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"Am Investco (il gruppo siderurgico intenzionato ad acquisire l'Ilva, ndr) ha annunciato che il numero dei lavoratori di cui intende farsi carico è di 10.000 unità. Se è così gli esuberi resterebbero più di 4.000. Il governo ha garantito che nessuno dei 14.000 dipendenti sarà destinatario di una lettera di licenziamento. Se è così, la strada migliore è quella di mettere a libro matricola di Am Investco tutti i 14.000 lavoratori interessati, per poi destinarli in modo distinto sia alla produzione che alle attività di ambientalizzazione e risanamento del sito di Taranto. Se ci si muoverà in questo senso la trattativa per un accordo sindacale con i nuovi acquirenti dell'Ilva potrebbero prendere il verso della discesa". Così la pensa Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, a proposito dell'appuntamento fissato per la mattina del 15 settembre presso il dicastero dello Sviluppo a Roma. Si tratta del primo di una serie di incontri tra sindacati, nuova proprietà e governo: la trattativa per giungere ad un accordo sindacale si annuncia in salita. "Da questa trattativa –sottolinea Palombella in un articolo pubblicato questa mattina su Formiche.net- può realizzarsi l'ennesimo contributo che i sindacati metalmeccanici potranno dare alla crescita del Paese".

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 8 settembre 2017

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Lunedì, 31 Luglio 2017 10:31

Metasalute: i frutti del rinnovo contrattuale

Dal 1° ottobre 2017, grazie a quanto fortemente voluto dalla Uilm e previsto all'art. 16 dell'accordo per il rinnovo del CCNL per l'industria metalmeccanica e della installazione di impianti sottoscritto il 26 novembre 2016, l'adesione a mètaSalute è estesa a tutti i lavoratori e le lavoratrici cui viene applicato questo CCNL, salvo facoltà di rinuncia individuale da comunicare alla propria azienda.

Saranno iscritti al Fondo mètaSalute con contribuzione interamente a carico dell'azienda (13 euro per 12 quote mensili, cioè 156 euro all'anno) tutti i lavoratori non in prova con contratto a tempo indeterminato, compresi i lavoratori part-time, gli apprendisti, coloro che hanno un contratto a tempo determinato con durata residua non inferiore a 5 mesi a decorrere dalla data di iscrizione nonché i lavoratori in aspettativa per malattia, i lavoratori interessati dalla CIG in tutte le sue tipologie e, per un periodo massimo di 12 mesi, i lavoratori cessati a seguito di procedura di licenziamento collettivo e che beneficiano della NASPI.

I lavoratori in precedenza già iscritti a métaSalute, dal 1° ottobre non pagheranno più la quota di 3 euro mensili precedentemente prevista a loro carico, così come i familiari fiscalmente a carico già inseriti e approvati dal Fondo che continueranno a essere in copertura.

Tuttavia tutti gli aderenti (anche quelli già iscritti) dovranno registrarsi dal 1° ottobre 2017 sul sito www.fondometasalute.it e generare le nuove credenziali che consentiranno l'accesso all'Area Riservata all'interno della quale potranno gestire la propria adesione e quella di eventuali familiari, aggiornare le anagrafiche e prenotare le prestazioni sanitarie.

Tutte le aziende che applicano il CCNL a partire dal 4 settembre dovranno registrare i propri dipendenti per permettergli di fruire delle prestazioni sanitarie.

Occorre quindi verificare che le aziende adempiano a quest'obbligo e in caso questo non avvenga o si verifichino altre difficoltà invitiamo i lavoratori e le lavoratrici a rivolgersi alla sede Uilm territoriale competente o al Rappresentante sindacale UILM.

 

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Si è tenuto in data odierna, presso la sede del ministero dello Sviluppo Economico, l'incontro, presenziato dal viceministro Teresa Bellanova, tra le delegazioni di Fim Fiom e Uilm ed i rappresentanti di ArcelorMittal Europe.

La riunione di quest'oggi ha avviato, di fatto, il confronto fra le organizzazioni sindacali e AM Investco Italy Srl per addivenire ad un accordo sui livelli occupazionali "vincolante" ai fini della procedura di cessione del gruppo Ilva in A.S. aggiudicata con decreto del Ministero allo Sviluppo Economico lo scorso 5 giugno.

Il CEO ArcelorMittal, Geert Van Poelvoorde, ha introdotto l'incontro con la presentazione del gruppo multinazionale siderurgico con sede in Lussemburgo: con un fatturato di oltre 60 miliardi di oltre 60 miliardi di dollari e 95.5 milioni di acciaio (anno 2016) AM è il maggior produttore al mondo, leader in America Latina, Nord America, Africa, principale produttore nella CSI, n.1 in Europa e con un organico complessivo oltre 200.000 dipendenti.

ArcelorMittal Europa, di cui è a capo Aditya Mittal, prevede una struttura organizzativa articolata in 3 settori: prodotti lunghi, prodotti piani e soluzioni per la distribuzione; i prodotti piani, con 39 siti produttivi, organizzati in cluster e presenti in 11 paesi, suddivisi in tre aree geografiche (Nord,Est e Sud Ovest, con19 altiforni operativi e n. 2 forni elettrici ad arco in funzione, hanno spedito nell'anno 2016 circa 28 milioni di tonnellate di acciaio. In Italia il gruppo siderurgico è già presente con centri di servizio e due siti produttivi a Piombino ed Avellino, con circa 1200 dipendenti.

Alla presentazione è seguita l'illustrazione del piano delle linee guida del piano industriale per il rilancio del gruppo Ilva e della sua integrazione con il gruppo AM, investimenti industriali ed ambientali previsti ed i livelli occupazionali.

Il management di AM ha enfatizzato, in particolare, la volontà di voler intervenire per la riduzione degli infortuni con l'adozione di pratiche già adottate negli altri stabilimenti europei e l'introduzione di tecnologie proprietarie avanzate per la riduzione delle emissioni nell'atmosfera ed il trattamento delle acque.

Per il rilancio dell'Ilva il CEO di AM ha confermato l'investimento complessivo di 4,2 miliardi di euro, di cui circa 1,137 miliardi per l'ambientalizzazione e 1,25 per gli investimenti tecnici.

Il piano industriale (2018-2024) presentato nel corso della riunione prevede, nella prima fase, una produzione di acciaio grezzo di 6 milioni di tonnellate annue con gli

attuali altoforni (Afo 1-2 e 4) ed il rimanente fabbisogno di bramme/laminati con prodotti provenienti da altri stabilimenti AM; alla realizzazione del piano ambientale (2023), l'AFO 5 verrà riattivato per raggiungere una produzione di 8 milioni di tonnellate di acciaio liquido a Taranto e con un organico complessivo dell'intero Gruppo di 10.000 addetti rispetto agli attuali 14.200.

Il CEO di AM ha riconfermato la realizzazione, a Taranto di un centro di Ricerca e Sviluppo che potenzierà la qualità dei prodotti e ne amplierà la gamma attraverso l'accesso a tutte le proprietà intellettuali di ed al know-how di ArcelorMittal; sono previsti interventi di upgrade degli impianti di Genove e Novi Ligure.

Sono state confermate le missioni produttive degli altri centri di trasformazione e logistica.

La Uilm ha espresso le proprie riserve sulle criticità che permangono dopo questa prima illustrazione del piano industriale e sugli interventi ambientali per i quali si dovrebbero prevedere tempi più ristretti di realizzazione, anche per anticipare la risalita della produzione di acciaio grezzo rispetto al 2024.

Inoltre abbiamo ribadito la nostra contrarietà e le nostre perplessità sulla determinazione dei livelli occupazionali previsti dal piano che evidenzia una contraddizione fra il decremento degli attuali addetti rispetto ad una previsione di incremento della produzione. La Uilm continua a ritenere inaccettabile la dichiarazione di esuberi e ripropone la richiesta del passaggio di tutti i lavoratori nella nuova società subentrante.

Abbiamo quindi richiesto un confronto di maggior dettaglio sui singoli temi per poter effettuare una valutazione più compiuta sulla proposta aziendale.

A fronte delle nostre sollecitazioni il CEO di AM si è reso disponibile anche a modificare le impostazioni previste dal piano, anche rispetto ai tempi di realizzazione, tenendo fermo,però, l'obiettivo della piena produzione e l'incremento della produttività sui modelli organizzativi già adottati negli altri stabilimenti del gruppo e senza escludere investimenti aggiuntivi.

Abbiamo convenuto di aggiornare il confronto, in modo più serrato, a partire dal prossimo 13 settembre; gli incontri, che avranno cadenza settimanale, si terranno presso il MiSE ed il Governo favorirà il raggiungimento dell'intesa fra sindacati ed azienda.

Nelle prossime settimane verrà inviata la comunicazione per il trasferimento del ramo d'azienda (art.47 L.428/90).

Siamo consapevoli della difficoltà della discussione che dovremo affrontare per la salvaguardia dei livelli occupazionali di Ilva e dell'indotto ma siamo anche certi di poter far modificare le previsioni indicate nel piano industriale e dimostrarne la loro "incongruenza" e la loro "inadeguatezza" a fronte della necessità di mantenere le professionalità e le specificità all'interno del gruppo per un rapido rilancio della più grande realtà siderurgica italiana.

Roma, 20 luglio 2017 UILM NAZIONALE

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Lo scorso 21 giugno nella sede Confapi di Milano, sulla base di quanto discusso il giorno precedente, l'Unionmeccanica ha consegnato a Fim, Fiom e Uilm una proposta scritta complessiva sugli aspetti economici e normativi per il rinnovo del CCNL scaduto a ottobre 2016 Nel testo è previsto che:

- il CCNL sarà rinnovato per 4 anni, quindi scadrà il 31 ottobre 2020 e gli aumenti contrattuali saranno misurati con l'Ipca "depurata dagli energetici" a consuntivo ed erogati a novembre 2017, per quanto riguarda il 2016. Per gli anni successivi saranno calcolati ed erogazione nel mese di giugno di ciascun anno di vigenza contrattuale;

- ci sia l'erogazione di flexible benefit del valore di 150 euro per il 2018 (da marzo), per il 2019 e il 2020 (a partire da gennaio di ciascuno di questi anni) e di un importo di 80 euro "una tantum" con la retribuzione di ottobre 2017;

- il contributo aziendale per il fondo di previdenza complementare Fondi sarà aumentato di 0,2% da giugno 2018 e di un ulteriore 0,2% da gennaio 2020;

- sia costituito in sinergia con l'EBM di una Assistenza sanitaria integrativa a carico delle imprese che verseranno 60 euro annui a decorrere da gennaio 2018, con la possibilità di verificare a giugno 2019 la congruenza di tali importi con le esigenze dei lavoratori.

Nella proposta di Unionmeccanica erano inoltre migliorate le norme sulla formazione professionale e sul diritto allo studio, erano previste innovazioni importanti in materia di salute e sicurezza e si conveniva su una revisione del sistema di inquadramento. Si trattava dunque di una proposta, coerente con quanto fatto in altri rinnovi contrattuali, che andava riletta e in qualche punto corretta, per dare anche ai dipendenti delle aziende che applicano il CCNL della piccola e media impresa metalmeccanica il loro giusto rinnovo contrattuale. E invece Fim e Fiom hanno iniziato una disputa - lo riconosciamo - su temi assai rilevanti per il Sindacato sul ruolo degli iscritti e sulla consultazione dei lavoratori. Temi che tuttavia - soprattutto nelle piccole e medie imprese dove gli iscritti - purtroppo - non sono molti e i referendum - per stessa ammissione di chi ha organizzato l'ultimo nel 2013 - vedono il voto di poco più del 10% degli aventi diritto, rischiano di trasformarsi in vuoti esercizi ideologici che vanificano la concreta azione sindacale unitaria. Proprio nella piccola e media impresa il Sindacato deve esprimere quel sovrappiù di responsabilità per ovviare alla maggiore debolezza dei lavoratori causata dalle limitate dimensioni dell'azienda. Nella discussione di ieri, per certi versi difficile da comprendere, la Uilm ha sostenuto e continua a sostenere che su questi argomenti, da un lato le previsioni dell'accordo interconfederale sulla "rappresentanza" e dall'altro quanto convenuto tra Fim, Fiom e Uilm nel cd. "percorso di validazione" già adottato in altri rinnovi, siano gli strumenti per risolvere la questione. Sarà stato il caldo o la tensione accumulata in questi mesi trattative costruttive ma molto faticose, la disputa non ha trovato una soluzione e la Uilm ha chiesto all'Unionmeccanica di proporre in tempi brevissimi un paio di date per la rilettura del testo e la conclusione del negoziato. Uilm Nazionale Roma, 22 giugno 2017

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"Il previsto incontro tra Fim, Fiom, Uilm e Unionmeccanica Confapi, fissato per il 24 maggio a Roma non è stato tenuto poiché il Presidente di Unionmeccanica nei giorni antecedenti ha chiesto di posticipare per "mettere a punto" la posizione datoriale.

Purtroppo anche per impegni statutari delle Organizzazioni sindacali, abbiamo ripianificato per il 21 giugno a Milano.

Non si tratta della prima volta che ciò avviene, ma come Uilm vogliamo ritenere ancora possibile entrare in una fase stringente della trattativa anche perché ci sono delle scadenze ormai implicite ma ben definite: infatti se non si definirà l'ipotesi di rinnovo entro luglio, a settembre non potrà fare a meno di ricorrere alla mobilitazione dei lavoratori e di lavoratrici perché – dopo l'ipotesi di accordo per l'industria orafa e argentiera raggiunta lo scorso 18 maggio – restano ancora aperti i CCNL Unionmeccanica e quello dell'artigianato che è nostro compito e preciso diritto dei lavoratori e delle lavoratrici rinnovare.

Di questo l'Unionmeccanica deve essere consapevole!

Uilm Nazionale

Roma, 25 maggio 2017

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Si è svolto lo scorso 2 maggio 2017, nella sede di Confapi a Roma un incontro "ristretto" di trattativa per il rinnovo del CCNL 29 luglio 2013 scaduto il 31 ottobre 2016.

Nel corso dell'incontro in primo luogo si è svolto un riepilogo di quanto concordato sugli aspetti normativi (Diritto allo studio, Trasferte, Trasferimenti, Appalti, Formazione continua, Ferie migranti, Regolamentazione permessi legge 104), sui quali la Controparte è impegnata a fornire un testo definitivo per un'ultima verifica.

Su altre questioni invece permangono distanze di merito che andranno risolte nel corso dei prossimi incontri di negoziato e in particolare sull'Apprendistato dove l'Unionmeccanica chiede di allungare a tre mesi il periodo di prova, sui Contratti a termine laddove la Controparte chiede il computo della percentuale massima di legge su un periodo annuale, e sulla Contrattazione a livello territoriale laddove esistono ancora differenti impostazioni anche tra le Organizzazioni sindacali sul meccanismo di "validazione" delle Parti firmatarie il CCNL.

Inoltre, l'Unionmeccanica ha ridimensionato le proprie richieste in materia di Orario di lavoro, chiedendo solo la possibilità di aumentare e su base volontaria di 40 ore i limiti annui di straordinario.

Un successivo incontro è stato previsto per il 24 maggio sempre a Roma e in quell'incontro – anche su forti sollecitazioni delle Organizzazioni sindacali – l'Unionmeccanica è impegnata a formalizzare la propria proposta sugli aspetti economici, intendendo con questo termine l'incremento dei minimi, l'Una Tantum, le erogazioni in flexible benefit, la creazione dell'Assistenza sanitaria integrativa e gli aspetti legati alla Bilateralità e alle relative prestazioni.

Infatti il negoziato si sta protraendo oltre il previsto – è stato ribadito con determinazione anche dalla Delegazione Uilm – ed è necessario accelerare il negoziato per giungere a una conclusione entro l'estate.

Uilm Nazionale

 

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Giovedì, 23 Febbraio 2017 10:09

Comunicato unitario sulla Mondial Group Srl

Ieri si è svolto un importante incontro tecnico in Regione Piemonte sulla vertenza Mondial Group srl . Alla presenza dell'Assessore Regionale Pentenero e del Sindaco di Casale M. Palazzetti , abbiamo appreso dalla Mondial Group srl di una trattativa aperta con l'imprenditore casalese Campese già proprietario della Cofi Europe srl .

Quest'ultimo avrebbe intenzione di rilevare l'attività aziendale tramite un affitto di ramo d'azienda finalizzato al mantenimento delle attuali produzioni a Mirabello con 80 dipendenti che potrebbero diventare 90/100 nel corso dei successivi mesi.

L'affitto di azienda sarebbe subordinato alla accettazione da parte di 137 lavoratori di un licenziamento intimato da Mondial Group Srl a fronte di un incentivo all'esodo di 6000 euro lorde. I rimanenti 80 sarebbero quindi oggetto di passaggio nella nuova società con retribuzioni individuali inferiori rispetto alle attuali.

La scelta dei profili da licenziare avverrà in questi giorni e comunicato a noi parti sociali e direttamente ai lavoratori interessati a partire da lunedì 27.

Fim Fiom Uilm di Alessandria nei prossimi giorni convocheranno assemblee in azienda per discutere insieme ai lavoratori quale percorso avviare per tentare di salvare almeno una parte di occupazione nella piena consapevolezza di una decisione estremamente complicata da parte di  tutti i lavoratori interessati.

Fim Fiom Uilm Alessandria auspicano che nei prossimi incontri si potranno creare e discutere condizioni migliori rispetto a quelle prospettate , finalizzate al raggiungimento di un accordo che possa garantire quella continuità produttiva necessaria per garantire la sopravvivenza dell'azienda.

Alessandria 22.02.2017                                                  FIM – FIOM – UILM Alessandria

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Martedì, 07 Febbraio 2017 10:05

Attivo regionale Uilm Piemonte: venerdì 10 a Torino

Si terrà a Torino, il 10 febbraio '17 alle 10 nel Salone Buozzi della Uil Regionale, in via Bologna 11, l'Attivo Regionale Uilm Piemonte "La previdenza sanitaria dei Metalmeccanici"

Apertura dei lavori:

Gianfranco Verdini, coordinatore regionale

Interviene:

Tiziana Riggio, Direttore del fondo Metasalute

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L'ipotesi di rinnovo del Ccnl Federmeccanica/Assistal Fim, Fiom, Uilm è stato sottoscritto dopo una trattativa lunga e difficile, in un contesto economico di deflazione, di riduzione dell'occupazione e

degli investimenti, e in assenza di regole confederali sul rinnovo dei Contratti nazionali di lavoro.

Si partiva con due piattaforme sindacali distinte e con una precisa volontà della controparte di introdurre il cosiddetto "salario di garanzia", che avrebbe comportato aumenti solo al 5% dei metalmeccanici, attraverso la totale sovrapposizione del Ccnl con la contrattazione di secondo livello con l'obiettivo di ridimensionare il Ccnl.

Per far avanzare la trattativa sono stati decisivi: il sostegno, la mobilitazione e le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori, iscritti e non; la ricerca di una nuova sintesi unitaria fra le organizzazioni sindacali e la

capacità negoziale prodotta nelle proposte nel corso della trattativa, sono tutti fattori che hanno indotto la Federmeccanica/Assistal a modificare le sue posizioni espresse a partire dal 22 dicembre

2015 e consentito così di giungere a un contratto unitario.

L'intesa raggiunta è fortemente innovativa, allarga e acquisisce nuovi diritti, a partire dalla formazione continua e il diritto allo studio, alla riforma dell'inquadramento, dall'assistenza sanitaria integrativa per tutti, alla previdenza complementare, alla maggiore agibilità agli Rls sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; al rafforzamento della contrattazione e alla partecipazione, inoltre: l'intesa tutela i redditi dall'inflazione e rafforza il welfare, facendo passi avanti nei benefici complessivi per i metalmeccanici, definisce le regole democratiche e di rappresentanza fra le parti, le organizzazioni sindacali, gli iscritti e i lavoratori.

In questo modo si rafforza il ruolo del contratto nazionale quale strumento universale e generale di tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro di tutti i metalmeccanici.

L'ipotesi di accordo qualifica ed estende la possibilità per le Rsu e le organizzazioni sindacali di contrattare nei luoghi di lavoro tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa.

L'ipotesi di accordo, dopo l'approvazione degli organismi di Fim, Fiom e Uilm, per essere pienamente efficace ed esigibile deve essere validata dalla consultazione certificata che verrà svolta tramite voto segreto dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici.

Per queste ragioni le Segreterie nazionali e l'Assemblea nazionale di Fim, Fiom e Uilm invitano tutti i metalmeccanici a partecipare alle assemblee e al voto approvando il nuovo Contratto nazionale di

lavoro.

Segreterie nazionali

Fim, Fiom, Uilm

Roma, 1° dicembre 2016

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Il contratto dei metalmeccanici, firmato unitariamente, è uno degli eventi sindacali più importanti dell'anno. La Uil ha collocato al centro della propria azione il ruolo contrattuale del Sindacato.Abbiamo perseguito con determinazione e caparbietà questo obiettivo puntando sulla firma dei rinnovi contrattuali e i frutti stanno arrivando.

Ora, tocca subito al pubblico impiego. E così il 2016 potrà davvero essere ricordato come l'anno dei contratti. Si prepari poi Confindustria: anche il tempo della riforma delle relazioni industriali e del nuovo sistema contrattuale è ormai maturo.

La sfida dell'industria 4.0 deve essere accolta nella sua interezza e per far ripartire la produttività, dunque, bisogna puntare sul benessere lavorativo, su innovazione e su ricerca.

Roma, 26 novembre 2016

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