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Le rappresentanze sindacali CISL FP, UIL FPL, FIALS e NURSING UP dell'ASL AL esprimono solidarietà e apprezzamento verso gli operatori sanitari che con abnegazione e senso del dovere quotidianamente sono in prima linea a fronteggiare e lottare per arginare la diffusione del COVID-19, lavorando in condizioni che mettono a rischio e pericolo la propria salute e quella delle persone a loro vicine.
Attualmente nella maggior parte delle strutture ospedaliere e dei serivi sul territorio gli operatori sanitari operano in condizioni critiche essendo scarse le dotazioni di DPI necessari a fronteggiare e arginare la diffusione del virus.
E' semplicemente ridicolo che di fronte ad una emergenza sanitaria di portata nazionale coloro che devono assicurare assistenza sanitaria sono i primi a non essere tutelati! Nei servizi sanitari gli stessi operatori rischiano di essere infettati e infettare a loro volta, non devono essere posti limiti all'utilizzo dei DPI
Non esistono eroi ma professionisti che hanno bisogno di essere tutelati e che, in questo momento di emergenza e di carenza del personale sanitario, non ci possiamo permettere di perderli perché infettati a causa della scarsità o mancanza di DPI.
Per quanto sopra si sollecitano le SS.LL. nel voler provvedere al più presto a garantire la salute di tutti gli operatori impegnati contro l'emergenza del COVID-19, affinchè si provveda a mettere in sicurezza il lavoro degli operatori sanitari, tecnici ed amministrativi che operano nelle strutture dell'ASL AL.
Si richiede altresì di informare preventivamente la RSU rispetto al numero di assunzioni straordinarie che verranno effettuate, sia per il comparto che per la dirigenza medica.
In attesa di un sollecito riscontro si porgono cordiali saluti.

CISL FP UIL FPL FIALS NURSING UP Alessandria

A emergenza sanitaria da Covid-19 in corso, vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i lavoratori in prima linea in questi giorni così difficili. Pensiamo ovviamente al personale sanitario, ma anche alle lavoratrici e ai lavoratori dei trasporti, che stanno continuando in condizioni per nulla semplici a garantite la mobilità delle persone e delle merci.

Ferrovieri e lavoratori degli appalti accessori e complementari, autoferrotranvieri, tassisti e lavoratori del noleggio, portuali, marittimi, lavoratori del merci logistica ed autotrasporto, lavoratori della viabilità e del trasporto aereo, operatori dei servizi ambientali. Persone delle quali spesso ci si dimentica e senza i quali invece il Paese cadrebbe nel baratro.

"La Repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti." Dal 23 gennaio 2020 una serie di Paesi fuori dalla Cina avevano registrato fenomeni da infezione da Covid-19. Dal 21 febbraio in Italia c'è stata un'escalation che ha portato in poco più di 15 giorni all'accertamento di 12.462 casi alle ore 18:00 di ieri 11 marzo 2020.

Il diritto alla mobilità, anch'esso previsto dalla nostra Costituzione all'art. 16, stabilisce che "Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza"

Muovendo da tali presupposti chiediamo al Governo di tutelare prima di tutto la salute delle cittadine e dei cittadini italiani compresa quella di chi in queste difficili giornate continua a fare il proprio lavoro.

Le misure varate ieri sera, seppur più stringenti, per quella che è la velocità di contagio non sono sufficienti a bloccare il virus in tempi compatibili. A fronte del crescere della pandemia, riteniamo che sia ora necessario che le misure di contenimento del virus diventino più stringenti, anche sull'esempio di quanto avvenuto in Cina, dove la pandemia è quasi sotto controllo.

In attesa di tali provvedimenti chiediamo :

• Che per le lavoratrici e i lavoratori la cui presenza nella sede di lavoro non sia indispensabile sia attivato lo smart working previsto dai Ccnl e dai DPCM 8 Marzo 2020 e successivi;

Garanzia di un reddito per coloro che pur rimanendo a casa non potranno usufruire di questa possibilità. E' necessario che il Governo agisca con urgenza affinché si possa partire con accordi tra Sindacati e Aziende per l'accesso agli ammortizzatori sociali;

• Che per il Trasporto Aereo che era già in crisi prima dell'emergenza da Covid-19, con Alitalia e Air Italy tra i casi più noti, si definiscano ammortizzatori sociali specifici per tutta la filiera e il rifinanziamento in tempi brevissimi il Fondo di solidarietà del settore;

• Che le regioni intervengano sul Trasporto pubblico locale e sul trasporto Ferroviario Regionale con un'ulteriore stretta, prevedendo che vengano effettuati solo servizi minimi in fasce orarie utili;

• Che si continui a garantire la filiera del trasporto delle merci dando però priorità ai generi essenziali per il Paese come alimentari, approvvigionamenti per gli ospedali e ai farmaci, ai carburanti ecc.. e comunque garantendo a tutti i lavoratori coinvolti idonee misure di prevenzione e di protezione.

Il settore dei trasporti è strategico per questo è necessario che aziende e istituzioni adottino tutte le misure che possano limitare il diffondersi del contagio e del panico che rischia di creare danni ancora maggiori. IL DPCM prevede che le aziende adottino specifici protocolli di sicurezza per garantire coloro che dovranno continuare a lavorare. Le nostre strutture e le RSU/ RSA chiederanno confronti specifici sulla materia in assenza dei quali agiremo a tutela dei lavoratori.

Pubblicato in Notizie: UIL Trasporti

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto-legge avente inerente agli strumenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese a seguito dell'emergenza COVID-19 come, ad esempio, il nuovo calendario per il modello 730 e C.U. e la sospensione, fino al 30 aprile, del versamento di contributi previdenziali e ritenute fiscali per le strutture ricettive.

La proroga degli invii del modello 730  ha carattere nazionale e quindi riguarda tutti i contribuenti; il nuovo termine ultimo per la trasmissione dei modelli, già previsto dalla Legge di Bilancio 2020 con decorrenza 2021, sarà il 30 settembre 2020 anziché il 23 luglio come precedentemente previsto.

La scadenza prevista per il rilascio del modello C.U. da parte dei sostituti d'imposta slitta invece al  31 marzo 2020.

La stessa scadenza del 31 marzo, anzichè quella ordinariamente stabilita per il 28 febbraio, è prevista per la trasmissione dei dati delle spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni (come gli interessi passivi dei mutui, le rette di università e asili nido, i premi assicurativi, ecc.).

Pertanto, la Certificazione Unica e i dati degli oneri detraibili o deducibili (spese sanitarie, mutui, istruzione, asili nido, previdenza complementare, contributi e ristrutturazione ecc.) dovranno essere inviati entro il 31 marzo prossimo.

La dichiarazione precompilata sarà invece disponibile dal 5 maggio e non più dal 15 di aprile.

Pubblicato in Notizie
Lunedì, 09 Marzo 2020 17:54

Emergenza carceri: coronavirus o mal gestione?

"NON E' IL CORONAVIRUS IL PROBLEMA AL MOMENTO NELLE CARCERI ITALIANE, quanto piuttosto quello che sta dietro al coronavirus: ossia l'emergenza di evitare il contagio in una società ristretta, sovraffollata, promiscua come quella all'interno dei penitenziari italiani" dichiara Salvatore Carbone, segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria del Piemonte.

"Questo non resterà solo un problema italiano", continua il segretario "L'Italia, purtroppo, è solo il primo dei paesi europei che vive e vivrà l'emergenza carceri; tuttavia, al momento, non si può non commentare e in negativo di quanto sta succedendo negli istituti, dal nord al sud. Il Piemonte fortunatamente non ha avuto episodi gravi ed eclatanti come in Lombardia, Emilia, Campania e Puglia: abbiamo registrato proteste negli istituti di Alessandria, Vercelli e Torino, ma limitati nel battere sui cancelli e sui blindi delle camere detentive".

"Di certo" incalza Carbone "posso dire che i vertici dell'Amministrazione penitenziaria hanno un po' sottovalutato il problema. Non hanno tenuto conto, dapprima delle denunce sindacali sullo stato dei luoghi in cui vertono gli istituti, dei problemi d'organico del personale e della gestione degli istituti (grave assenza di comandanti di reparto e direttori degli istituti), ed ora, delle conseguenze che, ovviamente, avrebbero causato i provvedimenti d'urgenza adottati dal Governo per tamponare la crisi epidemiologica".
"In Piemonte, ad esempio," chiosa il segretario"come massima autorità dell'Amministrazione penitenziaria, abbiamo lo stesso Provveditore regionale della Lombardia per due giorni a settimana che, anziché occuparsi dell'emergenza coronavirus negli istituti, si è preoccupato di annullare e modificare, solo fino a avanti ieri, il Protocollo d'Intesa Distrettuale appena vigente da 1 anno. I fatti di Milano e Pavia, potrebbero essere i risultati di una emergenza mal gestita?"

Pubblicato in Notizie: UIL PA

Il governo ha emanato, come aveva annunciato nelle scorse ore dopo aver acquisito il parere del Comitato tecnico scientifico, nuove misure volte al contenimento del contagio da Coronavirus, decidendo fra l'altro la sospensione generalizzata fino al 15 marzo, su tutto il territorio nazionale, dei servizi educativi e didattici svolti dalle scuole di ogni ordine e grado, dalle Università, Accademie, e Conservatori. Le nuove misure integrano quelle assunte con precedenti provvedimenti, nei quali è stata disposta la chiusura delle scuole nelle aree definite come "zona rossa" (allegato 1 al DPCM 23 febbraio 2020).

Il DPCM recepisce, tra l'altro, le raccomandazioni del Comitato scientifico, quali astenersi da abbracci e strette di mano, evitare luoghi affollati, mantenere la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone.

FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA UNAMS, seguendo con la massima attenzione gli avvenimenti, esprimono la propria vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori, agli studenti e alle famiglie. Assicurano il proprio impegno ad un'attiva interlocuzione con il Ministero e con tutti i soggetti coinvolti, rendendosi disponibili a collaborare perché su tutto il territorio nazionale non venga compromesso l'esercizio del diritto allo studio, pur nella scrupolosa osservanza di modalità operative e tempi che garantiscano la tutela della salute di tutti, auspicando che si possa giungere nel più breve tempo possibile alla normale ripresa delle attività in tutte le sedi scolastiche e universitarie.

È indispensabile attivare da subito opportune sedi di confronto fra Amministrazione e sindacati per definire in modo chiaro e puntuale la fase applicativa dei provvedimenti; è urgente inoltre un incontro al massimo livello politico per affrontare questioni che hanno diretta incidenza sul regolare avvio del prossimo anno scolastico, a partire dalle modalità di reclutamento del personale.

Dal sito https://uilscuola.it/ 

Roma, 4 marzo 2020

Pubblicato in Notizie: UIL Scuola

In questi giorni abbiamo ricevuto numerosi quesiti su come poter dare copertura al periodo di quarantena, imposto o in auto-tutela. Le Aziende nei territori, si sono mosse in diversi modi, chi ha comunicato ai lavoratori che hanno frequentato le zone rosse, l'obbligo di stare a casa in quarantena con i propri permessi retribuiti, chi ha chiesto certificati medici ed altre modalità ancora. Abbiamo avuto notizia, che l'Inps ha inviato una circolare interna (n. 716 del 25/02/2020) a tutte le proprie strutture territoriali, contenente indicazioni relative all'utilizzo dei certificati medici per la quarantena obbligatoria o in autotutela preventiva. Di seguito ne riportiamo il testo:


Certificati medici di malattia
In tutto il territorio nazionale, i certificati di malattia dei lavoratori del settore privato aventi diritto alla tutela della malattia che pervengono all'Istituto, laddove riportanti diagnosi riconducibili a misure precauzionali nell'attuale fase di emergenza (ad esempio, codice nosologico V29.0, quarantena obbligatoria o volontaria, isolamento volontario, sorveglianza attiva, etc.) dovranno essere marcati in procedura gestionale CDM con "anomalia A – generica" e il medico dovrà indicare nel campo editabile "in fase di verifica".
Le corrispondenti lettere di anomalia della certificazione – predisposte automaticamente dalla procedura – non dovranno assolutamente essere spedite al lavoratore e al datore di lavoro, in attesa di ulteriori indicazioni che verranno fornite appena possibile sulla validità della certificazione ai fini del riconoscimento della tutela previdenziale.
Tali certificati, inoltre, anche qualora pervengano in regioni diverse da quelle citate nel presente messaggio (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna) non dovranno essere oggetto di visita medica di controllo. A tal fine, il medico dell'ufficio medico legale, dovrà apporre in procedura il codice di esonero "E".
Anche per quanto concerne i lavoratori pubblici, su tutto il territorio nazionale, in scrivania SAViO, i certificati di malattia riportanti le diagnosi sopra indicate dovranno essere esclusi dalla possibile disposizione di visita medica di controllo.
Da quanto sopra riportato, è evidente che vengono legittimati certificati di malattia a copertura di questo specifico periodo di assenza per quarantena.
Vi terremo costantemente informati sulle novità che dovessero emergere nelle prossime ore/giorni.
Restando a disposizione, vi salutiamo cordialmente.


La Segretaria Confederale

Ivana Veronese

Pubblicato in Notizie

La Regione Piemonte chiederà al Governo e all'Istituto Superiore di Sanità la proroga della sospensione dell'attività didattica anche per la nostra regione, fino alla giornata di sabato 7 marzo. Inoltre è prevista per venerdì 6 marzo un nuovo incontro per fare il punto della situazione per la settimana successiva

In attesa della relativa ordinanza ministeriale, come UILTuCS UIL congiuntamente alla FILCAMS CGIL abbiamo chiesto alle aziende operanti nel settore mense scolastiche, al Comune di Alessandria e al Comune di Valenza un incontro urgente per definire le misure di sostegno al reddito per le lavoratrici e i lavoratori impegnati negli appalti mense. Restiamo quindi a disposizione per l'eventuale attivazione degli ammortizzatori sociali già in essere in attesa delle misure che il Governo metterà in campo a seguito dell'emergenza coronavirus.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS
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