Visualizza articoli per tag: commercio

La catena Carrefour protrae ancora la volontà di estendere l'orario di apertura di alcuni punti vendita in Italia, trasformandoli in negozi aperti 24 ore su 24.

Da domani, 1 luglio, anche il Carrefour di Tortona applicherà il nuovo orario, che arriva come una doccia fredda.

Maura Settimo, Segretario territoriale UILTUCS Alessandria: "Come UILTUCS non possiamo che comprendere le preoccupazioni dei lavoratori davanti a una realtà nuova per l'intero Paese, figuriamoci per una cittadina di provincia come Tortona. Ci chiediamo se è davvero il caso, se l'estensione del servizio sia realmente  necessaria, credendo che le abitudini dei consumatori non cambieranno, ma certamente lo faranno le conseguenze di questa introduzione, come il rischio di creare degli squilibri tra lavoratori."

Carrefour motiva la novità "Per essere sempre più vicini alle esigenze ed i bisogni dei nostri clienti!", come dice uno slogan, ma chi pensa ai lavoratori?

La catena dovrà infatti assumere lavoratori precari con contratti non adeguati.

Crediamo che questa scelta, portata avanti con ostinazione dall'azienda anche sull'esercizio commerciale tortonese, sia una strategia che non porterà alcuna ricaduta positiva né sul fatturato e nemmeno, purtroppo, sul fronte occupazione e aumenti salariali .

Che prezzo avrà questa nuova strategia sui lavoratori? Già si prospettano turni massacranti e ripercussioni pesanti sulla vita privata dei dipendenti e delle loro famiglie. Ricordiamo che da mesi, con ripetute iniziative, scioperi e manifestazioni, rivendichiamo il rinnovo del contratto nazionale, respinto proprio da rappresentanti della Grande Distribuzione.

Il territorio non ha bisogno di questo servizio e non è trascurabile anche il fronte sicurezza.

Abbiamo già fatto una richiesta di incontro all'azienda per avere risposte e tutele per i lavoratori.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS

In allegato l'ipotesi di accordo del CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE Carrefour.

Pubblicato in Notizie
Etichettato sotto

Sono circa due milioni i lavoratori che operano in settori importanti e strategici per la nostra economia, ma da anni non vedono il rinnovo del contratto di lavoro e non hanno aumenti nelle proprie buste paga.

Sono le lavoratrici e i lavoratori degli alberghi, della grande distribuzione, della distribuzione cooperativa, delle imprese di pulizia, dei fast food, delle mense, delle terme, delle farmacie private, dei bar e ristoranti.

Le loro condizioni di lavoro sono sempre più difficili: hanno vissuto i licenziamenti, la cassa integrazione, le disdette dei contratti aziendali, il calo dei consumi, i tagli lineari negli appalti e combattono quotidianamente con orari impossibili, peggioramento delle condizioni di lavoro e di reddito.

I lavoratori attendono il rinnovo del contratto nazionale mentre Confindustria (AICA, Federturismo e Federterme), Confesercenti, Confcommercio (Fipe e Fiavet), Federdistribuzione, Distribuzione Cooperativa, Angem, ACI, Federfarma, le Associazioni datoriali del Multiservizi, continuano a parole a dichiararsi disponibili. Nei fatti, l'unica proposta che avanzano è togliere alle lavoratrici e ai lavoratori diritti e tutele per giustificare il costo dei rinnovi.

Trattative aperte da anni, trattative interrotte e scioperi a sostegno delle vertenze come quello previsto per il comparto delle mense il 5 febbraio e l'ultimo avvenuto nel settore del commercio il 19 dicembre scorso, rappresentano oggi il quadro delle relazioni industriali in questi settori.

Il mancato rinnovo dei contratti nazionali significa non valorizzare e riconoscere la centralità del lavoro e non sostenere neppure una ripresa del Paese che passa attraverso la tutela delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.

Tutte le Associazioni datoriali, in questi mesi, hanno accusato di strumentalità le posizioni assunte dalle Organizzazioni Sindacali dichiarando di essere disponibili a rinnovare i contratti senza ledere le condizioni dei lavoratori.

NEL MESE DI MARZO SARÀ PROGRAMMATA UNA GRANDE INIZIATIVA NAZIONALE UNITARIA DI MOBILITAZIONE DI TUTTE LE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEL COMMERCIO, DEL TURISMO, DEI SERVIZI A SOSTEGNO DEL RINNOVO DEI CONTRATTI NAZIONALI

Pubblicato in Notizie

Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha partecipato, a Milano, alla manifestazione nazionale dei lavoratori delle aziende aderenti alla Federdistribuzione, Confesercenti e Cooperazione, oggi in sciopero per chiedere il rinnovo del contratto.

"Sono oltre 500mila - ha detto Barbagallo - i lavoratori del settore che, da 2 anni, attendono il rinnovo del loro contratto: le controparti, invece, stanno cercando di destrutturarlo, puntando a un peggioramento delle condizioni di lavoro, del salario e dell'orario. Oggi, hanno persino sostituito una parte dei lavoratori che hanno scioperato con altri lavoratori: questo è un attentato allo Statuto oltre a essere un atto incostituzionale. Noi - ha sottolineato il leader della Uil - chiediamo 85 euro di aumento per restituire potere d'acquisto ai lavoratori, altrimenti non ripartono i consumi né l'economia né l'occupazione. Su quest'ultimo aspetto abbiamo toccato il fondo: il Governatore della BCE ha detto che stiamo peggio della Grecia. In particolare per quel che riguarda l'occupazione giovanile - ha concluso Barbagallo - il Governo ha fallito".

Milano, 19 dicembre 2015

Pubblicato in Notizie

Ecco la risposta della UILTuCS al comunicato diffuso da Federdistribuzione, file in allegato.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS

Lo scorso 30 marzo è stato rinnovato il contratto del commercio.

Intervista a Maura Settimo, Segretaria territoriale UILTUCS Alessandria:

"Il contratto si rivolge a quasi tre milioni li lavoratori che operano nel settore dei servizi e nel settore del terziario. Il rinnovo del contratto di categoria, frutto dell'accordo tra sindacati e Confcommercio, si spera possa presto essere esteso anche ai lavoratori della grande distribuzione (Trattativa che si sta facendo con Federdistribuzione).

Il rinnovo è una boccata di ossigeno per i dipendenti del settore e ha validità fino a fine 2017.

Prevede l'aumento salariale di 85 euro in due anni e mezzo, la regolarizzata della flessibilità con step per i lavoratori che sono al primo impiego, oltre a norme sull'orario di lavoro.

Questo appena sottoscritto è un contratto che rappresenta lo specchio del momento che viviamo, tiene conto della situazione di crisi del settore, ma viene accolto con grande entusiasmo dopo anni di stallo  e per questo è considerato una vera e propria conquista. Ora speriamo che la trattativa con la grande distribuzione riprenda.

La firma di un contratto è un punto di forza per le organizzazioni sindacali, ma a un mese dall'Expo 2015 non possiamo non citare il blocco della contrattazione del settore turismo. Proprio a Milano (oltre che a Roma e a Taormina) si terrà infatti il 15 aprile una giornata di sciopero e manifestazione dei lavoratori del comparto turismo che chiedono a gran voce attenzione e il rinnovo del contratto".

 

Intervista audio rilasciata a Radio Gold in allegato.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS
Venerdì, 03 Aprile 2015 10:28

Rinnovi CCNL Terziario e Credito

Rinnovato il contratto del commercio per tre milioni di lavoratori

Dichiarazione del Segretario Generale UilTuCS Brunetto Boco

Brunetto Boco, segretario generale UilTuCS: «Il giro di boa della crisi vede i sindacati del terziario, distribuzione e servizi pronti a raccogliere la sfida della ripresa. I lavoratori potranno contare su un incremento medio complessivo di oltre 1800 euro per il periodo di durata del nuovo contratto».

Nella tarda serata di ieri è stato sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario, della distribuzione e dei servizi tra la Confcommercio e le Federazioni di categoria Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e UILTuCS.

Il rinnovo riguarda circa tre milioni di lavoratori dipendenti. Il contratto, che avrà decorrenza fino al 31 dicembre 2017, prevede un incremento salariale di 85 euro lordi a regime per il IV livello di inquadramento su 14 mensilità. La massa salariale incrementale per la durata di vigenza contrattuale è di 1811 euro, sempre per il IV livello di inquadramento.

Sul versante normativo sono state aggiornate le tematiche relative all'orario di lavoro e ai regimi di flessibilità, al mercato del lavoro, con particolare riferimento ai contratti a tempo determinato, e alla classificazione, in particolare per il comparto delle aziende di informatica e telecomunicazioni.

Soddisfatto del risultato il segretario generale della UilTuCS, Brunetto Boco. «Si tratta di un traguardo difficile e complesso - osserva - che è stato raggiunto grazie alla determinazione del sindacato a utilizzare tutti i margini di manovra offerti dalla congiuntura per portare a casa il miglior beneficio possibile per i lavoratori».

«Il significato di questo rinnovo - aggiunge - va ben oltre il contingente. Dopo anni e anni di crisi e di recessione, pagati a caro prezzo dai lavoratori del terziario e del commercio, riusciamo finalmente a dare un segnale di inversione di tendenza. Il contratto non è più un miraggio, come accade purtroppo in tanti altri settori, ma una conquista tangibile, che non solo riconosce economicamente l'apporto delle donne e degli uomini di un ambito strategico dell'economia italiana, ma può dare utilmente e efficacemente impulso e forza alla ripresa del Paese».

«È con questo stesso spirito - conclude Boco - che ora ci apprestiamo a fare tutta la nostra parte, anche con lo sciopero proclamato per il 15 aprile, per chiudere nella maniera più proficua anche il contratto del turismo e, per questa via, mettere a punto le condizioni basilari per il rilancio di un comparto vitale per l'Italia».

Pubblicato in Notizie

Brunetto Boco, segretario generale UilTuCS: «Il giro di boa della crisi vede i sindacati del terziario, distribuzione e servizi pronti a raccogliere la sfida della ripresa. I lavoratori potranno contare su un incremento medio complessivo di oltre 1800 euro per il periodo di durata del nuovo contratto».Nella tarda serata di ieri è stato sottoscritto il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario, della distribuzione e dei servizi tra la Confcommercio e le Federazioni di categoria Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e UILTuCS.Il rinnovo riguarda circa tre milioni di lavoratori dipendenti.

Il contratto, che avrà decorrenza fino al 31 dicembre 2017, prevede un incremento salariale di 85 euro lordi a regime per il IV livello di inquadramento su 14 mensilità. La massa salariale incrementale per la durata di vigenza contrattuale è di 1811 euro, sempre per il IV livello di inquadramento.

Sul versante normativo sono state aggiornate le tematiche relative all'orario di lavoro e ai regimi di flessibilità, al mercato del lavoro, con particolare riferimento ai contratti a tempo determinato, e alla classificazione, in particolare per il comparto delle aziende di informatica e telecomunicazioni.

Soddisfatto del risultato il segretario generale della UilTuCS, Brunetto Boco. «Si tratta di un traguardo difficile e complesso - osserva - che è stato raggiunto grazie alla determinazione del sindacato a utilizzare tutti i margini di manovra offerti dalla congiuntura per portare a casa il miglior beneficio possibile per i lavoratori».«Il significato di questo rinnovo - aggiunge - va ben oltre il contingente. Dopo anni e anni di crisi e di recessione, pagati a caro prezzo dai lavoratori del terziario e del commercio, riusciamo finalmente a dare un segnale di inversione di tendenza. Il contratto non è più un miraggio, come accade purtroppo in tanti altri settori, ma una conquista tangibile, che non solo riconosce economicamente l'apporto delle donne e degli uomini di un ambito strategico dell'economia italiana, ma può dare utilmente e efficacemente impulso e forza alla ripresa del Paese».

«È con questo stesso spirito - conclude Boco - che ora ci apprestiamo a fare tutta la nostra parte, anche con lo sciopero proclamato per il 15 aprile, per chiudere nella maniera più proficua anche il contratto del turismo e, per questa via, mettere a punto le condizioni basilari per il rilancio di un comparto vitale per l'Italia».

 

Pubblicato in Notizie

In data 5 marzo è ripreso il confronto con Esselunga avente come oggetto la regolamentazione del lavoro domenicale.In apertura l'azienda ha fornito alcuni aggiornamenti e presentato i dati che erano stati richiesti dalle OO.SS. durante l'incontro del 22 dicembre 2014.

Se si tiene conto che i "sempre aperti" coincidono in larga parte con i negozi grandi e che quelli attualmente chiusi, essendo tra i più datati, verranno ristrutturati e ampliati, si evince come la politica commerciale di Esselunga sia volta a investire sempre più sulle aperture domenicali, confortata da importanti riscontri di vendite e da un quadro normativo favorevole che non pare destinato in tempi brevi a mutare.Prendendo come campione di riferimento i 78 negozi aperti per tutta la giornata e tutte le domeniche, 18 domeniche in media (sempre escludendo il periodo natalizio) vengono lavorate dal personale full time.

Non mancano però importanti differenziazioni: il 23% presta servizio due domeniche al mese; il 40% da una a due domeniche al mese e il 37% meno di una domenica al mese. I capi reparto e gli allievi capi reparto ne lavorano in media tre su quattro.A queste sperequazioni (che ovviamente cambiano da negozio a negozio) l'azienda ha fatto fronte sino ad ora con il reperimento di volontari da altre unità operative, oltre che con l'apporto degli addetti contrattualmente obbligati.A tendere, questa modalità di gestione delle problematiche legate alla garanzia di presidio rischiano di non bastare.

Da qui l'intenzione di perseguire una intesa quadro nazionale che continui a prevedere come criterio prioritario la volontarietà, ma che offra anche, in caso di necessità una garanzia di presidio pari a: 24 domeniche su 44 lavorabili per casse e DroGem, e 31 su 44 per i reparti non a libero servizio.La richiesta aziendale è parsa subito estremamente alta, le OO.SS. hanno unitariamente avanzato proposte nell'ottica di continuare un negoziato delicato e complesso ma divenuto nel contempo irrimandabile, indipendentemente dal fatto che conduca o meno a soluzioni condivise.

L'eventuale accordo dovrà avere carattere sperimentale per poter monitorarne gli effetti sull'occupazione. Sarà opportuno ragionare di tutta l'organizzazione del lavoro riferita ai turni e agli orari ricercando soluzioni innovative e compensazioni quali doppio riposo e week end liberi, che vedano la RSU/RSA e le OO.SS. Territoriali esercitare a livello decentrato un ruolo attivo di interlocuzione e proposta.

Ripartizione equa dei carichi di lavoro, programmazione su più mesi, possibilità per i lavoratori part time e full time (con lavoro domenicale inserito nel contratto individuale) di avere anche loro qualche domenica libera, sistemi di autogestione degli orari, sono state le ulteriori richieste e i temi che abbiamo avanzato e posto sul tavolo, senza tralasciare gli aspetti economici.Infatti le OO.SS. hanno rivendicato un miglioramento della scaletta delle maggiorazioni attualmente in vigore, che per i lavoratori obbligati si possa aprire una discussione sulla applicazione della scaletta medesima, la possibilità di introdurre un premio di risultato legato alla effettiva prestazione.

Esselunga ha espresso forti perplessità sulla possibilità di aumentare ulteriormente il costo del lavoro (il CIA costa complessivamente 90 ml di euro l'anno), in un contesto generale dove la crisi dei consumi sta spingendo le imprese a comprimerlo, ed ha proposto di rivedere l'attuale sistema di pagamento delle maggiorazioni superando il 130% per le domeniche di Natale, creando cioè una nuova scaletta a costi complessivi invariati.Maggiori aperture (ancora da esplorare nel dettaglio) sono state offerte sul fronte normativo, anche se sul numero delle domeniche potenzialmente obbligabili l'azienda è rimasta ferma sulla sua posizione iniziale.

Si è condiviso quindi di aprire una fase di ascolto e di riflessione che riguarderà sia le organizzazioni sindacali che l'impresa, con l'intento comune di verificare l'esistenza di mediazioni che ci permettano di superare le criticità e le distanze registrate in data odierna.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS
Martedì, 14 Ottobre 2014 11:13

Al via domani il X Congresso Nazionale UILTuCS

Il Consiglio Nazionale di Categoria della UILTuCS, vista la delibera del Consiglio Nazionale del 18 febbraio 2014, ha convocato il X Congresso Nazionale, che si svolgerà a Torino nei giorni 15, 16, 17 e 18 ottobre 2014, con inizio alle ore 14,00 del giorno 15 ottobre e chiusura prevista per le ore 14,00 del 18 ottobre.
Il programma del X Congresso Nazionale della UILTuCS è il seguente:

15 ottobre


Elezione della Presidenza;
Adempimenti congressuali;
Relazione del Segretario Generale UILTuCS Nazionale;
Saluti degli ospiti;

16 ottobre


Dibattito sulla base della Relazione del Segretario Generale;

17 ottobre


Proseguimento dibattito;

18 ottobre


Conclusioni del Segretario Generale;
Approvazione documenti finali;
Elezione del Consiglio Nazionale di Categoria;
Riunione del Consiglio Nazionale di Categoria neo eletto;
Elezione Organi statutari.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS
Pagina 2 di 3

Sempre con voi

UIL Alessandria

© 2021. Tutti i diritti riservati.
Privacy Policy | Cookie Policy
Web by ModusOperandi

Search

No Internet Connection