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Giovedì, 02 Settembre 2021 09:13

Nuovo piano pandemico per la sicurezza sul lavoro

Il 29 gennaio 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale l’accordo sul “Piano strategico – operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale” (il cosiddetto “PanFlu 2021-2023”).

Il documento, valido per il triennio 2021 -2023, contiene le indicazioni delle azioni da intraprendere per scongiurare gli effetti negativi di una nuova pandemia.

L’ultimo Piano Pandemico risaliva al 2006 e, infatti, ciò che è accaduto lo scorso anno ci ha trovato tutti impreparati.
Per quanto riguarda gli obblighi in capo ai datori di lavoro, il Piano, raccomanda alle aziende la predisposizione di misure di prevenzione e protezione adeguate, nonché la rimodulazione dell’organizzazione delle risorse, delle strutture e delle procedure di lavoro in risposta ad un’eventuale emergenza pandemica.

Sicurezza sul lavoro, obblighi da rispettare nel nuovo Piano Pandemico

Se davvero l’esperienza Covid ha insegnato qualcosa, quel qualcosa sicuramente è la necessità di non farsi trovare impreparati di fronte ad un’epidemia di massa.

Il nuovo Piano Pandemico Influenzale nasce, infatti, proprio con lo scopo di fornire le indicazioni necessarie per evitare la diffusione di qualsiasi virus influenzale in tutti i contesti della vita quotidiana e nei luoghi di lavoro.

Già il Decreto Legislativo del 4 aprile 2008 n.81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, prevede l’obbligo in capo al datore di lavoro di individuare i rischi generali e i rischi specifici connessi alle particolari modalità di esecuzione del rapporto di lavoro e predisporre le misure di prevenzione e protezione adeguate.

Viceversa, anche il lavoratore è tenuto a cooperare e, in questo senso, a prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro.

Una pandemia influenzale, tra l’altro, incide negativamente anche sull’organizzazione aziendale, per cui l’impresa potrebbe vedere il suo normale flusso di operazioni disturbato o addirittura interrotto. Ecco perché, raccomanda il Ministero della Salute, risulta indispensabile che le aziende si preparino tempestivamente, predisponendo piani adatti alle loro dimensioni, alle loro attività e alla loro specifica rilevanza economica.

I piani specifici, in estrema sintesi, devono prevedere misure che siano volte alle seguenti finalità:

  • protezione della salute dei lavoratori per ridurre il rischio di contagio tra i lavoratori e garantire la continuità delle attività aziendali;
  • organizzazione delle risorse per consentire il lavoro in sicurezza e l’implementazione di competenze specifiche affinché tutti siano pronti a svolgere i loro compiti in caso di pandemia

Nuovo Piano Pandemico: le indicazioni di sicurezza per i datori di lavoro

Il documento si prefigge un obiettivo generale, quello di raggiungere una preparazione e una consapevolezza tale da offrire una risposta efficace a una futura pandemia influenzale.

Per quanto riguarda le misure pratiche, la regola che devono seguire i datori di lavoro è quella di predisporre, a monte, un programma di prevenzione in caso di emergenza influenzale, che contenga i seguenti provvedimenti:

  • la sospensione di tutte le attività aziendali che prevedono assembramento di persone;
  • l’adozione di misure sulla base degli aspetti epidemiologici della pandemia (quali teleconferenze, telelavoro, modifiche degli spazi di lavoro, installazione di barriere di protezione impermeabili tra i clienti e il personale);
  • la disinfezione delle superfici contaminate con detergenti normalmente reperibili in commercio con una formulazione attiva nei confronti del patogeno specifico del tipo di pandemia;
  • la programmazione di sanificazioni ordinarie e/o straordinarie degli ambienti;
  • il garantire la presenza in sicurezza dei lavoratori all’interno della struttura, ma al contempo limitare l’esposizione al rischio di contagio;
  • in fase di organizzazione dei processi di lavoro, tenere conto della situazione familiare dei dipendenti e dei possibili obblighi di assistenza che ne possono derivare.

Sono queste le misure che, in caso di infezione a forte rischio di contagio, le aziende devono porre in essere tenendo conto, ovviamente, delle esigenze e della specifica tipologia di attività svolta.

Andrea Farinazzo (@Sicurezza in Rete)

dal sito: https://www.uilpa.it/

SAN.ARTI. è il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per le lavoratrici e i lavoratori dell’artigianato costituito il 23 luglio 2012 in attuazione dell’accordo interconfederale e dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Sono Soci Fondatori del Fondo: le organizzazioni imprenditoriali dell’artigianato – Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, C.L.A.A.I., le organizzazioni sindacali confederali dei lavoratori CGIL, CISL e UIL. Lo scopo del Fondo è fornire ai propri iscritti e agli aventi diritto, assistenza integrativa sanitaria e socio-sanitaria. 

Il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa (SAN.ARTI.), ha prorogato le prestazioni straordinarie legate all’emergenza sanitaria Covid-19 fino al 30 Giugno 2021. PRESTAZIONI STRAORDINARIE COVID-19

Ecco le prestazioni Covid-19:

Indennità da isolamento domiciliare in caso di positività al virus 

30 euro al giorno per un massimo di 10 giorni l’anno 

 

Indennità per ricovero in caso di positività al virus 

100 euro per ogni notte di ricovero per un massimo di 50 giorni l’anno 

 

Indennità forfettaria post ricovero o post terapia intensiva 

nel primo caso si tratta di 1.000 euro, nel secondo caso di 2.000 euro 

 

Rimborso delle franchigie  per la quota a carico  dell'iscritto, per accertamenti diagnostici e visite  specialistiche private  effettuate fino al 30 giugno 2021 utilizzando le strutture convenzionate 

2 Test sieroligici * per la ricerca degli  anticorpi IgM e IgG anti SARS-CoV-2 che rileva se presenti, ed in quale  quantità, gli anticorpi al nuovo Coronavirus 

4 Tamponi *  di cui due tamponi naso faringei molecolari per ricerca dell’RNA virale del COVID-19; 

due tamponi naso faringei rapidi per la ricerca degli antigeni virali del virus 

SARS-CoV-2 

*per il periodo dal 1° Gennaio al 30 Giugno 2021

SIAMO A TUA DISPOSIZIONE!

Per informazioni ed assistenza:

Serena Piscitello - sportello SAN.ARTI. Via FIUME 10 Alessandria
Si riceve su appuntamento chiamando il numero: 351 6210216

Pubblicato in Notizie: UIL Artigianato

Il presente documento intende offrire indicazioni procedurali circa la riammissione in servizio dopo assenza  per malattia COVID-19 correlata e la certificazione che il lavoratore deve produrre al datore di lavoro. Alla luce della normativa vigente a livello nazionale e del “Protocollo condiviso di aggiornamento delle  misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di  lavoro” siglato in data 6 aprile 2021, le fattispecie che potrebbero configurarsi sono quelle di seguito indicate. 

A) Lavoratori positivi con sintomi gravi e ricovero 

In merito al reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID-19, coloro che si sono ammalati e  che hanno manifestato una polmonite o un’infezione respiratoria acuta grave, potrebbero presentare una ridotta  capacità polmonare a seguito della malattia (anche fino al 20-30% della funzione polmonare) con possibile  necessità di sottoporsi a cicli di fisioterapia respiratoria. Situazione ancora più complessa è quella dei soggetti  che sono stati ricoverati in terapia intensiva, in quanto possono continuare ad accusare disturbi rilevanti, la cui  presenza necessita di particolare attenzione ai fini del reinserimento lavorativo. 

Pertanto il medico competente, ove nominato, per quei lavoratori che sono stati affetti da COVID-19 per i  quali è stato necessario un ricovero ospedaliero, previa presentazione di certificazione di avvenuta  negativizzazione secondo le modalità previste dalla normativa vigente, effettua la visita medica prevista  dall’art.41, c. 2 lett. e-ter del D.lgs. 81/08 e s.m.i (quella precedente alla ripresa del lavoro a seguito di assenza  per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi), al fine di verificare l’idoneità alla  mansione - anche per valutare profili specifici di rischiosità - indipendentemente dalla durata dell’assenza  per malattia.  

B) Lavoratori positivi sintomatici  

I lavoratori risultati positivi alla ricerca di SARS-CoV-2 e che presentano sintomi di malattia (diversi da quelli  previsti al punto A) possono rientrare in servizio dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla  comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata  persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3  giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test). 

C) Lavoratori positivi asintomatici 

I lavoratori risultati positivi alla ricerca di SARS-CoV-2 ma asintomatici per tutto il periodo possono  rientrare al lavoro dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al  termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test). 

Pertanto, il lavoratore di cui alle lettere B) e C), ai fini del reintegro, invia, anche in modalità telematica, al  datore di lavoro per il tramite del medico competente ove nominato, la certificazione di avvenuta  negativizzazione, secondo le modalità previste dalla normativa vigente. 

I lavoratori positivi la cui guarigione sia stata certificata da tampone negativo, qualora abbiano  contemporaneamente nel proprio nucleo familiare convivente casi ancora positivi non devono essere considerati alla stregua di contatti stretti con obbligo di quarantena ma possono essere riammessi in servizio  con la modalità sopra richiamate. 

D) Lavoratori positivi a lungo termine 

Secondo le più recenti evidenze scientifiche i soggetti che continuano a risultare positivi al test molecolare per  SARS-CoV-2 e che non presentano sintomi da almeno una settimana (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e  anosmia che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione), possono interrompere l’isolamento  dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi (cfr. Circolare Ministero della salute 12 ottobre 2020). 

Tuttavia, in applicazione del principio di massima precauzione, ai fini della riammissione in servizio dei  lavoratori si applica quanto disposto dal richiamato Protocollo condiviso del 6 aprile 2021. Pertanto, ai fini del reintegro, i lavoratori positivi oltre il ventunesimo giorno saranno riammessi al  lavoro solo dopo la negativizzazione del tampone molecolare o antigenico effettuato in struttura  accreditata o autorizzata dal servizio sanitario; il lavoratore avrà cura di inviare tale referto, anche in  modalità telematica, al datore di lavoro, per il tramite del medico competente, ove nominato. Il periodo eventualmente intercorrente tra il rilascio dell’attestazione di fine isolamento ai sensi della Circolare  del 12 ottobre e la negativizzazione, nel caso in cui il lavoratore non possa essere adibito a modalità di  lavoro agile, dovrà essere coperto da un certificato di prolungamento della malattia rilasciato dal medico  curante. 

Nella fattispecie prevista dal presente paragrafo non si ravvisa la necessità da parte del medico competente,  salvo specifica richiesta del lavoratore, di effettuare la visita medica precedente alla ripresa del lavoro per  verificare l’idoneità alla mansione” (art. 41, comma 2, lett. e-ter) del D.lgs. 81/08. 

E) Lavoratore contatto stretto asintomatico 

Il lavoratore che sia un contatto stretto di un caso positivo, informa il proprio medico curante che rilascia  certificazione medica di malattia salvo che il lavoratore stesso non possa essere collocato in regime di lavoro  agile (cfr. messaggio Inps n. 3653 del 9 ottobre 2020). 

Per la riammissione in servizio, il lavoratore dopo aver effettuato una quarantena di 10 giorni dall’ultimo  contatto con il caso positivo, si sottopone all’esecuzione del tampone e il referto di negatività del tampone  molecolare o antigenico è trasmesso dal Dipartimento di Sanità Pubblica o dal laboratorio dove il test è stato  effettuato al lavoratore che ne informa il datore di lavoro per il tramite del medico competente, ove nominato. 

La presente Circolare è passibile di ulteriori aggiornamenti che terranno conto dell’evolversi del quadro epidemiologico, delle conoscenze scientifiche e del quadro normativo nazionale. 

  

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Da settimane CGIL, CISL e UIL chiediamo l'apertura di un confronto con Assodelivery sul tema delle misure di contrasto e di contenimento della diffusione del Covid-19. Finora l'associazione che rappresenta le principali aziende del food delivery non ha ritenuto utile nemmeno un cenno di risposta.

Un atteggiamento sbagliato, quello di Assodelivery, specie in un settore in cui vediamo crescere il rischio di comportamenti al limite della legalità e in cui le condizioni di lavoro sono molto lontane dall'essere dignitose. E questo è ancora più paradossale per un servizio che è stato considerato essenziale nella pandemia.

Leggiamo sul Corriere Economia un'interessante intervista della vicepresidente della Associazione, general manager di Glovo, che apre anche alla possibilità di addivenire ad un accordo per riconoscere alcuni diritti.

E' quello che il sindacato chiede da sempre per questi lavoratori: dare loro dignità e diritti, partendo dalle reali condizioni di svolgimento della prestazione lavorativa e dalle tante sentenze e pronunciamenti che si stanno susseguendo in questi mesi che contestano la natura autonoma di questi lavoratori, indicando la etero organizzazione come condizione prevalente.

Ricordiamo che il "decreto riders" approvato lo scorso novembre stabilisce alcuni diritti di base, ma poi affida esplicitamente gli aspetti retributivi alla contrattazione collettiva, contrattazione che dovrà intervenire entro 12 mesi e che potrà anche regolamentare ferie, malattia, trasparenza degli algoritmi, diritto alla disconnessione, alla privacy, all'associazione sindacale, insieme a tutte le altre protezioni che solo un vero contratto può riconoscere.

Si apra, quindi, immediatamente un confronto finalizzato a negoziare con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale diritti e tutele per i lavoratori. E' questo il miglior segnale da mandare ai rider impegnati in attività essenziali sottraendoli da condizioni di ingiustificato e inaccettabile sfruttamento.

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Giovedì, 23 Aprile 2020 16:40

TUTELA INAIL IN CASO DI CONTAGIO COVID - 19

TUTELA INAIL IN CASO DI CONTAGIO COVD - 19


Il Decreto Legge "CURA ITALIA"è intervenuto a tutela dei lavoratori che contraggono il contagio da Covid‐19 in occasione di lavoro.
L'INAIL ha chiarito che la tutela assicurativa spetta ai lavoratori che abbiano contratto l'infezione da Covid‐19 in occasione di lavoro
Questa tutela spetta innanzi tutto agli Operatori Sanitari in ragione dell'elevato rischio di contagio a cui sono esposte.
Inoltre ad un elevato rischio di contagio possono essere ricondotte tutte le attività lavorative che comportano il contatto con il pubblico/utenza
In caso di contagio Covid bisogna attivare la denuncia di infortunio sul lavoro


LA CASISTICA
Personale che opera negli Ospedali, nelle Case di Riposo, ed in altri ambiti socio‐sanitari (sia pubblici che privata): medici, infermieri, oss, ecc
Lavoratori che svolgono attvità che comportano un costante contatto (vicinanza) con le persone (utenza/clienti/pubblico): lavoratori addetti al front office, alla cassa, alle vendite, al trasporto pubblico, alle pulizie in ambienti sanitari e simili, tecnici ospedalieri, ecc...

INDENNIITA' GIORNALIERA INAIL (qualora non già retribuita dal datore di lavoro)
L'indennizzo INAIL viene riconosciuto a fonte della certificazione medica che dimostra il contagio da CPVID‐19. Viene riconosciuto dal primo giorno di contagio oppure dal primo giorno della quarantena (se il contagio viene scoperto durante questo periodo), fino a guarigione clinica. I casi già denunciati come malattia devono essere riconvertiti in infortunio Covid‐19 in caso di analisi sanitaria del contagio.

INFORTUNI COVID‐19 IN ITINERE
Sono riconosciuti come infortuni Covid‐19 i casi in cui il contagio avviene nel tragitto casa/lavoro.

DECESSO PER COVID‐19
Ai superstiti dei lavoratori deceduti a seguito di infortunio per COVID‐19 viene riconosciuta una rendita ai superstiti
Per informazioni contattare le nostre sedi:


SEDE PROVINCIALE:

ALESSANDRIA Via Fiume, 10 Tel 0131 287727
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


SEDI ZONALI:

ACQUI TERME, Via Baretti 12/14 Tel 0144 57426
Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 


CASALE MONFERRATO, Via Leoni, 12 Tel. 0142 453210

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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NOVI LIGURE Via Isola, 28 Tel 0143 2816
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OVADA Via Piave, 51 Tel 0143 823042
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TORTONA, Via Bandello. 39 Tel 0131 861443
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VALENZA, Via Matteotti, Tel 0131 953670
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Ieri Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto un Verbale di Incontro con la Regione, che si è tenuto lo scorso11 aprile, rappresentata dall'Assessore Elena Chiorino che, pur in assenza di un accordo regionale con gli istituti di credito presenti in Piemonte, ha concordato con il Sindacato alcuni impegni per garantire l'anticipo di CIGO, FIS, CGID a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori sospesi dal lavoro con il Covid-19, tramite la Convenzione nazionale ABI/CGIL-CISL-UIL del 30 marzo 2020.

La Convenzione ABI/OO.SS. ha ottenuto una grande adesione dell'intero sistema bancario nazionale, più del 92% degli istituti di credito ha già aderito all'impegno dell'anticipo.

Anche in Piemonte l'adesione è stata molto alta, sono pochissime le banche che non hanno ancora risposto (vi alleghiamo l'elenco degli Istituti di Credito con sedi in Piemonte che hanno aderito) tuttavia permangono criticità e problemi che abbiamo chiesto alla Regione di affrontare:

a)     mancano ancora procedure operative certe che assicurino ai lavoratori delle banche ed ai correntisti le soluzioni telematiche necessarie a garantire sicurezza e trasparenza di informazione sugli anticipi;

b)     le banche aderenti alla convenzione ABI non hanno ancora fornito le garanzie necessarie ad operare anche nei confronti di lavoratori che non rientrano tra i propri correntisti e quindi manca ancora una garanzia generale sull'anticipo;

c)     si è registrata, almeno in questa prima fase, una non volontà per le Banche ad aderire ad accordi bilaterali con la Regione Piemonte per facilitare l'anticipazione ai lavoratori, che viceversa non si è manifestata in Emilia e Lombardia dove invece si sono concordati gli anticipi in un accordo regionale con le parti sociali;

d)     un problema particolare si pone per i correntisti di Banco Posta, ad oggi esclusi dalla possibilità dell'anticipo, per i quali e necessario un accordo nazionale specifico sul quale sono impegnate le strutture nazionali.

Con il Verbale sottoscritto la Regione ha assunto i presenti impegni:

1)     chiederà all'ABI regionale e a tutte le Banche aderenti alla convenzione nazionale di conoscere banca per banca, tutte le procedure e le condizioni di accesso al credito per i lavoratori;

2)     di conoscere, anche tramite l'ABI regionale, quali sono le banche che si rendono disponibili ad aprire nuovi conti correnti per i lavoratori che non sono già propri correntisti ed a quali condizioni;

3)     la Regione si impegna a garantire il massimo di pubblicizzazione sul sito web regionale dedicato, ovvero la pagina relativa agli anticipi della cassa integrazione (restano validi fino a scadenza 31/12/2020 gli accordi a suo tempo sottoscritti con Intesa San Paolo e Banca Sella sulla CIGS) per consentire a tutti lavoratori di accedere alle informazioni per richiedere l'anticipazione dell'integrazione sindacale.

4)     la Regione costituirà un FONDO DI GARANZIA presso Finpiemonte finalizzato a consentire l'anticipazione, anche tramite il sistema bancario, ai lavoratori. Lo stanziamento iniziale sarà di circa 5 milioni di euro per crescere all'occorrenza. Nelle prossime ore la Regione insieme a FINPIEMONTE e a Cgil Cisl Uil sottoscriveranno un Protocollo di costituzione del Fondo con le finalità e le modalità operative, che verrà approvato con una DGR dalla Giunta Regionale.

Questo fondo regionale, che aumenta le garanzie verso il rischio di insoluto per le banche, potrebbe essere utilizzato in particolare per incentivare le Banche e per garantire la gratuità ai lavoratori che dovranno aprire nuovi conti correnti per accedere all'anticipo.

Infine se la Convezione ABI/OO.SS. nazionale terrà fede agli impegni e saprà garantire "il trattamento di miglior favore" e quindi la gratuità per i lavoratori, il Fondo di Garanzia piemontese potrebbe essere utilizzato anche per permettere al sistema bancario di agevolare prestiti diretti alle aziende purché finalizzati a consentire l'anticipo degli ammortizzatori ai propri dipendenti.

CGIL CISL UIL Piemonte auspicano che la Regione sappia concretizzare questi impegni anche per superare le criticità ancora presenti nella Convenzione nazionale per gli anticipi.

Abbiamo inoltre sollecitato la Regione ha concretizzare la disponibilità delle banche ad anticipare l'integrazione salariale anche ai lavoratori che hanno altri tipi di pagamenti finanziari in corso, già in alcune prime circolari operative sugli anticipi, la "cessione del quinto" non è più ostativa all'accesso all'anticipo.

LE DOMANDE DI ANTICIPO

La prima cosa da fare è quella di invitare tutte le strutture a sollecitare le richieste dei lavoratori alle proprie banche per l'invio delle domande, in modo, anche tramite questa via, di sollecitare le banche ad avviare rapidamente le procedure.

Diverse banche hanno avviato le procedure operative, altre hanno annunciato di essere prossime a farlo, noi pensiamo che entro lunedì prossimo quasi tutti le banche inizieranno a raccogliere le domande per l'anticipo.

Bisognerà seguire con attenzione il sito della Regione che raccoglie tutti gli "Avvisi Pubblici" delle singole Banche con istruzioni e riferimenti.

Appena verrà sottoscritto il Protocollo sul Fondo di Garanzia, sarà nostra cura farvelo pervenire rapidamente.

Vi invitiamo a segnalarci eventuali problemi e difficoltà che dovessero emergere nel rapporto con gli Istituti di Credito

p. la CGIL Piemonte                    p. la CISL Piemonte                            p. la UIL Piemonte

Claudio Stacchini                          Giovanni Baratta                              Maria Teresa Cianciotta

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In seguito all'emergenza Covid è stata esteso anche ai lavoratori dipendenti con riduzione o sospensione dell'orario di lavoro (ad esempio per cassa integrazione) per un periodo di almeno 30 giorni e ai lavoratori autonomi e ai professionisti che abbiano subito un calo del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell'ultimo trimestre 2019. l'operatività del fondo Gasparrini. Inoltre, per tutte le ipotesi di accesso al Fondo, che prevede il diritto per i titolari di un mutuo contratto per l'acquisto della prima casa che siano nelle situazioni di temporanea difficoltà di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate fino a 18 mesi: non è più richiesta la presentazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE); è possibile beneficiare anche per chi ha già fruito in passato della sospensione (purché l'ammortamento sia ripreso da 3 mesi); è stato previsto che il Fondo sopporti il 50% degli interessi che maturano nel periodo della sospensione.
Le istruzioni su come far richiesta e la nuova modulistica sul sito del Dipartimento del Tesoro del MInistero dell'economia e delle Finanze.
Lo speciale "liquidità a famiglie e imprese" e le relative Faq sul sito del MInistero dell'economia e delle finanze

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Le associazioni Provinciali della Proprietà Confedilizia, Uppi e Appc e degli inquilini Sunia Sicet Uniat, concordano sulla necessità di assistere Locatori e Conduttori nella possibilità di ridurre, il regolare pagamento del canone di locazione a fronte di comprovate riduzioni del reddito dei conduttori causati dalle sospensioni delle attività lavorative.
All'interno di questo quadro di difficoltà si collocano anche i contratti transitori sottoscritti da studenti universitari e lavoratori in trasferta per i quali è necessario trovare modalità di gestione che tengano conto delle esigenze di proprietari e inquilini in questa eccezionale emergenza.

Si ricorda che per ridurre il canone occorre sottoscrivere un accordo fra Proprietario ed Inquilino che dovrà essere registrato all'Agenzia delle Entrate senza oneri.
Per tale ragione le Associazioni forniranno la propria assistenza a quanti necessitano di adottare tali misure e nel contempo hanno richiesto al Prefetto e ai Comuni centri zona in cui vige l'accordo territoriale di convocare urgentemente un incontro virtuale per richiedere contributi a sostegno dei canoni ridotti.

Le Organizzazioni dei Proprietari e degli Inquilini ritengono in particolare necessario che i Comuni adottino rapidamente misure volte ad alleviare questa situazione di disagio ad esempio costituendo un FONDO STRAORDINARIO COMUNALE chiamato "Emergenza affitti Covid-19". Tale Fondo potrebbe essere alimentato con risorse proprie o con le risorse attualmente disponibili per i fondi FIMI e ASLO (per i Comuni a cui sono già stati concessi) o con il Fondo Sostegno Locazione (L. 431/98) di cui la Regione Piemonte ha deliberato il 27.03.2020.
Le Associazioni, con questa iniziativa, intendono evitare inutili conflittualità fra Locatore e Conduttore per la morosità che, seppure incolpevole, potrebbe generare lo sfratto e azioni legali nei confronti degli inquilini insolventi.

Pubblicato in Notizie UNIAT

Titolo corso in FAD: Coronavirus COVID-19: prevenzione, gestione, assistenza, salute mentale e responsabilità del professionista sanitario.
Corso di formazione a distanza - tipologia formativa: autoapprendimento senza tutoraggio
Questa attività e stata predisposta, in accordo con le regole indicate dalla Commissione Nazionale ECM, da Associazione O.P.E.S. in collaborazione con Elearnit.
Associazione O.P.E.S. è accreditata dalla Commissione Nazionale ECM (numero di accreditamento: 267; a fornire programmi di formazione continua per tutte le professioni.
Associazione O.P.E.S. si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza etica di questa attività ECM.

Il programma è stato accreditato dal provider con il codice evento: 267-295488
Data di attivazione: 08-05-2020
Data di scadenza: 31-12-2020
L'attività avviene senza la partecipazione di uno sponsor commerciale.
Professione/i e disciplina/e alle quali è rivolto il corso:
TUTTE LE PROFESSIONI e specificare quali
Durata prevista dell'attività formativa: 30 ore
Numero di crediti assegnati al programma FAD una volta superato il test di apprendimento: 31.5
Costo: per iscritti UIL FPL gratuito

Metodologia del corso e mezzo/i tecnologico/i per la fruizione del corso: FAD (formazione a distanza) in modalità autoapprendimento senza tutoraggio didattico con i formati, i supporti, gli
strumenti e i servizi indicati ed erogati dalla piattaforma LMS Scorm "Associazione O.P.E.S. ".
Procedura per sottoscrivere la partecipazione
Il partecipante troverà le informazioni su come registrarsi sulla piattaforma e attivare i corsi sulla pagin a http://www.opesformazione.it 

PROVIDER ECM NAZIONALE NR.267
Indicazioni di massima sulle procedure di valutazione e certificazione.
• Test di verifica dell'apprendimento: il test è costituito da un questionario a risposta quadrupla, di cui una sola corretta, riguardante le principali tematiche trattate in tutti i moduli
costituenti il corso. Per superare il test, è necessario rispondere correttamente ad almeno il 80% delle domande. Il partecipante che non riesca a superare il test potrà ripeterlo; ogni
volta la sequenza delle domande e delle risposte varierà rispetto ai tentativi precedenti (randomizzazione casuale).
• Rilascio dell'attestazione di attribuzione dei crediti ECM: un certificato di frequenza scaricabile in formato PDF sarà automaticamente disponibile per tutti gli utenti che abbiano
completato il corso con il superamento del test di verifica dell'apprendimento. Gli utenti che ne abbiano diritto (ovvero partecipanti che abbiano completato la scheda anagrafica, che appartengano alle professioni e discipline per le quali il corso è stato accreditato e che abbiano completato il corso con il superamento del test di verifica dell'apprendimento e con
la compilazione della scheda di valutazione della qualità percepita) potranno visualizzare, scaricare e stampare l'attestazione di attribuzione dei crediti ECM in formato PDF.
Obiettivi didattico-formativi del programma Percorso formativo finalizzato a diffondere indicazioni per la prevenzione e controllo di COVID-19 e informazioni univoche sull'uso dei DPI in relazione al
rischio clinico e la gestione del malato COVID-19 accertato o sospetto. Inoltre, verranno analizzate e corrette procedure e protocolli da attuare per evitare il rischio del contagio nelle varie unità
operative sia in ambito assistenziale che tecnico, tra cui anche il percorso materno-infantile.
Infine, verranno analizzati nel dettaglio le possibili modifiche in materia di sicurezza sul al lavoro e la responsabilità del professionista sanitario in ambito professionale, civile e penale.
COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI ACQUISITE: TEMATICHE SPECIALI DEL SSN E SSR ED A CARATTERE URGENTE E/O STRAORDINARIO INDIVIDUATE DALLA COMMISSIONALE
NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA E DALLE REGIONI/PROVINCE AUTONOME PER FAR FRONTE A SPECIFICHE EMERGENZE SANITARIE CON ACQUISIZIONE DI NOZIONI DI
TECNICO-PROFESSIONALI (20)
COMPETENZE DI PROCESSO ACQUISITE: TEMATICHE SPECIALI DEL SSN E SSR ED A CARATTERE URGENTE E/O STRAORDINARIO INDIVIDUATE DALLA COMMISSIONALE NAZIONALE PER LA
FORMAZIONE CONTINUA E DALLE REGIONI/PROVINCE AUTONOME PER FAR FRONTE A SPECIFICHE EMERGENZE SANITARIE CON ACQUISIZIONE DI NOZIONI DI PROCESSO (32)
COMPETENZE DI SISTEMA ACQUISITE: TEMATICHE SPECIALI DEL SSN E SSR ED A CARATTERE URGENTE E/O STRAORDINARIO INDIVIDUATE DALLA COMMISSIONALE NAZIONALE PER LA
FORMAZIONE CONTINUA E DALLE REGIONI/PROVINCE AUTONOME PER FAR FRONTE A SPECIFICHE EMERGENZE SANITARIE CON ACQUISIZIONE DI NOZIONI DI SISTEMA (33)
PREREQUISITI COGNITIVI NESSUNO.


Tipologia di hardware e software necessaria per l'utilizzazione.
Il corso FAD è sviluppato con la tecnologia Adobe Flash per garantire la massima compatibilità di
utilizzo online.

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Il prodotto è sviluppato per funzionare su un PC con le seguenti caratteristiche minime:
• Pentium IV 2.5 GHz
• 1 Gb RAM
• Scheda video SVGA risoluzione 1024x768 o superiore
• Scheda audio 16-bit
• Altoparlanti o cuffie
• Windows 2000, XP, Vista, Windows 7
• Mozilla Firefox, ultima versione scaricabile gratuitamente al seguente
link: www.mozilla.org/it/firefox/new
• Plug-in Adobe Flash Player 8 o superiore
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Programma del corso:


Parte Infettivologa
A cura Ilaria Uccella


- La prevenzione e il controllo delle infezioni IPC (Infection prevention and control IPC)
- Coronavirus e sindrome respiratoria acuta (COVID-19, MERS e SARS)
- Precauzioni, controllo e trasmissione secondo le raccomandazioni specifiche per il COVID
- Corretta igiene delle mani, delle vie respiratorie e dispositivi di protezione individuali (DPI)
- Disinfezione e decontaminazione secondo protocolli
- Triage e ricovero per pazienti con infezioni respiratorie acute
- Isolamento e assistenza domiciliare per casi lievi di COVID-19 e contatti stretti.


Parte Terapia Intensiva
A cura di Emiliano Petrucci
- Il pz con sars-cov2
- Gestione delle vie aeree
- Strategie di ventilazione - strategie di ossigenazione
- Il weaning
- La gestione post-critica


Parte Infermieristica e competenze avanzate (prima parte)
A cura di Rosa Silvia Fortunato
a) Il percorso formativo si struttura in 6 unità didattiche:
1 – Parliamo del Coronavirus
2 – Precauzioni Raccomandate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Prevenzione di
COVID-19
3 – Vestizione Livello 2 (Precauzioni da Contatto e Droplets)
4 – Svestizione Livello 2 (Precauzioni da Contatto e Droplets)
5 – Vestizione Livello 3 (Precauzioni durante Manovre che Generano Aerosol)
6 – Svestizione Livello 3 (Precauzioni durante Manovre che Generano Aerosol)
b) Gestione del malato covid-19 accertato o sospetto
Premessa: Uso razionale dei dispositivi di protezione individuale per la malattia da coronavirus
2019 (COVID-19) (WHO, 27 febbraio 2020)

PROVIDER ECM NAZIONALE NR.267
- Suggerimenti per l'impostazione della terapia
- Gestione dei dispositivi
- Trattamenti riabilitativi
- Organizzazione dell'assistenza infermieristica
- Sanificazione dell'unità del paziente
- Pulizie
- Gestione degli effetti letterecci
- Indicazioni per i rifiuti
- Indicazioni per il vitto
- Trasporti
- Indicazioni per la gestione della salma
- Percorso paziente
- Indicazioni per l'utilizzo dei DPI in relazione al contesto di lavoro
- Utilizzo dei dispositivi di protezione nell'approccio al paziente con COVID-19 sospetto o accertato - VESTIZIONE
- Utilizzo dei dispositivi di protezione nell'approccio al paziente con COVID-19 sospetto o accertato - SVESTIZIONE 1
- Utilizzo dei dispositivi di protezione nell'approccio al paziente con COVID-19 sospetto o accertato - SVESTIZIONE 2

Parte Infermieristica e competenze avanzate (seconda parte)
A cura di Alfonso Piano
- Gestione infermieristica sulla ventilazione non invasiva (NIV) e altiflussi (con cannule nasali
e casco)
- Eco torace per valutare impegno interstiziale.
Parte Materno-Infantile
A cura di Giovanni Rosa
1.Indicazioni attualmente disponibili sulla prevenzione della trasmissione materno-infantile
2.Linee di indirizzo per la predisposizione all'Emergenza Covid-19 in Area Ostetrico-Neonatologica
3.Indicazioni per la gestione madre-neonato in periodo perinatale e post-natale
4.Allattamento e Covid 19: Indicazioni della SIN sulla gestione di madre e neonato in corso di
epidemia di SARS-CoV-2


Parte Tecnico di radiologia
A cura di Patrizio Frezza
1 Importanza della diagnostica per immagini nella pandemia SARS COV 2
2 Ruolo del TSRM
3 Metodiche sul campo in emergenza SARS Cov 2
3.1 Rx torace nei reparti covid
3.2 Rx torace nei reparti misti covid – non covid
3.3 TC torace con o senza mdc in sala covid dedicata
3.4 TC torace con o senza mdc in sala mista covid – non covid

PROVIDER ECM NAZIONALE NR.267


Parte Tecnico di laboratorio
A cura di Sara Cardinali
- Nuovo coronavirus caratteristiche generali (famiglia di appartenenza, dimensioni etc.)
- Dispositivi per eseguire le analisi di laboratorio su covid-19 e come utilizzarli
- Test gold standard per rilevazione di presenza di covid-19
- Diagnostica molecolare vs test sierologico vantaggi e svantaggi
- Covid-19 e fake news


Parte Psicologica
A cura di Emiliano Lambiase – ITCI
- COVID19 e impatto sulla salute mentale nella popolazione generale
- COVID19 e impatto sulla salute mentale negli operatori sanitari
- COVID19 e impatto sulla salute mentale nei sopravvissuti alla terapia intensiva e nei
parenti delle vittime
- COVID19 e supporto psicosociale: la terapia cognitivo-interpersonale in videochiamata
- COVID19 e supporto psicosociale: gruppi di sostegno per operatori su piattaforme on line
A cura di Santina Calì
Mindfulness: una guida per la gestione delle emozioni ai tempi di Covid-19
- Definizione e caratteristiche della Mindfulness
- Pratiche formali e pratiche informali
- Suggerimenti per la pratica


Esercizi esperienziali:
- Meditazione per lasciare andare l'ansia
- Meditazione per gestire la rabbia
- Meditazione di self-compassion per superare il senso di solitudine
- Conseguenze negative per tutta la popolazione
- Studi generali sull'isolamento sociale
- Conseguenze negative per il personale sanitario
- Riflessioni conclusive


Parte Medicina del lavoro
A cura di Pietro Ferraro
- D. Lgs 81/08 Titolo X Rischio Biologico
- Protocollo Condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento
della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
- Il ruolo del medico competente nella tutela dei lavoratori esposti a Rischio Biologico
- I Dispositivi di Protezione Individuale: La Protezione delle vie respiratorie
- Organo di Vigilanza e DPI
- La Denuncia di Malattia-Infortunio per infezione da nuovo coronavirus


Parte responsabilità professionale:
A cura di Simone Selvaggio
- Coronavirus e responsabilità professionale del professionista sanitario
- Nuove direttive in materia di malattia, infortunio per COVID-19

PROVIDER ECM NAZIONALE NR.267
Responsabile scientifico e docenti:
§ Dott.ssa R.S. Fortunato – Infermiera - Processo di Prevenzione e Controllo infezioni
correlate all'assistenza – UA Igiene e Controllo infezioni, Azienda USL di Bologna e IRCCS
come consulente, docente e tutor esperta di infezioni correlate all'assistenza (2015) -
Direzione Dipartimento Salute Mentale, - c/o azienda USL di Bologna e IRC.
§ Dott. Emiliano Petrucci – Medico - Specializzazione Anestesia e Rianimazione – Ospedale
SS Filippo e Nicola Avezzano.
§ Dott. Ilaria Uccella – Dirigente Medico Infettivologo "ex I livello" - UOC Malattie Infettive ASL
Frosinone - Referente di Reparto UOC Malattie Infettive per la gestione delle nuove infezioni
da HIV/AIDS - Referente aziendale per il Centro di Riferimento Regionale per l'infezione da
HIV-AIDS dell'INMI L. Spallanzani di Roma, per la notifica di casi di infezione HIV/AIDS
rilevati presso la UOSD – AIDS di Frosinone.
Docenti:
§ Dott.ssa Santina Calì - Laurea magistrale in Psicologia clinica e di comunità - Psicoterapeuta
Cognitivo-Comportamentale
§ Dott.ssa Sara Cardinali – Tecnico di Laboratorio Biomedico – Laurea Magistrale in Scienze
delle Professioni Sanitarie Tecniche Diagnostiche – Fondazione Policlinico Gemelli
§ Dott. Pietro Ferraro – Medico - Specializzazione Medicina del Lavoro - Dirigente Medico
Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Spesal Dipartimento di Prevenzione
ASL Foggia
§ Dott. Patrizio Frezza - Tecnico sanitario di radiologia medica (TSRM) – Presidio Columbus
(Covid-2 Hospital)
§ Dott. Emiliano Lambiase – Psicoterapeuta – Psicologo - Coordinatore Istituto di Terapia
Cognitivo-Interpersonale
§ Dott. Alfonso Piano – Infermiere - Master Nursing degli Accessi Venosi - Master in Area
Critica – DEA Fondazione Policlinico Gemelli
§ Dott. Giovanni Rosa – Infermiere Terapia Intensiva Neonatale Osp. S.M. Goretti - Master in Coordinamento delle Professioni Sanitarie
§ Dott. Simone Selvaggio – Infermiere – Laurea Magistrale in Giurisprudenza - Master in Infermieristica ed Ostetricia Legale e Forense e Master in Coordinamento delle Professioni
Sanitarie

PROVIDER ECM NAZIONALE NR.267
Supporto tecnico funzionale:
Associazione O.P.E.S.
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Responsabile Formazione
Simone Selvaggio
Per info didattiche: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Segreteria ECM Organizzativa
Nadia Marrella
Via San Crescenziano, 25 - 00199 Roma
tel. 06 86508509; fax 06 86508535
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Piattaforma FAD:
www.fad.uilfpl.org

Ecco la lettera che i Segretari genrali di Cgil, Cisl e Uil Alessandria hanno inviato ai sindaci di Alessandria, Novi Ligure, Casale M.to, Valenza, Ovada, Tortona, Acqui Terme.


Con la presente le Organizzazioni Sindacali di CGIL-CISL-UIL sono a esprimere la preoccupazione per i criteri di accesso e le priorità poste dalle delibere comunali introdotte in seguito all'ordinanza della Protezione Civile del 29 marzo per supportare i bisogni alimentari delle persone. Chiediamo che sia garantito l'accesso ai buoni spesa anche a chi non possiede mezzi informatici o non ne conosce l'utilizzo, garantendo una modalità cartacea facilmente reperibile e canali di consegna conosciuti e accessibili.

Chiediamo di eliminare ogni barriera posta, a partire dai requisiti di cittadinanza e residenza che discriminano le persone oggi più deboli, come stranieri privi di titolo di soggiorno e persone senza fissa dimora, che sono più difficili da raggiungere in questa fase emergenziale e a cui bisogna garantire generi di prima necessità, mantenendo l'attenzione ai bisogni e alle condizioni dei nuclei familiari. L'ordinanza della Protezione Civile è certamente uno strumento utile per evitare disordini e violazioni di legge anche in considerazione della difficoltà in cui versa il sistema carcerario; è inoltre indispensabile per non lasciare nessuno solo in un periodo in cui tante persone sono impossibilitate a muoversi dalle misure restrittive in atto.

In conclusione siamo a chiedervi una particolare attenzione e sostegno per le Associazioni che assistono la popolazione fornendo pasti e generi alimentari, le quali vivono un vero e proprio assalto in questi giorni con una grande difficoltà a soddisfare tutte le richieste.
Certi di una vostra riflessione e disponibili ad un eventuale tavolo di approfondimento, vi porgiamo i nostri saluti.



I Segretari Generali di CGIL-CISL- UIL

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