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Manca poco al 1°maggio, festa dei lavoratori, e per il secondo anno siamo privati del piacere e della possibilità di festeggiare con un corteo lungo le vie e le piazze delle città. Nessuno avrebbe mai immaginato che a livello locale, come nazionale, per la seconda volta consecutiva la situazione legata alla pandemia ci avrebbe reso impossibile organizzare un evento ospitato a turno da una diversa città capoluogo di provincia. 

Avevamo etichettato il 2020 come l’annus horribilis, l’anno nero che ha spazzato via certezza, socialità, stile di vita e consuetudini che stavamo dando per scontate. 

L’avvento della pandemia, piombata sulle nostre vite in Italia alla fine del febbraio 2020 con i primi conclamati casi di Covid 19 ha precipitosamente influito in maniera fortemente impattante sulle nostre esistenze. 

Ad oggi ci troviamo ad accusare la lontananza da tanti contatti umani, imposta in nome della sicurezza, la solitudine e un disagio sociale crescente che ancora una volta è pesato maggiormente sui soggetti più fragili con il rischio che questi restino ai margini della società. Come UIL non possiamo non soffermarci sulle conseguenze che si sono abbattute sul mondo del lavoro. 

La pandemia ha portato alla chiusura immediata e ahimè anche prolungata di moltissime attività commerciali che in questi mesi sono scese più volte in piazza per farsi sentire. Ristoratori e commercianti hanno dovuto tenere abbassata la serranda non solo nelle prime settimane della pandemia per un periodo già prolungato, ma anche più volte dall’autunno in avanti, quando l’indice di contagio e la saturazione dei reparti di terapia intensiva necessitava di misure di contenimento del virus. Artigiani, piccoli commercianti, proprietari di attività e i loro dipendenti si sono ritrovati a casa fermi, improvvisamente senza clienti né appuntamenti. Interi settori hanno accusato le chiusure a partire dal mondo dello spettacolo a quello dello sport, che di fatto non hanno ad oggi ancora ricominciato. L’emergenza improvvisa ha messo in cassintegrazione numeri spaventosi di lavoratori provenienti dai settori più disparati: nel 2020 quasi 4 mld di ore di cassa integrazione. 

A pagare un prezzo altissimo sono stati i lavoratori, soprattutto precari, lavoratori a tempo determinato, lavoratori occasionali ed in genere maggioranza donne, che hanno visto la loro vita in sospeso, senza entrate, senza prospettiva e con pochissime certezze sulla ripresa. 

Il blocco dei licenziamenti ha aiutato a garantire a tutte queste persone misure come la cassintegrazione, ma temiamo già da tempo quello che succederà quando il periodo di tutela sarà ultimato. Oltre alla crisi vissuta dall’inizio, e perpetrata per tutto l’anno trascorso, si vedranno solo a partire dai prossimi mesi i numeri reali di persone che avranno perso il lavoro. Nel 2020 a livello nazionale si sono persi 945mila posti di lavoro, in provincia di Alessandria 6000 occupati in meno rispetto al 2019 calo del 3,5% con incidenza maggiore nel commercio e ristorazione – 8,6%, il tasso di disoccupazione della provincia è salito al 9,5%, il più alto del Piemonte ed uno dei più alti del nord Italia.

Interi comparti come il commercio e il turismo sono stati messi in ginocchio e irrisorie sono stati li aiuti o i ristori arrivati con il contagocce.

Sull’altro piatto della bilancia i lavoratori che non hanno mai smesso di lavorare, i lavoratori essenziali come il personale medico, infermieristico degli ospedali, delle RSA, i farmacisti, i cassieri, forze dell’ordine, personale para sanitario ecc. molte di queste figure ancora oggi non sono state vaccinate e messe in sicurezza, sicurezza che sarebbe servita la vita di tante persone dei servizi essenziali.

La pandemia ha già mietuto tante vittime e intere fasce della popolazione sono state messe in ginocchio. Un prezzo particolarmente elevato è stato pagato dalle donne che troppe volte hanno dovuto rinunciare, in piena pandemia, al proprio posto di lavoro per adempiere a tempo pieno al ruolo di cura e accudimento di più generazioni, dai figli spesso rimasti a casa da scuole e asili ai genitori anziani, fragili e da salvaguardare.

La pandemia ha messo in evidenza alcune carenze fondamentali per il sistema Paese, da quella sanitaria che con i tagli perpetuati negli anni ha allargato la forbice delle disuguaglianze. I dati ufficiali sulla povertà sanitaria, rappresentano una tragica emergenza sociale, quando una gran fetta di persone povere e non povere viene tagliata fuori dal bisogno primario di accesso alle cure necessarie, ci troviamo di fronte a fatti che scardinano l’impianto stesso del diritto alla salute sancito dalla costituzione. La limitazione alle prestazioni ambulatoriali ha colpito i più fragili, minore accesso alle cure, liste di attesa più lunghe; in questa situazione emergenziale i cittadini più vulnerabili e le fasce più povere della popolazione non possono accedere a servizi sanitari privati o non possono affrontare lunghi spostamenti per potere accedere ai servizi offerti in altre zone o in altre regioni

Si è evidenziato anche il fenomeno della povertà educativa, i dati dimostrano che la povertà economica è strettamente legata la povertà educativa, dove l’una alimenta l’altra determinando la trasmissione della condizione di marginalità sociale (è dimostrato delle lezioni in DAD dove alcune fasce sono rimaste escluse per infrastrutture o per mancanza di apparecchi tecnologici).

Dobbiamo potenziare e razionalizzare le misure di contrasto alla povertà, riprogettare il sistema sanitario partendo da una rafforzata medicina territoriale e garantirla per tutti i cittadini.

La priorità del Paese è la salute, la quale costituisce la base fondamentale per la ripresa economica.

Il futuro è ancora molto incerto e fumoso, ovviamente la campagna vaccinale deve continuare in maniera celere e raggiungere non solo le importanti fasce di età considerate più deboli e a rischio, ma anche i lavoratori attivi perché possano essere messi nelle condizioni di lavorare al sicuro.

La sicurezza deve rimanere un obiettivo fondamentale per tutti ed anche per il sindacato, infatti, la campagna tesseramento UIL 2021 cita lo slogan #ZeroMortisulLavoro, dobbiamo crederci. Questo obiettivo è importantissimo e già troppo volte, in questi primi mesi dell’anno, abbiamo dovuto raccontare incidenti ed infortuni mortali.

Per ritornare sulla provincia di Alessandria il dato che comunicavo sulla disoccupazione è un po’ preoccupante, la situazione è ancora abbastanza critica, oltre il settore commercio e turismo, ci sono alcune crisi aziendali, vedi Cerutti a casale M.to, l’incognita Ilva, le Terme di Acqui ed altre aziende, ma un po’ di speranza l’abbiamo con il settore orafo con Bulgari – Damiani, con l’edilizia, la logistica, il retroporto di Genova, lo scalo ferroviario, l’insediamento Amazon, e ancora, se partiranno, il nuovo ospedale di Alessandria e Campus universitario.

Nell’attesa che passi questa pandemia guardiamo fiduciosi al futuro, ricordandoci che ci sono tanti lavoratori che vanno salvaguardarti e che dobbiamo tutelare il lavoro perseguendo una buona e stabile occupazione, lo slogan del 1 maggio di CGIL-CISL-UIL Nazionali l’Italia si cura con il Lavoro  è fuori dubbio se c’è lavoro stiamo tutti bene, buon primo maggio a tutti.

 

Aldo Gregori, Segretario generale UIL Alessandria

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Oggi all'Hotel Diamante di Spinetta Marengo si è tenuto il Congresso Confederale UiL di Alessandria.

Aldo Gregori è stato rieletto Segretario Generale UIL di Alessandria, arrivando così al nono anno consecutivo a capo della Camera sindacale.

La sua relazione si è concentrata su temi di grande attualità come Gig Economy, Industria e Impresa 4.0 e lavoro su app e tutti gli invitati e i delegati sono stati chiamati a riflettere su queste nuove realtà (opportunità reali?)

Siederanno accanto a lui in segreteria per i prossimi quattro anni:

Alessandro Porta

Tiziana Del Bello

Claudio Bonzani

Alberto Pastorello

Luigi Ferrando (tesoriere).

Congratulazioni ad Aldo per la passione per il mondo sindacale, il ruolo di responsabilità che ricopre diventando punto di riferimento e l'esperienza maturata nel ruolo in questi 9 anni, abbinata a gentilezza, disponibilità e presenza in prima linea alle iniziative confederali, unitarie e di ogni singola categoria.

Finisce così la stagione congressuale UIL di Alessandria, che continuerà con i congressi regionali e l'appuntamento nazionale.

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Situazione  in provincia di Alessandria

L'autunno in provincia di Alessandria si contraddistingue come un periodo caratterizzato dal trascinarsi di una serie di situazioni critiche iniziate mesi o addirittura anni fa, alla quale si aggiungono segnali preoccupanti che arrivano proprio dalle grandi aziende stanziate sul territorio.

Mentre sembra che le piccole aziende, quelle numericamente al di sotto dei 15 dipendenti, stiano vivendo una lenta ripresa che si concretizza anche con nuove assunzioni di personale specializzato, i grandi gruppi soffrono. Pensiamo alla situazione nota a livella nazionale dell'Ilva, che in provincia di Alessandria ha uno stabilimento a Novi Ligure. Qui, tra operai e impiegati, lavorano 750 persone circa preoccupate, come a Genova e Taranto, per il loro futuro occupazione, a seguito dei proclamati esuberi, che nell'alessandrino sembrano pari a circa una cinquantina di posti di lavoro , più le non quantificate ricadute sull'indotto.

Conosciamo quanto avvenuto nelle scorse settimane, ossia la rottura del tavolo di confronto a quale avevano preso parte i sindacati presso il Ministero a Roma a seguito delle scarse condizioni salariali e contrattuali per i lavoratori offerte da Arcelor Mittal. Dietro le fragilità legate al futuro occupazionale e salariale, si leggono con chiarezza la debolezza delle norme previste nel Jobs Act, una partita che monitoreremo non soltanto per questi lavoratori, a seguito del preannunciato cambio di proprietà dell'Ilva, ma per tutti quelli che erano stati assunti tre anni fa con gli incentivi previsti dalla riforma e che a inizio 2018 dovranno fare i conti con l'incertezza legata al proseguimento delle loro carriere. Questo aspetto sarà centrale nella battaglia che già da anni portiamo avanti per denunciare le criticità di un sistema che rischia ora di creare nuovi disoccupati, se le aziende non avranno la forza per sopportare il costo dei lavoratori ora che gli sgravi sono agli sgoccioli.

È inoltre di questi giorni la notizia che un gruppo solido chimico come Mossi e Ghisolfi abbia chiesto il concordato in bianco per le attività italiane. Le ragioni della crisi starebbero nel costo destinato all'investimento sull'impianto in Texas. A risentirne sarà il gruppo che ha sedi a Tortona, Crescentino ed Assago (in totale circa 700 dipendenti), anche se è previsto un percorso di continuità, finalizzato ad assorbire nuovi partner e investitori che possano coprire i debiti che in Italia si quantificano intorno ai 500 milioni di euro.

E le situazioni da segnalare, sul cui capo pende una spada di Damocle, non sono finite qui. Pensiamo alla 3M con sede a Predosa, sempre sin provincia di Alessandria, dove si registrano oltre 40 licenziamenti di lavoratori che attualmente continuano ad andare al lavoro per far fronte agli ordini dei clienti. A fine novembre si fermerà la produzione, e a poco più di un mese dalla data x, non si sa ancora se subentrerà un nuovo compratore, La chiusura è stata un fulmine a ciel sereno. In azienda si reagisce con la proclamazione di un ora di sciopero per ciascun turno, fino a inizio novembre, per contestare la segretezza delle trattive che non fanno presagire nulla di buono ai lavoratori.

Sono incancrenite poi le sorti di un altro importante e strategico comparto, quello del freddo, che annovera diverse realtà nella zona del casalese.

Lo stesso vale per i lavoratori, ancora una volta prevalentemente di provenienza tortonese, uomini e monoreddito, del Gruppo Itinera. Per due anni, l'ultima volta lo scorso luglio, abbiamo messo in piedi sciopero e manifestazioni visibili, con l'entrata del corteo in autostrada, sull'A7 a Tortona, per urlare la disperazione di chi ogni giorno svolge importantissime mansioni con capacità e alta professionalità per il funzionamento e la manutenzione delle arterie autostradali, indispensabili per far funzionare la logistica, i trasporti, il commercio su gomma.

Anche in questo caso la situazione delle concessionarie autostradali in provincia coinvolge un numero spaventoso di lavoratori, circa 800 persone, con altrettante famiglie alle spalle.

Oltre ai settori metalmeccanico, chimico e plastico citati, abbiamo registrato quest'anno un importante confronto che ci ha visto in prima linea, a denunciare con una importante manifestazione, il far west che contraddistingue le vite dei dipendenti dell'outlet di Serravalle Scrivia, il più grande d'Europa, noto per il numero dei negozi e per le tante iniziative di richiamo che portano clientela anche internazionale, peccato che a questa politica non corrisponda altrettanta attenzione per il rispetto delle regole. A Pasqua i dipendenti ,unitamente al sindacato, stanchi ed esasperati dalla comunicazione di apertura nel giorno di festa, erano scesi in strada per comunicare il loro disagio e l'urgente bisogno di regole e paletti che potessero regolamentare contratti, stage, orari e ora anche le aperture straordinarie nei giorno i Pasqua e Natale che non sono che la punta di un iceberg che sotto le lui delle vetrine nasconde silenzi, ricatti e condizioni lavorative inaccettabili nel 2017. Il nostro ruolo non è affatto quello di demonizzare su una realtà che nel tempo ha sempre annunciato assunzioni, ma salvaguardare vere assunzioni a garanzia di una continuità all'insegna delle regole.

Anche il commercio, il settore della ristorazione, della vigilanza e delle pulizie sono ora segnati da segnali deboli, poche certezze.

Il quadro sembra essere in continua evoluzione, purtroppo per i lavoratori sembra un'involuzione, con posti di lavoro sempre più messi a rischio, anche dove il lavoro non manca.

I dati forniti dall'Osservatorio sul Precariato dell'Inps sono eloquenti: diminuiscono i contratti a tempo indeterminato ed aumentano quelli a tempo determinato, apprendistato e a chiamata, tutto in veste di precarizzazione invece che stabilizzazione, non esistono purtroppo più certezze.

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La UIL di Alessandria ha deciso di organizzare per il prossimo venerdì 21 aprile 2017 a partire dalle 9, un convegno sulla Gig Economy che si terrà nel salone della sede UIL di Via Fiume.

Con Gig Economy si intende un modello economicosempre più diffuso dove non esistono più le prestazioni lavorative continuative, il posto fisso con contratto a tempo indeterminato, ma si lavora on demand, cioè solo quando c'è richiesta per i propri servizi, prodotti o competenze. Nella Gig Economy i lavoratorisvolgono attività temporanee, interinali, part time, saltuarie e provvisorie.

Il fenomeno ha portato alla nascita di piattaforme online, con relative app, che vedono tra gli iscritti occupati, disoccupati, cassintegrati e tanti giovani che offrono il loro tempo e la loro prestazione in differenti settori. Le persone sempre più spesso per arrotondare i bassi stipendi o la totale mancanza di lavoro, si mettono in gioco proponendosi per lo svolgimento di lavori saltuari, che spesso poi possono sfociare in una prassi, cronicizzando il sistema.

Siamo in presenza quindi di un rapido cambiamento  delle modalità con cui si organizza illavoro, che nasce e si sviluppa attraverso l'innovazione tecnologica. Questo modello si basa su "lavoretti" (o almeno apparentemente tali), lavori occasionali, a richiesta, che sembrano appesi al filo dell'incertezza, tra apparente autonomia e subordinazione.

La Gig Economy rappresenta anche la rottura con i tradizionali e conosciuti schemi di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Propone una modalità di incontro tra le parti dove si vanno sempre più affermando iniziative imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico, tramite app, che svolgono la funzione di intermediazione, spesso nel rispetto delle regole e delle norme ma, altrettanto frequentemente, senza alcun vincolo.

Alcune delle app più note dove caricare il proprio profilo e candidarsi per i lavoretti richiesti sono Vicker, Jobby, CornerJob, Pronto.Pro.it e tante altre ancora.

La Uil ha voluto così avviare una riflessione sul fenomeno, fornendo gli strumenti per capire cosa sta accadendo, spesso nel silenzio, nel panorama del mondo del lavoro che sfugge sempre più a raziocinio, norme e controllo.

Aldo Gregori, Segretario generale UIL Alessandria: "Come sindacato non possiamo farci cogliere impreparati, non conoscere, studiare e comprendere dinamiche legate allo sviluppo della tecnologia, allo scambio di domanda e offerta di prestazioni lavorative che avviene online tramite app dedicate, scaricabili su smartphone e tablet, per lo svolgimento lavori di diverso genere, come giardinaggio, pulizie in casa o negli uffici,  l'accudimento dei bambini. Vogliamo capire se esistono margini per intervenire, come comportarci per tutelare i lavoratori oltre a portare alla conoscenza di tutti gli operatori Uil che lavorano sul territorio l'esistenza di questa forma di scambio di domanda e offerta, che avviene ogni giorno online, lontano dagli uffici. Questi fenomeni spesso rischiano di sfuggire al controllo e alla regolamentazione, vogliamo quindi approfondire l'argomento, conoscere come si è articolato il fenomeno e come ha preso piede diventando realtà in un contesto socio-economico difficile a livello globale e anche per il nostro Paese, tra instabilità, precariato, aziende che chiudono, disoccupazione, ecc...".

Legati all'utilizzo di queste app troviamo i temi della professionalità, del riconoscimento delle proprie competenze e della formazione acquisita per svolgere al meglio il lavoro richiesto. Non sempre a prevalere è questo modello, quanto piuttosto la logica del ribasso, che scatena lo svalutarsi, l'essere costretti ad accettare compensi ridicoli pur di lavorare per mantenere se stessi e la propria famiglia, in mancanza di scenari più rassicuranti.

Come Uil territoriale vogliamo anche provare a capire quando e come il fenomeno abbia attecchito anche il provincia di Alessandria, provando a definire quali siano le figure professionali più gettonate, chi sono i soggetti che si avvicinano a queste piattaforme per offrire la propria disponibilità in cambio di un impiego saltuario e come si compete con i concorrenti per aggiudicarsi la prestazione richiesta, spesso al più basso compenso possibile. Così si scatena una guerra tra poveri.

Interverranno: Guglielmo Loy, Segretario Confederale nazionale UIL, Federico Fornaro, Senatore della Repubblica, Dr.ssa Maria Rosa Gheido, Consulente del lavoro, Prof.ssa Maria Luisa Bianco, Professore di Sociologia presso Università del Piemonte Orientale, Alessio Versace, esperto di comunicazione integrata ModusOperandi Snc, Gianni Cortese, Segretario generale UIL Piemonte, Prof.ssa Fabrizia Santini, Professore di Diritto del Lavoro presso Università del Piemonte Orientale

Partecipano: Prof. Salvatore Rizzello, Direttore di Dipartimento Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali, Prof. Guido Ortona, Professore di Economia e Politiche del Lavoro, Mauro Cattaneo, Assessore all'Innovazione del Comune di Alessandria.

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Lunedì, 30 Marzo 2015 02:00

Consiglio confederale territoriale Alessandria

Questa mattina, durate il Consiglio Confederale territoriale della UIL d iAlessandria, sono stati approvati all'unanimità il bilancio di rendiconto 2014 e quello preventivo per l'anno 2015. Aldo Gregori, Segretario territoriale della UIL di Alessandria, ha illustrato la situazione politico organizzativa generale e in particolare quella della CST di Alessandria.

Le elezioni delle RSU nei settori nel Pubblico Impiego hanno registrato una crescita a livello nazionale da parte delle categorie della UIL e il merito di ciò va alle categorie interessate e all'intera Organizzazione.

Ma bisgna continuare a lavorare intensamente già da ora per crescere sempre più e ottenere successi ancora maggiori anche alle elezioni delle RSU che si terranno tra tre anni.

Un fattore importante da sottolineare è stata la massiccia partecipazione dei lavoratori dei settori Pubblico Impiego, che ha toccato punte pari all'80% di presenze alle urne. Ciò è la dimostrazione che il sindacato serve, che deve continuare ad essere un punto di riferimento per i cittadini e i lavoratori, benché il Governo Renzi continui a rifiutare dialogo e coinvolgimento con le parti sociali, rappresentati da UIL, Cgil e Cisl su tutto il territorio nazionale.

La situazione è ancora preoccupante, anche in prospettiva, visto l'aumento considerevole delle imposte e delle tasse che gravano sui cittadini. Gli 80 euro concessi ad alcuni lavoratori del Paese  non sono serviti ad altro se non a pagare le nuove tasse.

Molte le piaghe nel Paese, a partire dall'evasione fiscale che bisogna continuare a combattere, come da tempo fa la UIL, fino all'impressionante numero di lavoratori in nero, pari a 3 milioni e 800 mila in Italia.

Non è trascurabile nemmeno il dato relativo alla crescita della povertà.

Un impegno importante da parte della UIL è quello mirato alla creazione di un sindacato europeo, necessario oggi più che mai.

Il Segretario Generale Carmelo Barbagallo ha spiegato, durante gli ultimi incontri romani a cui ha partecipato anche Aldo Gregori come Segretario territoriale della UIL di Alessandria, che è necessario trovare nuovi modi per portare avanti le battaglie, ascoltando come sempre le persone, per capire quale sono le loro esigenze e le priorità.

Il 2015 per la UIL sarà l'anno della contrattazione per tutti i lavoratori che sono senza contratto, perché scaduto da anni, sia nel settore pubblico che privato.

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Questa mattina nel salone della UIL di Via Fiume ad Alessandria si è tenuto il direttivo provinciale in vista dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil per il 12 dicembre.

Il Segretario territoriale di Alessandria, Aldo Gregori, ha voluto illustrare a tutti i presenti le motivazioni che hanno spinto il sindacato a scendere in piazza contro il jobs act del Governo Renzi.

Per la UIL è fondamentale far si che la manifestazione riesca al meglio, per dare un segnale importante e concreto del numero di persone che hanno aderito allo sciopero e che sono pronte a schierarsi in prima linea per manifestare pubblicamente il proprio dissenso e il disagio che i cittadini nutrono nei confronti del futuro, che sembra diventare sempre più incerto e insicuro.

La Camera Sindacale ha spiegato le motivazioni, ma anche le dinamiche organizzative che già da giorni sono state messe in moto per affinchè la riuscita sia ottimale.

La provincia di Alessandria parteciperà massicciamente allo sciopero generale, che si terrà a Torino con un lungo e partecipato corteo che partirà da Piazza Vittorio per arrivare in Piazza San Carlo, dove a concludere la manifestazione sarà Susanna Camusso, Segretaria generale della Cgil.

Per la Uil prenderà la parola Gianni Cortese, Segreteria UIL regionale.

Da tutti i centri zona della provincia partiranno dei pullman che raggiungeranno Torino. Tutti gli iscritti sono invitati a partecipare, vista l'importanza delle motivazioni che hanno spinto anche la UIL ad arrivare allo sciopero generale.

Molti segretari territoriali di categoria hanno assicurato sostegno e partecipazione, grazie alla mobilitazione di tutti i lavoratori che in questi giorni stanno partecipando alle assemblee nelle aziende in cui Segretari e rappresentanti di categoria stanno informando sullo sciopero e sulla necessità di esserci.

Tutti hanno raccontato come quotidianamente vivano la difficile situazione di chi si trova, come sindacalista, ad ascoltare il malessere dei lavoratori, esasperati da vessazioni continue che vanno a svilire il proprio valore, la propria professionalità e il lavoro dipendente in generale.

Il clima, coma ha ricordato nelle conclusioni Mauro Casucci, della Segreteria regionale della UIL, è favorevole allo sciopero e la Uil è in lotta per un risultato perché a chiederlo sono le persone, i lavoratori, i cittadini.

Nei prossimi giorni verranno rese note le modalità organizzative con luoghi di incontro e orari di partenza. Tutti gli iscritti sono pregati di prendere parte alla giornata di sciopero generale del 12 dicembre 2014 e contattare il proprio segretario di categoria per prenotare un posto su uno dei tanti pullman che dalla provincia partirà per raggiungere Torino.

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Aldo Gregori, Segretario territoriale UIL Alessandria, ha espresso la pozione della UIL in merito alla riforma del lavoro del Governo Renzi.

Gregori ha spiegato il suo pensiero e le perplessità in merito a una serie di aspetti proposti e che ancora necessitano di chiarimenti.

Link alle interviste rilasciate alla stampa locale:

Corriereal: www.corriereal.info

Alessandrianews: http://www.alessandrianews.it/economia/jobs-act-alcune-contraddizioni-ma-aspettiamo-scendere-piazza-71411.html (notizia più Videointervista)

Radio Gold: http://www.radiogold.it/notizie/7-politica/68325-la-uil-sul-jobs-act-prima-di-scendere-in-piazza-vogliamo-entrare-nel-merito-delle-questioni

In allegato l'intervista audio

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Si è concluso poco fa, all'Hotel Diamante di Spinetta Marengo, il Congresso Confederale Territoriale della UIL di Alessandria intitolato "Il ruolo del sindacato in una società che cambia".

Aldo Gregori è stato riconfermato Segretario Generale Confederale Territoriale della UIL Alessandria.

La Segreteria Confederale Territoriale della UIL di Alessandria, oltre al Segretario Aldo Gregori, è così composta da:

Tiziana Del Bello

Paola Bisio

Alessandro Porta

Alberto Pastorello

Tesoriere: Luigi Ferrando

Aldo Gregori, Segretario uscente, è stato riconfermato alla guida della UIL territoriale di Alessandria per i prossimi quattro anni e accolto da un caloroso abbraccio da parte della platea. Visibilente commosso ha ringraziato per la fiducia accordata e delineato alcune linee guida che hanno contraddistinto il suo lavoro nei quattro anni di mandato appena conlusi. Per lui resta rìprioritaria la solidarietà, la dignità che solo il lavoro sa regalare agli uomini e alle donne, l'intercategorialità, il lavoro di squadra e l'impegno a portare avanti "il sindacato che serve e non quello che vogliamo", come lui stesso ha più volte ricordato durante la relazione scritta e da lui letta pubblicamente al Congresso.

I lavori della giornata congressuali sono stati condotti da Mauro Casucci, ex Segretario generale della UIL di Alessandria, predecessore di Gregori e attuallmente membro della Segreteria regionale della UIL. Le conclusioni sono invece state tenute da Guglielmo Loy, Segretario nazionale UIL, presente per tutta la giornata come ospite al Congresso Confederale Territoriale di Alessandria.

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