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Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa

Pa: Cgil Cisl Uil, nel vivo mobilitazione per il 'contratto subito'

Da domani a venerdì tre grandi assemblee: 1° luglio Milano, 2 a Roma e 3 a Bari

 

Roma, 30 giugno 2015 - Rinnovare i contratti pubblici - anche e soprattutto alla luce della recente sentenza della Consulta sull'illegittimità del blocco - e riorganizzare la Pa con il contributo dei lavoratori.

Il percorso di mobilitazione messo in campo da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil, Pa dietro le parole 'Contratto Subito', entra nel vivo: a partire da domani e fino a venerdì i sindacati di categoria di Cgil Cisl Uil promuovono tre grandi assemblee - al nord al centro e al sud del Paese con le Rsu elette a marzo e le lavoratrici e i lavoratori pubblici - con al centro la discussione sulla piattaforma per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego.

Si parte domani (mercoledì 1° luglio) a Milano, l'appuntamento è al Teatro Carcano in corso di Porta Romana 63 dalle ore 10 alle 14 alla presenza di lavoratrici e lavoratori provenienti dalla Lombardia, Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna.

Il giorno dopo, giovedì 2 luglio, l'attenzione si sposta sul centro Italia. A Roma al Teatro Brancaccio in via Merulana 244 a partire dalle ore 10, si raduneranno lavoratrici e lavoratori, delegate e delegati, provenienti dalla Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio, Sardegna e Sicilia.

Il percorso si chiude venerdì 3 luglio a Bari dove all'Hotel Excelsior in via Giulio Petroni 15 dalle 10 discuteranno della piattaforma le lavoratrici e i lavoratori delle regioni del Mezzogiorno: Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria.

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"Ci hanno impedito di riappropriarci del passato, non tollereremo compromessi per riappropriarci del nostro futuro." Con queste parole il Segretario Generale della UILPA, Nicola Turco, commenta la decisione della Corte Costituzionale sul blocco dei contratti nel pubblico impiego.

"Il giudizio di ieri della Consulta conferma le preoccupazioni che avevamo espresso nei giorni scorsi, le ragioni della politica hanno prevalso su quelle del diritto." Lo afferma in una nota il Segretario Generale della UILPA, Nicola Turco, il quale aggiunge: "La Corte Costituzionale ha ceduto ai pesanti condizionamenti esercitati dal Governo attraverso il ricorso alle quantificazioni allarmistiche del costo di una eventuale sentenza favorevole, operate dalla Ragioneria generale dello Stato e dall'Avvocatura generale. In particolare, la memoria predisposta da quest'ultima ha evidentemente giocato un ruolo fondamentale nella partita sui contratti, fornendo una sponda di non poco conto nella formulazione del giudizio della Corte Costituzionale".

Prosegue Turco: "Un giudizio pesante, che induce a riflettere sulle "nuove" metodologie utilizzate nelle verifiche di costituzionalità, che hanno assunto i tratti di meri adempimenti formali, nei quali le lesioni dei diritti fondamentali vanno contemperate con le esigenze della politica. Il giudizio formulato dalla Corte Costituzionale mette una pietra tombale sul passato ma garantisce l'esigibilità del diritto al rinnovo economico del contratto. La politica ha condizionato l'esito della partita ma la molteplicità dei ricorsi pendenti e promossi da tutte le organizzazioni sindacali unitamente alle nostre numerose azioni di mobilitazione hanno comunque prodotto un risultato positivo per il futuro."

"Il silenzio del Governo su un verdetto di tale importanza ci lascia perplessi e nel contempo preoccupati", incalza il Segretario Generale della UILPA "ma, se qualcuno pensa di poter declinare gli effetti della sentenza in modo da ridurne la portata, sappia già da ora che noi non glielo consentiremo! Siamo stufi di questi atteggiamenti rancorosi e irrispettosi nei confronti di coloro che sono al servizio esclusivo del Paese e, come servitori dello Stato, riteniamo oltremodo offensive e lesive della nostra dignità personale e professionale talune manifestazioni mediatiche che denotano una palese ignoranza rispetto alle norme che regolano il nostro ordinamento. Il sondaggio di opinioni sul giudizio della Consulta, comparso oggi su una testata giornalistica nazionale, nella sua presunzione di metterne in discussione la fondatezza, impone una profonda riflessione sulla levatura della cultura "costituzionale" di questo Paese! Analogamente sconcertano commenti che accusano la sentenza di contenere un messaggio che non è buono per il nostro vivere civile....."

"Ora", conclude Turco, "ci aspettiamo il rispetto, tempestivo, dell'impegno per il futuro, inteso non come adempimento formale ma come giusto adeguamento della retribuzione. Il Governo segua le indicazioni della Consulta e riapra la contrattazione!".

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Il consigliere economico del Presidente del consiglio dei ministri ha dichiarato che nel 2016 si può avviare la discussione sul rinnovo dei contratti nel pubblico impiego. Lo Stato è il peggior datore di lavoro: finalmente c'è qualcuno che intende mettere fine a questa storia. C'è un problema, però: bisogna iniziare subito e non aspettare l'anno venturo. La discussione si deve aprire adesso: il 2015 deve essere l'anno dei contratti. Peraltro, il debito pubblico continua a salire e a macinare nuovi record negativi. Eppure, sono diminuiti i lavoratori del settore e si è ridotta la spesa perché da sei anni, per l'appunto, non si rinnovano i contratti, mentre i consulenti sono ancora tutti lì: evidentemente, qualcosa non funziona.

La Uilha anche proposto un nuovo modello contrattuale. Vorremmo capire chi è d'accordo con le nostre indicazioni e se gli imprenditori si rendono conto che senza ripresa del potere d'acquisto dei lavoratori non c'è ripresa neanche per loro. Io non voglio essere pessimista e credo che, proprio grazie alla politica contrattuale, si possa dare un forte contributo alla ripresa del Paese.

La proposta della Cgil sulla patrimoniale? Non credo che nel nostro Paese ci sia bisogno di aumentare le tasse: la pressione fiscale è salita al 43%. E sono altrettanto preoccupato quando parlano di riduzione delle tasse ai più poveri, perché in questo Paese, stando alle dichiarazioni dei redditi, i più ricchi sarebbero i lavoratori dipendenti e i pensionati e i più poveri gli imprenditori. C'è il rischio, così, che il Governo dia le risorse ancora una volta a questi ultimi. In realtà, serve una riforma  che ci consenta di affrontare i due capitoli dell'evasione fiscale (130 miliardi) e della corruzione (60 miliardi): è lì che bisogna intervenire se vogliamo risolvere i problemi economici del Paese.

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Torino, 6 marzo 2015

COMUNICATO STAMPA ELEZIONI RSU DEL PUBBLICO IMPIEGO 3-4-5 MARZO 2015

I lavoratori hanno scelto, con un'affluenza molto alta in tutti i comparti, di esprimere la loro fiducia nei confronti del Sindacato.

Le elezioni per il rinnovo delle RSU nel Pubblico Impiego si sono svolte in un "clima pesante" per il blocco dei contratti di lavoro e per le incessanti, ingiuste, campagne denigratorie nei confronti dei dipendenti.

In questo contesto, le liste della UIL hanno ottenuto successi importanti e diffusi, a cominciare dal primato nella più grossa azienda pubblica del Piemonte: il Comune di Torino.

Anche nella più grossa Azienda Sanitaria Locale, la To4, la UIL FPL è di gran lunga l'Organizzazione più votata, così come nella To1 (maggioranza assoluta) e nelle Asl di Alessandria e Novara.

Le liste della UIL conseguono il primo posto in numerosi comuni e negli Enti Provincia di Asti e Vercelli.

Negli istituti scolastici piemontesi, la UIL SCUOLA registra un ulteriore aumento dei propri rappresentanti.

Importanti risultati giungono anche dalla Ricerca, dall'Università, dai Ministeri e dagli Enti pubblici.

La UIL ringrazia sentitamente tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici e si impegna ad utilizzare la forza ricevuta per contribuire a rinnovare i contratti di lavoro,

giunti al sesto anno di blocco.

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La grande affluenza al voto Rsu è una ...richiesta forte di partecipazione alle riforme

"La vera sfida sono i contratti fermi da quasi 6 anni e la riorganizzazione partecipata della Pa", così Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa – rispondono all'intervista del ministro Marianna Madia pubblicata oggi da Il Foglio.

"Ogg, i è l'ultimo giorno di voto per il rinnovo delle Rsu in tutti i posti di lavoro pubblici, con oltre 2,4 milioni di dipendenti coinvolti. La massiccia affluenza alle urne registrata finora è una prova evidente della grande voglia dei lavoratori pubblici di essere protagonisti delle riforme", sottolineano i quattro segretari in una nota.
"A fronte di questo è del tutto fuori luogo la provocazione della ministra sulla fine della concertazione. Arroganza gratuita. Anche perché, quale grande innovazione ha portato questo governo? Tweet a parte, su contratti, competenze e qualità dei servizi non è cambiato niente. E se non fosse chiaro, in queste ore il ministro potrebbe averne un'idea facendo un giro negli oltre 12 mila seggi elettorali".

"La verità è che sulle province si parla di esuberi prima di avere un progetto di rete di servizi, si fanno numeri prima di aver mappato le professionalità, si definisce "storica" un'operazione che di storico ha solo il caos che lascia a lavoratori e cittadini", ribadiscono Dettori, Faverin, Torluccio e Attili. "Per non parlare delle tabelle di equiparazione: di governi e di tecnici in questi anni ne abbiamo visti parecchi, ma i risultati? E poi c'è il turn-over fasullo, la semplificazione sempre rimandata, l'eterno ritornello dei licenziamenti: meglio occuparsi dei 112 mila precari della Pa lasciati senza certezze".

"Da questo governo, così come dai sindaci e dai governatori, i lavoratori si aspettano un vero cambio di passo", concludono i segretari di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa. "ma soprattutto si aspettano quel coinvolgimento e quel riconoscimento che una politica arrogante cerca di togliere loro. La partecipazione è l'unica leva del cambiamento nell'interesse di lavoratori, cittadini e imprese".

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DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO, SEGRETARIO GENERALE UIL

Il Governo sta dando vita a un altro dei suoi capolavori in tema di lavoro. La ministra Madia comunica con un tweet che si è sbloccata la mobilità per mille pubblici dipendenti.

Ma si può gestire il destino e il futuro di mille lavoratori e delle loro famiglie con 140 caratteri? Come si pensa di applicare la mobilità senza un confronto con le parti sociali e i diretti interessati? Quali sono i criteri per ricollocare il personale coinvolto?

Il governo continua a muoversi per proprio conto su questi temi così delicati come un elefante in una cristalleria: solo che a essere frantumati rischiano di essere non dei comuni bicchieri, ma i diritti delle persone.

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Le categorie di Cgil, Cisl e Uil (Scuola, Sanità, Funzioni centrali, Servizi pubblici locali, Sicurezza e Soccorso, Università, Ricerca, Afam, Privato Sociale) per la prima volta insieme, chiamano a raccolta le lavoratrici e i lavoratori, ma anche i cittadini e le comunità, per cambiare insieme il sistema di welfare.

Sarà una grande manifestazione nazionale in difesa dei servizi pubblici, l'unico argine a una crisi che impoverisce le persone, aumenta le diseguaglianze e frena lo sviluppo.

Sabato 8 novembre i sindacati saranno in Piazza del Popolo a Roma (concentramento a Piazza della Repubblica, ore 12.30) per sfidare il Governo degli illusionismi e delle divisioni. Chiederanno una vera riforma delle amministrazioni pubbliche e un sacrosanto rinnovo dei contratti di lavoro tanto per i lavoratori pubblici, quanto per quelli del privato che offre servizi pubblici.

Anche una delegazione alessandrina della UIL parteciperà alla manifestazione romana.

sbloccafuturo

Video: https://www.youtube.com/watch?v=UUK5EII4syY

locandina 8new novembre

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"I contratti collettivi di lavoro del pubblico impiego sono fermi al 2010. Ebbene, se lo Stato non rispetta gli accordi, anche noi ci sentiamo sciolti dal rispetto di quegli stessi accordi e, dunque, non terremo più conto dei limiti previsti per gli scioperi nel settore".

Così, il Segretario generale aggiunto della UIL, Carmelo Barbagallo, parlando al Congresso nazionale della UIL-FPL, la categoria degli Enti locali e della sanità, ha annunciato la decisione del Sindacato di via Lucullo di disdettare il Protocollo del 2001 in merito alle procedure di raffreddamento e conciliazione relative alle prestazioni indispensabili in caso di sciopero. La disdetta riguarda anche tutti i successivi accordi in materia, firmati sulla base di quel Protocollo, ed è stata comunicata formalmente con lettera inviata all'Aran, l'agenzia governativa per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

"Il blocco dei contratti - ha sottolineato Barbagallo nel suo intervento - è una decisione di arrogante signoria che trasforma oltre tre milioni di cittadini in sudditi: è inaccettabile. Se il Governo, dunque, non modifica la legge di stabilità, a partire dallo sblocco dei contratti nel pubblico impiego, se non mantiene le tutele per tutti i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e non le allarga a chi non ne ha, se non dà un segno chiaro nella direzione degli investimenti e dello sviluppo per tutto il Paese, noi chiederemo a CGIL e CISL di avviare una lunga stagione di lotte unitarie che proseguirà fino a quando il Governo non avrà cambiato verso".

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UIL CGIL CISL, pubblico impiego, rispondo ai 44 punti (punto  per punto) della lettera inviata alle lavoratrici e ai lavoratori da parte del  Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dalla ministra della Funzione Pubblica  Marianna Madia, con l'aggiunta di un cadeau finale per il Presidente Renzi.

La quarantacinquesima domanda, incomprensibilmente assente,  la pongono le Organizzazioni Sindacali al Governo: il contratto nazionale dei  lavoratori delle pubbliche amministrazioni? Sicuri di poter chiedere sforzi e  uno scatto di modernità a un pubblico impiego impoverito e demotivato da cinque  anni di blocco?

Senza la riapertura della contrattazione nessuna vera  riforma è possibile. Non si tratta solo di sanare una situazione di ingiustizia  ormai evidente. Il contratto è uno strumento di governo dei processi di  riforma.

#Renzi rinnova il mio contratto

SCARICA L'ALLEGATO CON LE RISPOSTE, PUNTO PER PUNTO, AL PRESIDENTE RENZI

SCARICA I VOLANTINI MAIL A RENZI E MOBILITAZIONE 23 MAGGIO, vedi allegato

 

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La pesante situazione in cui versa il mondo del  lavoro pubblico e dei servizi pubblici, a seguito delle reiterate misure  restrittive adottate dai vari governi nel corso degli ultimi anni ha  determinato per i lavoratori pubblici e per le loro famiglie condizioni non più  tollerabili.

Il blocco della contrattazione e delle retribuzioni  individuali dura da cinque anni e, al momento, non sembra vi siano le  condizioni per una soluzione favorevole.

In questa situazione si va a collocare l'iniziativa  del Governo Renzi di inviare a tutti i lavoratori dipendenti pubblici una  lettera, molto articolata e dettagliata, per sapere cosa ne pensiamo delle  proposte di riforma della pubblica amministrazione.

Nelle intenzioni del Governo vi è sicuramente il  superamento delle forme di rappresentanza tradizionali e delle modalità di  confronto previste dalle norme, per contattare direttamente i lavoratori con un  esperimento di "democrazia diretta" (referendum, sondaggio di opinioni ecc.)  che non trova precedenti in nessun periodo storico recente o anche passato.

Le OO.SS. non possono che prendere atto di queste  nuove modalità di intendere le relazioni industriali, riservandosi di definire  le proprie modalità di risposta, sulla base delle norme sulla libertà di  associazione e di rappresentanza ancora in vigore.

Riteniamo tuttavia che il diritto fondamentale al  rinnovo del contratto di lavoro abbia in ogni caso prevalenza assoluta e non  possa essere barattato con forme di consenso mediatico o paternalistiche  concessioni, come quella di chiedere il parere su generiche piattaforme di  intervento a milioni di persone, salvo poi l'affermazione conclusiva che in  ogni modo il Governo, il 13 giugno 2014, adotterà le misure di riforma.

Per questo e per salvaguardare la dignità dei  lavoratori pubblici invitiamo tutte le lavoratrici ed i lavoratori a dare una  prima risposta al Governo inviando una mail all'indirizzo  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con la frase "LA VERA RIVOLUZIONE E' LO SBLOCCO  DEI CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO".

SCARICA NOTA AI DIPENDENTI PUBBLICI DI UIL FPL UIL RUA UIL PA (in allegato)

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