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Ieri l'azienda SODEXO ha aperto la procedura di mobilità per i 23 lavoratori operanti nelle mense scolastiche del comune di Tortona.

La Sodexo, dopo il rifiuto di un'ulteriore proroga per due mesi dell'appalto, ha provveduto al licenziamento dei dipendenti.

Il Comune di Tortona ha deliberato alla fine di aprile l'intenzione di affidare in house il servizio, con affidamento alla partecipata ASMT.

Maura Settimo, Segretario territoriale UILTUCS Alessandria: "Da quel che ci risulta non vi è stata ancora l'aggiudicazione del servizio che dovrebbe partire con ASMT dal primo di settembre. Pertanto i lavoratori restano senza lavoro, contratto e stipendio per due mesi. La situazione è piuttosto ingarbugliata e al momento come UILTUCS abbiamo chiesto un incontro ufficiale sia al Sindaco di Tortona che alla Sodexo, per trovare la giusta soluzione che deve vedere come unico scopo la garanzia per tutti i lavoratori."

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La catena Carrefour protrae ancora la volontà di estendere l'orario di apertura di alcuni punti vendita in Italia, trasformandoli in negozi aperti 24 ore su 24.

Da domani, 1 luglio, anche il Carrefour di Tortona applicherà il nuovo orario, che arriva come una doccia fredda.

Maura Settimo, Segretario territoriale UILTUCS Alessandria: "Come UILTUCS non possiamo che comprendere le preoccupazioni dei lavoratori davanti a una realtà nuova per l'intero Paese, figuriamoci per una cittadina di provincia come Tortona. Ci chiediamo se è davvero il caso, se l'estensione del servizio sia realmente  necessaria, credendo che le abitudini dei consumatori non cambieranno, ma certamente lo faranno le conseguenze di questa introduzione, come il rischio di creare degli squilibri tra lavoratori."

Carrefour motiva la novità "Per essere sempre più vicini alle esigenze ed i bisogni dei nostri clienti!", come dice uno slogan, ma chi pensa ai lavoratori?

La catena dovrà infatti assumere lavoratori precari con contratti non adeguati.

Crediamo che questa scelta, portata avanti con ostinazione dall'azienda anche sull'esercizio commerciale tortonese, sia una strategia che non porterà alcuna ricaduta positiva né sul fatturato e nemmeno, purtroppo, sul fronte occupazione e aumenti salariali .

Che prezzo avrà questa nuova strategia sui lavoratori? Già si prospettano turni massacranti e ripercussioni pesanti sulla vita privata dei dipendenti e delle loro famiglie. Ricordiamo che da mesi, con ripetute iniziative, scioperi e manifestazioni, rivendichiamo il rinnovo del contratto nazionale, respinto proprio da rappresentanti della Grande Distribuzione.

Il territorio non ha bisogno di questo servizio e non è trascurabile anche il fronte sicurezza.

Abbiamo già fatto una richiesta di incontro all'azienda per avere risposte e tutele per i lavoratori.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS

Una delegazione alessandrina ha aderito questa mattina allo sciopero unitario voluto da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Federazioni regionali Piemonte e Liguria, per dire no ad altri licenziamenti nel settore edile, manifestando a Genova contro gli effetti del Codice degli Appalti in ambito autostradale e il conseguente peggioramento delle condizioni della rete autostradale.

In prima linea c'erano i lavoratori del Gruppo Gavio, circa 200 partiti dalla provincia.

Il Governo ha infatti deciso di licenziare i dipendenti delle imprese in-house autostradali (cioè partecipate anche al 100% dagli attuali gestori) che si occupano di pavimentazione, progettazione, direzione, esecuzione sorveglianza delle lavorazioni edili nell'ambito delle infrastrutture logistiche del comparto autostradale.

Il Codice degli Appalti difatti da ultimo discusso in Parlamento si propone di azzerare la percentuale delle lavorazioni che possono essere effettuate direttamente determinando di fatto migliaia di licenziamenti di operai ed impiegati altamente professionalizzati.

Nel Codice degli Appalti non vi è neanche nessuna traccia dell'ACCORDO in materia di mantenimento dei livelli occupazionali, se non una sbiadita clausola sociale, e pertanto a decorrere da subito i lavoratori dipendenti di queste imprese – da oltre 30 anni – perderanno il posto di lavoro.

In sintesi: l'autostrada è una infrastruttura pubblica che viene gestita da soggetti privati a seguito di concessioni pluriennali. Riteniamo profondamente sbagliata la politica della ulteriore liberalizzazione degli appalti in ambito autostradale.

A fine manifestazione una delegazione è stata ricevuta in Prefettura a Genova per illustrare le ragioni che hanno portato allo sciopero di oggi e le preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori. Presente al tavolo anche Tiziana Del Bello, Segretario territoriale Feneal Uil di Alessandria.

 

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Premesso che le RSU del Comune di Tortona in data 8 gennaio 2015 erano già ricorse alla dichiarazione dello stato di agitazione, di cui alleghiamo copi alla presente;

Che in data 20 gennaio 2015  è stato redatto il verbale di concertazione tra l'RSU del Comune di Tortona, i rappresentanti del Comune di Tortona ed il Vice Prefetto Vicario. ( di cui si allega copia);

Preso atto che nonostante l'impegno profuso da parte di questa RSU,  di fatto a tutt'oggi siamo ancora in una situazione di totale disertazione dei tavoli sindacali e di totale assenza di relazioni sindacali, con l'aggravante che i componenti della delegazione di parte pubblica non danno attuazioni nemmeno alle sollecitazioni della parte politica ;

Pertanto la RSU del Comune di Tortona, a seguito della votazione unanime favorevole dell'assemblea dei dipendenti tenutasi in data 26 OTTOBRE 2015;

PROCLAMANO il ripristino dello  "STATO DI  AGITAZIONE"

DICHIARATO IN DATA 20 GENNAIO 2015

di tutto il personale non dirigente del Comune di Tortona  con la  "SOSPENSIONE IMMEDIATA DI TUTTE LE PRESTAZIONI DI LAVORO STRAORDINARIO" . Chiedono l'attivazione della procedura di conciliazione prevista dall'art. 2 comma secondo della legge 146/90 così come modificato dalla legge 83/2000.

Le motivazioni sono determinate:

Dalla mancanza di risposta alle numerose sollecitazione, sia scritta che verbale inoltrata da codesta RSU, in   merito sia alla richiesta  di convocare i tavoli di contrattazione decentrata  per la costituzione del fondo 2015 , sia per la sottoscrizione dell'accordo  sulla ripartizione dello stesso e in generale, su tutto quanto previsto dalle normative contrattuali  in merito alla contrattazione di secondo livello;

Dalla violazione dei dettati contrattuali seguenti: CCNL 1/04/1999 e CCNL 22/01/2004: Tit. II : art. 3 - 4 -5 – 6 -7 e 8;

Dal persistente atteggiamento di chiusura e di pregiusizio nei confronti dei dipendenti e della RSU  da parte  della Delegazione Trattante di parte Pubblica ;

Inoltre:

Si  si continua a registra un clima di totale assenza di comunicazione tra organi politici e vertici burocratici ed il restante personale;

Si continua a rilevare una notevole mancanza di attenzione, volontà, disponibilità e informazione, da parte dei vertici politici e dirigenziali preposti; presupposti senza i quali diventa improbabile se non impossibile, interagire per  trovare soluzioni concertate.

Tale clima, ha inciso e inciderà  pesantemente sulle motivazioni che ci hanno condotto a dichiarare lo Stato di Agitazione  e sulla scelte delle iniziative di  lotta che verranno intraprese. Come primo atto è stato concordato il blocco del lavoro straordinario ma  seguiranno:   l'indizione di assemblee/presidi/ e tutti gli atti di  protesta che si riterranno utili a sostenere la nostra dignità di lavoratori pubblici, a difendere il nostro contratto di lavoro e il nostro posto di lavoro.  Fino, se necessario, alla dichiarazione di sciopero.

R.S.U.  -  COMUNE DI TORTONA

Il Coordinatore:   Paola BISIO

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Tortona, 26 ottobre 2015

COMUNICATO STAMPA  DIPENDENTI DEL COMUNE DI TORTONA

ART. 58 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA:"I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore ..... "

I dipendenti del Comune di Tortona esprimono sdegno e protesta nei confronti della campagna denigratoria e delegittimante posta in essere nei loro confronti dall'Assessore al Personale e sostenuto dai vertici politico e governativo per ottenere il facile consenso dell'opinione pubblica ed  ergersi a moralizzatori.

Non è più possibile accettare questo indiscriminato clima di aggressione, di malafede e di sospetto che si palesa ogni giorno sia nei confronti dei dipendenti che del loro lavoro.

In questa situazione il silenzio dell'Amministrazione è a dir poco imbarazzante se non offensivo. I dipendenti sono sempre stati disponibili anche oltre i limiti dei rispettivi ruoli professionali, orari di lavoro e riconoscimenti economici o di carriera.

I fatti parlano chiaro: sono sotto organico di 50 posti, tanti  hanno accumulato negli anni centinaia se non migliaia di ore di ferie che non  verranno mai pagate, le ore di straordinario effettuate sono la metà di quelle disponibili, l'assenteismo per malattia è praticamente inesistente.

Da un anno i dipendenti  stanno portando avanti le loro legittime rivendicazioni sulla contrattazione decentrata  e sono  arrivati a chiedere l'intervento del Prefetto. Ma l'Amministrazione non  rispetta nemmeno gli impegni che si è assunta davanti a Sua Eccellenza. Nel frattempo sono cambiati tre dirigenti al personale, il tavolo delle trattative, nonostante gli innumerevoli solleciti, viene costantemente disertato. Hanno convocato d'urgenza le Organizzazioni Sindacali solo per la questione dei caffè.

Anche l'intervento del MEF lo stanno volutamente strumentalizzando. Il Comune di Tortona  non è il primo e non saremo l'ultimo ad essere  sottoposto a questo tipo controllo.

Ovviamente a Tortona non è arrivato per caso ( !? ).

Noi siamo certi che si possa dimostrare che i dipendenti  non hanno percepito nulla in modo illegittimo, a meno che l'interesse prevalente dell'attuale Amministrazione e del Segretario Generale non sia quello di far ricadere tutte le responsabilità sull'amministrazione precedente, in questo caso il risultato è scontato!

SIA CHIARO:  i dipendenti di questo Comune non faranno da capri espiatori!

Se sarà necessario faranno ricorso al Giudice del Lavoro e vedremo come l' Amministrazione giustificherà ai cittadini le spese che dovranno essere sostenere in giudizio!

La politica è assente,  ingessata da un organo burocratico di controllo che vuole prevaricare a tutti i costi su ogni decisione.  In questo "vuoto" i servizi reggono solo grazie ai dipendenti, alle loro competenze, volontà e professionalità.  "Ci sono loro sul fronte, loro fanno da cuscinetto, loro stanno  agli sportelli, negli uffici e per strada".

Malafede, controlli, rimproveri, questo è quello che ricevono in cambio da chi,  invece, dovrebbe garantire la qualità e la professionalità dei servizi resi ai cittadini.

Chi governa non si preoccupa di migliorare l'efficienza, snellire le procedure e instaurare un clima di collaborazione.  Non si preoccupa del fatto che manca la carta, mancano i mezzi di servizio per cui i dipendenti utilizziamo i loro e, quelli che ci sono, non ci sono soldi per aggiustarli  o revisionarli; non si preoccupa dei computer rotti che non si possono sostituire, del fatto che mancano gli strumenti  necessari a garantire la sicurezza sul lavoro e che tanti dei locali dove si lavora non sono a norma!

Nell'Assemblea del personale del Comune di Tortona, tenutasi in data odierna, oltre a condividere questo documento abbiamo concordato con i dipendenti  le azioni sindacali da mettere in atto per arginare questa situazione e rivendicare il tavolo della contrattazione:

- Valuteremo per un eventuale esposto nei confronti del giornale on-line e dell'Assessore al personale per le ripetute parole e affermazioni offensive usate  nei nostri confronti;

- una delegazione di dipendenti presenzierà al prossimo Consiglio Comunale con le magliette che oggi indossiamo per sensibilizzare e responsabilizzare tutti i consiglieri comunali ;

- se l'Amministrazione, nonostante la diffida che abbiamo inviato, non si presenterà al tavolo della contrattazione, ripristineremo immediatamente lo stato di agitazione dandone immediata comunicazione al Prefetto e facendo ricorso al Giudice del Lavoro anche per attività anti sindacale .

CGIL FP                   CISL FP                    UIL FPL                   DICCAP                  SIN. PA.

RSU  - COMUNE DI TORTONA

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Questa mattina, a partire dalle 6 all'Interporto di Rivalt Scriviaa, si sta svolgendo lo sciopero unitario di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti preoccupate per il futuro imminente della realtà tortonese. A fine anno, il 31 dicembre 2015, scadrà il contratto con l'interporto di uno dei clienti più importanti, la catena Leroy Merlin, che svuoterà definitivamente i magazzini entro febbraio 2016. Questo significa che le 150 persone impiegate per quel servizio, verrano in parte trasferite, circa 80-90 persone, con tutte le difficoltà economiche e familiari e la cosa comporta, nel magazzino che Leroy Merlin ha scelto a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. Per gli altri sar inevitabile l'apertura della procedura di mobilità con risvolto occupazionale drammatico per i lavoratori stessi e le loro famiglie che dipendono da uno stipendio non certo alto.

Già la scorsa estate ha abbandonato l'Interporo di Rivalta Scrivia un altro importante cliente, la catena di supermercati In's che aveva qui i suoi magazzini, ma ha deciso di trasferirli altrove. Evidentemente il sito Tortonese non è più tra le preferenze di grandi aziende che trovano più conveniente il trasferimento in altre sedi.

L'Interporto è una delle poche realtà che non faticava a lavorare e assumeva cittadini del territorio, ora rischia di diventare una cattedrale nel deserto.

Sinsacati e delegati stanno bloccando e rallentando l'arrivo di camion e merci, infatti a Rivalta si sono create lunghe file di camion in attesa di entrare.

Il presidio si protrarrà per l'intera mattinata.

Immagini in allegato.

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Questa mattina, come precedentemente annunciato, i lavoratori del comparto manutenzioni autostradali hanno scioperato e preso parte alla manifestazione con partenza del corteo alle 8.30 dal parcheggio di Conforama per raggiungere, in un primo tempo, l'ingresso dell'autostrada di Tortona e poi spostarsi nuovamente alla volta del centro città.

Al casello autostradale il corteo, molto partecipato di almeno 500 persone stimate (dati confermati anche dalla forze dell'Ordine) ha bloccato le auto in transito, che uscivano dall'autostrada a Tortona per poi spostarsi in massa fino in città, bloccando il traffico della tangenziale e creano non pochi disagi per la circolazione stradale.

Una volta davanti al Comune di Tortona, i segretari regionali e provinciali di Feneal UIL, Fillea Cgil e Filca Cisl hanno incontrato il sindaco della città, Gianluca Bardone, insieme anche ai segretari confederali di UIL e Cgil.

La motivazione che ha fatto scendere nelle strade così tanti lavoratori, la maggioranza dipendenti delle aziende del Gruppo Gavio, è la richiesta di modificare la Legge Delega Appalti, approvata in Senato e prevista in approvazione alla Camera nel mese di settembre.

Il disegno di legge, infatti, se approvato integralmente, comporterà l'obbligo per i concessionari di affidare in gara a terzi il 100% dei lavori e dei servizi, prevedendo un periodo transitorio di adeguamento di soli 12 mesi, senza alcuna clausula di salvaguardia per i lavoratori ad oggi occupati.

Questo comporterà l'inevitabile perdita di professionalità del personale della manutenzione e progettazione in autostrada e quindi il peggioramento della qualità e dei tempi di realizzazione ei lavori autostradali, con gravi rischi per l'utenza e un livello generale di dequalificazione delle attività di progettazione e manutenzione dei lavori autostradali.

I lavoratori, se passasse questa legge senza le modifiche richieste dai sindacati, verranno esplulsi a centinaia, e parliamo di personale altamente preparato e professionale.

Per l'intero Gruppo Gavio, lo ricordiamo, si prevedono 2044 esuberi.

Tutto questo per fare spazio ad associazioni di imprese che dovranno occuparsi delle complesse operazioni relative al monitoraggio, alla programmazione e all'esecuzione dei lavori, senza disporre di un'idonea struttura di impresa ed affidatarie delle gare in base a criteri basati solo ed esclusivamente sul risparmio economico.

l'impatto di queste scelte, mascherate secondo i sindacati dal nobile intento di favorire la libera competizione fra imprese, favorirebbe elusione contributiva e retributiva e avrebbe un violentissimo impatto sulle economie locali delle arree geografiche interessate, come il Piemonte e in particolare il tortonese.

I sindacati sono ora in attesa di incontrare, questa stessa mattinata, il Prefetto di Alessndria per esporre ancora una volta le loro preoccupazioni per le conseguenze che proprio il territorio alessandrino si troverebbe ad affrontare, con una così considerevole perdità di posti di lavoro nel settore.

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In allegato il documento e le motivazioni che hanno spinto il personale del Comune di Tortona a dichiarare lo stato di agitazione.

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I dipendenti del Comune di Tortona non hanno mai percepito indebitamente risorse pubbliche.

Non sono mai stati fatti accordi con le Amministrazioni che si sono susseguite in questi anni per qualsivoglia illecita integrazione dei fondi anzi, abbiamo sempre dovuto rivendicare quanto previsto contrattualmente e tutti gli accordi sono stati sottoscritti nel pieno rispetto dei vincoli di legge.

Non siamo a conoscenza di nessun doppio fondo straordinario, ne esiste uno solo che prevede un tetto massimo di 80 ore annue pro capite (il minimo contrattuale) impossibile da sforare o da integrare! Tant'è vero che chi sfora il tetto le deve recuperare.

Le risorse destinate alla produttività (media annua pro capite di 1000 euro) viene distribuita sulla base di un sistema di valutazione individuale e non esistono premi straordinari o progetti  pagabili con tali risorse. Gli accertamenti da parte del nucleo di valutazione del settore finanziario e dell'organo politico competente sono sempre stati effettuati puntualmente.
Basterebbe verificare gli atti prima di fare certe affermazioni. I rilievi fatti dal Ministero dopo l'intervento ispettivo sono attualmente al vaglio dei responsabili che provvederanno a relazionare nel merito. Non ci risulta che siano stati accertati illeciti e nemmeno quantificate somme che dovrebbero ritornare nelle casse del Comune di Tortona.

Le rappresentanze sindacali, insieme a tutti i dipendenti del Comune di Tortona, respingono con forza tutte le dichiarazioni e le illazioni rilasciate alla stampa da fantomatici "informatori disinformati". Sono accuse infondate e strumentali che ci umiliano come lavoratori, cittadini e persone. Noi siamo al servizio della nostra
comunità. Invitiamo dunque  tutti i nostri concittadini a verificare di persona quanto percepiamo come dipendenti pubblici. Ricordiamo, infine, che svolgiamo quotidianamente il nostro lavoro in un ente dove mancano 70 persone in organico, con un contratto nazionale che non viene rinnovato da ben cinque anni.

Paola Bisio, Coordinatore RSU del COMUNE di TORTONA

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Ieri a Tortona si è tenuta la manifestazione provinciale del 1 maggio. Il ritrovo, nel piazzale davanti alla stazione, ha visto adunarsi molti lavoratori e pensionati che con orgoglio si sono presentati puntuali all'appuntamento, sventolando la loro bandiera. La manifestazione unitaria, organizzata da Uil insieme a Cgil e Cisl, è proseguita in corteo per le vie del centro città, terminando per il discorso conclusivo in Piazza Malaspina, nel cuore di Tortona.

A prendere la parola, alla fine della manifestazione, l'ospite d'onore, Lorenzo Cestari, Segretario regionale Uil, a nome delle tre sigle sindacali.

Il suo discorso è stato incentrato sulla necessità di uscire dalla crisi e la possibilità di farlo è per lui rappresentata da un cambio delle politiche europee.

"L'Europa deve mettere a dosposizione un fondo per l'occupazione. Reputiamo che la strada da percorrere sia questa. Rinnovo dunque l'invito ad andare a votare in occasione delle elezioni europee di maggio. Il sindacatp non fa politica, ma sa che le politiche europee sono determnanti, anche sul fronto del lavoro e dell'occupazione. Noi sindacati non siamo gufi, come spesso ci definisce l'attuale Governo, e non siamo nemmeno conservatori. Abbiamo chiesto sempre l'abbassamento della tassazione sul lavoro per i dipendenti e in molte occasioni siamo stati pronti ad accettare le novità senza opporci, in nome del bene del Paese. Gli 80euro che da questo mese arriveranno nelle buste baga e nelle tasche dei lavoratori dipendenti sono certamente unsegnale importante, ma la misura deve essere strutturale, non "una tantum". Ben venga alle discussioni e ai confronti, questi sono sani e ricchi. Siamo le organizzazioni che nn hanno paura dei cambiamenti, anzi vogliamo che le cose cambino.
In merito alla Riforma della Pubblica Amministrazione, noi diciamo ok da decenni, siamo favorevoli, ma deve essere discussa anche con noi parti sociali.
Infatti resta determinante capire l'importanza del lavoro pubblico, che porta con sè servizi essenziali ai cittadini, quindi ci vuole attenzione.
Riforma si x una pa più amica fei cittadini e più efficente sui territori ma ciò nn vuol dire solo tagli.
In questi anni sono usciti dal sistema sanitario nazionale ben 3000 lavotatori e chi è rimasto in servizio ha dovuto e deve quotidianamente rinunciare ai turni di riposo, fare ore in più, ecc ecc...al fine di mantenere in vita i servizi indispensabili che spettano a tutti i cittadini.
Forse oggi, 1 maggio 2014, per alcuni sarà la festa del lavoro che non c'è, che manca, che non è sicuro e non è continuo, a tempo indeterminato come dovrebbe essere per tutti. Ci aspettiamo altre novità per creare lavoro nuovo. Ci preoccupa il decreto sul lavoro a tempo determinato: il lavoro discontinuo deve costare di piu del full time, solo osì èotrà essere ridotto e azzerato.
Non siamo contro la flessibilità, ma questa non va confusa con la precarietà.
Dobbiamo salvaguardare il lavoro, quello buono e vero, continuativo e full time.
Il Paese necessita di un grande piano per il lavoro. Determinante essere attivi e votare alle Europee".

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