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A corollario dell’attività di volantinaggio, avvenuta capillarmente su tutto il territorio provinciale, Uil Pensionati, Fnp Cisl e Spi Cgil, in data mercoledì 30 novembre svolgeranno un Sit-In davanti alla Prefettura di Alessandria, dalle 10 alle12, prima di essere ricevuti dal Prefetto al quale le tre sigle manifesteranno le ragioni che sorreggono le iniziative svolte fino ad oggi.

Come è noto la protesta dei sindacati dei pensionati contesta le due ultime delibere della Regione secondo le quali gli ospedali possono dimettere gli anziani non più in fase acuta, ma ancora non guariti, inviandoli nelle RSA senza una adeguata assistenza sanitaria, mentre nel contempo si aumentano le tariffe del 5,1% non avendo già provveduto ad emettere i promessi voucher per tutti in soccorso a famiglie e consorzi gravati da nuove spese.

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Il commento del Segretario UIL Pensionati di Alessandria, Luigi Ferrando, alle dichiarazioni dell'assessore regionale Maurizio Marrone, pubblicato su La Stampa di Alessandria, che riportava le dichiarazioni dell'assessore regionale Maurizio Marrone in merito alle manifestazioni organizzate dal sindacato pensionati del nostro territorio.

Le iniziative di protesta che si svolgeranno in tutte le province piemontesi vertono sulle seguenti motivazioni:

  • La nostra lotta tende ad impedire che le R.S.A. tornino ad essere il rifugio degli anziani bisognosi di cure “ senza fissare criteri di adeguatezza delle strutture alle condizioni sanitarie necessarie per una adeguata assistenza anche sanitaria e non solo assistenziale “.per evitare i disastri indotti dal Covid di ancora fresca memoria.
  • Nell’incontro citato dall’assessore con i vertici regionali del sindacato, di pochi giorni fa,si concordò un tavolo di discussione dell’argomento prima di dare inizio ai rincari, che invece sono già applicati, mentre i Voucher citati sono ancora allo stato di promessa.
  • La lodevole iniziativa dei menzionati Voucher in ogni caso non favorirà i degenti in convenzione il cui rincaro peserà sui consorzi ed in definitiva sui comuni.

In definitiva la nostrta protesta si inserisce in un più vasto disegno di allargamento dell’assistenza territoriale, in un miglioramento del servizio pubblico, secondo, tra l’altro, i progetti del PNRR in fase di attuazione.

Noi non protestiamo per il gusto di protestare, vigiliamo perché non continui la politica dei due tempi, prima i rincari poi gli aiuti.

Le condizioni della gran parte delle famiglie dei nostri rappresentati non è più in grado di subire questi atteggiamenti.

 

                                                                                                                                                                                                                                  Luigi Ferrando Segr. Prov. UILpensionati AL

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Buongiorno a tutte e a tutti, benvenuti al Consiglio direttivo di questo fine 2021, anche in questa occasione il mio compito e' quello di spiegare e condividere con voi i progetti ,gli obiettivi e i risultati che hanno tenuta occupata la segreteria della nostra stu dopo il 18 giugno giorno del nostro ultimo consiglio direttivo.

Vorrei non seguire un ordine cronologico temporale ma fare subito un salto in avanti e partire da queste ultime settimane perche' e' un momento molto decisivo e di grande fibrillazione per il nostro paese in quanto ci sono 2 temi molto importanti verso i quali il sindacato confederale e la Uilp stanno ponendo grande attenzione e impegno  e sono la  legge finanziaria 2021  e il pnrr. la finanziaria con numeri importanti vede i sindacati critici su molti punti della legge stessa, in particolar modo sul lavoro, il fisco e le pensioni, punto quest'ultimo che ci riguarda direttamente.

A Roma il giorno 16 novembre, giorno anche del nostro consiglio nazionale dove sono stati toccati temi dei quali vi parlero' dopo, i segretari generali Cgil, Cisl e Uil convocati dal presidente del consiglio draghi hanno ottenuto l'impegno del governo ad aprire nelle settimane immediatamente successive  2 tavoli  di concertazione sul fisco e sulle pensioni. Gia' il giorno 29 novembre si e' svolto l'incontro sul fisco: ma i segretari generali non sono per niente soddisfatti della distribuzione degli 8 miliardi stanziati per una decontribuzione fiscale perche’ dichiarano che il guadagno e’ per i ceti medi alti ,mentre i ceti medio bassi  ma sopprattutto i precari, le donne , sono fuori da questa ripartizione.

Per le pensioni siamo in attesa.

Sulle pensioni l'obiettivo della finanziaria e' quello di applicare per un anno la quota 102 cioe' la possibilita' di andare in pensione con 64 anni di eta' e 38 di contributi ,mentre l'eta' ordinaria di pensionamento con la legge Fornero e' di 67 anni, e poi di ritornare alla Fornero stessa  progetto questo che non soddisfa per niente i nostri vertici nazionali ' e anche noi a livello locale naturalmente' soprattutto per quanto riguarda il ritorno alla Fornero , infatti un obbiettivo delle mobilitazioni di piazza di queste settimane , il 27 eravamo a Torino, e' proprio quello di spingere il governo ad una profonda riforma delle legge Fornero.

Un altro punto molto importante verso il quale i n ostri vertici pongono molta attenzione e’ quello dei giovani ,infatti la questione delle pensioni 'non riguarda solamente noi che in pensione ci siamo gia' ma anche e soprattutto i giovani che stando cosi il sistema pensionistico ed il lavoro sempre piu’ precario e discontinuo , rischiano di trovarsi in eta'pensionistica con un monte contributi insufficiente ad avere una pensione adeguata e dignitosa, a tale proposito una delle proposte e' l'istituzione di una pensione di garanzia per i giovani e un progetto di previdenza complementare.

Il secondo tema di grande attualita' e' quello legato alle innumerevoli risorse che avremo a disposizione dal pnrr ed in particolare quelle riservate alla missione 6 dedicate alla sanita', risorse che come pensionati ci coinvolgono in particolar modo in quanto dovrebbero servire per la medicina del territorio, per le cure domiciliari per una rifrma delle rsa e per l'istituzione di una legge quadro sulla non autosufficienza ,a tale proposito ricordo che e' stato oramai da tempo istituito un tavolo per questa legge per ora senza risultati concreti e che nella finaziaria sono state aumentate le risorse per le persone non autosufficienti ma sono ancora poche e tutto questo ci riguarda in particolar modo perche' queste carenze del sistema socio sanitario messe a nudo dalla recente e perdurante pandemia hanno penalizzato in modo importante e sicuramente piu' di altre categorie di persone ,noi anziani pensionati, per tale motivo l'attenzione verso l'utilizzo di queste risorse deve essere continua e pressante.

Per ritornare ad avere una cronologia corretta dei fatti ricordo che stiamo proseguendo con i tavoli anziani nei comuni centri zona , anche se non tutti  i comuni purtroppo li hanno ancora istituiti ma stiamo sollecitando in maniera pressante in virtu' del fatto che dove ci sono ,sono un importante bacino di informazione  e spunti di aggiornamento delle situazioni nel territorio. ricordo anche che lo scopo di questi tavoli  osservatorio e' quello di tenere monitorate soprattutto le politiche socio sanitarie e assistenziali dei comuni nei confronti della popolazione anziana.

Ricorderete che vi ho parlato del progetto #tuteliamoglianziani che ha lo  scopo di sensibilizzare le istituzioni e i decisori ad un cambio di rotta delle politiche socio sanitarie per assicurare agli anziani il diritto alla salute e ad  una adeguata assistenza; ebbene in favore di questo progetto abbiamo fatto  11 ottobre un punto  in Alessandria di raccolta firme  di adesione per i cittadini con buoni risultati , abbiamo poi incontrato il prefetto ed il vescovo della diocesi di alessandria per chiedere loro un impegno  di adesione al progetto stesso.

abbiamo avuto anche un incontro con i vertici dell'asl  , sempre per fare il punto sulla situazione sanitaria nel distretto , dove sono emerse criticita’ importanti quali :il cup regionale per le prenotazioni delle prestazione sanitarie  che e' molto sottostimato in confronto degli impegni con conseguente aggravamento del disservizio gia' esistente, una criticia’' importante per la mancanza di medici soprattutto specialisti e di infermieri , situazione in peggioramento in quanto si stima che un 20% di medici andra' in pensione nei prossimi anni ,in verita' ci sono concorsi in atto per medici aperti anche agli specializzandi , cosa che prima non avveniva, e per infermieri ; ma ci vuole tempo prima che queste nuove risorse possano essere in organico ed operativi, non di meno sono le rsa in difficlota' per carenza di ospiti in seguito della pandemia.

Carenze queste che si aggiungono alla situazione sanitaria e vaccinale ancora  in sofferenza per la pandemia ,in conclusione ;i vertici sperano nelle risorse del pnrr anche se lo scetticismo e' evidente soprattutto per le 9 case di comunita' e i 3 ospedali di comunita' presenti nel pnrr per il nostro territorio ma che rischiano di essere dei contenitori vuoti( come le ben note case della salute) per la mancanza di personale medico e infermieristico ma soprattutto per la mancanza di un importante progetto per  reperire le risorse umane.

Abbiamo avuto anche un incontro con i vertici dell'ordine dei medi di medicina generale per fare il punto sulla situazione attuale e per capire cosa non ha funzionato nelle fase acuta della pandemia; ma soprattutto  perche' abbiamo avuto la sensazione, che e' piu' di una sensazione, che durante gli incontri avuti con le istituzioni in particolar modo sul socio sanitario, tutti questi lavorino per le loro competenze senza condividere con gli altri asl/consorzi/comuni/ medi ci di famiglia le loro risultanze in modo di avere un quadro generale completo , d'altronde il soggetto del loro lavoro e' unico e cioe' le persone. per cui uno degli scopi di questi incontri e' proprio quello di stimolare le varie istituzioni a fare rete e collaborare tra di loro.

Con Spi e Fnp abbiamo in cantiere anche un progetto con le rispettive associazioni di volontariato auser, nanteas e Ada per l'istituzione di uno sportello permanente di ascolto rivolto alle persone anziane ,in particolar modo per quelle sole e fragili, al fine di creare ua rete di enti e istituzioni che possano prendere in carico e rispondere a tutte le problematiche che arrivano a questo sportello.

anche se personalmente credo che la maggior parte dei contatti che riceveremo da questo sportello, sara’ di anziani soli che hanno bisogno di parlare con qualcuno in fatti  vorrei leggervi dei dati statistici che mettono in evidenza il problema della solitudine e della depressione degli anziani ,problema questo molto sottovalutato ****

Per concludere vorrei riprendere cio' che e' emerso nel consiglio nazionale del 16 novembre del quale vi ho accennato prima , le risultanze principali sono che l'istituzione delle stu e’ un progetto con molte pecche soprattutto nei grandi centri dove c'e' stata una frammentazione eccessiva e questo ha provocato  una mancanza di rappresentativita' con le istituzioni ,per cui si sta' pensando ad una parziale riunione di alcune stu ,processo questo messo gia' in pratica a Torino. 

Ma soprattutto il progetto di proselitismo  avviato con un protocollo firmato da tutti i segretari generali delle categorie degli attivi che prevedeva ,previo un compenso economico, che gli attivi iscritti alla categoria venissero accompagnati al momento della pensione ad una iscrizione alla uilp. purtroppo questo progetto ha presentato molti chiari e scuri ( per usare le parole del nostro segretario organizzativo pasquale lucia) personalmente credo che ci siano piu’ scuri infatti i dati i nostro possesso ci fanno pensare questo ,  per cui va' ripensato perche’non e' accettabile che molti iscritti alle categorie degli attivi al momento del pensionamento non transitino nella uil pensionati (penso che ricordiate che nei nostri direttivi  abbiamo gia' piu' volte affrontato questo argomento )

In conclusione vorrei ringraziarvi per essere intervenuti oggi e augurarvi buone feste ,vi ricordo ancora una volta che alla nostra organizzazione ha sempre bisogno di volontari perche’ gli impegni sono molti ,per cui vi invito ,per quanto vi e’ possibile ad attivarvi per coinvolgere giovani pensionati. grazie

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È una particolare modalità di pensionamento anticipato (cd. opzione donna) che consente alle lavoratrici di accedere al pensionamento con requisi più bassi risptto alle regole ordinarie, ma con un calcolo della pensione effettuato interamente con il metodo contributivo.

COME CAMBIA NEL 2021

La Legge di Bilancio ha esteso la platea delle donne che  possono beneficiarne. L'estensione riguarda le lavoratrici  nate nell'anno 1962, se dipendenti, e nell'anno 1961, se  autonome, a condizione, per entrambe, che abbiano raggiunto entro il 31 dicembre 2020 anche il requisito  contributivo di 35 anni utili per il diritto.

 

 

Requisito contributivo al 31/12/2020      dipendenti 35 anni      lavoratrici autonome 35 anni

Requisito anagrafico al 31/12/2020         58 anni                            59 anni

Finestra mobile                                            12 mesi                           18 mesi

 

Possiedi i requisi necessari? Vuoi saperne di più?

Vieni nei nostri uffici per avere tutte le risposte e l'aiuto che occorre anche per:

QUOTA 100, PENSIONE ANTICIPATA,  LAVORATORI PRECOCI, USURANTI,  APE SOCIALE, NONA SALVAGUARDIA

Rivolgiti all'ufficio patronato Ital più vicino a te. Siamo presenti in tutta la provincia (vedi sezione sito SEDI e CONTATTI)

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Le Segreterie nazionali unitarie di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil, esprimono forte preoccupazione per la risalita dei contagi da Covid 19 e per il crescente numero di focolai all'interno delle strutture sociosanitari residenziali per anziani.

"La tragedia che si è consumata la scorsa primavera all'interno delle strutture per anziani – dichiarano Spi, Fnp, Uilp – non può e non deve ripetersi. Bisogna intervenire immediatamente, mettendo in sicurezza tutte le strutture e garantendo la presenza di personale adeguatamente formato. Bisogna attuare piani di ricollocamento degli ospiti positivi al virus, che devono essere trasferiti in strutture idonee, per non trasformare le case di riposo in lazzaretti. Occorre inoltre garantire agli ospiti delle strutture la possibilità di restare in contatto con i propri parenti, anche attraverso gli strumenti digitali, perché i danni provocati dell'isolamento e dalla solitudine sono enormi, soprattutto per chi soffre di malattie cronico degenerative come le demenze.

Alla luce di questa seconda ondata, appare ancora più chiaro che l'intero sistema delle strutture residenziali sociosanitarie per anziani va profondamente riformato. Servono sistemi più efficaci di accreditamento, monitoraggio e controllo delle strutture, con un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sindacali dei pensionati. Bisogna ridurre al massimo l'istituzionalizzazione; potenziare e sperimentare forme di residenzialità alternativa, come cohousing e appartamenti solidali; favorire la permanenza delle persone anziane nelle proprie case, assistendole in modo adeguato. Questa riorganizzazione deve essere inserita in un più grande progetto di rilancio del Ssn: bisogna trovare soluzioni alla carenza e alla precarizzazione del personale medico e infermieristico; è fondamentale potenziare prevenzione, riabilitazione, cure intermedie, medicina del territorio e favorire le cure domiciliari, inserendo in modo molto più organico i medici di medicina generale all'interno del Servizio sanitario nazionale; è necessario collegare maggiormente la rete ospedaliera con l'assistenza primaria e la medicina territoriale all'interno di un rafforzamento della rete socio sanitaria integrata, dare piena attuazione al Piano nazionale cronicità, così da garantire la presa in carico e la continuità assistenziale; risulta importante implementare l'innovazione tecnologica in campo medico, sia nell'assistenza ospedaliera, sia in quella domiciliare, dalla telemedicina, alla robotica, alla protesica; è infine giunto il momento di emanare una legge quadro nazionale sulla non autosufficienza che assicuri servizi e sostegni adeguati e omogenei in tutto il territorio nazionale. Questo va fatto utilizzando al meglio tutte le risorse disponibili, italiane ed europee, Mes compreso".

Le Segreterie nazionali di Spi, Fnp, Uilp annunciano una mobilitazione tra fine novembre e i primi di dicembre. Le pacifiche pantere grigie vogliono, nel rispetto dei protocolli e delle regole, far sentire la propria voce ed evitare che nelle piazze, luogo del giusto dissenso democratico, si infiltrino frange di violenti e criminali. I Sindacati dei pensionati vogliono fare la propria parte per far ripartire l'Italia.

 

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L'INPS comunica che, al fine di consentire a tutti i beneficiari dei pagamenti di recarsi presso gli uffici postali nel rispetto di contenimento della diffusione del COVID-19, anche per il mese di luglio opera l'anticipo del pagamento delle rate di pensione, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, che avverrà secondo i seguenti scaglioni, suddivisi in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione:

A-B mercoledì 24 giugno;

C-D giovedì 25 giugno;

E-K venerdì 26 giugno;

L-O sabato 27 giugno;

P-R lunedì 29 giugno;

S-Z martedì 30 giugno.

Come per le precedenti mensilità di aprile, maggio e giugno, Poste Italiane S.p.A. programmerà l'accesso agli sportelli dei titolari delle prestazioni in modo da scaglionare le presenze all'interno degli uffici postali.

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"La manovra del governo è insufficiente per quanto riguarda le risposte date ai pensionati, a partire dalla misura sulla mini rivalutazione per la quale riconfermiamo il nostro giudizio critico. Manca inoltre l'intervento sull'ampliamento della 14esima così come l'abbassamento delle tasse anche per chi è in pensione.

Bene invece gli impegni che il governo si è assunto per il futuro e in particolare la volontà di proseguire il confronto sulla previdenza e per una legge quadro sulla non autosufficienza".
Lo dichiarano Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil a seguito degli incontri che si sono tenuti ieri con il governo.

"A queste condizioni – continuano i Sindacati – confermiamo la manifestazione convocata per il prossimo 16 novembre a Roma, con l'intento di spingere il Parlamento a migliorare ulteriormente la manovra economica tenendo in considerazione le necessità di 16 milioni di persone che oggi rappresentano un terzo del paese e che non possono quindi continuare ad essere ignorate.
A tal fine organizzeremo anche dei presidi davanti al Senato in occasione della discussione parlamentare".

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Martedì, 02 Aprile 2019 09:52

Pensioni: da aprile il ricalcolo dei trattamenti

Dal 1° aprile sono in pagamento le pensioni ricalcolate con un nuovo meccanismo di rivalutazione annuale previsto dalla Legge di bilancio 2019, per il triennio 2019-2021.

Lo comunica l'INPS, con la circolare n. 44 del 22 marzo 2019, illustrando i nuovi criteri sulla base dei quali ha effettuato il ricalcolo dei trattamenti pensionistici a decorrere da gennaio 2019.

L'operazione di ricalcolo ha riguardato i trattamenti di importo complessivo lordo superiore a tre volte il trattamento minimo, ovvero la somma di tutte le pensioni di cui un soggetto è titolare, erogate sia dall'INPS che dagli altri Enti, assoggettabili al regime della perequazione cumulata.

Dal ricalcolo l'importo lordo complessivo dei trattamenti pensionistici, dovuto da gennaio 2019, risulta inferiore a quello già calcolato sulla base dei criteri previgenti alla riforma.

Nei prossimi mesi l'Istituto comunicherà le modalità di recupero delle somme relative al periodo gennaio-marzo 2019.

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Lunedì, 18 Febbraio 2019 11:15

Dati Istat sulle condizioni di vita dei pensionati

Nel 2016 e nel 2017 si confermano alcune tendenze in atto da alcuni anni: la progressiva diminuzione dei pensionati e dei percettori di pensione che risultano occupati, la riduzione del divario reddituale e il relativo miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie con pensionati rispetto a quelle senza.

Nel 2017 i pensionati sono 16 milioni (-23mila rispetto al 2016, -738mila rispetto al 2008) e percepiscono in media un reddito pensionistico lordo di 17.886 euro (+306 euro sull'anno precedente). Le donne sono il 52,5% e ricevono in media importi annui di quasi 6mila euro più bassi di quelli degli uomini.

In termini di importi medi, le differenze di genere rimangono marcate anche se in riduzione: per le pensioni di vecchiaia +72,6% a favore degli uomini nel 2005, +62,1% nel 2016, +60% nel 2017).

Continuano ad ampliarsi le differenze territoriali: l'importo medio delle pensioni nel Nord-est è del 20,7% più alto di quello nel Mezzogiorno (18,2% nel 2016, 8,8% nel 1983, primo anno per cui i dati sono disponibili).

Il cumulo di più trattamenti pensionistici sullo stesso beneficiario è meno frequente tra i pensionati di vecchiaia – riguarda il 28,2% dei pensionati – mentre è molto più diffuso tra i pensionati superstiti (67,4%), in grande maggioranza donne (86,5%).

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Mercoledì, 30 Gennaio 2019 11:40

Quota 100: presentazione delle domande di pensione

È stato pubblicato il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, che disciplina l'accesso al trattamento di pensione cosiddetta "Quota 100", alla pensione anticipata, ordinaria e cosiddetta "Opzione donna".

In attesa della pubblicazione della circolare illustrativa delle nuove disposizioni, con il messaggio 29 gennaio 2019, n. 395 si comunicano le modalità operative di presentazione delle relative domande di pensione, tramite l'accesso ai servizi online.

La domanda di pensione può essere presentata anche tramite i patronati e gli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all'INPS ovvero, in alternativa, può essere presentata utilizzando i servizi del Contact center.

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