccupazione generale e, in particolare, di quella giovanile, che ha raggiunto nella nostra regione percentuali simili a quelle del mezzogiorno d'Italia. Gli stessi dati diffusi ieri da Unioncamere, evidenziando un saldo ancora negativo del primo trimestre 2015 tra nascite e cessazioni di imprese in Piemonte

(-2.767), indicano che la strada della ripresa è ancora lunga".

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In allegato il 2° Rapporto UIL sulla cassa integrazione con i dati riferiti a marzo 2015.

L'elaborazione include anche le ore complessivamente autorizzate nel I trimestre 2015, con la consueta suddivisione per macro aree, Regioni, Province e settori produttivi.

Dati elaborati dalla UIL-Servizio Politiche del Lavoro.

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