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E' stata costituita la segreteria regionale della UIL POLIZIA per il Piemonte e la Valle d'Aosta. Nella sede della UIL di Torino e alla presenza del segretario regionale UIL Giovanni Cortese, si è celebrato il primo congresso regionale della UIL Polizia per il Piemonte e Valle d'Aosta.  Al termine dei lavori è stato eletto all'unanimità Antonio Antonacci, attuale segretario della UIL Polizia di Alessandria, come Segretario regionale generale. Accanto a lui Pietrino Fresi, Segretario regionale generale aggiunto e Paolo Ferraris, Segretario regionale. Un augurio di buon lavoro alla nuova segreteria regionale.

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Mala tempora currunt, è un'espressione latina per indicare che corrono brutti tempi. Infatti, come sapete, oggi, quali portatori degli interessi e dei diritti del personale della Polizia di Stato, siamo costretti ad ulteriori sforzi non per raggiungere nuovi e necessari traguardi per garantire maggiori diritti o più retribuzione per i Colleghi ma, purtroppo, per difendere quelli che abbiamo già raggiunto da tempo.

Infatti, ci attende un periodo di gravoso e serrato confronto con un'Amministrazione che, purtroppo, con una svolta involutiva, soventemente, ha dimostrato di anteporre l'affermazione delle proprie scelte a tutti i costi e calpesta le legittime esigenze e la dignità professionale e umana delle donne e degli uomini che, sino ad oggi con sacrificio, abnegazione e nonostante le mille difficoltà e criticità, per mancanza di risorse e strumenti, oltre che per grave disorganizzazione, hanno comunque garantito che funzionasse nell'interesse della sicurezza dei cittadini. Purtroppo, su molte delle materie di stretto interesse per i lavoratori, quali, a mero titolo d'esempio, riordino delle carriere, sorveglianza sanitaria (con un meccanismo che non può condividersi fa perdere l'idoneità al servizio senza alcuna garanzia di reimpiego e con il rischio di dover transitare nei ruoli della pubblica amministrazione con un limite per la pensione che si eleverà a 67 anni), criteri per gli scrutini per merito assoluto e comparativo per le promozioni nelle varie qualifiche, chiusura dei presidi, chiusura delle squadre nautiche e relativi interventi organizzativi, decreti di riorganizzazione di parti del dipartimento – nelle parti relative ad nuovo statuto e regolamento -, partecipazione nelle commissioni premi e ricompense ecc, stiamo registrando, da parte del Dipartimento, un atteggiamento, ormai consolidato e sempre più dilagante, che "forza" costantemente regole e procedure e cerca di relegare alla mera funzione di spettatore il ruolo del sindacato.

Pertanto, anche in vista degli innumerevoli incontri che impegneranno a breve l'azione del sindacato, come il contratto di lavoro, il nuovo ANQ, le contrattazioni decentrate, commissioni e altro, abbiamo ritenuto quanto mai necessario, nell'interesse dei Colleghi, chiarire immediatamente, con il vertice politico del Ministero dell'Interno, se vi sono ancor le condizioni di democrazia per esercitare la tutela dei diritti dei poliziotti e qual è l'effettivo ruolo del sindacato con questa Amministrazione.

Per questo, come avete potuto leggere sia nella prima lettera al Ministro del 10 gennaio u.s. che in quest'ultima richiesta - con cui si sollecita l'incontro specificando che nelle more di questo si sospende la partecipazione del sindacato da ogni attività di confronto, per ora solo con il Dipartimento e non a tutti i livelli per non ingessare il funzionamento delle questure e degli uffici periferici – abbiamo iniziato una vertenza con l'obiettivo, attraverso questa seria iniziativa sindacale del cartello, di riportare nel giusto alveo il Dipartimento in modo da poter continuare a tutelare gli interessi dei colleghi che, diversamente, rischiano di vedersi schiacciati in nome di una sorta di machismo burocratico fine a se stesso e al proprio vertice.

L'auspicio è che questo incontro col Ministro porti ad un chiarimento circa l'esistenza o meno della volontà politica di continuare a salvaguardare il confronto e la concertazione nel Dipartimento della P.S., alla luce anche dell'accordo sottoscritto dal Governo e dai sindacati il 30 novembre 2016, che rimette al centro dell'azione della P.A. la concertazione e il tavolo contrattuale come unico volano per ammodernare e rendere sempre più efficiente la risposta da fornire ai cittadini, ma anche la valorizzazione delle risorse umane che vi lavorano atteso che sono proprie queste ultime che dovranno dare concretezza alle scelte e alle strategie che si individueranno. Non solo, tale incontro dovrà anche confermare, come previsto dalla Costituzione, se la tutela dei poliziotti sia ancora possibile o meno attraverso la democrazia sindacale, pur nel naturale e doveroso distinguo e rispetto dei diversi ruoli e funzioni. Confidiamo, conoscendo il Ministro Minniti, che, attraverso il confronto, troveremo le risposte a garanzia dei diritti inalienabili dei poliziotti, e delle tutele previste dalla Costituzione anche per gli appartenenti alla Polizia di Stato, al fine di salvaguardare le corrette e più avanzate relazioni sindacali, nell'interesse dei lavoratori e dei cittadini, senza dover intraprendere ulteriori azioni di protesta. Roma, 25 gennaio 2017. Siulp Romano

Siulp

Siap

Ugl Polizia di Stato Mazzetti

Silp Cgil Tissone

Consap Innocenzi

Fed.ne Uil Polizia Cosi

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Martedì, 17 Febbraio 2015 10:40

Virus informatico: come difendersi

La polizia di Stato ha avvisato i naviganti tramite un post sulla propria pagina Facebook dell'esistenza di un virus informatico che negli ultimi giorni si sta diffondendo utilizzando Facebook come canale di trasmissione.

Si viene taggati in un video o in una foto di un amico (solitamente a carattere pornografico) e quando si va a cliccarci sopra per curiosità si scarica il virus che poi automaticamente si installa nel pc. A rischio sono anche i propri dati sensibili. Ecco il post della Polizia nella sua versione integrale con anche le indicazioni per difendersi. Fatelo girare sulle vostre bacheche facebook per far conoscere il problema anche ai vostri amici.

È di questi giorni la segnalazione di un nuovo ‪#‎virus‬ che si diffonde tramite i profili ‪#‎Facebook‬. Vi ritrovate taggati in un video o in una foto da un vostro amico (si tratta quasi sempre di pornografia) solo che il vostro amico non ne sa nulla e se, incuriositi, cliccate sul link, il vostro pc sarà infettato da un virus.


Si tratta di un programma malevolo che si insinua nel computer e tra i vari effetti può carpire anche i dati sensibili. Questo virus, inoltre si può trasmettere da contatto a contatto, ad esempio si può insinuare nella chat, quindi se chattate con un amico "infetto" potreste essere infettati anche voi.
Fate attenzione poi anche agli smartphone, perchè si può diffondere anche sui telefonini.
Come difendersi?


Innanzitutto evitate di cliccare su link che vi sembrano strani (possibile che un mio amico mi tagghi in un video porno sulla mia bacheca?)
Installate un buon antivirus aggiornato.
E usate il passaparola con i vostri contatti di Facebook.

Una buona idea è quella di scrivere un post sulla vostra bacheca dicendo a tutti gli amici che non avete taggato nessuno su video o foto e di non aprire link inviati a vostro nome perché si tratta di un virus.
Oppure condividete questo post.
Pochi accorgimenti che sicuramente basteranno a salvaguardare il vostro computer

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In allegato l'esito dell'incontro Sindacati e Cocer Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico con il premier Renzi e considerato positivamente.

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Martedì, 23 Settembre 2014 10:32

Sindacati Polizia e Cocer: bene soluzione annunciata

Forze Polizia: sindacati e Cocer, ora attendiamo convocazione

(AGI) - Roma, 13 set. – "Bene aver trovato soluzione politica positiva che, nello sbloccare il tetto salariale per i Comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico per la loro specificità, riconosce anche l'impegno ma soprattutto la serietà e la responsabilità dei Sindacati e delle Rappresentanze militari del cartello unitario in rappresentanza del 95% del personale di questi comparti". Questo il commento delle rappresentanze interessate all'annuncio di Angelino Alfano sullo sblocco al tetto degli stipendi.

"Attendiamo convocazione al più presto da parte del Governo come assicurato da Presidente Renzi per confronto che sancisca strumento legislativo piu' veloce ed idoneo, come anticipato da Ministro Alfano", aggiungono.

132117 SET 14

PA: SINDACATI E COCER, BENE SOLUZIONE SU STIPENDI, ASPETTIAMO CONVOCAZIONE

Roma, 13 set. (AdnKronos) – "Bene aver trovato soluzione politica positiva che, nello sbloccare il tetto salariale per i Comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico per la loro specificità, riconosce anche l' impegno ma soprattutto la serietà e la responsabilità dei Sindacati e delle Rappresentanze militari del cartello unitario in rappresentanza del 95% del personale di questi comparti". Lo sottolineano i sindacati di Polizia e i Cocer in una nota.
"Attendiamo una convocazione al più presto -prosegue la nota- da parte del Governo come assicurato da Presidente Renzi per un confronto che sancisca lo strumento legislativo più veloce ed idoneo, come anticipato dal Ministro Alfano".

13-SET-14 21:02

PA: ALFANO, SIAMO DALLE PARTE DEGLI UOMINI IN DIVISA

Chianciano Terme, 13 set. - (Adnkronos) – "Sulle forze dell'ordine la decisione è presa, il problema va risolto. Noi siamo dalla parte  degli uomini e delle donne in divisa che ci proteggono tutti i giorni, che difendono il nostro Paese e le nostre comunità". Lo ha detto il ministro dell' Interno Angelino Alfano, intervenendo alla festa dell'Udc a Chianciano. "Anche se hanno sbagliato nei toni, quegli uomini e quelle donne non vanno sacrificati ulteriormente", ha aggiunto il ministro facendo riferimento alle annunciate proteste delle forze dell'ordine per il blocco degli stipendi.

Polizia: Alfano, noi con le donne e gli uomini in divisa

(AGI) - Chianciano, 13 set. – "Sulle forze dell' ordine la decisione è presa, il problema va risolto. Noi siamo dalla parte degli uomini e delle donne in divisa che ci proteggono tutti i giorni".Lo ha ribadito Angelino Alfano, ministro dell'Interno e leader del Ncd, alla convention Udc di Chianciano.(AGI)

13 SET 14

Sicurezza: Alfano, siamo dalla parte delle divise

(V. "Sicurezza: Alfano, blocco stipendi..." delle 18:34)

(ANSA) - FIRENZE, 13 SET – "Siamo dalla parte di quelle donne e di quegli uomini in divisa che ogni giorno difendono il nostro Paese e le nostre comunità". Lo ha detto a Chianciano Terme (Siena) il ministro dell'interno Angelino Alfano, riferendosi alla soluzione trovata allo sblocco degli stipendi: "Anche se hanno esagerato con i toni, non possono essere sacrificati ulteriormente", ha aggiunto riferendosi alla minaccia di uno sciopero delle forze dell'ordine. (ANSA).

13-SET-14 19: 25 NNN

PA: ALFANO, SARA' RISOLTO PROBLEMA STIPENDI FORZE ORDINE

Chianciano Terme (Siena), 13 set. - (Adnkronos) – "Noi abbiamo già assunto la decisione e la decisione è presa. Il problema dello sblocco stipendiale delle forze dell'ordine sarà risolto". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano intervenendo alla festa dell'Udc a Chianciano Terme.
"Ora noi dobbiamo individuare lo strumento tecnico e il veicolo di legge più veloce per risolverlo. Mi auguro che i sindacati non facciano passi falsi perché il problema è stato risolto", ha aggiunto Alfano.
(Pam/Adnkronos)

13-SET-14 18:42

Sicurezza: Alfano, blocco stipendi forze ordine risolto

(ANSA) - ROMA, 13 SET – "Il problema dello sblocco dei tetti stipendiali delle forze di polizia sarà risolto". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano aggiungendo: "bisogna trovare lo strumento tecnico più adeguato e il veicolo più veloce. Il problema è risolto". (ANSA).

13-SET-14 18: 34 NNN

Forze Polizia: Alfano, sblocco tetto stipendi sarà risolto

(AGI) - Chianciano (Siena), 13 set. – "Noi abbiamo già assunto la decisione. La decisione è presa. Il problema dello sblocco dei tetti stipendiali" delle forza di polizia "sarà risolto".
Lo ha detto il ministro dell' interno dell' interno , Angelino Alfano, arrivando alla convention Udc di Chianciano. Ora si
tratta di individuare lo "strumento tecnico", il veicolo "più veloce per realizzarlo". (AGI)

131830 SET 14

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Venerdì, 05 Settembre 2014 10:28

Polizia: blocchi retributivi, si va verso lo sciopero

Sindacati e Cocer Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso pubblico: sarà sciopero.

Quando abbiamo scelto di servire il Paese, per garantire Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico eravamo consci di aver intrapreso una missione votata alla totale dedizione alla Patria e ai suoi cittadini con condizioni difficili per mancanza di mezzi e di risorse. Quello che certamente non credevamo è che chi è stato onorato dal popolo italiano a rappresentare le Istituzioni democratiche ai massimi livelli, non avesse nemmeno la riconoscenza per coloro che, per poco più di 1300 euro al mese, sono pronti a sacrificare la propria vita per il Paese.

Nonostante i sacrifici e i maltrattamenti sinora ricevuti, le donne e gli uomini in uniforme hanno continuato a servire i Cittadini italiani e le Istituzioni democratiche convinti che il Governo, anche in relazione ai continui impegni assunti formalmente con documenti ufficiali e con dichiarazioni sia dei Ministri che dei Capi dei singoli Corpi e Dipartimenti, avrebbe loro riconosciuto quanto negato negli ultimi quattro anni con il blocco del tetto salariale che, invece era dovuto.

È quanto affermano in una nota congiunta i Sindacati e il Cocer Interforze dopo una riunione tenutasi questa mattina per fare il punto della situazione dopo le dichiarazione del Ministro Madia.

Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, sottolineano i Sindacati e il Cocer siamo costretti, verificata la totale chiusura del Governo ad ascoltare le esigenze delle donne e degli uomini in uniforme per garantire il funzionamento del sistema a tutela della sicurezza, del soccorso pubblico e della difesa del nostro Paese, atteso le numerose richieste di incontro rivolte al Presidente del Consiglio, ad oggi inascoltate, a dichiarare lo sciopero generale di questi comparti atteso che anche i Capi dei singoli Corpi e Dipartimenti e i relativi Ministri hanno girato le spalle al proprio personale.

Per questo motivo, e nello spirito di servizio e di totale abnegazione per continuare a garantire la difesa, la sicurezza e il soccorso pubblico al nostro Paese, qualora nella legge di stabilità sia previsto il rinnovo del blocco del tetto salariale, chiederemo le dimissioni di tutti i Capi dei vari Corpi e Dipartimenti, civili e militari, e dei relativi Ministri poiché non sono stati capaci di rappresentare i sacrifici, la specificità, la professionalità e l'abnegazione del proprio personale.

La frattura che si creerebbe in tale scenario sarebbe insanabile; per questo diciamo che in tale ipotesi, o restano loro oppure tutti quelli chi si sacrificano, ogni giorno e in ogni angolo del Paese e dell'intero mondo per garantire sicurezza e difesa.

Per sostenere la difesa, il soccorso pubblico e la sicurezza del nostro Paese, concludono Sindacati e Cocer, in vista dello sciopero generale, che si terrà entro la fine di settembre, qualora dovesse essere rinnovato il blocco del tetto delle retribuzioni, attueremo, sin da subito, oltre ad una capillare informazione e sensibilizzazione della società civile sui rischi che corre, azioni di protesta su tutti i territori con la denuncia di tutte le disfunzioni, le esposizioni al rischio, sinora accettate nell'interesse supremo del servizio, nonché le scorte e i privilegi che la casta continua a preservare e che, nonostante i roboanti annunci sinora fatti dal

Governo, ad oggi non sono stati né eliminati né ridotti preferendo, per far quadrare i conti, di penalizzare gli unici soliti noti contribuenti del nostro Paese, i dipendenti pubblici e i pensionati.

Insieme alla protesta informeremo i cittadini dell'importanza vitale del nostro servizio e della specificità che contiene portandoci, quotidianamente ad esporci sino al rischio della vita.

Roma, 4 settembre 2014

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Il 31 luglio scorso il Segretario Provinciale della UIL POLIZIA, Antonio AntonacciI, accompagnato dal suo Vice Cristiano Bianchini, ha incontrato il Questore di Alessandria Mario Della Cioppa al quale ha esposto alcune anomalie che si sono riscontrate nel corso dei servizi di Volante.
In particolare i rappresentanti sindacali hanno esposto:
- l'opportunità che la volante, nelle ore d'Ufficio, non venga impiegata per prelevare i cifrati dalla Prefettura di Alessandria;
- che il relativo personale non venga ordinariamente impiegato nei servizi d'istituto;
- che il servizio di volante si svolga ordinariamente nelle fasce orarie previste, evitando categoricamente l'impiego in attività in capo ad altri Uffici che, spesso, determinano un proseguo oltre il termine del servizio (19/24 con termine servizio alle 4 o 5 del mattino successivo).
Il Questore di Alessandria ha molto apprezzato l'intervento dei rappresentanti della UIL POLIZIA ai quali ha assicurato l'emanazione di una circolare interna che interverrà nelle direzioni auspicate.

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Giovedì, 08 Maggio 2014 10:00

Posti liberi alla Procura di Alessandria

Leggiamo e diffondiamo la notizia appresa dal Bollettino Ufficiale del personale 1/15. E' disponibile un posto per il ruolo di Ispettore e un posto per il ruolo di Assistente ed Agente nella Procura della Repubblica di Alessandria. Termine per la presentazione delle domande: 29.05.2014.

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Giovedì, 20 Marzo 2014 10:25

Uil Polzia: ma quale razionalizzazione?

Ecco la dichiarazione del Segretario Generale Oronzo Cosi sulla spending review.

"Che il comparto Sicurezza vada razionalizzato lo diciamo dal 1981, quando sostenevamo che la legge di riforma dovesse essere un modello per la progressiva unificazione delle Forze di Polizia ad ordinamento generale e per una reale specializzazione per le altre.

Che il rapporto tra la popolazione ed il personale in organico fosse tra i più alti lo sapevamo ancor prima, quando in clandestinità denunziavamo la politica del personale arruolato in massa ma sottopagato e sfruttato.

Ritrovare oggi questi argomenti in bocca a Cottarelli, per giustificare tagli di 1,7 miliardi al comparto sicurezza, che in buona parte ledono i servizi ai cittadini, ci fa proprio arrabbiare.

Non perchè Cottarelli non abbia indicato il vero problema, ma perchè nulla (ancora una volta) è stato fatto per risolverlo.

Infatti, in tutti questi anni, non si è reputato opportuno unificare le Polizie e non si è nemmeno guardato oltre i confini:

1)     in Germania il pluralismo è determinato dai corpi presenti nei vari Land che la compongono e dal loro coordinamento ad opera di un ufficio centrale federale; siccome però non esiste una gendarmeria non è un sistema omogeneo al nostro perchè non si può certo sopprimere l'Arma!

2)     In Austria ci sono sia la Polizia che la Gendarmeria ed ambedue dipendono dal Ministero dell'Interno ma non ci sono le Prefetture e non va bene perchè chi oserebbe pensare di eliminarle in Italia?

3)     In Francia pure ci sono la Polizia e la Gendarmeria. C'è la Prefettura ma non c'è la Questura e allora non se ne parla!

Insomma tutti gli altri paesi, anche quelli a più giovane democrazia come la Spagna ed il Portogallo hanno saputo fare di meglio. Da noi, in questi anni nulla si è eliminato ma molto si è aggiunto. Si sono creati numerosi organismi nuovi per germinazione di quelli esistenti. Si sono moltiplicati apparati, organi, consigli nel vano tentativo di far convivere tutti in armonia, con il risultato di aumentare la confusione, diluire le responsabilità, disperdere risorse, aumentare costi ed inefficienze, ingigantire gli apparati centrali alla faccia di quanti in periferia, ciascuno nel proprio ambito, si dannano l'anima, se non altro per decoro personale, per raggiungere risultati e garantire la civile convivenza.

Se il problema fosse stato affrontato anche solo per metà, i risparmi sarebbero ben maggiori di quelli prospettati dal Commissario straordinario alla spending review. Questi si è limitato a chiedere alle singole Amministrazioni/Corpi di garantire dei tagli e come al solito le amministrazioni non hanno tagliato gli sprechi ma i servizi ai cittadini.

Perchè questo accada è ovvio ed interessa purtroppo la Pubblica Amministrazione nel suo complesso: gli sprechi sono funzionali agli interessi della classe dirigente. Ne consegue che più la gestione delle amministrazioni è opaca, più gli sprechi coincidono con gli interessi di chi li gestisce e li incentiva. Quanto opachi sono i c.d. corpi separati dello Stato ?

Ecco perchè tagliare come vuol fare Cottarelli è facile ma è foriero di conseguenze nefaste. Bisogna entrare nel merito dei tagli:

-         chiedersi perchè si tagliano le sedi periferiche (dove vengono erogati i servizi) e non le amministrazioni centrali (che assorbono, senza risultati tangibili, una enormità di risorse umane e materiali);

-         chiedersi perchè la riduzione degli organici interessa il personale delle qualifiche inferiori, senza toccare una dirigenza elefantiaca ed autoreferenziale;

-         chiedersi perchè vengono dismesse strutture idonee ad alloggiare il personale (le cosiddette caserme) mentre vengono ampliati i lussuosi alloggi per la dirigenza, estesi ora anche ai vertici politici;

-         chidersi perchè vengono ridotti i mezzi per i servizi di controllo del territorio, mentre le lussuose berline a disposizione della dirigenza vengono ricomprate in massa di colore diverso dal blu, in modo da non rientrare nei tagli (non è una battuta);

Potremmo continuare ancora a lungo ma tanto basta per dire a Cottarelli: ci hanno detto che sei una persona seria – dimostralo!"

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