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"Serve un'immediata risposta per chi lavora nel  settore domestico, rappresentato per l'88% da donne e per il 75% da immigrate". Questo ha chiesto la Segretaria Confederale UIL Ivana Veronese unitamente a Mauro Munari della Segreteria Nazionale UILTuCS, nel corso della videoconferenza sulla situazione del lavoro domestico tra il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, e le Parti Sociali.

"Si deve permettere alle famiglie di sospendere la prestazione di lavoro senza dover licenziare, con un ammortizzatore sociale rapido e sburocratizzato. Vi è poi il tema della malattia, ad oggi, colf e badanti non hanno la copertura economica totale della malattia, ma solo di pochi giorni messi a carico della famiglia. Chiediamo che sia l'INPS a farsene carico, in particolare per i periodi legati alla quarantena. Serve, inoltre, chiarezza anche sulle modalità di pagamento del premio di 100€ per chi ha lavorato a marzo perché le famiglie non sono sostituto d'imposta. Occorre, infine, una regolarizzazione ed emersione di un settore ancora troppo "in nero" e, solo con il supporto alla detrazione dei costi per le famiglie, questo si riuscirà ad ottenere.

La Ministra ha compreso le nostre richieste e ci aspettiamo soluzioni immediate per l'emergenza, con un ammortizzatore che risponda alle necessità di reddito di queste persone, ma anche un tavolo, passata l'emergenza, per rivedere tutte le regole del settore, aiutando le famiglie da una parte e riconoscendo quali lavoratrici a tutti gli effetti dall'altra,  le tante donne e uomini che oggi si prendono cura di  bambini, anziani, persone diversamente abili, che i nostri  sistemi di sicurezza e assistenza sociale non sono in grado di coprire".

 

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Egregio Presidente,
l'emergenza aperta nel nostro paese dal diffondersi del contagio da COVID19 richiama tutti ad una responsabilità comune e ad uno straordinario impegno alla tutela della salute pubblica e allo stesso tempo alla protezione delle lavoratrici, dei lavoratori e delle imprese.
Gli operatori impegnati nelle attività commerciali della piccola, media e grande distribuzione, al pari di tutti coloro che oggi sono in prima linea per garantire diritti
essenziali e servizi di pubblica utilità, chiedono tutela e sicurezza sanitaria.
Il tema quindi delle aperture degli esercizi commerciali assume grande rilevanza per una generale tutela delle nostre comunità e del lavoro.
Giungono in queste ore spontanee adesioni di grandi gruppi di distribuzione alla nostra richiesta di contenere gli orari di apertura degli esercizi, sia infrasettimanali che
domenicali. Si sta quindi determinando un quadro di restrizioni maggiori di quelle previste dall'attuale
DPCM, che, seppur nella direzione da noi auspicata, rischia di avere un esito disomogeneo nei comportamenti e confusione nel settore.
Una situazione che, oltre a creare uno svantaggio per le imprese più virtuose che tutelano i propri dipendenti, potrebbe sfociare in un sovraffollamento nei punti vendita che invece
rimarranno aperti, con evidenti problemi legati al rischio di contagio. Le scriventi pertanto, pur auspicando decisioni in merito dal Governo centrale in risposta a pari sollecitazioni avanzate dalle Organizzazioni Sindacali Nazionali, ritengono comunque necessaria una tempestiva regolamentazione omogenea del settore da parte del Governo
Regionale, affinché la cittadinanza non sia disorientata ed abbia una univoca indicazione, che preveda la riduzione dell'orario di apertura giornaliera e la chiusura totale nelle domeniche degli esercizi commerciali ai quali la normativa consente l'apertura, compresi quelli della distribuzione alimentare.
Si attende un sollecito riscontro, in quanto non sono da escludersi astensioni dal lavoro già dalla prossima domenica, decise dai lavoratori dei punti vendita, finalizzate ad ottenere una tutela che non può essere demandata all'iniziativa della singola impresa.


Distinti saluti
I Segretari Generali:
FILCAMS/CGIL FISASCAT/CISL UILTuCS/UIL
Fabio Favola Cristiano Montagnini Giannantonio Pezzetta

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Eurispes ha reso pubblici i risultati del Rapporto Italia 2020

Tra le Istituzioni, "volano" i sindacati  con un +8,5%. Inoltre vanno oltre il 50% e seguono un trend positivo di consensi le associazioni dei consumatori (dal 53% del 2019 al 58,4%; +5,4%); le associazioni di volontariato (dal 64,2% al 70%; +6,2%); la Chiesa cattolica (dal 49,3% al 53,4%; +4,1%); il sistema sanitario (dal 62,3% al 65,4%; +3,1%). Di segno positivo anche i risultati delle associazioni degli imprenditori, passate dal 43,2% dei consensi nel 2019 al 49,4%. I sindacati avanzano di ben 8,5 punti (dal 37,9% al 46,4%); le altre confessioni religiose aumentano di 10 punti (dal 29,8% al 40,2%). In lieve calo, il sistema scolastico che passa dal 67,4% al 65% e la Protezione Civile dal 79,2% al 77,8%. Stabili partiti (dal 27,2% al 26,6%) e Pubblica Amministrazione (dal 34,7% al 34,3%).

Il Rapporto Italia 2020 dell'Eurispes riserva un passaggio all'andamento della fiducia degli italiani nelle Istituzioni: per i Sindacati si è passati dal 17,2 del 2012, il peggior dato dell'ultimo decennio, al 46,4% del 2019. Un risultato importante che ci conforta circa l'efficacia della nostra azione sindacale, fondata esclusivamente sul merito delle nostre proposte e delle nostre rivendicazioni.

Peraltro, la Uil aveva già avuto un concreto riscontro di questo trend positivo, avendo registrato, negli ultimi anni, una costante crescita sia dei propri iscritti sia dei consensi ottenuti in occasione delle elezioni delle Rsu. L'esito di questa ricerca, messa in campo da un Istituto prestigioso come l'Eurispes, è un ulteriore sprone a proseguire instancabilmente nel nostro impegno a difesa dei diritti e degli interessi dei lavoratori, dei pensionati e dei giovani in cerca di lavoro, nella prospettiva della crescita del Paese.

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Dichiarazione di Carmelo Barbagallo, Segretario generale UIL Alessandria.

Nonostante le indicazioni del Fondo monetario internazionale, noi continuiamo a sostenere che la spesa pensionistica nel nostro Paese è decisamente più bassa della media europea. Questa verità sarà palese, per tutti, quando finalmente si separerà la previdenza dall'assistenza. Il confronto avviato con il Governo si pone anche questo obiettivo. Allo stesso tempo, noi puntiamo a rendere più flessibile l'accesso al pensionamento, perché è socialmente ed economicamente sbagliato che tutti vadano in pensione alla stessa età. I lavori non sono tutti uguali, infatti, e l'altra Commissione, quella sui lavori usuranti o gravosi, sancirà questo principio dal punto di vista tecnico e scientifico. La Fornero ha fatto solo cassa su pensionati e pensionandi. Noi vogliamo introdurre elementi di equità e sanare le sue negative conseguenze sociali.

Roma, 29 gennaio 2020

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Il Report annuale del Forum PA ha tracciato stamani le stime di quello che si prospetta un consistente ricambio generazionale per una popolazione lavorativa pubblica che è arrivata a un'età media di 50,6 anni e che sempre più soffre dei suoi ranghi ridotti dagli anni del blocco del turn over. Una situazione che solo il massivo e persistente ricorso alla precarietà ha in parte arginato.

Sono dati che non ci suonano come nuovi ma testimoniano, se ce ne fosse bisogno ancora una volta, come è urgente chiudere quella brutta parentesi che ha imperversato nel pubblico impiego con l'abuso delle forme di lavoro flessibile. Questo ricambio che, stando al Forum PA, aprirà le porte a 450 mila/500 mila nuovi lavoratori non può prescindere dalla stabilizzazione di chi per tutti questi anni ha consentito la tenuta di una macchina amministrativa con sempre  più scarse risorse economiche e, per l'appunto, umane. Un ricambio che come in più occasioni abbiamo chiesto, necessità di un vero e proprio piano straordinario di assunzioni mirato a colmare i tanti vuoti organici e che sia così teso a garantire la continuità, equità e puntualità dei servizi resi alla comunità.

Il Forum segnala, peraltro, anche una grave carenza di competenze, ovvia conseguenza sia del mancato ingresso di nuovi laureati più vicini e preparati al necessario aggiornamento digitale delle nostre amministrazioni, sia di carenze nella formazione e nell'aggiornamento del personale in forza. E anche per quest'ultimo profilo è fondamentale segnare un cambio di passo che si sostanzi finalmente in investimenti e risorse esigibili per la crescita delle competenze professionali dei lavoratori.

La nostra Pubblica Amministrazione, il suo aggiornamento, la sua tanto agognata efficienza non può che muovere da quello che chiediamo come UIL da anni: nuove assunzioni, stabilizzazioni dei precari storici e aggiornamento delle competenze. La fotografia del forum fa ben sperare sul fronte del turnover e richiede, però, che le sue stime vengano tradotte al più presto in investimenti e bandi di concorso.

Roma, 28.01.2020

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Martedì, 17 Dicembre 2019 10:26

Sentenza a favore di una lavoratrice OSS

Sentenza del Tribunale di Alessandria a favore di una lavoratrice OSS, operatore socio sanitario dipendente della Genus Società Cooperativa Sociale di Alessandria.

La lavoratrice prestava servizio alla casa di riposo Villa Cora di Sale ed era inserita in turni di lavoro che dovevano coprire le 24 ore.

La lavoratrice sosteneva di aver lavorato per l'intero periodo di lavoro prestando servizio in turni che prevedevano almeno 5 notti di lavoro al mese, ma nelle buste paga risultava la voce "indennità notte arretrata".

Questa dicitura mascherava le effettive cinque notti lavorate mensilmente per evitare il pagamento maggiorato del 10% come previsto dal CCNL delle cooperative sociali. Questo escamotage era già stato utilizzato per altri lavoratori ed infatti già in passato la UIL FPL di Alessandria, insieme all'avvocato Stefano Ena dello Studio Legale Associato Ena Gallina Lasagna Lunati di Alessandria aveva provveduto ad intraprendere altre azioni legali ottenendo sempre sentenze favorevoli ai lavoratori.

Ora il precedente può essere utilizzato anche dagli altri lavoratori.

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Mercoledì, 11 Dicembre 2019 10:12

Invisibili no! Presidi unitari a Piazza Monte Citorio

Ricordiamo che questa mattina è in corso il presidio unitario dei pensionati davanti alla Prefettura di Alessandria.

Continua così, dopo la manifestazione del 16 novembre a Roma, la mobilitazione di Spi,Fnp,Uilp nei confronti di Governo e Parlamento durante le sedute di discussione della legge di Bilancio.

Sono infatti in programma quattro presidi in Piazza Monte Citorio a Roma: mercoledì 11 dicembre, giovedì 12 dicembre e giovedì 19 dicembre dalle ore 10.30 alle ore 12.30, venerdì 20 dicembre dalle ore 16.30 alle ore 18.30. Si tratta di una mobilitazione che dà seguito alle iniziative già in atto sui territori.

I pensionati chiedono: una legge nazionale sulla non autosufficienza; un sistema di rivalutazione equo che tuteli il potere di acquisto delle pensioni; l'allargamento della platea dei beneficiari della 14esima; la separazione della previdenza dall'assistenza; il taglio delle tasse anche per i pensionati; un adeguato finanziamento del Servizio Sanitario nazionale; un paniere Istat più rappresentativo dei consumi specifici delle persone anziane.

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Lo scorso 12 novembre 2019 sono proseguiti, presso l'ARAN, i lavori della Commissione per l'Ordinamento Professionale ATA, presieduta dal nuovo Presidente Antonio Naddeo. Per la UIL Scuola hanno partecipato Mauro Panzieri e Antonello Lacchei.

I rappresentanti dell'Agenzia negoziale hanno presentato un lavoro istruttorio di tipo tecnico, per giungere a declaratorie di area omogenee che fissino per ciascuna di esse gli elementi culturali e professionali , da declinare nei rispettivi profili. Il Presidente ha ricordato che quella della Commissione non è una sede negoziale e che quelle presentate dal'ARAN sono proposte aperte volte ad individuare un filo comune con le analoghe commissioni istituite negli altri comparti.

La UIL Scuola pur apprezzando la volontà di sistematizzare l'ordinamento professionale ATA ha ribadito le criticità derivanti dal pregresso blocco decennale della contrattazione e dalla mancata applicazione di alcuni istituti contrattuali, fondamentali per rendere il lavoro ATA più rispondente alle nuove esigenze.

Ha inoltre fatto presente che trascurando gli elementi di specificità di settore del Personale ATA - che non può essere omologato alle altre figure della pubblica amministrazione -  si giunge a semplificazioni non compatibili con la complessità del lavoro a scuola e non si danno risposte alle numerose istanze sociali che su di essa ricadono.

Con l'ultimo rinnovo contrattuale, la conferma del ruolo della contrattazione di scuola nella definizione degli ambiti e degli orari di servizio del personale ATA e la specificazione della Comunità Educante ripresa anche nel contratto della Dirigenza, il personale trova una nuova dimensione professionale che va resa più evidente con il prossimo rinnovo. Questa dimensione professionale va espressa nel livello contrattuale di scuola che è la sede per definire i criteri ed i compensi per gli incarichi.

Per la UIL Scuola è necessario:

·         Uscire dalla logica delle riforme a costo zero, approntando già dalla prossima legge di bilancio le risorse per intervenire sulla qualificazione dell'organico ATA;

·         Confermare la classificazione in aree professionali;

·         Portare a completamento l'Unità dei servizi;

·         Istituire i posti di area C ed in questo contesto regolare meglio la sostituzione del DSGA ;

·         Ridefinire il profilo dell'assistente tecnico per poterlo estendere ad ogni ordine di scuola;

·         Costituire un'area di assistenza socio sanitaria a supporto delle politiche di inclusione degli alunni disabili non autosufficienti;

·         Giungere a nuovi inquadramenti, a partire da quello dell'infermiere;

·         Riattivare le posizioni economiche per restituire al personale miglioramenti economici fissi e continuativi;

·         Consentire la mobilità contrattuale tra le aree.

Gli incontri proseguiranno nei prossimi giorni.

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Domani venerdì 8 novembre in occasione del lutto cittadino indetto dal Comune di Alessandria nella giornata dei funerale dei tre Vigili del Fuoco Matteo Gastaldo, Marco Triches e Nino Candido morti a Quargnento, gli uffici UIL nella sede di Alessandria compresi CAF e ITAL UIL chiuderanno alle 11 per riaprire alle 14.30 .

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Le pari opportunità della Uil costituiscono un Coordinamento Diritti per affrontare le questioni riguardanti le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità/espressione di genere Il Coordinamento Pari opportunità e Politiche di genere dell'Organizzazione Sindacale UIL ha costituito un importante segmento interno – denominato Coordinamento Diritti – che, in linea con la Direttiva europea 2000/78/CE, si propone di affrontare le questioni relative alle discriminazioni sul lavoro con il duplice compito di essere: punto di osservazione e studio sulle problematiche afferenti le discriminazioni dirette e indirette che ancora persistono in Italia, nonché strumento di testimonianza e di proposta per dare voce e visibilità a coloro che sui luoghi di lavoro vivono situazioni di emarginazione e/o esclusione.

Il focus principale, ma non esclusivo, sul quale si riversa l'attenzione del Coordinamento Diritti riguarda le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità/espressione di genere, in quanto si è avvertita la necessità di soffermarsi in questo momento storico su una questione che, contrariamente all'ambito europeo, è difficilmente affrontata nel contesto politico-sindacale italiano. Non può essere misconosciuto che le molteplici forme che assumono i diritti nella società moderna impongono la necessità di porsi nuove sfide, nuovi propositi, volti alla piena integrazione e realizzazione dei «nuovi diritti». Per questa ragione risulta fondamentale il coinvolgimento di tutto il Sindacato verso quella crescita politica e culturale volta a una vera e più alta tutela dei diritti e delle libertà personali.

La Confederazione Sindacale UIL ha raccolto l'appello di apertura anche nelle Tesi per il XVI Congresso nazionale, avendo voluto riservare un capitolo dedicato proprio ai «diritti e rispetto delle diversità». Questo fatto costituisce un unicum che produrrà sicuramente significativi risultati, avendo chiaramente determinato la linea di una forza sindacale che, senza indugi, stabilisce di perseguire la sua azione politica per avversare tutte le forme di discriminazione e intolleranze. Al riguardo, in occasione della Giornata internazionale contro l'omo-bi-transfobia, ci uniamo agli appelli lanciati da associazioni, istituzioni e personalità che sollecitano il Parlamento italiano all'approvazione di una legge che introduca efficaci misure e programmi d'azione per la preven

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