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Dopo aver letto dichiarazioni di apertura al dialogo, di investimenti e smentite sulla chiusura, è arrivata oggi l’apertura ufficiale del licenziamento collettivo per i 25 dipendenti delle Terme di Acqui spa.

Il piano industriale che porta alla chiusura di tutte le attività (Grand Hotel e Terme) è stato ufficialmente avviato. Crediamo che tale dichiarazione valga molto di più di mille altre parole.

I fatti parlano di chiusura totale di tutti  gli stabilimenti termali di Acqui con il licenziamento di tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore. 

Le Organizzazioni Sindacali unitariamente chiederanno l’avvio immediato della fase di consultazione.

E' in programma lunedì prossimo 21 marzo alle ore 15.30, in Piazza Italia 1 davanti al Grand Hotel Terme, un’assemblea aperta a tutti i lavoratori e le lavoratrici e alle istituzioni e i cittadini che vorranno partecipare al fine di valutare il percorso che i dipendenti, le OOSS e la città faranno insieme per porre fine a questo massacro.

Alessandria, 15 marzo 2022

Pubblicato in Notizie: UILTuCS
Ennesimo no di Terme di Acqui... dopo le dichiarazioni di apertura al dialogo arriva il rifiuto alla proposta di incontro di Filcams CGIL e UILTUCS UIL per il prossimo lunedì. 
I motivi? Hanno altri impegni  e soprattutto dopo la resistenza dei lavoratori e delle lavoratrici dovranno valutare aspetti operativi e giuridici (non abbiamo capito cosa voglia dire...) e che ci faranno sapere quando e come ci incontranno. Si vedrà... davanti ad una emergenza come quella lavorativa e dopo le dichiarazioni di chiusura imminente non ci è chiaro quali siano le priorità dell'azienda. 
Chiaramente i dipendenti non possono più attendere. La priorità per noi è il lavoro! Oggi inizia una lunga serie di iniziative...alle ore 15.00 presidio sotto le TERME E SOTTO IL GRAND HOTEL. Tutti i cittadini e le associazioni sono invitate a sostenere i lavoratori, il patrimonio delle acque e l'intera economia della città.
Pubblicato in Notizie: UILTuCS

Con una nota di poche righe la Prefettura di Alessandria ha annullato l’incontro previsto per domani tra le Organizzazioni Sindacali e Terme di Acqui spa: la Società ha infatti manifestato la propria indisponibilità all’incontro.

Un fatto a nostro avviso gravissimo: l’Azienda, ancora una volta, si sottrae al confronto costruttivo e addirittura non risponde positivamente ad un tavolo di mediazione presso una delle massime istituzioni territoriali. E’ chiaramente un segnale che non prospetta nulla di positivo.

Lo scontro sarà a questo punto aperto e prevediamo l’inevitabile apertura di una stagione calda dal punto di vista delle manifestazioni e blocchi sia per le attività aziendali che per la città di Acqui Terme e la stessa Alessandria. Non escludiamo nulla, neanche un presidio a Genova alla sede della società della famiglia Pater.

Le lavoratrici e i lavoratori sono compatti e sicuramente non si faranno intimorire dalle non risposte della società. Dopo gli eventi drammatici della scorsa settimana non è possibile accettare quanto sta accadendo. La UILTuCS da oltre un anno sta portando avanti una campagna di sicurezza sul lavoro… e la sicurezza è vista su diversi fronti: il lavoro non deve uccidere.

Davanti a questo cinismo imprenditoriale e alle responsabilità politiche che in questa vicenda sono tantissime, non possiamo rimanere fermi ad aspettare…

Seguiranno aggiornamenti sulle prossime manifestazioni di piazza.

 

UILTUCS Alessandria 

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Oggi si sono svolti i colloqui individuali tra lavoratori del comparto termale (circa 15 dipendenti) e la Dirigenza di Terme di Acqui spa.

Apprendiamo la proposta illustrata  dagli stessi lavoratori che è a nostro avviso  TERRIBILE e anche al limite della legalità.

Si propone infatti di modificare il contratto di assunzione passando da un  tempo indeterminato ad un tempo DETERMINATO con conseguente svuotamento dell’azienda dai dipendenti e l’introduzione di precarietà, flessibilità e perdita di tutti i diritti acquisiti nel corso degli anni di lavoro.

La proposta si basa su soli 6 mesi di effettivo lavoro (per il 2022 da aprile a metà novembre) e di ulteriori 6 mesi di Naspi, ovvero in disoccupazione. Si propone quindi di utilizzare un meccanismo INPS destinato alla perdita involontaria del posto di lavoro, ai soli fini aziendali di annullare completamente i dipendenti al libro paga. La natura della NASPI non è sicuramente questa!

Questa proposta nasconde  un doppio sacrificio: da una parte la totale precarizzazione del lavoro  e dall’altra l’utilizzo di una risorsa INPS a disposizione dei lavoratori che verrebbe erosa nell’arco di due anni e quindi con ulteriore beffa per chi rimanesse, nel prossimo futuro, senza lavoro.

Se lo scopo è la riduzione delle settimane lavorative, perché non prendere in esame le proposte fatte dalle Organizzazioni Sindacali? In primis l’utilizzo degli ammortizzatori sociali le cui risorse nascono proprio per far fronte alle crisi aziendali e ai piani di ristrutturazione.

Si continua a intravedere il solo scopo di liberarsi dei dipendenti. Altrimenti non si spiegherebbe il perpetuarsi delle decisioni finalizzate a riduzione, licenziamento e precarizzazione. Nel piano industriale non si vedono note positive che valorizzino la professionalità dei dipendenti e la ricchezza delle acque delle termali.  Ancora una volta si chiede ai lavoratori di sacrificare se stessi e alla città di sacrificare il suo patrimonio.

 

UILTUCS Alessandria

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Oggi si è tenuto un incontro tra Organizzazioni sindacali e Comune di Acqui Terme che aveva come oggetto la verifica della situazione relativa alle dichiarazioni di licenziamento e di chiusura del Grand Hotel Terme.

In un momento delicato della trattativa, dopo le dichiarazioni di chiusura di parte delle attività e di riduzione del comparto termale che abbiamo appreso lo scorso venerdì 4 febbraio, nel quale si è reso necessario l’intervento della Prefettura e del Comune stesso, proprio nella giornata di oggi l’azienda TERME DI ACQUI spa ha fatto pervenire lettere indirizzate alle lavoratrici e ai lavoratori, convocandoli per richiedere la modifica unilaterale dei contratti di lavoro. La convocazione, per come si legge, è individuale e la finalità indicata è “la riorganizzazione dei servizi termali adottando un calendario di apertura….coerente con la stagionalità turistica”.

L’Azienda continua nel voler mettere in pratica lo scellerato piano industriale presentato qualche giorno fa, senza alcun rispetto in primis del personale, ma anche delle Organizzazioni Sindacali e delle Istituzioni.

Maura Settimo, Segretario UILTUCS Alessandria: “Si precisa che, naturalmente, è facoltà dell’Azienda incontrare i propri dipendenti ma, tenuto conto dell’oggetto della comunicazione, abbiamo immediatamente diffidato  Terme di Acqui spa dal sottoporre ai dipendenti condizioni contrattuali peggiorative: riduzione oraria, modifica della forma contrattuale part-time/ full-time, modifica dei turni di lavoro, passaggio a contratto a tempo determinato o qualsiasi altra forma di contratto in peius.

Ovviamente non lasceremo soli i lavoratori e restiamo a loro disposizione, anche attraverso i nostri uffici legali, per le valutazioni del caso”.

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Il Consiglio Direttivo dell’Ente E.Bi.Di.M. (Ente Bilaterale della Distribuzione Moderna Organizzata), riunito il 22 novembre scorso, ha deliberato una nuova prestazione straordinaria CUMULABILE con le altre prestazioni  erogate dall’Ente. 

La nuova prestazione è titolata: Genitorialità emergenza Covid

La prestazione pari a 300 euro erogati come “una tantum” è rivolta alle lavoratrici e lavoratori  dipendenti da aziende della D.M.O. in regola con la contribuzione verso l’Ente in oggetto, che  abbiano un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, con almeno un figlio che abbia meno dei 18 anni  compiuti al momento della richiesta e che sia a carico fiscale di almeno uno dei due genitori.  

Le domande potranno essere presentate dal 1° dicembre 2021 al 28 febbraio 2022.  

Il Consiglio Direttivo dell’Ente ha, inoltre, apportato modifiche di ulteriore vantaggio per le  lavoratrici e i lavoratori alle prestazioni richiedibili dal 1° gennaio 2022 riferite all’Asilo Nido e alla Grave Malattia.  

ASILO NIDO:  

1. estensione del contributo economico anche per rimborso dei costi sostenuti per i centri  estivi e invernali per i bambini fino a 12 anni;  

2. contributo pari al 30% della differenza tra i costi sostenuti da lavoratore/trice e  l’importo dell’eventuale contributo analogo già percepito da altri Enti, fino ad un  massimo di 400 euro l’anno.  

GRAVE MALATTIA:  

  1. riduzione della percentuale d’invalidità al 60% per ottenere la prestazione.  

Tutte le informazioni presso gli uffici UILTuCS Alessandria scrivendo alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. fissando un appuntamento per la gestione delle pratiche.

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Il 19 ottobre scorso le organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs hanno incontrato Federdistribuzione per riprendere il confronto con la predetta associazione d’imprese della Grande distribuzione organizzata per il rinnovo del Ccnl Dmo scaduto il 31 dicembre 2019.

In apertura del confronto di cui qui si rassegna l’esito le parti hanno preliminarmente stabilito di procedere alla sottoscrizione definitiva del testo unico contrattuale risultante dal riallineamento dell’intesa di rinnovo del 19 dicembre 2019 e dalla disciplina riconducibile alla versione del Ccnl Tds 2013 (quando Federdistribuzione era ancora in Confcommercio).

Nei prossimi giorni il testo definitivo sarà siglato e si procederà successivamente alla stampa del Ccnl.

Relativamente al negoziato sul rinnovo del contratto collettivo, parte sindacale, in estrema sintesi, ha richiamato i temi salienti contenuti nella piattaforma rivendicativa.

Federdistribuzione, per parte sua, ha manifestato preoccupazione rispetto a due elementi che potrebbero seriamente incidere sul versante dei costi nel medio periodo: fiammata inflazionistica e riforma degli ammortizzatori sociali.

Si è stabilito, per il prosieguo del confronto, di dare vita a tre commissioni su classificazione, mercato del lavoro e relazioni sindacali.

Per i lavori delle predette commissioni sarà condivisi un calendario di incontri.

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Sono in stato di agitazione i circa 7mila dipendenti del Gruppo della grande distribuzione organizzata Pam Panorama S.p.A..

Alla base della protesta, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, la scelta della società di procedere a strettissimo giro alla “reinternalizzazione” del servizio di pulimento presso i propri ipermercati.

I sindacati nella nota trasmessa alla direzione aziendale, nel sollecitare il dietrofront sulla decisione unilaterale, stigmatizzano “il preavviso pressoché inesistente” e “le modalità estremamente sbrigative con cui ci è stata resa nota una modifica organizzativa tanto impattante nell’ambito del canale commerciale”.

Una scelta, sottolineano le tre sigle, che potrebbe avere “ricadute negative in termini gestionali nell’ambito del servizio di vendita”.

Oltre al danno in termini occupazionali cagionato alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti da chi fornisce attualmente il servizio di pulimento presso gli iper – sottolineano – attribuire al personale diretto mansioni relative al mantenimento dell’igiene e della pulizia negli ambienti in ambito commerciale e lavorativo appare una determinazione potenzialmente foriera di danni anche molto seri”.

Lascia attoniti la circostanza che, in piena pandemia da Sars Cov2 – concludono – un datore di lavoro, sul quale ricadono integralmente sia il dovere di adottare misure generali di tutela che l’obbligo di effettuare un’attenta valutazione dei rischi per garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, decida di privarsi dell’attività di entità aziendali specializzate nella fornitura di servizi di pulitura e sanificazione

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In riferimento alle disposizioni introdotte del DL 127 del 21 Settembre 2021, in merito all’introduzione dell’obbligatorietà di possesso della certificazione verde Green Pass per i lavoratori del settore pubblico e privato, la UILTuCS Alessandria sta richiedendo una serie di incontri alle aziende della provincia che applicano i contratti seguiti dalla nostra categoria al fine di valutare la possibilità di misure alternative alla sospensione della retribuzione prevista dalla normativa come, ad esempio, l’utilizzo dei permessi, banca ore o altre forme di flessibilità contrattuali.

Inoltre, ritenendo la facoltà di effettuare il tampone una misura equiparabile all’utilizzo dei DPI ai fini della prevenzione e protezione della sicurezza aziendale, chiediamo la disponibilità a calmierare, attraverso un contributo economico da parte dell’azienda, i costi sostenuti dai lavoratori disponibili a questa forma di prevenzione del contagio.

Maura Settimo, UILTuCS Alessandria: “Chiaramente come Organizzazione non vogliamo ostacolare il processo di vaccinazione, soluzione che riteniamo prioritaria per sconfiggere la pandemia, ma riteniamo indispensabile tutelare le lavoratrici e i lavoratori che, proprio in questo momento storico di grande crisi sono particolarmente esposti a costi e problemi economici.

Crediamo che tale situazione meriti un particolare sensibilità e attenzione, nessuno può essere lasciato solo e certamente non è pensabile che i soli costi vengano sostenuti da chi lavora.”

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Ancora una volta come UILTUCS Alessandria, organizzazione da sempre attiva nella difesa dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto termale di Acqui, viene a conoscenza di importanti decisioni aziendali, forse addirittura l’illustrazione un piano industriale, tramite i dipendenti stessi. Oggi i lavoratori hanno ricevuto questo messaggio da parte della direzione delle Terme di Acqui Spa: 

“Buongiorno a tutti. Siamo spiacenti comunicare che, a causa di una molto probabile e già in atto recrudescenza della pandemia e delle restrizioni che verranno molto probabilmente messe in atto per i viaggi fuori nazione o fuori regione con conseguente cancellazione delle (poche) prenotazione dei clienti , la Direzione ha dovuto prendere la decisione di: - Posticipare, a data da destinarsi, l'apertura del Gh prevista per il giorno 2 settembre, - anticipare al 30 Ottobre la chiusura delle Terme curative. Confidiamo vivamente in una ripresa più veloce possibile dell'attività lavorativa ed, in generale, delle nostre abitudini di vita oltre che in una ripresa dell'attività turistica. Auguriamo comunque una serena estate a Voi e alle Vostre famiglie Terme di Acqui S.p.A. “

Maura Settimo, Segretaria UILTUCS Alessandria: “Una decisione così importante, che di fatto ritarda a tempo indeterminato la riapertura del Grand Hotel e accorcia ulteriormente la stagione termale a soli tre mesi avendo riaperto lo scorso giugno, arriva senza averci coinvolti come sindacati ai tavoli istituzionali. Questo atteggiamento da parte della direzione mette in serio dubbio la bontà del piano industriale di una delle più importanti aziende del territorio. Sembra di capire, da quanto inviato per iscritto ai dipendenti, che sia messa a rischio la continuazione di un’attività insieme al destino dei dipendenti.

L'intera comunità acquese vede progressivamente da anni scomparire uno dei suoi beni più preziosi nelle mani di una proprietà che ha deciso, ben prima della pandemia, di cancellare secoli di storia della nostra Provincia. 

Crediamo che, vista la dichiarazione odierna, sia più che mai urgente un tavolo di confronto tra tutte le parti che tenga in considerazione in primo luogo gli interessi dei lavoratori che in questo momento, dopo mesi e mesi di cassa integrazione e di incertezza sul futuro, si vedono recapitare comunicazioni al limite della decenza ma con tanto di "auguri di una serena estate". 

 

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