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Vi informiamo che l'incontro previsto per domani a Roma al Mise, Ministero dello Sviluppo Economico, per discutere del futuro della IMT Tacchella di Cassine è saltato. E' già stato fissato un nuovo appuntamento per il 20 ottobre alle 11.

In questa data anche la Grinding Technology sarà presente all'incontro.

 

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Il giorno 4 ottobre le delegazioni nazionali di Fim, Fiom e Uilm e la delegazione di Unionmeccanica-Confapi si sono incontrate per la presentazione delle piattaforme per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori metalmeccanici delle piccole e medie industrie.

Le Parti hanno condiviso l'obiettivo di un rinnovo unitario e manifestato la volontà di procedere speditamente verso il rinnovo del CCNL cui circa 300.000 lavoratori guardano con attenzione e che definisce un tessuto produttivo che abbraccia quasi 39.000 Piccole e Medie aziende.

Il Ccnl precedente andrà in scadenza il 31 ottobre 2016 prossimo e l'obiettivo ambizioso è quello di rinnovarlo entro il mese di ottobre, a tal fine è stato fissato un serrato calendario di incontri per proseguire la trattativa che è stata aggiornata già al 13 ottobre p.v.

La Uilm esprime soddisfazione per l'avvio ufficiale della trattativa ribadendo che il percorso che porterà al rinnovo del contratto per i metalmeccanici passa necessariamente attraverso il confronto con Unionmeccanica che caratterizza il settore della piccola e media industria.

Uilm Nazionale

Roma, 5 Ottobre 2016

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FIM FIOM UILM di Alessandria convocano una conferenza stampa per illustrare la situazione della vertenza che si è avviata sulla vendita della IMT con il conseguente sciopero e presidio ai cancelli dello stabilimento di Cassine, per

Venerdi 7 ottobre 2016 - Ore 11,00 presso  CGIL Alessandria via Cavour, saletta Fiom primo piano

Sarà occasione per spiegare a tutti le responsabilità che riteniamo siano in capo a chi oggi sta gestendo la situazione , scaricando su Sindacato e  lavoratori l'eventuale fallimento dell'azienda con il conseguente licenziamento di 219 persone .

Una perdita insopportabile per il nostro territorio sia per le professionalità e le competenze presenti , sia per commesse , mercato e marchi ancora molto appetibili.

                              

Fim Fiom Uilm Alessandria

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Non si ferma la lotta dei metalmeccanici per chiedere lo sblocco della trattativa per il contratto nazionale di lavoro. Nelle ultime settimane sono state realizzate manifestazioni e scioperi in tuttI i territori e tutte le realtà aziendali sono coinvolte dal blocco degli straordinari e delle flessbilità.

Una risposta forte e compatta delle lavoratrici e dei lavoratori all'intransigenza di Federmeccanica e Assistal contro il blocco pregiudiziale del negoziato e il tentativo di annullare il ruolo di tutela generale del Ccnl sulla difesa del potere d'acquisto del salario, sulla tutela delle normative, sul rilancio della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale e sulla salvaguardia dei diritti e dell'occupazione.

Per queste ragioni Fim, Fiom e Uilm proclamano:

PER TUTTO IL MESE DI AGOSTO SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO E DELLA FLESSIBILITA'

FIM-FIOM-UILM riaffermano la volontà di giungere presto ad un contratto per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche. per migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire il sistema industriale e rinnovare le relazioni sindacali.

Vanno battute le rigidità di Federmeccanica e Assistal, con la partecipazione alle iniziative e il sostegno alle proposte sindacali.

Roma, 1 agosto 2016

FIM - FIOM - UILM

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SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO E DELLE FLESSIBILITÀ e 4 ORE DI SCIOPERO TERRITORIALE ANCHE IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA

La trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici, che in Italia riguarda 1,5 milioni di persone e in provincia di Alessandria 10-15 mila lavoratori, sta registrando un grave stallo a causa delle rigidità di Federmeccanica e Assistal su diversi punti rilevanti.

FIM, FIOM e UILM ribadiscono la necessità di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale.

La proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario non riconosce al 95% dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale.

Il nostro impegno è oggi rivolto ad un nuovo contratto nazionale, tanto più per cogliere i segnali di ripresa ed favorire una nuova fase di rilancio ed innovazione del nostro sistema manifatturiero industriale investendo sulla qualità del lavoro.

Le rigidità di Federmeccanica e Assistal vanno battute e superate con la necessaria mobilitazione unitaria nei luoghi di lavoro. Per queste ragioni Fim, Fiom e Uilm hanno già proclamato:

- lo sciopero dello straordinario e della flessibilità in tutte le aziende

- un pacchetto di 4 ore di sciopero con iniziative articolate e visibili sul territorio a discrezione di ogni consiglio di fabbrica. La settimana da lunedì 18 luglio saranno interessati i lavoratori delle aziende di Alessandria, Tortona e Casale Monferrato, mentre dal 25 luglio a scioperare toccherà a Novi, Ovada, Serravalle e Acqui Terme.

Inoltre per venerdì 29 luglio alle 18 è fissato nella sede della Cgil di Alessandria un incontro pubblico sul Ccnl metalmeccanici con tutti gli esponenti politici locali, senatori e parlamentari della provincia di Alessandria, che servirà ad illustrare l'importanza del Ccnl, anche per le ricadute che comporta sul rinnovo degli altri contratti nazionali da tempo scaduti.

UILM – FIM – FIOM Alessandria

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L'intervento di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.

Andiamo avanti con la mobilitazione dei lavoratori affinché gli imprenditori metalmeccanici modifichino la proposta contrattuale che ci hanno presentato, impossibile da accettare.

E' bene sgombrare subito il campo da equivoci: ai sindacati metalmeccanici sta bene il termine "Rinnovamento" proposto ripetutamente dal vertice degli imprenditori del settore specifico, come ci sta altrettanto bene lo scambio salari-produttività anticipato, al momento del suo insediamento dal leader degli industriali. A livello di enunciazione entrambi i principi sono condivisibili. Quello che non va è che nella pratica da Federmeccanica ed Assistal non si attuerebbe alcun rinnovamento contrattuale e che gli aumenti retributivi non andrebbero a tutti i metalmeccanici che ne avrebbero diritto. Da qui la nostra reazione che prosegue con iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione utili a non far andare in ferie la vertenza dei metalmeccanici. Abbiamo proclamate altre quattro ore di sciopero, rispetto alle sedici già tenute finora, da realizzarsi a livello territoriale e deciso il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutte le aziende metalmeccaniche. Si tratta di misure, soprattutto le seconde, assai dure che  colpiscono le aziende che hanno commesse da rispettare.

E' doloroso, ma la contrapposizione, che è seguita ad un dialogo fine a sé stesso con la controparte, richiede questo tipo di scelte, in una logica di confronto giunta ad un vero e proprio braccio di ferro. Ma faremo anche di più. Invieremo, infatti, una lettera a tutte le forze politiche e alle istituzioni per illustrare le ragioni  dei metalmeccanici; determineremo  incontri con tutte le forze politiche e con le istituzioni a livello nazionale e locale; svilupperemo  iniziative e incontri informativi rivolte alla stampa e ai media, anche a livello locale. Abbiamo previsto riunioni delle segreterie unitarie Fim-Fiom-Uilm locali per la programmazione e la gestione delle iniziative a livello territoriale. 

Federmeccanica ed Assistal sono ferme, in concreto, alla proposta avanzata il 22 dicembre del 2015. Ma è bene considerare che quella piattaforma è stata concepita ancora prima, nell'Assemblea generale degli imprenditori metalmeccanici di due anni fa, un'assise tenuta a Bari. Dalla controparte ci dividono questioni di merito, ma soprattutto il divario si basa sulla questione del modello contrattuale. Proprio non è accettabile la proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario, perché non riconosce al 95% dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale.

Crediamo fermamente nel Contratto nazionale quale strumento per garantire il potere d'acquisto del salario per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.Tutto questo, però, va determinato insieme a una qualificazione e a un'estensione della contrattazione di secondo livello (aziendale e territoriale) che, quindi, confermano la struttura contrattuale su due livelli. Il salario minimo di garanzia, così com'è strutturato secondo lo schema di Federmeccanica-Assistal garantisce più le imprese che i lavoratori. In realtà non si vuole garantire un salario minimo, assicurato dal livello nazionale ed incrementabile con ulteriori aumenti da concordarsi al secondo livello. Gli imprenditori metalmeccanici vogliono stabilire un salario minimo per i vari livelli di inquadramento professionale su cui innestare, ogni anno, i potenziali aumenti determinati dall'indice Ipca, rispetto all'andamento dell'inflazione dell'anno precedente. I vari livelli di salario minimo andrebbero poi comparati con i salari reali di ogni singolo lavoratore.

Si tratta di salari che potrebbero rivelarsi superiori ai minimi contrattuali in essere a tutto il 31 dicembre 2015 a causa di vari motivi, ovvero perché ai minimi contrattuali si possono essere aggiunti nel tempo aumenti derivanti da superminimi individuali e collettivi, premi di produzione, importi retributivi fissi  e scatti di anzianità. Insomma, gli eventuali aumenti del salario nominale derivanti dall'andamento dell'indice Ipca andrebbero nelle tasche di quei lavoratori i cui salari di fatto risultassero inferiori ai nuovi minimi. A Brescia, per la nostra manifestazione mattutina, utilizzeremo le quattro ore di sciopero previste in ambito regionale. Finora, come già detto, ne abbiamo proclamate venti, a partire dalle prime mobilitazioni iniziate dal 20 aprile. Occorre, però ricordare che negli ultimi sei anni abbiamo rinnovato due contratti nazionali senza un'ora di sciopero perché con la controparte si discuteva senza strappi.

Scioperiamo non solo per rinnovare il contratto, ma per il bene del Paese: rinnovare il contratto significa tutelare le regole che stanno alla base del Ccnl strutturato sui due livelli di contrattazione ed anche chiedere un aumento retributivo che copra il potere d'acquisto per tutto il popolo dei metalmeccanici. Si  tratta di una buona ragione per una giusta battaglia. Dall'esito di questa nuova mobilitazione si capirà ancor meglio da che parte penderà la bilancia nel confronto tra noi, Federmeccanica ed Assistal. E l'esito sarà verificabile proprio nelle parole che il presidente Fabio Storchi rivolgerà all'Assemblea di Federmeccanica a Brescia. Noi siamo certi che il decentramento contrattuale ideato dalla controparte non riesca a far recuperare al 95% dei lavoratori metalmeccanici l'inflazione finora registrata. Il primo livello contrattuale deve consentire un aumento effettivo dei salari dei lavoratori a cui spetta. Ora attendiamo di ascoltare un'idea da Storchi che tenga conto di questo gap da colmare. Domani mattina, in ogni caso, si riuniranno di nuovo le segreterie unitarie di Fim, Fiom e Uilm presso la sede nazionale di Roma: faremo ancora una volta il punto sulla vertenza contrattuale, perché il nostro pressing su Federmeccanica ed Assistal continuerà ad oltranza.

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Il 9, 10 e 15 giugno si svolgerà lo sciopero generale di 8 ore dei metalmeccanici indetto da Fim, Fiom e Uilm a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale della categoria, con manifestazioni regionali in tutta Italia. Ecco le modalità della protesta.

Domani, giovedì 9 giugno, si svolgerà lo sciopero nazionale di otto ore dei metalmeccanici indetto da FIM Cisl, FIOM Cgil e UILM Uil con manifestazione regionale da Porta Susa (alle ore 9), e arrivo in piazza Castello a Torino. Con questa mobilitazione le organizzazioni sindacali e i lavoratori metalmeccanici vogliono sostenere l'apertura di una vera trattativa con Federmeccanica per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, che garantisca il potere d'acquisto dei salari, che rilanci l'occupazione e che migliori le condizioni nei luoghi di lavoro.

Ad aprire gli interventi sul palco, coordinati da Antonio Sansone, segretario regionale della Fim-Cisl, sarà Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil, mentre le conclusioni saranno affidate a Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm-Uil. Interverranno anche tre delegati di aziende metalmeccaniche.

Alberto Pastorello, segretario territoriale UILM Alessandria: "I metalmeccanici si mobilitano per fare breccia nel muro che Federmeccanica ha eretto dallo scorso dicembre  formulando una proposta inaccettabile. Non possono  chiederci di firmare un contratto nazionale che di fatto lo elimina per il futuro e non possono stabilire aumenti retribuitivi solo per una parte minima dei lavoratori (meno del 5%) o costringerci a non chiedere aumenti salariali per i prossimi 20 anni. Non dimentichiamo che il settore metalmeccanico rappresenta una leva importante per l'economia del Paese. Domani, 9 giugno, manifesteremo unitariamente a Torino".

I metalmeccanici vogliono conquistare un contratto nazionale che:

garantisca il potere d'acquisto del salario per tutti;

estenda la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa;

qualifichi le relazioni industriali, faccia ripartire gli investimenti, rilanci una vera politica industriale;

migliori l'organizzazione e le condizioni di lavoro e tuteli tutte le forme di lavoro e l'occupazione;

introduca nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle professionalità.

Il 9 giugno si asterranno dal lavoro Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise.

Il 10 giugno toccherà a Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata.

Il 15 giugno sarà la volta di Sicilia, Sardegna e Calabria.

Il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli, concluderà il 9 giugno la manifestazione di Milano, il 10 quella di Bologna e il 15 quella di Cagliari.

Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, concluderà il 9 giugno la manifestazione di Vicenza, il 10 quella di Bari e il 15 quella di Palermo.

Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, concluderà il 9 giugno la manifestazione di Torino, il 10 quella di Napoli e il 15 quella di Catanzaro.

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

Roma, 7 giugno 2016

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Questa mattina alla Uil di Alessandria si è tenuta una conferenza stampa di UILM e FIOM per illustrare la situazione dei lavoratori della Trafilerie del Monferrato, ex Cavanna Trafilerie di Morsasco.

L'azienda che impiegava 87 lavoratori, da anni ormai alternava cassintegrazione ordinaria, straordinaria e in deroga, ma ora, a causa dell'introduzione della riforma dell'autunno scorso che non prevedeva più la cassintegrazione straordinaria per aziende in fallimento, i lavoratori si trovano in un limbo: senza stipendio, senza contributi, non potendosi licenziare perché non hanno diritto alla Naspi (la nuova disoccupazione) e paradossalmente non resta loro che sperare nel licenziamento da parte dell'azienda.

Ma il curatore fallimentare non vuole chiedere la cassa integrazione straordinaria che l'ultimo decreto legge del 2 maggio 2016 prevede per le aziende in fallimento che hanno un minimo di continuità lavorativa.

Le ragioni del rifiuto stanno nei costi più alti della cassintegrazione per le aziende rispetto al passato e nell'assunzione di una responsabilità sindacale che va a tutelare un più ampio numero di lavoratori, oggi in situazione precaria.

Il fallimento dell'azienda Trafilerie del Monferrato risale al 19 febbraio 2016.

UILM e FIOM non hanno firmato l'accordo, durante un incontro avvenuto a inizio maggio, in quanto erano previsti: deroghe sul 2112, finalizzato a garantire il mantenimento dei diritti dei lavoratori dopo la cessazione di azienda o di un ramo di azienda, pesanti demansionamenti dei lavoratori, nessuna garanzia di ricollocazione interna, attraverso un vincolo temporale con la nuova azienda, legato alla crescita del fatturato ed esterno tramite la formazione del personale, mancato rispetto dei criteri di legge sulla scelta del personale da impiegare.

Antonio Bordon, UILM Alessandria, e Ivan Gaetani, FIOM Alessandria, sono molto preoccupati per la situazione che i lavoratori stanno vivendo e temono che tale condizione, dovuta al buco normativo, si possa ripetere, anche a breve, in altre aziende del territorio.

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Federmeccanica e Assistal, dopo sei mesi di trattativa, continuano a ribadire le posizioni del 22 dicembre scorso e impediscono l'avvio di un vero negoziato. Non vogliono riconoscere l'aumento salariale alla stragrande maggioranza della nostra categoria e vogliono penalizzare chi in questi anni ha svolto la contrattazione nei luoghi di lavoro.

Federmeccanica e Assistal a parole chiedono un rinnovamento ma nei fatti vogliono cancellare il contratto nazionale mettendo in discussione contemporaneamente il modello contrattuale – fondato su due livelli negoziali – e il ruolo e il valore del Contratto nazionale quale reale strumento di tutela dei salari e dei diritti di tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.

Di fronte a questa situazione le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm ritengono che non ci sia più tempo da perdere e che è necessario intensificare la mobilitazione con iniziative nei luoghi di lavoro e sul territorio:

per far cambIare Idea alle contropartI e sostenere una vera trattativa.

per realIzzare un buon contrat to nazIonale per tutte le lavoratrIcI e I lavoratorI metalmeccanici

Le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm proclamano:

sciopero dello straordinario e della flessibilità, sabato 28 maggio e sabato 11 giugno;

12 ore di sciopero con iniziative articolate di cui 8 ore con manifestazioni regionali il 9, il 10 e il 15 giugno 2016.

Il rinnovamento che vogliono i metalmeccanici è quello di conquistare un contratto nazionale che:

garantisca il potere d'acquisto del salario per tutti i metalmeccanici;

estenda la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa;

qualifichi le relazioni industriali, faccia ripartire gli investimenti, rilanci una vera politica industriale;

migliori l'organizzazione e le condizioni di lavoro e tuteli tutte le forme di lavoro e l'occupazione;

introduc a nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle professionalità.

Le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, impegnano tutte le strutture territoriali e le Rsu per la massima riuscita delle iniziative e invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici a partecipare alle iniziative territoriali e regionali che verranno programmate.

fim - fiom - uilm nazionali

Roma, 24 maggio 2016

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Le segreterie provinciali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, a seguito dell'incontro svolto lo scorso 24 marzo 2016 tra i Segretari generali e i Presidenti di Federmeccanica e Assistal, decidono di proclamare 8 ore di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori a cui si applica il Ccnl Federmeccanica e Assistal. per mercoledì 20 aprile 2016.

L'avvio della mobilitazione unitaria ha l'obiettivo, a 6 mesi dall'avvio del negoziato, di far cambiare e superare le rigidità che impediscono di realizzare un buon contratto per tutti i metalmeccanici.

Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno ribadito le valutazioni unitariamente espresse su tutti i temi oggetto della trattativa in corso e in particolare di considerare inaccettabile la proposta sul salario e sul sistema contrattuale che non riconosce nessun aumento al 95% della categoria.

Il nostro obiettivo è affermare un Ccnl che garantisce il reale potere di acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che qualifica le relazioni industriali, estende la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliora le condizioni di lavoro, tutela tutte le forme di lavoro e tutta l'occupazione, fa ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale: questo è il vero rinnovamento di cui c'è bisogno.

Per queste ragioni FIM FIOM e UILM provinciali proclamano:

8 ore di sciopero

mercoledì 20 aprile 2016

con manifestazione a Serravalle Scrivia

Concentramento ore 9,00 presso il piazzale Palabingo, via novi, 63, con corteo lungo la S.S. e presidio della rotonda Outlet e rotonda del casello autostradale di Serravalle Scrivia.

Pullman dalle zone di:

Alessandria – ore 8,00 – piazza Garibaldi lato San Paolo

Tortona – ore 8,30 – piazza Allende

Casale M.to – ore 8,00 – piazzale Matitone – casello Casale Sud

 

Alessandria, 7 aprile 2016                                                              Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil

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