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"Il nostro giudizio sul nuovo codice degli appalti e contratti pubblici è sostanzialmente positivo. Abbiamo ottenuto alcuni importanti avanzamenti sui temi del lavoro, della trasparenza, della legalità, della qualificazione delle stazioni appaltanti e delle imprese". Così Cgil, Cisl e Uil al termine dell'iniziativa "Nuovo codice degli appalti e decreto correttivo: opportunità per rilanciare legalità e aumentare le tutele", che si è tenuta quest'oggi a Roma.

"Alcuni temi - dichiarano le confederazioni - necessitano tuttavia di revisioni e di una maggiore attenzione in fase di stesura del Decreto Correttivo, in primis l'obbligatorietà della clausola sociale nei bandi di gara".

Cgil, Cisl e Uil sottolineano come i partecipanti all'iniziativa, tra cui il Ministro Del Rio, il Presidente dell'Anac Cantone, i relatori della legge alla Camera (on. Mariani) e al Senato (on. Esposito), Il Presidente di Anci  Decaro, e il vice presidente dell'Ance Bianchi, abbiano confermato "la volontà di proseguire sul terreno della riforma, convenendo sulla necessità di completare l'iter dei provvedimenti attuativi e di giungere alla formulazione di un decreto di correzione, tenendo conto di alcuni importanti aspetti riguardanti le materie del lavoro".

"Infine - hanno aggiunto - ribadiamo le problematiche occupazionali nel settore delle Concessioni, su cui permangono ancora numerose criticità e - concludono Cgil, Cisl e Uil - confermiamo il nostro impegno nel seguire lo sviluppo dei lavori del Governo e del Parlamento sulla riforma del Codice degli appalti e dei contratti pubblici".

Roma, 17 novembre

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Si è svolto oggi un incontro fra Tito Boeri, Presidente Inps, Susanna Camusso, Segretario Generale Cgil, Annamaria Furlan, Segretario Generale Cisl e Carmelo Barbagallo, Segretario Generale Uil, con l'obiettivo di coordinare le attività volte a informare i lavoratori sulle novità in tema pensionistico introdotte con la legge di bilancio.I tre segretari confederali ed il presidente dell'Inps hanno convenuto circa la necessità di offrire al maggior numero di lavoratori possibile le informazioni di base che permettano di fare scelte consapevoli in tema di anticipo pensionistico o proseguimento dell'attività lavorativa. Si sono impegnati a lavorare assieme all'Inps nel prepararsi a meglio gestire la crescente domanda di informazioni e delucidazioni su norme che verranno varate.

In particolare, per rispondere alle richieste di assistenza agli utenti si è deciso di istituire un tavolo tecnico per la stesura di un kit informativo da distribuire alle sedi territoriali dell'Istituto, dei sindacati e dei patronati. Questo materiale servirà a rispondere alle domande più frequenti poste dai lavoratori. Si è anche deciso di predisporre un piano di formazione che coinvolga non solo il personale dell'Inps, ma anche i patronati.

Nell´incontro è stata più volte sottolineata la necessità di partire il prima possibile con questa campagna di informazione tenuto conto anche della presenza di tetti di spesa nell'accesso alle diverse forme di uscita anticipata.

Per tale ragione si rende necessaria una capillare informazione per far cogliere a tutti i potenziali interessati le nuove opportunità di accesso alla pensione.

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Vi inviamo la circolare unitaria a firma dei Segretari Confederali Cgil, Cisl e Uil, Martini, Farina e Bocchi sulla memoria inviata alla X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati sulla riforma della Amministrazione Straordinaria delle Imprese in crisi.

 

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Questi ripetuti e drammatici eventi tellurici stanno mettendo a durissima prova le popolazioni del centro Italia alle quali va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Ancora più di prima, questo deve essere il momento dell'unità di intenti e della solidarietà.Il Sindacato è pronto a fare la propria parte e a dare il proprio contributo nelle forme e nei modi che converremo, insieme, tra Cgil, Cisl e Uil e d'intesa con le Istituzioni preposte a governare l'emergenza e a progettare la ricostruzione. Occorre fare presto e bene, accelerando i tempi sia per l'attuazione delle misure urgenti sia per l'avvio dei progetti di più lungo periodo per la messa in sicurezza del nostro Paese. Sosterremo, dunque, il Governo nella sua scelta di chiedere all'Europa le deroghe e gli aiuti necessari ad affrontare una situazione di tale straordinaria difficoltà.

Roma, 31 ottobre 2016

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Le Confederazioni CGIL CISL UIL di Torino con le proprie categorie di rappresentanza dei lavori atipici appoggiano le iniziativedi lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di FOODORA, ritenendoinaccettabili le condizioni imposte dall'azienda.

Le forme di precarietà e sfruttamento riguardano, ormai, nel nostro territorio, migliaia di persone e derivano anche dascelte legislative sbagliate, che favorisconol'insorgere di tipologie di rapporti al limite della legalità.

CGIL CISL UIL ritengono indispensabile l'aperturadi un tavolo di confronto vero, volto a migliorare le condizioni dei lavoratori di FOODORA, affrontando il problema del cottimo, dell'introduzione di una paga oraria dignitosa, del superamento delle attuali modalitàdicontrollo a distanza, del "caporalato digitale", del riconoscimento delle spese di manutenzione di tutti gli strumenti di lavoro.

CGIL CISL UIL TORINO

Torino, 20 ottobre 2016

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In attesa di avere il testo definitivo, vi inviamo una seconda nota sugli interventi in materia previdenziale previsti dal verbale d'intesa tra Governo e Sindacati e che saranno attuati con la prossima Legge di Bilancio.

 

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In allegato il protocollo di intesa su "GOVERNANCE SOCIETA' PARTECIPATE" firmato tra Regione Piemonte e UIL, CGIL, CISL PIEMONTE ieri. Ecco il comunicato stampa.

COMUNICATO STAMPA

SODDISFAZIONE DEI SINDACATI PER L'ACCORDO FIRMATO OGGI TRA CGIL CISL UIL E REGIONE PIEMONTE SUL RIORDINO DELLE SOCIETA' A PARTECIPAZIONE PUBBLICA. TRA I PUNTI QUALIFICANTI DELL'INTESA NO A TAGLI LINEARI, SALVAGUARDIA DELL'OCCUPAZIONE E ISTITUZIONE DI UN TAVOLO PERMANENTE DI MONITORAGGIO.

Cgil Cisl Uil Piemonte e Regione hanno firmato oggi un importante accordo sul riordino delle società a partecipazione pubblica, con l'obiettivo di individuare una governance condivisa del processo di riorganizzazione delle partecipate, per  difendere il lavoro e le professionalità presenti, contrastare gli sprechi, rafforzare i servizi che tali società erogano sul territorio.

L'intesa, la prima in Italia, è stata siglata tra l'assessore regionale alle Partecipate, Giuseppina De Santis, e Elena Ferro (Cgil), Gianni Baratta (Cisl), Domenico Paoli (Uil).

I sindacati confederali esprimono soddisfazione per l'intesa raggiunta, che afferma il principio della salvaguardia e tutela dell'occupazione diretta e indiretta coinvolta nel processo di riordino, ivi comprese le figure non a tempo indeterminato.

Tra gli altri punti qualificanti dell'accordo: l'istituzione di un tavolo permanente di monitoraggio e controllo (che si riunirà semestralmente) e di tavoli di settore con le categorie di rappresentanza dei lavoratori, per monitorare i processi di accorpamento e riorganizzazione.

Torino, 11 ottobre 2016                                                                   UFFICI STAMPA

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Venerdì, 07 Ottobre 2016 10:25

Documento unitario riordino Camere di Commercio

Lo schema di Decreto legislativo (atto Governo n. 327) attuativo della Legge delega n. 124/2015 e contenente norme per il riordino del Sistema camerale, come approvato dal

Consiglio dei Ministri del 25 agosto scorso, non è ancora in grado di fornire garanzie sufficienti sia sotto il profilo della tenuta occupazionale, sia della tenuta dei servizi alle

imprese e sul territorio, così come invece contemplati nell'ambito dei principi di cui all'art. 10 della Legge delega.

Dopo attenta lettura del testo, oggi all'esame delle Camere per i relativi pareri, diversi sono gli aspetti che ci preoccupano e per i quali chiediamo modifiche, in relazione alla riduzione delle Camere e del personale. Primo fra tutto, nell'ambito del ruolo che Unioncamere riveste per la definizione della nuova geografia delle CCIAA, ai fini di salvaguardare il personale interessato è indispensabile il confronto preventivo con le OO.SS. maggiormente rappresentative.

La riduzione del numero delle Camere di commercio, deve comunque salvaguardare la prossimità dei servizi erogati dall'Ente sul territorio della circoscrizione,

anche attraverso la previsione, nel piano di razionalizzazione, di una adeguata presenza di sedi secondarie e/o distaccate.

Le garanzie per la salvaguardia occupazionale sono insufficienti. In particolare, in caso di eventuale personale in soprannumero, il richiamo all'utilizzo delle facoltà assunzionali degli altri Enti Pubblici per gli anni 2017-2018 fino ad un massimo del 10%.

Riteniamo indispensabile stabilire che tali facoltà siano da estendere anche al 2019 e che debbano essere utilizzabili per tutta la disponibilità assunzionale, sino al completo

assorbimento del personale soprannumerario con ampliamento a tutti gli Enti della Pubblica Amministrazione.

Per il personale eventualmente in soprannumero che ne abbia i requisiti, occorre garantire la possibilità di poter beneficiare del collocamento a riposo con i requisiti ante

Legge Fornero (pre-Fornero) entro il 31/12/2019. Questa misura potrebbe riguardare secondo alcune stime tra le duecento e le trecento persone, sul migliaio di possibili

esuberi.

E' necessario, altresì, che sia prevista l'applicazione al personale delle Unioni Regionali, enti considerati pubblici a tutti gli effetti (parere del Consiglio di Stato del

17/09/2015), delle tutele già richieste per i dipendenti delle Camere di Commercio.

Sul versante delle aziende speciali e delle società partecipate, sembra che l'unica tutela occupazionale prevista sia l'obbligo di ricorrere esclusivamente al personale in

esubero per le nuove assunzioni fino al 31.12.2020. Dato che in ragione della loro natura e delle loro caratteristiche dimensionali, le suddette imprese non hanno accesso all'utilizzo della Cassa Integrazione, né dei contratti di solidarietà, occorre rendere possibile l'applicazione di ammortizzatori sociali, nonché il reimpiego degli esuberi, anche in ragione delle professionalità e/o di processi di riqualificazione professionale, nelle attività previste con le nuove funzioni assegnate alle Camere di Commercio. Accanto a questi elementi servono delle misure che consentano di salvaguardare anche il personale precario delle stesse società.

Sul versante delle risorse, al fine di garantire la sostenibilità finanziaria del Sistema Camerale, anche con riguardo ai progetti in corso per la promozione dell'attività

economica all'estero e il mantenimento dei livelli occupazionali, va ripensata la definizione del diritto annuale prevedendo la rideterminazione dello stesso a partire dal 1

gennaio 2018. Con tale facoltà, finalizzata per esempio al rafforzamento di forme di coordinamento delle attività degli SUAP, si potrebbe recuperare una quota della riduzione

del diritto annuale finalizzata allo sviluppo di servizi che potrebbero rappresentare un vantaggio per il sistema imprenditoriale, nonché un risparmio per le casse pubbliche (le

Camere svolgerebbero attività oggi attribuite ad altre articolazioni delle amministrazioni pubbliche).

Roma, 5 Ottobre 2016

CGIL CISL UIL

Serena Sorrentino Maurizio Bernava Antonio Foccillo

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Vi inviamo in allegato l'analisi ed il commento, a cura del Servizio Politiche Previdenziali della UIL, del verbale siglato lo scorso 28 settembre tra Governo e UIL, CISL e CGIL in merito agli interventi sul tema previdenziale.

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Vi presentiamo in allegato il testo del documento condiviso da Confindustria, Cgil, Cisl, Uil sulle politiche del lavoro e sul quale è stata raggiunta un'intesa nella serata di ieri.
A breve illustreremo delle schede di approfondimento, esplicative dei contenuti e del percorso che dovrà essere realizzato.
Il documento è già stato inviato al Governo, con il quale nei prossimi giorni si sarà un incontro proprio su questi temi, in quanto chiamato in causa per l'attuazione di quanto concordato tra le parti.

Il confronto tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria, iniziato appena alla fine del mese di luglio, ha già prodotto un suo primo risultato: un accordo su un documento comune, da presentare al Governo, relativo a Proposte per le politiche del lavoro.Il senso di questa iniziativa congiunta è chiaro e semplice: entro la fine dell'anno verranno meno alcuni ammortizzatori, in particolare la mobilità e la cassa in deroga, ma per molte aziende e per i loro lavoratori la crisi non è ancora finita. Le parti sociali, dunque, propongono alcune soluzioni, chiedendo al Governo di sostenere l'attuazione del progetto per una risposta efficace alla crisi ancora incombente. Al centro dell'iniziativa, percorsi formativi per la riqualificazione o la ricollocazione dei lavoratori, da realizzare già durante il periodo di cassa integrazione, oltre ad alcuni correttivi alla stessa disciplina degli ammortizzatori sociali e un prolungamento del sostegno al reddito. Soddisfazione è stata espressa da tutti i firmatari di questa prima intesa.

"Abbiamo già inviato il documento al Governo - ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo al termine dell'incontro -  perché dobbiamo fare tutti la nostra parte. Bisogna programmare più risorse per gli ammortizzatori sociali e gestire le aree di crisi complessa. Occorre evitare che i lavoratori restino in mezzo al guado, rischio che si corre con le attuali norme. Questa intesa e la ripresa del dialogo con Confindustria - ha sottolineato Barbagallo -  sono un fatto decisamente importante e sono, peraltro, propedeutici anche al prosieguo del confronto sugli altri capitoli, a cominciare dalla riforma delle regole della contrattazione e delle relazioni industriali".

 

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