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Cgil, Cisl, Uil hanno indetto una giornata di mobilitazione nazionale il prossimo 28 giugno, con presidi nelle principali città, e richiesta di incontro con i prefetti per affrontare il grave problema del mancato rinnovo dei permessi di soggiorno ai cittadini di Paesi Terzi che hanno perso il lavoro e non riescono a trovarne uno nuovo entro 12 mesi.

In  varie città ci si sta organizzando la giornata con iniziative di sensibilizzazione ed organizzazione di sit-in.

Il Dipartimento Politiche Migratorie della UIL seguirà l'organizzazione di questo evento nei territori, attraverso le strutture territoriali e regionali UIL, i membri del Coordinamento

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Lunedì, 13 Giugno 2016 10:24

Protocollo d'intesa sugli appalti pubblici

In allegato il protocollo di intesa sulle Linee guida in materia di appalti pubblici e concessioni di lavori, forniture e servizi, firmato in data odierna da UIL CGIL CISL Piemonte e il Presidente della Giunta Regionale.

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Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 19 aprile u.s., il Consiglio dei Ministri ha emanato il decreto legislativo relativo al nuovo codice degli appalti pubblici e concessioni, stravolgendo punti essenziali proposti dalle competenti Commissioni di Camera e Senato, svuotando la qualità della legge e vanificando, di fatto, la proficua interlocuzione con le parti sociali e Commissioni e soprattutto anche lo stesso rapporto tra Parlamento e Governo.

Un atto unilaterale da parte del Governo che sembra privilegiare interessi lobbistici di parte, trascurando le esigenze e gli interessi generali a discapito di quanto auspicavamo.

Si è rinunciato a determinare un contesto legislativo che esaltasse i livelli di salvaguardia dei diritti dei lavoratori, della legalità e trasparenza, per meglio combattere fenomeni pervasivi e devastanti come la corruzione e la penetrazione delle mafie nel sistema degli appalti pubblici.

La scelta del Governo è stata un pericoloso arretramento per quanto riguarda il subappalto ed incoerente con gli annunciati disegni di modernizzazione, visto che è notorio che l'80% dei contratti riguarda appalti sottosoglia. Questo significa favorire la frammentazione degli interventi e il proliferare di imprese deboli e sottodimensionate, come la dequalificazione delle imprese e le forme di intermediazione che alimentano la corruzione.

E depotenziando, attraverso questa scelta, il ruolo e la funzione della stessa Autorità nazionale anticorruzione.

A questa si aggiunge la negatività, per quanto concerne i criteri di aggiudicazione dell'appalto,  aver elevato fino a un milione di euro la possibilità di assegnazione al massimo ribasso, di lavori, servizi e forniture. Ulteriori aspetti problematici si possono riscontrare anche nella suddivisione in lotti e nelle procedure di selezione delle offerte.

Ridimensionando di molto la scelta europea dell'utilizzazione universale dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

Anche su tale aspetto, nella discussione nelle Commissioni, il criterio del massimo ribasso veniva giustamente considerato come uno degli aspetti distorsivi degli appalti, da rendere assolutamente residuale e da superare quasi integralmente se non per gli appalti di piccolissima entità.

Invece, per la scelta del Governo, questo criterio continuerà ad essere centrale ed operante, mantenendo così i fattori di opacità del sistema.

Per quanto concerne la Clausola sociale è stata annullata l'obbligatorietà, per le stazioni appaltanti, del suo inserimento nei bandi di gara.

La scelta del Governo nei fatti vanifica l'orientamento europeo che avrebbe dovuto garantire la continuità occupazionale dei lavoratori interessati da un cambio d'appalto, tramite il loro passaggio alle dipendenze del nuovo appaltatore, prevedendo, tra l'altro, l'obbligo per l'aggiudicatario di dare applicazione ai contratti collettivi di settore stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendali.

Il Governo invece di favorire una regolamentazione che meglio tutelasse i lavoratori ha lasciato all'arbitro della stazione appaltante la facoltà o meno di applicarla.

Una manomissione che colpisce il lavoro debole e favorisce, come al solito, una competizione tutta giocata non sui fattori di innovazione e qualità dell'organizzazione del lavoro ma, al contrario, sulla precarizzazione e sulla compressione del salario.

Nel merito degli affidamenti dei concessionari era stata inserito nelle precedenti versioni del Codice, con parere unanime delle Commissioni parlamentari e attraverso un accordo tra sindacati delle costruzioni e Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, un emendamento che avrebbe salvaguardato l'occupazione dei lavoratori impegnati nelle concessioni autostradali.

Il Consiglio dei Ministri, inopinatamente, senza alcuna considerazione rispetto a migliaia di lavoratori che rischiano il licenziamento e senza alcuna motivazione rispetto al pronunciamento delle Commissioni e dello stesso Mit, ha cancellato il riferimento alla gestione diretta, stravolgendone il testo.

Una decisione inspiegabile che ancora una volta sottolinea l'insensibilità di questo governo rispetto alle questioni che attengono la salvaguardia del lavoro e della occupazione.

Le Confederazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, assieme alle Federazioni di Categoria continueranno la loro azione sindacale e di proposta in tutte le sedi per modificare quanto si è verificato a partire dai decreti attuativi e dalle stesse linee guida, per evitare che lo stesso Codice non venga ulteriormente svuotato di significato e manomesso.

Un caro saluto.

Le segreterie confederali

CGIL                                                   CISL                                                         UIL

Franco Martini                                        Maurizio Bernava                              Tiziana  Bocchi

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Giovedì, 28 Aprile 2016 20:17

La festa del 1 maggio torna ad Alessandria

FESTA PROVINCIALE DEL LAVORO AD ALESSANDRIA:

"DA QUI VOGLIAMO FAR PARTIRE UN PERCORSO COMUNE PER VALORIZZARE LE POTENZIALITA' DELLA PROVINCIA E TORNARE A PARLARE DI CRESCITA"

Contrattazione, occupazione, pensioni sono i tre punti chiave della manifestazione che si svolgerà il primo maggio in Piazzetta della Lega ad Alessandria

La Festa provinciale del Lavoro del Primo Maggio quest'anno vedrà come protagonista la città di Alesssandria.

La celebrazione, che ha come titolo  "Più valore al Lavoro", inizierà alle ore 10 in Piazzetta della Lega con i saluti del Sindaco di Alessandria, seguito dagli interventi di alcuni rappresentanti dei lavoratori per poi concludere con il comizio di Sergio Didier, Segretario Generale Cisl Alessandria-Asti, in rappresentanza di Cgil-Cisl-Uil provinciali. La manifestazione sarà anche arricchita da momenti musicali grazie alla partecipazione del Corpo Musicale Bandistico del Comune di Alessandria.

I temi-chiave della manifestazione di quest'anno, presentati in data odierna nel corso di una conferenza stampa, sono contrattazione, occupazione e pensioni, come sottolineato da Franco Armosino, componente della Segreteria Cgil alessandrina, Sergio Didier, Segretario Generale Cisl Alessandria-Asti e Aldo Gregori, Segretario Generale Uil Alessandria.

"Sul primo punto va ricordato che lavoratori e lavoratrici di alcuni settori, come il pubblico impiego, stanno attendendo il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale da ben sette anni, senza dimenticare che anche che la partita sul nuovo Modello di Relazioni industriali è ancora aperta", rimarcano i sindacalisti.

"Siamo tristemente consapevoli che oggi non tutti hanno la fortuna di celebrare la Festa del Lavoro, ed il Primo Maggio siamo in piazza anche per lanciare, per l'ennesima volta, il nostro grido d'allarme sul lavoro che non c'è per tanti giovani e meno giovani, a partire da casa nostra visto che la  Provincia presenta un tasso di disoccupazione tra i più alti del Piemonte, e resta un territorio duramente colpito dalla crisi".

Cgil Cisl e Uil chiedono più equità, ovvero una redistribuzione delle risorse a partire da quelle fiscali che possa mettere in moto i consumi e l'economia del Paese, il che si traduce in nuovi investimenti per incrementare i posti di lavoro.

"Ovviamente anche il tema delle pensioni è strettamente collegato a quello del lavoro: com'è possibile favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei nostri ragazzi senza un adeguato turn-over? E, ancora, come possiamo tornare a parlare di pensioni dignitose oggi e domani?", lamentano Armosino, Didier e Gregori, richiamando un altro dato allarmante, quello che riguarda i giovani che sempre più spesso fuggono dall'Italia per cercare fortuna all'estero.

"Più valore al Lavoro, che non deve rimanere uno slogan, vuole anche dire dare più sostegno e tutele ai troppi precari, ai lavoratori sfruttati e sottopagati, nonché dare un'accelerata alle politiche attive come strumento per rafforzare le fasce più deboli".

I sindacalisti riportano infine l'attenzione sul territorio: "Non a caso abbiamo scelto la città di Alessandria come piazza per il nostro Primo Maggio, perché proprio da qui vogliamo lanciare un messaggio forte e chiaro a tutta la cittadinanza: da questa piazza vogliamo far partire un cammino comune che ha bisogno del gioco di squadra di tutte le forze sociali, Istituzioni, Sindacati e Imprese, per valorizzare le grandi potenzialità di questa Provincia, ancora sottodimensionate. Solo così potremo tornare a parlare di un cambio di rotta".

Oltre alla manifestazione alessandrina vi sono in programma altri due appuntamenti a livello territoriale: a Novi Ligure il concentramento avverrà alle ore 10,00 davanti alla Stazione Ferroviaria (Piazza Flacone Borsellino), a seguire il corteo per le vie cittadine fino ai giardini pubblici (Piazzale Partigiani) per il comizio finale di Tonio Anselmo, Segretario Cisl Alessandria-Asti.

A Ovada la tradizionale manifestazione sarà conclusa dal comizio di Paola Bisio della Segreteria UIL territoriale.

La Festa nazionale del Lavoro si svolgerà in contemporanea a Genova, con il concentramento in Piazza Della Vittoria a partire dalle ore 9,30, ed il corteo che si muoverà intorno alle 10,30 per raggiungere Piazza De Ferrari. La manifestazione si concluderà intorno alle 13,30 con il comizio dei Segretari Generali di Cgil Cisl e Uil.

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CRISI BAULI/BISTEFANI

NON SI PRODURRANNO PIU' I BISCOTTI E LE MERENDINE A VILLANOVA M.TO

UN'ALTRA REALTA' PRODUTTIVA CHIUDE NELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA .

CGIL CISL UIL PROVINCIALI SOSTENGONO IL TAVOLO CHE SI TERRA' IN REGIONE PIEMONTE CON BAULI PER VALUTARE  IPOTESI DI REINSEDIAMENTO O CONVERSIONE DEL SITO PRODUTTIVO.

Come previsto nell'accordo sindacale siglato da FLAI CGIL e FAI CISL e approvato dai lavoratori nell'assemblea del  7 aprile, BAULI ha assunto l'impegno di partecipare al tavolo che verrà convocato a breve dalla Regione Piemonte per favorire soluzioni che consentano di ricollocare anche  parzialmente  la manodopera nel territorio casalese, a fronte dello spostamento delle attuali produzioni nello stabilimento di Verona.

Il prestigioso marchio Bistefani è storico nel territorio casalese, visto la presenza dell'azienda da parecchi decenni, con la proprietà Viale che, dopo aver acquisito i marchi BUONDI' GIRELLA YO YO ,trovandosi  in difficoltà finanziarie e produttive,  ha venduto nel 2013 al gruppo Bauli.

Oggi il gruppo  dichiara di non poter mantenere il sito produttivo di Villanova, visto la mancanza di volumi, i costi fissi eccessivi e l'esigenza di ulteriori investimenti .

Il sindacato però ritiene che  l'acquisizione dei  marchi  abbia sicuramente aumentato le potenzialità del gruppo, mentre gli investimenti  fatti  in questi tre anni non sono stati sicuramente sufficienti per un rilancio vero dello stabilimento.

Per queste ragioni chiediamo a BAULI di farsi carico del problema sociale ed occupazionale che determina con la propria decisione, aggravando  la situazione già drammatica del  casalese  e l'alessandrino

E alle ISTITUZIONI chiediamo di incalzare la proprietà a quel tavolo e mettere in campo proposte e risorse economiche idonee  a dare risposte concrete alle lavoratrici ed ai lavoratori diretti ed indiretti (appalti) coinvolti in questa crisi.

Pensiamo che polemiche e strumentalizzazioni, alimentate nelle settimane scorse sui giornali, sui social e anche per bocca di esponenti politici, non servano e siano dannose.

Deve prevalere da parte di tutti senso di responsabilità e concretezza, per non alimentare il già pesante clima di sfiducia presente nel nostro Paese verso la politica , le istituzioni ed in generale alle forme di rappresentanza  collettiva.

 

CONTINUIAMO LA NOSTRA BATTAGLIA PER DIFENDERE LAVORO E OCCUPAZIONE

MANIFESTAZIONE PUBBLICA

SABATO 16 APRILE 2016 – ore 9:30

PIAZZA MAZZINI – CASALE M.TO

Le Segreterie Provinciali di CGIL CISL UIL di Alessandria

 

Sabato 16 aprile dalle 09.30 alle ore 12.00 in piazza Mazzini a Casale M.to, CGIL-CISL-UIL provinciali hanno organizzato una manifestazione pubblica a sostegno del tavolo regionale che si terrà per la vertenza Bistefani - Bauli, che aggrava la situazione già drammatica del casalese e dell'alessandrino. Abbiamo deciso come UIL di partecipare all'iniziativa perché, seppur grave, non è solo un problema aziendale, ma riguarda tutto il territorio ed è un problema occupazionale e sociale.

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Sabato mattina si è svolta la mobilitazione di Cgil-Cisl-Uil con manifestazioni locali e nazionali. Ad Alessandria l'appuntamento era in Piazza Marconi con presidio e gazebo dalle ore 9 alle 12.

"Cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani'. E' questo lo slogan che accompagnerà la giornata di mobilitazione nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil per sabato 2 aprile. In programma tre manifestazioni nazionali che si svolgeranno contemporaneamente a Venezia, Roma, e Napoli, accompagnate da numerose iniziative e manifestazioni unitarie che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale.

L'appuntamento di sabato è stato il seguito della mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per la vertenza sulle pensioni dopo gli attivi interregionali dei quadri e delegati del 17 dicembre scorso. Con le iniziative di sabato i Sindacati intendono rilanciare la piattaforma unitaria con la quale si chiede una "riforma della Riforma Fornero" al fine di favorire l'occupazione giovanile, tutelare le pensioni in essere e rafforzare la previdenza complementare. In particolare Cgil, Cisl e Uil chiedono pensioni dignitose per i più GIOVANI, spesso lavoratori PRECARI e discontinui, accesso flessibile al pensionamento, il riconoscimento del lavoro di cura e la diversità dei lavori.

La piattaforma unitaria chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla manovra Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata senza aggancio automatico all'attesa di vita.

 

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Anche ad Alessandria, in data 2 aprile, si terrà una manifestazione territoriale con presidio in Piazza Marconi, lato Piazza Garibaldi ad Alessandria, per cambiare le pensioni e dare lavoro ai giovani.

lL manifestazione unitaria per la vertenza sulla previdenza vuole inoltre flessibilità per tutti, rispetto per l fatica e i lavori diversi, sostenendo che 41 anni di contributi possano bastare, combattendo unitariamente per pensioni dignitosi oggi e per il futuro.

Dalle 9 alle 12 ci sarà un gazebo sotto i portici di Piazza Marconi.

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In una circolare unitaria inviata a tutte le strutture,  i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Furlan e Barbagallo hanno comunicato oggi che in assenza di qualunque confronto sul tema delle pensioni,  i sindacati ritengono necessario rilanciare l'iniziativa di mobilitazione, con manifestazioni territoriali da tenersi il 2 aprile prossimo.

«Il Governo non ha inteso finora aprire un confronto sul tema pensioni", sottolineano i leader di Cgil Cisl e Uil. «Anzi, ad aggravare il quadro, è partito un attacco anche alle pensioni di reversibilità e prosegue una discussione che, in assenza di una proposta governativa, continua ad aver al centro l'obiettivo di scaricare il costo di qualunque modifica per intero sui lavoratori. Ciò nel mentre i problemi diventano sempre più acuti sia sul versante dell'occupazione giovanile che su quello della condizione di lavoro di chi svolge occupazioni pesanti e faticose, di chi è precoce, di chi il lavoro lo perde e rimane privo di reddito».

I Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil  aggiungono che «la piattaforma unitaria chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla manovra Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata a 41 anni di contributi senza aggancio automatico all'attesa di vita».

«Negli attivi del 17 dicembre che hanno visto la straordinaria mobilitazione di migliaia di delegati a Torino, Firenze e Bari- concludono Camusso, Furlan e Barbagallo- abbiamo assunto l'impegno dell'apertura di una vera e propria vertenza che costruisca le condizioni per raggiungere i risultati che auspichiamo. Oggi, in assenza di qualunque confronto, riteniamo necessario rilanciare l'iniziativa di mobilitazione, con manifestazioni territoriali da tenersi il 2 aprile prossimo.

Vi chiediamo pertanto il massimo impegno per costruire una giornata di lotta con manifestazioni territoriali che diano visibilità alla vertenza in tutto il Paese».

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Questo pomeriggio alla Taglieria del Pelo di Alessandria si è tenuto l'attivo di Cgil, Cisl e Uil per il rinnovo del contratto del pubblio impiego.

In allegato l'intervento di Luca Righini, RSU, e il documento relativo alla mobilitazione per il rinnovo del CCNL.

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In allegato il documento unitario sul sistema di relazioni industriali approvato dagli Esecutivi di CGIL,CISLeUIL il 14 gennaio u.s.

La proposta unitaria è stata inviata a tutte le controparti per l'apertura di un confronto finalizzato a realizzare un moderno sistema di relazioni industriali volto afavorire lo sviluppo economico e sociale del Paese, migliorare la competitività delle imprese e, allo stesso tempo, valorizzare il lavoro.

Si tratta di un passaggio di straordinaria importanza per rilanciare,in questa difficile fase storica,il ruolo unitario del sindacato confederale, l'autonomia contrattuale delle parti sociali e l'importanza dei corpi intermedi della società per una solida democrazia partecipata e diffusa.

Data la rilevanza della scelta fatta da Cgil, Cisl e Uil, vi invitiamo a diffondere il più possibile tale documento anche attraverso iniziativeunitariedi approfondimento e di dibattito nei territori e nelle categorie.

 

Susanna Camusso   Annamaria Furlan   Carmelo Barbagallo

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