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Con la seconda ondata della pandemia hanno raggiunto la quota totale di 104.328 le denunce di infortunio sul lavoro a seguito di contagio da Covid-19. I dati di ottobre e novembre hanno superato anche il numero delle denunce registrato nella prima fase: il 47% la quota di denunce sul totale contro il 44,5% di marzo e aprile.

Sono i dati dell'ultimo Report Inail, aggiornati al 30 novembre di quest'anno che confermano un aumento significativo dei contagi da Covid-19 sul lavoro, già segnalato nel monitoraggio precedente. Una vera e propria emergenza quella della mancata tutela della salute di lavoratrici e lavoratori che sta assumendo, soprattutto in alcuni territori e settori, connotati di estrema gravità.

A pagare il prezzo più alto, infatti, con la metà delle denunce, sono le regioni del Nord-Ovest. Il settore della sanità e assistenza sociale si conferma quello che più di tutti registra contagi tra le lavoratrici e i lavoratori. Anche le denunce di infortunio con esito mortale, 366 in totale, aumentano di mese in mese: 34 in più rispetto al mese precedente, 20 solo nel mese di novembre.

Come UIL, riteniamo che questi numeri debbano seriamente allarmare, ancora di più se pensiamo che, in realtà, sono solo numeri parziali e in fase di consolidamento. Il consuntivo di fine anno obbligherà tutti noi ad una seria riflessione su quanto ancora dovremo impegnarci per riuscire nella tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo.

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