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SINTESI DELL'INTERVISTA DEL SEGRETARIO GENERALE UIL, LUIGI ANGELETTI, A "TG 24 MATTINA" SKY

1) In Germania, nessun Ministro ha mai avallato l'idea di stampare moneta purchessia. Anche la Germania ha problemi di domanda interna - la recessione colpisce anche l'industria tedesca – ma non accetterà mai l'idea che dalla crisi si esca stampando soldi. Si può trovare un accordo razionale, quello che sostiene Draghi: fare le riforme e sostenerle attraverso maggiore flessibilità nel rigore dei conti.

2) Non ci sarà un "autunno caldo". Purtroppo, però, ci saranno situazioni serie e drammatiche che riguardano l'industria, o settori dell'industria come la siderurgia, dove i problemi non potranno essere occultati a lungo così come hanno fatto sinora.

3) Per quel che riguarda l'articolo 18, i sindacati sono dei riformisti per definizione. I sindacati che non sono capaci di cambiare e di riformare non esistono, sono dei movimenti politici. Per noi è una cosa possibile. Faccio osservare che anche con il Governo Monti abbiamo, in qualche modo, modificato l'art. 18. Bisogna fare, però, le riforme che servano a migliorare e semplificare la vita delle persone e a comporre i conflitti nel modo più razionale possibile. I conflitti tra lavoratori e imprese ci saranno sempre, è un dato oggettivo. Bisognerà comporre questi conflitti nel modo più ragionevole e reciprocamente vantaggioso.

4) Come si possono trovare le risorse? Faccio un rapido e succinto elenco: riducendo le società municipalizzate, applicando sul serio i costi standard e riducendo il numero dei comuni. In tre anni tutte queste cose si possono fare e porterebbero, sul serio, risparmi nella spesa pubblica. Un po' di risorse si potrebbero trovare attuando e non rinviando, per esempio, le proposte di Cottarelli. Sono tre anni che rinviano tutte queste operazioni di risanamento, è ovvio che, poi, nel mese di dicembre mancano i soldi necessari e si cercano altrove, magari mettendo mano alle pensioni o aumentando le tasse sulle case o facendo qualche altra operazione distruttiva. Il Presidente del Consiglio continua a spiegarci le riforme che farà: ora, però, le deve fare, perché non abbiamo più tempo. Bisogna avere il coraggio di farle, adesso. Renzi ha la maggioranza e non credo che il Parlamento sia nelle condizioni di respingere le proposte del Governo: finora non è accaduto, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi.

5) Sono tre anni che spieghiamo che la crisi del nostro Paese dipende da un'eccessiva tassazione in generale e soprattutto da un eccessivo livello di tassazione sul lavoro e, infatti, distruggiamo posti di lavoro. Per essere un Paese competitivo bisogna ridurre le tasse e cambiare le regole.

6) L'unica cosa che Renzi ha fatto, con un decreto, è stata la riforma della pubblica amministrazione, di cui francamente nessuno se ne è accorto. Gli unici che se ne sono accorti sono le 1500 persone che non hanno più il distacco sindacale e che, ora, peraltro, lavoreranno meno di quando erano sindacalisti. Ci sarebbe piaciuto che Renzi avesse usato la stessa logica con i costi della politica tagliandoli del 50% con un decreto: vediamo se ha il coraggio di farlo.

Il Governo "del fare" deve essere "un governo del fare" e non del "far finta di fare".

Roma, 1 settembre 2014                                                                                                                    Ufficio stampa Uil

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Un risultato importante per il personale della scuola: ARAN, firmato l'accordo su scatti e posizioni economiche Ata
Ora c'è uno spread tutto italiano da sistemare: eliminare sprechi e privilegi per investire in istruzione e lavoro

Aumenti e arretrati arriveranno nelle tasche del personale ad ottobre.
E' questo il risultato della firma definitiva all'Aran dell'intesa, per il recupero dell'anzianità 2012 e per il pagamento degli scatti e relativi arretrati per chi li ha maturati, sottoscritta da Uil Scuola, Cisl scuola, Snals e Gilda. Per la Uil Scuola hanno preso parte Massimo Di Menna e Antonello Lacchei.
Un risultato molto importante, in un momento particolarmente difficile, raggiunto grazie all'azione del sindacato.
Per la tutela degli aspetti retributivi del personale, l'azione della Uil Scuola è sempre stata tenace, continua, concreta ed ha contribuito fortemente a questi risultati.
La sfida sarà ora sul versante contrattuale, economico e normativo, per la qualità della scuola pubblica e il riconoscimento professionale di chi ci lavora, per un sistema di carriere, per i docenti, che esalti il valore della specificità dell'insegnamento. Noi siamo pronti al confronto.
Il Presidente del Consiglio deve dare seguito a quanto affermato in più sedi sulla centralità dell'istruzione e sul prezioso lavoro che si svolge nelle scuole, sulle basse retribuzioni. La difficile situazione finanziaria, di stagnazione, che vive il Paese, ci è nota perché la viviamo; accanto allo spread delle borse, per uscire dalla crisi e per modernizzare il Paese c'è uno spread da sistemare, quello della spesa per la scuola italiana molto più bassa rispetto alla media degli altri paesi europei.
Non c'è altra strada: eliminare rapidamente la spesa improduttiva, sprechi e privilegi per investire in istruzione e lavoro.

Ecco in sintesi l'intesa di oggi:
- per tutto il personale viene riconosciuto l'anno 2012 ai fini della progressione economica per anzianità
- saranno pagati gli scatti di anzianità, docenti e Ata, per coloro che li hanno maturati a dicembre 2012 con un riconoscimento economico che permane per i prossimi anni - saranno pagati gli arretrati con decorrenza gennaio 2013
- per il personale Ata, è stata sottoscritta un'intesa che consente il pagamento delle posizioni economiche fino ad agosto 2014. Considerando che è assicurato dal Miur il pagamento fino a dicembre 2014, il Governo deve dare certezza del pagamento anche da gennaio 2015.

A partire dal 2014 – precisa di Menna - resta congelato il 2013 ai fini del calcolo dell'anzianità – si ripristina il meccanismo degli scatti con una crescita stipendiale legata all'anzianità di servizio. Questo è l'ultimo accordo che si rende necessario per pagare gli scatti – spiega Di Menna - e fa riferimento al terzo anno del triennio 2010 – 2012. E' anche l'ultimo che vede nelle risorse impiegate anche parte del fondo di istituto. Ora, siamo impegnati per far sì che il ministero comunichi, rapidamente, a settembre, alle scuole le risorse disponibili per il Mof. Si potrà contare su una ammontare di 642 milioni di euro – 121 milioni in più rispetto allo scorso anno (521 milioni di euro).

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Il 31 luglio scorso il Segretario Provinciale della UIL POLIZIA, Antonio AntonacciI, accompagnato dal suo Vice Cristiano Bianchini, ha incontrato il Questore di Alessandria Mario Della Cioppa al quale ha esposto alcune anomalie che si sono riscontrate nel corso dei servizi di Volante.
In particolare i rappresentanti sindacali hanno esposto:
- l'opportunità che la volante, nelle ore d'Ufficio, non venga impiegata per prelevare i cifrati dalla Prefettura di Alessandria;
- che il relativo personale non venga ordinariamente impiegato nei servizi d'istituto;
- che il servizio di volante si svolga ordinariamente nelle fasce orarie previste, evitando categoricamente l'impiego in attività in capo ad altri Uffici che, spesso, determinano un proseguo oltre il termine del servizio (19/24 con termine servizio alle 4 o 5 del mattino successivo).
Il Questore di Alessandria ha molto apprezzato l'intervento dei rappresentanti della UIL POLIZIA ai quali ha assicurato l'emanazione di una circolare interna che interverrà nelle direzioni auspicate.

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Gli uffici UIL nelle città di Alessandria, Novi Ligure e Tortona resteranno chiusi dall'11 al 24 agosto. Le sedi di Valenza, Ovada, Acqui Terme e Casale Monferrato, invece, chiuderanno dal 4 agosto al 24 agosto. Gli sportelli riapriranno tutti in data lunedì 25 agosto.

 

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Aggiornamento delle 12: Guarda le fotografie scattate questa mattina in manifestazione e presenti in allegato.

Domani una nutrita delegazione della UIL di Alessandria sarà presente a Roma in occasione del presidio organizzato da UIL, insieme a CGIL e CISL per chiedere al Governo il finanziamento della cassintegrazione in deroga.  Scarica il volantino della manifestazione unitaria, presente in allegato.

Il ritardo del governo nell'emanare i necessari decreti per l'assegnazione delle risorse è ancor più incomprensibile perché i finanziamenti  necessari per dare le prime risposte sono disponibili, anche se non sufficienti per tutto il 2014.

Inoltre è di pochi giorni fa la nota che il Ministero del Lavoro ha inviato alle Regioni "invitandole" a prolungare gli accordi riguardanti la concessione degli
ammortizzatori in deroga  per un massimo di 8 mesi .

E' una iniziativa sbagliata ed arbitraria il cui unico obiettivo è quello di rinviare di qualche settimana  la vera sostanza del problema: l'emanazione del decreto di riordino per la concessione delle integrazioni salariali in deroga.

Un decreto con il quale oltre ad innalzare l'anzianità necessaria per poter accedere ai benefici della cassa in deroga e si riducono drasticamente  i periodi di utilizzo degli di ammortizzatori sociali, i cui effetti si scaricherebbero nell'immediato sui lavoratori, con l'apertura delle procedure di mobilità e dei licenziamenti collettivi.

Non possiamo permettere che a pagare il prezzo della crisi e delle incertezze del Governo siano ancora una volta i lavoratori privandoli  delle tutele necessarie senza alcuna alternativa se non quella della disoccupazione.

Il Governo deve rendersi conto della drammaticità della situazione ed aprire immediatamente un tavolo per ridiscutere i tempi e le modalità con le quali
intervenire su uno strumento che , nel perdurare della crisi, ha garantito la tenuta del tessuto sociale del nostro Paese e che non può essere superato o
ridimensionato prima che siano realmente disponibili adeguati strumenti alternativi.

Vanno  quindi reperite le risorse necessarie per assicurare per tutto il 2014 la copertura degli ammortizzatori in deroga e vanno messi in campo percorsi di politiche attive del lavoro per favorire la riqualificazione e la ricollocazione.

Vanno inoltre rifinanziati strumenti alternativi come i contratti di solidarietà e l'Aspi in caso di sospensione,  per i quali le risorse destinate sono
esaurite da alcuni mesi a causa dell'incremento nell'utilizzo. In definitiva, in un contesto che è ancora di recessione, va assicurata la possibilità di utilizzare l'intera  gamma di dispositivi per gestire le crisi aziendali, in particolare nelle piccole imprese.

In questi ultimi mesi, unitariamente, abbiamo ribadito in più occasioni le nostre ragioni al Governo ed al Ministro del Lavoro , abbiamo realizzato manifestazioni e presidi in tutte le Regioni per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni locali.

Ora in mancanza di risposte concrete riteniamo necessario realizzare una manifestazione a Roma in piazza Montecitorio, alla quale hanno assicurato la presenza i tre Segretari Generali, articolata in due giornate, il 22 ed il 24 luglio 2014

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"Per andare oltre la crisi" è il titolo del convegno che la Uil Piemonte ha organizzato per oggi, seconda giornata di Congresso regionale che si tiene al "Bureau international du Travail" a Torino. Ad intervenire, prendendo parte al dibattito, saranno il segretario generale della Uil Luigi Angeletti, il sottosegretario al lavoro e alle Politiche sociali Luigi Bobba, l'assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero, il presidente di Confindustria Piemonte Gianfranco Carbonato e lo storico dell'industria Giuseppe Berta. "Le conseguenze della grave e lunga crisi hanno prodotto in Piemonte una consistente perdita di posti di lavoro e la nascita di nuove povertà - dice il segretario regionale della Uil Giovanni Cortese - Ora servono politiche nazionali capaci di ridurre la pressione fiscale, in Piemonte invece è indispensabile la messa a punto di un progetto che rilanci il territorio, rimuovendo le carenze che limitano la competitività del nostro sistema produttivo. Ma servono anche un patto per lo sviluppo e il lavoro e un welfare locale di nuova generazione che abbandoni le caratteristiche meramente riparatorie e assistenziali". Ricordiamo che anche oggi tutte le categorie della UIL di Alessandria sono presenti a Torino.

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