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Nelle giornate del 23 e 24 aprile, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del ministro Carlo Calenda e della vice ministra Teresa Bellanova, è proseguito il confronto fra le Organizzazioni sindacali FIM FIOM UILM UGL USB,i vertici di ArcelorMittal ed i Commissari straordinari di Ilva in A.S.

Nel corso di questi ultimi incontri è stato affrontato il tema della contrattazione integrativa aziendale; i rappresentanti di Arcelor Mittal, che inizialmente avevano avanzato una proposta con la completa variabilità di tutti gli istituti, dopo una lunga discussione, che ha visto dei momenti al limite della "rottura" del confronto, hanno modificato il loro schema salvaguardando il valore economico della parte fissa (con una semplificazione in una unica voce retributiva) e lasciando esclusivamente il "Premio di Risultato" legato al raggiungimento di obiettivi economici, qualità, spedizioni, servizio al cliente, produttività e sicurezza con diversa incidenza percentuale sull'erogazione complessiva del premio.

Anche su quest'ultimo aspetto abbiamo chiesto di modificarne l'impostazione con parametri verificabili ed obiettivi raggiungibili come quelli attualmente applicati; l'azienda si è riservata di darci una risposta.

Quest'oggi il confronto riprenderà sul tema dei livelli occupazionali complessivi.

Come Uilm ci approcceremo alla discussione ribadendo che l'unico accordo possibile potrà essere quello che preveda la garanzia occupazionale per tutti i lavoratori di Ilva.

Roma, 26 aprile 2018

UILM NAZIONALE

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Nella giornata di ieri 11 aprile, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza della vice ministra Teresa Bellanova, si è tenuto il previsto incontro fra le Organizzazioni sindacali FIM FIOM UILM UGL, i vertici di ArcelorMittal ed i Commissari straordinari di Ilva in A.S.

Nel corso della riunione il commissario straordinario Enrico Laghi ha illustrato il documento della Direzione Concorrenza EU in cui sono stati chiariti gli aspetti che regolano la cessione di Ilva ad AMInvestCO, fra cui quello sulla "discontinuità contrattuale" sul passaggio dei lavoratori di Ilva nella Newco AMInvestCo.

In linea con questo principio i rappresentanti di AM InvestCo hanno, quindi, annunciato l'intenzione di voler proporre un nuovo schema dell'integrativo aziendale relativamente alla parte variabile.

Nel corso dello stesso incontro e stato effettuato, quindi, un primo approfondimento sulla tematica delle "discontinuità" (unico tema all'ordine del giorno) per verificare la possibilità di individuare, fermo restando il principio, una soluzione che consenta ai lavoratori un "sostanziale" mantenimento delle condizioni; successivamente le OO.SS. hanno chiesto dei chiarimenti sulla proposta di "nuovo integrativo" annunciato dall'Azienda.

Su quest'ultimo aspetto abbiamo dichiarato la disponibilità ad effettuare una prima "valutazione" della proposta che verrà presentata nel prossimo incontro.

Per la Uilm continuano ad essere condizioni indispensabili per un accordo:

- garanzia occupazionale per tutti i lavoratori

- mantenimento delle condizioni normative ed economiche

- impegno vincolante su realizzazione del Piano Industriale e Ambientale

Abbiamo convenuto, "con senso di responsabilità", di proseguire il confronto nelle date del 13, 20 e 23 aprile ed esplorare, ancora una volta, la possibilità di raggiungere l'accordo sindacale (nonostante la permanenza delle attuali distanze) che rimane un elemento fondamentale per il perfezionamento del processo di cessione; auspichiamo un intervento decisivo del Governo per far modificare la posizione aziendale.

L'interlocuzione ed il confronto potrà proseguire ed essere utile se continuerà ad essere finalizzato al raggiungimento della garanzia occupazionale "complessiva", la salute dei lavoratori e quella industriale dell'intero gruppo Ilva, compreso quello dell'indotto.

UILM NAZIONALE

Roma, 12 aprile 2018

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La scorsa settimana al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza della vice ministra Teresa Bellanova, si è tenuto il previsto incontro fra le Organizzazioni sindacali ed i vertici di ArcelorMittal sulla vertenza ILVA.

Il management di AM ha illustrato, nel corso della riunione, lo scenario di mercato mondiale della siderurgia e la necessità di reggere la competizione con i produttori cinesi, in primis, con la continua ricerca dell'efficienza e dell'incremento della produttività.

La Uilm pur apprezzando l'esposizione dettagliata da parte di AM sullo stato del mercato mondiale dell'acciaio ha ricordato le ristrutturazioni già avvenute in passato, in Italia e nel gruppo Ilva, in accordo con EU per rispondere alla necessità di una maggiore competitività in ambito europeo.

Abbiamo comunque dichiarato di non volerci sottrarre ad un confronto per accrescere la produttività di Ilva, fermo restando la nostra perplessità nel poter produrre 8 milioni di tonnellate di acciaio liquido e 10 milioni di tonnellate di spedito, come dichiarato dai vertici di AM, con un organico inferiore ai 14200 addetti.

Soprattutto in un contesto di trattativa come quello odierno, divenuto "complesso" per dinamiche che nulla hanno a che fare con l'operazione industriale, abbiamo la necessità verificare, quanto prima, se esistono le condizioni per addivenire ad un accordo sindacale e stabilire un elemento di certezza nella vertenza. E' necessario poter verificare le reali intenzioni della multinazionale siderurgica nel voler credere nel rilancio produttivo ed ambientale dell'Ilva e non solo per interessi di mercato. Ma il tempo non gioca a nostro favore perché il protrarsi della gestione commissariale sta conducendo il più grande gruppo siderurgico ad una lenta agonia.

Abbiamo quindi confermato l'agenda dei prossimi incontri (17/1 Accordo di Programma Genova,23-24/1 sito di Ilva Taranto,30-31/1 siti Ilva Genova, Novi Ligure, Racconigi, Marghera, Salerno, Legnaro, Paderno Dugnano).

Non bisogna perdere altro tempo: c'è in gioco destino di oltre 20.000 posti di lavoro.

 

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Dichiarazione congiunta del segretario confederale della Uil Tiziana Bocchi e del segretario generale della Uilm Rocco Palombella

"Riteniamo che la proposta di protocollo sui temi ambientali relativi al gruppo Ilva, insieme alla lettera di accompagnamento firmata congi-untamente dai ministri Carlo Calenda e Claudio De Vincenti, inviata ieri al Presidente della Regione Puglia e al Sindaco di Taranto e agli altri soggetti interessati costituisca un atto giuridicamente rilev-ante, utile a far ritirare alle istituzioni locali suddette il ricorso al Tar di Lecce contro il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri approvato il 29 settembre scorso".

Lo dichiarano all'unisono Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil, e Rocco Palombella, segretario generale della Uilm nazionale. "Il protocollo aggiuntivo al Dpcm sul piano ambientale impugnato al Tar di Lecce da Regione Puglia e Comune di Taranto - sostengono i due dirigenti sindacali- rappresenta il giusto punto di mediazione per poter assicurare un piano di ambientalizzazione per il sito di Taranto idoneo, celere, efficace e, soprattutto, anticipatore rispetto ai tempi finora prefissati. Esistono,quindi, le condizioni per garantire il buon fine dei nuovi investimenti ambientali programmati dall' Ilva, del monitoraggio sull'avanzamento dell'Autorizzazione integrata ambientale, della certezza dei tempi, delle garanzie economiche e fideiussorie a garanzia di quanto previsto dal piano ambientale.

Occorre ritrovare la via della ponderazione e dare alla vicenda Ilva un epilogo positivo. Non si può piu' perdere tempo. Il sindaco di Taranto ed il governatore della Puglia si decidano a ritirareil ricorso contro il Decreto della Presidenza del Consiglio sull'ambientalizzazione dell'Ilva. Solo in questo modo si possono salvaguardare occupazione e produzione del gruppo in questione mediante una decisione responsabi-le che non faccia perdere gli investimenti in itinere e che possa assicurare futuro alla più grande azienda italiana della siderurgia".

 

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In data odierna si è riunito, presso la sede nazionale di Corso Trieste a Roma, il coordinamento nazionale Uilm del gruppo Ilva con la partecipazione della segreteria nazionale, delle strutture territoriali e le RSU per una valutazione sull'avvio del negoziato con AM InvestCo e per un'analisi del Piano Industriale ed Ambientale di Ilva presentati nei giorni 9 e 14 novembre. Il coordinamento ritiene che lo stato del negoziato sia giunto in una fase cruciale.

Per quanto riguarda il Piano Ambientale, che ricordiamo essere stato approvato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal ministero dell'Ambiente e da quello dello Sviluppo Economico, il coordinamento continuerà a chiedere una riduzione dei tempi di realizzazione degli interventi, sia per l'anticipazione dell'ambientalizzazione del sito di Taranto sia per anticipare la prevista risalita produttiva di acciaio liquido da 6 a 8 milioni di tonnellate prevista per l'anno 2024.

Per quanto riguarda il Piano Industriale, permangono, al momento, perplessità sul raggiungimento degli obiettivi produttivi "dichiarati" rispetto alla tempistica degli interventi, in particolare per gli impianti nell'area a caldo, rispetto alla loro durata e sulla scelta di fermare alcuni impianti senza una soluzione alternativa per assicurare l'alimentazione del ciclo produttivo in caso di inconvenienti tecnici sugli impianti che resteranno in marcia. La presentazione del Piano industriale risulta essere ancora lacunosa per quanto riguarda gli investimenti tecnologici su Genova e su Novi Ligure che, fra l'altro, risentono, come Taranto, di una inadeguata manutenzione attuata in questi anni di Amministrazione Straordinaria.

E' necessario, dunque, un'ulteriore confronto più dettagliato con AM InvestCo anche su alcuni capitoli di investimenti troppo "generici" nella loro descrizione. Il coordinamento Uilm ritiene che la recente dichiarazione dell'AD Matthieu Jehl sulla volontà di riconoscere l'anzianità di servizio e sulla retribuzione dei lavoratori che passeranno in AM InvestCo è il risultato delle iniziative di sciopero messe in campo in tutti i siti del gruppo Ilva. Per quanto concerne l'occupazione, la Uilm continuerà a dichiarare che gli attuali organici sono adeguati agli obiettivi produttivi prefissati e che quindi non ci saranno esuberi; siamo disponibili a confrontarci con la nuova organizzazione del lavoro che AM InvestCo intenderà introdurre in Ilva sul " modello" 0 ArcelorMittal. Sarà necessario effetuare una verifica dei volumi produttivi, dell'impiantistica e della relativa turnistica, sito per sito per avere un quadro complessivo sui livelli occupazionali.

Per la Uilm ogni sito del gruppo Ilva, al di là delle dimensioni, dovrà ricevere l'adeguata attenzione e soluzione in prospettiva dell'eventuale accordo complessivo nazionale. Nell'incontro di oggi pomeriggio al Ministero dello Sviluppo Economico, i Commissari straordinari ci anticiperanno gli interventi di messa in sicurezza, bonifiche e di risanamento ambientale nelle aree che resteranno nella titolarità di ILVA SpA in AS, come previsto dal decreto della PCdM del 29 settembre scorso. Domani, 28 settembre, si terrà, presso lo stesso dicastero, un ulteriore confronto con il management di AM InvestCo sul Piano Industriale (al mattino) ed Ambientale (nel pomeriggio). UILM NAZIONALE Roma, 27 novembre 2017

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Nelle giornate del 9 e del 14 novembre sono stati effettuati, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, i primi due incontri di verifica del Piano industriale ed Ambientale di AM InvestCo per il gruppo ILVA.

Il management della multinazionale ha dettagliato gli investimenti che intenderebbe realizzare sia per gli interventi tecnologici sugli impianti (1,25 miliardi di euro) che per la riduzione dell'impatto ambientale ( 1,15 miliardi di euro), per complessivi 2,4 miliardi di euro, con l'adozione delle migliori tecnologie attualmente disponibili.

Nel corso degli incontri sono stati richiesti, da parte nostra, ulteriori chiarimenti su specifiche fasi del ciclo produttivo su cui l'azienda intende intervenire e sulla tempistica nella realizzazione dei Piani industriali ed ambientali 2018-2024.

A fronte delle prime parziali risposte da parte dell'azienda abbiamo chiesto di proseguire il confronto per effettuare ulteriori approfondimenti.

Abbiamo quindi convenuto di prevedere per il giorno 27 novembre p.v. uno specifico incontro, con i Commissari, relativamente agli interventi di messa in sicurezza, bonifica e risanamento ambientale da realizzare nelle aree che resteranno in capo ad Ilva SpA in amministrazione straordinaria.

Successivamente, il giorno 28 novembre, si terrà una ulteriore sessione di verifica dei piani industriale/ambientale presentati per acquisire ulteriori elementi che ci consentano di esprimere una prima valutazione sui temi proposto da AM InvestCo.

UILM NAZIONALE

Roma, 14 novembre 2017

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"Niente sciopero, la trattativa riparte". Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, al termine dell'incontro al Mise, sottolinea: "Abbiamo fissato due incontri: il 9 novembre sul piano industriale e il 14 sul piano ambientale. A valle di questi due approfondimenti, decideremo il metodo con cui proseguire questo delicato confronto". Il sindacalista conferma che l'azienda subentrante Mittal "si è dimostrata disponibile ad abbandonare i contenuti dell'articolo 47 per cui ora si può ripartire".

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Mercoledì, 25 Ottobre 2017 18:14

Ilva: comunicato stampa congiunto Fim Fiom Uilm

Ilva, la trattativa abbia inizio senza vincoli e senza condizioni precostituite Dopo il rinvio dell'incontro del 9 ottobre deciso dal Ministro Carlo Calenda, abbiamo ricevuto nella tarda serata di ieri la comunicazione, da parte dei Commissari straordinari di Ilva e dei rappresentanti di AM InvestCo Italy, con cui si invitano le Organizzazioni sindacali a partecipare ad un nuovo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

Anche questa volta le Organizzazioni sindacali, dopo la mobilitazione dei giorni scorsi con una grandissima adesione dei lavoratori di Ilva e delle istituzioni delle province interessate, si presenteranno al tavolo superando integralmente i contenuti indicate nella comunicazione ex art. 47 del 6 ottobre u.s. e riconfermando l'inaccettabilità degli esuberi dichiarati e delle penalizzazioni delle condizioni economiche e normative, livelli retributivi, inquadramento e di anzianità.

Occorre ristabilire le condizioni iniziali del confronto senza condizioni prestabilite e vincolanti. Per noi il negoziato si può avviare solo a partire da un serio confronto sul Piano Industriale ed ambientale e con approfondimenti su investimenti, volumi produttivi ed organizzazione del lavoro anche in rapporto all'indotto.

Il Governo, che ha deciso di rinviare l'incontro del 9 ottobre per una mancanza del rispetto sostanziale degli impegni da parte dell'azienda, favorisca un negoziato urgente ma vero facendo chiarezza anche sul ruolo dei Commissari straordinari (sua espressione) che hanno condiviso con AM InvestCO Italy i contenuti della comunicazione dell'art. 47 che noi ribadiamo, ancora una volta, risultano essere "inaccettabili ed ingiustificabili". Ci attendiamo, dopo le audizioni alla Camera ad al Senato in cui sono state condivise le posizioni delle organizzazioni sindacali, anche il pieno sostegno di tutte le forze politiche. Continueremo, per tutta la durata del negoziato, con lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti del gruppo Ilva e proseguendo gli incontri con le istituzioni locali. Uffici Stampa Fim, Fiom e Uilm nazionali Roma, 25 ottobre 2017

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Inizio settimana importante e impegnativo nei vari stabilimenti Ilva, anche a Novi Ligure. Al momento i lavoratori sono fermi in picchetto alla rotonda davanti alla stazione di Novi Ligure.

A inizio mattina il presidio davanti all'Ilva si è trasformato in corteo stamattina e ha preso la direzione Bosco Marengo, I lavoratori hanno occupato le rotonde poi sono tornati verso Novi Ligure ed ora sono in centro a Novi Ligure davanti alla stazione

L'adesione del primo turno alla sciopero è stata praticamente totale, con circa 150 operai fuori dalla fabbrica, in picchetto inizialmente davanti ai cancelli. La mobilitazione è stata indetta da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm contro i 4mila esuberi previsti dal nuovo piano industriale presentato da Am Investco). A Novi Ligure i posti a rischio sembrano essere una sessantina. Intanto Alberto Pastorello, segretario generale Uilm Alessandria, è tra i delegati dell'incontro a Roma al ministero del Lavoro.

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"Am Investco (il gruppo siderurgico intenzionato ad acquisire l'Ilva, ndr) ha annunciato che il numero dei lavoratori di cui intende farsi carico è di 10.000 unità. Se è così gli esuberi resterebbero più di 4.000. Il governo ha garantito che nessuno dei 14.000 dipendenti sarà destinatario di una lettera di licenziamento. Se è così, la strada migliore è quella di mettere a libro matricola di Am Investco tutti i 14.000 lavoratori interessati, per poi destinarli in modo distinto sia alla produzione che alle attività di ambientalizzazione e risanamento del sito di Taranto. Se ci si muoverà in questo senso la trattativa per un accordo sindacale con i nuovi acquirenti dell'Ilva potrebbero prendere il verso della discesa". Così la pensa Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, a proposito dell'appuntamento fissato per la mattina del 15 settembre presso il dicastero dello Sviluppo a Roma. Si tratta del primo di una serie di incontri tra sindacati, nuova proprietà e governo: la trattativa per giungere ad un accordo sindacale si annuncia in salita. "Da questa trattativa –sottolinea Palombella in un articolo pubblicato questa mattina su Formiche.net- può realizzarsi l'ennesimo contributo che i sindacati metalmeccanici potranno dare alla crescita del Paese".

Ufficio Stampa Uilm

Roma, 8 settembre 2017

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