In allegato le locandine contenenti le date fissate per le assemblee su Fisco e Previdenza. Alessandro Porta, Segretario generale territoriale UIL Trasporti, invita tutti gli iscritti, ciascuno in base al contratto di appartenenza, a darne la massima diffusione e a partecipare numerosi.
Le categorie, come ad esempio Igiene Urbana o Merci Logistica, possono partecipare all'assemblea della sera che si terrà in casa UIL.
I lavoratori che Rappresentano la UILT con incarichi istituzionali sono pregati di essere presenti.
Ecco la dichiarazione di Paolo Carcassi, Segretario Confederale UIL in merito ai dati che registrano un calo degli infortuni, degli incidenti e delle morti bianche.
"La tendenza positiva nella diminuzione di infortuni o morti sul lavoro sconta in modo molto forte la caduta della produzione del nostro Paese di più del 25% dall'inizio della crisi di cui non si intravede una stabile inversione di tendenza.
Ma occorre non abbassare la guardia e affrontare le criticità nell'attuazione del Testo Unico sulla Sicurezza su cui il Sindacato ha sollecitato più volte il Governo senza ottenere risposta.
Oltre a ciò, appare con evidenza la crescita fortissima delle denunce di malattie professionali che deriva dall'applicazione delle nuove tabelle sulle malattie professionali che sono scadute ormai da 6 anni e che vanno rinnovate se si vuole dare sempre maggiore copertura ai danni derivanti dalle attività lavorative.
Infine, l'alto dato di irregolarità, quasi il 90%, riscontrato nei controlli, dovrebbe fare riflettere chi richiede meno visite e il Governo che ha annunciato un prossimo intervento, organizzando e coordinando invece le risorse per ampliare il campo della vigilanza a sempre più soggetti in direzione del rispetto della sicurezza e della salute dei lavoratori".
Roma, luglio 2014
Il mancato finanziamento da parte del governo degli strumenti in deroga sta diventando oramai insostenibile per decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici
che aspettano da troppo tempo, in alcuni casi da oltre sei mesi, di percepire la cassa integrazione in deroga o l'indennità di mobilità.
Il ritardo del governo nell'emanare i necessari decreti per l'assegnazione delle risorse è ancor più incomprensibile perché i finanziamenti necessari per dare le prime risposte sono disponibili, anche se non sufficienti per tutto il 2014.
Inoltre è di pochi giorni fa la nota che il Ministero del Lavoro ha inviato alle Regioni "invitandole" a prolungare gli accordi riguardanti la concessione degli
ammortizzatori in deroga per un massimo di 8 mesi .
E' una iniziativa sbagliata ed arbitraria il cui unico obiettivo è quello di rinviare di qualche settimana la vera sostanza del problema: l'emanazione del decreto di riordino per la concessione delle integrazioni salariali in deroga.
Un decreto con il quale oltre ad innalzare l'anzianità necessaria per poter accedere ai benefici della cassa in deroga e si riducono drasticamente i periodi di utilizzo degli di ammortizzatori sociali, i cui effetti si scaricherebbero nell'immediato sui lavoratori, con l'apertura delle procedure di mobilità e dei licenziamenti collettivi.
Non possiamo permettere che a pagare il prezzo della crisi e delle incertezze del Governo siano ancora una volta i lavoratori privandoli delle tutele necessarie senza alcuna alternativa se non quella della disoccupazione.
Il Governo deve rendersi conto della drammaticità della situazione ed aprire immediatamente un tavolo per ridiscutere i tempi e le modalità con le quali
intervenire su uno strumento che , nel perdurare della crisi, ha garantito la tenuta del tessuto sociale del nostro Paese e che non può essere superato o
ridimensionato prima che siano realmente disponibili adeguati strumenti alternativi.
Vanno quindi reperite le risorse necessarie per assicurare per tutto il 2014 la copertura degli ammortizzatori in deroga e vanno messi in campo percorsi di politiche attive del lavoro per favorire la riqualificazione e la ricollocazione.
Vanno inoltre rifinanziati strumenti alternativi come i contratti di solidarietà e l'Aspi in caso di sospensione, per i quali le risorse destinate sono
esaurite da alcuni mesi a causa dell'incremento nell'utilizzo. In definitiva, in un contesto che è ancora di recessione, va assicurata la possibilità di utilizzare l'intera gamma di dispositivi per gestire le crisi aziendali, in particolare nelle piccole imprese.
In questi ultimi mesi, unitariamente, abbiamo ribadito in più occasioni le nostre ragioni al Governo ed al Ministro del Lavoro , abbiamo realizzato manifestazioni e presidi in tutte le Regioni per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni locali.
Ora in mancanza di risposte concrete riteniamo necessario realizzare una manifestazione a Roma in piazza Montecitorio, alla quale hanno assicurato la presenza i tre Segretari Generali, articolata in due giornate, il 22 ed il 24 luglio 2014
Seguiranno a breve indicazioni circa gli obiettivi di partecipazione articolati per Regioni.
p. la CGIL p. la CISL p. la UIL
(Serena Sorrentino)
(Luigi Sbarra) (Guglielmo Loy)
Oggetto: Contenzioso PAS
Stiamo predisponendo per un gruppo di iscritti di Alessandria, un ricorso al TAR Lazio per impugnare i DM di riferimento, richiedendo la sospensione cautelativa.
Per ragioni di decadenza e strategiche gli interessati contattino questa segreteria al num. 3280098213 entro il 12 luglio pv
Ovviamente sono interessati tutti coloro che non hanno potuto partecipare ai PAS perché non attivati o per diniego di nulla osta, e che quindi sono eslcusi dall'inserimento con riserva.
Presenteremo un unico ricorso (o più multipli in base al numero dei ricorrenti), per cui i ricorrenti dovranno versare soltanto la quota di contributo unificato (€ 25,00 ciascuno); non possono versare un contributo unificato di pari importo perché al TAR il contributo deve essere unico per l'intero ammontare per cui necessariamente dovranno versare la quota in denaro.
In caso di esito negativo, ovviamente, nulla sarà dovuto;
in caso di esito positivo, tenuto conto che il beneficio non é quantificabile anche se importante, verseranno (sempre ripartendolo tra loro) l'onorario secondo tariffe forensi (DM 55/2014) ridotto al 50% stante la convenzione UIL;
in ogni caso la quota personale non supererà € 100.
Giovanni Guglielmi, Segretario generale territoriale UIL Scuola Alessandria
A seguire il programma di viaggio. Ricordiamo che questo viaggio sostituisce quello nell'Oman inizilmente proposto per ottobre 2014.
Per info e prenotazioni contattare Franco Vergano all'ufficio ADA, in Via Fiume 10 ad Alessandria
MAR ROSSO / HURGHADA
SeaClub Fort Arabesque Resort & Spa
12 –
19 Ottobre 2014
8 giorni / 7 notti -
Trattamento di All Inclusive – Sistemazione in camera doppia standard -Trasferimenti dall'aeroporto all'hotel e viceversa – Volo speciale da Milano– Assicurazione medico bagaglio
Affacciato sulla baia di Makadi Bay e digradante verso il mare. Il complesso dista circa 30 km dall' aeroporto e circa 35 km da Hurghada. Ampia spiaggia di sabbia fine che si estende per circa 600 metri. Accesso al mare: fondali facilmente balneabili, aree coralline a circa 30 metri dalla riva. Di verse piscine di cui alcune riscaldate in inverno e una per bambini.
Ombrelloni, lettini e teli mare sia in piscina sia in spiaggia (fino ad esaurimento). Le camere, tutte con vista sulla baia con servizi privati, asciugacapelli, climatizzazione regolabile, TV/sat, telefono, minibar, cassette di sicurezza. Tutte le camere prevedono occupazione massima di 3 adulti e 1 bambino. Ristorante principale con servizio a buffe e nel corpo centrale e ristorante a buffet nell'ala nuova. Lobby bar, bar alla piscina, bar sulla spiaggia e bar nell'ala nuova. A pagamento: negozi, parrucchiere, servizio medico e internet point. Connessione internet Wi-Fi presso la reception e il bar della spiaggia. Sport e svago: beach-volley, beach-soccer, bocce, pingpong e biciclette. Miniclub (4-12 anni). Anfiteatro per gli spettacoli serali. Centro nautico. L'equipe di animatori organizza
attività sportive e ricreative durante il giorno e intrattenimenti serali.
A pagamento:
biliardo, moderno centro benessere con massaggi, idromassaggio, palestra e bagno turco; centro diving. La formula all inclusive comprende (nei luoghi e
agli orari prefissati): assistenza assidua Francorosso , Equipe di intrattenimento Francorosso , pensione completa con piatti della cucina italiana, internazionale e
locale, presso i 2 ristoranti principali una cena con menù orientale ogni settimana gli snack due volte al giorno i gelati confezionati bevande alcoliche locali servite in bicchiere bevande analcoliche servite in bicchiere, inoltre, te, caffè espresso locale, cappuccino e succhi di frutta i minibar in camera rifornito con acqua minerale naturale e soft drink il giorni di arrivo e quotidianamente con acqua minerale naturale. Il trattamento All Inclusive inizia alle 14 del giorno
di arrivo e termina alle 12 del giorno di partenza.
Quote individuali di partecipazione
SOCI A.D.A €. 780,00
SOCI U.I.L.P. €. 750,00
SUPP. SINGOLA €. 220,00
La quota non comprende: Costo pratica annullamento Reale Mutua € 25 per persona facoltativa; Tasse e oneri
aeroportuali da Milano € 50 soggette a riconferma; Visto d'ingresso € 33 da versare all'atto del saldo. Eventuale adeguamento costo carburante aereo e carbon tax; Mance, extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato alla voce " la quota comprende"
Le adesioni si ricevono per conto dell'Agenzia organizzatrice a partire dal ricevimento della circolare previo il versamento di un acconto pro capite di €.300,00 e termineranno ad esaurimento dei posti disponibili o a scadenza dell'opzione.
DOCUMENTI NECESSARI PER L'OTTENIMENTO DEL VISTO:
PASSAPORTO INDIVIDUALE
FOTOCOPIA DELLA CARTA DI IDENTITA' E 2 FOTO TESSERA
Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil: "Continuano gli annunci di chiusure e delocalizzazioni. Il Governo rispetti gli impegni sulla riconvocazione dei tavoli di crisi. Il 18 luglio presidio dei lavoratori al Mise"
"Continua lo stillicidio di annunci di aziende di call center intenzionate a chiudere e a delocalizzare. Dopo quelli della scorsa settimana, British Telecom che toglie l'attività ad Accenture lasciando 280 persone senza lavoro a Palermo, la crisi di Infocontact con 1.500 lavoratori a rischio in Calabria e i 200 lavoratori di Voice Care che a Ivrea hanno perso la commessa di Seat Pagine Gialle, è di ieri la notizia dell'annunciata chiusura della sede di Teleperformance a Taranto, 1.500 lavoratori coinvolti, e la volontà di delocalizzare 4you a Palermo con altri 400 lavoratori che perderanno il proprio posto di lavoro". Lo affermano in un comunicato congiunto i segretari nazionali dei sindacati di categoria Michele Azzola (Slc Cgil), Giorgio Serao (Fistel Cisl) e Salvo Ugliarolo (Uilcom Uil), che chiedono al Governo il rispetto degli impegni assunti in occasione dell'incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico il 27 maggio scorso, di riconvocare il tavolo di crisi per avanzare proposte risolutive.
"E' inaccettabile - rilancia Giorgio Serao (Fistel) - che ci siano aziende che prive di qualsiasi forma di responsabilità sociale, dopo aver ricevuto tanto dai territori in cui sono cresciute, possano pensare di ricattare istituzioni e i lavoratori. Tutto questo è la dimostrazione che in assenza di regole il mercato cresce non favorendo gli imprenditori migliori ma quelli più spregiudicati. Il Governo non può ritardare ulteriormente un intervento."
"Paradossale - continua Salvo Ugliarolo (Uilcom) - è scoprire che non solo lo Stato non chiede il rispetto di leggi esistenti in tema di delocalizzazioni di attività di call center ma che l'Ilo, agenzia del lavoro dell'Onu, abbia un programma finanziato con fondi dell'Unione europea finalizzato ad agevolare le delocalizzazioni di call center dall'Italia all'Albania per quelle imprese che vogliano abbassare il costo del lavoro. Il progetto, continua il sindacalista, ha visto un boom di delocalizzazioni dall'Italia mentre gli altri Paesi europei cercano di trattenere e riportare in patria il lavoro con tutti gli strumenti necessari."
"In questo modo - ricorda Michele Azzola (Slc Cgil) - non abbiamo recepito correttamente una Direttiva europea del 2001 che tutela i diritti e l'occupazione dei lavoratori, mancato recepimento che è alla causa delle gravi crisi che investono il settore, mentre l'Europa finanzia progetti che spostano il lavoro dall'Italia verso altri Paesi. Ci chiediamo, conclude il sindacalista, se il silenzio del Presidente del Consiglio su tale situazione stia a significare che è consapevole e condivide quanto sta accadendo."
"E' previsto - conclude la nota - un primo presidio sotto la sede del Mise il prossimo 18 luglio e a settembre valuteremo se attivare presidi permanenti e un'ulteriore giornata di mobilitazione nazionale, mentre i territori avvieranno confronti con le istituzioni locali per sollecitare un intervento sul Governo. Tutti devono sapere che questa vertenza andrà avanti sino a quando non saranno riconosciuti ai lavoratori i diritti previsti dalla legislazione europea e si dia piena applicazione alla legislazione italiana in tema di delocalizzazione delle attività perché, come hanno dichiarato i giovani industriali recentemente, se chi delocalizza in questo momento tradisce l'Italia, farlo con i soldi europei è un vera e propria pugnalata".
Partono oggi le prime assemblee sul tema "Previdenza e Fisco" promosse dalle segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL. Sono state predisposte le date per le assemblee in ogni presidio per la vertenza nazionale unitaria incentrata proprio su questi macro temi.
A seguire il calendario fornito dalla FPL UIL in merito agli incontri che si terranno nelle ASL dei sette comuni centri zona e all'ASO:
9 luglio dalle 13.30 alle 14.40 ASL di Tortona
10 luglio dalle 13.30 alle 14.30 ASL di Novi Ligure
11 luglio dalle 13.30 alle 14.30 Asl di Ovada
14 luglio dalle 13.30 alle 14.30
16 luglio dalle 12 alle 12 al Patria di Alessandria
17 luglio dalle 13.30 alle 14.30 Asl di Acqui Terme
Il 21 luglio, invece, dalle 13.30 alle 14.30, si terrà l'assemblea all'ASO di Alessandria.
A seguire il comunicato unitario scritto da UIL Polizia, SIULP, SAP, SIAP, SILP CGIL, UGL, PDS, COISP, CONSAP e ANIP.
Domani, mercoledì 9 luglio, e giovedì a Milano, in concomitanza con il vertice europeo di tutti i Ministri dell'Interno e della Giustizia, si terrà una manifestazione pubblica che farà sentire il grido di dolore degli oltre 94.000 polizziotti che quotidianamente, senza alcun riconoscimento ma con grande responsabilità servono questo Paese subendo continue ed ingiustificate umiliazioni da parte di un Governo che non sembra perdere occasione per delegittimarne la dignità professionale ed umana riusciendo a legittimare una sola cosa: la demotivazione totale e la rinuncia a combattere il crimine. Ciò anche in funzione del fondato timore di ulteriori tagli lineari alla sicurezza, senza considerazione alcuna delle attuali e precarie condizioni di lavoro e di vita del personale. Per non parlare del perdurare del blocco del tetto stipendiale e la preannunciata chiusura di 80 delle 103 attuali questure presenti e degli oltr e300 presidi di Polizia che minano alle fondamenta il diritto alla sicurezza dei cittadini. Gli interventi di contenimento della spesa pubblica hanno inciso profundamente sul funzionamento del sistema e sulla credibilità dell'Istituzione. Il personale vive una profonda condizione di disagio che non è più mascherabile, neanche con il notorio senso di responsabilità e di totale abnegazione che da sempre lo contraddistingue. Contro questo stato di cose e per sensibilizzare anche il Presidente del Consiglio, che sembra particolarmente distratto verso la comunità del personale in divisa, siamo pronti a mettere in atto tutte le iniziative di protesta che si renderanno necessarie.
in attesa di conoscere la decisione della Corte di Giustizia che ancora non si é pronunciata sulla questione della legititmità dei reiterati contratti a termine, trovo utile e direi quasi essenziale che gli iscritti precari nell'AS 2013/14 (che non abbiano già in corso o proseguito azioni di impugnazione dei termini - risarcimento del danno) IMPUGNINO l'ultimo contratto.
L'interesse sussiste soprattutto per chi entra in ruolo nel 2014 e per chi rischia di restare senza incarico nell'AS 2014/15, dal momento che potrebbe non poter più impugnare l'illegittimità del termine e quindi perdere definitivamente il diritto al risarcimento del danno.
Gli iscritti già nostri clienti che versano in tali condizioni saranno da noi individuati e invitati ad impugnare il contratto.
Il termine per impugnare é di 60 giorni dalla fine del contratto annuale (60 giorni quindi dal "31 agosto" e cautelativamente anche dal "30 giugno"); consiglio per tutti di impugnare entro il corrente mese di luglio.
L'IMPUGNAZIONE consente la messa in mora per gli arretrati a titolo di progressione professionale ai fini interruttivi della prescrizione; ricordo che hanno sempre interesse al giudizio per la progressione economica tutti i precari - anche per supplenza breve e saltuaria - e coloro che sono entrati in ruolo dal 2010 in poi (assolutamente utile per gli immessi in ruolo da settembre 2011!!!).
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