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Proclamazione dello stato di agitazione presso il Comando Provinciale dei Vigili  del Fuoco di Alessandria - Richiesta di avvio procedura di conciliazione secondo quanto  previsto dagli accordi per i Vigili del Fuoco ai sensi dell’art. 2 comma 2 della legge 146/90 e ss.mm. e ii.  

Le scriventi Organizzazioni Sindacali dei Vigili del Fuoco di Alessandria FP CGIL VVF, CONFSAL, UILPA VVF e CONAPO con la presente  proclamano lo stato di agitazione sindacale provinciale di categoria e chiedono la formale  attivazione nei tempi di Legge, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione  delle controversie di cui alla Legge 146/90, Legge 83/2000 e successive modifiche ed  integrazioni.  

Le scriventi OO.SS. ritengono necessaria la proclamazione dello stato di agitazione  sindacale provinciale per l’insufficiente accreditamento di ricorse economiche sui capitoli di gestione operativa del Comando, ponendo i Lavoratori in condizioni di lavoro  non sicure e con enormi difficoltà nel condurre l’attività di soccorso. 

In ragione di quanto esposto e di altro, ci riserviamo di esporre nella sede opportuna i  chiarimenti ed i documenti necessari a comprendere la necessità dell’atto intrapreso. 

 

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Si è svolto lo scorso venerdì il Congresso Provinciale della UILPA - Pubblica Amministrazione ospitato nel Salone “Arioli” della Camera Sindacale di Via Fiume 10 ad Alessandria.

Dopo aver ricordato la figura di Salvatore Carbone, ex Segretario scomparso lo scorso gennaio, si è svolto il dibattito che ha toccato tutti i temi di attualità: dal recente rinnovo contrattuale alle nuove modalità di lavoro da remoto. Il notevole incremento del tasso di inflazione, come è emerso, rischia di vanificare i risultati di un rinnovo contrattuale giunto allo scadere della sua validità. Altra questione ancora aperta e importante è la necessità di normare lo smart working che, dopo essere stato avviato in fretta, a seguito dell’avvento della pandemia, va ripensato e normato in modo più preciso, strutturato e calzante.

Alla fine del dibattito si sono svolti gli adempimenti statutari al termine dei quali è stato riconfermato all’unanimità il Segretario Generale, Gian Piero Zampaloni, e si è quindi proceduto all’elezione della nuova Segreteria Provinciale della UILPA di Alessandria composta da FOGGIA Luigi, LEONFORTE Carmelo, MACCARRONE Giampiero e TRAVO Giorgio.

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La UILPA di Alessandria in considerazione del protrarsi dell’emergenza pandemica, e delle difficoltà di incontrare personalmente iscritti e simpatizzanti che proseguono, nell’intenzione di mantenere un contatto diretto con i lavoratori, comunica che da martedì 23 Novembre 2021 sarà attiva una linea telefonica diretta con il Segretario Provinciale di Alessandria al quale potranno rivolgersi direttamente tutti i lavoratori per informazioni o richieste di pertinenza Sindacale.

 

Numero Cellulare   331/7151005

(anche WhatsApp - Telegram)

 

La linea sarà attiva con le seguenti modalità:

 

Martedì dalle ore 16 alle ore 18

Giovedi dalle ore 16 alle ore 18

 

Sarà inoltre sempre disponibile il contatto email all’indirizzo:

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Per la Segreteria UILPA Alessandria

Il Segretario Provinciale

ZAMPALONI Gian Piero

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Il segretario generale Salvatore Carbone della uil pubblica amministrazione di Alessandria:

"Sono rimasto sinceramente turbato dalla notizia appresa sui fatti di Quargnento di stanotte dove hanno perso la vita tre vigili del fuoco, due feriti e un disperso. Ferito un carabiniere e che quanto occorso è forse dovuto anche per una azione dolosa.

È sempre difficile, ma ancor più nel 2019 e per questi episodi, accettare e comprendere le motivazioni in cui i rischi degli infortuni sul lavoro arrivano all'estremo fino alla perdita della vita.

Il comparto della sicurezza pubblica, cui fanno parte queste vittime del dovere, sanno ogni giorno, ad ogni turno di servizio, del pericolo cui sono sottoposti per la salvaguardia e tutela della

Pubblica sicurezza, ma per lo spirito di abnegazione che li muove dedicano la vita alla loro azione. Mi piacerebbe sapere se la popolazione in genere si rende conto di questo e che tale spirito è spesso mosso dalla semplice volontarietà o per poche centinaia di euro.

Esprimo vicinanza alle famiglie e a tutti i loro cari in questi dolorosi momenti.

Chiedo alla politica maggiore attenzione nel rinnovo del contratto di lavoro scaduto da un anno per questo comparto: il comparto sicurezza della pubblica amministrazione."

 

Salvatore Carbone segretario generale Uilpa Alessandria

Alessandria 5 novembre 2019

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Lavoro: Cgil Cisl Uil, servizi pubblici a rischio implosione, 8 giugno in piazza a Roma

Manifestazione nazionale, servono risposte su contratti, assunzioni e risorse

"Risorse per il rinnovo dei contratti, pubblici e privati. Un piano straordinario di assunzioni. Maggiori investimenti. Serve intervenire con urgenza per evitare l'implosione dei Servizi Pubblici". Questi i tre principali temi alla base della manifestazione nazionale in programma sabato 8 giugno a Roma dal titolo 'Il futuro è servizi pubblici' promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa. Una manifestazione con corteo lungo le vie della capitale: concentramento alle ore 9 in piazza della Repubblica, da lì direzione piazza del Popolo dove dalle ore 11 si terranno i comizi finali.

I segretari nazionali delle quattro categorie di Cgil, Cisl e Uil, Fabrizio Rossetti, Franco Berardi, Daniele Ilari e Sandro Colombi, hanno elencato le ragioni della manifestazione. "Un appuntamento per cittadini e lavoratori perché quella dei servizi pubblici è una battaglia generale che riguarda l'idea di solidarietà e la garanzia dei diritti sociali per tutti". Così le ragioni: "Scendiamo in Piazza chiedendo con forza lo sblocco immediato del turn-over, un Piano straordinario di assunzioni e la stabilizzazione di precari, perché le pubbliche amministrazioni sono al collasso ed avere meno personale significa non solo carichi di lavoro insostenibili ma anche una penalizzazione per la qualità e la quantità dei servizi che si è in grado di offrire ai cittadini". Così come, sul fronte contratti, hanno aggiunto: "Scendiamo in Piazza per chiedere il rinnovo di tutti i contratti pubblici, per i quali ad oggi non ci sono risorse adeguate, e privati, alcuni dei quali non vengono rinnovati da più di 12 anni eppure parliamo di persone che si occupano della nostra Salute, della nostra assistenza e di quelli dei nostri cari e delle persone più fragili".

Tra i temi, inoltre, "cancellare le iniquità e le disparità nel sistema previdenziale sia nel settore pubblico riguardo al trattamento di fine rapporto, sia su quota 100 e sui lavori gravosi nei nostri settori pubblici e privati; garantire una contrattazione piena sui processi di riorganizzazione e sulle questioni del personale per dare più valore alla contrattazione decentrata, per tutelare la dignità dei lavoratori e contro ogni forma di delegittimazione della funzione e del lavoro dei pubblici e contro ogni forma di controllo invasivo, dalle impronte alle telecamere; rivendicare più investimenti nei servizi pubblici e per il loro rafforzamento e per contrastare i processi di esternalizzazione che determinano dumping contrattuale e mancata universalità dei diritti per i cittadini".

Tra le questioni, inoltre, "un taglio netto a consulenze e una revisione del codice degli appalti pubblici, soprattutto per rafforzare la clausola sociale e la parità di trattamento tra lavoratori del settore pubblico e del settore privato, insieme all'avvio di un vero processo di razionalizzazione della spesa pubblica e di lotta agli sprechi e alla corruzione, di investimenti seri per il potenziamento dei servizi ispettivi e maggiore tutela e garanzie per la sicurezza sul lavoro e per la lotta alla illegalità". Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa rivendicano inoltre "finanziamenti adeguati per il Servizio Sanitario Nazionale, per le Politiche Sociali, per un vero investimento a sostegno dell'infanzia e della non autosufficienza".

Infine, hanno aggiunto Rossetti, Berardi, Ilari e Colombi, "l'avvio di confronti con le istituzioni, sul tema contratti e welfare, e con le associazioni datoriali per il rinnovo dei contratti privati a partire a quello della Sanità Privata. In piazza perché cittadine e imprese hanno bisogno di una pubblica amministrazione efficace, di politiche che guardino alla dignità ed al benessere di tutti, perché i servizi pubblici garantiscono realmente equità nel nostro Paese se potenziati e garantiti". Queste le ragioni della manifestazione di sabato a Roma 'Il futuro è servizi pubblici', "perché non c'è futuro senza lavoro, non c'è uguaglianza senza servizi pubblici".

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Dichiarazione Stampa 12 febbraio 2018 del Segretario confederale della UIL, Antonio Foccillo e del Segretario generale della Uilpa, Nicola Turco.

"Dopo il via libera della Corte dei Conti, abbiamo proceduto alla sottoscrizione definitiva dell'ipotesi di CCNL siglata lo scorso 23 dicembre". Lo dichiarano in una nota Antonio Foccillo, Segretario confederale della Uil e Nicola Turco, Segretario generale della Uilpa, ribadendo "grande soddisfazione per la conclusione positiva di un lungo percorso che, sebbene irto di difficoltà, ha reso finalmente giustizia alla nostra pervicacia nel perseguimento dell'obiettivo".

Evidenzia Foccillo: "Il rispetto dell'Accordo del 30 novembre 2016 tra Governo e Sindacati confederali e la valorizzazione della contrattazione, che si riappropria di contenuti e materie, caratterizzano questo rinnovo contrattuale ed aprono la strada ad una nuova fase, consentendo il ritorno alla partecipazione dei lavoratori ai processi che interessano le realtà lavorative nelle quali si trovano ad operare".

"Attraverso il rinnovamento delle procedure negoziali e il ripristino di relazioni sindacali degne di questo nome", aggiunge Turco, "restituiremo dignità a tutti i lavoratori e saremo in grado di apportare il nostro fattivo contributo per orientare le scelte organizzative e  per rendere il servizio pubblico più funzionale ed efficiente".

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Da troppi anni i lavoratori del pubblico impiego aspettano il rinnovo del contratto. Per affrontare il tema le categorie del pubblico impiego Uil Pa – Uil Scuola – Uil Rua – Uil Fpl hanno indetto un'assemblea per questo lunedì 4 dicembre, dalle 11 alle 13.30, presso il "parlamentino" della Regione Piemonte, in Corso Bolzano 44 a Torino.

All'assemblea interverranno il Segretario Confederale Uil Antonio Foccillo (responsabile nazionale contrattazione pubblico impiego), il Segretario Generale Uil Piemonte Gianni Cortese nonché i Segretari Nazionali delle categorie: Michelangelo Librandi, segretario generale Uil Fpl; Nicola Turco, segretario generale Uilpa; Pino Turi, segretario generale Uil Scuola; Sonia Ostrica, segretario generale Uil Rua.

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"Apprezziamo la disponibilità del Governo a chiudere in tempi brevi  la partita dei rinnovi contrattuali assicurando l'aumento medio di 85 euro e la salvaguardia del bonus degli 80 euro onde evitare penalizzazioni ai lavoratori che attualmente lo percepiscono".  Lo afferma in una nota il Segretario generale della Uilpa Nicola Turco, puntualizzando tuttavia che "tale impegno non esaurisce il rispetto dell'accordo stipulato lo scorso 30 novembre tra Governo e Sindacati confederali con il quale è stato previsto uno specifico intervento finalizzato al riequilibrio tra le fonti – legge e contratto – accordando anzi una posizione di maggior favore alla contrattazione".

"Ricordiamo – prosegue Turco – che il rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego non riguarda soltanto la parte economica ma anche quella normativa, nella quale va ridisegnato il nuovo sistema delle relazioni sindacali e  vanno ridefiniti i contenuti della contrattazione che deve riappropriarsi delle materie sottratte, ad iniziare dall'organizzazione del lavoro e dai molteplici aspetti che caratterizzano il rapporto di lavoro pubblico".

Conclude Turco: "Per la Uilpa non c'è contratto senza il ripristino, anche nel settore pubblico, della contrattazione".

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OGGETTO : comunicazione della mancata partecipazione delle organizzazioni sindacali di Polizia Penitenziaria ai festeggiamenti per il Bicentenario della Fondazione del Corpo che si terranno negli Istituti penitenziari della Regione Piemonte e V. d. A..

Le scriventi OO.SS., con la presente, comunicano che, nel condividere l'iniziativa delle segreterie e dei coordinamenti Nazionali delle Sigle SAPPe – OSAPP – UIL/PA – SINAPPE – FNS/CISL – U.S.P.P. – CNPP/FSA – CGIL, le quali hanno indetto, e confermato dopo l'incontro col Ministro della Giustizia, la manifestazione di protesta che si terrà martedì 19 settembre p.v. a Roma in piazza Montecitorio a partire dalle ore 9.00, concomitante con i festeggiamenti del bicentenario del Corpo, non parteciperanno ai festeggiamenti. Pertanto preannunciano che in data 21 settembre 2017, con inizio alle ore 9.00, manifesteranno davanti la Casa Circondariale di Brissogne (Aosta); e il giorno successivo 22 settembre 2017, con inizio alle 09.00, manifesteranno avanti la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, per vedere riconosciute le seguenti rivendicazioni:

Per chiedere più sicurezza ed ottenere adeguati strumenti per garantire l'incolumità dei poliziotti penitenziari, stante l'aumento di aggressioni, colluttazioni e ferimenti tra le sbarre;

Per chiedere un adeguato piano di nuove assunzioni di Agenti di Polizia Penitenziaria (sono 8.000 le unità necessarie al Corpo);

Per chiedere un adeguamento delle risorse per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da quasi 10 anni;

Per chiedere il ripristino di corrette relazioni sindacali in sede centrale (DAP) e presso gli Istituti e servizi penitenziari del Paese;

Per chiedere una rimodulazione del provvedimento di "riordino delle carriere";

Per chiedere il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario richiesto al personale di Polizia Penitenziaria del Piemonte e Valle d'Aosta e non retribuito;

Per chiedere la somministrazione di pasti dignitosi in tutte le mense di servizio degli istituti del Piemonte e Valle d'Aosta;

Per chiedere la fornitura di vestiario che permetta al Personale di Polizia penitenziaria di presentarsi in servizio in maniera decorosa e uniforme;

Oltre ai problemi sopra elencati, che accomunano la totalità degli istituti del Piemonte e Valle d'Aosta, le scriventi Organizzazioni Sindacali MANIFESTANO più specificatamente per l'immediata assegnazione di un Direttore ed un Comandante in pianta stabile presso la Casa Circondariale di Brissogne ( Aosta ) e per l'immediato avvicendamento dei vertici preposti alla direzione della Casa circondariale di Biella;

Inoltre:

Allo stato non vi è da festeggiare, ma riflettere sul futuro del Corpo, e sul malessere generale che vive giornalmente il Personale, e che spesso si traduce in gesti disperati ed estremi, come avvenuto per il Poliziotto penitenziario in servizio presso il Nucleo Cittadino di Palermo, suicidatosi con l'arma di ordinanza in data 13 settembre 2017, e meno di due giorni dopo analoga sorte è occorsa ad altro collega a Prato.

Ogni giorno nelle carceri italiane contiamo gravissimi eventi critici che vedono spesso soccombere i poliziotti penitenziari, sempre più soli e senza adeguati strumenti di difesa. Non solo aggressioni e colluttazioni: dall'inizio dell'anno sono stati quasi 40 i detenuti suicidi in cella e numerosi sono anche gli atti di autolesionismo ed i tentati suicidi compiuti Pag. 4 di 3

da essi, sventati grazie al tempestivo intervento degli eroi con la divisa della Polizia Penitenziaria, senza i quali queste drammatiche statistiche raggiungerebbero cifre non degne di uno Stato civile.

Questo è il momento di indignarsi con forza per quanto sta accadendo giornalmente negli Istituti penitenziari, per mostrare alla politica assente, sorda ai nostri costanti richiami ed appelli, e ad una Amministrazione Penitenziaria silente ed incapace di gestire e risolvere le continue criticità, le pessime condizioni lavorative ed organizzative degli Istituti Piemontesi e Valdostani, dotati di organici sottodimensionati alle reali necessità, gravati da carichi di lavoro che il personale di Polizia Penitenziaria è costretto, da tempo, a sopportare in ragione delle nuove ed attuali necessità.

La nuova apertura di diversi padiglioni negli Istituti penitenziari piemontesi sommata alla mancanza di oltre 800 poliziotti penitenziari, doveva essere d'impulso per un'inversione di tendenza politica, indirizzata ad una maggiore collaborazione con i sindacati ed alla ricerca di strumenti adeguati al fine di ripristinare la piena sicurezza nel nostro sistema penitenziario.

Purtroppo ciò non è accaduto, e considerato il persistere delle attuali condizioni di sofferenza organica si rischia in concreto di vedere vanificati gli sforzi fin qui compiuti dall'Amministrazione Penitenziaria e dagli organi di Governo per deflazionare il sovraffollamento nelle carceri, ed ottemperare agli obblighi stabiliti dalla Corte Europea dei Diritti Umani in relazione alla sentenza Torreggiani.

Non è, infatti, ipotizzabile dare attuazione ad un programma di ammodernamento del sistema penitenziario e dell'esecuzione penale secondo quei canoni formulati dalla succitata sentenza senza un investimento in termini di potenziamento numerico delle piante organiche presenti in Regione e nella Nazione.

La possibilità data ai detenuti di muoversi con maggiore autonomia tra gli spazi detentivi, e di consentirne la permanenza fuori dalla cella fino per un minimo di 8 (otto) ore giornaliere, pone degli oggettivi problemi di sicurezza non più solo penitenziari ma anche pubblica, rispetto al quale si chiede un intervento ad adiuvandum da parte delle altre Autorità e organi di Pubblica sicurezza. Soprattutto nelle realtà detentive di piccole dimensioni il Personale opera già a livelli minimi di sicurezza durante le ore antimeridiane, e si riduce ai minimi termini nei turni pomeridiani e notturni, con un'inferiorità numerica rispetto alla popolazione detentiva che espone il Personale di sezione al concreto pericolo di restare vittima di quegli stessi eventi critici che deve impedire e fronteggiare. Viste le condizioni attuali, è legittimo preoccuparsi per la sicurezza interna ed esterna al carcere è doveroso investire di tale difficile situazione anche le Autorità competenti a garantire l'ordine e la sicurezza sul territorio. Pag. 5 di 3

Si rivendicano nuove assunzioni di Agenti, adeguate a fronteggiare le oltre 8.000 unità necessarie al Corpo, nuove dotazioni di risorse finanziare e tecnologiche, una rimodulazione del riordino delle carriere (che non ci soddisfa affatto), adeguati stanziamenti per il rinnovo del contratto scaduto ormai da dieci anni ed il ristabilirsi di corrette relazioni sindacali. Basta! Gridiamo la nostra rabbia e la nostra sfiducia perché non ce la facciamo più ad essere aggrediti dai detenuti ed abbandonati dalle istituzioni.

Con questo degradante e mortificante quadro che affligge il sistema penitenziario piemontese, il Personale di Polizia Penitenziaria è costretto a fare turni di servizio non inferiori alle otto ore giornaliere, con un notevole consumo di lavoro straordinario, di incerta remunerazione a causa dell'ulteriore e preannunciato taglio sui fondi anche di questo capitolo di spesa.

Le OO.SS. non solo sono perplesse ed amareggiate dalle risposte ricevute, e da come si sta pensando di affrontare la preoccupante situazione da tempo denunciata, ma sono seriamente preoccupate perché, a breve, ci si troverà nell'impossibilità di gestire adeguatamente le carceri, con grave nocumento per la sicurezza della collettività.

Per questi motivi le OO.SS. del Comparto Sicurezza non parteciperanno ai festeggiamenti per il Bicentenario della Fondazione del Corpo che si terranno negli Istituti della Regione Piemonte e Valle D'Aosta, anzi, da oggi, si è costituita una larga intesa per mettere in campo azioni di lotta sindacale, le quali culmineranno con l'avvio delle prime manifestazioni di protesta regionali sopra preannunciate, unica via per riappropriarci della dignità perduta.

Questa rappresenterà l'occasione per chiedere all'Opinione Pubblica, a tutti i Cittadini, di aiutarci e di sostenere questa nostra protesta, in quanto una Società è degna di essere denominata "civile" se anche le Sue Carceri garantiscono dignità di vita e nel lavoro a chi è recluso, e alla Polizia Penitenziaria che in tali luoghi svolge la sua difficile ed importante attività.

Distinti saluti

SAPPE OSAPP UILPA SINAPPE FNS CISL USPP CNPP FP CGIL

Santilli Barassi Carbone Tuttolomondo Napoli Giglio Renda Scalzo

Chiepolo Passafiume Paterino Casertano

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I sindacati della Polizia penitenziaria incontrano il ministro Orlando ma, al termine della riunione, confermano la mobilitazione in programma martedì 19 settembre a Roma in piazza Montecitorio a partire dalle ore 9. Con la rivendicazione «meno parole e più fatti a sostegno della Polizia Penitenziaria», i sindacati Sappe, Osapp, Uilpa, Sinappe, Fns Cisl, Uspp, Fsa-Cnpp e Fp Cgil promuovono, infatti, un sit in in occasione della ricorrenza del bicentenario del corpo.

Al centro dell'iniziativa la richiesta di «più sicurezza e adeguati strumenti per garantire l'incolumità dei poliziotti penitenziari, dato l'aumento di aggressioni, colluttazioni e ferimenti tra le sbarre; un adeguato piano di nuove assunzioni di Agenti di Polizia Penitenziaria (sono 8.000 le unità necessarie al Corpo); un adeguamento delle risorse per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da quasi 10 anni; il ripristino di corrette relazioni sindacali in sede centrale (Dap) e presso gli Istituti e servizi penitenziari del Paese; una rimodulazione del provvedimento di 'riordino delle carrierè».

Temi posti al centro della riunione di oggi col ministro della Giustizia, Andrea Orlando, - si legge in una nota - «ma che ha registrato esiti negativi». Da qui la conferma delle ragioni alla base della manifestazione di martedì 19 settembre che non avrà più corteo perché non autorizzato. Appuntamento quindi alle ore 9 in piazza Montecitorio davanti alla Camera dei Deputati dietro le parole d'ordine «Meno parole e più fatti per la Polizia Penitenziaria». (ANSA).

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