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Mobilità a.s.2016/17 – Personale docente scuola dell'Infanzia.

Si pubblicano in allegato gli elenchi relativi alla prima fase dei movimenti (fase A) del personale docente scuola dell'Infanzia.

File in allegato:


Dispone mobilità 16-17 Infanzia fase A

BollettinoTrasferimenti Infanzia

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Le preferenze esprimibili dai docenti che partecipano alle fasi B, C e D sono stabilite nell'O.M. 241/2016 e sull'argomento si è soffermato anche OrizzonteScuola nell'articolo pubblicato in home page

Risulta ora importante chiarire come queste preferenze possano essere inserite su Istanze online.

La compilazione della domanda di mobilità da parte dei docenti che partecipano a questa seconda fase dei movimenti, che comprende le fasi B, C e D, risulta diversificata nella parte riguardante le preferenze esprimibili. Il sistema su Istanze online, infatti, è impostato diversamente in questa sezione a seconda della fase della mobilità alla quale partecipa il docente.

Per chiarire meglio le differenze si ritiene utile analizzare separatamente le diverse situazioni.

1 -Docenti assunti entro a.s. 2014/15 –  Fasi B1 e B2

Questi docenti partecipano alla mobilità territoriale (Fase B1) e/o professionale (Fase B2) interprovinciale e potranno acquisire titolarità su scuola solo se soddisfatti nel primo ambito indicato. Dal successivo la titolarità sarà assegnata solo su ambito.

Nella sezione "Preferenze" del modulo domanda, il docente potrà indicare l'eventuale disponibilità all'insegnamento in scuole con finalità specifiche (ospedaliere, carcerarie, dell'istruzione per adulti, licei europei).

Nella scelta delle preferenze territoriali il docente è obbligato ad indicare almeno un ambito territoriale, mentre è libero di scegliere se indicare anche preferenze su una o più province.

Questi docenti possono, quindi, esprimere le preferenze per le sedi comprese nel primo ambito indicato ed indicare inoltre, se vogliono,  sino a 100 preferenze per gli ambiti territoriali e sino a 100 preferenze per le province.

Per il primo ambito richiesto il docente, potrà, quindi, riordinare tramite sistema tutte le sedi facenti parte di questo ambito e,  non è possibile escludere qualche scuola del primo ambito indicato.

La sezione del modulo per le indicazioni delle preferenze, presente su Istanze online, si compone di tre  parti: la prima per l'acquisizione della eventuale disponibilità del docente per insegnamenti specifici, la seconda per l'espressione delle preferenze sugli ambiti territoriali e, infine, la terza per l'espressione delle preferenze sulle province.
Si ribadisce che è  obbligatorio selezionare almeno un ambito e, al suo interno, indicare l'ordine di preferenza sulle sedi scolastiche che gli appartengono.

Per scegliere l'ambito territoriale si deve selezionare una regione, una provincia e un ambito territoriale e confermare la scelta con il pulsante "Aggiungi ambito".

L'ambito così selezionato viene riproposto come primo elemento della lista delle preferenze. Con il bottone "Sedi scolastiche", inizialmente di colore arancio, il docente deve indicare l'ordine delle sedi per le quali richiede il trasferimento.

Il sistema propone l'elenco di tutte le sedi scolastiche appartenenti all'ambito territoriale scelto, ordinate rispetto al codice meccanografico.

Le possibilità fornite dal sistema sono due: si indica l'ambito e si spunta "tutte le scuole" senza ordinarle,  oppure si "apre" l'ambito e si ordinano le scuole in ordine di preferenza. In entrambi i casi non è possibile escludere qualche scuola.

Il docente può modificare l'ordine di preferenza, azionando le frecce e deve completare l'operazione con il pulsante "Salva".

Il sistema ritorna sulla schermata precedente dove viene riportato l'ambito, il pulsante "Sedi scolastiche" assume ora il colore azzurro e non compare più il messaggio "Non è stata ancora espressa la volontà sulle scuole del primo ambito".

A questo punto, il docente può inserire, nelle preferenze, anche altri ambiti territoriali, sui quali, però,  non è consentita la scelta delle sedi scolastiche.

Dopo la selezione di tutti gli ambiti d'interesse, è possibile impostare l'ordine desiderato azionando le frecce  che sono presenti a lato di ogni ambito.

E' possibile, anche, scegliere una o più province di preferenza.  La scelta è guidata e avviene selezionando le liste per provincia e per "ambito di partenza" predisposte dal sistema. Per confermare la scelta bisogna premere il pulsante "Aggiungi preferenza".

Si ribadisce che la scelta della provincia è opzionale e, nel caso vengano scelte più province, è consentito modificare l'ordine di preferenza, azionando le frecce
Le preferenze relative alle province possono essere cancellate, se necessario, con il pulsante

2 – Docenti assunti da fasi B e C da GM  –  Fase B3

Questi docenti partecipano alla mobilità territoriale (Fase B3) secondo un ordine di preferenze tra tutti gli ambiti territoriali della provincia di nomina.

Nella sezione "Preferenze" del modulo domanda, il docente potrà indicare l'eventuale disponibilità all'insegnamento in scuole con finalità specifiche (ospedaliere, carcerarie, dell'istruzione per adulti, licei europei).

Nella stessa  sezione, inoltre, il sistema  prospetta in automatico tutti gli ambiti della provincia di nomina.  Il docente deve solo ordinarli secondo il proprio gradimento.
Questi docenti dovranno, quindi,  indicare in ordine di preferenza tutti gli ambiti della provincia nella quale sono stati  immessi in ruolo.  Ai fini dell' assegnazione della titolarità definitiva dovranno indicare tutti gli ambiti delle provincia di attuale nomina, in caso di domanda incompleta il sistema completerà la medesima seguendo la catena di vicinanza tra gli ambiti provinciali decretata dall'Ufficio scolastico regionale di competenza.

La sezione del modulo per le indicazioni delle preferenze, presente su Istanze online, si compone di due  parti: la prima per l'acquisizione della eventuale disponibilità del docente per insegnamenti specifici, la seconda per l'espressione delle preferenze sugli ambiti territoriali.

In questa sezione vengono visualizzati in automatico tutti gli ambiti della provincia di nomina. Il docente deve solo ordinarle utilizzando le frecce

3 – Docenti assunti da fasi B e C da GaE  –  Fase C

Questi docenti partecipano alla mobilità territoriale (Fase C) per ottenere un ambito territoriale a livello nazionale, secondo l'ordine di preferenze espresse.

I docenti dovranno indicare, nel modulo domanda presente su Istanze online, tutti gli ambiti nazionali, utilizzando sino a 100 preferenze per gli ambiti territoriali e, per i restanti, i codici sintetici delle province, all'interno delle quali l'ordine degli ambiti seguirà la catena di prossimità definita dai competenti Uffici scolastici regionali.
Per questi docenti , ai fini dell'assegnazione della titolarità definitiva, sarà indispensabile, quindi,  indicare nella domanda tutti gli ambiti delle province italiane anche utilizzando i codici sintetici provinciali, in caso di domanda incompleta il sistema completerà la medesima seguendo la catena di vicinanza tra gli ambiti provinciali decretata dall'Ufficio scolastico regionale di competenza e la catena di vicinanza tra le province italiane come pubblicata nel sito del MIUR nell'apposita sezione MOBILITA' 16/17 e prontamente indicato da OrizzonteScuola

4 – Docenti assunti da fasi 0 e A e da fasi B e C da GM  – Fase D

Questi docenti possono partecipare alla mobilità interprovinciale , in deroga al vincolo triennale, nel limite dei posti vacanti e disponibili in ciascun ambito territoriale, dopo le operazioni di mobilità delle fasi precedenti B e C, secondo l'ordine di preferenza tra tutti gli ambiti a livello nazionale.

Sarà  possibile esprimere sino a 100 preferenze per gli ambiti territoriali e sino a 100 per le province.

I docenti che rientrano nei punti 3 e 4 troveranno, su Istanze online, la sezione preferenze del modulo domanda strutturata nello stesso modo, con la differenza che se i docenti della Fase C (assunti da fasi Be C da GaE) devono chiedere tutti gli ambiti a livello nazionale, coloro che rientrano nella Fase D (assunti da fasi 0 e A e da fasi B e C da GM) possono indicare anche un solo ambito nelle loro preferenze, essendo la loro una domanda esclusivamente volontaria, avendo già presentato istanza di mobilità nella fase A per sedi scolastiche della provincia di nomina

La sezione per l'indicazione delle preferenze si compone di tre parti: la prima per l'acquisizione della eventuale disponibilità del docente per insegnamenti specifici, la seconda per l'espressione delle preferenze sugli ambiti territoriali, la terza per l'espressione delle preferenze sulle province.

Per la selezione degli ambiti territoriali è necessario selezionare prima  una regione, una provincia e, infine, l' ambito territoriale e bisogna confermare la scelta con il pulsante "Aggiungi ambito".

Per inserire una preferenza di provincia, è necessario selezionare le voci dalle liste predisposte dal sistema e confermare con il pulsante "Aggiungi province".

Le scelte del docente vengono riproposte nella parte superiore della relativa sezione. Il docente può modificare l'ordine delle preferenze, agendo con le frecce , oppure cancellare la preferenza con il pulsante

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Giovedì, 28 Aprile 2016 02:00

Manifestazione nazionale scuola

Turi: la valutazione è un falso problema. Parliamo di contratto.

Gli insegnanti sono abituati essere valutati. I risultati del loro lavoro sono sotto gli occhi di tutti.
Uil: bisogna evitare di indebolire l'autorevolezza degli insegnanti e della scuola
Riprendere il dialogo per risolvere i problemi

Quello di oggi non è un muro contro muro con il Governo.  Abbiamo migliaia di firme di persone che a scuola lavorano ogni giorno e che vogliono trovare soluzioni concrete ai limiti di fattibilità dei provvedimenti attuativi della  legge 107. Soluzioni diffuse e condivise così come è stato fatto per il contratto sulla mobilità.

Quel che ancora non si è voluto capire è che la contrattazione, contrariamente a ciò che si vuole fare credere, è il sistema più  moderno ed innovativo di relazioni sindacali.
Il contratto è  uno strumento flessibile: si decide e poi si può cambiare.  Un contratto ha una scadenza e si può sempre correggere - ha detto Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, dal palco allestito a Piazza Montecitorio, nel corso della manifestazione della scuola organizzata dai sindacati scuola oggi a Roma

Cambiare una legge è più difficile: l'iter è lungo e  risente delle maggioranze di Governo e delle valutazioni emotive del momento.

Avere timore di contrattare è un sintomo di debolezza – ha aggiunto Turi , mettendo in luce la  situazione in cui operano le istituzioni pubbliche,  l'Economia, la Funzione pubblica, la Corte dei Conti, il MIUR che non si fidano le une delle altre.

Dare ai dirigenti scolastici poteri impropri equivale a farne una autorità salariale, di scelta dei docenti, e persino dell'offerta formativa.

Una scelta che va a discapito dell'autorevolezza della funzione docente, che limita la libertà e che crea un condizionamento indiretto (neanche troppo) legato alla valutazione dei dirigenti stessi.

Un modello gerarchico che soffocherà un sistema in cui la piramide andrebbe rovesciata per liberare risorse ed evitare la burocratizzazione e più in generale l'influenza della politica più propensa a valutare atti e procedure che gli effetti didattici ed educativi della scuola dell'autonomia che si trasformerebbe in un grande ufficio pubblico dove si trattano pratiche, numeri, tabelle, senza tenere nella giusta considerazione le persone: persona è l'alunno, persona è il docente, persona è il personale Ata.  Considerare questo fattore, significa valutare  ogni funzione educatrice.

Sono le ragioni di fondo che ci fanno riconfermare il giudizio negativo della legge 107. Un pasticcio che merita un'attenta riflessione da parte di tutte le persone che hanno a cuore le sorti della scuola e di conseguenza del paese.

A supporto della mobilitazione e dello sciopero generale del 23 maggio per chiedere con forza l'apertura delle trattative sindacali, oggi stiamo contando tantissime firme, che testimoniano la grande fiducia che i lavoratori ripongono nel sindacato e nella sua azione, e che consegneremo al Governo a supporto delle nostre richieste di giustizia, di equità per tutto il personale, dirigente, docente, ATA, di ruolo e precario.

On line sul sito Uil Scuola il testo integrale dell'intervento di Pino Turi nel corso della manifestazione di oggi a Piazza Montecitorio.

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Ecco i nuovi orari dei presidi nelle varie sedi UIL della provincia di Alessandria da parte del Segretario della Uil Scuola:

Alessandria: giovedì dalle 15 alle 18.30

Acqui Terme: venerdì dalle 15 alle 18

Casale Monferrato: martedì dalle 15 alle 18

Novi Ligure: lunedì dalle 15 alle 18

Ovada: venerdì dalle 15 alle 18

Tortona: mercoeldì dalle 15 alle 18

Valenza: martedì dalle 15 alle 18

Ecco i nuovi orari dei presidi nelle varie sedi UIL della provincia di Alessandria da parte del Segretario della Uil Scuola:

Come è possibile vedere è sempre preferibile fissare un appuntamento con il Segretario Giovanni Guglielmi per essere sicuri della sua presenza.
Il suo recapito mail è : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il sito web, con una sezione dedicata agli aggiornamenti della categoria, è www.uilalessandria.org

Come è possibile vedere è sempre preferibile fissare un appuntamento con il Segretario Giovanni Guglielmi per essere sicuri della sua presenza.
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Lunedì, 11 Aprile 2016 10:11

Guida alle fasi della mobilità scuola

MODELLI PER LE FASI B, C e DUtilizzeranno una nuovo modello di domanda che il MIUR sta predisponendo per l'inserimento degli ambiti o delle province.

Tale modello prevedrà una funzione semplificata per l'inserimento delle preferenze (simile a quella che i neo immessi in ruolo del piano straordinario hanno conosciuto per le domande inviate entro agosto 2015).

FASE A

La fase A di cui all'art 6 del CCNI 2016 comprende i movimenti provinciali (trasferimenti e passaggi) di tutti gli assunti entro il 2014/15 e comprende anche i neo immessi in ruolo nelle fasi 0 e A del piano straordinario di assunzioni i quali dovranno ottenere una sede definitiva nella provincia di attuale assunzione.

Tali docenti effettueranno le operazioni di mobilità con le stesse modalità degli anni passati e con gli stessi modelli (con l'aggiunta di qualche casella es. relativa ai titoli CLIL).

Per loro la presentazione della domanda avverrà presumibilmente nell'ultima settimana di marzo con scadenza fine aprile.

Non cambierà l'indicazione e il numero delle preferenze:

§  si continuerà a scegliere la preferenza di scuola, circolo, distretto, comune e provincia;

§  il numero di preferenze sarà fino a 20 per la scuola dell'infanzia e primaria e fino a 15 per la scuola di I e II grado. Come gli anni passati.

Particolarità DOS

La novità di questo anno già contenuta nel nuovo CCNI 2016 è la titolarità di scuola per i DOS che sarà contenuta anche nell' O.M.

Prima dell'inizio della compilazione delle domande di trasferimento verrà disciplinata attraverso gli Uffici Territoriali competenti la modalità di scelta attraverso cui tali docenti possono decidere di rimanere nella scuola di attuale servizio per acquisirne la titolarità.

Pertanto tale personale, compresi i rientri e le restituzioni al ruolo di provenienza, presenterà domanda all'ATP di riferimento ai fini dell'assegnazione di sede di titolarità prima delle operazioni di mobilità.

FASE B

La fase B comprende sia i trasferimenti e i passaggi interprovinciali degli assunti entro il 14/15 (fase b1 e b2), sia gli assunti dal concorso in fase B e C del piano assunzionale (fase b3).

Fase b1 e b2

Tali sottofasi riguarderanno i docenti assunti entro il 2014/15 che potranno chiedere trasferimento o passaggio (anche in aggiunta ad un'eventuale domanda provinciale). La domanda è volontaria.

Per tali docenti la particolarità sarà la scelta degli ambiti e delle province (quindi non singole scuole, comuni o distretti come nella fase A), con la possibilità però, nel primo ambito indicato, di indicare le scuole in cui poter ottenere la titolarità di scuola. Mentre dal secondo ambito in poi l'eventuale titolarità ottenuta sarà solo di ambito (chiamate del ds per capirci). Ciò vale sia per i trasferimenti che per i passaggi di cattedra e di ruolo.

Per capire: il docente sceglie come primo ambito il numero 1 della provincia X. In questo ambito ci sono 10 scuole. Le 10 scuole saranno caricate tutte, quindi non c'è possibilità di eliminarne qualcuna. Il docente ha però la possibilità di ordinarle secondo preferenza dal 1 al 10.

Poi indicherà, se vorrà, gli altri ambiti o province. Con l'indicazione della preferenza "provincia" è come se si indicassero con una sola preferenza tutti gli ambiti della provincia secondo l'ordine di vicinanza stabilito dall'USR.

Sarà precisato nell'ordinanza, anche se l'art 13 del CCNI già lo fa, che tali docenti qualora usufruiscano di una precedenza dovranno prioritariamente indicare, all'interno del primo ambito (quindi prima preferenza), le scuole dei comuni per i quali hanno diritto alla precedenza. Ovviamente nel caso in cui in quell'ambito non ci siano le scuole del comune predetto (pensiamo soprattutto alla scuola secondaria), e altresì ovviamente non ci sia il comune viciniore e quest'ultimo si trovi in un altro ambito, si dovrà indicare come primo ambito quello in cui c'è la scuola del comune viciniore rispetto al quale si ha diritto alla precedenza.

Fase b3

I docenti assunti da concorso dovranno indicare tutti gli ambiti della provincia di assunzione. La loro titolarità è su ambito e nella provincia di assunzione. Nel caso la domanda fosse incompleta l'ambito verrà assegnato d'ufficio in quanto il sistema completerà l'elenco degli ambiti seguendo la vicinanza tra gli ambiti provinciali disposti dall'USR.

FASE C

I docenti assunti da GAE in fase B e C del paino straordinario dovranno indicare tutti gli ambiti a livello nazionale (anche utilizzando il codice provincia...quindi in questo caso dovranno indicare 100 province le quali includono tutti gli ambiti nazionali).

Se si dovessero fermare ad un certo numero di preferenze (per esempio 1, 5 ,10) il sistema completerà automaticamente la domanda secondo il sistema di vicinanza tra tutte le province d'Italia stabilito dal MIUR e che sarà allegato all'O.M.. Ricordiamo che già le sequenze contenute nel CCNI prevedono questo e prevedono altresì che se non si dovesse presentare la domanda, l'assegnazione della sede definitiva avverrà a punteggio 0 e secondo l'ordine di vicinanza già detto partendo dalla provincia di attuale assunzione.

NELLA FASE D

I docenti assunti nella fase 0 e A del piano di assunzione e quelli assunti da concorso nelle fasi B e C del piano di assunzione potranno produrre domanda di trasferimento interprovinciale oltre a quella provinciale. La domanda è volontaria e la titolarità è su ambito.

MODELLI PER LE FASI B, C e D

Utilizzeranno una nuovo modello di domanda che il MIUR sta predisponendo per l'inserimento degli ambiti o delle province.

Tale modello prevedrà una funzione semplificata per l'inserimento delle preferenze (simile a quella che i neo immessi in ruolo del piano straordinario hanno conosciuto per le domande inviate entro agosto 2015).

NUMERO DI PREFERENZE

Per la b3 concorso abbiamo già detto che si dovranno inserire tutti gli ambiti della provincia di assunzione.

Per la fase C abbiamo detto che dovranno inserire tutti gli ambiti d'Italia mentre per le fasi B (interprovinciali) e D le domande sono volontarie quindi esiste solo il numero minimo di preferenze da inserire, che ovviamente sarà UNA.

In realtà però non è stato ancora stabilito il numero massimo di caselle che saranno presenti nel nuovo modello di domanda. E questo riguarda comunque tutte e tre le fasi B (interprovinciale) C e D.

Il MIUR ha comunicato 100 preferenze in totale sommando il codice provincia con quello degli ambiti.

Probabilmente tale numero sarà superiore.

DATA ENTRO CUI POSSEDERE I TITOLI

Per tutti i docenti e quindi per tutte le fasi, il termine ultimo per far valutare un titolo è possederlo entro il termine ultimo delle scadenze delle domande per la fase A (presumibilmente entro fine aprile).

CERTIFICAZIONI

Tutte le autocertificazioni saranno allegate in modalità online. Probabilmente anche le eventuali certificazioni mediche che danno titolo alle precedenze.

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Giovedì, 07 Aprile 2016 09:51

Scuola: carta del docente/bonus a.s.2015-2016

Come si può utilizzare

La Carta del Docente consente "l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale" (legge 107/2015, art. 1, comma 121). Questi acquisti devono essere attinenti alle discipline insegnate dal docente (ad esempio: un docente di matematica può utilizzare il bonus per l'acquisto di un romanzo) ?
L'acquisto di libri, pubblicazioni e riviste, anche in formato digitale, non deve essere necessariamente attinente alla disciplina insegnata, così come previsto dalla legge 107/2015 (art. 1, comma 7), che riconosce fondamentale la formazione professionale del docente nel quadro degli obiettivi formativi, che riguardano competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità.

La Carta del Docente consente "l'acquisto di hardware": vi rientrano anche smartphone, tablet, stampanti, toner, cartucce e pennette USB?


La Carta del Docente permette "di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali" (art. 1, comma 121, legge 107/2015). Di conseguenza, personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, e-book reader, tablet rientrano nella categoria degli strumenti informatici che sostengono la formazione continua dei docenti. Altri dispositivi elettronici che hanno come principale finalità le comunicazioni elettroniche, come ad esempio gli smartphone, non sono da considerarsi prevalentemente funzionali ai fini promossi dalla Carta del Docente, come non vi rientrano le componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB, videocamere, fotocamere e videoproiettori.

Quali sono i software acquistabili con il Carta del Docente?


Vi rientrano tutti i programmi e le applicazioni, (disponibili in formato elettronico, disponibili in cloud, scaricabili online o incorporati in supporti quali memorie esterne, CD, DVD, Blue Ray), destinati alle specifiche esigenze formative di un docente, come ad esempio programmi che permettono di consultare enciclopedie, vocabolari, repertori culturali o di progettare modelli matematici o di realizzare disegni tecnici, di videoscrittura, di editing e di calcolo (strumenti di office automation). Questi programmi sono quindi compresi nella Carta del Docente.

Rientra nella Carta del Docente anche un abbonamento per la linea di trasmissione dati ADSL?


No, in quanto l'ADSL è una tecnologia di trasmissione dati utilizzata per l'accesso alla rete Internet. Non è quindi un software destinato alle specifiche esigenze formative di un docente. Non vi rientrano neppure il pagamento del canone RAI o la Pay tv.

La Carta del Docente può essere usata per "l'iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati/qualificati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale". Dove posso trovare l'elenco degli enti accreditati/qualificati per la formazione personale docente aggiornato?


L'elenco degli enti accreditati/qualificati per la formazione del personale docente è consultabile sul sito internet del MIUR al seguente link:
http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_pers_scolastico/enti_accreditati.shtml
E' inoltre possibile utilizzare la Carta del Docente anche per l'acquisto di corsi riconosciuti ai sensi della Direttiva 90/2003.

Con la Carta del Docente si può seguire un corso on line?


Si, purché svolto dagli enti accreditati o qualificati Miur ai sensi degli articoli 2 e 3 della direttiva 90/2003, e dai soggetti di cui all'articolo 1 commi 2 e 3 della medesima Direttiva.

Posso utilizzare il bonus o parte di esso per seguire un corso di laurea o un master universitario, o corsi universitari destinati alla formazione dei docenti?


Sì. Posso seguire ogni tipologia di corso organizzato da Università o da Consorzi universitari e interuniversitari (corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, corsi post lauream o master), come anche un corso destinato specificamente alla formazione degli insegnanti, purché inerente al mio profilo professionale, in quanto la Direttiva del Miur 90/2003 considera le Università, i Consorzi universitari e interuniversitari e gli Istituti pubblici di ricerca "Soggetti di per sé qualificati per la formazione del personale della scuola" (art. 1, comma 2).

Posso usare il bonus o parte di esso per un corso per lo studio di una lingua straniera all'estero?


Sì, purché il corso venga erogato da uno dei soggetti di per sé qualificati per la formazione nella scuola, ovvero dagli "Enti culturali rappresentanti i Paesi membri dell'Unione Europea, le cui lingue siano incluse nei curricoli scolastici italiani", ai sensi della Direttiva del Miur 90/2003, art. 1, comma 2.

Con la Carta del Docente posso sostenere l'esame di certificazione di una lingua straniera?


Sì, purché l'esame sia promosso da uno degli Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico, che è possibile consultare al seguente link:
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-personale-scolastico/enti-certificatori-lingue-straniere

La Carta del Docente può essere usata per assistere a "rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo". Queste manifestazioni culturali sono generiche o devono essere attinenti alla materia insegnata? (ad esempio: un docente di italiano può utilizzare il bonus per visitare un museo scientifico?)
Le rappresentazioni cinematografiche, l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo non devono essere necessariamente attinenti alla disciplina insegnata, in quanto la formazione professionale del docente riguarda competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità.

Si può utilizzare il bonus o parte di esso per l'acquisto di titoli di viaggio per la partecipazione a eventi o per viaggi culturali?


No, potranno essere rimborsati solo i biglietti per le "rappresentazioni teatrali e cinematografiche" e quelli per "l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo".

Con la Carta del Docente posso seguire un corso di formazione organizzato dalla mia o da altre scuole?


Sì, purché coerente "con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione" (legge 107/2015, art. 1, comma 121), in quanto "Le istituzioni scolastiche singole o in rete e/o in consorzio possono [...] proporsi come Soggetti che offrono formazione sulla base di specifiche competenze e di adeguate Infrastrutture" (Direttiva del Miur 90/2003, art. 1, comma 3).

Posso contribuire con una parte o con l'intero bonus della mia Carta del Docente all'acquisto di strumentazioni elettroniche digitali che migliorino la sperimentazione didattica multimediale della mia scuola, come per esempio una LIM, o la sperimentazione didattica in generale, come ad esempio libri, riviste o materiale didattico per la biblioteca scolastica?


Sì. Anche l'impiego diretto del bonus o di parte di esso per la sperimentazione didattica rientra nell'organizzazione delle "attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione".

Posso contribuire con una parte o con l'intero bonus della mia Carta del Docente a realizzare un corso insieme ad altri docenti esterno al piano di formazione della mia scuola?
Sì. Anche in questo caso si ricorda che va valorizzata la formazione professionale del docente, non solo in rapporto al piano dell'offerta formativa della singola scuola, ma anche in riferimento a competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità, che saranno descritte e individuate nel prossimo piano nazionale per la formazione.

Un insegnante di laboratorio di informatica che voglia utilizzare una stampante 3D per migliorare il suo insegnamento, può utilizzare il bonus della carta del docente?
Si, in quanto il dispositivo consente di sperimentare modelli didattici innovativi, in linea con le finalità della formazione e dell'aggiornamento professionali.

Un insegnante di musica può utilizzare il bonus o parte di esso per l'acquisto di uno strumento musicale?
Si, purchè lo strumento musicale sia strettamente correlato alle iniziative individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa e del piano nazionale di formazione di cui all'art.1 comma 121 della Legge n.107/2015. In questo caso infatti l'acquisto dello strumento è finalizzato a migliorare le competenze specifiche del docente in relazione all'indirizzo della scuola e rientra pertanto nelle finalità formative previste dalla norma.

Il bonus di 500 euro può essere utilizzato da un docente di scienze motorie per pagare la quota associativa ad associazioni sportive per corsi inerenti attività sportive federali?
Non è possibile utilizzare il bonus per la quota associativa ma è possibile per i corsi inerenti attività sportive federali che sono finalizzati alla formazione e all'aggiornamento delle professionalità del docente.

E' possibile utilizzare il bonus per acquistare le componenti hardware necessarie ad assemblare un PC completo?
Si, è possibile.

http://www.istruzione.it/allegati/2015/faq_carta_del_docente.pdf

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I docenti D.O.S. potranno partecipare alla mobilità 2016/17 nelle prime due fasi dei movimenti e chiedendo trasferimento comunale (I fase) o intercomunale (II fase) potranno acquisire titolarità in una specifica scuola.

Ora gli scenari che si aprono per loro sono decisamente diversi, ma , per evidenziare le diverse possibilità che si prospettano per i docenti D.O.S. nella mobilità 2016/17, è necessario fare il punto della situazione.

Si ritiene utile, a tal fine, effettuare due importanti premesse:

1 – il vincolo quinquennale sul sostegno rimane valido e non è mai stato messo in discussione sia dalla legge 107, sia dal MIUR in sede di contrattazione con i sindacati e non sembra che ci possano essere margini di intervento in tal senso.

Comunque "mai dire mai" e sarà il CCNI 2016/17 a indicare eventuali disposizioni differenti rispetto alle regole attualmente in vigore.

2 – i docenti D.O.S., per le diverse opportunità di mobilità a cui possono accedere, possono essere distinti nelle due categorie di seguito indicate;

§  docenti assunti entro l'anno scolastico 2014/15

§  docenti neo-immessi nell'anno scolastico 2015/16, nelle diverse fasi previste dalla "Buona scuola": fase 0 – fase A – fase B – fase C

Per un'analisi esaustiva delle diverse possibilità che i docenti D.O.S. avranno per la mobilità 2016/17, si ritiene utile, quindi, effettuarla, in base alla seconda premessa, distinguendo i docenti assunti entro l'a.s. 2014/15 dai docenti neo-immessi nell'a. s. 2015/16.

All'interno di ciascuno dei due gruppi sarà poi indispensabile distinguere i diversi casi presenti.

DOCENTI D.O.S. (immessi in ruolo entro l'a.s.2014/15) CHE NON HANNO SUPERATO IL VINCOLO QUINQUENNALE SUL SOSTEGNO

Questi docenti potranno partecipare alla mobilità per il prossimo anno scolastico soltanto per posti di sostegno in quanto vincolati per un quinquennio a permanere su questa tipologia di posto di insegnamento.

Le domande di mobilità che potranno presentare saranno, pertanto, le seguenti:

1 – trasferimento provinciale sul sostegno con titolarità su scuola (I e II fase)

2 - trasferimento interprovinciale sul sostegno con presumibile titolarità su ambito territoriale (III fase)

3 – Passaggio di ruolo sul sostegno ( da comune a sostegno) sia provinciale che interprovinciale con titolarità su ambito territoriale (III fase). Questo movimento farebbe rincominciare il conteggio del quinquennio

E' utile precisare che la domanda di passaggio di ruolo potrà essere presentata solo dai docenti che hanno superato l'anno di prova nel ruolo di appartenenza.

Nb: Questi docenti non potranno, invece, chiedere, a causa del vincolo quinquennale sul sostegno, mobilità su materia

2- DOCENTI D.O.S. NEO-IMMESSI IN RUOLO NELL'A.S. 2015/16

Sono 4 le fasi che hanno determinato l'immissione in ruolo di questo gruppo di docenti e, se la situazione di coloro che sono stati immessi in ruolo nelle fasi 0 e A è più chiara e definita, molte più incertezze e dubbi interessano, invece, coloro che sono stati assunti nelle fasi B e C

TRASFERIMENTO PROVINCIALE

La possibilità prevista dal MIUR per tutti i docenti D.O.S., senza nessuna distinzione tra loro, di presentare per il prossimo anno scolastico domanda di trasferimento provinciale con acquisizione di titolarità in una specifica scuola e non in un ambito territoriale, permette di dedurre che questa possibilità venga data a tutti i docenti D.O.S. neo-immessi nella provincia di immissione in ruolo a prescindere dalla fase in cui sono stati assunti.

I docenti delle fasi 0 e A dovrebbero rientrare quasi certamente nella I e II fase della mobilità (comunale e intercomunale), mentre molti dubbi ci sono ancora per i docenti delle fasi B e C da GM e da GaE, in relazione alla loro collocazione nelle diverse fasi dei movimenti.

Saranno collocati sempre nella I- II fase o si collocheranno in IV fase?

Dovrebbe essere esclusa per loro la III fase che riguarderebbe, in base esclusivamente la mobilità interprovinciale e professionale dei docenti immessi in ruolo entro l'a.s. 2014/15.

Sarebbero, quindi, indispensabili e doverosi i chiarimenti in merito per ottenere risposta precisa alla seguente domanda:

Il trasferimento provinciale dei docenti D.O.S. neo- assunti, rientrerebbe, comunque, nella I o II fase sia per coloro che sono stati immessi nelle fasi 0 e A che per i neo-immessi nelle fasi B e C?

Se fosse così non sarebbe rispettato lo schema delle 4 fasi della mobilità prospettata dal MIUR, nel quale i docenti delle fasi 0 e A sarebbero in I e II fase, mentre i docenti delle fasi B e C sia da GM che da GaE, sarebbero in IV fase.

Però se fosse come ipotizzato nella domanda, sarebbe rispettato quanto prevede sempre il MIUR nel succitato schema, dove i docenti D.O.S. risulterebbero inseriti, indistintamente, nelle fasi I (comunale) e II (intercomunale).

Si tratta, quindi, a parere della scrivente, di disposizioni contraddittorie, per cui, anche se si tratta di disponibilità ancora teoriche, sarebbe necessario, prima di concretizzarle con esplicitazione nel CCNI, renderle coerenti e in sintonia fra loro.

TRASFERIMENTO INTERPROVINCIALE

Se tutti i docenti neo-immessi nell'anno scolastico 2015/16 potranno chiedere sicuramente trasferimento provinciale per il prossimo anno scolastico, la stessa cosa non può essere detta, per ora, per il trasferimento interprovinciale. Si tratta, infatti, di docenti che, in quanto neo-immessi, sarebbero nel vincolo triennale di permanenza nella provincia di immissione in ruolo e conseguentemente non potrebbero partecipare ai movimenti interprovinciali.

Il piano di mobilità straordinario previsto dal comma 108 della legge 107, però, stabilisce una deroga a tale vincolo consentendo di presentare domanda di mobilità interprovinciale anche ai neo-immessi delle fasi B e C da GaE, escludendo, però, i neo-assunti nelle fasi 0 e A e nelle fasi B e C da GM.

ALTRA MOBILITA'

Essendo docenti neo-immessi sono nel vincolo quinquennale, quindi non possono chiedere mobilità su posto comune.

Come docenti neo-immessi, inoltre, non hanno ancora superato l'anno di prova, che si concluderà il 31 agosto, per cui non potranno presentare neanche domanda di passaggio di ruolo sul sostegno in altro ordine o grado di istruzione.

Ci sono, quindi, ancora molte risposte che il MIUR dovrà fornire a tutti i docenti D.O.S. che, oltre al vantaggio di poter ottenere per la prima volta titolarità in una specifica scuola, hanno anche tante incognite da affrontare e per le quali chiedono giustamente precisi chiarimenti per eliminare in modo definitivo tutte le incertezze per il loro futuro professionale.

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Mercoledì, 30 Marzo 2016 10:23

Slide Mobilità Scuola

Maeriale in allegato.

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Firmeremo in funzione dei quesiti referendari.
La Uil Scuola non ha mai condiviso gli assi su cui è stata costruita la legge 107, che nulla cambia rispetto all'impostazione dei cicli, al piano di studi, alle materie di insegnamento.

Una legge che interviene  solo sugli aspetti di gestione e di governance, creando  una confusione di poteri  - di indirizzo, gestione e didattico educativa - all'interno della scuola.

Funzioni che, fino all'arrivo della legge 107, erano al riparo da possibili condizionamenti, con un sistema di  pesi e contrappesi, per avere  un giusto equilibrio tra prerogative e poteri  dei diversi  organi della scuola dell'autonomia: questo per garantire libertà della didattica, imparzialità e pluralismo.
Tutti principi costituzionali che sono alla base della scuola repubblicana.

Registriamo che questo sistema di garanzie è venuto meno per  l'entrata in vigore di norme sbagliate,  introdotte dalla legge 107, che se non adeguatamente corrette, porteranno veri e propri stravolgimenti in termini di autonomia e di pluralismo.
Le conseguenze dirette di queste scelte ricadranno negativamente sugli esiti didattici degli alunni, indotti a frequentare scuole di tendenza.  Uno scenario  che non è assolutamente possibile accettare e  che merita ogni forma di contrasto finalizzata a promuovere una battaglia culturale e sociale, e non solo sindacale.

Una battaglia che vogliamo condurre nel merito e con le prerogative proprie di un'azione sindacale fondata sul confronto, sulle proposte,  sulla forza della contrattazione per  piegare anche gli errori di una legge approvata in tutta fretta, senza una valutazione sulla fattibilità e con esiti negativi.

Il referendum sulla legge 107, necessario  secondo i promotori perabrogare norme sbagliate, è  - secondo il giudizio espresso oggi dalla Uil Scuola riunita a Roma per la riunione nazionale dei segretari regionali - una strada incerta e difficile che accentua lo scontro politico e  rischia di trasformarsi in una  resa dei conti extraparlamentare, per coloro che, nelle aule parlamentari, avrebbero potuto e dovuto fare di  più e meglio per impedire l'approvazione di norme sbagliate.

Assunto di  partenza per la Uil Scuola  è la volontà di risolvere i problemi del personale attraverso l'azione sindacale. Per questo – secondo quanto emerso dal dibattito di oggi – si  valuteranno nel merito i quesiti referendari .  E'  sui singoli quesiti, infatti, che si attiverà l'intervento del sindacato per favorire un esito mirato del referendum abrogativo che è pur sempre un mezzo costituzionale di democrazia partecipativa.

Il risultato del  referendum – aggiunge la Uil – si pone in un quadro di esiti incerti, se letto nell'ottica della  soluzione dei diritti lesi dei lavoratori.

Sarà comunque un modo per riaccendere un dibattito attenuato dalla campagna di propaganda governativa e per confermare la  fiducia nella ragione e nel buon senso delle persone che saranno chiamate ad esprimere un voto per il futuro del paese.

In questa prospettiva, i quesiti che riguardano i poteri affidati impropriamente ai dirigenti scolastici, la chiamata diretta, la valutazione dei docenti e dei dirigenti, rappresentano valide ragioni per tentare una strada difficile.

E' una battaglia cui vogliamo partecipare.  Oltre a firmare per i quesiti del referendum, ci attiveremo per raccogliere nelle scuole tantissime firme. Il risultato della petizione rappresenterà il segno dell'opposizione alla legge del Governo sulla scuola.

Il Parlamento per evitare l'esposizione sui quesiti referendari, potrebbe modificare esso stesso le norme sbagliate della 107/2015 e (ri)dare voce ai cittadini per aprire un dibattito pubblico sul futuro della scuola pubblica.

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Venerdì, 18 Marzo 2016 10:14

Scuola: ricorsi concorso 2016

Tipologie RICORSI dal NS studio legale.

Concorso per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti di sostegno

A)      Gli abilitandi del sostegno dell'ultimo ciclo. Sono esclusi dalla procedura concorsuale in quanto il bando esclude  i soggetti che stanno conseguendo l'abilitazione in questi mesi. (COPIA ATTESTAZIONE PARTECIPAZIONE AL CORSO)

B)      ESCLUSIONE ABILITATI NEL SOSTEGNO GIA' IN RUOLO

non può partecipare ai concorsi per titoli ed esami il personale docente ed educativo già assunto su posti e cattedre con contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato nelle scuole statali (COPIA CONTRATTO DI RUOLO)

C)      ESCLUSIONE DOCENTI UTILIZZATI DAL MIUR PER IL SOSTEGNO CON CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO PER UN PERIODO SUPERIORE A 36 MESI SE PUR PRIVI DI ABILITAZIONE (COPIA CERTIFICATI DI SERVIZIO)

Concorso per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni dell'organico dell'autonomia della scuola dell'infanzia e primaria

D)     Escluso in quanto in possesso del titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27 (COPIA DIPLOMA)

E)      Escluso in quanto in possesso del titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27; (COPIA DIPLOMA)

Il bando esclude i candidati in possesso dei titoli di studio conseguiti all'estero entro i termini indicati dal medesimo comma e riconosciuti equivalenti attraverso apposito decreto del Ministero entro i termini di cui al comma 1, art. 3 del bando.

Concorso per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni dell'organico dell'autonomia della scuola secondaria di primo e secondo grado

F)       Escluso in quanto sto conseguendo l'abilitazione PAS o TFA attraverso la conclusione dei percorsi abilitanti, ovvero acquisito il titolo con riserva (COPIA PARTECIPAZIONE CORSO)

G)     Escluso in quanto sono docente inserito nella 3^ fascia di Istituto, privi di abilitazione all'insegnamento ma con il requisito dei 36 mesi di servizio anche non continuativo (Sentenza corte di Giustizia Europea) (COPIA CERTIFICATI SERVIZIO)

H)     Escluso in quanto sono Docente con 360 giorni di servizio ed a cui è stato negato l'accesso ai PAS. (Consiglio di Stato Sentenza n. 2750/2015 la limitazione alla partecipazione dei percorsi di abilitazione è stata dichiarata eccessiva. (COPIA PROVVEDIMENTO DI ESCLUSIONE)

I)        Escluso in quanto sono docente  ITP esclusi dal concorso (COPIA CERTIFICATO SERVIZIO);

J)        Escluso in quanto sono docente già di ruolo che intendono modificare grado e classe di concorso di insegnamento (COPIA CONTRATTO RUOLO);

K)     Escluso in quanto docente per cui non è previsto il concorso per propria classe di insegnamento ovvero non era stato previsto nel 2012 il concorso per tali classi di insegnamento (COPIA CERTIFICATO SERVIZIO O CONTRATTO);

L)       Escluso in quanto sono docente Laureato o diplomato presso le accademie di belle arti e gli istituti superiori per le industrie artistiche, i conservatori e gli istituti musicali pareggiati, AFAM gli ISEF prima del 7 giugno 1999 o laureandi a questa data che abbiano conseguito la laurea entro gli anni accademici 2001-2002, 2002-2003 e 2003-2004 se si tratta di corso di studi di durata rispettivamente quadriennale, quinquennale ed esaennale. (COPIA DIPLOMA O LAUREA)

M)     Escluso in quanto sono docente Docenti abilitati all'estero in attesa di riconoscimento del titolo da parte del MIUR oggi esclusi; (COPIA ABILITAZIONE  ESTERA)

N)     Escluso in quanto sono docente laureando in Scienze della Formazione primaria (COPIA CERTIFICATO FREQUENZA);

O)     Ricorso per la valutazione del servizio il servizio nella parte in cui non potrà essere valutato se non prestato per un periodo continuativo non inferiore a 180 giorni. (COPIA CERTIFICATI SERVIZIO

P)      Ricorso per la eguale valutazione dei punteggi per i titoli PAS  con TFA (COPIA CERTIFICAZIONE PAS)

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