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Sciopero e manifestazione regionale il 4 maggio a Torino per il rinnovo del contratto del Pubblico Impiego #ContrattoSubito

Mercoledì 4 maggio a Torino, in occasione dello sciopero generale regionale di categoria indetto per l'intera giornata, si terrà la manifestazione unitaria CGIL FP, CISL FP, CISL FISASCAT, UIL FPL, UILPA, UILTuCS per il rinnovo del contratto del Pubblico Impiego.

Da Alessandria partirà un pullman di iscritti e delegati UIL FPL e UILPA che parteciperanno attivamente alla manifestazione per la valorizzazione del lavoro e il miglioramento dei servizi.

LE NOSTRE RAGIONI

#Contratto Subito per:

• Rinnovare i Contratti Nazionali di Ministeri, Agenzie Fiscali, Enti Pubblici non Economici, Enti Locali, Sanità Pubblica e Privata, Cooperative Sociali e Terzo Settore.

• Rilanciare la contrattazione decentrata.

• Aumentare di 150 euro le retribuzioni ferme da oltre sei anni. Il blocco del contratto è già costato a ogni lavoratore circa 4000 euro.

• Superare i vincoli della legge Fornero sulle pensioni. Abbiamo bisogno di giovani per garantire un futuro ai servizi pubblici.

Il Sistema sociosanitario piemontese così non va:

• Carenza di personale.

• Assistenza ridotta.

• Riduzione dei fondi per acquisto beni e servizi.

• Cure domiciliari e continuità assistenziale a rischio.

• Bisogna assumere per ridurre le liste d'attesa.

#GiustOrario e Vertenza Occupazione per:

• Garantire il giusto diritto al riposo per tutti gli operatori, pubblici e privati.

• Rispettare gli orari di lavoro per garantire servizi sicuri ai cittadini e i diritti di chi lavora.

• Rispettare le norme di legge e contrattuali attraverso un piano regionale di assunzioni finalizzato alla riduzione drastica delle liste d'attesa per le prestazioni sanitarie e alla creazione di nuovi posti di lavoro per professionisti sanitari e sociosanitari, medici, infermieri, OSS.

Sull'assetto istituzionale regionale avvio immediato di un confronto tra istituzioni piemontesi e organizzazioni sindacali per:

• Evitare la riduzione dei servizi ai cittadini e alle imprese che sarà causata dalla riforma Madia per la riduzione della presenza sul territorio dello Stato e del sistema degli enti territoriali.

• Individuare una proposta organica di ridisegno delle funzioni pubbliche e istituzionali sul territorio che coinvolga tutte le articolazioni dello Stato e degli enti territoriali (Prefetture, Camere di Commercio, Province, Servizio sanitario regionale, Ministeri, INPS, INAIL, Ministero del Lavoro, società partecipate, Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del Fuoco).

Queste le modalità:

MERCOLEDÌ 4 MAGGIO 2016: SCIOPERO GENERALE REGIONALE DI CATEGORIA PER L'INTERA GIORNATA

PARTENZA ORE 7.00 DA ALESSANDRIA

MANIFESTAZIONE REGIONALE a TORINO

Partenza ore 9.30 da Piazza Arbarello a Torino

Arrivo in Piazza Carlo Alberto con comizio finale dei segretari generali

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Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa

Contratti Pa, al via mobilitazioni in tutti i territori: oggi sciopero in Lombardia

Cgil Cisl Uil: "Subito rinnovo con più competenze, innovazione e produttività. Servono servizi pubblici più avanzati per far correre il Paese"

Roma, 7 aprile 2016. "Competenze, innovazione, produttività" la mobilitazione dei lavoratori pubblici per un rinnovo di contratto che tarda ormai da quasi sette anni riparte dai territori e da una proposta innovativa per rilanciare i servizi pubblici come volano della crescita del Paese. Si inizia oggi con lo sciopero del pubblico impiego in Lombardia e si proseguirà, secondo un fitto calendario di iniziative che riguarderà tutte le regioni italiani, fino alla fine di maggio.

"Dopo la firma dell'intesa sui quattro comparti, il governo non ha più scuse per tenere illegittimamente bloccata la contrattazione. E deve trovare le risorse per i nuovi contratti", è l'attacco di Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa -, che rincarano: "Anche governatori e amministratori locali devono fare la loro parte. Per riorganizzare e riqualificare i servizi pubblici locali bisogna uscire dalla logica di tagli, blocchi e ridimensionamenti. Serve un percorso nuovo che coinvolga lavoratori e cittadini, che metta al centro le persone e non le leggi, che rilanci i servizi pubblici alle comunità locali. Un percorso di investimenti per liberare l'energia al servizio del paese. Iniziando dal rinnovo dei contratti".

"La nostra non è solo un'altra mobilitazione per il pubblico impiego", spiegano i quattro segretari. "La nostra è una proposta che parte dal basso, dove le amministrazioni pubbliche incontrano la realtà quotidiana delle comunità e si confrontano con l'evolvere dei bisogni delle persone. È da lì che si deve iniziare per disegnare nuovi modelli organizzativi, valorizzare le competenze, valutare il lavoro degli enti in base a criteri e obiettivi condivisi, ridistribuire a lavoratori e cittadini i frutti dell'impegno costante a migliorare".

"Attraverso una mobilitazione sul territorio, allargando gli spazi della partecipazione, vogliamo riconoscere un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori e garantire servizi migliori ai cittadini e alle imprese, contro la disorganizzazione scientifica e i vecchi schemi gerarchici. Meno tasse, più qualità di vita, di salute, più sicurezza e benessere sui posti di lavoro per la crescita delle persone e del paese".

"Vogliamo una contrattazione più forte anche a livello decentrato, dove occorre confrontarsi sugli aspetti specifici dell'organizzazione del lavoro, per razionalizzare la macchina amministrativa, recuperare la spesa improduttiva e trovare risorse da investire in qualità dei servizi pubblici, che vuol dire sanità, previdenza, assistenza, prevenzione, sicurezza, servizi all'occupazione e allo sviluppo... Ecco perché incalzeremo governo e politica locale con un'azione capillare e un'idea chiara: contratto subito".

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Secondo i dati resi noti, oggi, dall'Istat sono 4,9 milioni i lavoratori che attendono ancora il rinnovo del contratto. Di questi, circa 3 milioni sono lavoratori del pubblico impiego.

Nonostante la Corte Costituzionale abbia dichiarato inammissibile il blocco della contrattazione nel pubblico impiego, il Governo continua a non rispondere  e, nella legge di stabilità, per la contrattazione nazionale, ha stanziato cifre irrisorie, mentre la contrattazione di secondo livello è stata ribloccata.

Oltretutto con l'attuale normativa si determinerebbe un'ulteriore diminuzione dello stipendio dei dipendenti.

Si parla tanto di ripresa ma se non si aumentano i salari difficilmente l'economia decollerà.

La manifestazione del 28 novembre di tutto il pubblico impiego sarà una prima risposta a chi non vuol ammettere l'insostenibilità di questa situazione.

Sui lavoratori pubblici si scaricano le inefficienze del sistema e vengono rovesciate loro solo parole denigratorie. Non si parla mai, invece, del fatto che, nonostante il blocco della contrattazione e del salario individuale che dura ormai da sei anni, questi lavoratori hanno continuato a lavorare assicurando i servizi.

E' ora di riconoscere il giusto diritto allo stipendio, rinnovando i contratti.

Roma, 24 novembre 2015

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