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Il segretario generale Stefano Mantegazza apre assemblea unitaria Fai-Flai-Uila

"Se è vero che Expo è stato un gran successo e se, come sostengono gli esperti, ha accelerato di 15 anni il business delle aziende coinvolte, allora appare ancor più inaccettabile la strategia negoziale finora messa in campo da Federalimentare che tende a rappresentare l'agroalimentare italiano come un settore in crisi e senza prospettive, respingendo le aspettative dei lavoratori per un rinnovo contrattuale innovativo nelle norme proposte ed equo nelle richieste salariali".

Così il segretario generale della Uila, Stefano Mantegazza ha aperto a Roma, davanti a 600 delegati, i lavori degli attivi unitari di Fai-Flai-Uila, conclusi dall'intervento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, convocati per discutere lo stato delle trattative per il rinnovo del Ccnl industria alimentare e decidere le azioni future da intraprendere a livello territoriale.

"La posizione di Federalimentare è ancor più inaccettabile se si considera che da un lato contraddice i numeri sulla crescita di export e fatturato dell'industria alimentare pubblicati sul sito web della stessa organizzazione e, dall'altro, non tiene conto né dei dati economici che segnalano una ripresa in atto né dei risparmi fiscali e contributivi per oltre 8 miliardi € di cui il sistema complessivo delle imprese sta beneficiando" ha proseguito Mantegazza secondo cui è dunque "scandalosa" la contro-proposta di Federalimentare di un incremento retributivo di 7 euro sul triennio, contro i 150 richiesti da Fai-Flai-Uila. A questo proposito il segretario ha precisato "noi non abbiamo vincoli tranne il buon senso e la ragione. Entrambi ci dicono che in un paese dove l'inflazione tende a zero e dove, al contrario, crescono Pil e ricchezza, è anche a questa crescita che occorre agganciare, le nostre richieste salariali".

"Con l'assemblea di oggi avviamo un percorso affinché in tutti i luoghi di lavoro arrivi alle aziende un segnale forte e chiaro: le lavoratrici e i lavoratori vogliono rinnovare il contratto, ma non un contratto qualsiasi, bensì quello che Fai-Flai-Uila hanno definito in una piattaforma che guarda al futuro e che propone nuovi modelli e scelte strategiche" ha concluso.

 

CCNL ALIMENTARE: Inaccettabile la posizione negoziale di Federalimentare

Fai-Flai-Uila avviano assemblee in tutti i luoghi di lavoro per rinnovare il contratto

Fai-Flai-Uila giudicano inaccettabile la posizione negoziale assunta da Federalimentare nella trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro che interessa circa 400.000 lavoratori e che scadrà alla fine del mese di novembre. Una posizione di totale chiusura verso le richieste sindacali che sembra voler riportare indietro il settore di molti anni e che risulta tanto più inaccettabile se rapportata allo stato di buona salute del settore.

Per fare il punto sullo stato della trattativa e decidere le iniziative da assumere, in particolare a livello territoriale, Fai-Flai-Uila hanno convocato oggi a Roma 600 delegati, tra componenti delle delegazioni trattanti, dirigenti e Rsu provenienti da tutta Italia. Al tavolo della presidenza dell'attivo unitario, il commissario nazionale Fai Cisl Luigi Sbarra che ha presieduto i lavori, il segretario generale della Flai-Cgil Stefania Crogi, il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza che ha svolto la relazione introduttiva e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso che ha concluso i lavori dopo un ampio e partecipato dibattito.

Il grande successo di Expo, i dati economici che parlano di una ripresa in atto nel paese e quelli, ancor più positivi, sulla crescita di fatturato ed export del settore alimentare negli ultimi dieci anni, i risparmi fiscali e contributivi per oltre 8 miliardi € di cui il sistema complessivo delle imprese sta beneficiando, contraddicono e smentiscono la posizione espressa da Federalimentare al tavolo negoziale che tende invece a rappresentare un quadro di grande difficoltà in cui vivrebbero le aziende.

Per questo Fai, Flai e Uila respingono con forza la contro-proposta di Federalimentare di un incremento retributivo di 7 euro sul triennio, contro i 150 richiesti nella piattaforma per i quattro anni di durata contrattuale proposta. Una richiesta basata su un ragionamento di semplice buon senso: in un paese dove l'inflazione tende a zero e dove, al contrario, cresce il Pil e con esso la ricchezza, è anche a questa crescita che occorre agganciare le richieste di incremento salariale. Ancor più inaccettabile l'idea avanzata dalla parte datoriale di abolire tutte le flessibilità contrattuali, destrutturando  l'attuale sistema e introducendo un orario settimanale con la possibilità di picchi fino a 72 ore.

Con l'assemblea di oggi, Fai, Flai e Uila intendono avviare un percorso unitario affinché dai luoghi di lavoro di tutta Italia arrivi alle aziende un segnale forte e chiaro sulla volontà delle lavoratrici e dei lavoratori di rinnovare il contratto, ma non un rinnovo qualsiasi, bensì quello che Fai-Flai-Uila hanno definito in una piattaforma innovativa che guarda al futuro e che propone nuovi modelli e scelte strategiche.

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Dichiarazione del segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza

"Non ci stanchiamo di insistere affinché Governo e Parlamento scelgano la strada della decretazione di urgenza soprattutto per rendere efficaci quelle norme che consentiranno alla Rete del lavoro agricolo di qualità di funzionare sul serio. Un provvedimento che deve anche prevedere una premialità per le aziende che sceglieranno di assumere i lavoratori agricoli attraverso la Rete e introdurre un marchio etico, a testimonianza del lavoro regolare che c'è dietro alle produzioni di queste imprese".

Così Stefano Mantegazza, segretario generale Uila-Uil, commenta le dichiarazioni del Ministro Maurizio Martina rese alla Camera davanti alle commissioni riunite Lavoro e Agricoltura nell'ambito della discussione per il contrasto al lavoro irregolare e al caporalato.

"All'interno del decreto, poi, aggiunge il segretario, potrebbero trovare spazio anche le norme previste dal Governo per l'inasprimento delle pene verso i caporali e l'estensione della responsabilità alle aziende che si rendono complici del reato di caporalato".

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Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza

"La morte di chi sotto il sole è pagato due euro l'ora vale per questo governo meno delle due ore di attesa a cui sono stati costretti i turisti in visita al Colosseo. E' triste ma è così."

Stefano Mantegazza commenta così il decreto lampo approvato dal premier Matteo Renzi, dopo l'assemblea sindacale, regolarmente annunciata, che al Colosseo ha lasciato fuori i turisti, ritardandone l'apertura.

"Renzi trova più urgente varare un decreto che limita le libertà sindacali piuttosto che approvare quello che estende il reato di intermediazione illecita di manodopera a chi si mette in combutta con i caporali" aggiunge il segretario ricordando che, ad oggi, il piano di azione della Cabina di Regia contro il caporalato è ancora in stallo e che non sono ancora stati presentati, in commissione giustizia della camera, gli emendamenti annunciati dai Ministri Martina e Orlando.

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Dichiarazione del segretario nazionale Uila-Uil Giorgio Carra

"L'aumento dell'occupazione in agricoltura, in particolare al Sud, è un dato positivo  perché l'incremento di lavoro regolare è sicuramente l'arma migliore contro il fenomeno del caporalato ed è anche il segno evidente che ci sono molte aziende virtuose che preferiscono assumere manodopera regolare anziché ricorrere al lavoro nero". È quanto afferma Giorgio Carra riferendosi ai dati Istat, relativi al secondo trimestre 2015, in cui si segnala una crescita del 5% degli occupati nelle campagne, dato che arriva all'11% nel Mezzogiorno.

"Tuttavia occorre rilevare due aspetti: primo, lo sfruttamento della manodopera esiste al Sud come al Nord; secondo, dietro ai caporali ci sono sempre delle aziende che "avallano" un sistema illecito. Inoltre, si possono mettere in atto meccanismi elusivi dei controlli anche dichiarando meno giornate di quelle effettivamente lavorate dai braccianti. È vero che gli stranieri in agricoltura sono 320mila, un terzo del totale di braccianti (909mila) regolari nelle campagne ma, come è emerso dall'analisi dei dati Inps relativi al 2014 elaborati dalla Uila, il 41% di essi lavora e viene dichiarato per meno di 30 giornate. Lo stesso vale per il 20% di braccianti italiani. È qui, tra le aziende che dichiarano meno di 30 giornate lavorate per bracciante, che andrebbero intensificati i controlli perché è qui che si nasconde il lavoro nero".

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Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza

Aperte, questa mattina a Roma le trattative per il rinnovo del Ccnl industria alimentare, in scadenza a novembre, che interessa circa 400 mila lavoratori e oltre 54.000 aziende.  Al segretario generale Uila, Stefano Mantegazza, il compito di presentare a nome di Fai-Flai-Uila la piattaforma, approvata nello scorso mese di maggio da oltre 1.200 delegate e delegati sindacali. A conclusione dell'incontro sono stati fissati i prossimi incontri: 1, 6 e 7 ottobre.

"Rinnovare questo contratto è un impegno importante che assumiamo con spirito di responsabilità e buon senso" ha detto Mantegazza "forti di un sistema di relazioni sindacali, costruito nel tempo, che ha sempre consentito di individuare equilibri e soluzioni avanzate, anche nel difficile contesto economico che ha caratterizzato gli anni più recenti".

"La piattaforma di Fai-Flai-Uila" ha proseguito Mantegazza "parte proprio da questa consapevolezza e guarda al futuro, proponendo nuovi fronti negoziali e nuove scelte strategiche; è fortemente inclusiva quando chiede eguali e maggiori diritti, tutele e formazione per chi lavora nella stessa azienda o quando propone di rivedere le norme sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, adeguandole alle nuove leggi intervenute".

"Noi vogliamo un contratto che valga per tutti" ha proseguito Mantegazza "per questo chiediamo la garanzia della continuità occupazionale, in caso di cambio appalto; ci preoccupiamo che nessuno resti indietro, anche quando il lavoro è precario e per questo vogliamo ridefinire la disciplina del tempo determinato; proponiamo un contratto nazionale che duri quattro anni affinché la contrattazione di secondo livello possa svolgere a pieno la sua efficacia".

"Sul fronte del welfare" ha concluso il segretario "chiediamo che il sistema della bilateralità del settore si arricchisca di una nuova opportunità: un fondo mutualistico a carico delle imprese che integri la NASPI per chi viene licenziato a due anni dalla pensione".

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Dichiarazione del segretario generale della Uila-Uil, Stefano Mantegazza

"Ci auguriamo che sia fatta immediata chiarezza sull'ultimo drammatico caso che riguarderebbe la morte di un immigrato nelle campagne di Rignano Garganico e speriamo che questa ennesima tragedia di lavoro nero spinga il Governo ad agire con estrema urgenza, come stiamo chiedendo da tempo. Noi condividiamo pienamente le proposte avanzate dai Ministri Martina e Orlando, comprese quelle che abbiamo letto con attenzione dalle pagine di Repubblica, per la lotta a lavoro nero e caporalato, ma è necessario renderle immediatamente operative con un decreto legge".

Così Stefano Mantegazza, segretario generale Uila-Uil, in seguito alle ultime notizie relative ad un nuovo caso di sfruttamento in provincia di Foggia, lancia un appello al Governo ad intervenire tempestivamente per contrastare il fenomeno.

"Vorremmo che i buoni propositi dei ministri fossero integrati con le proposte che presenteremo, domani, alla riunione convocata presso il Mipaaf per illustrare il piano di azione del Governo sul tema" aggiunge Mantegazza.
"Sono alle porte la raccolta dell'uva e delle olive, gli ultimi due momenti dell'anno in cui centinaia di migliaia di braccianti agricoli saranno impegnati nel lavoro sui campi. E' dunque questa l'occasione per segnare un cambio di rotta e intervenire con attività concrete. La cartina di tornasole tra i buoni propositi e le azioni operative, infatti, si vedrà dallo strumento che il governo sceglierà di adottare: se si interverrà con un decreto le misure saranno immediatamente operative, mentre se si opterà per un disegno di legge sarà l'ennesimo segnale che i buoni propositi andranno in soffitta."

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Oggi, alle 17.30, nella Sala dell'Antico Macello di Po, in via Matteo Pescatore 7 a Torino, la Fondazione Argentina Altobelli e l'Istituto Ismel presentano il volume del ricercatore ISMEL Enrico Miletto intitolato Sono stati anni eroici. La UIL TERRA e il sindacalismo riformista. Alla presentazione, oltre all'autore, parteciperanno il Segretario Generale UIL Piemonte Gianni Cortese, il Segretario Generale Nazionale UILA Stefano Mantegazza e il vice Presidente dell'Istituto Salvemini Marco Brunazzi. Modererà la direttrice dell'Istituto Ismel Marcella Filippa.

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Mercoledì, 22 Aprile 2015 11:00

730 gratis agli iscritti UILA

Notizia importante. Il modello 730 sarà gratuito per tutti gli iscritti al sindacato agroalimentare UILA della provincia di Alessandria.

All'atto della compilazione della denuncia dei redditi 730/2015 in tutti gli uffici CAF UIL della provincia di Alessandria, gli iscritti UILA non pagheranno il costo della compilazione perchè le spese saranno a carico della UILA.

Chi non è ancora iscritto al sindacato UILA UIL può iscriversi per usufruire di questo importante servizio offerto dalla categoria.

Per info contattare il Segretario territoriale UILA Tiziano Crocco al seguente numero: 339 5043850

 

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Comunicato stampa Fai-Flai-Uila

"Gli Esecutivi unitari di Fai, Flai e Uila, riunitisi oggi a Roma alle presenza di Luigi Sbarra, Commissario Fai Cisl, Stefania Crogi, Segretario Generale Flai Cgil e Stefano Mantegazza, Segretario Generale Uila Uil, hanno approvato l'Ipotesi di Piattaforma per il Rinnovo del Contratto Collettivo nazionale di lavoro dell'Industria Alimentare. Un comparto che conta circa 400.000 addetti, complessivamente 58.000 imprese e un fatturato che nel 2014 ha raggiunto 132 miliardi di Euro". Lo comunicano in una nota i sindacati di categoria.


"L'industria alimentare, pur nel contesto di crisi che tutti conosciamo, ha reagito meglio di altri settori manifatturieri e con segnali positivi a partire dall'export che, nel 2014, fa segnare una crescita del 3,1% rispetto al 2013. In tale contesto il rinnovo del CCNL può essere, proprio nell'anno dell'Expo, l'occasione per porre la cultura e la produzione alimentare italiana al centro delle politiche nazionali e continentali dello sviluppo. La contrattazione collettiva deve essere una opportunità per l'intera industria alimentare, per stimolare gli investimenti e creare nuovi e stabili posti di lavoro".


"Tra i punti qualificanti dell'Ipotesi di Piattaforma si evidenzia, in tema di relazioni sindacali, la richiesta di inserire nel CCNL un sistema permanente di formazione congiunta ed il coinvolgimento di tutti i lavoratori in programmi aziendali di formazione professionale. Inoltre, si ribadisce l'importanza di applicare il Contratto del settore alimentare a tutti i lavoratori della stessa filiera produttiva, prevedendo in caso di cambio di appalto, la garanzia della continuità occupazionale, assieme all'intera anzianità maturata".

"Per la Certificazione etica delle aziende – prosegue la nota - si chiede che le procedure di accreditamento siano affidate a soggetti ed organismi terzi, prevedendo la consultazione delle Rsu.
Sugli assetti contrattuali è essenziale la diffusione della contrattazione di secondo livello e l'estensione del diritto di assemblea nelle aziende con meno di 15 dipendenti. La piattaforma prevede, inoltre, l'istituzione di rappresentanti sindacali di bacino.


Si chiedono poi sistemi e percorsi che aiutino la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Importanti anche le richieste in merito ai tempi di conciliazione di vita e di lavoro con un riordino della regolazione contrattuale dei congedi parentali che preveda una loro fruibilità su base oraria; il congedo parentale fino ai 14 anni di vita dei figli; un giorno in più per la malattia del figlio e la retribuzione di almeno 2 giorni di permesso in caso di sua malattia. In materia di Welfare contrattuale si chiede la costituzione di un sistema mutualistico a carico delle imprese che garantisca, ai lavoratori licenziati a due anni dalla pensione, una integrazione adeguata a quanto previsto dalla NASPI.

Su ambiente di lavoro, igiene e sicurezza occorre regolare in via contrattuale comuni tutele e prerogative per quelle "comunità di sito", formate dai lavoratori alle dirette dipendenze dell'azienda e dai dipendenti di ditte terze, appartenenti ad altri settori produttivi e comparti contrattuali, che operano all'interno dell'azienda alimentare. A questi lavoratori va assicurato eguale accesso ai servizi aziendali (mensa, trasporto, ecc.) e l'istituzione degli Rls di sito.
Inoltre, per i nuovi assunti a tempo indeterminato, al fine di armonizzare e rafforzare i trattamenti, si chiede che si attivino modalità di maggiori tutele occupazionali.


Infine, ma non ultimo – concludono Fai, Flai e Uila - chiediamo un aumento salariale di 150 euro mensili, una richiesta che parte dalla convinzione che, nel rinnovato contesto economico, la politica e la dinamica retributiva debbano contribuire all'espansione della domanda interna e a stimolare la competitività delle imprese e la loro capacità di creare lavoro stabile e qualificato".
Nella stessa giornata, sono state approvate anche le Ipotesi di piattaforme per il rinnovo dei Ccnl della Cooperazione di trasformazione alimentare e della Panificazione.
Prossimo appuntamento, a Cervia, il 25 e 26 Maggio 2015, a conclusione del percorso di consultazione dei lavoratori nei singoli stabilimenti.

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http://www.lavoroitalianoagroalimentare.eu/: è il link alla nuova versione telematica del "lavoro italiano agroalimentare", notiziario di informazione della Uila-Uil sul quale, da oggi, sarà possibile leggere, approfondire e discutere, giorno per giorno, gli argomenti del settore agroalimentare e non solo.
Il nuovo notiziario della Uila si adatta alle moderne esigenze di comunicazione veloce e si propone come uno strumento di lavoro e condivisione collettiva per l'organizzazione e per tutti i lavoratori.

L'obiettivo del giornale è, infatti, da un lato divulgare notizie che riguardino il lavoro, in particolare quello agricolo e alimentare, dando più in generale, risalto anche a news di carattere economico e, dall'altro, fare in modo che sia uno spazio per tutta la Uila, aperto al contributo di tutti.

In apertura del nuovo giornale on-line, l'editoriale del segretario generale Stefano Mantegazza che, riferendosi a questa nuova avventura editoriale, scrive: "è una sfida da far tremare le vene ai polsi, non ci sono più le barriere dei tempi di spedizione; ci siamo solo noi, tutti in presa diretta. Da qui, l'impegno rinnovato a dialogare con tutti".

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