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Dopo il presidio di questa mattina davanti alla Prefettura di Alessandria, i segretari di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Uil sono stati ricevuti direttamente dal Prefetto Dottor Iginio Olita.

Quest'ultimo si è dimostrato particolarmente solidale e partecipe alle ragioni della mobilitazione, che ricordiamo essere nazioanale, e in prima persona si spenderà sia con il Governo centrale e soprattutto con il governo regionale come portatore delle nostre richieste. Le azioni concrete che, anche su nostra indicazione, segnalerà al Presidente Cirio riguardano l'inaccetabile disparità di trattamento nella pèrevenzione Covid all'interno degli ospedali tra personale sanitario e personale addetto a pulizie e sanificazione.

Anche per questi, si chiede infatti, il regolare screening con test e tamponi. Come sindacati abbiamo lasciato al Prefetto un documento con le nostre proposte per tutte le realtà sul territorio che si avvalgono di queste figure professionali.
Abbiamo ribadito la firma del rinnovo del CCNL è importante sia sul fronte normativo che su quello economico, ma soprattutto per il riconoscimento della professionalità degli addetti.

Pubblicato in Notizie: UILTuCS

C'è un settore che occupa oltre 600.000 lavoratori su territorio nazionale e che ad oggi vanta il triste primato di una paga base tra le più basse del panorama del mondo del lavoro. Questo settore è quello delle pulizie e multiservizi, e proprio negli ultimi e difficilissimi mesi di pandemia e lockdown è stato riscoperto da tutti come essenziale e indispensabile per garantire la salute e la sicurezza sui posti di lavoro. Questi addetti lavorano non solo nelle corsie degli ospedali, nella sanificazione delle sale operatorie, ma anche nelle aziende pubbliche e private per il mantenimento di un ambiente pulito e salubre per tutti i lavoratori.

Il 7 ottobre scorso un numero elevatissimo di delegate e delegati di questo comparto, ben 1500, si sono confrontati online durante una grande riunione sindacale per avviare una mobilitazione nazionale che mercoledì 21 ottobre farà tappa anche ad Alessandria contemporaneamente ad altre città italiane compresa Roma.

E' previsto, salvo modifiche legate al nuovo decreto, un presidio davanti alla Prefettura per le 10 di mercoledì 21 e a seguire i sindacati di categoria Filcams, Fisascat, Uil Trasporti e Uiltucs hanno chiesto un incontro in Prefettura per esporre la problematica di un intero comprato produttivo in attesa di un rinnovo contrattuale, di un adeguato riconoscimento della professionalità acquisita e di un aumento contrattuale urgente più che mai in questo periodo.

"Anche nei giorni di maggiore paura e confusione dovuta alla pandemia arrivata così improvvisamente, io e i miei colleghi non ci siamo mai tirati indietro per garantire un ambiente sanificato e sicuro, nonostante avessimo paura del contagio e il materiale a disposizione non è stato da subito adeguato". Così parla Nando, da 15 anni addetto alle pulizie in una delle maggiori aziende gommaplastica della provincia e delegato UIL.

"L'ospedale, fino a quel momento il mio consueto luogo di lavoro, nell'arco di pochi giorni si è riempito di nuovi e gravi pazienti affetti da sintomi Coronavirus e noi abbiamo dovuto rimboccarci le maniche, mettere da parte la paura e continuare a prestare servizio, per tutto il turno e oltre, indossando nuove ingombranti protezioni che rendevano il lavoro più faticoso, nella consapevolezza che fosse la cosa giusta e indispensabile da fare". Questo il ricordo del terribile marzo raccontato da Daniela, addetta pulizie all'ospedale civile di Alessandria e delegata Filcams CGIL.

Infine Domenica, delegata Fisascat CISL, ricorda come da sette anni e mezzo il contratto sia fermo: "Non vogliamo più essere invisibili, ma rivalutati per il lavoro che svolgiamo, in tutte le condizioni possibili, come ampiamente dimostrato".

Per i sindacati l'atteggiamento tenuto dalle parti datoriali non è più sostenibile, basta al rinvio dei tavoli di incontro già calendarizzati.
Serve ora coerenza e un cambio di passo che porti, nel più breve tempo possibile, a risultati concreti. Chiediamo un significativo aumento salariale, un rafforzamento delle tutele normative in situazioni di cambio di appalto oltre all' ampliamento delle misure in ambito salute e sicurezza. Solo il rinnovo del contratto nazionale sarà il dovuto riconoscimento della professionalità e dedizione dimostrata dai lavoratori del settore che non si sono fermati nemmeno nelle fasi più critiche e concitate del lockdown.

Filcams CGIL – Fisascat CISL – UilTucs UIL – UIL Trasporti Alessandria

Pubblicato in Notizie: UIL Trasporti

Giovedì 30 maggio alle 9 dal casello di Alessandria Ovest partirà un pullman di lavoratori seguiti dalla UILTUCS che parteciperanno a Roma il giorno seguente alla manifestazione per il rinnovo del CCNL Pulizie e Multiservizi scaduto da oltre 6 anni. Questa si terrà in Piazza Bocca della Verità con inizio a partire dalle 9 di questo venerdì.

Stiamo parlando di 600.000 lavoratori in Italia che svolgono servizi essenziali di pulizia negli ospedali, nei tribunali, nelle scuole, in Posta, nelle caserme, in banca e in numerosi altri uffici.

Questi lavoratori sono soggetti deboli che hanno pagato pesantemente le conseguenze della crisi economica, vedendosi ridurre i contratti individuali e il monte ore lavorato che per molti, lo ricordiamo, è pari a meno di 15 ore di lavoro a settimana.

Inoltre questi lavoratori subiscono forti ripercussioni relativamente alla modifica della Legge sugli Appalti, proprio come accade con il Decreto Sblocca Cantieri che ripristina il massimo ribasso per l'aggiudicazione, allargando sempre più il ricorso a subappalti.

La manifestazione coincide con lo sciopero nazionale per l'intera giornata di lavoro di venerdì 31 maggio e nasce per denunciare questa prassi e il mancato rispetto delle leggi che porta, come raccontiamo sempre più spesso, all'estromissione dei lavoratori dall'azienda, alla riduzione o peggio al mancato pagamento della retribuzione spettante e quindi alla perdita del posto di lavoro.

In questa giungla è determinante il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per mantenere i diritti acquisiti soprattutto nella delicata fase dei cambi di appalto.

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