Serena Piscitello

Serena Piscitello

Quest’anno la celebrazione del 28 Aprile, giornata mondiale delle vittime dell'amianto, cade mentre siamo in attesa della sentenza del processo Eternit bis.

La speranza dei casalesi è per una esemplare condanna del responsabile di questo disastro che ha colpito numerose famiglie, causando oltre 3000 morti per mesotelioma.

La cautela è d’obbligo perché nel precedente processo Stephan Smidheiny, dopo essere stato condannato in appello a 18 anni di reclusione per disastro colposo, fu assolto in cassazione per avvenuta prescrizione.

I casalesi attendono pazienti che questa volta gli si addebiti il disastro doloso non prescrivibile, ma sono anche preoccupati per una possibile assoluzione dovuta a qualche cavillo inusitato.

In ogni caso la nostra lotta non finirà finché sarà possibile perseguire chi si è reso responsabile di questi lutti.

Luigi Ferrando, UIL comitato strategico: “Il 28 Aprile è anche giornata per fare il punto sullo stato di deamiantizzazione del paese. Casale in questo senso è stata città guida compiendo una rigorosa mappizzazione del territorio, metodo assunto da tutta la regione la cui piattaforma diventa punto di riferimento nazionale.

La bonifica deve procedere in modo omogeneo attraverso l’identificazione dei siti contaminati da ripulire fruendo anche di finanziamenti adeguati.

Una giornata di ricordi e meditazioni che Casale vivrà con lo spirito dei precedenti anni e con la certezza che questa giornata si perpetuerà negli anni a venire a monito, soprattutto per i giovani, di quanto la mancata prevenzione nei luoghi di lavoro e l’egoismo di chi sullo sfruttamento lucra, possano causare a danno di popolazioni intere”.

La celebrazione della Giornata Mondiale Vittime Amianto avrà luogo venerdì 28 aprile 2023 a partire dalle 9 nella Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio in Via Mameli 10 a Casale nel corso della quale avrà luogo anche il conferimento del Premio Vivaio Eternot - Edizione 2023.

Le Segreterie Provinciali di FILCAMS CGIL , UILTUCS UIL  a fronte del peggioramento delle condizioni di lavoro nell’appalto di Ristorazione Scolastica del Comune di Alessandria, delle difficili condizioni in cui si trovano ad operare costantemente le addette del settore con criticità dovute alla carenza e inefficienza degli ambienti, delle attrezzature di lavoro necessarie per garantire corretto svolgimento delle proprie attività, del rispetto delle norme e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza sono a dichiarare in data odierna l’apertura dello stato di agitazione per tutto il personale. 

Da tempo vengono segnalate i mancati adeguamenti dei  parametri orari di lavoro contrattuali rispetto agli effettivi carichi di lavoro che diventano sempre più pesanti ed intollerabili.

Ricordiamo inoltre che i pasti per i bambini della nostra città vengono preparati presso il centro cottura di Vivenda ad Asti e, nonostante i proclami e promesse delle aziende (congiuntamente alla scorsa Amministrazione Comunale) di un miglioramento delle condizioni di lavoro, dobbiamo denunciare che la  realtà è ben altra: le preparazioni sono difficoltose a causa della mancanza della strumentazione adatta ( pochi forni per tanti pasti, mancanza di cuoci-pasta ecc…) vi è un forte rischio contaminazione dei pasti e tempi lunghissimi di attesa tra le preparazioni stesse e l’arrivo dei cibi sulle tavole degli alunni non è sicuramente sinonimo di qualità del servizio.

Nonostante i numerosi tentativi in sede sindacale di trovare un accordo sulle questioni sollevate, ad oggi  ci siamo trovati davanti ad un muro di silenzio che ci vede oggi costretti alla proclamazione dello stato di agitazione con il blocco di tutte le ore supplementari e/o straordinarie. Chiaramente in ottemperanza alle norme previste dalla legge sugli scioperi abbiamo chiesto la convocazione delle parti per esperire le procedure di raffreddamento previste per legge augurandoci di trovare le giuste soluzioni ad una vertenza che non può più essere tollerata. 



FILCAMS CGIL                                                                                                          UILTUCS UIL

Stefano Isgrò                                                                                                              Maura Settimo

FINALMENTE SI RIAPRE!

Apprendiamo con immenso piacere la decisione di Terme di Acqui di aprire il prossimo 15 maggio. Crediamo che tutto il lavoro messo in atto in questi ultimi mesi, partito già dallo scorso anno, e l'azione congiunta con il Comune di Acqui Terme e la Regione Piemonte abbia portando a questi ottimi risultati.

Maura Settimo, Segretaria generale UILTUCS Alessandria: “Le risorse destinate al Termalismo e la valorizzazione del settore sono la strada che porterà il giusto riconoscimento al nostro territorio. Sicuramente si sta andando verso la giusta strada. Investire nel settore è una scelta lungimirante che avrà ripercussioni positive non solo per la città. Ora come UILTuCS non possiamo che essere felici per il risultato che salvaguarda in primis i dipendenti, tutti gli stagionali delle Terme come anche tutte le lavoratrici e i lavoratori dell'indotto. Crediamo si debba portare avanti l'ottimo lavoro iniziato con l'Amministrazione Comunale che ha dimostrato particolare sensibilità rispetto alle nostre istanze.

Personalmente sarà un piacere, in occasione del 1° Maggio che in provincia quest’anno verrà ospitato da Acqui, portare a nome di tutti la soddisfazione per questo grande risultato che è importante per tutta la Provincia. Il 1° Maggio sarà un momento di vera festa del lavoro e di rinascita della città. Per il futuro il percorso fin qui seguito dovrà essere un esempio da perseguire”.

CGIL, CISL e UIL decidono di avviare unitariamente nei mesi di aprile e maggio una fase di mobilitazione con la realizzazione di una generalizzata campagna di Assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori e con l’organizzazione di tre manifestazioni interregionali di sabato (Nord, Centro, Sud), da svolgersi a Bologna (6 maggio), Milano (13 maggio) e Napoli (20 maggio).

La mobilitazione intende sostenere le richieste unitarie avanzate da CGIL, CISL e UIL e dalle Categorie nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di:

- Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati

- Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e su pensioni, tassazione extraprofitti e rendite finanziarie

- Potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e del sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza

- Basta morti sul lavoro, contrasto alle malattie professionali e alla precarietà, centralità della sicurezza sul lavoro nel sistema degli appalti, eliminazione subappalti a cascata, lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato

-  Riforma del sistema previdenziale

- Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare la transizione ambientale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.

Roma, 4 aprile 2023

Oggi al Palazzo Comunale di Acqui Terme alla presenza del Sindaco Danilo Rapetti, dell’Assessore al Lavoro Soumya Sellam, del Consigliere Comunale delegato alle Terme, Luigi Gilardi, dei rappresenti sindacali della Fisascat - Cisl Al AT Tonio Anselmo, della Filcams CGIL Al Segretario Generale Stefano Isgrò, della UILTUCS - UIL Al Segretario Generale Maura Settimo e, di una rappresentanza di lavoratori e in collegamento on line con l’Assessore Regionale al Lavoro Marco Protopapa e del Dirigente alle politiche del Lavoro Livio Boiero.
L’incontro fortemente voluto dall’Amministrazione comunale è stato sicuramento positivo poiché ha lasciato aperte le speranze di trovare delle soluzioni, si auspica anche a breve termine, per una riapertura degli stabilimenti, obiettivo fortemente condiviso da tutte le parti in causa.
Indipendentemente dalla data di riapertura, le parti sindacali si attiveranno per ottenere il rinnovo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori a tempo indeterminato e per richiedere l’attivazione di fondi speciali al momento non esistenti per i lavoratori stagionali. L’intento non è solo quello di ottenere una sostenibilità reddituale per i lavoratori, ma anche quello di non perdere delle professionalità strategiche per il buon funzionamento degli stabilimenti.
La Regione Piemonte si è resa disponibile a cercare soluzioni a garanzia dei lavoratori stagionali anche se attualmente non ci sono fondi già stanziati.
Il Sindaco Rapetti propone di costituire un tavolo permanente in accordo con le organizzazioni Sindacali per il monitoraggio continuo della situazione delle lavoratrici e dei lavoratori, ugualmente di quelli ad oggi non più impiegati nelle Terme di Acqui, anche rispetto a possibili nuovi investimenti di altri imprenditori. A tal proposito verrà siglato nei prossimi giorni un protocollo di intesa con le Organizzazioni Sindacali.
A dimostrazione della particolare attenzione che i Sindacati, unitariamente, intendono dare ai lavoratori della Città, hanno deciso in accordo con il Sindaco Rapetti, di organizzare la manifestazione provinciale della giornata del 1° maggio proprio nella Città termale.
Il tavolo neo costituito si aggiornerà nei prossimi giorni.


Acqui terme 5 aprile 2023

 

Il mese di aprile vedrà impegnati i tre sindacati confederali provinciali CGIL, CISL e UIL di Alessandria in una serie di iniziative incentrate su un tema di particolare interesse per l’intera cittadinanza: la sanità pubblica.

Fortemente convinti che questa sia un bene da tutelare e sostenere, con azioni concrete e mirate a fornire servizi sanitari e assistenziali a cittadini attivi e pensionati, verrà avviata una campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione con una serie di presidi che si terranno su gran parte del territorio provinciale. Un’importante azione di volantinaggio è stata organizzata per le giornate 4, 5 e 6 aprile in diversi comuni.

Si inizia da Casale M.to martedì 4 aprile a partire dalle 10 con volantinaggio di CGIL, CISL e UIL e distribuzione di materiale informativo contenente una sintesi delle rivendicazioni sindacali per la difesa della sanità pubblica e a sostegno del personale che ci lavora sia in Piazza Castello che davanti all’Ospedale Santo Spirito.

Mercoledì 5 aprile, sempre a partire dalle 10, si continua sui territori di Ovada in piazza del mercato e a Tortona davanti all’Ospedale civile Santi Antonio e Margherita per finire giovedì 6 aprile con Novi Ligure, all’angolo tra la piazza del mercato e l’inizio di Via Roma, e Acqui Terme, davanti all’Ospedale Mons. Giovanni Galliano.

Le rivendicazioni di CGIL, CISL e UIL Alessandria ruotano intorno alla necessità di fornire a tutte le persone assistenza e cure adeguate.

Dichiarazione congiunta dei Segretari generali provinciali Franco Armosino (CGIL), Marco Ciani (CISL) e Claudio Bonzani (UIL): “Troppe volte riscontriamo casi di persone, spesso sole e/o anziane, che si trovano costrette a rinunciare alle cure per ragioni economiche, visto che non tutti possono permettersi visite ed esami privati e la sanità pubblica è un diritto di tutti. Quotidianamente raccogliamo lo sconforto delle persone davanti a liste d’attesa infinite per sottoporsi a esami o ancora racconti di persone per intere giornate in attesa di cure nei pronto soccorso per sovraffollamento e scarsità di personale, costretto a turni estenuanti.

La nostra provincia invecchia sempre più e noi vogliamo riportare alla centralità e dare valore al servizio pubblico, restando fortemente contrari alla privatizzazione degli ospedali.

Perché la sanità pubblica possa tornare a funzionare, urgono interventi che sono stati rimandati fin troppo a partire dalla stabilizzazione del personale sanitario precario, dalle assunzioni straordinarie di personale in deroga, dal fornire cure domiciliari per i pazienti più fragili, puntando sulla sanità territoriale grazie a investimenti regionali finalizzati all’ASL AL. Tutto il personale sanitario, medici ed infermieri, meritano di poter lavorare nel rispetto dei contratti e in sicurezza”.

A queste tre giornate di presidio e volantinaggio seguirà una manifestazione provinciale unitaria fissata per il prossimo 15 aprile ad Alessandria con corteo e comizio finale all’insegna dello slogan La sanità pubblica non si vende, si difende.

ACCIAIERIE D’ITALIA
LA UILM NON HA ACCETTATO LA CERTIFICAZIONE DEGLI ESUBERI

L’ AZIENDA HA PROPOSTO IL SUO ACCORDO E GLI ALTRI HANNO ACCETTATO

LA UILM CONTINUERÀ A DIFENDERE TUTTI I POSTI DI LAVORO 
DI ACCIAIERIE D’I TALIA, ILVA IN AS E I NDOTTO

Nella giornata di ieri 29 marzo, si è tenuto, in remoto con il ministero del Lavoro, l’ultimo incontro dell’esame congiunto per la proroga di cigs richiesta da Acciaierie d’Italia per ulteriori 12 mesi. L’azienda, fin dal primo incontro si è resa disponibile ad offrire esclusivamente la maturazione dei ratei di tredicesima escludendo la possibile riduzione degli esuberi pari a
3000 unità.

Tale è rimasta l’offerta che è stata integralmente accettata da chi ha sottoscritto l’accordo di cassa integrazione, anzi peggiorativa rispetto alle condizioni
offerte lo scorso anno che vedeva la riduzione a 2750 lavoratori massimi che unitariamente non accettammo.

Ci chiediamo, allora, perché non è stata condivisa, da parte di chi adesso ha sottoscritto, la
stessa intesa nel 2022? Cosa è cambiato?

La UILM, nonostante l’inconcludente esperienza della precedente trattativa, fino alla fine ha provato a trattare per chiedere che non si determinassero 3000 esuberi strutturali chiedendo tutte le condizioni di garanzia, a partire dalla salvaguardia dei 1600 lavoratori in Ilva AS e dell’indotto senza escludere una giusta integrazione salariale
all’ammortizzatore sociale con valori economici superiori a quelli già offerti dall’azienda.

La UILM, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha posto le richieste minime per poter sottoscrivere un accodo di cigs a partire dal tema della tutela complessiva dell’occupazione. - l’azienda non ha voluto riconoscere la validità dell’accordo del 6 settembre 2018 che rappresenta l’unico atto di salvaguardia ambientale, occupazionale ed industriale dell’ex Ilva. Nell’accordo del ministero è presente una semplice dichiarazione, senza alcun valore, da parte di chi ha sottoscritto l’intesa (“a tal proposito, le OO.SS. evidenziano che lo strumento della Cigs è rivolto ai lavoratori di Acciaierie d’Italia e sottolineano l’urgenza di avviare presso il MIMIT un confronto sul piano industriale e sull’efficacia dell’accordo sottoscritto dalle Parti in data 6 settembre 2018”) ma nessun impegno da parte aziendale che, anzi, nel corso della riunione ha dichiarato di ritenerlo superato
- l’azienda non ha voluto riconoscere la temporaneità e la transitorietà dello

strumento di cigs determinando la strutturalità degli esuberi dichiarati in
procedura.

- l’azienda si è sottratta a qualsiasi confronto sul piano industriale di rilancio e di

investimenti che assicurasse una reale prospettiva di lungo periodo.

- l’azienda non ha dato nessuna certezza sugli assetti produttivi di 
Taranto/Genova/Novi Ligure/Marghera e tutti gli altri siti, nessuna certezza sulla ripartenza AFO 5, sulla realizzazione di forni elettrici e dell’impianto DRI.
- l’azienda non ha assicurato che il limite dei 4 milioni di tonnellate anno sia limitato al
solo 2023 con piena incertezza per il 2024 prefigurando, di fatto, una cigs senza

fine in mancanza di un programma di risalita produttiva.

- l’azienda ha mantenuto inalterato a 3000 il numero dei lavoratori da mettere in
cigs, il medesimo del 2022.

- l’azienda non ha aggiunto nessun elemento economico alla maturazione dei ratei

di tredicesima, già dichiaratamente disponibili nella precedente procedura, mentre la

Uilm ha chiesto, invece, che si aggiungessero anche il riconoscimento del Premio e
la maturazione delle ferie anche per chi è in cigs.

- l’azienda non ha concesso nemmeno che ci possa essere un confronto preventivo

(l’azienda ha concesso solo il monitoraggio) con RSU e OOSS sulla gestione della
cassa integrazione ovvero uno strumento che quindi sarà lasciato

esclusivamente nelle mani del management di Acciaierie d’Italia (“le Parti

concordano che l’Azienda e le strutture territoriale/RSU dei siti interessati si
incontreranno in sede aziendale al fine di consentire il costante monitoraggio
sull’utilizzo dello strumento della Cigs”); la rotazione che applicherà l’azienda sarà
quella già prevista dalle normative vigenti, nulla di più.

Ci chiediamo, allora, come è stato possibile firmare, da parte degli altri, un accordo di
proroga di cassa integrazione a queste condizioni?

Noi, per il bene dei lavoratori, abbiamo ritenuto di non poterlo fare, così come
unitariamente non l’abbiamo fatto precedentemente in cui c’erano le medesime
condizioni di questa volta.

La Uilm non sarà mai complice di un disastro sociale ed industriale!

Chi l’ha fatto si è assunto una grave responsabilità e ne dovrà rispondere ai lavoratori
tutti.

La UILM, insieme a chi vorrà unirsi a noi, metterà in campo ogni iniziativa possibile per
invalidare gli effetti nefasti di quest’accordo e salvare tutti i posti di lavoro messi a
rischio.

UILM NAZIONALE

Questa mattina, nel salone della UIL di Via Fiume 10 ad Alessandria, si è svolta una conferenza stampa su un argomento di rilevanza sociale per tutta la cittadinanza: la situazione dei trasporti pubblici urbani di Alessandria e la loro accessibilità in particolar modo da parte dei soggetti più fragili, come anziani e disabili, ma anche accessibili da passeggini.

La mobilità è un’esigenza che si manifesta in molti aspetti della vita quotidiana. Per ragioni di lavoro, di svago o per raggiungere presidi ospedalieri, scuole, centri commerciali o punti di aggregazione sociale.

I trasporti sono il veicolo per raggiungere varie destinazioni, urbane ed extraurbane. Vorremmo analizzare, facendo una ricerca approfondita e pratica, i trasporti urbani alessandrini.

Il trasporto locale in Alessandria viene fornito da Amag Mobilità, con vari servizi che interessano, oltre l’utenza senza esigenze speciali, anche servizi dedicati come Eccobus, servizio disabili,  servizio Scuolabus.

Sergio Montagna, Ufficio H Uil Alessandria: “Il nostro intento è di fare un’analisi della situazione mettendo in evidenza gli aspetti positivi, evidenziando alcune carenze e proponendo delle migliorie laddove possibile al fine di migliorare il servizio offerto all’utenza.

L’informazione sulle varie linee e fermate prenderà in esame in particolare i luoghi della città di maggiore interesse e utilità come ospedali,  scuole, uffici postali, uffici comunali, biblioteche, stazione ferroviaria. Questo per offrire tramite l’informazione la possibilità di scelta di un percorso più semplice e facile. Particolare attenzione sarà riservata alle fermate dove, tramite una tabella relativa, saranno indicate l’esistenza di una pensilina, di un percorso loges, di una pavimentazione stradale regolare o con presenta di difficoltà. Sicuramente tra le difficoltà si nota la mancanza di attenzione da parte degli automobilisti che spesso parcheggiano nell’area riservata ai mezzi pubblici”.

Aldo Gregori, Presidente A.D.A. Alessandria: “Il progetto che abbiamo presentato stamattina e già avviato si avvale di una piattaforma digitale che consentirà di segnalare le problematiche riscontrate su ogni linea urbana, che percorreremo integralmente da capolinea a capolinea.

Tramite dati di sintesi raccolti dopo i sopralluoghi, avremo la possibilità di fornire una mappa dettagliata delle criticità riscontrate su ogni linea. La finalità sarà quella di fornire una fotografia della situazione esistente, in modo di permettere a chi ha esigenze speciali un’informazione dettagliata e soprattutto il superamento degli ostacoli ora presenti”.

Ci accompagneranno in questa ricerca, promossa dall’Ufficio H della UIL Pensionati di Alessandria con l’Associazione A.D.A. della UIL, varie associazioni che si occupano di disabilità: UIC Alessandria, Ufficio Disability manager del Comune di Alessandria, l’Ufficio cartografia del Comune di Alessandria e di primaria importanza la collaborazione fornita da Amag Mobilità.

Ieri, martedì 28 marzo, presso i locali Asl Al (aula multimediale di Alessandria) durante un incontro programmato e richiesto dalla RSU ASL AL e le OOSS firmatarie con i criteri di urgenza, come previsto dal protocollo relazioni sindacali, il management aziendale ASL AL ha abbandonato dopo pochi minuti, per futili motivi, la contrattazione, fermandosi ai soli "titoli di testa".

L'oggetto di tale incontro era di una importanza estrema, ovvero il pagamento (o meno) delle indennità del personale sanitario non dirigente. Con la mensilità di marzo 2023 tali dipendenti si sono visti decurtare la propria busta paga di circa Euro 100 cadauno.
Si sarebbe dovuta ripristinare tale sottrazione con l'ausilio della contrattazione/confronto sindacale. Le domande che sorgono sono: Tutte queste indennità, remunerate in maniera variabile e ricorrente, erano inutili? Se così fosse, l'azienda, ha fatto sino a "ieri" un pessimo utilizzo di denaro pubblico?

Siamo certi che bisogna evitare di mandare a domicilio i logopedisti? Dobbiamo dire ai professionisti del servizio di salute mentale di non andare a casa dei pazienti psichiatrici? Quali e quanti altri servizi di pubblica utilità devono ancora essere "tagliati"?


L'atteggiamento irrispettoso, di chi abbandona e se ne va, è totalmente irricevibile, specialmente se fatto sulla pelle di infermieri, OSS, logopedisti, tecnici e tutte le altre figure sanitarie, con un'inevitabile ricaduta negativa sui cittadini!


Il sindacato è sempre disponibile per la ricerca di una risoluzione dei problemi, probabilmente siamo i soli in questa battaglia impari!

Pronti a difendere i diritti, in cui fortemente crediamo, ovvero il diritto ad una giusta retribuzione, lo faremo in tutte le sedi possibili!


Il cambio di rotta da parte della dirigenza Asl AL è, come presupponiamo, motivato dall'adozione del nuovo CCNL Sanità 2019/2021; ebbene l'entrata in vigore del nuovo contratto non è una sciagura o una "pandemia", bensì uno strumento che detta la traccia e deve solo essere colto tramite il sistema delle relazioni sindacali.

Rappresentanza Sindacale Unitaria ASL AL

FP CGIL – CISL FP – UIL FPL – FIALS – NURSING UP - NURSIND

FENEAL UIL e FILLEA CGIL di Alessandria sabato 1 Aprile parteciperanno alla manifestazione indetta dalle rispettive Categorie Nazionali che si svolgerà in 5 piazze di tutto il paese: Torino, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari dove si riuniranno il mondo dell’edilizia e i suoi lavoratori.

Il titolo della manifestazione è: “FAI LA COSA BUONA”, ed è stata convocata perché FILLEA  CGIL e FENEAL UIL ritengono che fino ad oggi le scelte del Governo su bonus edili e codice appalti sono sbagliate, vanno contro il lavoro, l’ambiente e la sicurezza.
Già si vedono i primi contraccolpi delle scelte del Governo sull’edilizia e in tutta la sua filiera, sono centinaia i posti di lavoro messi a rischio. Non si chiede di ripristinare bonus a pioggia ma è necessario garantire interventi di sostegno per le periferie e case popolari, così come è stato ripensato il bonus 110% salvaguarda solo le fasce di reddito più alte.

Chiediamo di modificare il codice appalti vietando la pratica del sub appalto a cascata e di investire in modo molto più importante sulla salute e sicurezza sul lavoro, non possiamo dimenticare i tanti incidenti e i morti sul lavoro che hanno riguardato i cantieri della nostra provincia.


FENEAL UIL e FILLEA CGIL di Alessandria saranno presente con i lavoratori dell’edilizia, con gli iscritti e con i delegati, alla manifestazione di Torino in PIAZZA ASTENGO (Quartiere Falchera) per manifestare e rappresentare le esigenze del mondo delle costruzioni edili nella nostra provincia.

La giornata di Torino, così come quelle di tutte le altre piazze sarà anche una giornata di mobilitazione e di festa: concerti musicali (saranno presenti gli Yo Yo Mundi e altri gruppi), gli sbandieratori di Asti, disegnatori e cartoonist e Street Food proprio per dare legare la difesa del lavoro e dell’edilizia con la salvaguardia dell’ambiente e delle relazioni umane.


PAOLO TOLU                                                         PAOLO CONTE


FENEAL UIL Alessandria                                 FILLEA CGIL Alessandria

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