Oggetto: CCNL Vigilanza e Sicurezza
Nell'incontro di ieri 27 giugno si è affrontato, in seduta plenaria, il tema del cambio di appalto. Oltre a ribadire quanto già indicato in Piattaforma ed in particolare la necessità che su questa materia si pervenga ad una regolamentazione più efficace di quanto precedentemente stabilito e valida per tutto il personale interessato (compresi gli addetti non decretati), abbiamo sottolineato che l'argomento è stato interessato da modifiche normative rilevanti che rafforzano l'esigenza suddetta: dalla modifica apportata al DLgs. 276/2003, ai Decreti del Job's Act, fino al DLgs. 50/2016 e successive modifiche (Codice Appalti). E' poi necessario, una volta per tutte, comprendere se le Associazioni Datoriali e le Aziende da loro rappresentate intendono definire norme cui viene data attuazione o si intende persistere nei comportamenti elusivi che spesso abbiamo riscontrato.
Tutte le Associazioni datoriali hanno manifestato disponibilità in questa direzione, con una sottolineatura da parte di ASSIV rispetto alla connessione tra cambio di appalto e trasferimento di ramo di azienda (DLgs. 276/2003) che andrebbe esclusa. E' chiaro che tale condizione non è in sé accettabile per le evidenti ripercussioni sotto il profilo giuridico qualora il cambio appalto non sia attuato secondo le norme contrattuali.
Nella seduta ristretta, si è ritornati sugli argomenti della rappresentanza e rappresentatività nonché della bilateralità.
Posto che non vi sono le condizioni per addivenire ad un Protocollo specifico sul primo tema (la natura Confederale non lo consente e i Protocolli esistenti non sono in sé armonizzabili), abbiamo ribadito l'esigenza di definire, per via contrattuale, norme specifiche relative alla Rappresentanza Sindacale e per la contrattazione integrativa. Quanto alla bilateralità, non può rinviarsi una rivisitazione dell'impianto esistente per Ebinvip e un aggiornamento delle prestazioni per Fasiv, sulla falsariga di quanto già realizzato dalle OO.SS. in contesti similari. Le Associazioni datoriali hanno manifestato disponibilità in merito, ma ancora una volta sarà compito delle OO.SS. formulare una proposta di merito.
Il negoziato prosegue il 10 luglio alle ore 11,00 in delegazione trattante e il 13 settembre e il 2 ottobre.
Cordiali saluti.
Il Segretario Nazionale
(S. Franzoni)
Il Segretario Generale
(Brunetto Boco)
I lavoratori del settore, riuniti nell'Attivo Unitario, hanno dato il via libera alla piattaforma per avviare le trattative per il rinnovo
Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore vigilanza privata (scaduto lo scorso 31 dicembre) è ai blocchi di partenza. I rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno trovato un'intesa preventiva per la redazione di un'ipotesi di piattaforma unitaria che potranno sottoporre alle controparti datoriali dopo l'approvazione dell'attivo unitario dei delegati.
La piattaforma unitaria ha l'ambizioso, ma necessario, obiettivo di innovare, provando a proseguire sulla strada della riforma del settore e di tutta la filiera della sicurezza attraverso alcuni punti chiave : unico campo di applicazione che identifichi il perimetro del settore; classificazione del personale che ricomprenda tutte le mansioni e le professionalità richieste nelle attività riconducibili alla sicurezza; rafforzamento della contrattazione di secondo livello e della sua esigibilità, anche per le materie relative all'organizzazione del lavoro; rafforzamento della disciplina del cambio d'appalto, rendendola più cogente e vincolante al fine di impedirne l'elusione; incrementi salariali consoni a sostenere la ripresa dei consumi e coerenti con la specificità professionale del settore.
Si punta a definire un unico contratto nazionale, che sia in grado di delineare puntualmente la "filiera" della sicurezza. Obiettivo raggiungibile solo con un intervento chiaro sui confini del campo di intervento del Contratto Nazionale stesso e con un sistema unico di riconoscimenti economici e normativi per le diverse figure professionali.
"Siamo pronti per avviare un confronto unitario che, in breve tempo, porti alla definizione di un accordo condiviso tra le parti" affermano le Filcams, Fisascat e Uiltucs. "Il settore ha bisogno di regole definite e concertate e di ridare forza alle lavoratrici e ai lavoratori, cercando di recuperare il potere di acquisto e proseguire il confronto con le Istituzioni preposte".
Cicolare ministeriale in allegato.
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