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Morti e feriti: questo il tragico bilancio dell'ennesimo incidente determinato da un camion che ha travolto un cantiere edile nel tratto autostradale compreso fra Albisola e Celle Ligure.

Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal UIL hanno organizzato per giovedì 30 marzo 2017 uno sciopero generale della categoria con le parole d'ordine "Non si deve più morire nei cantieri edili! Non si deve più morire sul lavoro!"

La voce degli edili deve essere ascoltata dalle Istituzioni che devono far rispettare le norme e recepire le proposte del sindacato sulla sicurezza.

A sostegno della vertenza Fillea, Filca e Feneal proclamano sciopero provinciale dell'edilizia per gioved' 30 marzo 2017 con manifestazione a Genova alla quale parteciperanno delegazioni della provincia di Alessandria e delle province liguri. L'appuntamento è fissato per le 8,30 in Piazza della Vittoria (lato INPS) da dove partirà il corteo verso la Prefettura.

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CODICE APPALTI, SINDACATI: "GOVERNO INTERVENGA SU CONCESSIONARIE AUTOSTRADALI, 3.600 POSTI A RISCHIO"

"Il governo ha un'occasione da non perdere: con il decreto correttivo al Codice degli appalti, che chiediamo venga emanato quanto prima, può escludere dal limite del 20% per gli affidamenti diretti la progettazione e la manutenzione effettuate dalle concessionarie autostradali. In questo modo, confermando quanto già concordato con il Mit, si garantirebbe il grande patrimonio di professionalità dai lavoratori di queste aziende, scongiurando il rischio di perdere ben 3.600 posti di lavoro". Lo hanno dichiarato le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, dopo aver appreso che il Consiglio dei Ministri sta definendo il testo del provvedimento. "Se dovesse essere confermata la norma che prevede che l'80% degli appalti sia affidato con le gare e non con i cosiddetti lavori in house, si aprirebbe una dura fase di ristrutturazione delle imprese interessate, e a pagarne le conseguenze sarebbero come sempre i lavoratori qualificati, oltre che la qualità e la sicurezza delle autostrade italiane, percorse ogni giorno da milioni di persone. La cabina di regia insediata a Palazzo Chigi per varare il primo decreto correttivo al Codice degli appalti dimostri di avere buon senso e non perda l'occasione di sanare questa ingiustizia. Le aziende – concludono i sindacati – stanno utilizzando questa situazione normativa come alibi per tagliare gli organici: ad oggi sono stati già avviati oltre 400 licenziamenti e altri sono in arrivo, una situazione insostenibile ed inaccettabile".

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Giovedì, 02 Febbraio 2017 10:48

Feneal: Codice Appalti e lavori in house

Lettera di  FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL inviata al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture - Alla c.a. On. Ministro Graziano Delrio

 

Oggetto: Decreto correttivo dgls 50/2016

Le scriventi OOSS Nazionali , nell'occasione della preparazione del decreto correttivo del dgls 50/2016, Le ricordano la delicata situazione occupazionale che l'art 177 sta determinando nelle società controllate dalle Concessionarie autostradali.

A tale fine, così come già fatto nell'audizione presso le Commissioni di Camera e Senato, Le evidenziano l'importanza di salvaguardare le attività di manutenzione e progettazione dalla drastica riduzione degli affidamenti diretti, anche recuperando la possibilità della loro gestione diretta all'interno delle Concessionarie.

Sicuri della sensibilità dimostrata sull'argomento, Le porgono distinti saluti.

Le Segreterie Nazionali

FENEALUIL FILCA CISL FILLEA CGIL

D.B. Ciddio S. Macale D. Boni

 

 

e comunicazione con oggetto Vertenza lavori in house

E' iniziata la fase calda del Decreto correttivo sul Codice degli appalti. Ci risulta che entro la prima metà del mese di febbraio il testo del Decreto correttivo sarà comunicato dal Governo al Parlamento per essere poi efficace entro il 19 aprile p.v..

Le modifiche al 177 per risolvere le vertenze in atto relative alle aziende in house sono state comunicate dal MIT secondo gli accordi siglati con lo stesso Ministero nel 2015.

Non appena avremo ulteriori notizie, sarà nostra cura lavorare per la convocazione dei Coordinamenti unitari per valutare il testo finale che uscirà dalla Cabina di Regia istituita presso Palazzo Chigi. Se le modifiche, proposte dal MIT, dovessero essere accettate avremmo una maggiore disponibilità per affrontare le vertenze in atto.

In allegato la comunicazione che le tre Federazioni (Feneal,Filca,Fillea) hanno inviato al Ministro Delrio.

Cordiali saluti.

per la FENEALUIL nazionale

Donato S. Bernardo Ciddio

 

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Continua lo sciopero contro i 25 licenziamenti dei llavoratori della Cementir di Arquata Scrivia ritenuti in esubero, in attesa dell"incontro previsto per domani mattina in Prefettura. Venerdì 27, invece, si terrà un"assemblea alla presenza dei Segretari nazionali di categoria davanti allo stabilimento.

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Novità per quanto riguarda la trattativa per il rinnovo del contratto del legno, bruscamente interrotta nelle scorse settimane. "Martedì 13 riprende il confronto con Federlegno, potrebbero esserci le condizioni per rimetterci al lavoro", dichiarano le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. "Oggi, insieme alle Consulte e Commissioni del Legno, abbiamo conseguentemente deciso di sospendere il nuovo sciopero di 8 ore, dopo quello del 28 ottobre scorso, già proclamato per il prossimo 16 dicembre. Si conferma il blocco della flessibilità e degli straordinari. Restiamo in attesa di capire quali novità emergeranno dalla trattativa per il rinnovo del contratto. Il nostro obiettivo – concludono – è di arrivare ad un contratto nel più breve tempo possibile,  e che contribuisca in modo fattivo alla tutela delle lavoratrici  dei lavoratori ed al rilancio del settore".

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Appuntamento questa mattina in Piazza Montecitorio alle 10 per i lavoratori delle aziende di manutenzione e progettazione autostradale, in occasione dello sciopero di 8 ore proclamato da FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil a difesa di 3.600 posti di lavoro, messi a rischio dalle nuove norme del codice appalti.

"Abbiamo chiesto un intervento per evitare lo smantellamento di un settore ad alta qualificazione, attraverso la modifica dell'articolo 177 del codice, da attuarsi con il decreto correttivo, fanno sapere le segreterie nazionali dei sindacati, che chiedono di "escludere dai vincoli previsti dal nuovo codice per l'assegnazione diretta dei lavori, quelli svolti direttamente dalle concessionarie, la manutenzione e la progettazione autostradale". Su questo "abbiamo avuto dei pareri positivi da parte del ministro Delrio, che ha recentemente proposto di escludere la progettazione e le manutenzioni dal limite del 20-80 , ma ciò deve trovare soluzione nel decreto correttivo." Domani i sindacati porteranno le loro ragioni a Montecitorio, con delegazioni di lavoratori provenienti da tutta Italia, ed incontreranno in piazza i parlamentari delle Commissioni Lavoro e Ambiente, per chiedere un impegno in difesa dei lavoratori e di un patrimonio di professionalità che rischia di scomparire."

MANUTENZIONI AUTOSTRADALI, SINDACATI CHIEDONO INCONTRO A RENZI

Feneal Filca Fillea: "Nel decreto correttivo Governo escluda manutenzione e progettazione autostradale dai vincoli previsti dal nuovo codice"

I sindacati FenealUil Filca-Cisl Fillea-Cgil hanno chiesto un incontro urgente al premier Matteo Renzi, anche in seguito alle importanti aperture del ministro Delrio, per sbloccare la delicata situazione venutasi a creare con le concessionarie autostradali. In particolare le norme del nuovo codice degli appalti determinerebbero il rischio licenziamento per 3.600 lavoratori, attualmente in forza alle società impegnate nella manutenzione e nella progettazione delle autostrade italiane. I sindacati chiederanno al Governo un intervento per evitare lo smantellamento di un settore ad alta qualificazione, attraverso la modifica dell'articolo 177 del codice, da attuarsi con il decreto correttivo. Quest'ultimo, in fase di elaborazione, deve necessariamente contenere quanto concordato con il MIT sull'esclusione dei lavori svolti direttamente dalle concessionarie così come la manutenzione e la progettazione autostradale dai vincoli previsti dal nuovo codice per l'assegnazione diretta dei lavori. Una modifica in tal senso è già stata avanzata da Delrio, che ha recentemente proposto di escludere la progettazione e le manutenzioni dal limite del 20-80. Questa soluzione costituirebbe una garanzia non solo per i lavoratori e per le loro professionalità, che non devono essere disperse, ma andrebbe a vantaggio dell'intera collettività, che ha il diritto di viaggiare su autostrade moderne e sicure, e contro le strumentalizzazioni delle stesse concessionarie.

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Trattativa interrotta, blocco delle ore di flessibilità e straordinario, sciopero nazionale di 8 ore il 28 ottobre: questa è l'amara conclusione dell'ennesimo incontro tra Feneal Filca Fillea e Federlegno per il rinnovo del contratto del settore Legno – Arredo Industria, che gli addetti del settore attendono da sei mesi.


"La mobilitazione – spiegano le segreterie nazionali delle tre sigle – è la nostra risposta alle proposte indecenti avanzate questa mattina a Milano dalla controparte, secondo la quale i dipendenti del legno dovrebbero lavorare concedendo il massimo della flessibilità , lavorando anche il sabato e la domenica, con un aumento della quota di lavoratori precari con contratti a termine e in somministrazione, vanificando così la contrattazione di secondo livello. Inoltre, Federlegno propone un aumento salariale pari praticamente a zero euro e meccanismi annuali di verifica e restituzione. Ciò vuol dire che, qualora a livello nazionale il tasso di inflazione fosse inferiore a quello previsto dagli indicatori, i lavoratori si vedrebbero decurtare una somma dalla tranche di aumento programmata per l'anno successivo. Il rischio è che i lavoratori debbano restituire una parte dello stipendio, una follia senza precedenti."


I sindacati proseguono: "a Federlegno vogliamo semplicemente ricordare che nei recenti rinnovi dei contratti di due settori simili, il cemento e il lapideo, gli aumenti sono stati rispettivamente di 90 e di 103 euro. Le condizioni del settore legno-arredo sono positive, è quindi impensabile avere aumenti al di sotto di queste cifre."
Infine, per i sindacati "è  da irresponsabili tenere da più di 6 mesi tutti questi lavoratori senza contratto, dopo oltre 15 incontri e nonostante la piattaforma sindacale sia stata inviata alla controparte nei tempi previsti, vale a dire nel settembre 2015, quando mancavano ben sei mesi alla scadenza del contratto."

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Martedì, 27 Settembre 2016 02:00

Comunicato sindacale concessionarie autostradali

LUNEDI' 26 SETTEMBRE si è svolto a Roma presso la sede della Fillea Cgil la riunione del coordinamento nazionale RSA/RSU e strutture sindacali territoriali e regionali delle aziende che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali: Itinera, Abc, Sicogen, Sea, Interstrade, Sina per il gruppo Gavio e Pavimental e Spea per Atlantia.

Le OO. SS. FENEALUIL FILCA CISL FILLEA CGIL unitamente al Coordinamento Nazionale prendono atto che, nonostante gli impegni sottoscritti al Ministero delle Infrastrutture finalizzati ad affrontare il problema occupazionale determinato dalla nuova legge sugli appalti pubblici, sono iniziati i licenziamenti nelle aziende controllate dalle concessionarie autostradali.

Le concessionarie autostradali intendono utilizzare il biennio di transizione previsto dalla legge per licenziare progressivamente le maestranze e stanno adeguando in questo modo le loro strategie .

Infatti le concessionarie non affidano più direttamente molti lavori alle controllate per rientrare nei limiti della legge.

Le OOSS non intendono avallare questa lenta smobilitazione delle aziende strutturate.

Chiedono al Governo di mantenere gli impegni presi sulle internalizzazioni e di escludere con il decreto correttivo le manutenzioni e le progettazioni dal conteggio del 20% in quanto funzioni essenziali per qualsiasi concessionaria di un bene pubblico.

Chiedono alle imprese ed alle concessionarie di fermare i licenziamenti e di predisporre dei piani industriali che salvaguardino l'occupazione nelle società controllate.

Per sostenere queste richieste :

-indicono otto ore di sciopero in tutte le imprese edili che effettuano lavorazioni in house per conto delle società concessionarie autostradali, da effettuarsi a livello territoriale il giorno 19 ottobre sui tronchi autostradali.

-sollecitano le holding Atlantia e Sias ad aprire un vero confronto sui piani industriali

-allargano lo stato di agitazione all'astensione dello straordinario a partire dalla giornata di lotta indetta.

Il coordinamento delega le segreterie nazionali ad indire una giornata di lotta nazionale con manifestazione a Roma per sostenere le nostre richieste di correzione della legge.

Le strutture territoriali sono impegnate ad informare i lavoratori con le assemblee e a rendere incisiva la giornata di lotta del 19 ottobre.

LE SEGRETERIE NAZIONALI

FENEALUIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL

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Inspiegabile e inaccettabile: i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil bollano così la decisione del Gruppo Cementir di licenziare quasi un terzo dei propri dipendenti, in tutto 106, 96 operai e 10 quadri e impiegati, distribuiti negli stabilimenti di Taranto (47 ), Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria (25), Spoleto, Perugia (21), e Maddaloni, Caserta (10), nel Centro di distribuzione di Civitavecchia (2) e nella sede di Roma(1).

A distanza di meno di due mesi dall'acquisto del ramo d'azienda cemento e calcestruzzo della società Sacci Spa ed in un un momento di crescita per il Gruppo, che registra un utile di 800 milioni, la decisione di Cementir è per i sindacati incomprensibile ed incongruente "siamo di fronte ad un colpo di mannaia immotivato: nello stabilimento di Taranto si prevede il licenziamento di 47 dei 72 operai, proprio alle soglie della scadenza del contratto di solidarietà, che dovevamo ridiscutere e su cui avrebbe pesato positivamente la notizia dell'avvio delle opere di ampliamento del porto. Ad Arquata Scrivia, dove sono previsti 25 licenziamenti, presso la Prefettura era stato raggiunto un accordo per l'assorbimento degli esuberi Cementir nel caso in cui una delle sue società si fosse aggiudicata i lavori per il Terzo Valico. Ora che la controllata Betontir ha avuto l'appalto, perché quell'accordo non viene rispettato? A Maddaloni, dove sono previsti 10 licenziamenti, il gruppo ha deciso di esternalizzare lo sfruttamento della cava e  diventarne cliente."
Dai sindacati, quindi, la richiesta vertici del Gruppo di "ritirare immediatamente la procedura di licenziamenti collettivi e di incontrarci quanto prima, per definire una via d'uscita in grado di scongiurare una vera tragedia sociale per 106 famiglie italiane. Nei prossimi giorni si riunirà a Roma il coordinamento delle Rsu, che deciderà le iniziative di
mobilitazione da prendere sui territori interessati."

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Il Segretario Generale della FENEALUIL, Vito Panzarella, a nome di tutta la Federazione dei lavoratori delle costruzioni della Uil esprime cordoglio alle famiglie delle vittime e solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal tragico sisma della scorsa notte ed esorta ogni iscritto ed attivista a mobilitarsi nei modi e nei tempi possibili a supporto delle attività di aiuto ai territori interessati.

Le Strutture Territoriali della FENEALUIL, interessate geograficamente, sono a disposizione dei soccorsi e dei cittadini e lavoratori che abbiano bisogno di assistenza.

Facendo proprio l'appello che in queste ore arriva dalle aree maggiormente colpite, la FENEALUIL invita i propri tesserati ad aderire alla campagna straordinaria di raccolta del sangue attraverso uno slancio di solidarietà che in questa circostanza vada oltre il diritto ad usufruire della giornata di riposo contrattualmente prevista.

In questi casi resta sempre evidente come sia fondamentale operare sul fronte della prevenzione attraverso tutta una serie d'interventi capaci di mitigare i riflessi disastrosi dal punto di vista dei danni al patrimonio edilizio e infrastrutturale al fine soprattutto di contenere al massimo il prezzo in termini di vite umane.

Sperando che il bilancio delle vittime non cresca ulteriormente, la FENEALUIL evidenzia la necessità di valorizzare il patrimonio architettonico, monumentale e infrastrutturale del paese con particolare attenzione al dissesto idrogeologico e alla qualità del sistema edilizio. Va avviato, con risorse e incentivi adeguati, un imponente programma di adeguamento energetico e antisismico per la messa in sicurezza del patrimonio pubblico e delle abitazioni private.

Il recupero del territorio e dei centri abitati e la loro salvaguardia non devono essere vissuti come un costo ma rappresentano l'unico modo per prevenire le conseguenze tragiche di questi eventi naturali, senza dover rincorrere successivamente le risorse del bilancio pubblico per trovare i mezzi per ripristinare i danni, nell'amara considerazione che le vittime in questi casi non hanno prezzo e costituiscono delle ferite insanabili per le popolazioni che le subiscono.

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