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Questa mattina abbiamo appreso la sconvolgente notizia della morte prematura ed improvvisa di Angelo Formica, iscritto della UILTuCS di Alessandria ed impiegato da anni al Grand Hotel Terme. Le notizie che ci giungono sono al momento frammentarie ma drammatiche.

Da tempo conosciamo da vicino i dipendenti impiegati nella struttura e dopo anni si è instaurato con tutti loro un rapporto oltre che di lavoro anche di amicizia. Siamo tutti molto scossi e attendiamo ulteriori notizie in merito all’accaduto.

La Segreteria UILTuCS, insieme alla UIL di Alessandria, si stringe attorno alla famiglia e ai colleghi di Angelo.

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Oggi si è tenuto un incontro tra Organizzazioni sindacali e Comune di Acqui Terme che aveva come oggetto la verifica della situazione relativa alle dichiarazioni di licenziamento e di chiusura del Grand Hotel Terme.

In un momento delicato della trattativa, dopo le dichiarazioni di chiusura di parte delle attività e di riduzione del comparto termale che abbiamo appreso lo scorso venerdì 4 febbraio, nel quale si è reso necessario l’intervento della Prefettura e del Comune stesso, proprio nella giornata di oggi l’azienda TERME DI ACQUI spa ha fatto pervenire lettere indirizzate alle lavoratrici e ai lavoratori, convocandoli per richiedere la modifica unilaterale dei contratti di lavoro. La convocazione, per come si legge, è individuale e la finalità indicata è “la riorganizzazione dei servizi termali adottando un calendario di apertura….coerente con la stagionalità turistica”.

L’Azienda continua nel voler mettere in pratica lo scellerato piano industriale presentato qualche giorno fa, senza alcun rispetto in primis del personale, ma anche delle Organizzazioni Sindacali e delle Istituzioni.

Maura Settimo, Segretario UILTUCS Alessandria: “Si precisa che, naturalmente, è facoltà dell’Azienda incontrare i propri dipendenti ma, tenuto conto dell’oggetto della comunicazione, abbiamo immediatamente diffidato  Terme di Acqui spa dal sottoporre ai dipendenti condizioni contrattuali peggiorative: riduzione oraria, modifica della forma contrattuale part-time/ full-time, modifica dei turni di lavoro, passaggio a contratto a tempo determinato o qualsiasi altra forma di contratto in peius.

Ovviamente non lasceremo soli i lavoratori e restiamo a loro disposizione, anche attraverso i nostri uffici legali, per le valutazioni del caso”.

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Questa mattina è in corso un incontro tra l’azienda Terme di Acqui al quale stanno partecipando UILTuCS, Filcams e Fisascat di Alessandria, e l’azienda ha appena annunciato a sorpresa la chiusura del Grand Hotel e la conseguente riduzione del comparto termale. La notizia shock ci allarma perché il pensiero ricade subito sulle preoccupazioni per il personale. Sono in vista circa 30 licenziamenti di lavoratori e lavoratrici impiegati sia al Grand Hotel che alle Terme.

I tre segretari di categoria, Maura Settimo, UILTuCS, Stefano Isgrò, Filcams e Tonio Anselmo, Fisascat dichiarano: “Dopo diversi appelli del sindacato a tutte le istituzioni locali, ora l’azienda risponde con un “piano industriale” che vede come unico scopo quello di smantellare fino ad arrivare alla chiusura completa delle terme e del suo hotel, vanto del territorio alessandrino, meta turistica e sabilimento termale di eccellenza che ha dato lustro all’intero territorio regionale.

Ci allarmano le ricadute occupazionali sui lavoratori e le conseguenze per l’intera città.

Politica e sindacato devono agire in sinergia per scongiurare questa decisione e non vedere privare la provincia di un altro pezzo storico. UILTuCS, Filcams e Fisascat Alessandria chiederanno un incontro specifico sul tema con la volontà di difendere il bene Terme di Acqui e il lavoro dei dipendenti che da anni, per ragioni legate all’azienda come al momento storico pandemico, hanno pagato con sacrifici continui, riduzioni di orari, lockdown e cassintegrazione”.

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Ancora una volta come UILTUCS Alessandria, organizzazione da sempre attiva nella difesa dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto termale di Acqui, viene a conoscenza di importanti decisioni aziendali, forse addirittura l’illustrazione un piano industriale, tramite i dipendenti stessi. Oggi i lavoratori hanno ricevuto questo messaggio da parte della direzione delle Terme di Acqui Spa: 

“Buongiorno a tutti. Siamo spiacenti comunicare che, a causa di una molto probabile e già in atto recrudescenza della pandemia e delle restrizioni che verranno molto probabilmente messe in atto per i viaggi fuori nazione o fuori regione con conseguente cancellazione delle (poche) prenotazione dei clienti , la Direzione ha dovuto prendere la decisione di: - Posticipare, a data da destinarsi, l'apertura del Gh prevista per il giorno 2 settembre, - anticipare al 30 Ottobre la chiusura delle Terme curative. Confidiamo vivamente in una ripresa più veloce possibile dell'attività lavorativa ed, in generale, delle nostre abitudini di vita oltre che in una ripresa dell'attività turistica. Auguriamo comunque una serena estate a Voi e alle Vostre famiglie Terme di Acqui S.p.A. “

Maura Settimo, Segretaria UILTUCS Alessandria: “Una decisione così importante, che di fatto ritarda a tempo indeterminato la riapertura del Grand Hotel e accorcia ulteriormente la stagione termale a soli tre mesi avendo riaperto lo scorso giugno, arriva senza averci coinvolti come sindacati ai tavoli istituzionali. Questo atteggiamento da parte della direzione mette in serio dubbio la bontà del piano industriale di una delle più importanti aziende del territorio. Sembra di capire, da quanto inviato per iscritto ai dipendenti, che sia messa a rischio la continuazione di un’attività insieme al destino dei dipendenti.

L'intera comunità acquese vede progressivamente da anni scomparire uno dei suoi beni più preziosi nelle mani di una proprietà che ha deciso, ben prima della pandemia, di cancellare secoli di storia della nostra Provincia. 

Crediamo che, vista la dichiarazione odierna, sia più che mai urgente un tavolo di confronto tra tutte le parti che tenga in considerazione in primo luogo gli interessi dei lavoratori che in questo momento, dopo mesi e mesi di cassa integrazione e di incertezza sul futuro, si vedono recapitare comunicazioni al limite della decenza ma con tanto di "auguri di una serena estate". 

 

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Ancora grande preoccupazione per il comparto termale di Acqui.
L’Azienda ha richiesto un periodo di ammortizzatori sociali per i mesi di aprile, maggio e giugno.

La situazione del turismo in Provincia di Alessandria è ormai messa a dura prova come per il resto d’Italia e il protrarsi delle chiusure non ci consente di essere ottimisti. 

Maura Settimo, segretario UILTuCS Alessandria: “Come UILTuCS abbiamo chiesto un incontro a Terme di Acqui s.p.a. e a Confindustria Alessandria per monitorare l’utilizzo del Fondo Salariale e per partecipare attivamente a un percorso condiviso che possa salvaguardare il più possibile l’occupazione in un settore chiaramente strategico, ma che è stato e resta tra quelli che ha subito i maggiori danni a seguito delle restrizioni governative per pandemia di quest’ultimo anno”.

Il turismo termale dovrà far parte di un piano di rilancio complessivo, essendo anche fonte di richiamo per il turismo con ricaduta sull’indotto delle altre attività commerciali cittadine.

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Durante l'incontro di ieri tra direzione di Terme di Acqui, Confindustria e Sindacati sono emerse tutte le problematiche relative alla situazione del comparto termale e turistico.

La direzione ha confermano che in tutta Italia gli impianti termali sono e restano ancora chiusi fino a nuove disposizioni, ribadendo che ad oggi, non si può prevedere un'apertura prima della fine dell'estate, inizio autunno.

Dal punto di vista occupazionale i dipendenti già nella fase 1 a casa e posti in Cassa Integrazione (FIS Fondo integrazione salariale) sono ancora in attesa di ricevere il pagamento da parte dell'INPS. La situazione è chiaramente molto preoccupante e questi ritardi creano grandissimi disagi alle famiglie.  Oggi siamo in attesa del nuovo decreto, che dovrebbe arrivare tra poche ore, per rinnovare l'ammortizzatore sociale per tutto il periodo in cui sarà possibile. Al momento questo è l'unico strumento per mantenere vivo il legame tra azienda e dipendenti in attesa di una ripresa delle attività.

Per quanto riguarda i lavoratori stagionali le misure messe in campo dal Governo prevedono un bonus che però non può essere l'unica soluzione e in questo senso ci siamo fatti carico di portare ai diversi tavoli le richieste di attenzione per un intero comparto che al momento fatica a vedere il proprio futuro.

Maura Settimo, Segretario UILTUCS Alessandria: "La richiesta di incontro che si è svolto ieri era stata estesa, come altre volte in precedenza, all'Amministrazione comunale ma nè il Sindaco nè un suo delegato hanno partecipato all'incontro. Questo non è sicuramente un segnale positivo e ci auguriamo che il percorso che stiamo condividendo con l'azienda possa essere intrapreso attivamente anche con l'Amministrazione in quanto il futuro delle Terme coincide con la ripresa turistica ed economica dell'intera città e dei suoi abitanti. A questo seguiranno altri incontri di aggiornamento sul futuro del comparto".

Il mondo termale, lo ricordiamo, rientra nell'ambito del settore turistico che ancora oggi è in bilico e attende indicazioni precise su come e quando poter ripartire in sicurezza, senza perdere la stagione estiva. Le terme, come sappiamo, sono frequentate tradizionalmente da un target over 60, quindi è giusto essere cauti e comprendere bene cosa sarà possibile riaprire e come, sempre nel rispetto delle norme e della sicurezza.

"La piscina monumentale di Acqui con i suoi 4500 mq - continua Maura Settimo - resta la più grande del nostro Paese quindi un patrimonio importante e da rivalutare e rappresenta simbolicamente un po' tutti gli impianti d'Italia. La mancata apertura sarebbe un grave danno per la città e per i lavoratori stagionali."

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Ormai da tempo vi è una forte preoccupazione circa a situazione delle Terme di Acqui Spa che ancora nell'ultima mail inviata a tutti i lavoratori ha espresso l'impossibilità sia di anticipare gli stipendi che di mettere in atto uno smaltimento delle ferie residue dei dipendenti. Per questa ragione, alla quale si aggiunge l'impattante emergenza Coronavirus, come UILTuCS insieme alle altre sigle sindacali di categoria abbiamo richiesto un incontro urgente al fine di valutare e condividere le informazioni e le intenzioni relativamente alla futura stagione estiva e ai piani messi in atto per la riapertura nel rispetto delle disposizioni di sicurezza previste.

Maura Settimo, Segretraio UILTuCS Alessandria: "Siamo consapevoli della grande incertezza che sta caratterizzando tutti i settori e in modo particolare il settore termale che prevede da sempre l'impiego di molti lavoratori stagionali e sconta la mancanza di  notizie certe sulla fase di riapertura, ma c'è forte preoccupazione sia per il personale a tempo indeterminato, attualmente in cassintegrazione - FIS (Fondo Integrazione Salariale) sia per gli stagionali. Questi dallo scorso dicembre sono senza occupazione nè stipendio e al momento senza una prospettiva per il prossimo futuro.

Ribadiamo l'importanza del settore termale nel nostro territorio, determinante per il turismo, l'economia e l'occupazione nell'acquese. Riteniamo pertanto che sia necessario intraprendere un percorso condiviso attraverso un tavolo permanente al fine di monitorare la situazione per una tutela massima dei lavoratori."

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Questo pomeriggio negli uffici della UILTuCS di Alessandria si è tenuto l'incontro tra i rappresentanti delle Terme di Acqui e le organizzazioni sindacali in merito alla volontà da parte di Terme di cedere le attività di pulizia camere e lavaggio piatti del Grand Hotel Nuove Terme, mansioni fino ad ora svolte da quattro dipendenti della stessa società Terme.

Come organizzazione abbiamo espresso forti perplessità sul futuro delle Terme e della città stessa. Cedere significa disperdere competenze ed è una presa di posizione dettata solo da ragioni economiche senza una progettualità ci preoccupa molto soprattutto per la tutela del personale. L'incontro è stato riaggiornato in data 3 dicembre e subito dopo seguirà un'assemblea sindacale per aggiornare i dipendenti.

Come UILTuCS già lo scorso 5 novembre avevamo sollecitato un incontro, inviando una richiesta al Comune della città termale, a Terme di Acqui spa, all'ITL di Alessandria, al Prefetto e al direttore sanitario dello stabilimento termale facendo nuovamente presenti le situazioni legate alla sicurezza sul lavoro e alle differenti tipologie di contratti applicati ai lavoratori e alle tutele per i lavoratori con contratti stagionali.

L'Amministrazione comunale si è resa disponibile per un incontro già nei prossimi giorni, presumibilmente in data 26 novembre.

È chiaro, ormai dopo quasi due anni di gestione, che sia arrivato il momento di avere risposte esaustive per una tutela concreta dei lavoratori e del patrimonio termale che caratterizza la città di Acqui Terme. La UILTuCS ha già dimostrato, anche in passato, di essere pronta a scendere in piazza, mobilitando lavoratori e cittadini, se anche stavolta mancassero risposte e azioni concrete.

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Alleghiamo locandina relativa al presidio dei lavoratori delle Terme di Acqui che si terrà martedì 13 febbraio 2018 a partire dalle 10 davanti al Grand Hotel Terme di Acqui, in Piazza Italia 1.

Le motivazioni che hanno spinto i lavoratori alla mobilitazione sono:
la richiesta di salvaguardia dei posti di lavoro,

il riconoscimento della professionalità degli addetti termali, 

relazioni sindacali concrete e le tutele, sia contrattuali che legate alla sicurezza sul luogo di lavoro.

Maura Settimo, Segretario UILTUCS Alessandria: "La battaglia non è solo dei lavoratori, ma riguarda l'intera città e per questo vogliamo portare il malessere dei lavoratori del comparto in piazza per sensibilizzare l'intero territorio."

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Mercoledì, 21 Giugno 2017 11:59

Proclamazione stato di agitazione Terme di Acqui

Si è tenuta ieri 20 giugno ad Acqui Terme l'assemblea con le lavoratrici e i lavoratori di Terme di Acqui S.p.a. L'assemblea ha riunito sia i dipendenti del comparto termale che il personale del Grand Hotel Nuove Terme di Acqui.

L'azienda Finsystems S.r.l., nuovo proprietario di maggioranza da ormai quasi un anno e con la quale si sono interrotti i rapporti sindacali da due mesi, continua a non fornire il piano industriale fondamentale per comprendere le scelte gestionali e il futuro per le terme, i suoi lavoratori e per la stessa città di Acqui.

È ormai chiaro che non c'è stata una programmazione per l'alta stagione ormai in corso, anzi rispetto alle già precarie condizioni di lavoro degli anni passati, quest'anno si registra un peggioramento del servizio offerto e delle condizioni lavorative. Segnaliamo la riduzione del personale stagionale assunto, l'utilizzo massiccio dei voucher e contemporaneamente un aumento esponenziale dei carichi di lavoro da parte di chi è in forze.

Si erano create grosse aspettative di cambiamento, ma questo non è avvenuto e quindi come organizzazioni di categoria, insieme ai lavoratori. Si è  deciso di proclamare lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari a partire dalla data di oggi, 21 giugno.

Con questa decisione si vuole lanciare un segnale sia all'azienda che anche all'Amministrazione comunale della città termale per portare alla luce situazioni non più accettabili che compromettono una stabilità lavorativa del personale e, di conseguenza, la qualità del servizio offerto.

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