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Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, di fronte alla drammaticità del sisma che ha colpito le popolazioni del Centro Italia, hanno deciso congiuntamente di sostenere un impegno di solidarietà verso quei territori.

L'accordo - sottoscritto dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia e dai Segretari Generali di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Annamaria Furlan e Uil, Carmelo Barbagallo - attiva un "Fondo di intervento a favore delle popolazioni del Centro Italia" nel quale confluiranno contributi volontari da parte dei lavoratori di tutto il territorio nazionale, pari a un'ora di lavoro e un contributo equivalente, per ogni lavoratore, da parte delle imprese.

Questi contributi verranno raccolti tramite il c/c con Codice IBAN: IT94V0103003201 000002589031 BIC - PASCITMMRM attivato presso il Monte Paschi di Siena intestato a CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL, UIL FONDO DI SOLIDARIETA' PER LE POPOLAZIONI CENTRO ITALIA. La raccolta fondi terminerà il 31 gennaio 2017.

Confindustria e Cgil, Cisl e Uil effettueranno una valutazione puntuale sulle modalità dell'intervento entro il prossimo mese di ottobre, in coerenza con le indicazioni delle istituzioni locali e delle autorità preposte al piano di ricostruzione, nei modi e con le forme che ne garantiscano la certezza della destinazione – comunque a sostegno di servizi/strutture di pubblica utilità – e il loro più rapido utilizzo, considerata la gravità della situazione e la necessità di avviare al più presto la ricostruzione.

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Confapi Industria Alessandria e le Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL hanno siglato  l'accordo territoriale che rende operative le agevolazioni fiscali legate agli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, quali strumenti utili  sia per la crescita della competitività e dello sviluppo delle imprese, nonché per accrescere il potere d'acquisto dei lavoratori. Con questa intesa, infatti,i dipendenti avranno la possibilità di beneficiare della detassazione, secondo i criteri stabiliti dalla legge di stabilità 2016. Erano presenti alla firma  dell'accordo il  Presidente di Confapi Antonino Giustiniani e i rappresentanti provinciali di CGIL Franco Armosino,di CISL Tonio Anselmo e di UIL Aldo Gregori.

" E' questa una buona notizia per  le PMI associate, che consente un beneficio economico ai lavoratori occupati, che potranno usufruire di una riduzione della tassazione degli incentivi alla produttività pari al 10% rispetto alla maggior aliquota applicabile , secondo i criteri della normale tassazione ordinaria- dichiara il presidente di Confapi Antonino Giustiniani- Le imprese dovranno ora attivarsi per informare i dipendenti delle agevolazioni fiscali derivanti dall'intesa territoriale. In una situazione economica generale segnata ancora da incertezze è senza dubbio importante fornire elementi di sostegno economico ai lavoratori che, impegnandosi ad aumentare il livello e la qualità della produzione, contribuiscono a far crescere la produttività delle Piccole e Medie Imprese, vera spina dorsale dell'economia italiana."

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Cgil, Cisl e Uil esprimono cordoglio alle famiglie delle vittime e solidarietà e vicinanza alle popolazioni dei molti comuni del Lazio, dell'Umbria, delle Marche e dell'Abruzzo colpite dal sisma.Il nostro pensiero e ringraziamento - aggiungono i sindacati - va anche  a tutti coloro che in queste ore si stanno prodigando per prestare soccorso alle comunità dei territori colpiti.

Le nostre strutture e i nostri militanti - concludono Cgil, Cisl e Uil - sono mobilitati e pronti a collaborare con la Protezione civile e le strutture di coordinamento e soccorso per prestare assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto e affrontare il grave stato di emergenza.

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Non si ferma la lotta dei metalmeccanici per chiedere lo sblocco della trattativa per il contratto nazionale di lavoro. Nelle ultime settimane sono state realizzate manifestazioni e scioperi in tuttI i territori e tutte le realtà aziendali sono coinvolte dal blocco degli straordinari e delle flessbilità.

Una risposta forte e compatta delle lavoratrici e dei lavoratori all'intransigenza di Federmeccanica e Assistal contro il blocco pregiudiziale del negoziato e il tentativo di annullare il ruolo di tutela generale del Ccnl sulla difesa del potere d'acquisto del salario, sulla tutela delle normative, sul rilancio della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale e sulla salvaguardia dei diritti e dell'occupazione.

Per queste ragioni Fim, Fiom e Uilm proclamano:

PER TUTTO IL MESE DI AGOSTO SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO E DELLA FLESSIBILITA'

FIM-FIOM-UILM riaffermano la volontà di giungere presto ad un contratto per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche. per migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire il sistema industriale e rinnovare le relazioni sindacali.

Vanno battute le rigidità di Federmeccanica e Assistal, con la partecipazione alle iniziative e il sostegno alle proposte sindacali.

Roma, 1 agosto 2016

FIM - FIOM - UILM

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ROMA, 27 LUGLIO 2016

Martedì 26 luglio si sono svolti una serie di incontri principalmente sul modello di relazioni industriali avanzato da CGIL CISL UIL lo scorso 14 gennaio 2016.

In primo luogo è arrivato a conclusione il confronto con Confapi sul modello di relazioni industriali con la firma, da parte dei Segretari Generali CGIL CISL UIL, dell'intesa relativamente al modello contrattuale e al sistema di certificazione e misurazione della rappresentanza. Si tratta di un risultato importante, il primo ottenuto in seguito alla proposta unitaria di CGIL CISL UIL.

Un accordo che valorizza il ruolo delle piccole e medie imprese, ribadendo la loro centralità all'interno del nostro sistema industriale.

Un'intesa che, tenendo conto della pluralità delle controparti e delle diverse associazioni nel sistema di imprese, allarga in modo importante il campo di applicazione delle regole in materia di rappresentanza e rappresentatività.

Sempre con Confapi si è poi pervenuti ad una intesa in materia di detassazione dei premi variabili al secondo livello di contrattazione in applicazione delle disposizioni di legge per il 2016 ed in coerenza con quanto contenuto nella proposta unitaria di CGIL CISL UIL.

Il confronto è poi proseguito con le Centrali della Cooperazione avviando, con la partecipazione dei Segretari Generali CGIL CISL UIL, il tavolo sul modello di relazioni industriali che proseguirà alla ripresa post feriale.

Sempre con le Centrali della Cooperazione si sono definite e concluse le intese in materia di detassazione e apprendistato di 1° e 3° livello.

Nel pomeriggio, inoltre si è tenuto un ulteriore incontro di trattative con le Associazioni degli Artigiani sul modello di relazioni industriali. Il quale, non essendosi ancora concluso, proseguirà nei giorni 8 e 15 settembre a conferma della volontà delle parti di arrivare a costruire soluzioni

innovative in materia di contrattazione e rappresentanza.

Le Segreterie Nazionali CGIL CISL UIL, nel ringraziare tutti coloro che hanno consentito di pervenire a questo livello di ampiezza dei confronti aperti con l'insieme delle associazioni di rappresentanza datoriali, si riservano di offrire un giudizio più compiuto e definito, allorquando si concluderanno gli ulteriori tavoli in essere.

Segreterie Nazionali CGIL CISL UIL

 

In allegato:

1) Lettera unitaria CGIL, CISL, UIL su Accordi sottoscritti il 26 luglio 2016;

2)  Accordo su modello di relazioni industriali siglato con CONFAPI;

3)  Accordo su rappresentanza firmato con CONFAPI;

4)  Accordo su detassazione CONFAPI;

5)  Accordo detassazione con l'Alleanza delle Cooperative;

6)   Accordo sull'apprendistato con l'Alleanza delle Cooperative.

Cordiali saluti,

La segreteria

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Ieri pomeriggio CGIL, CISL, UIL territoriali e Confindustria Alessandria hanno sottoscritto un accordo per la detassazione dei premi di produttività.

L'accordo, firmato pochi giorni fa già a livello nazionale, consente così anche alle imprese più piccole e prive di rappresentanze sindacali di erogare premi di risultato aziendali collegati a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, usufruendo dei benefici fiscali e contributivi previsti dalla Legge di Stabilità 2016.

L'accordo consente di allargare l'area di inclusione delle lavoratrici e dei lavoratori con l'opportunità di erogazioni salariali più "pesanti" in busta paga in quanto soggette all'aliquota fiscale unica del 10% e l'opzione per prestazioni di welfare contrattuale esenti da prelievo fiscale (tipo servizi ai lavoratori come gli asili nido, sanità integrativa, ecc...).

Le parti coinvolte istituiranno un comitato composto da un rappresentante di ciascuna delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali firmatarie dell'accordo che avrà il compito di valutare la conformità della comunicazione in merito all'attuazione dell'accordo

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Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa

"Bene la convocazione del ministro Marianna Madia, ma non perdiamo altro tempo: iniziamo subito a discutere di contratto, di risorse e di innovazione", così Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco - segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa - rispondono al ministro della Pa.

Dopo sette lunghi anni di attesa, e oltre un anno dalla sentenza della Corte che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti, arriva finalmente la convocazione per avviare il confronto. "Ci auguriamo sia una riunione concreta quella in programma il 26 luglio - affermano -, che delinei gli indirizzi della contrattazione e che affronti da subito il nodo delle risorse disponibili per i rinnovi. Vogliamo contratti rispettosi di un diritto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori e che servano a riprogettare i servizi a cittadini e imprese. Dopo anni di attesa bisogna partire col piede giusto: servono risorse adeguate e una stagione di vera innovazione organizzativa e professionale".

CS dal sito www.uilfpl.it

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Mercoledì, 20 Luglio 2016 11:34

Accordo detassazione Confindustria CGIL CISL UIL

Documenti in allegato.

 

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Confindustria e Cgil Cisl  Uil hanno sottoscritto un accordo per consentire, anche alle imprese prive di rappresentanze sindacali, di erogare premi di risultato aziendali collegati a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione.

In tal modo si facilita, per tutte le imprese, specie in quelle di minori dimensioni, la possibilità  di introdurre retribuzioni collegate ai risultati aziendali e quindi usufruire dei benefici fiscali e contributivi previsti dalla legge di stabilità 2016 per questo tipo di erogazioni.

Le parti concordano nel ritenere che l'accordo costituisce una importante occasione per consentire la diffusione dei premi di risultato nelle imprese di minori dimensioni.  L'accordo, infatti, non introduce forme retributive territoriali ma affida alle parti sociali del territorio un ruolo propulsivo per guidare le imprese di minori dimensioni verso l'introduzione di forme di salario variabile legate ai risultati aziendali.

In questo senso l'accordo, confermando il modello della contrattazione basato su due livelli, costituisce la conferma della opportunità della progressiva valorizzazione della contrattazione di secondo livello, anche sotto il profilo dello sviluppo della cultura del coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell'organizzazione del lavoro."

Roma, 15 luglio 2016

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Questa mattina, 28 giugno, ci sarà una mobilitazione nazionale CGIL - CISL - UIL per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del Rinnovo dei permessi di soggiorno per attesa occupazione. 

28 giugno mobilitazione nazionale nei territori con presidi presso le Prefetture. Ad Alessandria il prefetto Dr.ssa Romilda Tafuri riceverà una delegazione di Cgil - Cisl - Uil alle 11.

CGIL, CISL, UIL chiedono al Governo di estendere a 24 mesi il permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro

La crisi economica in Italia ha colpito duramente anche il lavoro degli stranieri negli ultimi 8 anni, tanto che il tasso di disoccupazione degli stranieri ha raggiunto quota 17%. Dal 2008 sono tantissimi i cittadini di Paesi Terzi che hanno perso il lavoro e non sono riusciti a trovarne uno nuovo entro un anno - termine previsto dallo Stato italiano per trovare una nuova occupazione. Oltre a questo dramma, gli stranieri vedono messa in discussione la propria permanenza regolare sul territorio nazionale stante le norme restrittive vigenti in materia di soggiorno in Italia. Come risultato, una parte di loro è dovuta andarsene per cercare lavoro all'estero. La maggior parte, però, è finita nella trappola del lavoro sommerso, un tunnel da cui è difficilissimo uscire ed in cui vengono cancellati i diritti fondamentali, civili e del lavoro.

Con la legge 92/2012, lo ricordiamo, la durata del permesso per attesa occupazione è stata portata da sei mesi ad un anno (minimo). Il permesso può essere ulteriormente rinnovato per "tutto il periodo di durata della prestazione di sostegno al reddito percepita dal lavoratore straniero, qualora superiore" e nel caso in cui egli dimostri l'esistenza di un "reddito minimo annuo derivante da fonti lecite non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale". Questi aspetti sono stati anche precisati in una circolare del 09/07/2012 inviata dal Viminale alle Questure.

Malgrado ciò tra il 2014 e il 2015 oltre 300 mila permessi non sono stati rinnovati. Circa 100 mila stranieri si sono trasferiti all'estero e i restanti 200 mila sono scivolati nell'illegalità del lavoro sommerso, spesso con conseguenze ancora più drammatiche per i loro familiari a carico, con particolare riferimento ai minori, magari nati in Italia.

Per questo motivo, da molto tempo Cgil, Cisl, Uil hanno chiesto all'Esecutivo di estendere la durata del permesso per attesa occupazione a due anni, "vincolando il provvedimento alla messa in atto di concrete politiche attive del lavoro...".

Le tre Confederazioni hanno suggerito, inoltre, la necessità di monitorare il comportamento delle Questure, visto che – malgrado la norma di legge e la circolare citata – il numero dei mancati rinnovi si è rivelato eccessivo. In diversi casi le questure di importanti città hanno mancato di rinnovare il permesso di soggiorno a stranieri che avevano perso il lavoro, avendo esaurito i benefici del permesso per attesa occupazione, o quelli derivanti dagli ammortizzatori sociali.

In alcuni casi viene rigettata addirittura la prima istanza di rinnovo per attesa occupazione se la Questura verifica che lo straniero è stato disoccupato già nei dodici mesi precedenti, quando era ancora titolare di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

In altri ancora, pur in presenza di un contratto di lavoro di breve durata, le Questure tengono in sospeso l'istanza di rinnovo in attesa che il contratto venga prorogato o, in alternativa, rilasciano un permesso di soggiorno della durata di pochi mesi.

A tutto ciò si accompagna, poi, una difficoltà derivante dall'impossibilità attuale delle Questure di verificare i contributi relativi alle prestazioni lavorative "occasionali" che non

compaiono nella banca dati INPS e che rischiano, quindi, di prorogare ulteriormente i tempi, o addirittura sospendere la valutazione delle istanze.

Vale la pena di ricordare come il lavoro nero (in molti settori produttivi) stia producendo situazioni di grave sfruttamento e sia spesso funzionale a fenomeni di tratta e lavoro forzato. Da qui la necessità di affrontare seriamente questo problema con l'adozione di provvedimenti legislativi atti a prolungare la durata del permesso per attesa occupazione (almeno a due anni) ed evitare che decine di migliaia di persone finiscano nelle mani del racket del lavoro nero e del grave sfruttamento.

Chiediamo altresì di fornire indicazioni univoche alle Questure, perché il permesso venga correttamente e in maniera omogenea rinnovato su tutto il territorio nazionale.

Visto che il Governo continua a non dare risposte alle nostre ripetute richieste, abbiamo deciso di indire una giornata di mobilitazione nazionale per il prossimo 28 giugno, con i seguenti obiettivi: proroga a due anni della durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione; sanare le posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno; lotta al lavoro nero ed al grave sfruttamento che ne scaturisce. Organizzeremo per questi motivi presidi presso tutte le Prefetture d'Italia, chiedendo ai Prefetti di ricevere una delegazione di rappresentanti delle nostre strutture territoriali.

 

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