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DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO SEGRETARIO GENERALE UIL

Bisogna accelerare il confronto per il rinnovo dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego, mantenendo gli impegni assunti con l'accordo firmato lo scorso 30 novembre. La trattativa è finalmente entrata nella sua fase conclusiva, ma il traguardo non è stato ancora tagliato e non possiamo permetterci il lusso di perdere altro tempo.

Si stanzi, dunque, l'ultima tranche di risorse e si confermi il bonus degli 80 euro a chi lo ha già in busta paga. Bisogna restituire vigore alla contrattazione anche nei settori pubblici, perché questa è la strada maestra per garantire servizi efficienti ai cittadini.

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Alleghiamo un approfondimento sulle principali novità introdotte dal decreto di riforma del Testo Unico del Pubblico Impiego.Fraterni saluti

 

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Dichiarazione di Antonio Foccillo, segretario confederale Uil, e dei Segretari Generali delle categorie del Pubblico Impiego Uil

La Uil considera positivamente la disponibilità del Governo a stanziare nel DEF la copertura delle somme per i rinnovi contrattuali nel settore pubblico, se il Consiglio dei Ministri di oggi confermasse tale disponibilità.

Tale scelta, ancora una volta, testimonia l'importanza dell'accordo del 30 novembre voluto e firmato da Uil, Cisl, Cgil e Governo proprio sui contratti e sulle modifiche normative da inserire nel Testo Unico per ripristinare la contrattazione, sia nazionale sia di secondo livello, liberandola dai vincoli legislativi e ripristinando le relazioni sindacali.

Quell'accordo è stato rispettato dal Governo in alcune parti con i provvedimenti presi, anche se ancora sul Testo Unico, abbiamo proposto in Parlamento, nelle varie audizioni, di emendarlo per il rispetto pieno dell'Accordo e chiediamo alla Ministra Madia di convocare una riunione per discutere e confrontare le nostre proposte di emendamento, nel rispetto dell'accordo stesso.

Adesso si faccia immediatamente la direttiva per avviare formalmente le trattative all'Aran e sottoscrivere anche per i lavoratori pubblici, come per gli altri settori produttivi, i rinnovi contrattuali.

 

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Comunicato stampa UIL - UIL FPL – UILPA – UIL RUA - UIL SCUOLA

FIRMATO L'ACCORDO SUL RINNOVO DEI CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO Accordo che riconosce il valore del lavoro pubblico e valorizza le professionalità

Un accordo che riconosce il valore del lavoro pubblico e valorizza le professionalità – è il commento di Antonio Foccillo, Michelangelo Librandi, Nicola Turco, Sonia Ostrica e Pino Turi, rispettivamente segretario confederale UIL, segretari generali di UIL FPL, UIL PA, UIL Rua e UIL Scuola dopo la firma dell'accordo di oggi a Palazzo Vidoni.

Un'intesa che, i segretari UIL, considerano propedeutica ai rinnovi contrattuali e che restituisce alla contrattazione autonomia sia a livello nazionale che aziendale e che consentirà l'inizio di una fase di recupero salariale dopo sette anni di blocco.

La UIL valuta positivamente il testo sottoscritto oggi perché sostanzia quello che abbiamo più volte richiesto -  mette in chiaro Antonio Foccillo, segretario confederale -  in particolare una nuova definizione delle relazioni sindacali; la ripresa della contrattazione di secondo livello liberata dai vincoli attualmente esistenti; la defiscalizzazione del salario accessorio; l'introduzione del welfare aziendale e a sostenere lo sviluppo della previdenza complementare. Significativo è l'impegno per la riduzione del lavoro flessibile ed il superamento del precariato.

Siamo sulla strada giusta -  dichiara Nicola Turco, segretario generale UILPA -  aggiungendo che si avvia un percorso positivo per il recupero salariale, ma sopratutto, si restituisce ai lavoratori, la partecipazione ai processi di riforma della PA.

L' accordo di oggi può rappresentare un modo per ricucire lo strappo con il mondo della scuola – mette in evidenza il segretario generale della UIL Scuola, Pino Turi - una possibilità che passa proprio per il negoziato contrattuale. La scuola – precisa Turi -  si trova ad affrontare misure legislative che si configurano come vere e proprie invasioni di campo sul terreno della contrattazione. Con l'intesa di oggi  possiamo, ora, avere lo strumento per correggere misure sbagliate e etero dirette che minano l'autonomia scolastica e incidono negativamente sul lavoro e sui diritti dei lavoratori. Ci sono le condizioni per fare un vero contratto.

Si punta sulla valorizzazione del personale e  la crescita dei servizi ai cittadini – rilancia il segretario della UIL FPL, Michelangelo Librandi.   C'è un segnale di discontinuità con il recente passato nella gerarchia delle fonti  – puntualizza - la contrattazione riacquista il ruolo naturale per le  materie riguardanti l'organizzazione del lavoro, la lotta agli sprechi e la conseguente attribuzione ai lavoratori di parte delle risorse recuperate. Si ribadisce inoltre il confronto su testo unico del pubblico impiego e l'impegno del Governo a stanziare per i comparti Regioni , Autonomie Locali e Sanità risorse pari a quelle definite nell'accordo.

Sonia Ostrica, segretario generale UIL RUA giudica ottimo l'impegno assunto dal Governo per  garantire i rinnovi del personale precario in scadenza, in attesa del superamento definitivo del precariato. Positivo il giudizio anche in merito al valore che assume la contrattazione, superando le rigide norme imposte sulla valutazione e l'impegno a rivedere malattia, congedi e per permessi.

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Lunedì, 28 Novembre 2016 10:23

In salita rinnovo contratto statali

Trattativa che si fa in salita per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Mercoledì è previsto l'incontro fra il ministro della P.A, Marianna Madia, e i leader di Cgil, Csil e Uil. Ma sull'incontro, che sembrava essere risolutivo dopo la proposta di un aumento di 85 euro formulata dalla Madia stessa, aleggia la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima in diversi punti la riforma che porta il nome del ministro.

Secondo Madia, anche sul rinnovo dei contratti pubblici, "la situazione si è complicata perché la sentenza arriva nel mezzo di una trattativa con i sindacati". Spiega che "è prevista una parte economica, gli aumenti medi di circa 85 euro, e una parte normativa per modificare alcuni istituti, come la valutazione o il salario accessorio" ma ora, "dopo la sentenza, bisogna capire come posso impegnarmi sulla parte normativa, se prima non raggiungo l'intesa con tutte le Regioni. E verificare, come dire, se il governatore del Veneto Zaia è d'accordo. Perché se non lo fosse, si bloccherebbe tutto".

Non si fa attendere la replica dei sindacati. Non esistono vincoli di natura giuridici ma è solo un problema di volontà politica. Per la Cisl l'accordo che sblocca i rinnovi dei contratti di lavoro pubblici e che definisce relazioni sindacali moderne ed innovative si può e si deve fare". Lo ha dichiarato a Radio Popolare il Segretario confederale della Cisl, Maurizio Bernava responsabile del Pubblico Impiego replicando alle dichiarazioni di Madia.

"Avevamo già chiesto anche la presenza delle Regioni e dell'Anci", l'associazione dei Comuni, "come per altro era stato fatto le altre volte". Così il responsabile Settori Pubblici della Cgil, Michele Gentile, sottolineando che "il problema irrisolto, oltrealle risorse, è far rientrare nel perimetro dell'accordo anche il comparto della scuola, cosa che dipende dal governo".

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Rinnovo dei contratti del pubblico impiego, basta silenzio.

UIL FPL – UILPA – UIL RUA - UIL SCUOLA

Il governo giochi a carte scoperte sulle risorse.
"Le campagne promozionali del Governo sul quesito referendario stanno facendo  calare un grave e preoccupante silenzio sulle altre questioni che richiedono una indifferibile soluzione, in primis quella del rinnovo dei contratti del Pubblico Impiego. Con tale atteggiamento - sottolineano Giovanni Torluccio, Nicola Turco, Sonia Ostrica e Pino Turi, rispettivamente Segretari generali di Uil Fpl, Uilpa, Uil Rua e Uil Scuola – la politica sta dimostrando di non credere nella funzione trainante per il nostro Paese della Pubblica Amministrazione e di chi ci lavora".

"La partita del rinnovo contrattuale è centrale – mettono in chiaro i Segretari Uil - non è che le risorse più volte rivendicate non ci siano, la verità è che le risorse non si trovano per i rinnovi dei contratti pubblici, perché non si vuole migliorare la qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione".

"Dopo sette anni di blocco contrattuale, i lavoratori del pubblico impiego, di ricerca - università - AFAM e della scuola – aggiungono i quattro Segretari - continuano a mandare avanti la macchina pubblica e ad assicurare quotidianamente, con spirito di sacrificio, tra mille difficoltà, le funzioni dello Stato ai cittadini".

"Queste persone avrebbero tutte le ragioni per essere stanche e demotivate per l'assenza di attenzione da parte della politica", spiega Nicola Turco, Segretario generale della Uilpa, aggiungendo che"il Governo, strumentalizzando il grave e deprecabile comportamento dello 0,4% dei lavoratori che hanno compiuto degli illeciti e che saranno puniti,  sta cercando di gettare discredito sul rimanente 99,6% che ogni giorno compie il proprio dovere anche in condizioni di grave disagio a causa degli interventi devastanti compiuti sulla P.A: tagli di risorse, chiusura di uffici, mancanza di una politica assunzionale in grado di assicurare il mantenimento di un adeguato livello di servizi rispetto alle esigenze dei cittadini".

"Il rinnovo contrattuale dovrà consentire il recupero sui tabellari stipendiali. La premialità deve pagare aggiuntivamente il merito e non piuttosto "punire" con decurtazione del salario accessorio fisso e ricorrente, come invece previsto da inique norme come la legge n. 15 ed il d.lgs. 150 del 2009 che vanno abrogati", sottolinea Sonia Ostrica, Segretario generale della Uil Rua, che aggiunge: "Serve inoltre una tornata straordinaria di stabilizzazioni per i precari che hanno supplito al blocco decennale delle assunzioni, a cui far seguire immediatamente un regime ordinario di nuovo reclutamento per garantire sviluppo e innovazione per la ripresa del Paese".

"Ci aspettiamo un contratto vero",aggiunge Pino Turi, Segretario generale della Uil Scuola, sottolineando che"la scuola si trova in un momento di cambiamenti non accettati e di misure sbagliate e etero dirette. Siamo impegnati da mesi per trovare soluzioni, garantire le persone e solo ora sembra che ci siamo margini per ricucire lo strappo del mondo della scuola con il Governo. Soluzione che passa proprio per il negoziato contrattuale".

"Siamo convinti che la triennalità sia elemento da cui partire per l'individuazione delle risorse  – evidenzia Giovanni Torluccio, Segretario generale della Uil FPL – a condizione però che siano adeguate per dare valore al lavoro e alle professionalità. La contrattazione deve essere lo strumento flessibile per il confronto sulle materie che riguardano l'organizzazione e la disciplina del rapporto di lavoro. Attraverso il contratto, vera opportunità di crescita e di investimento, si può dare al Paese una pubblica amministrazione ancor più funzionale, efficace, moderna e innovativa".

"Basta silenzio, è l'ora dei fatti", concludono i Segretari UIL.

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Dichiarazione di Antonio Foccillo, segretario confederale Uil e di Giovanni Torluccio, segretario generale Uil Fpl, Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, Nicola Turco, segretario generale Uil Pa e Sonia Ostrica, segretaria generale Uil RuaIn attesa di una convocazione per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego, che dovranno riguardare l'intera platea dei dipendenti pubblici, la Uil ribadisce la necessità del rilancio della piena contrattazione, sia normativa che economica. A tal fine ritiene necessario che, in concomitanza con la legge di stabilità, si debba, per l'appunto, con apposito intervento normativo liberare la contrattazione dalla riserva di legge e dalle successive incursioni, riconoscendone il ruolo nei luoghi di lavoro.

La Uil ritiene, inoltre, essenziale intervenire per eliminare gli atti unilaterali delle singole amministrazioni sulle materie contrattuali nella contrattazione di secondo livello, ripristinando le relazioni sindacali e l'autonomia contrattuale, sboccando la contrattazione di secondo livello o aziendale dagli odierni vincoli che la limitano.

Infine, con riguardo alla premialità, teniamo a sottolineare che il sistema di valutazione creato dall'attuale legislazione non potrà mai essere applicato. È necessario, pertanto, non rifiutando da parte nostra la premialità, realizzare, invece, un modello che, attraverso la contrattazione di secondo livello, superi il sistema attuale che prevede regole omogenee per tutte le sedi di amministrazione, con uno diversificato e articolato a seconda delle singole realtà del pubblico impiego e della scuola.

Roma, 13 settembre 2016

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"Il decreto di riordino del sistema camerale prevede solo tagli lineari ai finanziamenti, ai servizi, al personale e alle sedi periferiche". Questo il commento a caldo dei segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dopo l'approvazione, in Consiglio dei Ministri, di un testo di legge sul quale il Governo in nessuna fase ha voluto avviare un confronto con I lavoratori.

In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti del provvedimento riteniamo grave e sbagliata la scelta compiuta dal Governo.

Quello approvato in Consiglio dei Ministri è "un decreto che cela, dietro la necessità di riorganizzare il Sistema, la volontà di apportare ancora una volta tagli lineari alla spesa, noncurante del fatto che così facendo non solo si privano le imprese di importanti servizi, ma si allontanano gli Enti dal territorio che dovrebbero presidiare, riducendone il numero – da 105 a 60 – e si rischia di provocare anche serie ripercussioni occupazionali".

Per le tre organizzazioni sindacali si produrrà un caos simile a quello avvenuto per il riordino delle province.

In totale assenza di un confronto sul merito del testo e di fronte al rischio di pesanti ricadute occupazionali, i sindacati di categoria di Cgil Cisl Uil confermano lo stato di agitazione del personale delle Camere di Commercio "con una forte mobilitazione che culminerà a settembre in una grande manifestazione nazionale per ribadire ancora una volta il fermo NO ad un decreto che di fatto svilisce e svuota questi enti, trasformandoli in semplici articolazioni burocratiche.

Chiediamo al Governo"- concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - "di avviare finalmente un confronto sul riordino per evitare pesanti ricadute sul Sistema delle imprese e sui livelli occupazionali.

Da www.uilfpl.net

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Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa

"Bene la convocazione del ministro Marianna Madia, ma non perdiamo altro tempo: iniziamo subito a discutere di contratto, di risorse e di innovazione", così Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco - segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa - rispondono al ministro della Pa.

Dopo sette lunghi anni di attesa, e oltre un anno dalla sentenza della Corte che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti, arriva finalmente la convocazione per avviare il confronto. "Ci auguriamo sia una riunione concreta quella in programma il 26 luglio - affermano -, che delinei gli indirizzi della contrattazione e che affronti da subito il nodo delle risorse disponibili per i rinnovi. Vogliamo contratti rispettosi di un diritto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori e che servano a riprogettare i servizi a cittadini e imprese. Dopo anni di attesa bisogna partire col piede giusto: servono risorse adeguate e una stagione di vera innovazione organizzativa e professionale".

CS dal sito www.uilfpl.it

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In una sua circolare, l'Aran sostiene che i dipendenti pubblici in ferie possono essere richiamati al lavoro per esigenze di servizio. Non entro nel merito della vicenda, ma vanno chiarite tre questioni. Innanzitutto, sono i contratti a definire diritti e doveri dei dipendenti e non certo le circolari dell'Aran.

Inoltre, ciò che dice l'Aran non ha valore di legge: può rappresentare un'interpretazione della norma contrattuale, ma deve essere comunque riconosciuta da entrambe le parti. Infine, questa impostazione "scandalistica" che caratterizza tutto ciò che riguarda i pubblici dipendenti è diventata insopportabile: non è vero che siamo in una giungla, le regole ci sono, basta che siano applicate dai dirigenti responsabili.

Ciò detto, perché non ci si scandalizza del fatto che, da oltre sette anni, questi lavoratori sono senza contratto e si continua a bistrattarli e a offenderli? Perché non ci si scandalizza per la reiterata disapplicazione di una sentenza della Corte costituzionale che ha giudicato illegittimo il blocco della contrattazione? È anche ora, peraltro, di arrivare a un'uniformità contrattuale per i pubblici e i privati, a partire dalla defiscalizzazione del salario accessorio e dall'unificazione dell'età pensionistica per le donne, solo per citare i casi più noti e tacendo le tante altre differenze. Insomma, si aprano davvero i tavoli per i rinnovi dei contratti, così da valorizzare i tantissimi dipendenti pubblici che continuano a fare il proprio lavoro.

Roma, 26.6.2016

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