Ieri a Roma tra la delegazione trattante di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le rappresentanze delle associazioni datoriali di ANFIDA, PROXIGAS, ASSOGAS e UTILITALIA è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore Gas-Acqua – scaduto lo scorso 31 dicembre – che occupa quasi 50mila addetti in quasi 600 imprese in Italia.
L’intesa che avrà vigenza per il triennio 2025-2027 dovrà ora essere votata dalle lavoratrici e dai lavoratori nelle assemblee nei luoghi di lavoro.
“C’è soddisfazione per questa intesa, l’aumento salariale recupera il divario inflativo degli ultimi anni, restituendo potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori del settore. Sul piano normativo, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario è una conquista reale per tutti, nella speranza che le già buone relazioni industriali possano portare a sempre maggiori benefici per il settore”.
Così i tre segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Daniela Piras alla firma dell’ipotesi di accordo.
Per quanto riguarda la parte economica, l’aumento sui minimi tabellari (TEM) si attesta a 260 euro nel triennio con la seguente ripartizione: 90 euro dal primo luglio 2025; 60 euro dal primo luglio 2026; 60 euro dal primo luglio 2027; 50 euro dal primo ottobre 2027.
A questo si aggiungono altre componenti economiche per un aumento salariale complessivo (TEC) di 282 euro come di seguito si specifica: 15 euro mensili sulla produttività per gli anni 2026, 2027; 4 euro mensili sulla previdenza complementare dal 01/01/2026; 2 euro mensili sull’assistenza sanitaria integrativa dal 01/01/2026; 1 euro mensili sull’assicurazione premorienza e invalidità permanente; 230 euro di una tantum che verrà erogata con le competenze di luglio 2025.
L’intesa comprende anche alcuni avanzamenti sulla parte normativa che oltre a rappresentare un indubbio valore politico contengono al contempo un valore economico chiaramente quantificabile: l’aumento dell’indennità giornaliera della reperibilità di 2 euro produce un vantaggio medio mensile di 5 euro; la riduzione dell’orario settimanale di lavoro da 38 ore e 30 min a 38 ore per tutti i lavoratori è quantificabile in un vantaggio medio di 17 euro mensili; il riconoscimento del riposo fisiologico per le ore straordinarie notturne integralmente retribuito ha un valore medio di 8 euro mensili.
Oltre a quanto sopra, meritano particolare attenzione altri miglioramenti normativi che qualificano ulteriormente l’intesa raggiunta:
Infine, ma di assoluta rilevanza, la risoluzione di un impegno contrattuale più volte rimandato in passato: l’accordo di ridefinizione dell’impianto classificatorio con l’introduzione di un meccanismo di crescita professionale non solamente legato all’aumento del livello di responsabilità. L’intesa preveda che possano essere premianti anche elementi distintivi oggettivi che denotino la proattività, la polivalenza e l’esperienza di ogni lavoratrice e di ogni lavoratore.
© 2021. Tutti i diritti riservati.
Privacy Policy | Cookie Policy
Web by ModusOperandi