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ENERGIA ED INFLAZIONE FLAGELLO DEI CONSUMATORI:  OGGI CONGRESSO PROVINCIALE ADOC ALESSANDRIA al Museo della Gambarina, AL
L'appuntamento pe ri soci è per questo pomeriggio alle 16 con il Congresso Provinciale dell’Adoc di Alessandria.
Il congresso si svolgerà presso il Museo del C’era una Volta della Gambarina in piazza della Gambarina ad Alessandria

A seguito del dispositivo di sentenza del Consiglio di Stato gli operatori telefonici dovranno restituire in fattura quanto pagato in più dai consumatori a fronte della fatturazione ogni quattro settimane rispetto a quella mensile.

Per Adoc è una tardiva vittoria dei consumatori che lascia comunque l'amaro in bocca: "La sentenza del Consiglio di Stato mette finalmente fine ad una situazione iniqua e dannosa che è durata fin troppo – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell'Adoc – a causa del lungo lasso di tempo intercorso tra i primi atti dell'Autorità e la decisione del Consiglio di Stato."

A fronte della sentenza, dunque, i consumatori  hanno diritto ad essere pienamente rimborsati del mal tolto e questo, secondo l'ADOC, indipendentemente dal fatto che siano ancora clienti dell'operatore che ha – a suo tempo – modificato unilateralmente la fatturazione con cadenza a 28 giorni.

"A nostro avviso – precisa Tascini – la sentenza è chiara ed esplicita e non può essere soggetta ad interpretazioni. La restituzione dei giorni erosi deve avvenire in maniera automatica e tempestiva. Anche chi nel frattempo ha cambiato operatore o ha chiuso l'utenza dovrà essere tutelato: esortiamo l'AgCom a definire quanto prima modalità di rimborso adeguate in favore di quei consumatori che non siano più clienti dell'operatore artefice della fatturazione a 28 giorni, che ad oggi versano in una situazione di totale incertezza.

Resta inteso che la scelta in favore di soluzioni alternative – eventualmente proposte dagli operatori –  rispetto alla restituzione automatica dei giorni di servizio non fruiti è rimessa alla autonoma ed esclusiva valutazione del consumatore, ma dovrà essere sempre proposta nel rispetto degli obblighi di trasparenza, chiarezza e completezza delle informazioni rese.  Dovrà essere manifestata, altresì, attraverso un consenso esplicito reso in modalità opt-in. Dunque invitiamo i consumatori a riflettere attentamente prima di accettare la proposta alternativa, la quale comporterà la rinuncia alla restituzione automatica."

Esortiamo i consumatori , infine, a segnalarci eventuali atteggiamenti dilatori o ostruzionistici da parte dei gestori telefonici, per valutare ulteriori iniziative ed azioni in favore degli utenti danneggiati.

(Notizia dal sito ADOC)

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Quando vogliamo acquistare un prodotto online molto spesso ci affidiamo alla recensioni di altri utenti per valutare la bontà o meno dell'acquisto. Da numerose ricerche è stato confermato che le recensioni online hanno una significativa influenza sul processo decisionale di noi consumatori.

Purtroppo esistono persone e aziende che si occupano proprio di scrivere recensioni false, profumatamente pagati. Cosa succede quindi se le recensioni che leggiamo sono false? Succede che la nostra libertà viene compromessa.

Dobbiamo quindi capire come riconoscere se una recensione è falsa o veritiera. Non è sempre semplice ma con un po' di allenamento e senso critico, seguendo i consigli che seguono, riusciremo ad evitare di rimanere "fregati" dalle fake reviews. Ricordiamo che scrivere recensioni fasulle è un reato, che prevede la pena del carcere e di una multa.

- Recensioni con traduzioni automatiche: spesso le recensione false sono realizzate da aziende straniere specializzate, che utilizzando traduttori automatici per adattare la loro review nella lingua dell'utente. Quindi è molto probabile che se leggete una recensione con frasi un po' sconnesse e incomprensibili e con una valutazione molto positiva, vi trovate di fronte ad un falso.

- Linguaggio troppo emozionale: se nella recensione appaiono troppo spesso espressioni iper positive come "meraviglioso!", "incredibile!", "straordinario!" oppure estremamente negative come "orribile/terribile!" è possibile che ci troviamo di fronte ad una fake review. Perché? Di solito una recensione vera è abbastanza obiettiva e bilanciata. Al contrario, l'uso del sensazionalismo è spesso indice di un giudizio volutamente falso e sbilanciato.

- Attenzione all'immagine: usare la ricerca per immagini di Google per vedere se la foto usata dal recensore corrisponda davvero al prodotto è saggio. Se l'immagine proviene da un sito di immagini o da un altro sito, è quasi sicuramente un falso.

- Verifica il recensore: è buona prassi controllare il profilo dell'utente che ha lasciato la recensione. Tra le domande che dobbiamo porci: esiste? Ha un profilo su un social network? Da quanto è attivo? Ha scritto altre recensioni? Ci sono differenze tra le varie recensioni che ha scritto? Su quali prodotti? È importante capire se ci possiamo fidare dell'utente o meno.

- Controllare date e duplicati: se sullo stesso prodotto/servizio sono arrivate numerose recensioni in uno stretto lasso di tempo probabilmente ci troviamo di fronte ad una recensione falsa. Controlliamo anche se sono presenti più recensioni eccessivamente simili tra di loro, è indice di fake.

- Analizzare lo stile della recensione: una recensione troppo breve, soprattutto se abbinata ad un rating massimo o minimo e ad un tono sensazionalista, dovrebbe farci scattare un campanello d'allarme. È fondamentale imparare a leggere con senso critico e analitico.

- Attenzione al rating: molto spesso le recensioni più accurate e veritiere sono quelle che esprimono votazioni medie, mentre quelle agli eccessi spesso risultano non affidabili.Recensioni "amiche": verifichiamo se è presente una recensione di un conoscente, in questo modo potremo usarla come metro di giudizio per le altre.Il diavolo si nasconde nei dettagli: se la recensione è vaga e non offre abbastanza dettagli sul prodotto, potrebbe essere falsa. Anche un eccessivo uso di dettagli tecnici potrebbe farci insospettire.Confronta più siti per lo stesso prodotto: per lo stesso prodotto è meglio confrontare le recensioni presenti su più siti, in modo da compararle tra di loro.

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Ryanair, dopo aver cancellato oltre 2.000 voli fino alla fine di ottobre, ha esteso il programma di cancellazioni dei voli fino a marzo del 2018. Le nuove misure porteranno a cambiare i programmi di volo di oltre 400mila passeggeri. Per ADOC è la cartina tornasole di un modello economico non più sostenibile.

"La crisi di Ryanair certifica il fallimento di un modello di business non sostenibile, basato esclusivamente su una politica aggressiva dei prezzi a discapito dei diritti, dei lavoratori e degli stessi consumatori – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell'ADOC – la logica del low-cost estremo ha progressivamente ridotto, in modo sensibile, la qualità del prodotto/servizio offerto e acquistato e ha corroso e compresso anche i diritti e le risorse dei lavoratori che producono quello stesso prodotto o assicurano l'esistenza del servizio. Dobbiamo abbandonare la ricerca "matta e disperatissima" del prezzo più basso ad ogni costo, in ogni posto. Al contrario, il consumatore deve ricercare e pretendere qualità, che rifletta valori, aspettative, istanze etiche e sociali insopprimibili. Se il prezzo più basso comporta la perdita o la forte riduzione dei diritti di qualcun altro, lavoratori in primis, è veramente conveniente? E' veramente un vantaggio per il consumatore e cittadino? Noi crediamo di no."

L'ADOC, in collaborazione con AIAV, offrirà assistenza a tutti i clienti per ottenere rimborsi e compensazioni.

"Esistono regole ben precise che tutelano i passeggeri coinvolti, così come previsto dalla Carta dei Diritti del Passeggero, che vanno rispettate e applicate alla lettera – continua Tascini – l'ADOC, insieme ad AIAV, è pronta da subito a fornire assistenza, garantendo l'applicazione dei diritti che spettano ai viaggiatori."

QUALI SONO LE REGOLE A TUTELA DEI VIAGGIATORI CHE SI APPLICANO IN QUESTI CASI?

Le normative UE, ed in particolare la Carta dei Diritti del Passeggero, stabiliscono che la compagnia debba rimborsare quanto incassato qualora la cancellazione avvenga con almeno 14 giorni d'anticipo rispetto alla data di partenza prevista. Per la cancellazione oltre tale data, o qualora il volo venga cancellato quando il passeggero si trova in aeroporto, è obbligo del vettore fornire assistenza (pasti, hotel, telefonate...) ed assegnare una compensazione in denaro da calcolarsi sulla base del volo prenotato.

Non sempre, però, queste soluzioni valgono a coprire il danno causato ai passeggeri o alle imprese turistiche: sempre più spesso, infatti, sugli operativi delle compagnie low cost vengono costruiti pacchetti turistici per individuali e gruppi, pacchetti che sono comprensivi di alloggio, visite ed escursioni e altri servizi che, quasi sempre, non possono essere recuperati.
In questi casi, il passeggero (o l'impresa turistica che abbia operato in qualità di "organizzatore") può richiedere il risarcimento del danno patito attraverso le opportune procedure legali che – seppure non rapide o certe – possono consentirne il recupero.

Ryanair, sul proprio sito, comunica che in caso di cancellazione del volo il cliente può richiedere il rimborso di quanto pagato, con somme che saranno accreditate entro 7 giorni lavorativi sulla carta utilizzata per la prenotazione originale, o modificare il volo.

L'ADOC, in collaborazione con l'AIAV (Associazione Italiane Agenzie di Viaggio) fornirà assistenza a tutti i clienti che hanno subito o subiranno disagi, nonché alle agenzie associate. Per maggiori informazioni e assistenza è possibile contattare la sede Adoc più vicina o l'avvocato di Aiav Luca Viapiano (esperto di diritto del trasporto aereo) scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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Prevedere stop a cambio di fatturazione e rendere il mercato più concorrenziale

L'Autorità per le Comunicazioni ha avviato procedimenti sanzionatori nei confronti di Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb, ree di non aver rispettato la delibera della stessa Autorità che ordinava di tornare a una cadenza mensile per le fatture della telefonia fissa, delle offerte convergenti (fisso più Internet più mobile) e per il rinnovo delle offerte commerciali. Fatturazione che invece è stata spostata a 28 giorni, con conseguente introduzione di una mensilità in più e di un aumento, nascosto, dell'8,6% a carico degli utenti.

"Apprezziamo ovviamente l'apertura del procedimento sanzionatorio, il cambio di fatturazione degli operatori di telefonia è particolarmente inviso ai consumatori – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell'Adoc – dato che introduce, sostanzialmente, un aumento del canone a carico degli utenti, pari all'8,6%, grazie all'introduzione di una ulteriore mensilità, da dodici a tredici, da corrispondere in un anno. Una prassi che penalizza gli utenti, ai limiti della pubblicità ingannevole e delle pratiche commerciali scorrette. E il fatto che il mercato delle telecomunicazioni sia in mano a poche aziende rende estremamente complicato per il consumatore cambiare operatore ed estremamente facile per questi ultimi fare "cartello". Ben vengano quindi le sanzioni dell'Agcom ma occorre intervenire a monte per evitare l'insorgere di nuovi simili fenomeni".

Per Adoc il cambio di fatturazione pone anche altri problemi.

"Il cambio di fatturazione pone due spinose questioni – continua Tascini – La prima riguarda il pagamento con RID: i pagamenti con addebito bancario hanno cadenza mensile solare, per cui il cambio di calcolo della fatturazione a 28 giorni provocherà uno sfalsamento tra tempistiche del RID e della bolletta, con possibile insorgenza di uno scoperto bancario, con eventuale morosità o di errori di calcolo delle spese. La seconda concerne il diritto alla libera scelta e alla comparazione: la diversa cadenza di fatturazione tra operatori mina la tutela della trasparenza e della comparabilità delle condizioni economiche tra le offerte."

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Quando si parla di spese mediche detraibili si fa riferimento alla possibilità per i contribuenti di scaricare dalle tasse una parte, pari al 19%, di quanto hanno speso per cure mediche e assistenza sanitaria per sé o per familiari a carico.

Le spese mediche detraibili sono quelle che possono essere portate in detrazione dalla dichiarazione dei redditi 2016, tramite presentazione del 730 precompilato, 730 ordinario o tramite Unico precompilato o modello Unico PF ordinario da parte di tutti coloro che hanno acquistato beni o servizi relativi a prestazioni medico sanitarie, superiori alla franchigia di 129,11 euro, per loro stessi o per conto del familiare fiscalmente a carico (ovvero coniuge, figli, genitori, generi e nuore, fratelli o sorelle).

Spese mediche detraibili: cos'è la franchigia

La franchigia è quell'importo oltre il quale le spese per prestazioni medico-sanitarie, farmaci, dispositivi medici e veterinari, godono della detrazione pari al 19%. Si calcola sommando tutte le spese sostenute nel corso del 2016: da questo importo si sottraggono 129,11 euro. Al risultato ottenuto si applica il 19%.

Esempio: le spese mediche sostenute sono pari a 400 euro. Meno 129,11 (l'importo della franchigia) = 270,89 euro. A questo punto, si calcola il 19% di 270,89 = 51,47 euro. Ecco l'importo detraibile.

Può succedere che l'importo totale delle spese mediche non superi la franchigia: in tal caso non è possibile alcuna detrazione.

Elenco spese mediche detraibili

Con la dichiarazione dei redditi 2017, saranno inserite delle nuove spese mediche nella precompilata, quali quelle sostenute per:

prestazioni chirurgiche;analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;prestazioni specialistiche;acquisto o noleggio di protesi sanitarie e spese per la loro manutenzione;prestazioni rese da un medico generico, tra cui visite e cure omeopatiche;prestazioni rese da un professionista (fisioterapista, dietista, infermiere, podologo, educatore professionale, logopedista, igienista dentale, ecc.);ricoveri per operazioni chirurgiche o degenze;acquisto di farmaci con prescrizione medica o da banco e medicinali omeopatici;acquisto o affitto di dispositivi medici: ad esempio, misuratore per la pressione o aerosol, a patto che si sia conservato il relativo scontrino o fattura da cui risulti il nome di chi ha effettuato la spese e la descrizione del dispositivo contrassegnato dalla marcatura CE;trapianto di organi;cure termali;ticket sanitario Ssn;spese per fecondazione assistita.

Chiaramente va conservato lo scontrino o la fattura o la ricevuta fiscale, rilasciata dal veterinario, per 5 anni.

I portatori di handicap e gli invalidi o i propri familiari non sono soggetti alla franchigia di 129,11 euro e possono detrarre anche le spese sostenute per i mezzi per la deambulazione e per i sussidi tecnici informatici (come poltrone, arti artificiali, costruzione di rampe, trasporto in ambulanza, fax, modem, computer) e per l'adattamento delle auto alle limitazioni della persona (la detrazione spetta una volta in 4 anni per una sola macchina e per non più di 18.075,99 euro). I non vedenti possono detrarre anche 516,46 euro l'anno per il mantenimento del cane guida.

Spese mediche detraibili: familiari non a carico

Sono detraibili anche le spese mediche sostenute per familiari non a carico ma solo se vengono rispettati determinati requisiti e condizioni. Il familiare/parente non a carico deve:

avere un reddito inferiore a 2.804,51 euro;essere esente dalla spesa sanitaria pubblica, nel senso che deve avere un'esenzione del ticket sanitario per reddito, patologia, età, ecc.

Non sono detraibili le spese per integratori alimentari e prodotti fitoterapici, cosmetici, pomate e colliri.​

Spese mediche detraibili: riconoscere i farmaci

Per riconoscere farmaci e parafarmaci detraibili è necessario capire a quale categoria appartengono. Sono detraibili, infatti, solo quelli che:

riportino le diciture "farmaco", "medicinale" o abbreviazioni come "med." o "f.co" che indicano inequivocabilmente farmaci;dispongono di codice per l'autorizzazione all'immissione in commercio Aic;sono prodotti omeopatici;sono farmaci galenici officinali e magistrali, preparati dietro prescrizione medica;medicinali fitoterapici;sono Sop-Otc, cioè farmaci da banco o per automedicazione senza prescrizione medica.

Spese mediche detraibili: come scaricarle dalle tasse

Per poter scaricare le spese mediche dalle tasse, occorre provare di aver sostenuto i relativi costi: utili in tal senso, quindi, fatture, parcelle, ricevute o lo scontrino parlante, cioè quello che riporta l'indicazione della natura, della quantità dei prodotti acquistati e del codice alfanumerico posto sulla confezione. Ad esempio, per l'acquisto dei medicinali sarà sufficiente lo scontrino parlante, per i dispostivi medici serve la fattura, per le visite mediche effettuate da un medico generico o da uno specialista serve il ticket, la ricevuta fiscale o fattura; per i ricoveri, la ricevuta o la fattura rilasciata dall'ospedale o dalla casa di riposo.

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Martedì, 29 Agosto 2017 08:58

Istat: fiducia dei consumatori e delle imprese

Ad agosto 2017 l'indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta passando da 106,9 a 110,8, rafforzando i segnali di miglioramento emersi nei mesi precedenti; anche l'indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un aumento spostandosi da 105,6 a 107,0. In questo caso l'indice si colloca sui valori medi rilevati nel 2007.

Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in aumento: il clima economico e quello personale passano, rispettivamente, da 123,1 a 128,1 e da 101,6 a 105,6; il clima corrente sale da 106,3 a 109,3 e il clima futuro aumenta da 108,4 a 114,0.

I giudizi e le aspettative circa la situazione economica del Paese sono in miglioramento e contemporaneamente tornano a diminuire le aspettative sulla disoccupazione. Per quanto riguarda le opinioni sull'andamento dei prezzi al consumo, si rileva un aumento sia della quota di individui che ritengono i prezzi aumentati negli ultimi 12 mesi sia di quella di coloro che si aspettano un incremento nei prossimi 12 mesi.

Con riferimento alle imprese, nel mese di agosto i diversi settori economici mostrano segnali eterogenei. In particolare, il clima di fiducia aumenta nel settore manifatturiero e in quello dei servizi passando, rispettivamente, da 107,8 a 108,1 e da 105,1 a 107,0; invece nelle costruzioni e nel commercio al dettaglio l'indice è in diminuzione (da 131,1 a 128,4 e da 108,8 a 105,3, rispettivamente).

L'analisi delle componenti dei climi di fiducia delle imprese evidenzia, nel comparto manifatturiero, un aumento delle attese sulla produzione in presenza di un lieve peggioramento dei giudizi sul livello degli ordini e di una diminuzione del saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino. Nel settore delle costruzioni, sia i giudizi sugli ordini sia le aspettative sull'occupazione presso l'impresa sono in peggioramento.

Nei servizi, migliorano sia le aspettative sugli ordini sia i giudizi sull'andamento degli affari; invece, i giudizi sugli ordini registrano un lieve peggioramento. Nel commercio al dettaglio si registra una diminuzione sia del saldo relativo alle vendite correnti sia di quello relativo alle aspettative sulle vendite future; le scorte di magazzino sono giudicate in accumulo rispetto al mese scorso.

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Le associazione per la difesa dei consumatori Adoc, Adiconsum e Federconsumatori di Alessandria hanno organizzato, per il prossimo martedì 13 giugno 2017, un appuntamento intitolato Il fallimento della famiglia: seminario sovraindebitamento, aspetti pratici della legge 3/2012. Appuntamento il 13 giugno a partire dalle 15 in Camera di Commercio, Via Vochieri Alessandria.

 

 

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Martedì, 16 Maggio 2017 10:34

Loy: iniezione di fiducia a imprese e consumatori

Il surriscaldamento dei prezzi al consumo rischia di intaccare la capacità di spesa delle famiglie soprattutto in un contesto, come quello in cui ci muoviamo, in cui vi è un troppo debole aumento dell'occupazione e della crescita.

Serve una direzione di rotta chiara e agire su più fronti: dare fiducia  a imprese con iniziative che contribuiscano a migliorare le aspettative e favorire un potenziamento della domanda interna che risulta essere ancora molto debole.

Per uscire da questa situazione chiediamo al Governo di contrastare la miopia di chi ancora si ostina sulla strada dell'austerità dei conti pubblici, mentre c'è bisogno di iniziative forti e mirate alla modernizzazione del sistema Paese; una strategia efficace di politica industriale; rinnovi contrattuali e riduzione delle tasse sul lavoro.

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Adiconsum, Adoc e Federconsumatori vi invitano a partecipare all'incontro Consumo nostrano... a portata di mano: commercianti e consumatori a confronto. Il convegno si terrà venerdì 11 novembre alle ore 15 a Palazzo del Monferrato in Via San Lorenzo 21, Alessandria.

Relatori: Gian Paolo Coscia - Presidente Camera di Commercio di Alessandria, Manuela Ulandi - Confesercenti, Mauro Pigazzi – Ascom Confcommercio e un rappresentante della distribuzione organizzata.

Interverrà Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori nazionale.

A condurre l'incontro sarà il giornalista Enrico Sozzetti.

A conclusione del convegno, che si svolge con il patrocinio e il contributo della Camera di Commercio di Alessandria, AperiAlessandrino Dolce e salato ovunque gustato.

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