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E' questa la proposta presentata dal sindacato UIL al tavolo che si è aperto ieri al Ministero per la definizione degli ambiti territoriali e più in generale per la stipula dell'ipotesi di contratto Mobilità per l'a.s. 2016/17.

Anche la UIL, come le altre organizzazioni sindacali, ha dichiarato la propria indisponibilità a collaborare con l'Amministrazione centrale per trovare soluzioni condivise per la creazione degli ambiti territoriali, in quanto "sbagliati come concetto e irrealizzabili, frutto di scelte ideologiche che non coincidono con la realtà, da utilizzare come indistinto contenitore di professionalità dal quale i dirigenti dovranno "pescare" i docenti per gli incarichi triennali"

Mobilità 2016/17: sindacati non collaborano per definizione ambiti territoriali, ma Miur procede_ senza dare ascolto

Per la Uil deve essere chiaro che il piano straordinario di mobilità deve consentire a tutto il personale già di ruolo nonché al personale nominato nelle fasi 0, A e B, nomine effettuate dall'organico di diritto, di poter scegliere oltre che una nuova provincia anche una nuova scuola di titolarità, su tutti i posti disponibili e vacanti. Per questo personale la mobilità va fatta con le vecchie regole. Per questo la mobilità sugli ambiti territoriali potrà eventualmente essere concepita solo per il personale docente nominato sull'organico potenziato.

La Uil Scuola ha comunicato all'amministrazione la completa indisponibilità a firmare un contratto unico sulla mobilità che preveda l'assegnazione dei docenti agli ambiti territoriali. L'unica soluzione praticabile è quella che prevede due contratti: uno con le vecchie regole per tutti e uno per i docenti nominati nella fase C che prevede la mobilità sugli ambiti.

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Guida accettazione proposta, firma contratto, convocazioni e comunicazione supplenza

Il Miur ha inviato nel pomeriggio del 10 novembre tramite Istanze on line 48.794 proposte di assunzione per la Fase C, per l'organico di potenziamento relativo all'a.s. 2015/16. Ci sono 10 giorni di tempo, fino al 20 novembre ore 15.59 per accettare/riufutare la proposta.

Come si accetta la proposta

La proposta si può accettare da subito, anche se si ha ancora un contratto fino all'avente diritto, o nessuna certezza su una eventuale supplenza. Non è necessario comunicare prima la supplenza e poi accettare, il procedimento sarà inverso. Nella pagina personale di Istanze, cui si accede con username e password, è presente il form Buona Scuola - Perfezionamento proposta di assunzione A.S. 2015/2016 - fase c)

L''aspirante docente fase C visualizza:

i dati di nominail pulsante Indietroil pulsante Accetta la nominail pulsante Rinuncia la nominail pulsante Interroga la domanda (che è quella presentata ad agosto)

Si chiede anche di visualizzare, per ciascuna regione, il calendario delle convocazioni per la scelta della sede. Al momento il link rimanda solo ai siti dei rispettivi Uffici Scolastici regionali, nei quali saranno pubblicati gli avvisi per la scelta della sede e la comunicazione della supplenza. In ogni caso tale operazione sarà svolta dopo il 20 novembre, dato che tra il 12 e il 20 novembre gli Uffici territoriali assegneranno i posti di potenziamento alle scuole

Dopo aver accettato la proposta, inserire il codice personale e cliccare su Conferma.
A questo punto nella casella di posta nota al sistema informatico si riceverà una mail di riepilogo. Inoltre nella sezione archivio personale 2015 è presente il documento in formato PDF che costituisce la "ricevuta" comprovante il perfezionamento della proposta di assunzione.

Se invece si vuole rinunciare alla proposta di nomina (ricordiamo che in tal caso si verrà cancellatti da tutte le GaE e Gm alle quali si risulta iscritti) si clicca su Rinuncia, si inserisce il codice personale e analogamente si riceve la mail con la conferma della rinuncia.

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Tra le possibilità di spesa dei 500 euro ai docenti per l'autoformazione c'è anche la possibilità di utilizzarli per corsi di aggiornamento/formazione coerenti con il Piano di miglioramento ed il Piano triennale dell'offerta formativa.

Così, molti collegi docenti stanno deliberando per organizzare corsi di aggiornamento coerenti con il Piano triennale, a volte condotti dallo stesso istituto altre da esperti esterni o agenzie formative.

Gli istituti, quindi, coprirebbero le spese sostenute suddividendo il totale tra i partecipanti al corso attingendo dai 500 euro erogati per la formazione.

Il problema riguarda alcuni aspetti della questione, a partire dal fatto che i docenti dovranno rendicontare, presentare entro il 31 agosto di ciascun anno scontrini, ricevute, fatture per dimostrare la coerenza della spesa con gli obiettivi formativi.

Così, sia nel caso dell'esperto interno sarebbe la scuola ad avere i documenti per la rendicontazione e non sarebbero nominativi per tutti i docenti che hanno partecipato, a meno di un versamento delle quote individuali al bilancio dell'istituto mediante reversale di incasso nominativa.

C'è anche da sottolineare il fatto che il corso di aggiornamento viene considerato valido solo se erogato da un ente accreditato dal Ministero.

Di più facile gestione, invece, un corso organizzato da un ente esterno riconosciuto dal Ministero, che potrebbe erogare documenti utili alla rendicontazione ai singoli docenti, bypassando l'istituzione scolastica.

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La legge del Governo sulla scuola va corretta: per il personale Ata, volutamente escluso, si tratta di coprire un vuoto normativo che non li considera parte essenziale dell'autonomia,  dell'autogoverno delle scuole. L'autonomia è un elemento complessivo e gli ATA ne fanno pienamente parte. I problemi si risolvono solo mettendo insieme le questioni.

Per i profili del personale  ATA deve essere previsto ed adottato l'organico potenziato per le particolarità delle loro azioni che concorrono, negli aspetti didattico educativi e nell'organizzazione tecnica ed amministrativa, alla realizzazione degli obiettivi della scuola autonoma – hanno ribadito i sindacati scuola questa mattina nel corso della manifestazione davanti al Miur.

La vicenda del blocco delle supplenze risente di una visione burocratica e ragioneristica che non porta risparmi veri, ma solo virtuali, quelli veri sono solo i disservizi, sempre che  - aggiunge Turi, segretario generale Uil Scuola – si voglia garantire l'offerta formativa.

Quella di oggi è la riprova che l'amministrazione quando pretende di fare da sola, di fronte alle proteste circostanziate dei lavoratori ATA, non solo mostra di non conoscere i problemi della scuola reale, ma  cosa assai più grave,  mostra la propria impotenza rispetto alle azioni necessarie solo per farla funzionare.

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Sistema integrato di educazione ed istruzione per i bambini da zero a sei anni.
A completamento del documento del coordinamento infanzia: la posizione della UIL

A completamento del documento trasmesso al Capodipartimento Miur ed alle segreterie tecniche del ministro e del sottosegretario Faraone dal Coordinamento nazionale per le politiche dell'infanzia e della sua scuola sulla delega per l'istituzione del sistema integrato per lo 0/6, inviatovi stamane, vi ricordiamo che la UIL scuola ha rappresentato al Miur l'8 ottobre scorso le proprie posizioni sulla delega.
Intendiamo ora ribadirle data la continua mobilitazione di insegnanti e scuole sul tema.

Nel rispetto della migliore tradizione pedagogica occorre per la UIL valorizzare le specificità culturali che le due esperienze, quella rivolta allo 0/3 e quella rivolta al 3/6 hanno maturato nel tempo.

La prima si caratterizza in termini di servizi educativi rivolti ai bambini ed alle famiglie; per la sua qualificazione va superata l'enorme frammentazione di tipologie e titolarità tramite l'individuazione di standard organizzativi di riferimento validi per l'intero territorio nazionale.

La seconda si colloca a pieno titolo nel sistema nazionale di istruzione per i bambini da tre a sei anni, nel quadro della funzione che attraverso la scuola lo stato fornisce ai cittadini.
La frequenza della scuola dell'infanzia va garantita a tutti i bambini tramite la piena generalizzazione ed il superamento delle liste di attesa.
La UIL chiede l'immediata attuazione dell'organico potenziato per correggere gli errori della legge del governo sulla scuola dell'infanzia; i docenti vanno utilizzati per raggiungere questi obiettivi, ristabilire una condizione di pari dignità tra i vari ordine gradi di istruzione e tra insegnanti, come gli altri, infatti, i precari della scuola dell'infanzia hanno maturato il diritto alla stabilizzazione che va riconosciuto al più presto.
La nostra scuola dell'infanzia, considerata una delle migliori esperienze educative in assoluto nel mondo, non può essere riportata indietro di quarantasei anni, ad una dimensione assistenziale..
Il governo non interrompa ancora un percorso continuo di qualificazione esclusivamente sulle spalle degli insegnanti..

Noemi Ranieri Segretaria Nazionale UIL SUOLA

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Le Segreterie Confederali unitarie di Cgil – Cisl – Uil e le Categorie del Pubblico Impiego e della Scuola hanno deciso il seguente percorso di mobilitazione: fino al 13 novembre assemblee nei luoghi di lavoro per illustrare le richieste contenute nelle piattaforme di categoria; fino al 16 novembre iniziative territoriali di mobilitazione coinvolgendo cittadinanza, ambienti accademici e culturali, parlamentari e amministratori locali; il 28 Novembre,  Manifestazione Nazionale.

Se non ci saranno risposte sia sul fronte degli aumenti salariali, sia sulla riapertura della stagione di rinnovo dei contratti; se non verrà liberata dai vincoli esistenti la contrattazione decentrata, strumenti essenziali per migliorare l'organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi pubblici, verrà proclamato lo sciopero di tutti i settori pubblici e della scuola per chiedere al governo di cambiare le scelte che unilateralmente ha inserito nella legge di stabilità, mortificando sia la dignità professionale che la condizione economica dei lavoratori.

Scuola, Sanità, Sicurezza, Servizi pubblici, Autonomie locali, Soccorso pubblico , Fisco, Università, Ricerca, Cultura sono  funzioni fatte dal pubblico e che garantiscono pari opportunità e benessere per i cittadini.

Non riconoscere i diritti dei lavoratori e non finanziare le amministrazioni pubbliche e l'innovazione,  la ricerca e la  formazione non favorisce  la crescita e non qualifica la competitività nel Paese.

I lavoratori pubblici si mobiliteranno con il sostegno delle Confederazioni  per rivendicare legittime prerogative contrattuali, e per migliorare la qualità delle Pubbliche Amministrazioni nell'interesse generale di lavoratori e cittadini.

Nella legge di stabilità ci sono scelte che vanno nella  direzione contraria, mentre nelle riforme del Governo che hanno riguardato la scuola e la pubblica amministrazione si prosegue nella scelta di assegnare potere ai dirigenti nominati dalla politica; di sottrarre competenze alla contrattazione sia nazionale che di secondo livello, dando potere unilaterale alle amministrazioni anche sulle modalità di  distribuzione delle risorse contrattuali; infine, non ci sono risposte per i precari né per l'occupazione a causa delle misure che bloccano ancora in larghissima parte il turn-over.

Contrattazione vuol dire trasparenza, invece, con scelte unilaterali si producono solo iniquità e discriminazioni.

Il sindacato continuerà la propria mobilitazione fino a che ai lavoratori pubblici non sarà restituito il diritto al contratto, alla contrattazione e ad un giusto salario.

Cgil                                    Cisl                                   Uil

Serena Sorrentino                 Maurizio Bernava                Antonio Foccillo

 

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La Uil Scuola di Alessandria continua nella raccolta dei ricorsi per stabilizzazione posto di lavoro e recupero delle mancate progressioni stipendiali.
E' già a conoscenza di molti che nostri ricorsi sono stati vinti già dal 2010 ed i ricorrenti INDENNIZZATI.

 

Materiale in allegato.

Giovanni Guglielmi

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Stipendio. Dal 23 ottobre per supplenti con nomina annuale e incaricati religione, ancora qualche ritardo per supplenti temporanei

Per gli insegnanti incaricati di religione i problemi tecnici sono superati e il 10 ottobre con emissione speciale NOIPA ha liquidato i cedolini di settembre e ottobre che saranno esigibili rispettivamente in data 21 ottobre per lo stipendio di settembre e, probabilmente, il 23 ottobre per lo stipendio di ottobre;

per i supplenti con nomina annuale che ancora non hanno percepito lo stipendio di settembre i cedolini sono stati liquidati con l'emissione speciale del 10 ottobre e pertanto i pagamenti avverrano nelle medesime date di cui sopra.

per i supplenti nominati dalle scuole su supplenze "brevi e saltuarie" , ieri il Miur ha effettuato lo "scarico" dei contratti inseriti dalle scuole al fine di assegnare sui POS ( finora vuoti ) le somme necessarie a coprire il fabbisogno. L'erogazione delle somme sui POS necessita, come sempre, dell'autorizzazione dell'Ufficio Centrale di Bilancio e pertanto avverrà non prima della prossima settimana. Solo dopo la disponibilità delle risorse sui POS sarà possibile, per le istituzioni scolastiche, completare la procedura per la liquidazione degli emolumenti al personale.

Dunque, ci sarà ancora da attendere qualche giorno. Certamente va rilevato che anche per quest'anno il Miur non è stato in grado di garantire per i supplenti l'erogazione dello stipendio nei tempi corretti

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Nel caso un supplente sia nominato per orario intero dal lunedì al venerdì e il sabato risulta come "giornata libera" del titolare sostituito, spetta comunque il pagamento di tutta la settimana (compresa quindi la giornata di sabato).

L'Aran con nota del 28 aprile 2008 in risposta a nota prot. A00DGPER/5606 ha chiarito che "la formulazione dell'art. 40, comma 3 del Ccnl 29/11/2007 del comparto Scuola, secondo cui "nell'ipotesi che il docente completi tutto l'orario settimanale ordinario, ha ugualmente diritto al pagamento della domenica ai sensi dell'art. 2109, comma 1, del Codice civile" trova la sua radice, oltre che nella su citata norma codicistica, nell'art. 36 della Costituzione. Dal combinato disposto delle due norme, infatti, deriva sia il diritto del lavoratore ad un giorno di riposo ogni settimana, di regola in coincidenza con la domenica, sia il diritto alla retribuzione, come conseguenza naturale del riconoscimento degli effetti giuridici di un periodo di servizio per il quale il lavoratore ha stipulato un contratto. Nel caso prospettato, dunque, e a condizione che il supplente abbia svolto tutto l'orario settimanale proprio del titolare che va a sostituire, va retribuita non solo la giornata festiva della domenica, ma anche la giornata del sabato, ancorché non lavorativa".

Dunque le giornate del sabato e della domenica vanno computate nell'anzianità di servizio, sia ai fini giuridici che economici.
Ciò vale anche nel caso la scuola adotti un orario settimanale su 5 giorni (c.d. settimana corta con orario di servizio dal lunedì al venerdì).

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Bonus 500 euro autoformazione. In anteprima decreto e istruzioni per l'uso, anche per docenti neoimmessi

Disponibile il DPCM del 23 settembre 2015 sulla carta elettronica docenti e le indicazioni operative per il suo corretto utilizzo.

Destinatari del bonus

Docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche statali assunti a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale, compresi i docenti in periodo di formazione e prova, che non siano stati sospesi per motivi disciplinari.

Il bonus spetta anche ai docenti assunti e da assumere nel piano straordinario di immissioni in ruolo previsto dalla Legge 107/2015.

Le somme saranno accreditate con le seguenti tempistiche:

entro ottobre per i docenti neoassunti dal 1° settembre 2015entro 20 giorni dalla trasmissone dell'elenco da parte del Miur, dei docenti assunti o da assumere dopo il 1° settembre 2015

N.B. La somma totale spetta anche ai docenti che prendono servizio nel corso dell'anno scolastico.

Il bonus è di 500 euro (la carta, a disposizione dall'a.s. 2016/17 sarà nominale), e può essere utilizzato nel corso dell'anno di scolastico di riferimento

Sono esclusi: precari, personale educativo, comparto AFAM

Modalità di utilizzo

Il bonus può essere utilizzato per le seguenti finalità

acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di rivisteacquisto di hardware e software,iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale,rappresentazioni teatrali e cinematograficheingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivoiniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui all'art. 1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.

N.B. Il Miur potrà sottoscrivere apposite convenzioni, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio statale, con operatori pubblici e privati, finalizzate all'ottimale utilizzo della Carta del docente, che riconoscano specifiche agevolazioni per le finalità previste, consentendone così il più ampio utilizzo.

No reddito imponibile

Per l'a.s. 2015/16 il bonus sarà accreditato con cedolino unico (già in fase di elaborazione il pagamento), ma non costituirà nè retribuzione accessoria nè reddito imponibile.

Modalità rendicontazione

I docenti dovranno presentare alla scuola di appartenenza, entro il 31 agosto 2016, la rendicontazione comprovante l'utilizzo della somma.

Se la documentazione non risulterà conforme, o sarà incompleta o presentata oltre il 31 agosto, ovvero non presentata, la somma sarà recuperata con l'erogazione riferita al 2016/17.

Il controllo della documentazione è affidato ai revisori dei conti.

Il Ministero si riserva di pubblicare una successiva nota per fornire ulteriori dettagli sull'attività di rendicontazione.

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