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Aggiornamento delle 12: Guarda le fotografie scattate questa mattina in manifestazione e presenti in allegato.

Domani una nutrita delegazione della UIL di Alessandria sarà presente a Roma in occasione del presidio organizzato da UIL, insieme a CGIL e CISL per chiedere al Governo il finanziamento della cassintegrazione in deroga.  Scarica il volantino della manifestazione unitaria, presente in allegato.

Il ritardo del governo nell'emanare i necessari decreti per l'assegnazione delle risorse è ancor più incomprensibile perché i finanziamenti  necessari per dare le prime risposte sono disponibili, anche se non sufficienti per tutto il 2014.

Inoltre è di pochi giorni fa la nota che il Ministero del Lavoro ha inviato alle Regioni "invitandole" a prolungare gli accordi riguardanti la concessione degli
ammortizzatori in deroga  per un massimo di 8 mesi .

E' una iniziativa sbagliata ed arbitraria il cui unico obiettivo è quello di rinviare di qualche settimana  la vera sostanza del problema: l'emanazione del decreto di riordino per la concessione delle integrazioni salariali in deroga.

Un decreto con il quale oltre ad innalzare l'anzianità necessaria per poter accedere ai benefici della cassa in deroga e si riducono drasticamente  i periodi di utilizzo degli di ammortizzatori sociali, i cui effetti si scaricherebbero nell'immediato sui lavoratori, con l'apertura delle procedure di mobilità e dei licenziamenti collettivi.

Non possiamo permettere che a pagare il prezzo della crisi e delle incertezze del Governo siano ancora una volta i lavoratori privandoli  delle tutele necessarie senza alcuna alternativa se non quella della disoccupazione.

Il Governo deve rendersi conto della drammaticità della situazione ed aprire immediatamente un tavolo per ridiscutere i tempi e le modalità con le quali
intervenire su uno strumento che , nel perdurare della crisi, ha garantito la tenuta del tessuto sociale del nostro Paese e che non può essere superato o
ridimensionato prima che siano realmente disponibili adeguati strumenti alternativi.

Vanno  quindi reperite le risorse necessarie per assicurare per tutto il 2014 la copertura degli ammortizzatori in deroga e vanno messi in campo percorsi di politiche attive del lavoro per favorire la riqualificazione e la ricollocazione.

Vanno inoltre rifinanziati strumenti alternativi come i contratti di solidarietà e l'Aspi in caso di sospensione,  per i quali le risorse destinate sono
esaurite da alcuni mesi a causa dell'incremento nell'utilizzo. In definitiva, in un contesto che è ancora di recessione, va assicurata la possibilità di utilizzare l'intera  gamma di dispositivi per gestire le crisi aziendali, in particolare nelle piccole imprese.

In questi ultimi mesi, unitariamente, abbiamo ribadito in più occasioni le nostre ragioni al Governo ed al Ministro del Lavoro , abbiamo realizzato manifestazioni e presidi in tutte le Regioni per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni locali.

Ora in mancanza di risposte concrete riteniamo necessario realizzare una manifestazione a Roma in piazza Montecitorio, alla quale hanno assicurato la presenza i tre Segretari Generali, articolata in due giornate, il 22 ed il 24 luglio 2014

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Venerdì, 18 Luglio 2014 17:02

UIL: 6° Rapporto Cassa Integrazione

In allegato il 6°RAPPORTO UIL sulla Cassa Integrazione, contenente i dati di GIUGNO, elaborati per macro area, Regioni, Province e settori produttivi.

E' inoltre presente il confronto tra le ore complessivamente richieste nel I SEMESTRE 2014 e quelle autorizzate nello stesso periodo del 2013.

Dati forniti da UIL-Servizio Politiche del Lavoro e della Formazione

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Il mancato finanziamento da parte del governo degli strumenti in deroga sta diventando oramai insostenibile per decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici
che aspettano da troppo tempo, in alcuni casi da oltre sei mesi, di percepire la cassa integrazione in deroga o l'indennità di mobilità.

Il ritardo del governo nell'emanare i necessari decreti per l'assegnazione delle risorse è ancor più incomprensibile perché i finanziamenti  necessari per dare le prime risposte sono disponibili, anche se non sufficienti per tutto il 2014.

Inoltre è di pochi giorni fa la nota che il Ministero del Lavoro ha inviato alle Regioni "invitandole" a prolungare gli accordi riguardanti la concessione degli
ammortizzatori in deroga  per un massimo di 8 mesi .

E' una iniziativa sbagliata ed arbitraria il cui unico obiettivo è quello di rinviare di qualche settimana  la vera sostanza del problema: l'emanazione del decreto di riordino per la concessione delle integrazioni salariali in deroga.

Un decreto con il quale oltre ad innalzare l'anzianità necessaria per poter accedere ai benefici della cassa in deroga e si riducono drasticamente  i periodi di utilizzo degli di ammortizzatori sociali, i cui effetti si scaricherebbero nell'immediato sui lavoratori, con l'apertura delle procedure di mobilità e dei licenziamenti collettivi.

Non possiamo permettere che a pagare il prezzo della crisi e delle incertezze del Governo siano ancora una volta i lavoratori privandoli  delle tutele necessarie senza alcuna alternativa se non quella della disoccupazione.

Il Governo deve rendersi conto della drammaticità della situazione ed aprire immediatamente un tavolo per ridiscutere i tempi e le modalità con le quali
intervenire su uno strumento che , nel perdurare della crisi, ha garantito la tenuta del tessuto sociale del nostro Paese e che non può essere superato o
ridimensionato prima che siano realmente disponibili adeguati strumenti alternativi.

Vanno  quindi reperite le risorse necessarie per assicurare per tutto il 2014 la copertura degli ammortizzatori in deroga e vanno messi in campo percorsi di politiche attive del lavoro per favorire la riqualificazione e la ricollocazione.

Vanno inoltre rifinanziati strumenti alternativi come i contratti di solidarietà e l'Aspi in caso di sospensione,  per i quali le risorse destinate sono
esaurite da alcuni mesi a causa dell'incremento nell'utilizzo. In definitiva, in un contesto che è ancora di recessione, va assicurata la possibilità di utilizzare l'intera  gamma di dispositivi per gestire le crisi aziendali, in particolare nelle piccole imprese.

In questi ultimi mesi, unitariamente, abbiamo ribadito in più occasioni le nostre ragioni al Governo ed al Ministro del Lavoro , abbiamo realizzato manifestazioni e presidi in tutte le Regioni per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni locali.

Ora in mancanza di risposte concrete riteniamo necessario realizzare una manifestazione  a Roma in piazza Montecitorio, alla quale hanno assicurato la presenza i tre Segretari Generali, articolata in due giornate, il 22 ed il 24 luglio 2014

Seguiranno a breve indicazioni circa gli obiettivi di partecipazione articolati per Regioni.

p. la CGIL                               p. la CISL                               p. la UIL

(Serena Sorrentino)
(Luigi  Sbarra)                      (Guglielmo Loy)

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Giovedì, 03 Luglio 2014 18:23

Cassa in deroga: proroga fino al 31 agosto

In allegato comunicato stampa unitario di UIL, CGIL, CISL del Piemonte relativo alla proroga, sino al 31 agosto, dell'accordo regionale sull'utilizzo della Cassa in deroga.

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Comunicato stampa unitario di Cgil, Cisl e Uil di Torino che lanciano un forte allarme per il proseguimento dell'utilizzo della cassa integrazione guadagni in deroga (cigd) e dichiarano:

LA NON ATTENZIONE del Ministro del Lavoro non ha consentito fino ad oggi di dare copertura finanziaria al I semestre 2014, TANTOMENO di prevedere la continuità dello strumento per il II semestre dell'anno. Segnaliamo che nella sola provincia di Torino alla data del 15 giugno erano state presentate 4.500 domande di CIGD con circa 15mila lavoratori coinvolti e 7,8 milioni di ore richieste.

Finora al Piemonte sono stati assegnati 30 milioni di euro, sufficienti all'incirca a coprire il primo trimestre 2014; si parla di un'imminente altra assegnazione
alle sole Regioni che non hanno ancora terminato di pagare la cassa in deroga concernente il 2013 per mancanza di fondi. Ciò sarebbe grave e penalizzerebbe quelle Regioni, come il Piemonte, che hanno operato in modo programmato e oculato senza lasciare pendenze precedenti.

In ogni caso è del tutto inaccettabile che a pochi giorni dalla scadenza dell'accordo Regionale del Piemonte (scadenza all'ormai imminente 30 giugno) regni la più totale incertezza, con tutte le immaginabili conseguenze per lavoratori/lavoratrici,ed imprese.

Per quanto riguarda il futuro, il Ministro sarebbe intenzionato a introdurre, mediante un Decreto Ministeriale da luglio p.v., criteri molto più restrittivi sia per
quanto riguarda i requisiti d'accesso alla cassa in deroga, sia per quanto riguarda le durate massime fruibili. La logica puramente ragionieristica fa sì che le risorse stanziate siano del tutto insufficienti.

Se il Governo ritiene che il sistema degli ammortizzatori in deroga, che sono finanziati con la fiscalità generale e non con contributi versati dalle aziende, debba essere superato, noi siamo del tutto d'accordo, lo chiediamo da anni. Questo, però, non deve comportare che i/le lavoratori/lavoratrici rimangano privi di tutele. L'obiettivo proprio del cambiamento deve essere quello di un'estensione in senso universalistico degli ammortizzatori sociali ordinari.

Cgil Cisl Uil di Torino avanzano un pressante appello al Governo, affinché ponga immediatamente fine all'attuale situazione d'incertezza: sblocchi le risorse necessarie per l'intero 2014 ed eviti di introdurre criteri restrittivi, le cui conseguenze sarebbero licenziamenti di massa, dispersione di professionalità, chiusura di migliaia di aziende e una ancor più difficile tenuta sociale.

 

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Ecco l'ultima dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario confederale Uil, in merito alle direttive del Ministero del lavoro che suggerisce di non far fare accordi con richieste CIG superiori ad 8 mesi, come dire che la crisi aziendale o si supererà oppure produrrà disoccupati.

"Il ministero del lavoro, con una nota inviata alle Regioni, "suggerisce" di non far fare accordi per gestire le crisi aziendali con richieste di Cassa Integrazione in Deroga superiori ad 8 mesi per tutto il 2014. Come dire che la crisi aziendale o si supererà, entro tale periodo, oppure produrrà disoccupati. Il tutto senza nessuna regola o legge ancora ufficialmente emanata. Resta solo il timore che con queste indicazioni molte aziende rinuncino a "pianificare " la ripresa e decidano di avviare la fuoriuscita dal lavoro di migliaia di persone. Il ministero del Lavoro ritiri un atto sbagliato che incide su uno strumento, come la Cassa in Deroga, che ogni anno tutela, con varia intensità, oltre 350.000 lavoratori e al tempo stesso, invece, trovi le risorse necessarie per continuare a garantire un reddito a tutti i lavoratori e le lavoratrici colpiti dalla crisi".

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Mercoledì, 16 Aprile 2014 09:54

Terzo rapporto CIG 2014

In allegato il 3° Rapporto UIL sulla cassa integrazione contenente i dati riferiti al mese di marzo, suddivisi per macro area, Regioni, Province e settori produttivi.

 

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"L'indeterminatezza politica e finanziaria sul tema degli ammortizzatori in deroga rischia di diventare una vera e propria emergenza sociale: ci sono migliaia di persone in attesa, da mesi, dell'unico sostentamento per se stessi e per la propria famiglia.

Per il 2013, infatti, non sono state garantite le necessarie coperture alle Regioni. Eppure, ci sono accordi, tra imprese in difficoltà e lavoratori, grazie ai quali sono stati gestiti difficili processi di ristrutturazione.

Accordi che hanno evitato il travaso verso la disoccupazione e che tengono in vita importanti aziende e settori produttivi.

Peraltro, che manchi almeno 1 miliardo per il 2014 se n'è accorto anche il ministro Poletti al quale ricordiamo, inoltre, che vanno aggiunte risorse per l'anno già trascorso.

Nessuno si vuol tirare fuori da una seria riflessione su come migliorare l'efficacia di questo ammortizzatore sociale. Sia chiaro, però, che ciò non potrà essere fatto sulla pelle di chi ha solo quella forma di sostentamento".

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Venerdì, 21 Febbraio 2014 10:48

Primo rapporto CIG 2014 in Piemonte

PIEMONTE: A GENNAIO LA CIG AUMENTA DEL 37,5%
MENTRE IN ITALIA CALA DEL 5,3%

In Italia, a gennaio 2014, sono state autorizzate 81,4 milioni di ore di cassa integrazione, con un calo del 5,3% rispetto al mese precedente. In totale sono stati salvaguardati 478 mila posti di lavoro.

In Piemonte, nello stesso mese di gennaio, sono state richieste 9.261.975 milioni di ore di cassa integrazione, in aumento del 37,5% rispetto a dicembre 2013 (-8,4% ordinaria, +129,7% straordinaria, +8,8% in deroga).

I lavoratori interessati sono stati complessivamente 54.482, con un aumento di 14.866 unità rispetto a dicembre dello scorso anno.

L'andamento mensile delle ore richieste nelle province piemontesi è stato il seguente: Vercelli +57,9%, Torino +53 %, Novara +52,9%, Biella +47,4 %, Asti +36,1%, Alessandria +21,9%, Verbania +21,3%, Cuneo -32,7%.

Nella nostra regione la variazione percentuale della cassa integrazione per settore produttivo a gennaio 2014, rispetto a dicembre 2013, è stata la seguente: Industria +54,2 %; Edilizia -38,4 %; Artigianato +2,1%; Commercio +47,7%; Settori vari +153,5%; Totale +37,5%.

DICHIARA IL SEGRETARIO GENERALE UIL PIEMONTE GIANNI CORTESE: "Il sesto anno di crisi è iniziato in Piemonte con un consistente incremento delle richieste di ore di cassa integrazione rispetto a dicembre. Torino continua a essere la provincia più cassaintegrata d'Italia e il Piemonte la seconda regione. Preoccupa fortemente il finanziamento con soli 1.600 milioni di euro per la cassa in deroga del 2014, troppo basso per coprire l'intero anno, a causa delle difficoltà in cui continuano a versare le piccole e piccolissime imprese. Ricordiamo, inoltre, che 400 milioni dei 1.600 sono utilizzati per coprire parzialmente i buchi ancora esistenti nel finanziamento 2013. Per difendere l'occupazione e rilanciare i consumi interni, vero punto di svolta per uscire dalla crisi, il Governo in via di costituzione ha una priorità assoluta: la riduzione della pressione fiscale su lavoratori, pensionati e imprese".

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