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Ryanair, dopo aver cancellato oltre 2.000 voli fino alla fine di ottobre, ha esteso il programma di cancellazioni dei voli fino a marzo del 2018. Le nuove misure porteranno a cambiare i programmi di volo di oltre 400mila passeggeri. Per ADOC è la cartina tornasole di un modello economico non più sostenibile.

"La crisi di Ryanair certifica il fallimento di un modello di business non sostenibile, basato esclusivamente su una politica aggressiva dei prezzi a discapito dei diritti, dei lavoratori e degli stessi consumatori – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell'ADOC – la logica del low-cost estremo ha progressivamente ridotto, in modo sensibile, la qualità del prodotto/servizio offerto e acquistato e ha corroso e compresso anche i diritti e le risorse dei lavoratori che producono quello stesso prodotto o assicurano l'esistenza del servizio. Dobbiamo abbandonare la ricerca "matta e disperatissima" del prezzo più basso ad ogni costo, in ogni posto. Al contrario, il consumatore deve ricercare e pretendere qualità, che rifletta valori, aspettative, istanze etiche e sociali insopprimibili. Se il prezzo più basso comporta la perdita o la forte riduzione dei diritti di qualcun altro, lavoratori in primis, è veramente conveniente? E' veramente un vantaggio per il consumatore e cittadino? Noi crediamo di no."

L'ADOC, in collaborazione con AIAV, offrirà assistenza a tutti i clienti per ottenere rimborsi e compensazioni.

"Esistono regole ben precise che tutelano i passeggeri coinvolti, così come previsto dalla Carta dei Diritti del Passeggero, che vanno rispettate e applicate alla lettera – continua Tascini – l'ADOC, insieme ad AIAV, è pronta da subito a fornire assistenza, garantendo l'applicazione dei diritti che spettano ai viaggiatori."

QUALI SONO LE REGOLE A TUTELA DEI VIAGGIATORI CHE SI APPLICANO IN QUESTI CASI?

Le normative UE, ed in particolare la Carta dei Diritti del Passeggero, stabiliscono che la compagnia debba rimborsare quanto incassato qualora la cancellazione avvenga con almeno 14 giorni d'anticipo rispetto alla data di partenza prevista. Per la cancellazione oltre tale data, o qualora il volo venga cancellato quando il passeggero si trova in aeroporto, è obbligo del vettore fornire assistenza (pasti, hotel, telefonate...) ed assegnare una compensazione in denaro da calcolarsi sulla base del volo prenotato.

Non sempre, però, queste soluzioni valgono a coprire il danno causato ai passeggeri o alle imprese turistiche: sempre più spesso, infatti, sugli operativi delle compagnie low cost vengono costruiti pacchetti turistici per individuali e gruppi, pacchetti che sono comprensivi di alloggio, visite ed escursioni e altri servizi che, quasi sempre, non possono essere recuperati.
In questi casi, il passeggero (o l'impresa turistica che abbia operato in qualità di "organizzatore") può richiedere il risarcimento del danno patito attraverso le opportune procedure legali che – seppure non rapide o certe – possono consentirne il recupero.

Ryanair, sul proprio sito, comunica che in caso di cancellazione del volo il cliente può richiedere il rimborso di quanto pagato, con somme che saranno accreditate entro 7 giorni lavorativi sulla carta utilizzata per la prenotazione originale, o modificare il volo.

L'ADOC, in collaborazione con l'AIAV (Associazione Italiane Agenzie di Viaggio) fornirà assistenza a tutti i clienti che hanno subito o subiranno disagi, nonché alle agenzie associate. Per maggiori informazioni e assistenza è possibile contattare la sede Adoc più vicina o l'avvocato di Aiav Luca Viapiano (esperto di diritto del trasporto aereo) scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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