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CGIL, CISL, UIL incontrano al MEF i ministri Gualtieri e Catalfo

Giornata intensissima, quella odierna, che ha visto impegnato il Sindacato sul fronte della manovra economica. Nella giornata di domani, il provvedimento verrà varato dal Consiglio dei ministri e inviato a Bruxelles. Cgil, Cisl, Uil, dunque, hanno chiesto di essere convocati dal Governo per sollecitare, ancora una volta, l'adozione delle soluzioni proposte già negli scorsi giorni, in occasione degli incontri a Palazzo Chigi e al Mef.

La convocazione è giunta nel pomeriggio. E così, una delegazione dei tre Sindacati confederali, guidata dai Segretari generali, Carmelo Barbagallo, Annamaria Furlan, Maurizio Landini, ha incontrato i ministri dell'Economia, Roberto Gualtieri, e del Lavoro, Nunzia Catalfo.

Molte ancora le questioni da definire. "Continuiamo ad apprezzare il metodo - ha detto Barbagallo- e abbiamo anche registrato qualche positivo avanzamento rispetto alle nostre proposte. Restano però alcune perplessità e perciò abbiamo ribadito le nostre posizioni: la netta contrarietà all'ipotesi dell'introduzione di finestre per quota 100 e la richiesta di risorse per la riduzione del cuneo fiscale, per i rinnovi contrattuali e per la rivalutazione delle pensioni".

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Giovedì, 03 Ottobre 2019 10:09

Occupati e disoccupati: i dati Istat

Ad agosto 2019 la stima degli occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto a luglio; il tasso di occupazione si attesta al 59,2%.

L'occupazione risulta stabile per entrambe le componenti di genere; aumenta per gli ultracinquantenni (+34 mila) mentre cala nelle altre classi d'età. Dopo la flessione del mese scorso, tornano a crescere i dipendenti, sia permanenti sia a termine (+32 mila nel complesso); diminuiscono invece gli indipendenti (-33 mila).

Le persone in cerca di occupazione sono in forte calo (-3,4%, pari a -87 mila unità nell'ultimo mese). La diminuzione riguarda entrambe le componenti di genere e coinvolge tutte le classi d'età. Il tasso di disoccupazione scende al 9,5% (-0,3 punti percentuali).

La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni ad agosto è in aumento (+0,6%, pari a +73 mila unità) per entrambe le componenti di genere. Il tasso di inattività sale al 34,5% (+0,2 punti percentuali).

Nel trimestre giugno-agosto 2019 l'occupazione è in crescita rispetto ai tre mesi precedenti (+0,2%, pari a +45 mila unità) per entrambi i generi. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,5%, +79 mila) sia quelli a termine (+0,4%, +12 mila) mentre risultano in calo gli indipendenti (-0,8%, -45 mila); si registrano segnali positivi in tutte le classi di età, ad eccezione dei 35-49enni.

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Mercoledì, 25 Settembre 2019 09:44

Assicurazione casalinghe: integrazione del premio annuale

Entro il prossimo 15 ottobre gli assicurati INAIL contro gli infortuni domestici devono effettuare il pagamento dell'integrazione di 11,09 euro, che allinea ai 24 euro l'importo annuale della polizza fissati dalla legge di bilancio 2019 (L. n. 145/2018).

Lo comunica l'INAIL, con la nota dello scorso 9 settembre, illustrando le novità introdotte e gli adempimenti cui sono tenuti gli assicurati per il pagamento della polizza.

La Legge di bilancio ha apportato, infatti, a decorrere dal 1° gennaio 2019, notevoli modifiche a questa assicurazione che è obbligatoria per tutte le persone che svolgono gratuitamente un'attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e dell'abitazione, in modo abituale ed esclusivo e senza vincoli di subordinazione, con esclusione di coloro che sono occupati in attività che comporti l'iscrizione a forme obbligatorie di previdenza sociale.

Premio e beneficiari
Dal primo gennaio il premio è raddoppiato da euro 12,91 a 24 euro annui, con un'estensione dei beneficiari che ora si applica alle persone tra i 18 e i 67 anni, anziché tra i 18 e i 65 anni.

Prestazioni
Le novità, sempre dall'inizio di quest'anno, riguardano: l'abbassamento del grado di invalidità per la costituzione della rendita INAIL dal 27% al 16%; l'introduzione di una prestazione una tantum pari a 300 euro, quando l'inabilità permanente sia compresa tra il 6% e il 15%; il riconoscimento dell'assegno integrativo per l'assistenza personale continuativa ai titolari di rendita che versano in particolari condizioni menomative e che hanno necessità di assistenza quotidiana.
Si ricorda che l'assegno una tantum per infortunio mortale è corrisposto per gli eventi verificatisi a decorrere dal 17 maggio 2006, il cui importo da luglio 2018 è pari a 2.160,00 euro. Ora l'assegno è stato elevato a 10.000,00 euro dalla legge di Bilancio 2019.

Bollettino precompilato e il sistema pagoPA
L'INAIL precisa che alla lettera inviata agli assicurati, che nei mesi scorsi hanno versato 12,91 euro per il rinnovo dell'iscrizione, è stato allegato il bollettino PA precompilato di 11,09 euro, il cui versamento può essere effettuato in via telematica, accedendo al sistema pagoPA tramite il sito dell'Istituto, o presso gli uffici postali, gli sportelli bancari, gli istituti di pagamento e i tabaccai che aderiscono a pagoPA, presentando l'avviso di pagamento e il bollettino PA precompilato.
Chi non ha effettuato il versamento di 12,91 euro, pur avendo i requisiti previsti, è tenuto a pagare il premio annuale di 24 euro, in un'unica soluzione, nel più breve tempo possibile. In questo caso, infatti, la copertura assicurativa si attiva solo a partire dal giorno successivo al pagamento. Per ottenere le prestazioni dall'INAIL è necessario essere assicurati!

Ricordiamo che l'Istituto, con la circolare n. 2 del 22 gennaio 2019 (tenuto conto che il nuovo regime assicurativo decorre dal 1° gennaio 2019, e che il 31 gennaio 2019 scadeva il termine per l'iscrizione per l'anno in corso) chiariva che ancora per quest'anno l'importo annuale da pagare restava di 12,91 euro, sia per il rinnovo, sia in caso di prima iscrizione qualora fossero raggiunti i requisiti richiesti, sino alla prevista integrazione del premio per il 2019 all'ammontare di euro 24,00, fissata dalla nuova normativa, comunicata ora dall'INAIL.

Restiamo in attesa dell'emanazione del previsto decreto interministeriale che disciplinerà le modalità e i termini per assolvere all'obbligo assicurativo, compreso il pagamento del premio, per fornire ulteriori indicazioni.

Tutti coloro che sono soggetti a questa assicurazione possono rivolgersi agli uffici del Patronato ITAL UIL che offrono consulenza e assistenza.

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Si è conclusa, al Ciocco, la due giorni seminariale dell´Esecutivo nazionale della Uil. Un momento di discussione e di analisi sulle linee guida dell´azione sindacale per i prossimi mesi, anche alla luce di un confronto informale con alcuni economisti e sociologi. Ha dato il proprio contributo al dibattito, tra gli altri, anche il professor Domenico De Masi.

«Abbiamo molto riflettuto - ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo - sul futuro del lavoro nel nostro Paese e sul ruolo del Sindacato nell'attuale scenario politico ed economico. L´impegno della Uil sarà, come sempre, per valorizzare il lavoro, rivalutare le pensioni, creare le condizioni di prospettive occupazionali per i giovani. Questo è ciò che chiederemo al nuovo Governo, il cui operato valuteremo sulla base della capacità di raggiungere quegli obiettivi. Se, dunque, non avremo risposte alle rivendicazioni contenute nella piattaforma unitaria - ha concluso Barbagallo - daremo continuità alla nostra mobilitazione».

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I dati e le riflessioni dell'Ocse sul tema 'lavoro, anziani, pensioni' ci inducono a rilanciare le nostre proposte. È necessario costruire un percorso per l'invecchiamento attivo della popolazione: bisogna consentire ai pensionati di svolgere lavori socialmente utili. In questo modo, si integrerebbero assegni pensionistici sempre più esigui e si manterrebbero in attività persone che possono offrire alla società il contributo della loro esperienza.

Non bisogna invece allungare l'età pensionabile, semmai bisogna renderla più flessibile. Soprattutto, occorre attivare subito le due commissioni per la separazione della previdenza dall'assistenza e per l'individuazione di lavori gravosi. I risultati della prima, infatti, dimostrerebbero, una volta per tutte, che il nostro sistema previdenziale è in equilibrio, mentre la seconda stabilirebbe, dal punto di vista tecnico-scientifico chi avrebbe diritto ad anticipare l'uscita dal lavoro. Questi sono temi che porremo prioritariamente all'attenzione del prossimo Governo.

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La decisione di esternalizzare la gestione dei 14 cimiteri del Comune di Alessandria preoccupa e suscita le reazioni della UIL FPL e della RSU UIL. La preoccupazione è tutta per i dipendenti comunali che da anni sono impegnati a svolgere i servizi cimiteriali. La nuova ditta appaltataria potrebbe assorbire il personale ora in forze, ma ancora non c'è nessuna certezza e anche se questa ipotesi si verificasse i dipendenti vedrebbero cambiare il proprio contratto, passando dal contratto del pubblico impiego a un contratto privato.

La Segreteria UIL FPL di Alessandria, insieme ai segretati della Funzione Pubblica di CGIL e CISL, contesta all'Amministrazione comunale di Alessandria di non aver convocato né informato i rappresentanti sindacali, impedendo così un legittimo confronto, comportamento antisindacale, chiedendo quindi di aprire il confronto tra le parti come contrattualmente previsto. In merito al nuovo indirizzo programmatico per la gestione dei cimiteri alessandrini la UIL FPL ribadisce l'interesse per i lavoratori e spera di poter raggiungere un accordo a tutela della loro professionalità.

Ancora una volta i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono vittima di una gestione poco attenta e oculata e si trovano in attesa di risposte e garanzie.

Per questa ragione oggi i Segretari della Funzione Pubblica invieranno unitariamente all'Amministrazione Comunale, tramite l'avvocato Volante, una richiesta di ritiro in autotutela delle D.G.C. del 15/11/2018 n.290 e DGC del 14/03/2019 n. 61 DCC del 16/05/2019 n.71

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 «Quando è arrivata la sua convocazione, signor Ministro, tutti hanno parlato di un fatto irrituale e mai verificatosi, ma le cose irrituali e le novità non mi spaventano, se determinano risultati concreti. Per questo motivo siamo qui oggi e vorremmo cercare di capire, però, quale metodo usare per arrivare a qualche risultato concreto». Così il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha introdotto il suo intervento al tavolo aperto con le parti sociali dal vicepremier Matteo Salvini al Ministero dell´Interno.

«Vorrei capire - ha precisato Barbagallo - se quelli proposti stamane sono input che derivano dalla posizione della Lega o se sono frutto di un confronto interno al Governo. Inoltre, sarebbero molto utili documenti scritti per proseguire il confronto sui singoli aspetti». Il leader della Uil ha ribadito le posizioni contenute nella piattaforma di Cgil, Cisl, Uil, dal Mezzogiorno al rinnovo dei contatti del pubblico impiego, dalle infrastrutture alla previdenza e ha indicato anche una prima riforma possibile da attuare a costo zero per la crescita del Paese: la delegificazione.

Inoltre, ha posto l'accento su quella che la Uil considera la priorità: «Bisogna ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati: ormai lo diciamo tutti in coro, perché c'è la necessità di rilanciare i consumi per accrescere i livelli produttivi e occupazionali. Peraltro, noi proponiamo di detassare, per tre anni, gli aumenti contrattuali: non costerebbe nulla in più. E, comunque, se le risorse sono poche, bisogna recuperarle dall´evasione fiscale. Noi - ha proseguito - siamo contro l'austerità, ma bisogna fare alleanza per modificare quelle regole europee che ci stanno soffocando. Infine, per quel che riguarda il salario minimo, così come è stato proposto, il rischio è che siano maggiori gli svantaggi dei vantaggi. Siamo disponibili - ha concluso Barbagallo - a discutere su tutto e con tutti per trovare soluzioni positive e condivise».

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Venerdì, 12 Luglio 2019 10:21

Bocchi: «Urge far crescere i salari ovunque»

Le gabbie salariali appartengono alla preistoria del mondo del lavoro e sono il segno di un Paese votato alla povertà. Noi, invece, abbiamo il problema esattamente opposto: migliorare le condizioni di un´economia ancora asfittica. Ecco perché bisogna far crescere i salari, ovunque, ancora troppo sacrificati da una tassazione più alta della media europea e da alcuni ritardi nei rinnovi contrattuali.

Peraltro, ancora oggi, le retribuzione di fatto sono più basse al Sud, dove la contrattazione aziendale, rispetto al Nord, è poco diffusa. Se vogliamo davvero far crescere il Paese, dunque, bisogna preoccuparsi, da un lato, di fare investimenti e, dall'altro, di far aumentare il potere d´acquisto di tutti i lavoratori dipendenti e pensionati. Altrimenti, non ci sono le risorse per acquistare merci e servizi prodotti dalle nostre aziende, a cominciare proprio da quelle allocate nel Nord del Paese, con conseguenti rischi per i livelli produttivi e occupazionali.

Roma, 11 luglio 2019

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Lo scorso 25 giugno la Uil e la Uilp hanno partecipato alla riunione del Tavolo nazionale per la non autosufficienza. Era la prima volta che il Governo in carica riuniva il Tavolo, costituito nel 2016, sebbene sia i sindacati sia le associazioni dei disabili avessero in più occasioni richiesto la sua convocazione.
Come Uil e Uilp accogliamo positivamente la riapertura del confronto. Per quanto riguarda i contenuti dell'incontro, i rappresentanti del Governo per ora hanno dato solo disponibilità generiche, senza entrare nel merito. Potremo quindi fare una valutazione solo successivamente. Consideriamo comunque negativamente l'atteggiamento del Sottosegretario Zoccano all'inizio dell'incontro, per il suo tentativo di valorizzare il ruolo delle associazioni dei disabili quali 'unici' interlocutori del governo per la non
autosufficienza. Tentativo peraltro non riuscito e rettificato al termine dell'incontro.

Qui di seguito, un breve riassunto della riunione.


Oltre a Cgil, Cisl, Uil e a Spi, Fnp, Uilp erano presenti: Claudio Cominardi, Sottosegretario al Ministero del lavoro; Vincenzo Zoccano, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Dipartimento per le politiche della famiglia e le disabilità; Raffaele Tangorra, Direttore generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del lavoro; il Ministero della salute; le Regioni; l'Anci; l'Inps; la Fand (Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità); la Fish (Federazione italiana per il superamento dell'handicap); l'Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica); l'Associazione 16 novembre; il Forum del Terzo settore; l'Ugl; l'Ugl Pensionati.
Raffaele Tangorra ha illustrato nel dettaglio lo stato dell'arte, ripercorrendo gli avvenimenti dalle ultime riunioni del Tavolo con il governo precedente fino ad oggi. Ha poi evidenziato come le Regioni abbiano chiesto di approvare in tempi rapidi il Piano nazionale e il riparto del Fondo per il 2019, perché nel 2018 le risorse sono state ripartite alle Regioni con grande ritardo, praticamente a inizio 2019. (La richiesta è stata poi ribadita dalle stesse Regioni nel loro intervento al Tavolo). Tangorra ha quindi presentato una serie di dati.

Il Fondo per le non autosufficienze rappresenta, con meno di 600 milioni di euro, il 2% circa di tutte le risorse per la disabilità (valutate da Eurostat pari a 28 miliardi di euro, l'1,7% del Pil). In percentuale una cifra contenuta, ma in valori assoluti non irrilevante, soprattutto se si pensa che si tratta di risorse per il sociale. Ne beneficiano circa 110mila persone, il 5% circa dei beneficiari dell'indennità di accompagnamento, che secondo Tangorra è la misura che prevede la definizione di non autosufficienza più precisa (riconoscimento della necessità di una assistenza continua, della impossibilità di deambulare senza aiuto e/o di compiere gli atti principali della vita quotidiana). I beneficiari del Fondo NA sono dunque una platea abbastanza piccola, ma costituita da persone in condizioni di particolare difficoltà e bisogno.


Tangorra ha poi ricordato che, proprio perché le risorse sono relativamente modeste, nei due anni in cui il Tavolo ha lavorato si è cercato di determinare i destinatari più bisognosi e si è quindi definito l'insieme di criteri per individuare i disabili gravissimi, con l'obiettivo di dare le stesse risorse a persone nelle stesse condizioni di bisogno (anche se, di fatto, restano differenze anche cospicue tra le Regioni, perché queste aggiungono risorse proprie). Si è poi avviato il lavoro per definire i criteri per individuare i disabili gravi, ma il lavoro è rimasto a metà, perché è caduto il governo.


Oggi quindi, in sintesi, il Ministero ripartisce il Fondo alle Regioni secondo i criteri della popolazione e della percentuale di anziani. Le Regioni hanno poi il vincolo di destinare il 50% delle risorse ricevute ai disabili gravissimi, secondo i criteri individuati dal Tavolo.
Sempre secondo Tangorra, tra i disabili gravissimi la percentuale di donne e uomini è circa pari, mentre le donne sono la maggioranza dei disabili gravi, probabilmente perché in questo gruppo c'è un maggior numero di persone anziane e, come si sa, la non autosufficienza tra gli anziani è più diffusa tra le donne. Al Ministero, tuttavia, non sono purtroppo arrivati dati sufficienti sulla classificazione per età dei beneficiari del Fondo.
Le Regioni hanno adottato diverse modalità di accesso alle prestazioni e diverse prestazioni, anche se si tratta soprattutto di assegni di cura.
Essendo la prima volta che il Tavolo si riuniva con questo governo, gli interventi dei sindacati e delle associazioni hanno avuto un taglio soprattutto politico.


Cgil, Cisl, Uil, Spi, Fnp, Uilp hanno concordemente evidenziato la necessità di dare risposte adeguate a tutte le persone non autosufficienti, di confrontarsi con le organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati quali soggetti titolari della contrattazione, di aumentare le risorse del Fondo, di approvare una legge quadro nazionale con finanziamenti congrui, di definire livelli essenziali uniformi in tutto il territorio e servizi e sostegni adeguati, di aprire un tavolo politico o di utilizzare il Tavolo per la non autosufficienza come tavolo politico.

La Uil ha inoltre messo in evidenza la soddisfazione per il riavvio del Tavolo, ha chiesto di dare continuità ai lavori, ha sottolineato la necessità di una forte integrazione sociosanitaria e, pertanto, di un maggior coinvolgimento del Ministero della salute. La Uilp ha rilevato che la maggioranza dei beneficiari dell'indennità di accompagnamento sono persone anziane e che quindi i sindacati dei pensionati hanno piena titolarità di rappresentanza delle persone non autosufficienti, pur rifiutando ogni logica di contrapposizione tra associazioni dei disabili e sindacati confederali dei pensionati. Ha poi evidenziato che il numero delle persone anziane cresce anche tra i caregiver, sia tra chi si prende cura dei genitori, sia tra chi
si prende cura dei figli, o di fratelli e sorelle.


Le associazioni dei disabili, in estrema sintesi, hanno tutte rimarcato, sia pure con sfumature diverse, la necessità di maggiori risorse e della definizione di livelli essenziali per la non autosufficienza. Nelle conclusioni, il Sottosegretario Zoccano ha condiviso la necessità di un aumento del Fondo e si è anche detto disposto a ragionare su una legge quadro. Ha dato la sua disponibilità a dare maggiore continuità al Tavolo e a organizzare incontri anche informali. Il Sottosegretario Cominardi ha ricordato che il Tavolo è tecnico, ma che avrebbe riportato al ministro Di Maio le richieste e le sollecitazioni. Ha poi aggiunto che in ogni caso servono risorse adeguate e che sarebbe opportuno un coinvolgimento del Ministero delle
finanze.

La Segretaria Nazionale Uil La Segretaria Nazionale Uilp
(Silvana Roseto) (Livia Piersanti)

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A MAGGIO 2019, IN PIEMONTE, LA CASSA INTEGRAZIONE AUMENTA DEL 4,2% RISPETTO AD APRILE. NEL RAFFRONTO TRA I PRIMI CINQUE MESI DEL 2019 E DEL 2018 SCENDE DEL 7,4%

In Italia, a maggio, come evidenziano i dati del Servizio politiche attive e passive del lavoro della UIL Nazionale, sono state richieste 25.208.214 ore di cassa integrazione, con una diminuzione dello 0,3% rispetto al mese precedente.

In Piemonte la richiesta è stata di 2.007.711 ore, in aumento del 4,2% (+1,5% ordinaria, +8,8% straordinaria, 0% in deroga).

RAFFRONTO PRIMI CINQUE MESI 2019 E 2018

Raffrontando il periodo gennaio-maggio 2019 e 2018, le ore di cassa integrazione regionali sono diminuite del 7,4% (+0,7% ordinaria, -13,6% straordinaria, -99,7% in deroga). A livello nazionale le ore sono aumentate dell'11,4%.

Nei primi cinque mesi dell'anno, la media mensile dei lavoratori piemontesi tutelati è stata di 15.159, in diminuzione di 1.204 unità rispetto all'analogo periodo del 2018.

Nella nostra regione, la variazione percentuale della cassa integrazione per settori produttivi è stata la seguente: Industria +0,8%, Edilizia -44,4%, Commercio -67,4%, per un totale di -7,4%.

Le province piemontesi hanno fatto registrare il seguente andamento: Biella +46,7%, Novara +23,7%, Torino +17,2%, Alessandria +2,6%, Vercelli -50,1%, Cuneo -63,6%, Asti -79,6%, Verbania -82%.

Il Piemonte è la terza regione per ore richieste, preceduta da Lombardia e Campania.

Torino, con 9.299.990 ore richieste è la provincia più cassaintegrata d'Italia, seguita da Roma e Napoli.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE:

"Dall'analisi dei dati relativi all'economia e al mercato del lavoro piemontese, si evince che siamo ancora alle prese con gli effetti della crisi, la cui "onda lunga" determina, tra l'altro, l'aumento della povertà assoluta.

Neanche il lavoro garantisce un reddito sufficiente a mantenere un tenore di vita accettabile, dal momento che più di un lavoratore dipendente su cinque è a rischio povertà. Preoccupa particolarmente la percentuale di disoccupazione giovanile che, nella nostra Regione, si colloca al 30%. Si racconta che siamo tornati ai livelli precrisi, dimenticando che i rapporti di lavoro a orario ridotto sono passati dal 14 al 19% e che le ore lavorate sono ancora inferiori del 5,8%. Per migliorare la situazione servirebbero maggiori investimenti pubblici e una riduzione della pressione fiscale, mirata alla ripresa dei consumi da parte di lavoratori dipendenti e pensionati".

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