Fisco, lavoro, giovani e previdenza sono i principali capitoli su cui si concentrerà l'azione sindacale della Uil nel 2018: su questi punti, chiederemo un confronto anche ai partiti che si accingono alla competizione elettorale.
In particolare, il 2018 dovrà essere l'anno di una grande vertenza fiscale da condurre insieme a Cgil e Cisl: rivendicheremo un forte impegno per un fisco più leggero e per salari e pensioni più pesanti.
Inoltre, bisognerà avviare con l'Esecutivo che verrà la terza fase del confronto sulla previdenza, a partire dai risultati delle due Commissioni istituite per la separazione della previdenza dall'assistenza e per l'individuazione degli altri lavori usuranti e gravosi.
Infine, ma non ultimo, chiederemo provvedimenti strutturali a favore dei giovani, affinché trovino lavoro stabile e, soprattutto, non siano più costretti a lasciare il nostro Paese per vedere riconosciute le loro capacità. In questo quadro, sarà fondamentale anche un'azione tesa, finalmente, a ridurre il divario infrastrutturale tra il Nord e il Sud, una delle principali cause della cronica disoccupazione giovanile nel nostro Mezzogiorno.
Ovviamente, restano da concludere, sin da subito, tutti i contratti scaduti, a partire da quelli del pubblico impiego, e dedicarsi poi alla definizione degli altri impegni si qui enunciati.
Roma, 5 gennaio 2018
Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha partecipato alla manifestazione dei lavoratori dell'edilizia che si è svolta questa mattina a Roma, in occasione dello sciopero generale nazionale proclamato da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. I lavoratori del settore rivendicano il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da oltre un anno.
«È stata una grande giornata di mobilitazione. Le nostre controparti - ha dichiarato Barbagallo a margine dell´iniziativa - devono capire che il contratto bisogna firmarlo rapidamente per aumenti salariali adeguati, per la sicurezza, per l´ape sociale. Si sono persi troppo tempo e troppi posti di lavoro. Nel nostro Paese - ha concluso il leader della Uil - c´è un problema di ripresa economica: sappiano che una delle soluzioni passa per la crescita dei salari dei lavoratori».
«Stante la scarsità delle risorse, non possiamo dire che va tutto bene: abbiamo fatto il massimo possibile. Siamo riusciti ad ottenere ulteriori risultati grazie alla nostra determinazione: abbiamo aperto una breccia nella Fornero. Ora bisogna avviare subito la terza fase». È questo, in estrema sintesi, il giudizio del Segretario generale della Uil, al termine dell´appuntamento odierno a Palazzo Chigi che, di fatto, ha sancito la conclusione della seconda fase del confronto sulla previdenza. Una riunione che, proprio grazie alla determinazione e alla tenacia della Uil, ha prodotto ulteriori risultati di merito. In particolare, sono stati aggiunti al testo, proprio su esplicita richiesta del Sindacato di via Lucullo, un importante passaggio sia sui giovani sia sulle donne; la precisazione che tra le categorie a cui si estende l'Ape sociale ci sono, oltre agli operai braccianti e agricoli, ai marittimi, agli addetti alle pesca, anche i siderurgici di prima e seconda fusione; infine, la certezza della partecipazione delle parti sociali alle due Commissioni sull'individuazione di altri lavori gravosi e sulla separazione tra previdenza e assistenza.
«Vigileremo - ha proseguito Barbagallo – affinché ilParlamento non peggiori il testo e saremo soddisfatti se lo dovesse migliorare.Inoltre, organizzeremo un´assemblea dei nostri quadri e delegati per illustrare, nel dettaglio, la nostra posizione». E a proposito delle diversità dei giudizi sul testo finale espressi dalle tre Organizzazioni e dei rischi che questa condizione può determinare sui rapporti unitari, il leader della Uil ha concluso: "Riteniamo che sia, comunque, necessario mantenere unità d'azione anche perché il prossimo anno dovremo avviare una grande vertenza per un fisco più equo e più leggero per lavoratori e pensionati».
SCALETTA NOTA DI SINTESI
Incontro Governo sindacati 21 novembre 2017
Nella nota di sintesi predisposta alla fine del confronto con il sindacato sui temi della fase II il governo si è impegnato a presentare le seguenti misure.
Revisione strutturale del meccanismo di calcolo dell'adeguamento dei requisiti pensionistici alla speranza di vita
La revisione avviene attraverso un modifica delle modalità di calcolo che terranno conto anche delle variazione negative che verranno recuperate nell'adeguamento successivo. Inoltre, i futuri adeguamenti non potranno essere superiori a tre mesi; eventuali maggiori incrementi della speranza di vita saranno riassorbiti nei successivi adeguamenti.
Esenzione di 15 categorie di lavoro gravoso dall'adeguamento alla speranza di vita del 2019
Per 15 categorie non interverrà il prossimo adeguamento alla speranza di vita.
Ovvero, le 11 dell'ape sociale e dei lavoratori precoci:
Operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici
Conduttori di gru, macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni
Conciatori di pelli e di pellicce
Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante
Conduttori di mezzi pesanti e camion
Lavoratori del settore sanitario infermieristico, ostetrico ospedaliero con lavoro organizzato in turni
Addetti all'assistenza di persone non autosufficienti
Insegnanti della scuola pre-primaria
Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati
Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia
Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori
Più le seguenti altre categorie:
Operai e braccianti Agricoli
Marittimi
Addetti alla pesca
Siderurgici di prima e seconda fusione
Lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non ricompresi tra le attività usuranti
Per usufruirete dell'esenzioni i lavoratori devono aver svolto l'attività gravosa per almeno 7 degli ultimi 10 anni e devono avere un'anzianità contributiva pari ad almeno 30 anni.
Commissione tecnica di studio sulla gravosità delle occupazioni
Sarà creata un'apposita commissione istituzionale che entro il 30 settembre 2018 dovrà elaborare uno studio su base scientifica sulla gravosità delle occupazioni .
La commissione sarà presieduta dal presidente dell'Istat e sarà composta da rappresentati dei ministeri, dell'Istat, dell'Inps, dell'Inail e delle parti sociali.
Il Governo, entro 10 giorni dalla chiusura dei lavori, dovrà relazionare al parlamento sugli esiti dello studio.
Estensione della fiscalità incentivante nella previdenza complementare ai lavoratori del settore pubblico
Verrà parificata la tassazione sulle prestazioni di previdenza complementare per i dipendenti pubblici con quella prevista per il settore privato.
Estensione silenzio assenso a neo assunto settore pubblico
Una norma di legge consentirà alla contrattazione collettiva di estendere anche ai lavoratori neoassunti del pubblico impegno il meccanismo del conferimento tacito del Tfr ai fondi negoziali.
Commissione per la separazione assistenza e previdenza e comparazione della spesa internazionale
Sarà creata un'apposita commissione istituzionale per una corretta comparazione della spesa previdenziale ed assistenziale a livello internazionale che dovrà concludere i propri lavori entro il 30 settembre 2018, nella commissione saranno nominati anche esperti nominati dalle parti sociali.
Il Governo, entro 10 giorni dalla chiusura dei lavori, dovrà relazionare al parlamento sugli esiti dello studio.
Potenziamento interventi del FIS, Fondo integrazione Salariale
Incremento del limite di erogabilità della prestazione del fondo a 10 volte l'ammontare dei contributi versati da ciascuna azienda; attualmente tale limite è fissato in 4 volte.
Impegno del Governo ad ampliare le categorie gravose per Ape e Precoci
Il Governo si è impegnato ad utilizzare i risparmi derivanti dall'attuazione di ape sociale e pensione anticipata per i precoci che risulteranno alla fine delle domande 2017, per allargare la platea dei lavoratori aventi diritto a queste prestazioni per le categorie inserite nell'elenco di quelle gravose:
Operai e braccianti Agricoli
Marittimi
Addetti alla pesca
Siderurgici di prima e seconda fusione
Lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non ricompresi tra le attività usuranti
Impegno del Governo ad ampliare il beneficio contributivo per la maternità ai fini di ape e della pensione per i precoci
Il Governo si è impegnato ad utilizzare i risparmi derivanti dall'attuazione di ape sociale e precoci che risulteranno alla fine delle domande 2017, per ampliare il beneficio contributivo da 6 mesi ad 1 anno per ogni figlio fino ad un massimo di due anni, la riduzione del requisito contributivo necessario per l'accesso alle prestazioni.
Costituzione fondo di raccolta risorse non utilizzate per proroga Ape 2019
Verrà istituito un apposito fondo nel quale confluiranno i risparmi di spesa come accertati per gli anni 2019 e seguenti al fine di consentire la proroga e la stabilizzazione dell'Ape sociale.
Impegno del Governo per rendere più flessibili ed adeguate le pensioni dei giovani
Il governo ribadisce l'impegno di dare priorità al tema dell'adeguatezza delle pensioni nel sistema contributivo ed al contempo della flessibilità di accesso sia per la pensione anticipata che di vecchiaia.
Impegno del Governo rilancio previdenza complementare
Il Governo conferma l'impegno per sostenere lo sviluppo della previdenza completare nel settore privato.
Roma, 21 novembre 2017
All'indomani dell'incontro al Ministero del Lavoro sulla fase due della previdenza, il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, si è confrontato sullo stato della trattativa direttamente con i lavoratori pubblici e privati e con i pensionati. L'occasione è stata l'assemblea organizzata dalla Uil del Molise nella zona industriale di Termoli, dove sono concentrate molte aziende di diversi settori produttivi.
La presentazione di un manifesto per lo sviluppo ha fatto da sfondo all'importante iniziativa in una realtà meridionale in cui il problema del lavoro e della crescita continuano a essere la priorità. Ma anche la questione pensioni è come un vero e proprio nervo scoperto. Tutti gli interventi nel corso dell'Assemblea hanno sottolineato questa ulteriore criticità.
"Siamo ancora in una fase di studio dei costi delle proposte - ha spiegato Barbagallo alla folta platea che ha animato l'assemblea - ma non ci sono elementi di chiarezza sulle risorse che il Governo intende riservare a questi capitoli. Il Sindacato - ha sottolineato il leader della Uil - sta valutando, unitariamente, se mettere in campo iniziative per fare le necessarie pressione sull'Esecutivo".
Barbagallo, inoltre, è tornato sul problema dell'aspettativa di vita: "Per noi è una questione dirimente. L'adeguamento automatico dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita era stato previsto prima della Fornero: la somma dei due provvedimenti determinerebbe una situazione ingestibile per il nostro Paese. L'età media per andare in pensione in Italia è già di due anni superiore a quella che c'è in Germania dove si andrà in pensione a 67 anni addirittura nel 2030. Ecco perché quel meccanismo deve essere congelato".
Barbagallo che ha apprezzato il manifesto per lo sviluppo presentato dalla Uil Molise ha sintetizzato la posizione della Uil: "Noi vogliamo lavoro, non assistenza, non mance. Servono investimenti pubblici e privati in infrastrutture. Questa è la strada per fare ripartire il Mezzogiorno e il Paese". Infine, un accenno al tema delle risorse: "La smettessero di dire che non ci sono risorse, è una bufala incredibile. Basterebbe agire sull'evasione fiscale, sulla corruzione e sull'usura per reperire ciò che serve a finanziare sviluppo, lavoro e pensioni".
Una buona scuola non si può fare contro i lavoratori del settore, ma va realizzata con le loro professionalità, esperienze e impegno. I nostri insegnanti e tutto il personale sono invece penalizzati da anni dal blocco del contratto e da leggi che hanno inciso negativamente sul delicato lavoro dei docenti.Si apra subito, dunque, il negoziato per rinnovare il contratto della scuola: è lo strumento principale per ridare dignità agli insegnanti e al personale tutto.
Serve un radicale cambio di passo, con investimenti che riportino il sistema di istruzione a un livello più vicino a quello dei paesi più avanzati dell'Europa: la nostra spesa per l´istruzione in rapporto al Pil è pari al 4,8% , la media dei paesi europei è del 5,11%.Vanno operate scelte mirate per recuperare tale distanza.
Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha concluso i lavori della Conferenza di Organizzazione della Uiltemp. Rivolgendosi alla platea, composta nella stragrande maggioranza da delegate e delegati molto giovani, Barbagallo ha detto: "Voi siete una categoria di frontiera, la squadra 'primavera' della Uil". Il leader del Sindacato di via Lucullo, poi, è tornato sulla vicenda voucher e ha commentato le voci sulle possibili soluzioni alternative che sarebbero già all'attenzione del legislatore. Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, si starebbe ragionando su un modello simile ai cosiddetti mini job tedeschi.
«Non sappiamo quanto sia fondata questa ipotesi e, comunque, andrà verificata con la massima attenzione. Il nuovo strumento, infatti - ha sottolineato Barbagallo - dovrà essere adottato per situazioni e in forme specifiche e ben individuate, al solo fine di evitare che alcune attività restino del tutto prive di una seppur minima tutela e che tornino nel nero».
Roma, 7 aprile 2017
«Vogliamo capire quali sono le sue intenzioni sui voucher: il Governo ci convochi». Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, partecipa a un'iniziativa organizzata dal PD sul tema «Emergenza Lavoro» e chiama in causa direttamente l'Esecutivo.«Vogliamo che la disciplina sui voucher venga modificata radicalmente. Il Governo - ha ricordato il leader della Uil - era già intervenuto, ma in modo insufficiente tant'è che ha manifestato l´intenzione di apportare altre modifiche: cerchiamo, allora, di stringere i tempi per mettere un freno all´utilizzo distorto dei voucher. Peraltro - ha proseguito Barbagallo - noi siamo preoccupati perché riteniamo che al prossimo referendum possa non essere raggiunto il quorum o, addirittura che possa maturare una sconfitta dal «Sì». In tal caso, rischieremmo di non poter più discutere di questo argomento: ecco perché mi auguro che Cgil e Cisl concordino con noi nel provare a modificare quelle norme in un confronto con il Governo o per via legislativa, visto che ci sono alcuni disegni di legge già presentati e che possono essere discussi in sede di Commissione parlamentare. Noi - ha concluso Barbagallo - vogliamo tornare alle origini: i voucher devono essere utilizzati solo per i lavori saltuari, occasionali e non per tutte le categorie alle quali, oggi, è esteso».
Prosegue l'onda lunga dei rinnovi contrattuali: alla sigla, questa mattina, del contratto degli elettrici si è aggiunta, questa sera, anche quella per il contratto dei lavoratori del settore energia e petrolio. In una sola giornata, insomma, un doppio colpo davvero positivo.Crescerà, così, il potere d'acquisto di molte altre migliaia di lavoratori, una delle condizioni necessarie per far riprendere l'economia del Paese. Con il nostro impegno sui contratti, già dallo scorso anno abbiamo imboccato la strada giusta: bisogna, ora, rinnovare tutti quelli che, sia nel pubblico sia nel privato, sono ancora a un passo dal traguardo.
I dati sul Pil resi noti, oggi, dall'Istat, anche alla luce di quelli diffusi l'altro ieri dall'Ocse, dimostrano che i livelli di crescita sono ancora insufficienti. Fa bene, dunque, il nostro Governo – ed era ora - a opporsi alla politica di austerità che ha caratterizzato in questi anni l'Unione europea e a guardare con più attenzione alle politiche attuate da Obama.Sono anni che la Uil sostiene questa impostazione, manifestata, peraltro, anche in occasione degli incontri che abbiamo avuto, lo scorso anno, con personaggi del mondo politico, economico e giudiziario degli USA. Con loro ho avuto occasione di condividere un principio: un freno alla ripresa è rappresentato anche dalla sovrapproduzione legislativa (nel nostro Paese abbiamo 153 mila leggi, un record europeo) che genera, paradossalmente, incertezza del diritto e non invoglia le aziende estere a investire.
Noi crediamo, inoltre, che occorra intervenire non solo sul lato dell'offerta, ma anche su quello della domanda: gli imprenditori e lo Stato, datore di lavorodel pubblico impiego, abbiano consapevolezza che senza rinnovi contrattuali la domanda interna langue, le imprese che producono beni e servizi per il mercato interno chiudono, l'occupazione non cresce, l'economia non si riprende. E, in questo senso, anche la rivalutazione delle pensioni può giocare un ruolo importante. Le ricette applicate sino ad ora, purtroppo, non hanno dato i risultati sperati: insieme possiamo migliorare la rotta e accelerare il cammino verso lo sviluppo, unica strada per restituire speranze occupazionali ai giovani.
I dati sul Pil resi noti, oggi, dall'Istat, anche alla luce di quelli diffusi l'altro ieri dall'Ocse, dimostrano che i livelli di crescita sono ancora insufficienti. Fa bene, dunque, il nostro Governo – ed era ora - a opporsi alla politica di austerità che ha caratterizzato in questi anni l'Unione europea e a guardare con più attenzione alle politiche attuate da Obama.
Sono anni che la Uil sostiene questa impostazione, manifestata, peraltro, anche in occasione degli incontri che abbiamo avuto, lo scorso anno, con personaggi del mondo politico, economico e giudiziario degli USA. Con loro ho avuto occasione di condividere un principio: un freno alla ripresa è rappresentato anche dalla sovrapproduzione legislativa (nel nostro Paese abbiamo 153 mila leggi, un record europeo) che genera, paradossalmente, incertezza del diritto e non invoglia le aziende estere a investire.
Noi crediamo, inoltre, che occorra intervenire non solo sul lato dell'offerta, ma anche su quello della domanda: gli imprenditori e lo Stato, datore di lavorodel pubblico impiego, abbiano consapevolezza che senza rinnovi contrattuali la domanda interna langue, le imprese che producono beni e servizi per il mercato interno chiudono, l'occupazione non cresce, l'economia non si riprende. E, in questo senso, anche la rivalutazione delle pensioni può giocare un ruolo importante. Le ricette applicate sino ad ora, purtroppo, non hanno dato i risultati sperati: insieme possiamo migliorare la rotta e accelerare il cammino verso lo sviluppo, unica strada per restituire speranze occupazionali ai giovani.
L'Esecutivo nazionale della Uil, riunito oggi a Roma per esprimere una valutazione in merito al confronto in corso con il Governo su pensioni e lavoro, ha affrontato anche la sopraggiunta questione della vicenda di cronaca emersa nei giorni scorsi, che vede chiamati in causa l'attuale Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, il suo predecessore, Luigi Angeletti, e altri dirigenti dell'Organizzazione.
L'Esecutivo nazionale della UIL rinnova a Carmelo Barbagallo la completa stima e la totale fiducia.
L'Esecutivo nazionale della Uil prende atto dell'intervento di Luigi Angeletti, Segretario generale all'epoca dei fatti contestati, che ha dichiarato che Carmelo Barbagallo era del tutto estraneo alle modalità organizzative delle iniziative assunte.
L'Esecutivo nazionale della Uil, riconfermando la piena fiducia nell'operato della magistratura ed augurandosi una rapida conclusione dell'iter giudiziario, esprime il pieno convincimento che non ci sia stato alcun uso distorto delle risorse della Uil confederale.
L'Esecutivo nazionale della Uil, inoltre, rileva che, proprio a partire dalla Conferenza di Organizzazione di Bellaria del 2012, ha preso l'avvio un nuovo modello organizzativo.
L'Esecutivo della Uil rimarca, infine, l'eterogeneità delle tante vicende richiamate dagli organi di stampa e sottolinea l'esigenza di distinguere le riunioni, di cui si è parlato che hanno interessato Angeletti e Barbagallo, dalle altre questioni emerse, di cui l'insieme dell'Organizzazione era all'oscuro, e che vedrebbero, invece, coinvolti altri soggetti che, peraltro, non fanno più parte degli organismi della categoria della Uiltrasporti.
L'Esecutivo nazionale Uil invita il Segretario generale, Carmelo Barbagallo, e tutto il gruppo dirigente, a proseguire nell'azione sindacale sulle materie in discussione con il Governo e con le parti datoriali, sulla base delle condivise posizioni dell'Organizzazione, riconfermate nell'odierna riunione.
Roma, 20 settembre 2016
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