Le promesse erano altre: il bonus bebè doveva essere rifinanziato e reso strutturale seppur rimodulato in termini di finanziamento.
Ricordiamo che l´articolo 1, comma 125 della legge n. 190 del 2014, c.d. bonus bebè, veniva istituito proprio "Al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno": per i nati nel triennio 2015/2017, 80 euro al mese, 960 euro l´anno, fino ai tre anni del bambino con un limite ISEE di 25 mila euro; raddoppiato invece, 1.920 euro, nel caso in cui l' ISEE non fosse superiore a 7.000 euro.
E invece non sarà così: niente strutturalità della misura, addirittura valido solo per il 2018, dimezzato e solo fino a un anno del bambino.
Ancora una volta un Governo cieco rispetto al gran bisogno di welfare e sostegno alla genitorialità.
Infatti, nonostante il bonus, che nasceva proprio per incentivare la natalità non vi sono stati cambiamenti demografici. Al contrario, gli ultimi dati ISTAT confermano un crollo delle nascite nel nostro Paese, che raggiunge i minimi storici: nel 2016 in Italia sono nati 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015.
Come abbiamo più volte ribadito, una politica fatta di soli bonus e di interventi spot, continuando ad operare in una logica prettamente emergenziale e non portando nessun risultato, non può avere ampio respiro.
Abbiamo bisogno di un cambio di rotta, di misure strutturali, di investimenti responsabili a sostegno delle famiglie, altrimenti, inevitabilmente, ci sarà un collasso del Paese.
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