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"Ci sono migliaia di lavoratori che attendono di conoscere il proprio futuro, è ora di dare risposte certe a loro ed alle loro famiglie". Ad affermarlo le segreterie nazionali di FenealUil Filca-Cisl Fillea-Cgil dopo il pronunciamento di Anac in merito al parere richiesto dal Mit sulla possibilità  di conteggiare sui piani quinquennali il limite agli affidamenti diretti dei lavori di manutenzione e progettazione autostradale.

"L'incontro convocato al Mise per martedì 1° agosto prossimo – sostengono i sindacati – deve essere l'occasione per Mit e Mise per fare finalmente chiarezza su questa vicenda complessa e delicata, anche per evitare che il parere dell'Anac produca effetti negativi sulla situazione occupazionale di migliaia di dipendenti delle società controllate dalle Concessionarie autostradali, che operano nei settori di manutenzione e progettazione". Infine i sindacati avvertono: "la mobilitazione non si ferma, ed in occasione dell'incontro al Mise si terrà un presidio in supporto della vertenza".

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Si è volto oggi, alla presenza del Ministro Calenda, l'incontro richiesto al Mise dalle federazioni edili di CGIL, CISL e UIL, alla presenza dei rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e delle Holding delle Concessionarie autostradali Atlantia e Sias.
L'incontro, che era stato richiesto a seguito della crisi del settore delle aziende di manutenzione e progettazione legata alle nuove regole dettate dal Codice degli appalti, si è reso necessario per affrontare le problematiche occupazionali derivanti dalla riduzione delle attività svolte dalle Concessionarie tramite società in house.
Fillea Filca e Feneal valutano positivo e costruttivo il confronto, nel corso del quale il Ministro Calenda si è reso disponibile ad individuare soluzioni concrete per gestire l'impatto della modifica normativa sulle imprese, salvaguardare l'occupazione e la qualità della progettazione e delle manutenzioni sulla rete autostradale. A garanzia di ciò sarà istituito un tavolo tecnico interministeriale insieme al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero del Lavoro, finalizzato a individuare soluzioni utili alla gestione della vertenza.
Nei prossimi giorni saranno svolti approfondimenti sui vari aspetti sollevati oggi ed entro la metà della prossima settimana saremo riconvocati al Mise.
E' chiaro che, visto l'andamento del tavolo, al momento nessuna procedura di riduzione del personale sarà attivata. Da parte nostra, manterremo alta l'attenzione e chiediamo a tutti i soggetti di garantire il massimo impegno per la tutela di migliaia di posti di lavoro.

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Martedì, 11 Luglio 2017 10:34

Concessionarie autostradali, sciopero riuscito

SCIOPERO CONCESSIONARIE AUTOSTRADALI, ADESIONE TOTALE DEI LAVORATORI. SINDACATI: IL 14 LUGLIO PORTEREMO LE NOSTRE RAGIONI AL MINISTRO CALENDA

"Lo sciopero odierno indetto da Feneal Filca Fillea contro i licenziamenti delle società di manutenzione e progettazione autostradale ho ottenuto una altissima partecipazione, con adesione quasi totale dei lavoratori, così come le manifestazioni che si sono svolte a Tortona, Firenze, Pescara, Frosinone." E' quanto fanno sapere Feneal Filca Fillea nazionali, che proseguono "la forte partecipazione dimostra che I lavoratori non accetteranno in silenzio questi assurdi licenziamenti."
Il primo risultato è stata "la convocazione dell'incontro richiesto al Ministro Calenda presso il MISE, per il giorno 14 luglio. A fronte di questa convocazione sospendiamo la seconda giornata di sciopero, indetta per la stessa data."
Nell'incontro al Mise "porteremo le nostre ragioni" proseguono Feneal Filca Fillea "ribadiremo la richiesta di escludere le manutenzioni e le progettazioni autostradali dal conteggio del 20% e chiederemo che si tenga conto che non stiamo solo difendendo i lavoratori dai licenziamenti ma stiamo anche difendendo un minimo di politica industriale che salvaguardi la sicurezza delle autostrade."
Appuntamento quindi al 14 luglio alle ore 10 al Mise "dall'incontro ci attendiamo delle risposte risolutive" concludono i sindacati.

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Non trova ancora soluzione la vertenza dei lavoratori delle concessionarie autostradali che lunedì 10 luglio sciopereranno in tutta Italia in difesa del lavoro, con presidi nelle autostrade a Frosinone, Pescara, Firenze e Tortona (Alessandria).

Sono 3000 i lavoratori che rischiano il licenziamento se Istituzioni e Governo non daranno una soluzione al problema creatosi con l'approvazione del nuovo Codice Appalti. La nuova norma, infatti, limita la possibilità per le concessionarie di eseguire direttamente manutenzioni e progettazione mettendo a repentaglio migliaia di posti di lavoro. Ma la vertenza dei lavoratori delle concessionarie autostradali è finalizzata non solo alla salvaguardia dell'occupazione ma anche alla qualità del lavoro e delle prestazioni effettuate nella manutenzione delle autostrade, e a garantire, quindi, la sicurezza degli automobilisti.

Per Rsu e sindacati è necessario dare risposte certe e rapide a questo problema e per questo hanno chiesto al Ministro Calenda di convocare un tavolo urgente che affronti la crisi delle aziende controllate dalle concessionarie, imprese che rappresentano, per il settore edile, il principale comparto industriale.

I PRESIDI

➢               FIRENZE –ore 10.00  Casello A1 di Firenze Scandicci

➢               TORTONA –ore 08.00 Casello A7 Parcheggio Conforama, uscita direzione Tortona

➢               PESCARA –9.00 Casello A14 di Città Sant'Angelo

➢               FROSINONE -ore 9.00 Casello A1

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Lunedì 10 luglio sarà sciopero dei lavoratori delle concessionarie autostradali: STOPLiCENZiAMENTi!

Si preparano 3.000 LICENZIAMENTI per i lavoratori della manutenzione e progettazione autostradale.

Questo è quanto prevede la nuova Legge sugli appalti pubblici che impedisce alle società che fino ad oggi hanno operato sulle autostrade di proseguire le attività.

Il risultato delle pressioni esercitate dalle lobby dei costruttori è che le manutenzioni autostradali saranno effettuate da aziende non qualificate che rischiano di compromettere la sicurezza degli

automobilisti.

DICIAMO NO a questa legge assurda

CHIEDIAMO AL GOVERNO di intervenire per scongiurare l'ennesima macelleria sociale fatta sulla pelle dei lavoratori.

Chiediamo scusa a voi automobilisti per i disagi che arrecheremo rallentando la circolazione.

Con lo sciopero di vogliamo dire non solo NO ai licenziamenti ma anche NO a strade insicure per voi tutti!

Perché progettare e manutenere le autostrade è una specializzazione industriale che non si improvvisa!

# N o n B u t t a t e c i X S t r a d a

A TORTONA ORE 8:00 ritrovo nel Parcheggio di Conforama

Casello A7 Uscita direzione Tortona

Saranno presenti i lavoratori di: Liguria, Piemonte, Parma, Varese, Milano (Gruppo Gavio)

Locandina in allegato.

 

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APPALTI. SINDACATI ED RSU GRUPPO AUTOSTRADE E GAVIO: SCIOPERO IN DIFESA DEL LAVORO

Una giornata di sciopero dei lavoratori delle concessionarie autostradali già proclamata per il 10 luglio, ed un eventuale secondo sciopero, già fissato per il 14, nel caso in cui non si sblocchi la situazione: è questa la decisione presa dai sindacati dell'edilizia Cgil Cisl Uil e dal coordinamento nazionale delle RSU del gruppo Autostrade e del Gruppo Gavio, che era stato convocato per discutere le iniziative da mettere in campo per la prosecuzione della vertenza che da mesi vede i lavoratori impegnati in difesa del posto di lavoro.

Rsu e sindacati spiegano: "il nuovo Codice degli Appalti limita la possibilità per le concessionarie di eseguire direttamente manutenzioni e progettazione, e ciò sta mettendo a repentaglio migliaia di posti di lavoro in tutta Italia. La vertenza dei lavoratori delle concessionarie autostradali è finalizzata non solo alla salvaguardia dell'occupazione – precisano –  ma anche alla qualità del lavoro e delle prestazioni effettuate nella manutenzione delle autostrade, quindi anche a garantire la sicurezza degli automobilisti."

Per Rsu e sindacati "è necessario che le istituzioni ed il Governo diano risposte certe e rapide ai lavoratori che rischiano il licenziamento, in assenza di chiarimenti". Per questo Feneal Filca e Fillea nelle prossime ore chiederanno al ministro Calenda di "convocare un tavolo urgente che affronti la crisi delle aziende controllate dalle concessionarie, imprese che rappresentano, per il settore edile, il principale comparto industriale."

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Grande affluenza di lavoratori dell'edilizia nelle manifestazioni interregionali che si sono svolte oggi in occasione della mobilitazione nazionale proclamata dai sindacati delle costruzioni FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. In oltre 5.500 hanno partecipato alla manifestazione di Bologna, dove solo confluite le delegazioni dalle regioni del Nord, 3mila le presenze a Roma sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, con delegazioni dalle regioni del Centro Italia, oltre 4mila i lavoratori del Mezzogiorno che hanno partecipato alle manifestazioni di Bari, spostata al chiuso per la pioggia, e di Palermo e Cagliari.

Pensioni, lavoro, sicurezza, contratto le parole d'ordine al centro della piattaforma unitaria, che i segretari generali Panzarella, Turri, Genovesi hanno ribadito dai palchi di Bologna Roma e Bari. Pieno appoggio e solidarietà agli edili è arrivata dai segretari generali delle confederazioni:  impegnata nei congressi, Annamaria Furlan da twitter ha fatto sapere che "la Cisl sostiene la mobilitazione degli edili nelle città italiane", mentre Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo hanno portato la solidarietà di Cgil e Uil al presidio romano.

Al primo posto della mobilitazione è  la richiesta al Governo di intervenire per correggere i requisiti per l'accesso all'Ape Agevolata, che per i sindacati penalizzano proprio gli edili, caratterizzati dalla discontinuità lavorativa. Una ingiustizia che genera drammi, come ha ricordato il segretario generale Filca-Cisl Franco Turri dal palco di Roma "anche nel 2017 continua la strage sui posti di lavoro: ad oggi sono morti 255 lavoratori, di cui 55 nelle costruzioni. Nel nostro settore, inoltre, aumentano le vittime con più di 55 anni: oltre una certa età non è possibile lavorare sulle impalcature, nelle cave, nelle cementerie. La riforma delle pensioni ha permesso il superamento della Legge Fornero, ma non basta: bisogna allargare i criteri dell'Ape Sociale, consentendo ad un numero maggiore di lavoratori edili di andare in pensione prima e senza penalizzazioni. Infine bisogna rafforzare i sistemi ispettivi nei cantieri, e introdurre strumenti come la Patente a punti, in grado di selezionare le imprese virtuose".


E di qualità del lavoro e delle imprese ha parlato il segretario generale FenealUil Vito Panzarella dal palco di Bologna,  a pochi giorni dalla ripresa del tavolo negoziale per il rinnovo del contratto nazionale del comparto "chiediamo alle nostre controparti di accettare fino in fondo la sfida della qualità, della valorizzazione dell'occupazione stabile e del riconoscimento delle professionalità. Insieme, attraverso la contrattazione,  possiamo contrastare la destrutturazione e la dequalificazione che negli ultimi anni hanno fortemente indebolito il settore delle costruzioni. Occorre arrivare a definire un vero e proprio "contratto di cantiere", perché alla prolungata violenza della crisi non si può rispondere diminuendo garanzie e tutele ma, al contrario, vanno innovati i diritti e aggiornati gli strumenti." Sindacati e parti sociali debbono fare la propria parte, ma occorre l'intervento del Governo per affrontare la grande emergenza del paese, il lavoro, come ha ricordato da Bari il segretario generale Fillea- Cgil Alessandro Genovesi "occorre far ripartire gli investimenti pubblici e privati, a cominciare dagli interventi sul sistema infrastrutturale, che è al collasso.

Ed insieme la messa in sicurezza del territorio, penso al piano nazionale scuole sicure, al Piano nazionale per le periferie, la riqualificazione dell'edilizia popolare: vogliamo sapere perché i cantieri non partono, ed incalzare, protestare, proporre. Perché ognuno faccia la propria parte, imprese, stazioni appaltanti e pubbliche amministrazioni.

Questo, tutti insieme, forti della nostra unità sindacale, chiediamo oggi e continueremo a chiedere."  Su tutto questo, centinaia di migliaia di lavoratori dell'edilizia insieme agli 800mila che dal 2008 hanno perso il lavoro attendono risposte.

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"Innovazione, sostenibilità, economia circolare: un nuovo ciclo del cemento è possibile?". E' questo il tema scelto dai sindacati dell'edilizia FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, per l'iniziativa in programma giovedì 11 maggio prossimo a Roma (ore 9:30, Centro Congresso Frentani, via dei Frentani 4).

All'evento parteciperà, tra gli altri, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. I lavori saranno presieduti da Fabrizio Pascucci (segretario nazionale Feneal). Il programma prevede tre interventi e una tavola rotonda: Roberto Carrara (collaboratore Legambiente) interverrà sul tema dei combustibili alternativi, Gianni Fiorucci (segretario nazionale Fillea) sulle analisi e le proposte del sindacato, e a seguire ci sarà l'intervento di Giovanni Ricci Curbastro, direttore di Federmaco.

La tavola rotonda sarà condotta dal giornalista del Sole24Ore Giorgio Pogliotti, e avrà come protagonisti il ministro Poletti, Silvia Velo (sottosegretaria al ministero dell'Ambiente) e Franco Turri (segretario generale Filca).

 

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Giovedì 20 aprile si è svolto a Roma presso la sede della Filca Cisl la riunione del coordinamento nazionale RSA/RSU e strutture sindacali territoriali e regionali delle aziende che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali: Itinera, Abc, Sicogen, Sea, Interstrade, Sina per il gruppo Gavio e Pavimental e Spea per Atlantia.

Le OO. SS. FENEALUIL FILCA CISL FILLEA CGIL, unitamente al Coordinamento Nazionale, in seguito all'approvazione del Decreto Correttivo sugli appalti avvenuta lo scorso 13 aprile e che non ha recepito la modifica sui lavori in house relativi alle concessioni autostradali, confermano lo stato di agitazione e danno mandato alle strutture territoriali di effettuare le assemblee informative e intraprendere, ove se ne valuti l'opportunità, prime azioni di protesta.

Nei prossimi mesi si produrrà una vera e propria crisi occupazionale con conseguente destrutturazione di un comparto formato da imprese altamente specializzate. Tutto ciò si è verificato per l'atteggiamento negativo espresso dalle commissioni parlamentari sulla proposta originaria del Governo che teneva conto della salvaguardia delle professionalità che operano in queste aziende.

Le OO. SS. chiederanno :

 un incontro al Ministero dei Trasporti per capire come intende affrontare il grave problema occupazionale e perché trovino applicazione i verbali con esso siglati il 23 marzo e il 13 maggio 2016, nei quali vi era la possibilità che le concessionarie potessero svolgere lavori di ingegneria e di manutenzione in gestione diretta.

 incontri alle holding autostradali con l'obiettivo di chiarire come intendono procedere per salvaguardare i livelli occupazionali delle società controllate e per chiedere che le attività di manutenzione e di ingegneria siano gestite direttamente dalle società concessionarie attraverso percorsi di internalizzazione.

Purtroppo la normativa appena approvata, oltre a far pagare le conseguenze di questa scelta ai lavoratori di questo comparto, sicuramente inciderà sulla qualità e sulla sicurezza delle autostrade italiane.

Non sarà consentito alle concessionarie autostradali di utilizzare questa normativa come alibi per tagliare gli organici e chiederemo alle stesse tempi certi e rapidi di confronto per valutare i relativi piani industriali conseguenti all'entrata in vigore del decreto correttivo.

Tutti i soggetti interessati (istituzioni e aziende) hanno il dovere di assumere le proprie responsabilità e attivarsi in tempi brevi per scongiurare l'ennesima mattanza di lavoratori. Le OO.SS. metteranno in campo tutte le azioni possibili per evitare che a pagare il prezzo di questi errori siano, come spesso accade, i lavoratori.

LE SEGRETERIE NAZIONALI

FENEALUIL FILCA CISL FILLEA CGIL

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"Da oggi è online il nuovo portale per l'informazione dei lavoratori delle costruzioni migranti e  distaccati: Ecmin – Rete di informazione per la mobilità del lavoro in Europa (European Construction Mobility Information Net)." A renderlo noto sono le organizzazioni sindacali Feneal Filca Fillea.
"Il portale – spiegano – è disponibile in 24 lingue, e fa parte di un progetto finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dalla Federazione europea dei lavoratori edili  e del Legno (FETBB). Nasce con l'obiettivo di informare tutti i lavoratori migranti nell'Ue, anche potenziali e futuri, sulle condizioni di lavoro specifiche per il settore nei principali paesi di destinazione. Proprio la scarsa accessibilità a queste informazioni – fanno sapere i sindacati – ha molto spesso rappresentato un ostacolo alla corretta applicazione delle regole favorendo situazioni di sfruttamento e dumping contrattuale. Il sito fornisce, invece, informazioni concise  in 24 lingue, in maniera tale che i lavoratori arrivino nel Paese in cui sono stati distaccati già informati su diritti, condizioni di lavoro, salari, orari di lavoro, ore di lavoro straordinario, indennità giornaliere e settimanali, norme in materia di alloggi e questioni connesse. Si tratta di un passo in più verso il corretto recepimento della Direttiva Europea in materia di distacco da parte di tutte le legislazioni nazionali, al fine di superare una volta per tutte la violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori e le pratiche di concorrenza sleale che paesi civili come quelli europei non dovrebbero tollerare."

SITO: www.constructionworkers.eu

 

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