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Sabato 7 novembre spesa a rischio per tante famiglie a causa dello sciopero proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS UIL. "Dopo due lunghi anni di trattative, abbiamo deciso di proclamare due giornate di sciopero, la prima il 7 novembre, la seconda il 19 dicembre a ridosso del periodo natalizio, per dare un segnale forte a Federdistribuzione e far capire ai clienti di queste catene che la comodità dell'apertura prolungata fino a tardi la sera e sette giorni su sette ha un elevato costo che le aziende vogliono far pagare ai lavoratori", commenta Maura Settimo, Segretario generale UILTuCS Alessandria.

Il settore della grande distribuzione è formato da catene importanti come Esselunga, Unes, Iper, per citare quelle presenti sul territorio alessandrino, ma anche Auchan, Rinascente, Ikea si sono distaccate da Confcommercio e sono ora rappresentate da Federdistribuzione.

Mentre per i lavoratori di altri gruppi del settore commercio c'è stato il rinnovo del contratto con un aumento salariale di 85 euro, quelli rappresentati da Federdistribuzione vivono in un limbo in attesa di vedere rinnovato il proprio contratto.

Il sindacato rivendica un contratto che non crei discriminazioni e disparità di trattamento tra lavoratori che operano nello stesso settore, mentre Federdistribuzione chiede un contratto che non prevede aumenti salariali e avere mano libero sulla flessibilità e gli orari di lavoro.

Ancora non si è aperto alcuno spiraglio per il rinnovo di un contratto così importante che interessa un gran numero di lavoratori impiegati nei grossi gruppi nazionali ed esteri.

Ricordiamo che in alcune province gruppi come Carrefour hanno già iniziato a tenere aperti i supermercati 24 h, con forti disagi per tutto il personale, prevalentemente di sesso femminile.

I grossi gruppi devono capire che serve un contratto rinnovato, con aumenti stipendiali che permettano una vita dignitosa e il rafforzamento di una regolamentazione degli orari di lavoro.

A scioperare saranno tutti i lavoratori di Coop, Iper, Esselunga e Unes, gruppi ben presenti su tutto il territorio provinciale. Lavoratori e sindacati promuoveranno un volantinaggio in Piazza Marconi ad Alessandria e davanti all'Iper, fuori dal centro commerciale Oasi di Tortona, a partire dalle ore 9.

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Ecco la risposta della UILTuCS al comunicato diffuso da Federdistribuzione, file in allegato.

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SCIOPERO NAZIONALE UNITARIO 7 NOVEMBRE E 19 DICEMBRE

Trascorsi 22 mesi dalla scadenza del CCNL del Terziario (Confesercenti) continuano a permanere distanze rilevanti tra le parti.Filcams, Fisascat e UILTuCS, ribadendo i contenuti della piattaforma sindacale, chiedono di procedere velocemente al rinnovo del CCNL.

Ciò anche in considerazione dell'avvenuto rinnovo del CCNL del Terziario Distribuzione e Servizi (Confcommercio) che ha riconosciuto un aumento salariale di 85 euro, per una massa salariale di 1811 euro nel triennio 2015/2017. Filcams, Fisascat e UILTuCS dichiarano due intere giornate di sciopero per i giorni 7 novembre e 19 dicembre 2015 a sostegno dell'occupazione stabile, delle tutele normative e del salario.

L'astensione dal lavoro avverrà per il turno completo di lavoro giornaliero. Per le unità produttive che nella giornata di sabato non svolgono attività, l'astensione dal lavoro è prevista per venerdì 6 Novembre e venerdì 18 dicembre.

FILCAMS Cgil   FISASCAT Cisl  UILTuCS - UIL

 

Comunicato stampa

Sciopero generale di due giorni della grande distribuzione: il 7 novembre e il 19 dicembre

Mobilitazione nazionale per il rinnovo del contratto del settore dopo oltre venti mesi di vertenza

 

Gli esecutivi nazionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS, riuniti oggi a Roma, hanno proclamato due giornate di sciopero nazionale nel settore della grande distribuzione per il 7 novembre e per il 19 dicembre prossimi, demandando alle strutture regionali l'organizzazione di ulteriori iniziative di mobilitazione.

Il ricorso allo sciopero si è reso necessario per dare un segnale forte e compatto a Federdistribuzione, dopo oltre venti mesi di vertenza per il rinnovo del contratto collettivo del settore.

La UILTuCS, a sua volta, dopo la pronuncia favorevole del Tribunale di Torino, moltiplicherà i ricorsi ai Tribunali italiani per ottenere il riconoscimento degli aumenti salariali stabiliti dal contratto collettivo rinnovato con Confcommercio anche per i lavoratori delle imprese aderenti a Federdistribuzione.

Dichiarazione di Brunetto Boco, Segretario Generale della UILTuCS:

«La grande distribuzione non solo non vuole rinnovare il contratto collettivo dopo quasi due anni di vertenza, ma pretende addirittura di ridurre gli stipendi dei lavoratori. Siamo costretti allo sciopero da questo atteggiamento inaccettabile di chiusura e di arroganza, tanto più improvvido nel momento in cui il Paese sta faticosamente cercando di uscire dalla lunghissima crisi e si stanno risvegliando anche i consumi».

Come UILTuCS ci stiamo muovendo anche in un'altra direzione per far valere i diritti dei lavoratori. Soddisfatti della pronuncia del Tribunale di Torino che ha riconosciuto il diritto a percepire l'aumento salariale previsto dal contratto collettivo rinnovato con Confcommercio, abbiamo avviato analoghi procedimenti giudiziari in tutta Italia. Per questa via le imprese delle grande distribuzione saranno obbligate a corrispondere gli incrementi retributivi che pretendono di non garantire attraverso la normale strada della contrattazione».

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Questa mattina, in Prefettura, la UILTUCS di Alessandria e gli altri sindacati di categoria che seguono i lavoratori del settore della Vigilanza privata hanno incontrato il Prefetto, il Questore e il responsabile  dell'Amministrativa della Questura.

Dopo aver esposto una valutazione delle problematiche riscontrate dagli stessi lavoratori, sfociate anche in episodi che hanno visto le guardie giurate spesso come bersaglio di episodi di aggressione e violenza (come la sparatoria dello scorso anno in Galleria Guerci e il recente assalto al furgone portavalori sulla tangenziale di Alessandria), la UILTUCS ha chiesto e ottenuto durante l'incontro di questa mattina l'apertura di tavoli specifici sulle problematiche del settore e la valutazione di una serie di proposte di modifica del regolamento Questorile della Provincia di Alessandria.

Nello specifico si parlerà di SICUREZZA DEI MEZZI DI TRASPORTO, ORARI DI LAVORO, TRASPORTO VALORI E PIANTONAMENTI FISSI, di particolari problematiche legate al settore del TRASPORTO ORAFO e di alcuni servizi che vedono coinvolti anche i cittadini, come quelli di sicurezza svolti all'interno di grandi centri commerciali.

La UILTUCS ritiene che questo incontro, fortemente voluto da mesi, sia da considerarsi un passo avanti.

I nostri delegati presenti all'incontro hanno avuto l'opportunità di sollecitare la Prefettura e la Questura sulle criticità che quotidianamente riscontrano sul lavoro.

Ricordiamo che il settore è sottoposto a regole di legge in primis il DECRETO MINISTERIALE 269/2010 che ha previsto un adeguamento di tutti gli istituti a severe norme di requisiti organizzativi, professionali e di qualità che vede coinvolte le istituzioni nel monitoraggio di tali caratteristiche.

Il settore in provincia occupa circa 400 addetti suddivisi in meno di 15 aziende che operano sul territorio e che si distribuiscono fra addetti alla sicurezza notturna con sorveglianza in postazioni fisse, che sul trasporto valori.

Il primo tavolo, secondo le indicazioni avute questa mattina, verrà calendarizzo già in questi mesi estivi prima della pausa feriale e saranno presenti, oltre alle OO. SS, anche le associazioni dei datori di lavoro.

 

 

Maura Settimo

Segretario Generale UILTuCS Alessandria

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Mercoledì, 01 Luglio 2015 11:44

Esselunga, lavoro domenicale: incontro positivo

Il 26 giugno 2015 è ripreso il confronto con Esselunga in sede plenaria per la eventuale definizione di un accordo quadro sulla regolamentazione del lavoro domenicale.

In apertura l'azienda ha fornito alcuni dati di andamento economico che confermano come questa azienda continui a rappresentare una eccezione nel panorama delle imprese della DMO: il primo semestre registra un andamento positivo, che si traduce in crescita di occupazione in larghissima parte a tempo indeterminato, e nuove aperture (Milano Viale Adriano, Casale Monferrato, Sesto Calende).

Aree di potenziale interesse per un piano di espansione commerciale in continua evoluzione, sono anche la provincia di Roma e la Toscana.

I dipendenti al 31 dicembre 2014 erano 21.500. Sul tema oggetto del confronto odierno è stata ribadita da parte aziendale la volontà di pervenire ad un accordo complessivo che abbini norme generali a norme delegate al confronto di negozio.

È stata avanzata di nuovo la richiesta di definire un numero di domeniche massime lavorabili di 24 per casse e DroGem e 31 per i reparti a libero servizio.Programmazione, criterio prioritario della volontarietà, autoregolamentazione degli orari paiono essere percorsi praticabili.

La direzione aziendale si è dichiarata invece contraria a concedere domeniche libere ai part-time verticali in forza, mentre per i full-time con obbligo di prestazione abbiamo registrato una timida apertura (3 domeniche libere su base annua).

Sempre per quanto riguarda le compensazioni di natura normativa possibili, Esselunga non vede impraticabile la possibilità di prevedere saltuariamente una domenica ed un lunedì liberi, più difficile che il riposo possa coincidere con il sabato.

Sul tema delle maggiorazioni l'azienda ha riaffermato di voler ripensare l'attuale scaletta ideata nel 2002 e quindi ormai inadeguata, in considerazione del quadro economico e commerciale che stiamo vivendo.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la propria disponibilità a cercare una intesa su questo delicato tema, non rinunciando però a sottolineare le forti distanze che ancora dividono le parti.Un accordo quadro dovrà infatti non solo rappresentare un efficace strumento organizzativo e gestionale per l'impresa, ma anche un sistema di tutele e regole a favore delle lavoratrici e dei lavoratori interessati.

Dovrà pertanto essere esigibile a tutti i livelli, prevedere adeguate risposte alle mutate esigenze di conciliazione delle persone, riguardare tutti gli addetti, e definire compensazioni normative ed economiche.Non è infatti pensabile che norme sul lavoro domenicale non prevedano una contestuale verifica dell'intera organizzazione del lavoro, essendone aspetto centrale.

Parimenti risulterebbe difficilmente accettabile che una azienda in salute come questa non fosse disponibile a "spendere" per ottenere migliorie organizzative.La partita è complessa ma nel contempo sfidante e assume un peso politico di rilievo nel tormentato panorama delle relazioni sindacali con Federdistribuzione e le sue associate. Il negoziato pertanto proseguirà nei prossimi mesi.

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Prosegue lo smembramento della società in liquidazione Aspal di Alessandria.

Nove lavoratori da oggi, 1 luglio 2015, passano da Aspal a ICA Srl di La Spezia per svolgere il servizio di riscossione dei tributi minori ad Alessandria.

I dipendenti coinvolti sono stati licenziati da Aspal: è evidente che la procedura non è stata rispettata secondo le norme di legge in quanto i lavoratori sono stati licenziati da Aspal e assunti ex novo da ICA, contravvenendo a tutte le regole che garantiscono in realtà un passaggio diretto senza soluzione di continuità.

Dichiarazione di Rosario Trupia, funzionario territoriale UILTUCS: "Dopo aver fatto numerose segnalazioni ad Amministrazione comunale di Alessandria, Aspal e ICA, per evidenziare i difetti e i vizi di forma nella procedura che è stata di fatto attuata, come UILTUCS non siamo certo soddisfatti, se non per essere riusciti a far riconoscere l'anzianità di servizio dei dipendenti coinvolti nella lettera di assunzione. Di fatto per noi questa è già un'ammissione di quanto abbiamo sempre sostenuto".

Ricordiamo che i nove lavoratori interessati sono stati assunti con il Jobs act, sicuramente un contratto più debole e con minori tutele rispetto al precedente in Aspal.

Come UILTUCS non escludiamo la possibilità di intraprendere un'azione legale nei confronti delle due società e dell'Amministrazione comunale per chiedere il rispetto della corretta procedura di passaggio dei lavoratori da una società all'altra.

 

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A seguito dell'assalto ad un furgone portavalori, avvenuto questa mattina in tangenziale ad Alessandria, la Uiltucs come organizzazione sindacale, e anche rappresentante dei due lavoratori coinvolti, ribadisce che da mesi ha informato e richiesto ripetutamente incontri in Prefettura e in Questura chiedendo un tavolo permanente sulla questione sicurezza.

A tutte le segnalazioni fatte dalla Uiltucs, per evidenziare anomalie o disservizi, non è mai seguita alcuna risposta, per noi fatto gravissimo che non trova giustificazione. L'episodio ci sconcerta , ma ricordiamo che da tempo avevamo compreso e previsto i possibili rischi, anche grazie alle comunicazioni fatte dai dipendenti degli istituti di vigilanza privata.

Il settore della vigilanza privata è sempre più esposto a rischi e, nonostante questo, la logica che prevale da parte delle committenti è sempre quella degli appalti al massimo ribasso.

Non è poi la prima volta che in città si verificano episodi incresciosi che vedono loro malgrado vittime proprio le guardie giurate.

Come organizzazione chiederemo un incontro urgente al Prefetto, fiduciosi che la nostra richiesta non cada nel vuoto anche questa volta, per il bene dei lavoratori e della sicurezza in città.

Maura Settimo

Segretario generale UILTUCS Alessandria

 

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COMUNICATO STAMPA UNITARIO

Oggetto: Stato di agitazione dell'ASM Costruire Insieme di Alessandria

Lo scorso 8 maggio le OO.SS. e le RSA  di categoria C.G.I.L., C.I.S.L. e U.I.L. del settore Pubblico Impiego e del Terziario-Commercio, hanno incontrato il nuovo CDA dell'azienda speciale Costruire Insieme e l'Amministrazione Comunale di Alessandria, rappresentata dagli assessori Vittoria Oneto e Mauro Cattaneo, per discutere del piano di riorganizzazione aziendale e del futuro dei 45 lavoratori  a partire dal 31 maggio, data in cui scadrà la cassa integrazione in deroga, ammortizzatore sociale del quale Costruire Insieme non potrà più beneficiare.

Dato il budget stanziato dall'Amministrazione Comunale per il sostentamento dell'azienda presentato dall'assessore Giorgio Abonante in precedenza, già stimato come insufficiente dalle Organizzazioni Sindacali nel 2013 e mai aumentato, ad oggi risulterebbero 9 dipendenti in esubero.

Le OO.SS. dichiarano congiuntamente: "L'Amministrazione Comunale non ha presentato alcuna soluzione per il ricollocamento di questi lavoratori, se non in termini ipotetici di "se", "ma" e "vedremo", legati all'avvio di fantomatici progetti dai contorni indefiniti, mostrando ancora una volta lo stesso atteggiamento inerte e superficiale che sta portando non al risanamento dei conti dell'Ente senza lasciando indietro nessuno, come più volte ancora recentemente sbandierato dal Sindaco Rita Rossa, ma al surreale risanamento fatto licenziando 9 persone.

Riteniamo che l'Amministrazione Comunale alessandrina non abbia e non stia affrontando i problemi, ma li stia complicando procrastinandoli fino ai limiti dell'irrisolvibilità.

Come sempre a pagare questa situazione sono i lavoratori che hanno la sola responsabilità di essersi sacrificati per far funzionare al meglio delle loro possibilità i servizi erogati dell'Azienda, confidando che la volontà dell'amministrazione fosse il mantenimento dei posti di lavoro e dei servizi ai cittadini, come per altro sottoscritto nell'accordo sindacale dal sindaco Rita Rossa lo scorso luglio e più volte anche pubblicamente ribadito dall'assessore Oneto.

Nonostante l'assessore Oneto avesse promesso che a servizi partiti (biblioteca, musei, Bianconiglio) sarebbero stati corrisposti adeguati stanziamenti, a distanza di nove mesi ciò non è avvenuto".

Alla luce dei fatti riportati, sindacati ed RSA proclamano da oggi lo stato di agitazione.

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Mercoledì 15 aprile 2015 in tutta Italia il Turismo si fermerà.

Quasi un milione di lavoratori sono ancora senza contratto di lavoro: sono gli addetti alle mense, ai bar e i ristoranti, i lavoratori delle agenzie di viaggio, degli alberghi di Confindustria e dei tour operator, degli stabilimenti balneari e degli associati a Confesercenti.

In due anni e mezzo di trattative le controparti hanno sempre mirato ad un solo obiettivo: far pagare i costi della crisi unicamente alle lavoratrici e ai lavoratori, chiedendo loro di pagarsi di tasca propria il rinnovo, cedendo diritti e tutele quali ad esempio, gli scatti di anzianità, i permessi individuali, la malattia.

Tutto ciò si sta consumando nel silenzio delle Istituzioni e del Governo che, quando parlano di EXPO 2015 (a pochi giorni dall'avvio), non fanno altro che evidenziarne le straordinarie opportunità, salvo poi dimenticarsi che chi lavorerà nei padiglioni dell'Esposizione Universale, lo farà senza le tutele normative e salariali che solo un Contratto di Lavoro rinnovato può offrire.

Per queste ragioni, per riaprire i tavoli del negoziato, per sensibilizzare le istituzioni, per salvaguardare il reddito e la dignità di chi lavora e giungere finalmente al rinnovi dei contratti, Uiltucs UIL, Filcams CGIL e Fisascat CISL hanno deciso di proclamare uno sciopero nazionale del settore turismo per l'intera giornata del 15 Aprile 2015.

Per rendere visibile la protesta, sono state organizzate tre manifestazioni nazionali che si terranno a Milano, Roma e Taormina.

La Uiltucs di Alessandria, da sempre a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori del settore Turismo, dopo aver svolto assemblee informative in tutta la provincia,  parteciperà alla manifestazione che si terrà a Milano mercoledì 15 aprile con una folta delegazione alessandrina.

 

Maura Settimo

Segretaria territoriale UILTUCS ALESSANDRIA

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COMUNICATO UILTUCS ALESSANDRIA

A seguito degli omicidi avvenuti nella giornata di ieri, giovedì 9 aprile, all'interno del Tribunale di Milano, come Uiltucs Alessandria non possiamo non sollevare forti perplessità apprendendo i commenti che oggi leggiamo sui giornali, o ascoltiamo in radio e in televisione, in merito all'utilizzo e al ruolo delle guardie giurate nei settori strategici.

Riteniamo questa un'inutile e sterile polemica che fa comprendere quanto poco si conosca del settore della Vigilanza privata.  Il settore impiega lavoratori competenti, che svolgono quotidianamente un ruolo di supporto importante accanto alle Forze dell'Ordine, contribuendo alla sicurezza dei cittadini nei luoghi istituzionali e privati .

Il problema fa emergere una realtà che come sindacato denunciamo da sempre: gli appalti sono al massimo ribasso economico, i lavoratori sottopagati e non adeguatamente attrezzati di mezzi per lo svolgimento ottimale del lavoro, a discapito della sicurezza delle persone.

Come Uiltucs Alessandria abbiamo chiesto al nostro Prefetto più volte e per mesi un incontro, un momento di confronto per discutere di questi temi, e ad ogni nostro tentativo, anche a fronte di un elenco di problematiche chiaramente espresse nel dettaglio e condivise, non è mai seguito riscontro.

E' stato presentato da parte nostra al Prefetto di Alessandria un documento completo, scritto anche con la partecipazione attiva di delegati e rappresentanti sindacali del settore, ma il Prefetto per l'ennesima volta non ha voluto ascoltare nemmeno la voce dei lavoratori che vivono ogni giorno sulle strade e in città i reali problemi nello svolgimento del loro mestiere.

Dalla Prefettura nessuna risposta, né tantomeno possibilità di incontro.

Riteniamo dunque che l'atteggiamento e la posizione del Prefetto di Alessandria sia inaccettabile.

Proprio ad Alessandria si sono verificati episodi criminosi con guardie giurate coinvolte, che hanno messo a rischio la propria vita. E ora viene messa in discussione la loro professionalità e il ruolo che esercitano?

I lavoratori vivono in questo settore problematiche costanti, di cui Prefettura e Questura sono da parte nostra sempre state informate, nella speranza di una risoluzione condivisa per la sicurezza dei cittadini.

E ora le guardie giurate non possono essere il capro espiatorio di episodi di violenza inaccettabili come quelli avvenuti ieri all'interno del Tribunale di Milano.

Maura Settimo

Uiltucs Alessandria

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