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L'ipotesi di rinnovo del Ccnl Federmeccanica/Assistal Fim, Fiom, Uilm è stato sottoscritto dopo una trattativa lunga e difficile, in un contesto economico di deflazione, di riduzione dell'occupazione e

degli investimenti, e in assenza di regole confederali sul rinnovo dei Contratti nazionali di lavoro.

Si partiva con due piattaforme sindacali distinte e con una precisa volontà della controparte di introdurre il cosiddetto "salario di garanzia", che avrebbe comportato aumenti solo al 5% dei metalmeccanici, attraverso la totale sovrapposizione del Ccnl con la contrattazione di secondo livello con l'obiettivo di ridimensionare il Ccnl.

Per far avanzare la trattativa sono stati decisivi: il sostegno, la mobilitazione e le lotte delle lavoratrici e dei lavoratori, iscritti e non; la ricerca di una nuova sintesi unitaria fra le organizzazioni sindacali e la

capacità negoziale prodotta nelle proposte nel corso della trattativa, sono tutti fattori che hanno indotto la Federmeccanica/Assistal a modificare le sue posizioni espresse a partire dal 22 dicembre

2015 e consentito così di giungere a un contratto unitario.

L'intesa raggiunta è fortemente innovativa, allarga e acquisisce nuovi diritti, a partire dalla formazione continua e il diritto allo studio, alla riforma dell'inquadramento, dall'assistenza sanitaria integrativa per tutti, alla previdenza complementare, alla maggiore agibilità agli Rls sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; al rafforzamento della contrattazione e alla partecipazione, inoltre: l'intesa tutela i redditi dall'inflazione e rafforza il welfare, facendo passi avanti nei benefici complessivi per i metalmeccanici, definisce le regole democratiche e di rappresentanza fra le parti, le organizzazioni sindacali, gli iscritti e i lavoratori.

In questo modo si rafforza il ruolo del contratto nazionale quale strumento universale e generale di tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro di tutti i metalmeccanici.

L'ipotesi di accordo qualifica ed estende la possibilità per le Rsu e le organizzazioni sindacali di contrattare nei luoghi di lavoro tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa.

L'ipotesi di accordo, dopo l'approvazione degli organismi di Fim, Fiom e Uilm, per essere pienamente efficace ed esigibile deve essere validata dalla consultazione certificata che verrà svolta tramite voto segreto dalla maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici.

Per queste ragioni le Segreterie nazionali e l'Assemblea nazionale di Fim, Fiom e Uilm invitano tutti i metalmeccanici a partecipare alle assemblee e al voto approvando il nuovo Contratto nazionale di

lavoro.

Segreterie nazionali

Fim, Fiom, Uilm

Roma, 1° dicembre 2016

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Alleghiamo il comunicato delle segreterie provinciali di Fim Fiom Uilmper la proclamazione  di 1 ora di sciopero per mercoledi 21 settembre in tutte le aziende metalmeccaniche in riferimento alle tragiche morti nei luoghi di lavoro (azienda logistica di Piacenza e all'Ilva di Taranto) di questi ultimi giorni.

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Non si ferma la lotta dei metalmeccanici per chiedere lo sblocco della trattativa per il contratto nazionale di lavoro. Nelle ultime settimane sono state realizzate manifestazioni e scioperi in tuttI i territori e tutte le realtà aziendali sono coinvolte dal blocco degli straordinari e delle flessbilità.

Una risposta forte e compatta delle lavoratrici e dei lavoratori all'intransigenza di Federmeccanica e Assistal contro il blocco pregiudiziale del negoziato e il tentativo di annullare il ruolo di tutela generale del Ccnl sulla difesa del potere d'acquisto del salario, sulla tutela delle normative, sul rilancio della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale e sulla salvaguardia dei diritti e dell'occupazione.

Per queste ragioni Fim, Fiom e Uilm proclamano:

PER TUTTO IL MESE DI AGOSTO SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO E DELLA FLESSIBILITA'

FIM-FIOM-UILM riaffermano la volontà di giungere presto ad un contratto per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche. per migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire il sistema industriale e rinnovare le relazioni sindacali.

Vanno battute le rigidità di Federmeccanica e Assistal, con la partecipazione alle iniziative e il sostegno alle proposte sindacali.

Roma, 1 agosto 2016

FIM - FIOM - UILM

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SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO E DELLE FLESSIBILITÀ e 4 ORE DI SCIOPERO TERRITORIALE ANCHE IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA

La trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici, che in Italia riguarda 1,5 milioni di persone e in provincia di Alessandria 10-15 mila lavoratori, sta registrando un grave stallo a causa delle rigidità di Federmeccanica e Assistal su diversi punti rilevanti.

FIM, FIOM e UILM ribadiscono la necessità di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale.

La proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario non riconosce al 95% dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale.

Il nostro impegno è oggi rivolto ad un nuovo contratto nazionale, tanto più per cogliere i segnali di ripresa ed favorire una nuova fase di rilancio ed innovazione del nostro sistema manifatturiero industriale investendo sulla qualità del lavoro.

Le rigidità di Federmeccanica e Assistal vanno battute e superate con la necessaria mobilitazione unitaria nei luoghi di lavoro. Per queste ragioni Fim, Fiom e Uilm hanno già proclamato:

- lo sciopero dello straordinario e della flessibilità in tutte le aziende

- un pacchetto di 4 ore di sciopero con iniziative articolate e visibili sul territorio a discrezione di ogni consiglio di fabbrica. La settimana da lunedì 18 luglio saranno interessati i lavoratori delle aziende di Alessandria, Tortona e Casale Monferrato, mentre dal 25 luglio a scioperare toccherà a Novi, Ovada, Serravalle e Acqui Terme.

Inoltre per venerdì 29 luglio alle 18 è fissato nella sede della Cgil di Alessandria un incontro pubblico sul Ccnl metalmeccanici con tutti gli esponenti politici locali, senatori e parlamentari della provincia di Alessandria, che servirà ad illustrare l'importanza del Ccnl, anche per le ricadute che comporta sul rinnovo degli altri contratti nazionali da tempo scaduti.

UILM – FIM – FIOM Alessandria

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L'intervento di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm.

Andiamo avanti con la mobilitazione dei lavoratori affinché gli imprenditori metalmeccanici modifichino la proposta contrattuale che ci hanno presentato, impossibile da accettare.

E' bene sgombrare subito il campo da equivoci: ai sindacati metalmeccanici sta bene il termine "Rinnovamento" proposto ripetutamente dal vertice degli imprenditori del settore specifico, come ci sta altrettanto bene lo scambio salari-produttività anticipato, al momento del suo insediamento dal leader degli industriali. A livello di enunciazione entrambi i principi sono condivisibili. Quello che non va è che nella pratica da Federmeccanica ed Assistal non si attuerebbe alcun rinnovamento contrattuale e che gli aumenti retributivi non andrebbero a tutti i metalmeccanici che ne avrebbero diritto. Da qui la nostra reazione che prosegue con iniziative di mobilitazione e sensibilizzazione utili a non far andare in ferie la vertenza dei metalmeccanici. Abbiamo proclamate altre quattro ore di sciopero, rispetto alle sedici già tenute finora, da realizzarsi a livello territoriale e deciso il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutte le aziende metalmeccaniche. Si tratta di misure, soprattutto le seconde, assai dure che  colpiscono le aziende che hanno commesse da rispettare.

E' doloroso, ma la contrapposizione, che è seguita ad un dialogo fine a sé stesso con la controparte, richiede questo tipo di scelte, in una logica di confronto giunta ad un vero e proprio braccio di ferro. Ma faremo anche di più. Invieremo, infatti, una lettera a tutte le forze politiche e alle istituzioni per illustrare le ragioni  dei metalmeccanici; determineremo  incontri con tutte le forze politiche e con le istituzioni a livello nazionale e locale; svilupperemo  iniziative e incontri informativi rivolte alla stampa e ai media, anche a livello locale. Abbiamo previsto riunioni delle segreterie unitarie Fim-Fiom-Uilm locali per la programmazione e la gestione delle iniziative a livello territoriale. 

Federmeccanica ed Assistal sono ferme, in concreto, alla proposta avanzata il 22 dicembre del 2015. Ma è bene considerare che quella piattaforma è stata concepita ancora prima, nell'Assemblea generale degli imprenditori metalmeccanici di due anni fa, un'assise tenuta a Bari. Dalla controparte ci dividono questioni di merito, ma soprattutto il divario si basa sulla questione del modello contrattuale. Proprio non è accettabile la proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario, perché non riconosce al 95% dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale.

Crediamo fermamente nel Contratto nazionale quale strumento per garantire il potere d'acquisto del salario per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.Tutto questo, però, va determinato insieme a una qualificazione e a un'estensione della contrattazione di secondo livello (aziendale e territoriale) che, quindi, confermano la struttura contrattuale su due livelli. Il salario minimo di garanzia, così com'è strutturato secondo lo schema di Federmeccanica-Assistal garantisce più le imprese che i lavoratori. In realtà non si vuole garantire un salario minimo, assicurato dal livello nazionale ed incrementabile con ulteriori aumenti da concordarsi al secondo livello. Gli imprenditori metalmeccanici vogliono stabilire un salario minimo per i vari livelli di inquadramento professionale su cui innestare, ogni anno, i potenziali aumenti determinati dall'indice Ipca, rispetto all'andamento dell'inflazione dell'anno precedente. I vari livelli di salario minimo andrebbero poi comparati con i salari reali di ogni singolo lavoratore.

Si tratta di salari che potrebbero rivelarsi superiori ai minimi contrattuali in essere a tutto il 31 dicembre 2015 a causa di vari motivi, ovvero perché ai minimi contrattuali si possono essere aggiunti nel tempo aumenti derivanti da superminimi individuali e collettivi, premi di produzione, importi retributivi fissi  e scatti di anzianità. Insomma, gli eventuali aumenti del salario nominale derivanti dall'andamento dell'indice Ipca andrebbero nelle tasche di quei lavoratori i cui salari di fatto risultassero inferiori ai nuovi minimi. A Brescia, per la nostra manifestazione mattutina, utilizzeremo le quattro ore di sciopero previste in ambito regionale. Finora, come già detto, ne abbiamo proclamate venti, a partire dalle prime mobilitazioni iniziate dal 20 aprile. Occorre, però ricordare che negli ultimi sei anni abbiamo rinnovato due contratti nazionali senza un'ora di sciopero perché con la controparte si discuteva senza strappi.

Scioperiamo non solo per rinnovare il contratto, ma per il bene del Paese: rinnovare il contratto significa tutelare le regole che stanno alla base del Ccnl strutturato sui due livelli di contrattazione ed anche chiedere un aumento retributivo che copra il potere d'acquisto per tutto il popolo dei metalmeccanici. Si  tratta di una buona ragione per una giusta battaglia. Dall'esito di questa nuova mobilitazione si capirà ancor meglio da che parte penderà la bilancia nel confronto tra noi, Federmeccanica ed Assistal. E l'esito sarà verificabile proprio nelle parole che il presidente Fabio Storchi rivolgerà all'Assemblea di Federmeccanica a Brescia. Noi siamo certi che il decentramento contrattuale ideato dalla controparte non riesca a far recuperare al 95% dei lavoratori metalmeccanici l'inflazione finora registrata. Il primo livello contrattuale deve consentire un aumento effettivo dei salari dei lavoratori a cui spetta. Ora attendiamo di ascoltare un'idea da Storchi che tenga conto di questo gap da colmare. Domani mattina, in ogni caso, si riuniranno di nuovo le segreterie unitarie di Fim, Fiom e Uilm presso la sede nazionale di Roma: faremo ancora una volta il punto sulla vertenza contrattuale, perché il nostro pressing su Federmeccanica ed Assistal continuerà ad oltranza.

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Il 9, 10 e 15 giugno si svolgerà lo sciopero generale di 8 ore dei metalmeccanici indetto da Fim, Fiom e Uilm a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale della categoria, con manifestazioni regionali in tutta Italia. Ecco le modalità della protesta.

Domani, giovedì 9 giugno, si svolgerà lo sciopero nazionale di otto ore dei metalmeccanici indetto da FIM Cisl, FIOM Cgil e UILM Uil con manifestazione regionale da Porta Susa (alle ore 9), e arrivo in piazza Castello a Torino. Con questa mobilitazione le organizzazioni sindacali e i lavoratori metalmeccanici vogliono sostenere l'apertura di una vera trattativa con Federmeccanica per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, che garantisca il potere d'acquisto dei salari, che rilanci l'occupazione e che migliori le condizioni nei luoghi di lavoro.

Ad aprire gli interventi sul palco, coordinati da Antonio Sansone, segretario regionale della Fim-Cisl, sarà Vittorio De Martino, segretario regionale della Fiom-Cgil, mentre le conclusioni saranno affidate a Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm-Uil. Interverranno anche tre delegati di aziende metalmeccaniche.

Alberto Pastorello, segretario territoriale UILM Alessandria: "I metalmeccanici si mobilitano per fare breccia nel muro che Federmeccanica ha eretto dallo scorso dicembre  formulando una proposta inaccettabile. Non possono  chiederci di firmare un contratto nazionale che di fatto lo elimina per il futuro e non possono stabilire aumenti retribuitivi solo per una parte minima dei lavoratori (meno del 5%) o costringerci a non chiedere aumenti salariali per i prossimi 20 anni. Non dimentichiamo che il settore metalmeccanico rappresenta una leva importante per l'economia del Paese. Domani, 9 giugno, manifesteremo unitariamente a Torino".

I metalmeccanici vogliono conquistare un contratto nazionale che:

garantisca il potere d'acquisto del salario per tutti;

estenda la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa;

qualifichi le relazioni industriali, faccia ripartire gli investimenti, rilanci una vera politica industriale;

migliori l'organizzazione e le condizioni di lavoro e tuteli tutte le forme di lavoro e l'occupazione;

introduca nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle professionalità.

Il 9 giugno si asterranno dal lavoro Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise.

Il 10 giugno toccherà a Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata.

Il 15 giugno sarà la volta di Sicilia, Sardegna e Calabria.

Il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli, concluderà il 9 giugno la manifestazione di Milano, il 10 quella di Bologna e il 15 quella di Cagliari.

Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, concluderà il 9 giugno la manifestazione di Vicenza, il 10 quella di Bari e il 15 quella di Palermo.

Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, concluderà il 9 giugno la manifestazione di Torino, il 10 quella di Napoli e il 15 quella di Catanzaro.

 

Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm

Roma, 7 giugno 2016

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Federmeccanica e Assistal, dopo sei mesi di trattativa, continuano a ribadire le posizioni del 22 dicembre scorso e impediscono l'avvio di un vero negoziato. Non vogliono riconoscere l'aumento salariale alla stragrande maggioranza della nostra categoria e vogliono penalizzare chi in questi anni ha svolto la contrattazione nei luoghi di lavoro.

Federmeccanica e Assistal a parole chiedono un rinnovamento ma nei fatti vogliono cancellare il contratto nazionale mettendo in discussione contemporaneamente il modello contrattuale – fondato su due livelli negoziali – e il ruolo e il valore del Contratto nazionale quale reale strumento di tutela dei salari e dei diritti di tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.

Di fronte a questa situazione le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm ritengono che non ci sia più tempo da perdere e che è necessario intensificare la mobilitazione con iniziative nei luoghi di lavoro e sul territorio:

per far cambIare Idea alle contropartI e sostenere una vera trattativa.

per realIzzare un buon contrat to nazIonale per tutte le lavoratrIcI e I lavoratorI metalmeccanici

Le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm proclamano:

sciopero dello straordinario e della flessibilità, sabato 28 maggio e sabato 11 giugno;

12 ore di sciopero con iniziative articolate di cui 8 ore con manifestazioni regionali il 9, il 10 e il 15 giugno 2016.

Il rinnovamento che vogliono i metalmeccanici è quello di conquistare un contratto nazionale che:

garantisca il potere d'acquisto del salario per tutti i metalmeccanici;

estenda la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa;

qualifichi le relazioni industriali, faccia ripartire gli investimenti, rilanci una vera politica industriale;

migliori l'organizzazione e le condizioni di lavoro e tuteli tutte le forme di lavoro e l'occupazione;

introduc a nuovi diritti di formazione, welfare, partecipazione e valorizzazione delle professionalità.

Le Segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, impegnano tutte le strutture territoriali e le Rsu per la massima riuscita delle iniziative e invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici a partecipare alle iniziative territoriali e regionali che verranno programmate.

fim - fiom - uilm nazionali

Roma, 24 maggio 2016

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PALOMBELLA (UILM):"NESSUNA APERTURA NÈ PASSI AVANTI"

Lo decidono domani leader Fim Fiom Uilm- incontri tecnici andati male - slitta al 24 nuovo round Il testo integrale dell'agenzia di Stampa Adn Kronos


Si avvia alla paralisi, dopo sei mesi di negoziato, la trattativa tra Federmeccanica e sindacati per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Anche l'ultimo tentativo di accantonare il tema del salario e di concentrarsi sugli altri capitoli del negoziato, dal welfare aziendale alla formazione, infatti, sembra naufragato: gli incontri tecnici di queste ultime due settimane non hanno portato ad alcun passo avanti.

Falliti appaiono anche i tentativi diplomatici di questi giorni per cercare una soluzione al braccio di ferro in corso sul salario tra Federmeccanica, che non vuole concedere aumenti in busta paga che non siano legati alla contrattazione aziendale e alla produttività, e i sindacati, che invece chiedono il recupero del potere di acquisto del reddito indistintamente per tutti i lavoratori nel contratto nazionale.

E nonostante il nuovo appuntamento in Confindustria, che dovrà tirare le somme della trattativa, sia stato aggiornato dal 18 al 24 maggio prossimo, il rischio è che il confronto si traduca in un nuovo buco nell'acqua.


Per questo Fim Fiom e Uilm, che accusano Federmeccanica di 'immobilismo', stanno valutando la proclamazione di un nuovo sciopero generale, nazionale, con cui cercare di dare una scossa al negoziato. La decisione sui tempi e i modi (8 ore o anche solo stop agli straordinari, con o senza manifestazione nazionale) sarà presa domani nel corso di una riunione a tre tra i leader di Fim Fiom e Uilm che tracceranno un bilancio del negoziato. Che il tempo virasse a tempesta si era comunque capito già la scorsa settimana quando Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella avevano inviato al presidente Federmeccanica, Fabio Storchi, una lettera dai toni ultimativi: "o si apre un negoziato vero o sarà mobilitazione".

Critiche rinnovate ancora oggi dai tre leader, interpellati dall'Adnkronos. "Meraviglia la scelta antagonista di Federmeccanica", accusa la Fim di Bentivogli che giudica "totalmente inaccettabile" l'ostinato immobilismo con cui gli industriali meccanici hanno confermato per sei mesi la loro proposta contrattuale sul salario. "Meglio dirlo chiaramente che non si vuole fare il contratto. Così si rischia di far naufragare la migliore spinta all'innovazione", aggiunge il leader Fim, rispedendo al mittente l'unica apertura arrivata da Federmeccanica per una applicazione 'graduale' del nuovo modello contrattuale: "proposta impensabile".


All'attacco anche il leader Fiom, Maurizio Landini . "Siamo ad un passaggio decisivo. il 24 si rischia lo stallo e per fare il contratto rapidamente dobbiamo mettere in campo le iniziative più opportune per sbloccare la situazione . Se non sono sufficienti le nostre argomentazioni mostreremo alle imprese cosa pensa la maggioranza dei lavoratori", dice. E se il sospetto è che in realtà dietro a questo immobilismo Federmeccanica nasconda la "voglia di fare a meno del contratto" se ne assumerà "la responsabilità, perché gli industriali non hanno la patente dell'innovazione e noi quella della conservazione" e la loro proposta con cui cancellare i due livelli contrattuali e puntare solo su quello aziendale "è inaccetabile", conclude.


"Nessuna apertura nè passi avanti" anche per la Uilm di Rocco Palombella: "la proposta di applicazione graduale del nuovo contratto non va bene e anche gli altri aspetti sono rimasti al palo. Lo stesso pacchetto Welfare è più evanescente. E' il salario dunque lo scoglio principale. Per questo dobbiamo ripartire da cose più incisive, da una mobilitazione. Non c'è altro modo nè alternativa: o cediamo noi o loro. Proviamo a far cedere loro", sintetizza.


Ufficio Stampa Uilm Roma, 17 maggio 2016

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Le segreterie nazionali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, a seguito dell'incontro svolto lo scorso 24 marzo 2016 tra i Segretari generali e i Presidenti di Federmeccanica e Assistal, decidono di proclamare 4 ore di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori a cui si applica il Ccnl Federmeccanica e Assistal per mercoledì 20 aprile 2016.

La giornata di mobilitazione nazionale si articolerà con iniziative e manifestazioni unitarie a livello territoriale e sarà preparata con assemblee nei luoghi di lavoro e con attivi regionali delle delegate e dei delegati Fim, Fiom, Uilm eletti nelle Rsu.

L'avvio della mobilitazione unitaria ha l'obiettivo, a 6 mesi dall'avvio del negoziato, di far cambiare e superare le rigidità confermate nell'incontro del 24 marzo dai Presidenti di Federmeccanica e Assistal, che impediscono di realizzare un buon contratto per tutti i metalmeccanici.

Ai Presidenti di Federmeccanica e Assistal i Segretari generali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil hanno ribadito le valutazioni unitariamente espresse su tutti i temi oggetto della trattativa in corso e in particolare di considerare inaccettabile la loro proposta sul salario e sul sistema contrattuale che non riconosce nessun aumento al 95% della categoria.

Il nostro obiettivo è affermare un Ccnl che garantisce il reale potere di acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che qualifica le relazioni industriali, estende la contrattazione di 2° livello su tutti gli aspetti che compongono la prestazione lavorativa, migliora le condizioni di lavoro, tutela tutte le forme di lavoro e tutta l'occupazione, fa ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale: questo è il vero rinnovamento di cui c'è bisogno.

Le Segreterie nazionali Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, sulla base dei documenti definiti lo scorso 15 marzo 2016, invitano pertanto le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici a partecipare alle assemblee e ad aderire allo sciopero nazionale del 20 aprile 2016.

Roma, 29 marzo 2016

Segreterie Nazionali

Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil

 

IL TESTO INTEGRALE DELL'AGENZIA DI STAMPA ASKANEWS

"Oggi a Torino prenderò parte a un grande Attivo unitario di Uilm, Fiom e Fim, in cui spiegherò le ragioni dello sciopero nazionale dei metalmeccanici. Si tratta di quattro ore da tenersi il prossimo 20 aprile. Con me ci saranno i leader dei metalmeccanici di Cgil e Cisl, Maurizio Landini e Marco Bentivogli".

Lo scrive Rocco Palombella, segretario generale della Uilm in un articolo pubblicato questa mattina sull'Unità e in un intervento online su Formiche.net. "Replicheremo l'evento - continua - con il medesimo assetto e gli stessi contenuti per altre quattro volte: il 4 aprile a Bologna, il 6 aprile a Vicenza, il 7 aprile a Milano, l'8 aprile a Bari. Ma da qui al 12 aprile anche altri capoluoghi (i principali di ogni ragione, ndr) saranno caratterizzati da analoghi Attivi in cui interverranno insieme tre segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm.Nel medesimo arco temporale centinaia di assemblee unitarie si svolgeranno nei luoghi di lavoro per rendere note le motivazioni per cui i metalmeccanici incroceranno le braccia e per ascoltare ciò che pensano i lavoratori.

Ma sempre oggi gli imprenditori di Confindustria decideranno chi, tra Alberto Vacchi e Vincenzo Boccia, debba essere il successore di Giorgio Squinzi alla presidenza della Confederazione degli industriali. Lo sciopero e il nuovo vertice di Confindustria possono apparire come eventi scollegati tra loro, ma, invece, presentano una stretta relazione con la nostra vicenda contrattuale". "Speravamo che Federmeccanica ci desse un segnale di ripensamento sulla piattaforma contrattuale a noi esposta, a partire dalla questione salariale - conclude - ma così non è stato. E' nostro obiettivo affermare il ruolo generale del contratto nazionale quale strumento di reale garanzia del potere d'acquisto del salario".

Ufficio Stampa Uilm Roma, 31 marzo 2016

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CONQUISTIAMOCI IL CONTRATTO

ATTIVO REGIONALE UNITARIO DEI DELEGATI FIM-FIOM-UILM DEL PIEMONTE E VALLE D'AOSTA, PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI

31 Marzo 2016 -  Ore 9 -  Cinema Ideal, C.so Beccaria 4, To

·      Per affermare il ruolo del contratto nazionale a difesa del salario di tutti i lavoratori metalmeccanici.

·      Per qualificare ed estendere la contrattazione aziendale e territoriale.

·      Per migliorare le condizioni di lavoro, l'occupazione, relazioni industriali moderne e mature, far ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale.

·      Per far cambiare idea, impostazione e rigidità a Federmeccanica e Assistal.

·      Per sostenere la ripresa del settore metalmeccanico strategico per il nostro Paese.

Partecipano i segretari Nazionali di Fim-Fiom-Uilm

Bentivogli,  Landini, Palombella.

 

Torino, 21 marzo 2016

 

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