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Giovedì, 20 Luglio 2017 09:57

Loy: un errore «liberalizzarli»

La Uil ha sempre ritenuto un errore aver «liberalizzato» i contratti a termine e i dati recenti sottolineano come la crescita costante delle assunzioni con questo strumento stia producendo, soprattutto, una concorrenza alle più virtuose tipologie contrattuali: tempo indeterminato e apprendistato.

Un´eventuale revisione deve, però, tener conto anche della concorrenza dal basso: collaborazioni occasionali, partite IVA, appalti di manodopera, soprattutto, in molti segmenti produttivi dove cresce la cosiddetta economia dei lavoretti o #gigeconomy.  Se si vuole fare un tagliando al Jobs Act questa è la strada più razionale ed efficace unitamente a una politica di incentivi che sia selettiva e premiale per quelle imprese che assumono con contratti stabili.

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